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DEONTOLOGIA ED ETICA PROFESSIONALE PSICOLOGIA

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DEONTOLOGIA ED ETICA PROFESSIONALE PSICOLOGIA

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E-CAMPUS

Creation Date: 2024/02/19

Category: Others

Number of questions: 161

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La Dichiarazione Universale dei diritti dell’essere umano è costituita da. 10 articoli. nessuna risposta è corretta. 30 articoli. 100 articoli.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proposto la Dichiarazione Universale dei diritti dell’essere umano. il 10 dicembre 1960. il 15 gennaio 1880. il 15 gennaio 1950. il 10 dicembre 1948.

Nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’essere umano. a ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella dichiarazione stessa. nessun individuo potrà essere sottoposto a interferenze arbitrarie nella sua vita privata. tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. tutte le risposte sono corrette.

Per morale si intende. ciò che è definito dal Codice Deontologico. ciò che è regolamentato dalla Legge. nessuna risposta è corretta. ciò che è considerato “bene” o viceversa “male” rispetto ai pensieri e ai comportamenti umani.

La morale. cambia solo in certi stati. cambia nel tempo. non cambia mai. nessuna risposta è corretta.

La deontologia si esprime concretamente. in un vademecum. in Leggi. in un Codice Deontologico. in consigli che si possono seguire o meno.

L'etica, come termine, fu introdotta da. Kant. un antropologo. Epicuro. Aristotele.

L’etica rimanda a quel “sapere” che è in grado di indirizzare il professionista a comprendere quali sono i comportamenti più corretti da seguire nella sua professione. Vero solo per chi si occupa di minori. Sempre vero. Vero solo in certe epoche storiche. nessuna risposta è corretta.

Lo scopo dell’etica è fondamentalmente. nessuna risposta è corretta. la conoscenza delle regole che stanno alla base dei rapporti tra l’individuo e la società per una convivenza di rispetto reciproco. la conoscenza di se stessi per sapersi comportare come professionisti. la conoscenza della personalità degli individui per capire i comportamenti devianti.

Le regole possono essere. prescrittive, descrittive e consultive. solo consultive. solo descrittive. solo descrittive o consultive.

L'etica è un ramo della. politica. filosofia. antropologia. storia.

Conoscere il Codice Deontologico per una psicologa o psicologo è. nessuna risposta è corretta. obbligatorio. inutile. facoltativo.

Quale Legge definisce l’attività della psicologa e dello psicologo?. nessuna risposta è corretta. La Legge N 66 del 18 febbraio 1999. La Legge N 56 del 18 giugno 1989. La Legge N 56 del 18 febbraio 1989.

L’art. 1 CD sancisce. nessuna risposta è corretta. l'obbligo degli psicologi di conoscere il Codice Deontologico. l'obbligo degli psicologi di essere anche psicoterapeuti. l'obbligo degli psicologi di essere amici.

Il Codice Deontologico degli psicologi per esere modificato. viene sottoposto agli psicologi della Regioni dove ci sono più iscritti. nessuna risposta è corretta. viene sottoposto a un referendum a cui partecipano tutti gli psicologi iscritti all’Albo. viene sottoposto a un referendum che riguarda tutta la popolazione.

Il Codice Deontologico è un documento. privato. pubblico. che conoscono solo gli psicologi più anziani. nessuna risposta è corretta.

Il ruolo della psicologa e dello psicologo comprende. tutte le risposte sono corrette. la rappresentazione sociale del ruolo della psicologa e dello psicologo. la rappresentazione che l’utente ha della psicologa e dello psicologo. la propria rappresentazione del ruolo.

Il Codice Deontologico per la psicologa e lo psicologo è. nessuna risposta è corretta. solo un insieme di regole che indica alla psicologa e psicologo quali sbagli evitare. uno strumento che ci fornisce indicazioni precise su come svolgere la professione. solo un insieme di regole che indica alla psicologa e psicologo quali modelli teorici seguire.

Il lavoro può rappresentare per la persona. un luogo dove costruire la propria identità. un luogo solo fisico. nessuna risposta è corretta. un luogo che non influenza mai la nostra identità.

Il Codice Deontologico dovrebbe facilitare. tutta la popolazione di uno stato. il conflitto. il senso di appartenenza. nessuna risposta è corretta.

