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Didattica della lingua madre, L2, e straniera A-K

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Didattica della lingua madre, L2, e straniera A-K

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Paniere Calandrino

Creation Date: 2025/02/17

Category: Others

Number of questions: 60

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L'approccio deduttivo. Predilige la pura teoria. Va dal teorico al pratico. Va dal pratico al teorico. Predilige la pura prassi.

I modelli cognitivi. si concentrano sulle potenzialità linguistiche degli esseri umani e sulle componenti innate. si riferiscono al ruolo esercitato dall'ambiente e dalla cultura in relazione alle pratiche di adeguamento degli apprendenti. considerano l'acquisizione di una lingua come qualsiasi altra forma di apprendimento, basata su abilità cognitive complesse. descrivono l'acquisizione di una lingua attraverso l'intersezione di fattori differenti, di natura cognitiva, biologica e socio-culturale.

Secondo Selinker, una interlingua. Si apprende nel contesto del docente mediatore. È innata. Si fonda su alcuni meccanismi cognitivi. Non è decisiva nelle strutture di apprendimento della lingua seconda.

Le interlingue prebasiche. Vedono i primi meccanismi di subordinazione dei periodi. presentano generalmente una sintassi articolata e corretta. Riguardano la prima sopravvivenza linguistica. Nessuna delle tre risposte è corretta.

Le interlingue postbasiche. Nessuna delle tre risposte è corretta. Vedono i primi meccanismi di subordinazione dei periodi. presentano generalmente una sintassi articolata e corretta. Riguardano la prima sopravvivenza linguistica.

La fonetica. si concentra sui tratti distintivi dei suoni all'interno di un sistema linguistico e sulle regole che ne governano l'uso e la combinazione. Nessuna delle tre risposte è corretta. si concentra sul ritmo cadenzato di sillabe e parole. è una disciplina linguistica che studia i suoni in quanto prodotti del nostro apparato fonatorio umano.

La fonologia. si concentra sui tratti distintivi dei suoni all'interno di un sistema linguistico e sulle regole che ne governano l'uso e la combinazione. è una disciplina linguistica che studia i suoni in quanto prodotti del nostro apparato fonatorio umano. si concentra sul ritmo cadenzato di sillabe e parole. Nessuna delle tre risposte è corretta.

Le interlingue basiche. Vedono i primi meccanismi di subordinazione dei periodi. Riguardano la prima sopravvivenza linguistica. Nessuna delle tre risposte è corretta. presentano generalmente una sintassi articolata e corretta.

Ai fini dell'acquisizione della competenza linguistica. È buona prassi l'uso del vocabolario di frequenza aggiornato. Tutte e tre le risposte sono corrette. È utile la conoscenza della frequenza delle strutture della lingua. Va tenuto conto della dimensione della marcatezza.

Per LS si intende. La Lingua Materna, che ciascuno impara alla nascita. La Lingua standard. La Lingua del contesto culturale straniero di origine. La Lingua Straniera, che ciascuno può apprendere a scuola.

Per L1 si intende. La Lingua standard. La Lingua Straniera, che ciascuno può apprendere a scuola. La Lingua non nativa. La Lingua Materna, che ciascuno impara alla nascita.

I modelli integrati. descrivono l'acquisizione di una lingua attraverso l'intersezione di fattori differenti, di natura cognitiva, biologica e socio-culturale. considerano l'acquisizione di una lingua come qualsiasi altra forma di apprendimento, basata su abilità cognitive complesse. si riferiscono al ruolo esercitato dall'ambiente e dalla cultura in relazione alle pratiche di adeguamento degli apprendenti. si concentrano sulle potenzialità linguistiche degli esseri umani e sulle componenti innate.

La linguistica acquisizionale. È innata. È il campo della linguistica che si occupa dello studio dei processi attraverso i quali gli individui acquisiscono una lingua, sia essa la lingua madre o una seconda lingua. Nessuna delle tre risposte è corretta. È il campo della neurolinguistica che si occupa dello studio dei processi attraverso i quali gli individui acquisiscono una lingua, sia essa la lingua madre o una seconda lingua.

