didattica sport di squadra
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Title of test:![]() didattica sport di squadra Description: didattica sport di squadra |




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In eta' giovanile. viene indagata l'atonia muscolare ed il deficit di flessibilita'. non vengono considerati i deficit di resistenza coordinativi. il ritmo lento. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per 0,8. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per 0,5. il rimo veloce. vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa consdierando lo 0.97 e l1,03 che si moltiplica per la frequenza alla soglia. vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa consdierando lo 0.9 e0,85 che si moltiplica per la frequenza alla soglia. il massimo consumo di ossigeno. dal punto di vista metabolico e' il punto d'intensita' di un carico oltre il quale con un aumento di carico non vi sara' un incremento del consumo di ossigeno. dal punto di vista metabolico e' il punto d'intensita' di un carico oltre il quale con un aumento di carico vi sara' un incremento del consumo di ossigeno. i test con carico di lavoro costante. permettono la misurazione della massima potenza aerobica e la valutazione dell'adattamento dei parametri fisilogici e della capacita' di resistenza. no. i test con carichi di lavoro crescenti. ci danno informazioni sulla potenza aerobica, sulla tolleranza allo sforzo massimale, i fattori limitanti e la determinazione della soglia anaerobica. ci danno informazioni riguardo la tolleranza allo sforzo massimale. successivamente al test. vi e' un recupero attivo. vi e' un recupero passivo. il plateau dei livelli di ossigeno concomitante con un aumento d'intensita' di esercizio. definisce il massimo consumo di ossigeno. definisce il minimo consumo di ossigeno. i metabolimetri. vengono calibrati con gas noti. non vengon calibrati. nell'esecuzione del test. deve essere considerato l'orario in cui le prove vengono effettuate. non. il BMI. comparato con i valori di riferimento e' di previsione per la prossima popolazione adulta. non comparato con i valori di riferimento e' di previsione per la prossima popolazione adulta. in eta' giovanile. viene data importanza al rachide indagando l'attegiamento scoliotico, la cifosi cervico dorsale e l'iperlordosi. essendo in continua evoluzione i diversi attegiamento del rachide non vengono indagati. in eta' giovanile. i test indagano il varismo e il valgismo delle ginocchia e il valgismo dei piedi. non e' vero. il BMI. ha grande variabilita' durante l'infanzia e l'adolescenza. non ha grande variabilita' durante l'infanzia e l'adolescenza. nell'esecuzione del test. nel protocollo non viene adottato sempre lo stesso riscaldamento e con la stessa durata. nel protocollo viene adottato sempre lo stesso riscaldamento e con la stessa durata. il modello funzionale dell'allenamento. e' definito dalle qualita' organico funzionali dell'atleta. determina il cose viene eseguito nell'allenamento. i test. si definiscono diretti e indiretti. sono solo diretti. nella scelta del test. e' necessario conoscere le strumentazioni le situatiozni il luogo ed il tempo. non e' necessario conoscere le strumentazioni le situatiozni il luogo ed il tempo. il ritmo medio. VEDE LA FREQUENZA CARDIACA DI ALLENAMENTO COMPRESA CONSIDERANDO LO 0,9 E L'0,85 CHE SI MOLTIPLICA PER LA FREQUENZA ALLA SOGLIA. VEDE LA FREQUENZA CARDIACA DI ALLENAMENTO COMPRESA CON. il carico tecnico tattico. e' definito anche dal numero di passaggi numero di giocatori nelle diverse azioni e tiri in porta e fuori porta. e' definito anche dal numero di passaggi numero di giocatori nelle diverse azioni e tiri in porta e fuori porta. la corsa. e' necessario conoscerne l'esecuzione negli sport di squadra. e' necessario conoscerne l'esecuzione negli sport di squadra. il carico tecnico tattico. per definirlo occorre conoscere il numero delle palle perse e recuperate e il numero delle diverse situazioni di gioco. per definirlo occorre conoscere il numero delle palle perse e recuperate e il numero delle diverse situazioni di gioco. la valutazione funzionale. considera le risposte fisiologiche all'esercizio fisico e la qualita' organico funzionali dell'atleta. e' definito esclusivamente dalle qualita' organico-funzionali dell'atleta. quale e' il valore piu basso della scala di borg. 6. 