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Title of test:
Test Didaspec1

Description:
Secondo anno

Author:
AVATAR

Creation Date:
17/03/2023

Category:
University

Number of questions: 24
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Content:
La seguente definizione “insiemi pratici e significativi di funzioni fisiologiche, strutture anatomiche, azioni, compiti, o aree di vita correlate” nell’ICF si riferisce ai: fattori contestuali domini fattori ambientali funzioni cognitive.
La costituzione delle classi differenziali, parallele a quelle comuni, fu giustificata da un intervento, sul deficit, di tipo prettamente: tecnico-sanitario pedagogico educativo differenziale.
Le due principali forme di aiuto per le madri sole disagiate sono rappresentate da: assistenza sociale pubblica e assistenza sociale privata sostegno della famiglia d’origine e lavoro autonomo assistenza sociale pubblica e aiuti da parte di amici assistenza sociale pubblica e sostegno della famiglia d’origine.
Il più delle volte la diversità viene vista come: una risorsa un ostacolo un fattore di contesto un bene comune.
Il modello di PEI voluto dal dm 182/2020 invita a strutturarlo secondo il seguente numero di dimensioni fondamentali: quattro cinque due tre.
Del passato bisogna: fare una commemorazione fare una utilizzazione saggia sbarazzarsi lamentarsi.
La teoria dell’attaccamento ha sottolineato come il legame con la madre sia il contesto privilegiato per lo sviluppo: sociale infantile umano globale.
Gli strumenti compensativi e le misure dispensative, a favore degli studenti con DSA, trovano la loro ragion d’essere: nei principi di individualizzazione e personalizzazione didattica nella pratica della collegialità nel momento della verifica e della valutazione nel PEI (piano educativo individualizzato).
Pensare al PEI in prospettiva bio-psico-sociale significa considerare l’allievo secondo una prospettiva: globale settoriale sistematica critica.
Nella scuola, gli allievi che presentano disturbi specifici dell’apprendimento: sono in continua crescita sono in diminuzione sono rimasti numericamente invariati negli anni sono la maggioranza.
I soggetti (adulti e bambini) marginali sono in grado di manifestare, nonostante tutto, aree di competenza: inaspettate deficitarie incongruenti note.
La presa in carico dell’allievo portatore di disabilità è di pertinenza: dell’intera comunità scolastica degli educatori socio sanitari esclusiva del docente di sostegno degli insegnanti curricolari.
La compromissione, sempre presente nei disturbi dello spettro autistico, è quella relativa: alla competenza motoria all’interazione sociale alla competenza logico-matematica all’intelligenza spaziale.
Come osserva F. Bimbi, le madri sole nubili, in passato, erano soggette ad una forte: disapprovazione sociale depressione considerazione sociale empatia da parte dei familiari.
E’ piuttosto riduttivo considerare l’intervento educativo soltanto come: formazione elevazione costruzione socializzazione.
Secondo Ianes, la figura dell’insegnante di sostegno oggi richiede una forte: esperienza sul campo retribuzione economica specializzazione universitaria dose di pazienza.
Rispetto alla fruizione della televisione da parte dell’alunno con deficit di attenzione e iperattività (ADHD), la differenza fondamentale è data: dalla comprensione di ciò che guarda dalla presenza di altri spettatori dalla dimensione dello schermo dalla tipologia del programma trasmesso.
La sigla PEI sta per: progettazione educativa incorporata piano riabilitativo individualizzato piano educativo individualizzato piano educativo istituzionalizzato.
Un esempio di sostituzione, nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico, è: la scomposizione dei nuclei fondanti della disciplina la partecipazione alla cultura del compito la facilitazione la comunicazione aumentativa alternativa.
Secondo l’approccio dell’Universal Design for Learning, “quello che è necessario per qualcuno, finisce per diventare utile: “per alcuni” “per la maggioranza” “per nessuno” “per tutti”.
A questa legge si riconosce l’aver introdotto la parola “inserimento”, per sancire il processo di accoglienza, all’interno delle mura scolastiche, degli allievi con disabilità”. Si tratta della legge: n. 517 del 1977 n. 104 del 1992 n. 118 del 1971 n. 1859 del 1962.
Tra gli obiettivi dell’intervento didattico a favore dello studente con disabilità visiva, vi è anche l’acquisizione di una buona competenza: psicologica relazionale linguistica personale.
Le linee Guida elaborare dal CAST circa l’Universal Design for Learning risalgono al: 2011 2016 1999 2021.
Il soggetto sordo percepisce la propria differenza come una propria: peculiarità prerogativa carenza originalità.
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