L’identità è. il carattere dell’individuo. nessuna risposta è corretta. l’insieme delle dinamiche attraverso le quali le persone raggiungono la consapevolezza di chi sono. l'insieme dei tratti di personalità.

La psicologa e lo psicologo devono mantenere un atteggiamento. ideologico e personale. confessionale. nessuna risposta è corretta. laico.

Il destinatario della prestazione, secondo l’art. 4 CD,. deve essere sempre tutelato. nessuna risposta è corretta. non è considerato come elemento essenziale da tutelare. può essere tutelato ma non necessariamente.

Obbiettivo dell’Osservatorio permanente sul Codice Deontologico é. raccogliere la giurisprudenza in materia deontologica dei Consigli regionali e provinciali dell'Ordine. fare le istruttorie dei casi degli Ordini regionali. nessuna risposta è corretta. raccogliere i casi che arrivano alle Commissioni di Tutela.

Se sorgono conflitti tra utente e istituzione gli psicologi. devono sempre esplicitare con chiarezza i termini delle proprie responsabilità e i vincoli cui sono tenuti professionalmente. devono esplicitare quello che desiderano senza regole. devono non esprimere i vincoli cui sono tenuti professionalmente. nessuna risposta è corretta.

Il Codice Deontologico. segue un orientamento teorico-applicativo specifico. nessuna risposta è corretta. prescinde dai singoli orientamenti teorico-applicativi. si modifica in relazione agli orientamenti teorico-applicativi del momento storico.

La psicologa e lo psicologo. non è un aspetto considerato dal Codice Deontologico. nessuna risposta è corretta. possono rendere testimonianza se in presenza di consenso da parte del destinatario della prestazione. possono sempre rendere testimonianza e non hanno vincoli.

Il segreto per la psicologa e lo psicologo viene presentato. nell'art. 5 CD. nell'art.31 CD. nell'art. 11 CD. nessuna risposta è corretta.

Nell’art. 11 CD. nessuna risposta è corretta. è privilegiato il desiderio del professionista. è privilegiata la necessità terapeutica rispetto a quella giudiziaria. è privilegiata la psicologa o lo psicologo.

La denuncia è. è un atto formale con il quale si dà notizia all’Autorità Giudiziaria di un reato, a querela di parte, che si ritenga si sia subito. è un atto formale di chi esercita una professione sanitaria con il quale si dà notizia all’Autorità Giudiziaria di un reato procedibile d’Ufficio in riferimento alla persona alla quale è stata prestata assistenza. nessuna risposta è corretta. è un atto formale con il quale si dà notizia all’Autorità Giudiziaria di un reato procedibile d’Ufficio.

La psicologa o lo psicologo in una CTU é. nessuna risposta è corretta. un mediatore. un Pubblico Ufficilale. un assistente sociale.

Nel caso di obbligo di referto o di obbligo di denuncia. nessuna risposta è corretta. non devono avere presente la tutela del destinatario della propria prestazione. la psicologa e lo psicologo dicono tutte le informazioni avute dal paziente in ragione del proprio rapporto professionale. la psicologa e lo psicologo limitano allo stretto necessario il riferimento di quanto appreso in ragione del proprio rapporto professionale, ai fini della tutela psicologica del soggetto.

In caso di obbligo di denuncia o di referto. si deve fare riferimento esclusivamente all'Ordine. si deve fare riferimento esclusivamente ai propri colleghi. si deve fare riferimento esclusivamente all' Autorità Giudiziaria. nessuna risposta è corretta.

Avere relazioni affettive o sentimentali da parte degli psicologi con i propri pazienti. dipende dal livello di conoscenza tra le due persone. è sempre vietato. nessuna risposta è corretta. dipende dai modelli teorici che si seguono.

Per decoro si intende. un comportamento onesto nei confronti del proprio paziente, cliente o committente. un comportamento che non implichi aggressività. nessuna risposta è corretta. un comportamento religioso.

La psicologa o lo psicologo. possono chiedere dei favori ai propri tirocinanti per fini estranei al rapporto professionale se li conoscono da tempo. nessuna risposta è corretta. non devono chiedere dei favori ai propri tirocinanti per fini estranei al rapporto professionale. possono chiedere dei favori ai propri tirocinanti per fini estranei al rapporto professionale se sono loro ex studenti.

La commistione tra il ruolo professionale e vita privata da parte della psicologa o psicologo può. facilitare il rapporto terapeutico. è sempre interessante. arrecare nocumento all'immagine sociale della professione. nessuna risposta è corretta.