Fa parte della glottodidattica. Antropologia linguistica. Sociologia dell'educazione. Pedagogia linguistica. Tutte e tre le risposte sono corrette.

I modelli ambientali. si concentrano sulle potenzialità linguistiche degli esseri umani e sulle componenti innate. si riferiscono al ruolo esercitato dall'ambiente e dalla cultura in relazione alle pratiche di adeguamento degli apprendenti. considerano l'acquisizione di una lingua come qualsiasi altra forma di apprendimento, basata su abilità cognitive complesse. descrivono l'acquisizione di una lingua attraverso l'intersezione di fattori differenti, di natura cognitiva, biologica e socio-culturale.

I modelli innatisti. descrivono l'acquisizione di una lingua attraverso l'intersezione di fattori differenti, di natura cognitiva, biologica e socio-culturale. si riferiscono al ruolo esercitato dall'ambiente e dalla cultura in relazione alle pratiche di adeguamento degli apprendenti. si concentrano sulle potenzialità linguistiche degli esseri umani e sulle componenti innate. considerano l'acquisizione di una lingua come qualsiasi altra forma di apprendimento, basata su abilità cognitive complesse.

Nel corso dello sviluppo iniziale delle interlingue degli studenti di L2. occorre concentrarsi sulle scelte espressive praticate da una comunità di riferimento. Nessuna delle tre risposte è corretta. occorre tenere una linea ibrida. occorre concentrarsi sui principi della lingua standard.

Fra deduttivismo ed induttivismo, la didattica contemporanea. Predilige l'induttivismo. Predilige un rapporto non ibrido. Predilige un rapporto ibrido. Predilige il deduttivismo.

L'insegnante, nell'apprendimento del discente. Ha un ruolo fondamentale, in quanto mediatore del percorso di apprendimento. Ha un ruolo ibrido. Ha un ruolo marginale, in quanto protagonista del percorso di apprendimento. Nessuna delle tre risposte è corretta.

Un altro modo per dire Didattica delle Lingue è. Glottodidattica. Ludodidattica. Sociolinguistica. Neurolinguistica.

Nell'insegnamento della L2, la dimensione sociolinguistica. Risulta obbligatoria in ogni circostanza. Risulta obbligatoria in alcuni casi, come da programmazione didattica. Nessuna delle tre risposte è corretta. Non è richiesta per facilitare l'apprendimento dei discenti non nativi.

Lo spanglish. Risulta la fusione fra spagnolo ed inglese in Europa. Risulta la fusione fra spagnolo ed inglese in America. Nessuna delle tre risposte è corretta. Risulta la lingua standard delle comunità latino – americane.

Le più recenti teorie neurolinguistiche. L'emisfero sinistro è più utilizzato nell'apprendimento della L2, motivo per cui bisogna dedicare più tempo al contesto. Le connessioni fra i due emisferi del cervello sono frequenti fin dal primo momento di percezione della lingua. Tutte e tre le risposte sono corrette. L'emisfero destro è più utilizzato nell'apprendimento della L2, motivo per cui bisogna dedicare più tempo al contesto.

La sfera diatopica. Ha a che fare con l'età del parlante. Ha a che fare con la preparazione del parlante (B1-B2). Ha a che fare con il contesto del parlante. Ha a che fare con il registro.

Le lingue standard. Sono quelle quotidiane. Esistono solo su un piano informale. Sono quelle più difficili da insegnare in L2. Esistono solo su un piano formale.

Il Linguaggio. Si apprende a scuola. Si apprende nel contesto di riferimento. È innato. Dipende dalla dimensione diatopica.

Il transfer of training. concerne il piano dell'output a cui l'apprendente è sottoposto nel corso di un insegnamento linguistico. Nessuna delle tre risposte è corretta. è stato scoperto da Selinker. concerne il piano dell'input a cui l'apprendente è sottoposto nel corso di un insegnamento linguistico.

La variabilità delle interlingue. dipende totalmente dal transfer of training. giustifica l'assenza di una teoria comune dell'apprendimento delle lingue seconde e straniere che sia globalmente condivisa. Deriva dagli studi di Selinker. giustifica la presenza di una teoria comune dell'apprendimento delle lingue seconde e straniere che sia globalmente condivisa.