7. il test di conconi. ci da inforamaizoni per la programmazione delle sedute di allenamento considerando la frequenza cardiaca. ci da inforamaizoni per la programmazione delle sedute di allenamento considerando la frequenza cardiaca. nel basket. LA MISURAZIONE DEL CARICO TATTICO E TECNICO, È DEFINITO DAL RAPPORTO FRA MINUTI GIOCATI E MINUTI IN PANCHINA. LA MISURAZIONE DEL CARICO TATTICO E TECNICO, È DEFINITO DAL RAPPORTO FRA MINUTI GIOCATI E MINUTI IN PANCHINA. lo sport. identifica tre tipi di fini: educativi, ricreativi ed agonistici. identifica tre tipi di fini: educativi, ricreativi ed agonistici. la valutazione. all'inizio della stagione permette di instaurare il rapporto con atleta e permette al coach di conoscerlo. all'inizio della stagione permette di instaurare il rapporto con atleta e permette al coach di conoscerlo. cosa definisce il carico motorio. si considerano i tempi di gioco le velocita' d'azione e le distanze percorse dai singoli giocatori. la correlazione fra le diverse velocita' d'azione definisce questo carico. utilizzare dei questionari sull'ansia e l'umore. e' determinante per studiare il ruolo dei fattori psicologici. e' determinante per studiare il ruolo dei fattori psicologici. l'umore. e' determinato attraverso dei questionari per definire e quantificare gli stati affettivi particolari. e' determinato attraverso dei questionari per definire e quantificare gli stati affettivi particolari. per determinare lo stato di ansia. vi sono dei questionari. vi sono dei questionari. fra i seguenti fattori e' stata individuata una relazione qual'e'?. scala di borg e frequenza cardiaca. scala di borg e resistenza veloce. la scala di borg. serve per valutare la percezione di ogni singolo soggetto in riferimento allo sforzo fisico. serve per valutare la percezione di ogni singolo soggetto in riferimento allo sforzo fisico. come si definisce la scala di borg. e' un mezzo per determinare la fatica. e' un mezzo per determinare la fatica. NELLA MISURAZIONE DEL CARICO MOTORIO E CARICO TECNICO-TATTICO. VI È, FRA I FATTORI, IL CONFRONTO FRA LE DIVERSE COMPETIZIONI O LE DIVERSE MISURAZIONI. VI È, FRA I FATTORI, IL CONFRONTO FRA LE DIVERSE COMPETIZIONI O LE DIVERSE MISURAZIONI. nel volley. OCCORRE CONSIDERARE LA PROPRIA PRESTAZIONE, DELLA SQUADRA, DEGLI AVVERSARI ALLA LUCE DELLE SITUAZIONI DI GIOCO. OCCORRE CONSIDERARE LA PROPRIA PRESTAZIONE, DELLA SQUADRA, DEGLI AVVERSARI ALLA LUCE DELLE SITUAZIONI DI GIOCO. le diverse tipologie di analisi. permettono di definire le differenze significative dei ruoli. permettono di definire le differenze significative dei ruoli. l'analisi della forza. puo' portare alla modifica del modello prestativo. puo' portare alla modifica del modello prestativo. in allenamento. si forniscono feedback affinche' gli atleti sopportino meglio lo sforzo. si forniscono feedback affinche' gli atleti sopportino meglio lo sforzo. la massima ripetizione del soggetto. e' 1RM. e' 1RM. IL METODO DELLE RIPETIZIONI. spesso prevede la scelta di un peso per poter effettuare delle ripetizoni. solitamente vengono eseguiti movimenti al fine di consdierare la mobilita' articolare. un sistema di sistemi ottici. permette l'analisi della forza esplosiva nel CMJ. permette l'analisi della forza esplosiva nel CMJ. il cmj. e' un test indiretto per analizzare la forza veloce. e' utilizzato per analizzare la forza resistente. il test di bosco. VIENE APPLICATA UNA FUNZIONE PER DETERMINARE LA PERCENTUALE DI COMPONENTE ELASTICA MUSCOLARE UTILIZZATA IN UN COMPITO MOTORIO. VIENE APPLICATA UNA FUNZIONE PER DETERMINARE LA PERCENTUALE DI COMPONENTE ELASTICA MUSCOLARE