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[DID-LIN-MOD] (03 di 11) [LM-39] DIDATTICA LINGUE MODERNE

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[DID-LIN-MOD] (03 di 11) [LM-39] DIDATTICA LINGUE MODERNE

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[DID-LIN-MOD] (03 di 11) [LM-39] DIDATTICA LINGUE MODERNE

Creation Date: 2023/04/24

Category: Others

Number of questions: 50

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Per definire la nozione di 'parola' si fa ricorso: allo spazio bianco prima e dopo la parola. a criteri come "non interrompibilita, parola fonologica". alla grammatica classica. ai principi della filosofia greca.

La prova di commutazione serve a: individuare i morfemi. cambiare le parole. cambiare facilmente lingua. imparare una lingua.

La parola 'fioraio' e composta da: 3 morfemi. 4 morfemi. 7 morfemi. 2 morfemi.

Un morfema e: l'unita minima di prima articolazione non dotata di significato. un suono qualunque della parola. l'unita minima di prima articolazione dotata di significato. il suono della parola cosi come viene percepito dagli interlocutori.

Il morfema can- della parola 'cane' e: un morfema libero. un morfema legato. um morfema derivazionale. un morfema flessivo.

Nella parola 'inutilizzabile' il morfema lessicale e: utilizzabile. utilizzabil. inutil. util.

Nella parola 'inutilizzabile' il morfema derivazionale prefisso e: inutil. inutilizzabil. in. bil.

Nella parola 'inutilizzabile' ci sono: 3 morfemi derivazionali. 2 morfemi derivazionali. 1 morfema derivazionale. 5 morfemi derivazionali.

L'allomorfo e: la definizione greca di morfema. la definizione inglese di morfema. un tipo di suono. la variante formale di un morfema.

Im-, in-, irr-, ill-sono allomorfi: del morfema derivazionale suffisso in-. del morfema derivazionale prefisso in-. del morfema lessicale irr-. del fonema ill-.

Il numero puo essere: singolare, plurale, triale, paucale, moltitudinale. singolare e plurale. singolare e duale. singolare e paucale.

Il caso codifica: il genere. la funzione sintattica. il numero. il tempo.

L'italiano conserva una distinzione di caso: negli aggettivi. nei nomi. nei pronomi personali. nei dimostrativi.

La reggenza e: una categoria propria del verbo. il rapporto di subordinazione tra principale e secondaria. una definizione dei rapporti gerarchici all'interno delle categorie grammaticali. il processo con cui un verbo o una preposizione assegnano il caso al proprio complemento.

Le categorie del nome sono: numero, caso e genere. numero e aspetto. modo, persona e genere. genere e aspetto.

Il genere nel nome e una categoria: contestuale. inerente. fonetica. pragmatica.

L'opposizione tra "ho visto" e "vedevo" e un'opposizione: relativa alla persona. relativa al tempo. relativa al modo. relativa all'aspetto.

L'opposizione tra "studio" e "studierei" e un'opposizione: relativa alla persona. relativa al tempo. relativa al modo. relativa all'aspetto.

L'opposizione tra "studio" e "studieresti" e un'opposizione relativa: alla persona e al modo. relativa al tempo. relativa al modo. relativa all'aspetto.

Il genere nell'aggettivo e una categoria: inerente. contestuale. fonetica. pragmatica.

Il genere e: una categoria universale. una categoria che non hanno tutte le lingue del mondo. una categoria che hanno tutte le lingue. una categoria che hanno solo le lingue romanze.

La parola tedesca "Madchen" (ragazza) e di genere: neutro. maschile. femminile. non ha genere.

Il genere nella categoria nome e: dipende dall'aggettivo. dipende dai casi. inerente. contestuale.

I parametri semantici del genere possono essere: solo il sesso biologico. umano e divino. sesso e bellezza. sesso, animatezza, razionalita, forma e dimensione.

Nella lingua Tamil il genere e diviso in: maschile razionale /femminile razionale/non razionale. umano e divino. animato/inanimato. mangiabile/non mangiabilee.

