La disciplina della Pedagogia studia:
le strategie relazionali in ambito educativo le strategie per gestire le pratiche didattiche i processi dell’educazione e della formazione umana
i processi di apprendimento dell'essere umano. La metafora dello studente come "vaso da riempire" è coerente con un approccio all'insegnamento di tipo:
partecipativo
direttivo
trasmissivo
attivo. Viene ricordato per aver contribuito all'affermazione della Pedagogia come disciplina autonoma:
John Dewey
Aldo Visalberghi
Jean Piaget
Howard Gardner. Un modello didattico può essere definito come:
una guida operativa di strategie didattiche
la programmazione generale degli interventi da attuare
l'elenco degli obiettivi educativi da raggiungere
uno schema-guida che aiuta a indirizzare le pratiche didattiche. Il testo in cui Comeno raccoglie le sue argomentazioni sul tema della didattica si intitola:
Didattica generale
Emilio
Didactica Magna
Ars didactica. La Didattica generale ha come oggetto di studio:
il processo di crescita dell'essere umano
l'uomo in quanto essere sociale
le strategie di leadership educativa
ciò che può essere ricondotto all’attività di insegnamento e di apprendimento. NON rientrano tra i principali modelli di riferimento entro cui sono stati sviluppati gli studi sulla didattica:
i modelli orientati al prodotto
i modelli orientati alla leadership diffusa
i modelli orientati al contesto
i modelli orientati al processo. Secondo l'approccio comportamentista, l'apprendimento avviene attraverso:
il processo dialogico tra chi apprende e abiente di riferimento
un processo ricorsivo di risposta rinforzata
un processo attivo di costruzione di significati
il processo di elaborazione delle informazioni. I modelli didattici "product-oriented" sono quelli secondo cui l'agire didattico:
dovrebbe porre il focus sul prodotto che le relazioni tra pari generano sui risultati di apprendimento
dovrebbe porre il focus sugli esiti dell’apprendimento dell’allievo
dovrebbe porre il focus sul contesto in cui avviene l’apprendimento e sui processi di mediazione
dovrebbe porre il focus sul processo di apprendimento dell’allievo. Nel modello di Castoldi, le dimensioni entro cui avviene l’azione didattica sono quelle:
organizzativa, metodologica, relazionale
progettuale, didattica, relazionale
progettuale, didattica, valutativa
organizzativa, metodologica, valutativa. Nel modello di Castoldi, le dimensioni entro cui avviene l’azione didattica sono quelle:
organizzativa, metodologica, relazionale
progettuale, didattica, relazionale
progettuale, didattica, valutativa
organizzativa, metodologica, valutativa. La "conversazione clinica" è una delle fasi caratteristiche della progettazione:
per significati
per obiettivi
per progetti
per concetti. "Attività di promozione, coordinamento, organizzazione e verifica dei diversi fattori educativi operanti all’interno di un’unità scolastica" la definizione che si può dare di:
modello didattico
progettazione
programmazione
processo didattico. Il modello ADDIE identifica:
i processi che riguardano le pratiche professionali degli insegnanti
i processi che riguardano la progettazione didattica
le fasi per definire gli obiettivi di un percorso educativo
le fasi della ricerca scientifica. Cosa si intende con il termine "Curricolo"?
L'insieme delle conoscenze e delle abilità che gli studenti devono acquisire e sviluppare
Il percorso che gli studenti svolgono nel prendere parte ai progetti della scuola
Il raccordo esistente tra attività proposte a livello scolastico e quelle che lo studente svolge al di fuori
Un percorso organicamente progettato e realizzato dagli insegnanti al fine di far conseguire agli alunni i traguardi previsti. Nel modello ADDIE, la lettera E indica:
la dimensione esistenziale del percorso (i princìpi)
la dimensione della valutazione finale
la dimensione empirica del percorso
la dimensione dell'erogazione del percorso. Cosa caratterizza la progettazione "per concetti"?
La considerazione dell'apprendimento come frutto della discussione tra pari
La considerazione dell'apprendimento come acquisizione di conoscenze
La considerazione dell'apprendimento come integrazione significativa del proprio reticolo di conoscenze
La considerazione dell'apprendimento come frutto dell'esperienza diretta. La Didattica modulare:
consente di elaborare blocchi significativi di apprendimento, finalizzati alla sola autovalutazione
invita a lavorare con una logica rigida e sequenziale
consente di elaborare blocchi significativi di apprendimento, valutabili e certificabili
invita a lavorare con una logica disciplinare. "Traguardi", "Orientamenti" e "Linee guida" sono espressioni coerenti con la logica:
della Didattica modulare
dei Programmi ministeriali
della Didattica attiva
del Curricolo. Perché nel progettare la didattica è importante prevedere forme di valutazione iniziale?
Per rilevare le preconoscenze degli studenti e riadattare, se serve, il percorso progettato
Per conoscere gli studenti e favorire la conoscenza reciproca del gruppo-classe
Per rilevare le preconoscenze degli studenti e formare gruppi omogenei per il mutuo supporto
Per conoscere gli studenti e associargli fin dall'inizio un giudizio valutativo. Rientrano tra gli elementi che concorrono a definire una infrastruttura educativa:
le strategie di leadership, le dotazioni strumentali e le metodologie didattiche
le aule, i docenti, le strategie didattiche e le relazioni umane
le strategie didattiche, la cultura organizzativa e le relazioni umane
gli ambienti, le dotazioni strumentali, le relazioni umane e le strategie di coordinamento. L’engagement può essere definito come:
il coinvolgimento degli studenti in attività di gruppo
la capacità di uno studente di auto-orientarsi nel processo di apprendimento
la capacità di un soggetto di agire intenzionalmente per generare un cambiamento
il coinvolgimento attivo degli studenti nell’ambito del percorso formativo. Il concetto di agency fa riferimento alla capacità:
di farsi coinvolgere attivamente nelle attività proposte durante il percorso di formazione
di controllare il processo di apprendimento nell'ambito delle attività didattiche
di saper interagire nel sistema-scuola a cui si appartiene
di avere controllo, autonomia e potere rispetto alle situazioni di cui si è protagonisti durante il percorso di formazione. Il concetto di setting chiama in gioco un’epistemologia di stampo:
cognitivista
comportamentista
costruttivista
attivista. In un contesto scolastico di qualità, è importante che i processi di leadership coinvolgano:
tutti gli attori presenti nel sistema
i docenti e le figure di sistema
le figure dirigenziali e il loro staff
le figure dirigenziali e il corpo-docente. Nel modello di Rossi e Toppano (2009), i "dispositivi con attività istruzionali":
sono quelli utili a far acquisire capacità critiche e rielaborative
sono quelli utili a far acquisire capacità autoregolative
sono quelli utili a far acquisire conoscenze e procedure
sono quelli utili a far acquisire capacità collaborative e relazionali. Il "Compito di realtà" è uno dei modi attraverso cui progettare il dispositivo:
del feedback
della simulazione
della lezione
del role-playing. Nel progettare un’attività di gruppo la consegna dovrebbe essere:
semplice, sostenibile, interessante
semplice, interessante, significativa
sfidante, sostenibile, significativa
articolata, sfidante, significativa. Con l’espressione “effect size” concettualizzata da J. Hattie si intende:
la misura che ha utilizzato per condurre le meta-analisi
la soglia minima per distinguere ciò che è efficace da ciò che non lo è
l’effetto che l’utilizzo di un dispositivo ha sull’efficacia didattica
l'importanza di utilizzare più dispositivi. La soglia minima di effect size che Hattie individua per definire un dispositivo efficace è:
0.2
0.3
0.4
0.1. Il dispositivo del feedback può essere utilizzato:
esclusivamente nelle lezioni con stile dialogato
solo per le attività di gruppo
come supporto per la valutazione formativa
soprattutto nelle lezioni con stile trasmissivo. Quale dei seguenti NON può essere considerato un dispositivo didattico?