E’ possibile fare interventi diagnostici rivolti a persone con le quali la psicologa o lo psicologo hanno intrattenuto relazioni significative di natura personale. sempre. mai. dipende dal livello di conoscenza tra le due persone. nessuna risposta è corretta.

E’ possibile dare giudizi negati su una propria collega o un proprio collega se. se è un amico. se il collega ha un orientamento differente dal proprio. nessuna risposta è corretta. se è una distrazione.

Se la psicologa e lo psicologo ravvisano casi di scorretta condotta professionale da parte di una collega o un collega. devono darne tempestiva comunicazione al Consiglio dell’Ordine competente. devono fare una denuncia. devono avvisare i Carabinieri. nessuna risposta è corretta.

La psicologa e lo psicologo. possono utilizzare i risultati di ricerche di altri colleghi nelle loro pubblicazioni se li citano. possono utilizzare i risultati di una ricerca di un collega se questi non ha messo il copyright. non possono mai utilizzare i risultati di ricerca di altri colleghi nelle loro pubblicazioni. nessuna risposta è corretta.

Quale articolo non si devono esprimere pubblicamente giudizi negativi su colleghe e colleghi relativi alla loro formazione?. art. 5 CD. art. 1 CD. nessuna risposta è corretta. art. 36 CD.

Gli psicologi devono. denunciare casi di abusivismo solo se sono direttamente coinvolti. nessuna risposta è corretta. evitare di denunciare casi di abusivismo. sempre denunciare casi di abusivismo.

Destinatari dell'obbligo degli ECM sono. solo gli assistenti sociali. tutte i professionisti iscritti all'Albo e che svolgono una professionae sanitaria. nessuna risposta è corretta. solo gli insegnanti.

Una psicologa o psicologo per promuoversi possono. se sono laureandi. il titolo non è importante per la professione. scrivere di essere psicologi solo se hanno raggiunto il titolo e sono iscritti all'Albo. nessuna risposta è corretta.

Gli ECM per gli psicologi sono. facoltativi. obbligatori. inutili. necessari solo per i neolaureati.

L’autonomia della propria professione da parte della psicologa o psicologo. non é essenziale. va sempre salvaguardata. è casuale. investe i giovani professionisti.

La psicologa e lo psicologo devono. nessuna risposta è corretta. salvaguardare la propria autonomia nella scelta dei metodi, delle tecniche e degli strumenti psicologici. adattarsi alle richieste che provengono dal committente anche se non concordano con i loro presupposti scientifici. utilizzare metodi e tecniche anche se non li conoscono direttamente.

E' fondamentale per una psicologa o uno psicologo. agire in maniera coerente con la natura e i limiti del proprio intervento. tutte le risposte sono corrette. avere chiaro il contesto operativo. conoscere e comprendere le regole del proprio operare.

Nell’art. 3 CD si rimanda al benessere in riferimento. alla oggettività del costrutto. a parametri medici. alla soggettività delle persone. nessuna risposta è corretta.

La dipendenza tra psicologa o psicologo e paziente. è inevitabile. dipende dal livello di conoscenza tra le due persone. nessuna risposta è corretta. non è necessaria.

Gli psicologi, con il loro operare. Intervengono sempre nella vita degli altri. intervengono nella vita degli altri solo se fanno gli psicoterapeuti. nessuna risposta è corretta. Intervengono nella vita degli altri se lavorano in ambito scolastico.

Per la psicologa e lo psicologo è importante comprendere se stessa/o. solo se lavora in ambito clinico. se lavora in ambito scolastico. se lavora in ambito ospedaliero. sempre.

Per benessere psicologico l'OMS intende che l'individuo è in grado di sfruttare. le sue capacità cognitive ed emotive. le sue competenze. le sue attitudini cognitive. la sua personalità.

Nel consenso la psicologa o psicologo devono indicare. Il fatto che è il miglior professionista in quell’area. Il fatto che l’intervento non si sa quanto durerà. Il fatto che l’intervento porterà a una sicura guarigione. Tutte le risposte sono sbagliate.

Il paziente. Può interrompere il percorso terapeutico solo se il professionista lavora male. Può interrompere il percorso terapeutico quando lo desidera. nessuna risposta è corretta. Non può interrompere il percorso terapeutico e se lo interrompe deve pagare almeno 5 sedute anche se non le utilizza.