A PRESCINDERE DAL COMPITO MOTORIO. IL test di conconi. permette la determinazione della soglia anaerobica. permette la determinazione della soglia aerobica. il modello funzionale dello sport. e' definito dalle risposte fisiologiche. determina il come viene seguito l'allenamento. nella pallavolo e' frequente. la distorsione della caviglia e del ginocchio. la distorsione della caviglia e del ginocchio. la valutazione. puo' favorire l'incremento della sicurezza di se'. non mostra le incertezze all'atleta. la flessibilita' degli arti. permette di prevenire gli infortuni. non ha un ruolo nella prevenzione degli infortuni. nel calcio i centrocampisti. si infortunano per un 50%. si infortunano per un 33%. la lesione dei muscoli della cuffia dei rotatori. e' frequente nella pallavolo. e' frequente nel basket. gli infortuni. posson oessere in relazione allo sport praticato e al ruolo ricoperto. posson oessere in relazione allo sport praticato e al ruolo ricoperto. sopratutto nei giovani. e' importante fornire diverse esperienze motorie considerando i diversi fondi del campo da gioco. i diversi fondi dei campi da gioco non sono utili per le esperienze motorie. il fondo del campo da gioco. le caratteristiche dell'esere morbido puo' incidere sulla prevenzione degli infortuni. potrebbe incidere sulla prevenzione degli infortuni. gli indumenti sportivi. dovrebbero favorire la sudorazione. dovrebbero ostacolare la sudorazione. DAL PUNTO DI VISTA STRUTTURALE: OCCORRE CONSIDERARE LA DISPOSIZIONE DI EVENTUALE ARIA O GEL. non OCCORRE CONSIDERARE LA DISPOSIZIONE DI EVENTUALE ARIA O GEL. le calzature. devono adattarsi alla conformaizone del piede. devono adattarsi alla conformaizone del piede. le calzature per gli atleti. sono importanti sopratutto negli sport di squadra. sono importanti sopratutto negli sport di squadra. la mobilita' articolare. ha un ruolo nell'economia della corsa. ha un ruolo nell'economia della corsa. nel calcio gli attaccanti. s'infortunano per un 17%. s'infortunano per un 50%. il cool down. e' la fase che permette il passaggio dell'allenamento da una determinata intensita' a uno stato biologico normale. non considera l'intensita' del lavoro. la fase di cool down. equivale al 50% del recupero per il lavoro svolto. equivale al 50% del recupero per il lavoro svolto. il cool down. :È LA FASE CHE PERMETTE IL PASSAGGIO DALL'ALLENAMENTO DA UNA DETERMINATA INTENSITÀ AD UNO STATO BIOLOGICO NORMALE. :È LA FASE CHE PERMETTE IL PASSAGGIO DALL'ALLENAMENTO DA UNA DETERMINATA INTENSITÀ AD UNO STATO BIOLOGICO NORMALE. la fase di cool down. equivale al 50% del recupero per il lavoro svolto. equivale al 50% del recupero per il lavoro svolto. lo stretching. e' l'azione di accorciare la muscolatura in allungamento. È L'AZIONE DI ALLUNGARE LA MUSCOLATURA IN ACCORCIAMENTO. il recupero post partita. e' necessario per un rilassamento muscolare e psicologico. e' necessario per un rilassamento muscolare e psicologico. L'EVAPORAZIONE: È DATA DALLA SUPERFICIE CUTANEA, DALLA TEMPERATURA E DALL'UMIDITÀ DELL'AMBIENTE E LE CORRENTI AEREEE CONVETTIVE. È DATA DALLA SUPERFICIE CUTANEA, DALLA TEMPERATURA E DALL'UMIDITÀ DELL'AMBIENTE E LE CORRENTI AEREEE CONVETTIVE. la convenzione. e' la perdita di calore dipendente dalla velocita' con cui l'aria viene scaldata e scambiata con l'aria piu fresca. la perdita di calore dipendente da velocita'. la conduzione. :È IL DIRETTO TRASFERIMENTO DI CALORE NEI CONFRONTI DI UN LIQUIDO, UN SOLIDO O UN GAS, TRAMITE IL PASSAGGIO DA UNA MOLECOLA ALL'ALTRA. e' la perdita di energia irradiando il claore ai corpi piu caldi. l'irragiamento. :È LA PERDITA DI ENERGIA IRRADIANDO IL CALORE AI CORPI PIÙ FREDDI. tramite passaggio da una molecola all'altra. la perdita di calore. e' gestita dall'ippotalamo. il valore di norma e' 40 gradi. il fine ricreativo. prevede lo sport come lavoro. prevede la competizione. nel calcio i difensori. si infortunano per un 33%. si infortunano per un 25%. nel calcio le contusioni. interessano maggiormente