Role-playing
Stile comunicativo
Attività cooperative
Lezione frontale. In quale modello della comunicazione il processo comunicativo viene letto in modo unidirezionale?
Modello univoco Modello semiotico-informazionale
Modello matematico-informazionale
Modello linguistico. È possibile comunicare messaggi inconsapevoli e di tipo emotivo attraverso gli elementi della comunicazione:
verbale, paraverbale e non verbale
paraverbale e non verbale
verbale e paraverbale
verbale e non verbale. NON è una strategia utile per gestire la comunicazione paraverbale
Modulare il tono della voce in modo differente durante un discorso
Utilizzare una dizione corretta
Adattare il volume della voce al contesto
Parlare rapidamente in modo da non annoiare l'uditorio. Lo studio della gestione della propria posizione nello spazio in relazione ad altri corpi o oggetti è definibile come:
Prossemica
Postura
Gestualità
Mimica. Il sistema cinesico rientra tra le categorie di comunicazione:
Paraverbale
Fisico
Verbale
Non verbale. Con riferimento al quinto assioma della comunicazione, che tipo di relazione può esserci tra chi comunica?
nessuna delle opzioni proposte
Direttiva o paritaria
Positiva o negativa
Simmetrica o complementare. Nel modello della comunicazione di Eco e Fabbri emittente e destinatario:
interpretano allo stesso modo il messaggio emesso e ricevuto
partecipano allo scambio comunicativo portando con sé propri codici e sotto-codici
devono utilizzare uno stesso codice per poter comunicare
devono impegnarsi per ridurre al minimo le fonti di "rumore. Il modello matematico-informazionale della comunicazione è stato elaborato da:
Cottini
Shannon e Weaver
Eco e Fabbri
Jakobson. Nel modello della comunicazione di Jakobson:
il focus è sulla fonte dell'informazione
vengono riconosciute diverse funzioni del linguaggio
viene posta importanza sulla fase di codifica del messaggio
viene introdotto il concetto di feedback tra chi comunica. Quali sono i livelli su cui chiede di lavorare un approccio empatico?
Presenza e riconoscimento dell'emozione altrui, Distanziamento dall'emozione riconosciuta, Valutazione sullo stato altrui
Presenza e riconoscimento dell'emozione altrui, Sintonizzazione emotiva, Condivisione della stessa emozione dell'altro
Presenza e riconoscimento dell'emozione altrui, Condivisione della stessa emozione dell'altro, Valutazione sull'esperienza provata
Presenza e riconoscimento dell'emozione altrui, Distinzione tra il proprio vissuto e quello altrui, Sintonizzazione emotiva. Il termine "handicap":
è utilizzato nel cosiddetto Capability Approach
è oggi desueto in quanto porta a identificare la persona con la sua disabilità
è oggi desueto in quanto sostituito da "diversamente abile"
è utilizzato nel modello bio-psico-sociale della disabilità. Agire secondo una prospettiva ecologica significa:
considerare gli elementi ambientali in cui lo studente vive
riconoscere l'importanza del rispetto alla natura in educazione
riconoscere l'importanza di essere rispettosi verso la vita dello studente
considerare le diverse dimensioni entro cui lo studente agisce nella vita. Quali sono i punti di vista di Itard e Pinel rispetto al "ragazzo selvaggio"?
Pinel non lo riteneva educabile, Itard sì
Entrambi lo ritenevano educabile
Entrambi lo ritenevano non educabile
Pinel lo riteneva educabile, Itard no. L'operato del Gruppo di Lavoro per l'Inclusione, in una scuola, rientra in quello che Cottini definisce:
Piano dell'evidenza empirica
Piano dei princìpi
Piano metodologico-didattico
Piano organizzativo. Nel parlare dei "piani dell'inclusione", L. Cottini afferma che:
sono osservabili nei contesti concreti
sono interagenti sono di responsabilità dei Dirigenti Scolastici
sono indipendenti. La L. 118 del 1971:
riconosce il diritto all'educazione in classe comune, anche per i soggetti con patologie gravi
riconosce il diritto all'educazione in classe comune, escludendo i soggetti con patologie gravi
nega il diritto all'educazione in classe comune, consentendo casi di ammissione con patologie gravi
nega il diritto all'educazione in classe comune, a prescindere dalla gravità della patologia. Il DPR 24/02/1994 prevede che collaborino nella redazione del PEI:
gli operatori sanitari, il docente di sostegno, la famiglia dell’alunno
gli operatori sanitari, gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, la famiglia dell’alunno
gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, la famiglia dell’alunno
gli operatori sanitari, gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno. 3. Il DPR 24/02/1994 definisce "documento che raccoglie la sintesi conoscitiva dell’alunno frutto dell’osservazione del suo agire in contesti diversi":
il Profilo di Funzionamento
la Diagnosi Funzionale
il Profilo Dinamico Funzionale
la classificazione ICF. Il DPR 24/02/1994 definisce "descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno in situazione di disabilità":
il Profilo Dinamico Funzionale
la classificazione ICF
la Diagnosi Funzionale
il Profilo di Funzionamento. La Legge quadro n. 104 del 1992 individua nell'integrazione scolastica:
una possibilità per approfondire meglio le cause cliniche della disabilità
un rischio per il successo dei processi educativi
una strategia necessaria per ottenere consensi politici
un momento fondamentale per la tutela della dignità umana. La L. 517 del 1997 può essere considerata parte, nella normativa, della cosiddetta:
fase dell'esclusione
fase dell'inserimento
fase dell'integrazione
fase dell'inclusione. L’abolizione delle classi differenziali e delle scuole speciali fu sancita:
dalla L. 104 del 1992
dalla L. 517 del 1977
dalla L. 118 del 1971
dalla Commissione Falcucci. La Commissione Falcucci:
individuò degli obiettivi comuni che tutti gli studenti (con o senza patologie) avrebbero dovuto raggiungere
propose l'inserimento graduale di alunni problematici nella scuola comune come "sperimentazione didattica"
confermò la necessità di prevedere scuole speciali e separate da quelle comuni
istituì una scuola comune unica, anche per gli studenti con patologie gravi. Nella normativa della cosiddetta "fase dell'esclusione", l'educazione dei bambini e dei ragazzi con disabilità:
era delgata a famiglie e figure di supporto
era di responsabilità dei medici che certificavano la situazione di handicap
era di responsabilità delle istituzioni scolastiche nazionali
era delegata a istituti religiosi e medico-psico-pedagogici. Le classi speciali, istituite con il R.D. 786 del 1933, erano:
riservate agli alunni con lievi ritardi e collocate in plessi scolastici autonomi
riservate ad alunni sordi, ciechi e con problemi psichici e collocate in plessi scolastici autonomi
riservate agli alunni con lievi ritardi e ospitate nei normali plessi scolastici
riservate ad alunni sordi, ciechi e con problemi psichici e ospitate nei normali plessi scolastici. Le classi differenziali, istituite con il R.D. 786 del 1933, erano:
riservate agli alunni con lievi ritardi e ospitate nei normali plessi scolastici
riservate agli alunni con lievi ritardi e collocate in plessi scolastici autonomi
riservate agli alunni con gravi ritardi e collocate in plessi scolastici autonomi
riservate agli alunni con gravi ritardi e ospitate nei normali plessi scolastici. Il Decreto Interministeriale n. 182 del 2020, con le successive disposizioni correttive, hanno fornito indicazioni:
sul modo in cui scrivere il Profilo di funzionamento