Nel consenso la psicologa o psicologo devono indicare. tutte le risposte sono corrette. le metodologie utilizzate. la prevedibile durata del trattamento. il compenso.

Se la prestazione professionale della psicologa o psicologo ha carattere di continuità nel tempo. nessuna risposta è corretta. é necessario indicare la prevedibile durata. non è necessario indicare la durata. è necessario indicare che al massimo dura un anno.

Per un minore è necessario il consenso da parte di. degli insegnanti del minore. chi esercita sulle medesime la responsabilità genitoriale o la tutela. dei nonni. nessuna risposta è corretta.

La psicologa o lo psicologo. possono fare interventi con i pazienti o clienti online facendo attenzione ad alcuni aspetti e se sono formati per farli. non possono farli. nessuna risposta è corretta. possono fare interventi online solo se sono interventi gratuiti.

La psicologa o psicologo che offre prestazioni via internet deve. comunicarlo al CNOP. nessuna risposta è corretta. comunicarlo al proprio Ordine. comunicarlo solo ai suoi pazienti.

Per la custodia dei dati e delle informazioni nelle prestazioni via internet. nessuna risposta è corretta. non ci sono vincoli. é necessario seguire le norme previste dalla normativa vigente. è necessario seguire il proprio istinto.

Quando gli psicologi svolgono prestazioni con il supporto di tecnologie di comunicazione a distanza. non sono vincolati dal Codice Deontologico. devono comunque rispettare il Codice Deontologico. nessuna risposta è corretta. possono non far firmare il consenso.

Prima di iniziare un intervento on line la psicologa o psicologo. deve essere iscritto da 10 anni all'Ordine. nessuna risposta è corretta. deve avere adeguata competenza. deve vedere almeno 3 volte in presenza il paziente.

E' importante che gli psicologi presentino la propria formazione in modo accurato e corretto per. nessuna risposta è corretta. aiutare il pubblico a scegliere il professionista. avere più pazienti possibile. è un obbligo di legge.

Gli psicologi devono. fare attenzione ai colleghi che portano via i clienti. far pagare troppo i pazienti. nessuna risposta è corretta. non assumere comportamenti scorretti per procacciarsi i clienti.

Gli psicologi deovono presentare la loro formazione in modo. tutte le risposte sono corrette. corretto. veritiero. accurato.

La pubblicità che concerne l’attività professionale degli psicologi deve. ispirarsi al decoro. tutte le risposte sono corrette. ispirarsi alla serietà scientifica. ispirarsi alla tutela dell'immagine professionale.

Il procedimento disciplinare di una iscritta o iscritto è di competenza. al CNOP. nessuna risposta è corretta. alla città di residenza degli iscritti. dell’Ordine regionale in cui la psicologa o lo psicologo sono iscritti.

I cambiamenti del Codice Deontologico sono approvati. per decisione dei singoli Ordini regionali. tramite un Referendum fatto agli iscritti. nessuna risposta è corretta. per decisione del CNOP.

Il procedimento di disciplinare. Risponde a esigenze del presidente dell’Ordine. Risponde al principio di tutela solo dell’esponente. Risponde al principio di tutela dell’interesse pubblico per il corretto svolgimento della professione. nessuna risposta è corretta.

Le sanzioni sono. nessuna risposta è corretta. tre. quattro. una.

La sospensione non può durare. più di un mese. nessuna risposta è corretta. più di tre mesi. più di un anno.

L’assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dic. 1948 ha proposto la Dichiarazione Universale dei diritti dell’essere umano. falso. corretto. è sbagliato l’anno. nessuna delle risposte è corretta.

La morale: è sempre definita a priori. non è definita a priori. dipende dalla personalità dei singoli soggetti. nessuna delle risposte è corretta.

La morale non cambia mai: sempre vero. cambia ogni anno. cambia solo nelle società più evolute. nessuna risposta è corretta.

La morale: cambia negli anni. cambia nei paesi orientali. non cambia mai. nessuna risposta è corretta.

La Dichiarazione Universale dei diritti dell’essere umano. esprime l’evoluzione del pensiero etico nella civiltà umana. esprime le teorie psicologiche. esprime i pensieri di una professione etica. nessuna delle risposte è corretta.