gli arti inferiori. interessano maggiormente gli arti superiori. durante la stagione. la valutazione viene effetuata per controllare gli effetti dell'allenamento. la valutazione non ha influenze sulla motivazione. in quale sport di squadra e' necessario considerare il reintegro dei liquidi in maniera dettagliata ?. basket. calcio. il carico interno. e' definito dallo stato psicofisico dell'atleta e dai fattori sociali. il livello di forma non influisce. la reazione adattativa del singolo individuo. e' definito come carico esterno. e' definita come carico interno. lo stimolo allenanete. turba l'equilibrio omeostatico dell'organismo. non determina modificazioni. la supercompensazione. È L'INSIEME DI PROCESSI DI RISINTESI BIOLOGICI. È L'INSIEME DI PROCESSI DI RISINTESI PROTEICI. LA SUPERCOMPENSAZIONE. :È DEFINITA DAI PROCESSI DI RISINTESI BIOLOGICA. :È DEFINITA DAI PROCESSI DI RISINTESI BIOLOGICA. LA SUPERCOMPENSAZIONE. :È CARATTERIZZATA DALLA REAZIONE CHE ECCEDE L'AZIONE CHE L'HA DETERMINATA. :È CARATTERIZZATA DALLA REAZIONE CHE ECCEDE L'AZIONE CHE L'HA DETERMINATA. GLI STIMOLI ALLENANTI. sono carichi di lavoro fisico che determinano trasormazioni. sono carichi di lavoro fisico che determinano trasormazioni. quale metodo viene allenato negli sport di squadra per allenare la forza?. e' possibile utilizzare il mtedoo eccentrico per allenare la forza. e' possibile utilizzare il mtedoo eccentrico per allenare la forza. nel warm-up?. e' importante considerare anche delle esercitazioni anaerobiche alattacide. si devono considerare esercitazioni con durata di 6-7 secondi. a quale intensita' di esercizio viene eseguito il warmup. bassa intensita'. moderata intensita'. fra i fattori connessi con l'equipaggiamento. occorre considerare gli indumenti che favoriscono la termoregolazione. non e' necessario considerare gli indumenti. negli sport di squadra. e' opportuno educare tutta la squadra al reintegro dei liquidi. e' opportuno educare tutta la squadra al reintegro dei liquidi. nel rugby. sono frequenti le ferite lacer-contuse. non sono frequenti traumi nel capo. 90. Fra gli obiettivi nutrizionali: è da considerare il reintegro dei liquidi. è da considerare il reintegro dei liquidi. 91. Negli sport di squadra: in previsione delle competizioni occorre considerare le reazioni di tutti i componenti della squadra. occorre considerare solamente le reazioni del singolo giocatore. 92. La reattività: è importante per prevenire le lesioni. è importante solamente per l'aspetto tecnico. 93. L'allungamento: deve essere assunta lentamente ed in maniera costante. deve essere assunta in maniera veloce ma costante. 94. Gli esercizi posturali e gli esercizi di rilassamento: vengono proposti prettamente nella fase di recupero post partita. non vengono mai proposti in concomitanza. 95. Le curve fisiologiche del rachide: devono essere sempre riallineate. non vengono indagate nell'ambito dell'allenamento. 96. I principi posturali: danno nuova funzionalità al muscolo tramite la tensione. danno nuova funzionalità al muscolo tramite la tensione che dobbiamo intendere come trazione. 97. Negli sport di squadra: la prevenzione delle lesioni è determinato dall'insegnamento della tecnica, metodi di allenamento e la preparazione fisica. la prevenzione delle lesioni è determinato esclusivamente dai metodi di allenamento. 98. Durante l'attività fisica vigorosa: gli arti inferiori sono maggiormente interessati rispetto agli arti superiori. gli arti superiori sono interessati allo stesso modo in rapporto agli arti inferiori. 99. Nel basket: sono frequenti i traumi alla caviglia e le lesioni capasulo-legamentose a livello del ginocchio. non sono frequenti le lussazioni interfalangee. 100. Il fine educativo: prevede attraverso il movimento un arricchimento spirituale. prevede una componente volontaristica. 101. Il palleggio: prevede il controllo della palla con tutto il corpo. non prevede l'utilizzo dell'analizzatore ottico. 102. Il fine agonistico: prevede la competizione. prevede lo sport come lavoro. 