sul modo in cui utilizzare la classificazione ICF nelle scuole
sui modelli di Piano Educativo Individualizzato da utilizzare nei diversi ordini scolastici
sui modelli di progettazione didattica da utilizzare per le disabilità gravi. Nella normativa più recente, il modello della disabilità cui si fa riferimento è quello:
bio-psico-sociale
individuale
sociale
medico. La Convenzione sui diritti delle persone disabili (ONU, 2006) è stata ratificata in Italia con:
la L. 104 del 1992
la cosiddetta "Buona Scuola"
la Riforma Gelmini
la Legge n. 18 del 2009. NON rientra tra le parole chiave connesse al D.Lgs. 66/2017:
integrazione dell'alunno disabile
autodeterminazione dello studente
accomodamento ragionevole
Profilo di funzionamento. Nella normativa l’utilizzo a livello nazionale della classificazione ICF è sancito:
dal D.Lgs. 66/2017
della C.M. 8 del 2013
della L. 170 del 2010
della Convenzione ONU del 2006. Il D.Lgs. 66/2017 è attuativo:
della L. 107/2015
della C.M. 8 del 2013
della Convenzione ONU del 2006
della L. 170 del 2010. Il principale riferimento normativo che riconosce e tutela l'ambito dei Bisogni Educativi Speciali è:
la C.M. n. 8 del 2013
la L. 170 del 2010
la L. 104 del 1992
il D.M. 5669 del 2011. La L. 170 del 2010 approfondisce:
l'ambito dell'organizzazione dei percorsi di istruzione
l'ambito della documentazione relativa agli studenti con disabilità
l'ambito dei Disturbi Specfici dell'Apprendimento
l'ambito dei Bisogni Educativi Speciali. Chi parlò di sistema scolastico inclusivo "solo se le scuole si impegnano nell’individuare pratiche che raggiungano tutti gli studenti"?
Rapporto Warnock (1978)
UNESCO (1994)
ONU (2006)
UNESCO (2009). Tra i contributi che vengono ricordati per aver contribuito al passaggio dalla prospettiva dell'integrazione a quella dell'inclusione c'è:
il lavoro della Commissione Falcucci
la Dichiarazione di Salamanca
la Carta di Dublino
la L. 517 del 1977. In quale modello si parla di "disabilità come un problema dell’individuo, causato direttamente da una condizione patologica legata a determinanti biologiche"?
Modello individuale (o medico)
Modello delle capacità
Modello bio-psico-sociale
Modello sociale. Dal punto di vista del Capability Approach è diritto di ogni persona:
porsi l'obiettivo del benessere personale, a meno che non si abbia una disabilità
poter scegliere i propri traguardi e poter agire in quella prospettiva
poter scegliere i propri obiettivi e avere una garanzia di aiuto per raggiungerli
partecipare alle attività didattiche a prescindere dalle proprie difficoltà di apprendimento. Nel modello sociale della disabilità, gli "ambienti disabilitanti" sono costituiti da:
culture e credenze
fattori concreti negli spazi
barriere fisiche e culture
nessuna delle opzioni proposte. Secondo il modello sociale la disabilità è il frutto:
dell'incapacità del sistema sociale di fornire servizi adeguati a garantire le esigenze delle persone disabili
dell'incapacità delle persone disabili di adattarsi al contesto in cui vivono
della presenza oggettiva di menomazioni nelle persone che presentano patologie
della presenza oggettiva di limiti nella funzionalità delle persone che presentano patologie. Nell'ICIDH (International Classification of impairments, disabilities and handicaps) la disabilità è definita come:
la condizione di svantaggio vissuta da una persona in conseguenza di una menomazione o di una disabilità, che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo che sarebbe lecito attendersi da quella persona in relazione all’età, al sesso e ai fattori socioculturali
la limitazione o la perdita della capacità di compiere un’attività con modalità che possano essere considerate normali per un essere umano
qualsiasi perdita o anormalità a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche, che rappresenta la concretizzazione di uno stato patologico
l'impossibilità di utilizzare alcune funzioni e/o strutture corporee per rispondere a dei compiti posti dal contesto di appartenenza. L'acronimo ICF sta per:
International Classification of Functioning, Disability and Healt
International Classification of Functioning, Disorders and Healt
Individualization Concepts about Functioning, Disorders and Healt
Individualization Concepts about Functioning and Healt. Il concetto di "funzionamento" introdotto dall'ICF pone in evidenza:
gli aspetti negativi dell’interazione tra un individuo, le sue caratteristiche e i fattori ambientali
i deficit che la persona ha nell'interagire con l'ambiente che lo circonda
gli aspetti positivi dell’interazione tra un individuo, le sue caratteristiche e i fattori ambientali
ciò che nella persona non funziona quando svolge determinate azioni. NON rientrano nei "fattori ambientali" presi in considerazione dall'ICF:
i servizi, i sistemi e le politiche
il supporto e le relazioni
gli atteggiamenti
la mobilità. L'elaborazione dell'ICF-CY è dovuta:
alle nuove conoscenze scientifiche emerse rispetto alla disabilità
alle specificità che alcuni processi hanno in età evolutiva
alla necessità di aggiungere alcune aree di interesse allo strumento originale
all'interesse crescente per il gioco come dispositivo educativo. Credenze e atteggiamenti possono essere considerati potenziali barriere e/o facilitatori?
Solo le credenze, visto che forniscono il background di riferimento dei processi educativi
Sì, in quanto anche elementi concettuali possono esserlo
No, in quanto degli elementi concettuali non possono esserlo
Solo gli atteggiamenti, visto che influenzano maggiormente le pratiche didattiche. Nella classificazione ICF a cosa servono i qualificatori?
A esprimere un giudizio di valore sull'entità del problema rilevato
A codificare l'entità del problema rilevato
A collocare la persona in una categoria specifica di disabilità
A far comprendere la frequenza con cui si verifica un problema. L'Unità di valutazione multidisciplinare responsabile del Piano di Funzionamento
prevede il confronto solo tra specialisti dell'area medica
opera in autonomia rispetto a quanto osservato a scuola sullo studente
opera in autonomia rispetto alle osservazioni della famiglia
si coordina con istituzioni scolastiche e famiglie. Nella gestione del Profilo di Funzionamento:
è più importante la crescita personale dello studente rispetto alle interazioni che ha con l'ambiente
è possibile apportare modifiche solo nel passaggio tra un ordine scolastico e l'altro
occorre monitorare i cambiamenti evolutivi dello studente e aggiornare il documento quando necessario
non è necessario dare seguito a quanto previsto dal modello ICF. Il feedback è un dispositivo didattico che può favorire lo sviluppo
delle funzoni esecutive
cognitivo
metacognitivo
della competizione tra pari. NON rientra tra le strategie didattiche student-centred:
il problem-based learning
l'apprendimento cooperativo
la lezione frontale
il feedback. "Informazione che viene restituita allo studente sull’adeguatezza e/o sulla qualità della propria performance" è la definizione di:
feedback
valutazione sommativa
orientamento
valutazione. Un feedback è "personalizzato" quando:
indica quale sarebbe stata la risposta corretta da dare
chiarisce il motivo per cui la risposta fornita è giusta o sbagliata
nessuna delle opzioni proposte
informa se la risposta fornita è giusta o sbagliata. Nell'approccio student-centred, il feedback dovrebbe rispondere a una funzione valutativa:
sommativa
orientativa
giudicativa
diagnostica. Cosa definisce l'acronimo UDL?