La Lingua. È la dimensione concreta del linguaggio. È la dimensione teorica del linguaggio. È innata. Nessuna delle tre risposte è corretta.

L'approccio induttivo. Predilige la pura prassi. Va dal teorico al pratico. Va dal pratico al teorico. Predilige la pura teoria.

La grammatica può essere definita. Astrazione di un sistema di norme che ipotizzano i meccanismi di funzionamento della lingua. Un insieme di norme e strutture fisse della lingua. Un insieme di norme e strutture fisse del linguaggio. Rappresentazione di un sistema di norme che descrivono i meccanismi di funzionamento della lingua.

La grammatica pedagogica. Rappresenta il concetto più comune che in generale si attribuisce al concetto di grammatica. Rappresenta delle selezioni parziali di tematiche ed elementi grammaticali a uso didattico. Fornisce un quadro di interpretazione dei fenomeni linguistici. Nessuna delle tre risposte è corretta.

La tripletta docente-testo-studenti. È stata superata dalla didattica italiana. È ancora alla base della didattica italiana. Nessuna delle tre risposte è corretta. Ha origini molto recenti, frutto della pedagogia del Novecento.

La glottodidattica e la linguistica acquisizionale. Hanno rifiutato il modello tradizionale di lezione. Hanno creato un nuovo modello di lezione, in linea con la tradizione. Hanno confermato il modello tradizionale di lezione. Hanno rifiutato ogni nuovo modello di lezione.

Il progresso tecnologico, rispetto alla lezione tradizionale. Ha reso possibile una esclusività delle forme di sapere. Nessuna delle tre risposte è corretta. Ha reso possibile una democratizzazione delle forme di sapere. Non ha reso possibile una democratizzazione delle forme di sapere.

La lezione-lettura tradizionale. Ritiene il testo unica via ed ogni sua comprensione Verità. Pone al centro di tutto l'inconfutabilità dell'Assemblea. Pone al centro di tutto l'inconfutabilità del Docente. Tutte e tre le risposte sono corrette.

La lezione-lettura è stata ed è tipica. Tutte e tre le risposte sono corrette. Dell'istruzione filosofica greco-romana. Dell'istruzione religiosa cattolica. Dell'istruzione rabbinica.

La parola “lezione”. Deriva dal latino Laectio. Deriva dal latino Lezio. Deriva dal latino Lectio. Deriva dal latino Letio.

L'impiego della grammatica valenziale. Si presta bene per sviluppare la competenza morfo-sintattica. Si presta bene per sviluppare la competenza metatestuale. Si presta bene per sviluppare la competenza orale. Si presta bene per sviluppare la competenza testuale.

Il modello valenziale viene anche definito. Sulfureo. Innato. Tomistico. Atomico.

La monografia di Andreose “Grammatiche dell'italiano”. Rifiuta la questione grammaticale. Tratta dell'innatismo della lingua. Contestualizza le diverse grammatiche dell'italiano rispetto alla Scuola. Contestualizza le diverse grammatiche dell'italiano rispetto all'Universit.

La letteratura scientifica di carattere glottodidattico. Vanta numerosi contributi di ricerca per quanto riguarda la dimensione della grammatica. Non è in grado di prevedere la disciplina grammaticale. Predilige l'aspetto pragmatico della disciplina. Non tratta la grammatica.

La suddivisione delle grammatiche. È tripartita in motivazionale, pedagogica e descrittiva. È tripartita in normativa, pedagogica e motivazionale. È tripartita in normativa, pedagogica e descrittiva. È tripartita in normativa, motivazionale e descrittiva.

L'analisi logica. Si occupa di definire la frase sulla base dell'enunciato in esame. Tutte e tre le risposte sono corrette. Si occupa di definire la frase sulla base del soggetto e del predicato. Si occupa di definire la frase sulla base del soggetto, del complemento e del predicato.

La verifica. Si configura come momento definitivo di controllo dell'operato. Si configura come momento di controllo dell'operato. È tradizionalmente posta all'inizio dell'operato. È tradizionalmente posta in corso d'operato.