103. Negli sport di squadra: per definire il comportamento tattico è necessario solamente le sensazioni cinestesiche. per definire il comportamento tattico è necessario il calcolo ottico che le sensazioni cinestesiche. 104. La mischia: è formata da 8 giocatori totali. è formata da 8 giocatori di ogni squadra. 105. La schiacciata: quando la palla viene forzata verso il basso dentro il canestro avversario. si ottiene quando la palla viene deviata con la mano verso il canestro avversario. 106. Il tap: si ottiene quando la palla viene deviata con la mano verso il canestro avversario. si ottiene quando la palla viene deviata con il piede verso il canestro avversario. 107. Se la palla si ferma nella retina: viene segnato il canestro. ha valore di 2 punti a prescindere dalla zona di tiro. 108. Se il giocatore segna deliberatamente un proprio canestro: il giocatore andrà incontro ad una violazione ed il canestro non è valido. il canestro è valido ed ha valore di 3 punti. 109. Se il giocatore segna accidentalmente un proprio canestro: la squadra avversaria otterrà 2 punti. la squadra avversaria otterrà 3 punti. 110. Su tiro libero: si otterranno due punti se l'azione è realizzata nell'area di due punti. si otterranno due punti se la palla ha toccato l'anello e non viene toccata da un difensore prima di entrare nel canestro. 111. Il calcolo ottico-motorio: permette il controllo dei propri atteggiamenti corporei. non permette il controllo dell'attività motoria. 112. Il calcolo ottico-motorio: è determinato da un processo neurofisiologico e dalle componenti propriocettive come anche le informazioni cinestesiche. non è considerato negli sport di squadra. 13. Negli sport di squadra: la complessità delle diverse situazioni di gioco è ottenuta dall'analisi delle traiettorie del mezzo. l'analisi delle traiettorie della palla non incide nelle situazioni di gioco. 114. I tentativi di porta nel rugby: avvengono con calcio di punizione o di rimbalzo con valore di 3 punti. avvengono con calcio di punizione o di rimbalzo con valore di 2 punti. 115. Negli sport di squadra: vi è una grande correlazione fra la capacità di valutare la traiettoria della palla e la capacità di gioco. vi è una minima correlazione fra la capacità di valutare la traiettoria della palla e la capacità di gioco. 116. Negli sport di squadra: maggiore è la capacità di comprendere la traiettoria della palla, maggiore è il livello raggiunto dagli atleti. la capacità di comprendere la traiettoria della palla non incide sul livello raggiunto dagli atleti. 117. Negli sport di squadra: è necessario considerare il comportamento del giocatore per ottenere il controllo della palla. il controllo della palla è da considerarsi solamente come comprensione delle traiettori spaziali. 118. Nella situazione di gara: le qualità volitive ed emotive della personalità sono determinanti. le qualità volitive ed emotive della personalità non sono determinanti. 119. Le capacità sensoriali: sono le capacità di orientamento, la capacità di controllo e la capacità di differenziazione. sono le capacità di orientamento e la capacità di controllo. 120. Le capacità intellettuali: sono le capacità di pensiero strategico-tattico, le capacità di anticipazione e le capacità di prendere decisioni. sono le capacità di pensiero strategico-tattico, le capacità di anticipazione e le capacità di prendere decisioni. 121. Nell'allenamento della tattica: la preparazione tattica deve essere parallela a quella tecnica. la preparazione tattica non viene confrontata con quella tecnica. 122. L'attenzione: ha un'influenza nella capacità di azione tattica. non è possibile svilupparla. 123. La maestria tattica: è raggiunta realizzando il piano tattico in condizioni difficili. è raggiunta realizzando il piano tattico in condizioni difficili solamente esterne. 124. La ripetizione continua ed attiva: permette il perfezionamento e la stabilità della tecnica. non ha un ruolo nell'apprendimento di movimenti complessi. 