Universal Design for Learning
Unità Didattica a Lungo termine
Unità Didattica di Apprendimento
Universal Didactic Learning. L'Universal Design for Learning ritiene importante fornire agli studenti molteplici mezzi di:
coinvolgimento, interazione, lettura
comunicazione, rappresentazione, studio
rappresentazione, espressione, coinvolgimento
partecipazione, studio, interazione. Nell'Universal Design for Learning, con "molteplici mezzi di partecipazione/impegno" si intede l'importanza di fornire:
modalità alternative per favorire l'inclusione
modalità alternative per essere attivi nella didattica
modalità alternative per accedere a uno stesso contenuto
modalità alternative per riprodurre quanto appreso. L'ambito tecnologico e digitale nell'Universal Design for Learning:
amplia le possibilità di qualificare le pratiche didattiche
riduce le possibilità di qualificare le pratiche didattiche
è l'unico a poter qualificare le pratiche didattiche
non influenza la possibilità di qualificare le pratiche didattiche. Come può essere definito lo stile cognitivo?
Approccio alla conoscenza e allo studio delle discipline
Acquisizione di conoscenze in vista di uno scopo
Modalità con cui vengono assimilati dei contenuti
Modalità preferenziale che una persona adotta per conoscere il mondo. NON fa parte dei processi cognitivi:
l'apprendimento
la motivazione
l'attenzione
il linguaggi. Le strategie didattiche cognitive lavorano sui processi che si attivano:
nella fase di acquisizione e organizzazione delle conoscenze
nella fase di organizzazione e riflessione sulle conoscenze
nessuna delle opzioni proposte
nella fase di riflessione e valutazione sulle conoscenze. Come può essere definito l'apprendimento?
Modalità con cui vengono assimilati dei contenuti
Approccio alla conoscenza e allo studio delle discipline
Modalità preferenziale che una persona adotta per conoscere il mondo
Acquisizione di conoscenze in vista di uno scopo. Nel modello di Cornoldi e De Beni, si parla di stile cognitivo divergente quando:
si tende ad utilizzare il ragionamento induttivo
si tendono ad assumere decisioni senza pensarci troppo
si prediligono stimoli visivi per accedere alle informazioni
si tende a dare più letture e soluzioni di uno stesso problema. Nel modello di Kolb si parla di stile di apprendimento accomodatore quando il soggetto:
utilizza il ragionamento induttivo e sviluppa modelli teorici logici
predilige un’unica soluzione a un problema
è attivo e flessibile nel ragionamento ed è a suo agio nelle situazioni di cambiamento
tende a risolvere i problemi in modo intuitivo piuttosto che analitico. Un modo alternativo per definire la "zona di sviluppo prossimale" è:
l’area di competenze potenzialmente acquisibili che un allievo potrebbe raggiungere con l’aiuto di un esperto
l’area di competenze che un allievo acquisità in tempi brevi, con l'aiuto di un esperto
l’area di competenze potenzialmente acquisibili che un allievo potrebbe raggiungere e su cui sta lavorando in modo autonomo
l’area di competenze che un allievo acquisità in tempi brevi, con l'aiuto di un compagno. Un modo alternativo per definire la "zona di sviluppo prossimale" è:
l’area di competenze potenzialmente acquisibili che un allievo potrebbe raggiungere con l’aiuto di un esperto
l’area di competenze che un allievo acquisità in tempi brevi, con l'aiuto di un esperto
l’area di competenze potenzialmente acquisibili che un allievo potrebbe raggiungere e su cui sta lavorando in modo autonomo
l’area di competenze che un allievo acquisità in tempi brevi, con l'aiuto di un compagno. Rientra nelle possibili strategie didattiche cognitive:
la riflessione condivisa
l'evidenziazione di concetti chiave
il brainstorming
la rielaborazione ad alta voce. Nell'agire nella cosiddetta zona di sviluppo prossimale, il docente dovrebbe proporre problemi:
di livello uguale alle capacità attuali, così che sia favorita l'autostima
di livello superiore alle capacità attuali, ma non così tanto da risultare incomprensibile
di livello uguale alle capacità attuali, così che sia ben comprensibile
di livello superiore alle capacità attuali, anche se qualcosa può risultare incomprensibile. Rientrano tra le strategie per rinforzare la memoria:
la reiterazione, l'associazione, l'organizzazione
l'esercitazione, l'associazione, l'organizzazione
l'esercitazione, la mediazione, l'organizzazione
la reiterazione, la mediazione, l'organizzazione. Chi definì il concetto di zona di sviluppo prossimale?
Kolb
Sternberg
Vygotskij
Dewey. Il modeling è quella fase in cui, nel processo di apprendimento:
l’apprendista viene introdotto all’azione e inizia a sviluppare le competenze con l’appoggio dell’esperto/tutor
l’esperto (il docente) esegue l’azione e l’apprendista (lo studente) osserva
l’apprendista impara a realizzare l’azione guidato dal tutor
l’apprendista procede autonomamente mentre il tutor riduce progressivamente il suo aiuto. Lo scaffolding è utile:
finché lo studente non sviluppa le abilità oggetto di interesse
all'inizio di ogni percorso scolastico
anche quando lo studente ha piena padronanza delle capacità oggetto di interesse
sempre. Uno studente con buone capacità metacognitive:
è consapevole del proprio funzionamento cognitivo;
è aperto a collaborare con i compagni;
consegue sempre ottimi risultati di apprendimento
sa aiutare i compagni a sviluppare le sue stesse capacità. Cos'è l'autoregolazione?