Il criterio di assegnazione del Tamil e: sintattico. morfologico. solo semantico. solo fonologico.

Un residuo del neutro latino e rimasto in: italiano. inglese. francese. napoletano.

Il raddoppiamento fonosintattico e: una pronuncia popolare di una parola. il rafforzamento della consonante iniziale di una parola per effetto di quella precedente. un modo per definire le doppie all'interno della parola. un errore che fanno i napoletani.

In italiano il genere e assegnato sulla base di: criteri semantici e fonomorfologici. criteri soltanto semantici. criteri sintattici. criteri solo fonologici.

L'italiano ha: 6 classi di flessione. 3 classi di flessione. 1 classe di flessione. non ha classi di flessione.

La frase e: costituita sempre dal verbo. l'entita linguistica che costituisce un messaggio o blocco comunicativo autosufficiente nella comunicazione verbale. una diposizione casuale di parole. l'entita linguistica che ruota intorno al verbo.

Il sintagma e: il costituente intermedio tra l'unita minima della parola e quella massima della frase. la scienza che studia la frase. un insieme di parole estratte casualmente all'interno della frase. una nozione della morfologia.

Per individuare un sintagma si puo far ricorso: alle leggi della morfologia. alle leggi della fonetica. agli elementi che sono vicini al verbo. al test di costituenza.

I criteri del test di costituenza sono: adeguatezza al messaggio comunicativo e coerenza. pronunciabilita e coordinabilita. mobilita, enunciabilita in isolamento, scissione e coordinabilita. mobilita e scissione.

L'enunciabilita in isolamento e: un criterio per individuare un sintagma. un criterio di scomposizione in morfemi. un metodo di trascrizione fonetica. un modo per sentire meglio la voce.

Data la frase "mio cugino ha comprato un pianoforte ieri" il sintagma "mio cugino" e in una relazione paradigmatica con: "ha comprato", "ieri" "un pianoforte". "Luca", "mio fratello", "mio marito". "pianoforte". "cugino".

Nella frase "Lo zio ha preparato una torta per sua nipote" il sintagma nominale direttamente dipendente dal nodo frase (F) e: "la nipote". "una torta". "lo zio". "zio".

Nella frase "Lo zio ha preparato una torta per sua nipote" il sintagma vebale e: "ha preparato una torta per sua nipote". "ha preparato". "preparato". "lo zio ha preparato".

In un grafo ad albero della frase "Lo zio ha preparato una torta per sua nipote" il sintagma "una torta" dioende dal: sintagma nominale. sintagma verbale. sintagma preposizionale. frase.

I rapporti sintagmatici sono rapporti: in assenza. lessicali. complessi. in presenza.

Nella frase "da piccola a Maria piacevano molto i cartoni" il sintagma nominale in funzione di soggetto e: i cartoni. da piccola. maria. piccola.

Il sintagma nominale ha funzione di soggetto: se compie l'azione. se e accordato morfosintatticamente al verbo. se sta all'inizio della frase. se sta prima del verbo.

L'oggetto e: l'elemento che subisce l'azione compiuta dal verbo. l'elemento che sta dopo il verbo. l'elemento che sta alla fine della frase. il sintagma nominale dominato direttamente da SV.

Il termine "valenza" e stato introdotto da: Chomsky. Saussure. Tesniere. Jakobson.

I verbi metereologici sono: zerovalenti. bivalenti. tetravalenti. trivalenti.

Il verbo "andare" e: zerovalente. bivalente. tetravalente. trivalente.

I verbi di "dare" e di "dire" sono: zerovalenti. monovalenti. trivalenti. intransitivi.

I circostanziali sono: elementi che non sono legati direttamente alla struttura argomentale del verbo. elementi che servono a mitigare i toni in un discorso. elementi funzionali alla comprensione del testo. elementi che si devono usare per poter comunicare bene nella societa.

Il verbo "nuocere" e: bivalente. monovalente. trivalente. transitivo.

I circostanziali sono costituiti da: complemento di stato in luogo. complementi di moto a luogo. esclusivamente avverbi. una maggiore liberta di movimento.

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