La prospettiva valenziale. Pone al centro il contesto. Pone al centro il verbo. Pone al centro il lessico. Pone al centro il test.

La grammatica descrittiva. Nessuna delle tre risposte è corretta. Rappresenta il concetto più comune che in generale si attribuisce al concetto di grammatica. Fornisce un quadro di interpretazione dei fenomeni linguistici. Rappresenta delle selezioni parziali di tematiche ed elementi grammaticali a uso didattico.

L'analisi valenziale. Tutte e tre le risposte sono corrette. Permette un netto miglioramento del parlato in L2. Permette una democratizzazione dei programmi ministeriali. Permette di lavorare in maniera critica sui testi.

La definizione della grammatica. Dipende strettamente dal concetto di deduzione. Dipende strettamente dal concetto di norma. Dipende strettamente dal concetto di induzione. Dipende strettamente dal concetto di lezione.

Le fasi dell'unità didattica sono. Motivazione, analisi e sintesi. Analisi, sintesi e verifica. Globalità, analisi e sintesi. Globalità, motivazione e verifica.

Il termine grammatiche, declinato al plurale. Viene usato in via preferibile dalla tradizione scolastico-religiosa. Viene usato in via preferibile dalla tradizione scolastica tradizionale. Nessuna delle tre risposte è corretta. Viene usato in via preferibile dalla tradizione accademica.

La rigidità dei programmi e delle indicazioni ministeriali. È un falso mito, dal momento che riguarda gli obiettivi e non i percorsi formativi. Mette in difficoltà i docenti, in particolare quelli di lettere straniere. È la motivazione dei ritardi rispetto ai modelli esteri. È un falso mito, dal momento che riguarda i percorsi formativi e non gli obiettivi.

Il termine “lezione” ha iniziato, all'interno delle indicazioni ministeriali. Ad essere sottolineato per mantenere la rigidità della programmazione. Ad essere sostituito da altri sintagmi con accezioni meno rigide. Ad essere sostituito da terminologia straniera, come learning object. Ad essere sottolineato per mantenere la centralità degli obiettivi.

I modelli tematici, in glottodidattica. Tutte e tre le risposte sono corrette. Si focalizzano sulla matetica di un enunciato. Si focalizzano sull'analisi valenziale di un enunciato. Si focalizzano sulla pragmatica di un enunciato.

Progettare un intervento didattico si traduce. Nessuna delle tre risposte è corretta. Nella rigida osservazione della programmazione. Nel coinvolgimento di un set di costanti da incardinare all'interno di uno specifico obiettivo. Nel coinvolgimento di un set di variabili da incardinare all'interno di uno specifico obiettivo.

Per l'attuale glottodidattica, lo studente. È figura passiva di apprendimento per emanazione. È spettatore del docente e come tale ne imita gli usi. È protagonista del processo di apprendimento, come il docente. È protagonista assoluto del processo di apprendimento.

Rispetto alla progettazione di un corso, la pianificazione di una lezione. È definita microprogettazione. È definita macroprogettazione. È definita esoprogettazione. È definita endoprogettazione.

La grammatica delle costruzioni. Non vanta molti studi tematici in Italia. Vanta molti studi tematici in Italia. Nessuna delle tre risposte è corretta. Ha un nutrito seguito nella comunità scientifica locale.

La grammatica normativa. Rappresenta delle selezioni parziali di tematiche ed elementi grammaticali a uso didattico. Fornisce un quadro di interpretazione dei fenomeni linguistici. Rappresenta il concetto più comune che in generale si attribuisce al concetto di grammatica. Nessuna delle tre risposte è corretta.

Un'unità didattica. Rappresenta una sequenza di fasi, generalmente sviluppate in 4-8 ore, e comprende anche il tempo dello studio individuale o delle attività di gruppo extrascolastiche sul tema oggetto di trattazione. Nessuna delle tre risposte è corretta. Rappresenta una sequenza di fasi, generalmente sviluppate in 4-8 ore, e comprende anche il tempo dello studio individuale. Rappresenta una sequenza di fasi, generalmente sviluppate in 4-8 ore, e non comprende anche il tempo dello studio individuale o delle attività di gruppo extrascolastiche sul tema oggetto di trattazione.

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