La capacità di uno studente di fornire a se stesso le istruzioni verbali necessarie all’esecuzione di un compito, utilizzando principalmente capacità cognitive
Quell’insieme di processi attraverso i quali lo studente regola gli aspetti personali, comportamentali e ambientali al fine di raggiungere i propri obiettivi di apprendimento
Quell’insieme di processi cognitivi attraverso i quali lo studente regola gli aspetti personali, comportamentali e ambientali al fine di raggiungere i propri obiettivi di
apprendimento
La capacità di uno studente di fornire a se stesso le istruzioni verbali necessarie all’esecuzione di un compito, utilizzando principalmente capacità metacognitive. Uno studente autoregolato:
definisce i suoi obiettivi, pianifica e agisce per raggiungerli, verifica l'adeguatezza di quanto svolto
definisce i suoi obiettivi, risponde adeguatamente ai compiti assegnati, dà seguito ai feedback dell'insegnante
risponde adeguatamente ai compiti assegnati, riflette su ciò che fa, dà seguito ai feedback dell'insegnante
pianifica cosa fare per rispondere a un compito, verifica l'adeguatezza di quanto svolto, dà seguito ai feedback dell'insegnante. Per favorire l'automonitoraggio degli studenti, il docente:
invita a utilizzare schemi e mappe concettuali per organizzare quanto appreso
valuta sistematicamente le prestazioni degli studenti e comunica loro il voto
può chiedere loro di utilizzare strategie e strumenti specifici
indica agli studenti con i passaggi da seguire per risolvere un compito. La flipped classroom può essere considerata tra le strategie didattiche metacognitive in quanto:
chiede agli studenti di studiare, rielaborare e condividere con la classe dei contenuti in modo personale
prevede che gli studenti svolgano i compiti a casa
ribalta il concetto di docente che spiega e studente che ascolta
nessuna delle opzioni proposte. Quale è la tecnica collaborativa per la quale uno studente lavora su un compito mentre l’altro, con il ruolo di istruttore, controlla ed eventualmente aiuta
Automonitoraggio
Pair check
Think, pair, share
Autoistruzione. Nella tecnica collaborativa del Jigsaw:
il contributo dei singoli non è fondamentale per concludere il lavoro del gruppo
il gruppo lavora sugli stessi aspetti per tutte le fasi dell'attività
il contributo dei singoli è fondamentale per concludere il lavoro del gruppo
è possibile che i gruppi vengano cambiati alla fine dell'attività. Nelle attività di Peer tutoring, il tutor:
dovrebbe essere formato preventivamente
non lavora sulla dimensione emozionale e motivazionale
non può essere uno studente con BES
è sempre lo studente di età maggiore. Nel modello del Learning Together il docente ha la responsabilità di:
gestire da solo in processo valutativo
cambiare i gruppi se non lavorano adeguatamente
assegnare i ruoli agli studenti
formare gruppi omogenei per capacità. NON rientra nei modelli di Student Team Learning:
Group Investigation
Jigsaw
Teams-Games-Tournaments
Cooperative Integrated Reading and Composition. Può essere definito come un tratto emotivo pressoché stabile e ricorrente:
il sentimento
l'atteggiamento prosociale
lo stato d'animo
l'emozione. Quale delle seguenti NON è una dimensione chiamata in gioco dalla prosocialità?
Empatia
Assertività
Abilità cognitive
Motivazione. Può essere definito come una tensione affettiva nei confronti di qualcosa alla quale viene assegnato valore:
l'emozione
l'atteggiamento prosociale
il sentimento
lo stato d'animo. Su quali competenze lavora l'approccio SEL (Social and Emotional Learning)?
consapevolezza emotiva e sociale, autoregolazione emotiva, gestione delle relazioni sociali
consapevolezza emotiva, autoregolazione emotiva, gestione degli stati cognitivi
autoregolazione emotiva, capacità di prendere decisioni responsabili, gestione degli stati cognitivi
consapevolezza sociale, conoscenza emotiva, capacità di prendere decisioni responsabili. Nel modello STEP (Fedeli, 2013), si parla di "tollerare le emozioni" quando:
si mantiene una buona regolazione anche in presenza di emozioni intense e si tollerano situazioni frustranti
si comprende un'emozione considerando le modifiche percepite su se stessi e le si sa dare un nome
c'è capacità di verbalizzare a analizzare un’emozione provata e di collegare le emozioni ad eventi scatenanti
c'è un comportamento sempre più regolato di fronte a un’emozione e non ci si lascia travolgere da essa. Nel dare la possibilità di accedere a contenuti (o produrne) utilizzando risorse diversificate, le Tecnologie Educative consentono di lavorare:
sulla dimensione emozionale
sulla dimensione cognitiva
sulla dimensione motivazionale
sulla dimensione metacognitiva. Le Tecnologie Educative relative all'ambito della produttività chiedono agli studenti di:
utilizzare software specifici per l'elaborazione di mappe concettuali
utilizzare motori di ricerca, repository e banche dati
prendere parte ad attività comunicative e/o collaborative
lavorare su testi, ipertesti e documenti di varia tipologia. Il dispositivo del Forum:
dato un tema di interesse dall'autore, dà modo a tutti di inserire un solo commento
dato un tema di interesse generale, dà modo a tutti di inserire il proprio contributo
dato un tema di interesse generale, dà modo a tutti di inserire una sola risposta
dato un tema di interesse dall'autore, dà modo a tutti di inserire commenti. Nel verbale della Legge 104, articolo 3, i codici "comma 1" e "comma 3" cosa definiscono?
La gravità della disabilità certificata
La presenza o assenza della disabilità
La Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale dello studente
Il numero di figure necessarie per il supporto didattico. Può essere definito «documento che rende conto del percorso formativo di ogni studente, con o senza certificazione di disabilità»:
l'e-portfolio dello studente
il Piano Educativo Individualizzato
il fascicolo personale dello studente
il resoconto finale dei voti dello studente. Il Fascicolo personale dello studente è previsto:
solo per gli studenti con BES e DSA
per tutti gli studenti
solo per gli studenti con disabilità
per gli studenti che ne fanno richiesta. La sintesi vocale è utile soprattutto in riferimento alle:
disabilità psichiche
disabilità motorie
disabilità fisiche
disabilità sensoriali. La ipoacusia rientra nelle:
disabilità motorie
disabilità sensoriali
disabilità fisiche
disabilità psichiche. Le principali macro-categorie della disabilità possono essere considerate:
disabilità motorie, intellettive e psichiche
disabilità motorie e sensoriali
disabilità fisiche e intellettive
disabilità motorie, sensoriali e psichiche. Il Verbale della Legge 104 va rinnovato:
a cura della famiglia, in accordo con il referente scolastico
a cura della scuola, in accordo con la famiglia
a cura della famiglia, in accordo con il referente clinico
a cura della scuola, in accordo con il referente clinico. . NON rientrano nei Disturbi del neurosviluppo:
i disturbi dello spettro autistico
i disturbi d'ansia generalizzati
i disturbi specifici dell’apprendimento
i disturbi della comunicazione. Comprende deficit del funzionamento sia intellettivo sia adattivo negli ambiti concettuali, sociali e pratici:
il disturbo da deficit di attenzione/iperattività
il disturbo dello spettro autistico
il disturbo specifico dell’apprendimento
la disabilità intellettiva. Si può parlare di Quoziente Intellettivo (QI) "borderline" (al limite della norma) con punteggi:
con punteggi tra 74 e 90
con punteggi al di sopra di 84
con punteggi tra 71 e 84
con punteggi al di sotto di 70. Il principale obiettivo delle "Linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti" è:
favorire il dialogo e la collaborazione inter-istituzionale
affermare la centralità del piano familiare per favorire l'inclusione della persona con Disturbi dello Spettro Autistico
affermare la centralità del piano scolastico per favorire l'inclusione della persona con Disturbi dello Spettro Autistico