Esistono principi che vanno oltre ogni professione e che investono ogni essere umano: vero. dipende dal periodo storico. falso. tutte le risposte sono corrette.

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti corrisponde: all’art. 2 della dichiarazione universale dei diritti dell’essere umano. all’art. 1 della dichiarazione universale dei diritti dell’essere umano. all’art. 3 della dichiarazione universale dei diritti dell’essere umano. nessuna delle risposte è corretta.

La deontologia si occupa. dei diritti dei minori. dei doveri e delle responsabilità della psicologia e dello psicologo. dei diritti delle minoranze. dei doveri dei genitori nei confronti dei figli.

Il termine etica fu introdotta da: Kant. Aristotele. Epicuro. Rousseau.

La deontologia è. una branca del diritto. l’espressione dell’etica. l’espressione di una società. tutte le risposte sono corrette.

Il codice deontologico è composto da: 30 articoli. 42 articoli. 10 articoli. nessuna risposta è corretta.

Le finalità del CD sono. tutela del cliente. tutela del gruppo professionale. tutela del professionista nei confronti dei colleghi. tutte le risposte sono corrette.

Il codice Deontologico dovrebbe essere. una guida a cui fare riferimento. uno strumento facoltativo da utilizzare in casi estremi. uno strumento che ci definisce precisamente come decidere in situazioni di emergenza. nessuna risposta è corretta.

Nell’albo degli psicologi. sono elencati tutti gli psicologi iscritti. si trovano tutti gli indirizzi delle residenze degli psicologi. sono elencati tutti gli esposti fatti agli psicologi. tutte le risposte sono corrette.

Le norme del Codice Deontologico: sono norme che valgono in base alla Regione di appartenenza dell’iscritta o iscritto. dovrebbero essere parte integrante dell’operare del professionista. sono facoltative. nessuna risposta è corretta.

L’identità può essere considerata come. l’insieme dei tratti di personalità. la capacità di mantenersi identici a se stessi. un disturbo della personalità. nessuna risposta è corretta.

L’identità. continua a cambiare. si mantiene costante nel tempo. è un costrutto che non esiste in letteratura. nessuna risposta è corretta.

Per costruire la propria identità professionale. è importante avere dei bravi collaboratori. le norme sono importanti. le norme sono superflue. l’aspetto normativo è superfluo.

Il codice deontologico può rappresentare. un elemento di appartenenza. un elemento di conflitto. un elemento di contrasto. nessuna risposta è corretta.

La propria identità: è un costrutto che non dà stabilità alla persona. è indipendente dalla cultura di appartenenza. è collegata alla cultura di appartenenza. tutte le risposte sono corrette.

Oggi giorno è: facile costruire legami stabili che definiscano la nostra identità professionale. complesso costruire legami stabili che definiscano la nostra identità professionale. impossibile costruire legami che definiscano la nostra identità professionale e questo fenomeno avviene soprattutto per i più anziani. nessuna risposta è corretta.

Per quel che concerne il segreto professionale la psicologa o lo psicologo è: è tenuto al segreto solo se conosce alcuni dettagli della vita del cliente o paziente. strettamente tenuto al segreto professionale. decide se mantenere il segreto in relazione al modello teorico che utilizza. nessuna risposta è corretta.

Se ha il consenso del proprio paziente, la psicologa o psicologo. non ci sono indicazioni sul codice riferite a questo aspetto. possono derogare il segreto. non devono in nessun caso derogare al segreto anche se hanno il consenso del paziente. nessuna risposta è corretta.

Se una psicologa o psicologo incontra un amico del suo paziente: può dire che quella persona è suo paziente solo in caso di un minore. può dire che quella persona è suo paziente. non deve dire che quella persona è suo paziente. nessuna risposta è corretta.

Nel caso di testimonianza: la psicologa o psicologo possono dire ciò che desiderano indipendentemente dalla tutela del paziente. la tutela psicologica del paziente è indispensabile. il codice deontologico non fornisce indicazioni in merito alla testimonianza. nessuna risposta è corretta.

Del segreto professionale ne parla: art. 15 CD. art. 11 CD. art. 31 CD. Nessuna risposta è corretta.

Il segreto professionale è: un presupposto essenziale per gli psicologi. un presupposto non importante per gli psicologi. un presupposto solo se si lavora con gli anziani. nessuna risposta è corretta.