affermare la centralità del piano clinico per favorire l'inclusione della persona con Disturbi dello Spettro Autistico. Possono influenzare la presenza di Disturbi dello Spettro Autistico:
principalmente aspetti genetici e variabili biologiche
i comportamenti della madre durante la prima infanzia
aspetti genetici, fattori ambientali e variabili biologiche principalmente fattori ambientali e abitudini familiari. Per poter parlare di Disturbi dello Spettro Autistico:
i criteri diagnostici indicati nel DSM-V devono essere presenti per almeno 2 voci su 4
i criteri diagnostici indicati nel DSM-V devono essere presenti per almeno 1 voce su 4
i criteri diagnostici indicati nel DSM-V devono essere tutti e 4 presenti
i criteri diagnostici indicati nel DSM-V devono essere presenti per almeno 3 voci su 4. Il Disturbo dello Spettro Autistico è connesso:
al ritardo mentale
alla disabilità sensoriale
alla disabilità intellettiva
al neurosviluppo. ADHD è l'acronimo di:
Disturbo del Comportamento Dirompente
Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività
nessuna delle opzioni proposte
Alternative Didactic Helping Design. Il "dominio concettuale" nel funzionamento adattivo:
include abilità di linguaggio, scrittura, matematica, ragionamento, memoria
include empatia, giudizio sociale, capacità nelle relazioni interpersonali, capacità di fare e mantenere amicizie
nessuna delle opzioni proposte
include il sapersi prendere cura di se stessi, la responsabilità sul lavoro, la gestione del denaro o le attività svolte nel tempo libero. Quando gli stimoli vissuti dallo studente con Disturbi dello Spettro Autistico superano il limite che è in grado di sopportare è possibile che si verifichino:
il meltdown o le crisi di rabbia
lo shutdown o o le crisi
lo shutdown o la chiusura al mondo
il meltdown o lo shutdown. Nella pianificazione di un setting nella prospettiva ABA bisogna predisporre:
ambiente personale, interpersonale, normativo
ambiente concettuale, normativo, sociale
ambiente fisico,concettuale, normativo
ambiente fisico, normativo, interpersonale. Nella metodologia TEACCH occorre:
lasciare lo studente libero, in una situazione destrutturata
chiarire allo studente cosa ci si aspetta che lui faccia, chiarendo le consegne
incentivare lo studente a fare ipotesi per agire nell'ambiente
affiancare lo studente suggerendo ogni comportamento che deve avere. Le PECS sono un esempio di CAA:
ad alta tecnologia
a discreta tecnologia
a bassa tecnologia
a media tecnologi. I compiti di falsa credenza possono essere utili per far comprendere:
nessuna delle opzioni proposte
come gestire le relazioni sociali
come andare oltre alla dimensione letterale dei discorsi e degli eventi
le emozioni altrui e le reazioni che dovrebbero comportare. L'approccio SEL (Social and Emotional Learning):
è sempre efficace con gli studenti con Disturbi dello Spettro Autistico
può essere efficace con gli studenti con Disturbi dello Spettro Autistico
non è efficace con gli studenti con Disturbi dello Spettro Autistico
non è pertinente ai bisogni degli studenti con Disturbi dello Spettro Autistico. "Descrivono interazioni sociali, situazioni, comportamenti e abilità facendo riferimento ad episodi concreti". Si sta parlando di:
PECS
strategie di modeling
compiti di realtà
storie sociali. La persona con Disturbo della Condotta ha solitamente:
un'affettività borderline
mancanza di rimorso o senso di colpa per ciò che fa
rimorso o senso di colpa per ciò che fa
sufficienti doti empatiche, se fa qualcosa di troppo grave. "Schema ricorrente o persistente di comportamento che viola i diritti degli altri o viola le principali norme o le regole sociali maggiori per i bambini di pari età" è la definizione di:
Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
Disturbo aggressivo
Disturbo Oppositivo Provocatorio
Disturbo della Condotta. Il Disturbo Oppositivo Provocatorio:
solo in età scolastica è un Disturbo della condotta
è uno dei Disturbi della condotta
non è uno dei Disturbi della condotta
solo nei casi più gravi è un Disturbo della condotta. Per diagnosticare un Disturbo d'ansia occorre che ci sia:
difficoltà della persona a relazionarsi ed apprendere
difficoltà della persona a prendere iniziativa nell'ambiente
una compromissione oggettiva nell’adattamento della persona
un'insofferenza della persona nell'adattarsi all'ambiente circostante. Sarebbe opportuno non anticipare la diagnosi di _________ prima della fine della seconda classe di scuola primaria.
disgrafia
nessuna delle opzioni proposte
dislessia
discalculia. I Disturbi Specifici dell'Apprendimento si manifestano in un contesto di funzionamento intellettivo:
dipende dalle situazioni specifiche
adeguato
borderline
compromesso. I Disturbi Specifici dell'Apprendimento:
hanno matrice genetica
hanno origine organica
hanno origine sociale
hanno matrice evolutiva. La normativa prevede che gli studenti DSA abbiano un loro:
Piano Triennale dell'Offerta Formativa
Piano Educativo Individualizzato
Piano Annuale dell'Inclusione
Piano Didattico Personalizzato. Cosa si intende con "fluenza grafica"?
La realizzazione grafica delle parole
La gradevolezza della calligrafia
La velocità di scrittura
La scorrevolezza della lettura. Gli strumenti compensativi:
possono facilitare il compito dal punto di vista cognitivo
devono facilitare il compito dal punto di vista cognitivo
non dovrebbero facilitare il compito dal punto di vista cognitivo
facilitano sempre il compito dal punto di vista cognitivo. Nell'apprendimento delle L2 è fondamentale la dimensione:
principalmente cognitiva
principalmente esperienziale
cognitiva ed esperienziale
nessuna delle opzioni proposte. La normativa parla di BES come situazioni:
mutabili nel tempo
non mutabili nel tempo
che peggiorano nel tempo
clinicamente definite. Per favorire l'inclusione di uno studente staniero, occorre che:
gli insegnanti di sostegno siano sensibili al tema dell’educazione interculturale
il Comitato di accoglienza sia sensibile al tema dell’educazione interculturale
tutto il personale scolastico sia sensibile al tema dell’educazione interculturale
il personale di segreteria sia sensibile al tema dell’educazione interculturale. La normativa che ha introdotto l'acronimo BES (Bisogni Educativi Speciali) è:
Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012
Legge n. 104 del 1992
Legge n. 53 del 2003
Legge n. 170 del 2010. Contrasta il comportamento problematico impegnando in un’attività che non consente di attuarlo:
rinforzamento differenziale di altri comportamenti
rinforzamento differenziale di comportamenti adeguati
rinforzamento differenziale di comportamenti incompatibili
rinforzamento differenziale di contrasto. Il fare da guida nell’impugnatura della penna riguarda l'adattamento degli obiettivi in fase di:
valutazione
input
elaborazione
output. L'adattamento degli obiettivi per gli studenti con BES può riguardare:
fase di input, valutazione
fase di input, elaborazione, output
compito assegnato, strategie didattiche, valutazione
compito assegnato, modalità di valutazione. Prima di redigere un PEI è opportuno osservare lo studente in aula?
Non è necessario
Può essere utile
Sì, sempre
No, le informazioni vanno desunte dalla documentazione medica. Lo studente fa riferimento ad obiettivi specifici ma assimilabili a quelli della classe nel PEI:
personalizzato (con prove identiche)
differenziato
personalizzato (con prove equipollenti)
ordinario. Si dovrebbe occupare della stesura operativa del PEI:
l'insegnante di sostegno e le figure di assistenza
l'insegnante di sostegno
almeno metà del Consiglio di classe
l'intero Consiglio di classe. La revisione del PEI è prevista:
a inizio anno scolastico successivo
periodicamente
a fine anno scolastico
quattro volte l'anno. Quale è il documento progettuale redatto per gli studenti con disabilità certificata?
Il Percorso Educativo Individualizzato
Il Piano Educativo Individualizzato
Il Piano Didattico Personalizzato
Il Percorso Didattico Personalizzato. L'elaborazione del PDP in supporto degli studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento:
è facoltativa
è su richiesta della famiglia
è obbligatoria
è a discrezione del Consiglio di classe. Nella Scuola dell'infanzia, in presenza di bambini con potenziali difficoltà:
è vietato utilizzare PDP
è obbligatorio utilizzare PDP
è inopportuno utilizzare PDP
è consuetudine utilizzare PDP. Le Linee guida ministeriali rispetto al modello di PDP:
spiegano come elaborarlo nei Servizi per l'infanzia
forniscono il file che è obbligatorio utilizzare
sono in via di definizione
indicano i contenuti minimi che deve avere il documento. Quali sono i due principali "momenti" della valutazione?
Verifica e valutazione
Misurazione e attribuzione di giudizio
Iniziale e finale
Misurazione e classificazione. Gli esiti della valutazione degli studenti:
dovrebbero influenzare la riprogettazione didattica
potrebbero essere utili per individuare i più e meno bravi
non hanno un'influenza diretta sulla progettazione didattica
sono utili per individuare i più e meno bravi. La funzione valutativa formativo-processuale è utile per:
raccogliere informazioni in itinere sui livelli di apprendimento
raccogliere informazioni complessive sui risultati di apprendimento
rilevare preconoscenze e adeguatezza del percorso progettato
valutare l'efficacia del percorso didattico proposto. Il confronto con prove di altri allievi porta a distorcere il giudizio valutativo di uno studente in presenza di:
effetto di stereotipia
effetto di contrasto
effetto severità
effetto alone. Le prove di verifica semistrutturate hanno:
stimolo chiuso e risposta aperta
stimolo e risposta chiusa
stimolo e riposta aperta
stimolo aperto e risposta chiusa. NON sono un esempio di prova oggettiva:
le domande strutturate
le corrispondenze
i completamenti
le domande con risposta a scelta multipla. Hanno stesso valore legale rispetto a agli strumenti di verifica utilizzati dalla classe:
prove di verifica equipollenti
prove di verifica personalizzate
prove di verifica individualizzate
prove di verifica differenziate. L'utilizzo di prove differenziate comporta il mancato rilascio del dimpla:
nel primo ciclo di istruzione
nella formazione universitaria
nel secondo ciclo di istruzione
nel primo e secondo ciclo di istruzione. Quali sono due effetti di distorsione del giudizio ulteriori che possono intervenire nel valutare studenti con difficoltà?
Sottostima e sovrastima
Discriminazione e sovrastima
Discriminazione e Pietismo
Sottostima e ipervalutazione. Nell'ambito delle scritture professionali, le griglie di osservazione rientrano nei documenti:
di analisi
di rendicontazione
di monitoraggio e valutazione
di progettazione. Nelle griglie di osservazione i "descrittori" esplicitano:
la scala di rilevazione da utilizzare
la descrizione dei comportamenti giusti e sbagliati
i comportamenti bersaglio da osservare
gli aspetti su cui il docente deve scrivere i testi. Le rubriche valutative sono una possibile modalità applicativa di:
prova strutturata
prova semistrutturata
griglia di osservazione
diario di bordo. Nell'ambito delle scritture professionali, il diario di bordo rientra nei documenti:
di monitoraggio e valutazione
di progettazione
di analisi
di rendicontazione. NON può essere considerato uno strumento di rilevazione dati di tipo qualitativo:
il focus group
l'intervista
il diario di bordo
la checklist. In un focus group il moderatore:
monitora e coordina gli scambi interattivi
pone domande ad ogni soggetto coinvolto
valuta le risposte fornite
allontana intervistati sgraditi. Per analizzare quanto emerso in un'intervista è indispensabile:
aver preso appunti durante il colloquio
poter consultare più volte l'intervistato
avere buona memoria rispetto a quanto detto
avere il testo integrale del colloquio. Nel condurre un’intervista l’intervistatore dovrebbe avere un atteggiamento:
di ascolto attivo
valutativo
giudicante
simpatico. L'analisi SWOT può essere utilizzata con pertinenza:
in qualsiasi situazione
per analizzare contesti e situazioni personali
per analizzare situazioni personali
per analizzare contesti. Nel questionario i codici con cui registrare le risposte fornite:
variano a seconda di chi gestisce l'analisi dei dati
vengono predeterminati durante la progettazione dello strumento
variano in funzione delle risposte effettivamente raccolte
vengono definiti a seguito della somministrazione dello strumento. Il principale strumento utilizzato nelle ricerche quantitative è:
il diario di bordo
la checklist
l'intervista
il questionario. Nel modello SWOT rappresentano le condizioni esterne che possono aiutare nel raggiungimento degli obiettivi:
Punti di debolezza
Punti di forza
Minacce
Opportunità. Nell'analisi SWOT l'acronimo inglese SWOT traduce:
Punti di forza, Minacce, Opportunità, Tecniche
Punti di forza, Punti di debolezza, Opportunità, Minacce
Strategie, Punti di forza, Punti di debolezza, Tecniche
Strategie, Punti di debolezza, Opportunità, Tecniche. Nel CIPP Model l'acronimo CIPP sta per:
Context, Individualization, Programme, Process
Content, Individualization, Process, Product
Context, Inputs, Process, Product
Content, Inputs, Programme, Product. Affinché un focus group sia efficace:
dovrebbe essere breve
sono necessarie almeno quattro ore
dovrebbe ottimizzare i tempi
dovrebbe durare a lungo. In una Word cloud la grandezza delle parole è:
inversamente proporzionale alla frequenza con cui si presentano in un documento (es. intervista)
non influenzata dalla frequenza con cui si presentano in un documento (es. intervista)
direttamente proporzionale alla frequenza con cui si presentano in un documento (es. intervista)
connessa all'importanza che l'intervistatore dà ad alcune parole chiave. Il movimento pedagogico Student Voice vede gli studenti come:
figure poco responsabili
giovani da incoraggiare nella crescita
potenziali agenti di cambiamento nella scuola
persone inesperte da motivare. Il Piano di Miglioramento dovrebbe contenere:
analisi sulle criticità riscontrate nei processi di funzionamento della scuola
ipotesi di obiettivi su cui lavorare nel breve, medio e lungo termine
proposte operative e tempi utili per raggiungere gli obiettivi del RAV
riflessioni su come raggiungere gli obiettivi del RAV. Il Piano di Miglioramento è uno strumento di:
informazione
progettazione
analisi
rendicontazione. Il RAV di ogni scuola:
è pubblico sul portale "Scuola in chiaro"
è reso pubblico sulla Gazzetta Ufficiale
è ad accesso riservato solo per il personale interno
è ad accesso riservato negli uffici di Segreteria. Il RAV è uno strumento di:
autovalutazione delle scuole
autovalutazione del sistema scolastico nazionale
autovalutazione dei docenti
autovalutazione degli studenti. Si attua garantendo il principio di trasparenza delle informazioni:
autovalutazione
miglioramento continuo valutazione esterna rendicontazione sociale. Nelle scuola si occupa di gestire il processo di autovalutazione scolastica:
il personale di segreteria
l'INVALSI
il Nucleo Interno di Valutazione
l'ispettorato ministeriale. NON rientra tra le azioni volte a promuovere l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS):
formazione professionale degli insegnanti
responsabilizzazione dei giovani
promozione di politiche neoliberiste
trasformazione degli ambienti di apprendimento. Nell'ambito di un ecosistema educativo, riguarda "il contesto più prossimo al soggetto, come ad esempio la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, il territorio di appartenenza":
meso-sistema
macro-sistema
micro-sistema
exo-sistema. In una infrastruttura educativa, vengono considerati nelle strategie di management:
dotazioni strumentali, partnership
processi di leadership, partnership
opportunità di agency, collaborazione tra colleghi
dispositivi didattici, relazioni con studenti. Quale dei seguenti NON è un elemento costitutivo di un ecosistema educativo?