Lo psicologo: può sempre rendere testimonianza. può rendere testimonianza se in presenza di consenso da parte del destinatario della prestazione. può rendere testimonianza quandolo decide il professionista. nessuna risposta è corretta.

La psicologa o lo psicologo hanno l’obbligo davanti al giudice: di riferire tutte le informazioni relative del loro paziente. di riferire le informazioni del paziente se questi ha dato loro il consenso. può non presentarsi. nessuna risposta è corretta.

I reati a querela di parti sono. quelli più gravi per cui è necessaria una querela della persona offesa. quelli meno gravi per cui è necessaria una querela della persona offesa. quelli per cui è necessaria una querela delle persone vicine a quella offesa. nessuna risposta è corretta.

Lo psicologo che lavora nel contesto pubblico. ricopre la funzione di pubblico ufficiale e ha l’obbligo di referto o denuncia. ricopre una funzione privata e non ha l’obbligo di referto o denuncia. non ha l’obbligo di referto o denuncia. nessuna risposta è corretta.

L’art. 35 parla di: autonomia professionale. plagio delle fonti bibliografiche. decoro. tutte le risposte sono corrette.

La psicologa e lo psicologo. non possono mai utilizzare i risultati di ricerca di altri colleghi nelle loro pubblicazioni. possono utilizzare i risultati di ricerca di altri colleghi nelle loro pubblicazioni se li citano. non devono utilizzare i risultati di ricerca di altri colleghi nelle loro pubblicazioni perché non fornisce un valore aggiunto alle loro proposte. nessuna risposta è corretta.

Nell’art. 36 CD si parla. decoro. inclusività. autonomia professionale. consenso alla ricerca.

Secondo quale articolo non si devono esprimere pubblicamente giudizi negativi su colleghe e colleghi relativi alla loro formazione?. art. 1 CD. art. 5 CD. art. 36 CD. nessuna risposta è corretta.

Non indicare le fonti in relazione a un contenuto è un comportamento che denota: distrazione. abusiva appropriazione. lecito comportamento se si conosce il collega da cui si prende la fonte. nessuna risposta è corretta.

Se la psicologa e lo psicologo ravvisa casi di scorretta condotta professionale da parte di una collega o un collega: deve avvisare i carabinieri. deve darne tempestiva comunicazione al consiglio dell’ordine competente. deve fare una denuncia. tutte le risposte sono corrette.

Dare pubblicamente giudizi negativi su colleghe e colleghi relativi alla loro competenza: è una violazione deontologica. è un reato punibile penalmente. è una distrazione. è un comportamento corretto se il collega mi è antipatico.

La psicologa e lo psicologo possono esprimere giudizi negativi sulla formazione dei colleghi: solo se sono arrabbiati. mai. se non hanno la propria formazione. nessuna risposta è corretta.

Dell’importanza della propria formazione e competenza ne parla: l’art. 5 CD. l’art. 31 CD. l’art. 1 CD. nessuna risposta è corretta.

Gli psicologi devono: sempre denunciare casi di abusivismo. denunciare casi di abusivismo solo se sono direttamente coinvolti. stare molto attenti a denunciare casi di abusivismo ed evitarlo il più possibile. nessuna delle risposte è corretta.

Per tutela del cliente si intende. non farsi pagare dal cliente. colludere con i clienti. mantenere regole di correttezza professionale. nessuna risposta è corretta.

Una psicologa o psicologo per promuoversi può: scrivere di essere psicologa o psicologo anche se non ha raggiunto il titolo. scrivere di essere psicologa o psicologo perché si sta laureando. non può dire di esserlo senza avere il titolo o rientra in un comportamento abusivo. nessuna risposta è corretta.

Gli ECM da raggiungere per gli psicologi sono nel trienne: 150. 500. 10. nessuna risposta è corretta.

Gli psicologi devono: vigilare sulla tutela del titolo professionale. vigilare per vedere se un collega ha svolto gli ECM. vigilare se un collega è bravo nell’agire professionale. nessuna risposta è corretta.

Del consenso da raccogliere da parte della psicologa e dello psicologo ne parlano: gli artt. 3 e 24 CD. gli artt. 24 e 31 CD. gli artt. 1 e 31 CD. tutte le risposte sono corrette.

Nell’art. 31 CD: si pone attenzione al modello di riferimento del professionista. si pone particolare attenzione ai diritti del minore. si pone attenzione all’autonomia del professionista. nessuna risposta è corretta.