Strategie didattiche e valutative
Popolazione fuori della scuola
Popolazione dentro la scuola
Strutture e strumenti a disposizione. In una infrastruttura educativa, la "cultura organizzativa":
fa da sfondo a tutte le variabili implicate
riguarda le pratiche d'aula
riguarda l'allestimento degli ambienti
riguarda le strategie di management. In tema di formazione docenti, riguarda la capacità di allestire ambienti di apprendimento stimolanti, di utilizzare in modo efficace spazi e tempi, di ricorrere a mediatori didattici multicanale, comprese le TIC:
area di competenza "epistemologica"
area di competenza "organizzativa"
area di competenza "didattica"
area di competenza "relazionale". NON rientra nei "domini" che Perrenoud individua nel parla di profilo del docente inclusivo:
servirsi delle nuove tecnologie
scrivere progetti educativi individualizzati
organizzare e animare le situazioni di apprendimento
partecipare alla gestione della scuola. Nel “Profilo dei Docenti Inclusivi” l’European Agency for Development in Special Needs Education NON include la capacità di:
formarsi lungo tutto il periodo lavorativo
valorizzare le diversità degli alunni
coinvolgere le famiglie degli studenti con disabilità
lavorare con gli altri. Il “Profilo dei Docenti Inclusivi” l’European Agency for Development in Special Needs Education si rivolge:
a tutti gli insegnanti che interagiscono con studenti con disabilità
agli insegnanti specializzati sul sostegno
a tutti gli insegnanti
soprattutto agli insegnanti specializzati sul sostegno. Le competenze inclusive di un docente possono essere utili:
per gli studenti con disabilità
per tutti gli studenti
per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali
per gli studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Quale legge italiana parla di formazione docenti come “obbligatoria, permanente e strutturale”?
Legge 170/2010
Legge 107/2015
Legge 53/2003
Legge 104/1992. NON è una delle competenze minime dell'insegnante "digitale" individuate da L. Cottini:
garantire la salute e la sicurezza quando si lavora con i devices tecnologici
saper utilizzare software per l’editing multimediale conoscere il funzionamento dei social network e dei meccanismi psicologici connessi conoscere e saper utilizzare software per il monitoraggio e per la gestione della classe. Tenendo conto delle Web Content Accessibility Guidelines, un’informazione per essere accessibile dovrebbe essere:
accessibile, utilizzabile, comprensibile, comunicabile leggibile, comprensibile, comunicabile, compatibile percepibile, leggibile, comprensibile, robusta percepibile, utilizzabile, comprensibile, robusta. Ad avviso di L. Cottini, gli ambiti fondamentali per un docente inclusivo sono:
Competenze personali, Competenze sociali, Competenze didattiche e valutative
Conoscenze, Competenze personali, Competenze sociali e manageriali
Conoscenze, Competenze personali, Competenze sociali e manageriali, Competenze metodologiche
Competenze personali, Competenze sociali, Competenze metodologiche e didattiche. Il modello DigCompEdu contiene il:
Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali dei docenti e dei formatori
Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali dei cittadini
Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali dei contesti educativi
Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali degli studenti. Nel DigCompEdu è il fattore che riguarda le competenze professionali del docente/formatore:
pratiche di insegnamento e apprendimento
risorse digitali
coinvolgimento e valorizzazione professionale
valutazione dell'apprendimento. NON è uno dei pilastri fondamentali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:
didattica per competenze
transizione ecologica
digitalizzazione e innovazione
inclusione sociale. La formazione in tema di inclusione prevista dalla Legge di Bilancio del 2021 e dal Decreto Ministeriale n. 188 del 21 prevede:
25 ore di formazione facoltativa
17 ore di formazione facoltativa
17 ore di formazione obbligatoria
25 ore di formazione obbligatoria. Parla di "transizione digitale" e di "didattica digitale integrata":
il Piano Nazionale Scuola Digitale
il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
La Buona Scuola
il modello LifeComp. Rappresenta le "conoscenze e competenze che vengono acquisite in tema di mezzi di comunicazione":
Competenza digitale
Media literacy
Media education
Digital literacy. NON è una dimensione primaria quando si parla di competenza digitale:
esperienza nelle strategie di coding
atteggiamento riflessivo e responsabile nell'utilizzo del digitale
capacità critico-cognitive nell'utilizzo delle TIC
conoscenza delle TIC. Nel DigComp riguarda la capacità di navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali:
Alfabetizzazione su informazioni e dati
Creazione di contenuti digitali
Comunicazione e collaborazione
Risoluzione di problemi. Il Piano per la formazione dei docenti 2016-2019 trova fondamento nel fatto:
che per vincere la competizione internazionale le scuole devono essere rinnovate
che gli studenti hanno bisogno di insegnanti aggiornati sul tema delle tecnologie
che la scuola rappresenta il fuclro da cui promuovere lo sviluppo del capitale culturale, sociale e umano
che gli insegnanti non sono abbastanza capaci nella gestione delle attività d'aula. Nel gestire il Bilancio sociale, la scuola si rivolge:
alle famiglie
a diversi stakeholders
agli Enti territoriali
alle associazioni culturali. La capacità di una realtà di rendere conto del proprio operato viene espressa con il termine:
evaluation
assessment
accountability
effectiveness. Gli studenti sono stakeholders:
non sono stakeholders
secondari
primari
terziar. Possono essere definiti come tutti quegli interlocutori che a vario titolo sono coinvolti nelle attività svolte dalla scuola:
contrattisti
collaboratori
stakeholders
insegnanti e formatori. NON può essere considerato uno stakeholder secondario:
sindacato
famiglia
impresa
associazione culturale. Quale è il documento che enuclea i principi e i comportamenti che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare nell’ambito del percorso formativo dello studente?
Il Patto educativo di corresponsabilità
Il Regolamento scolastico
il Bilancio sociale
Il Patto educativo di comunità. Con riferimento al contributo di Epstein, prevede il reclutamento e il supporto dei genitori nelle attività della scuola:
parenting
learning at home
decision making
volunteering. L’autonomia scolastica garantisce ad ogni istituzione di avere autonomia:
didattica, organizzativa, di ricerca
gestionale, di ricerca, didattica
amministrativa, didattica, finanziaria
organizzativa, amministrativa, finanziaria. Quale è il documento attraverso cui la scuola stringe collaborazioni con soggetti attivi sul territorio?
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa
Il Patto educativo di comunità
Il Patto educativo di corresponsabilità
il Bilancio sociale. Il Patto educativo di comunità pone le sue basi su princìpi di tipo:
generale
costituzionale
epistemologico
trasversale
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