Se la psicologa o lo psicologo non hanno il consenso devono. ai carabinieri. devono rivolgersi all’autorità giudiziaria. al servizio sociale. nessuna risposta è corretta.

La psicologa o lo psicologo devono. sempre fare attenzione a spiegare al paziente o cliente le modalità del loro intervento. avere un atteggiamento di superiorità nei confronti del paziente o cliente. fare attenzione a dare sempre ragione al paziente o cliente. nessuna risposta è corretta.

Nel consenso la psicologa o psicologo devono indicare: il proprio ruolo e la propria competenza. i benefici che si possono ottenere dall’intervento. le alternative al trattamento presentato e le loro caratteristiche. tutte le risposte sono corrette.

La psicologa o psicologo possono. registrare all’insaputa del paziente. prendere appunti. non rispettare il segreto professionale. nessuna risposta è corretta.

Nel consenso la psicologa o psicologo devono indicare: il fatto che l’intervento porterà a una sicura guarigione. il fatto che sono professionisti migliori in quell’area. il fatto che l’intervento non si sa quanto durerà. tutte le risposte sono sbagliate.

Sui social una psicologa o psicologo può scrivere qualsiasi informazione relativa alla psicologia: solo se ha il copyright. solo se ha delle basi scientifiche. solo se è una sua opinione. nessuna delle risposte è corretta.

La psicologa e lo psicologo che si servono di tecnologie elettroniche per la comunicazione a distanza: sono tenuti a utilizzare sistemi hardware e software che prevedono efficienti sistemi di protezione dei dati. sono tenuti a sapere l’inglese. sono tenuti a utilizzare sistemi hardware e software di ultima generazione. nessuna risposta è corretta.

Il consenso per i servizi di e-mental health deve affrontare: la struttura e la durata (tempi) dei servizi forniti. la privacy e la riservatezza. i rischi potenziali. tutte le risposte sono corrette.

Una psicologa o psicologo possono: scrivere sui social informazioni che non danneggiano il decoro della professione psicologica. scrivere sui social qualsiasi informazione riguardante se stessi. scrivere una diagnosi di una persona che conoscono. nessuna risposta è corretta.

In caso di emergenza gli psicologi: dovrebbero fornire riferimenti in relazione alla loro residenza. dovrebbero fornire riferimenti a strutture cliniche nella posizione geografica del cliente. dovrebbero fornire riferimenti a studi privati di colleghi che operano con il loro stesso modello. nessuna delle risposte è corretta.

L’art. 39 parla di: della presentazione che lo psicologo può fare di stesso. dell’autonomia professionale. del consenso. tutte le risposte sono corrette.

La psicologa o lo psicologo devono presentare la propria formazione in modo: corretto. accurato. veritiero. tutte le risposte sono corrette.

Lo psicologo può scrivere che è tale: anche se è laureato. solo se è laureato. se ha l’intenzione di fare lo psicologo. tutte le risposte sono corrette.

L’art. 40 CD richiama il concetto di: inclusività. decoro. competenza. nessuna delle risposte è corretta.

E' importante che gli psicologi presentino la propria formazione in modo accurato e corretto per: aiutare il pubblico a scegliere il professionista. avere più pazienti possibili. è un obbligo di Legge. tutte le risposte sono corrette.

Lo psicologo per avere più clienti: può manifestare comportamenti scorretto. può andare contro il decoro. può scrivere qualsiasi informazione su di sé. nessuna risposta è corretta.

La psicologa o lo psicologo devono, quando si fanno pubblicità, presentare la propria: formazione. esperienza. competenza. tutte le risposte sono corrette.

La comunicazione che avviene al cliente deve essere declinata in: contratto terapeutico. pubblicità professionale. conduzione del percorso. tutte le risposte sono corrette.

Il codice deontologico: è approvato tramite un referendum. è approvato da un Ordine regionale a seconda degli anni. rimane sempre uguale e non può subire modifiche. nessuna delle risposte è corretta.

Il procedimento disciplinare è volto a: dare ragione all’esponente. dare ragione all’iscritto. tutelare l’ordine. accertare l’eventuale sussistenza della responsabilità disciplinare in capo all’iscritta o all’iscritto.

Gli accertamenti nella fase istruttoria sono: a cura del solo Presidente dell’Ordine. a cura del Presidente dell’Ordine, dei consiglieri delegati dal Consiglio, dalla Commissione deontologica se presente. a cura del Tribunale Ordinario. nessuna delle risposte è corretta.

All’Ordine della Lombardia: è presente un Consigliere che da solo definisce tutto il processo. è presente una Commissione Etica e Deontologica. non è presente una Commissione Deontologica. nessuna delle risposte è corretta.

La semplice diffida a non protrarre la condotta scorretta si chiama: censura. avvertimento. radiazione. sospensione.

Con la radiazione, l’iscritta/o non può: può continuare a esercitare la professione ma solo nel privato. ha il divieto di esercizio per 3 anni dell’attività professionale. ha il divieto di esercizio a tempo indeterminato dell’attività professionale. può continuare a esercitare la professione ma con una supervisione.

La psicologa e lo psicologo: devono sempre fare attenzione alla protezione dei dati dei loro pazienti. devono fare attenzione ai dati dei loro pazienti solo se minori. non hanno particolari vincoli sulla protezione dei dati dei loro pazienti. nessuna risposta è corretta.

L’art. 17 CD presenta: la protezione dei dati dei pazienti in carico alla psicologa o allo psicologo. il segreto professionale. il principio di responsabilità. nessuna delle risposte è corretta.

Nell’Art. 9 CD si parla: dell’autonomia del professionista. del consenso informato nella ricerca. del consenso informato richiesto ai genitori del minore. nessuna risposta è corretta.

Lo psicologo, nella sua attività di ricerca, deve: specificare il suo credo religioso. specificare la sua anzianità professionale. precisare la sua eventuale istituzione di appartenenza.

La psicologa o lo psicologo hanno l’obbligo, nel momento in cui chiedono alle persone di partecipare a una loro ricerca, di: precisare il proprio status scientifico e professionale nel ricercatore. precisare il loro nome. precisare la loro eventuale istituzione di appartenenza. tutte le risposte sono corrette.

La documentazione dei dati del paziente vanno conservati per: cinque anni. un anno. dieci anni. tutte le risposte sono corrette.

La psicologa e lo psicologo: ha il dovere segretezza delle comunicazioni attraverso la custodia di qualsiasi genere di documento e sotto qualsiasi forma di informazione relativa al rapporto professionale. ha il dovere segretezza delle comunicazioni attraverso la custodia delle sole registrazioni relative al rapporto professionale. ha il dovere segretezza solo delle cartelle cliniche. nessuna risposta è corretta.

Di consenso alla ricerca parla: L’art. 5 CD. L’art. 9 CD. non è un aspetto trattato dal Codice Deontologico. nessuna delle risposte è corretta.

Della commissione tra ruolo professionale e vita privata, ne parla: L’art. 3 CD. L’art. 28 CD. L’art. 1 CD. nessuna delle risposte è corretta.

La psicologa e lo psicologo devono avere una corretta gestione di relazioni multiple perché possono: recare danno al professionista. interferire con i modelli teorici che utilizza la psicologa o lo psicologo. interferire con l’attività professionale del professionista nei confronti del paziente. nessuna risposta è corretta.

Per commistione si intende: chiarezza. mescolanza. finalizzazione. tutte le risposte sono corrette.

Per decoro si intende. un comportamento religioso. un comportamento non conveniente alla condizione professionale della psicologa o dello psicologo. un comportamento onesto nei confronti del proprio paziente. nessuna risposta è corretta.

Di decoro ne parla: l’art. 2 CD. l’art. 5 CD. l’art. 31 CD. nessuna delle risposte è corretta.

Di responsabilità ne parla. l’art. 1 CD. l’art. 3 CD. l’art. 40 CD. nessuna risposta è corretta.

Gli psicologi devono prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, culturali, organizzativi, finanziari e politici: al fine di essere discreti. al fine di evitare l’uso inappropriato della loro influenza. al fine di essere educati. nessuna risposta è corretta.

Di benessere psicologico ne parla: L’OMS. L’antropologia. La filosofia. L’economia.

Un intervento professionale: si traduce in un’interferenza nella vita privata e familiare del destinatario della prestazione se è aggressivo. si traduce in un’interferenza nella vita privata e familiare del destinatario della prestazione solo si tratta di minori. si traduce sempre in un’interferenza nella vita privata e familiare del destinatario della prestazione. nessuna risposta è corretta.

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