125. Il placcaggio: prevede che il portatore del pallone è trattenuto da uno o più avversari. prevede che il portatore del pallone è trattenuto da uno o più compagni di squadra. 126. La mischia: ha il ruolo di far riprendere il gioco rapidamente dopo un'infrazione minore o un'interruzione. ha il ruolo di far riprendere il gioco rapidamente dopo un'infrazione maggiore o un'interruzione. 127. L'allenamento di tipo intensivo ininterrotto: prevede un apprendimento profondo senza pause. prevede la scomposizione in movimenti più semplici che costituiscono quelli più complessi. 128. Un calcio di rigore: viene assegnato se un calciatore commetta una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto nell'area di rigore o fuori dal terreno di gioco. viene assegnato se un calciatore commetta una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto solamente nell'area di rigore. 129. Per un giusto equilibrio termico: consideriamo gli indumenti indossati durante l'attività fisica. la struttura degli indumenti non è da consdierare. 130. Come può essere il pallone nel calcio?. può esser in gioco oppure non in gioco. può essere solo in gioco. 131. Come si stabilisce l'esito della gara nel calcio?. è dato dalla segnatura di una rete, oltrepassando la linea di porta tra i pali e sotto la traversa. è dato dalla segnatura di una rete, oltrepassando la porta. quando ha inizio il gioco del calcio. inizia con il calcio di inizio. inizia con il colpo di testa. 133. Quali sono le dimensioni dell campo da calcio? (boh). è rettangolare con lunghezza di massimo 120 metri e larghezza di massimo 90 metri. è rettangolare, con lunghezza di massimo 90 metri e larghezza di massimo 45 metri. 134. Sono presenti degli intervalli in una partita di calcio?. è presente un intervallo. è presente un intervallo. 135. Se una squadra di calcio è composta da 7 giocator, cosa succede?. la partita può essere disputata. la competizione non potrà iniziare. 136. Che durata ha una partita di calcio?. 90 minuti. 90 minuti. 140. La meta: permette di guadagnare 5 punti. permette di guadagnare 5 punti. 141. Se il portiere lancia il pallone con le mani e arriva nella porta degli avversari: determinerà un calcio di rinvio. determinerà un calcio di rinvio. 142. Nel calcio, nel definire il fuorigioco: le mani e le braccia del portiere e dei calciatori non sono da considerare. le mani e le braccia del portiere e dei calciatori non sono da considerare. 143. Nel calcio: se il calciatore fosse in linea con il penultimo avversario o gli ultimi due avversari, non si troverà in posizione di fuorigioco. se il calciatore fosse in linea con il penultimo avversario o gli ultimi due avversari, si troverà in posizione di fuorigioco. 146. Il tocco agevolato: è definito dalla possibilità d'intromissione sull'azione di un compagno che sta per commettere un fallo. è definita dalla possibilità di trattenere la palla. 147. Nella pallavolo, i giocatori: possono toccare consecutivamente 3 volte la palla. possono toccare consecutivamente 2 volte la palla. la palla e' fuori. quando parte della palla a contatto con il suolo è completamente fuori dalla linee perimetrali o quando toccaun oggetto fuori dal terreno di gioco. quando parte della palla a contatto con il suolo è completamente fuori dalla linee perimetrali o quando toccaun oggetto fuori dal terreno di gioco. 149. Nella pallavolo, la palla fuori gioco: è data al momento del fallo. quando parte della palla a contatto con il suolo è completamente fuori dalla linee perimetrali o quando toccaun oggetto fuori dal terreno di gioco. 150. Il calcio di trasformazione: permette di ottenere 2 punti. permette di ottenere 2 punti. 151. Il metodo dell'esercitazione attiva differenziata: prevede una continua ripetizione attiva. prevede la scomposizione in movimenti più semplici che costituiscono quelli più complessi. 152. Il metodo globale: PREVEDE L'APPRENDIMENTO IN TOTO DI MOVIMENTI SEMplici. PREVEDE L'APPRENDIMENTO IN TOTO DI MOVIMENTI SEMplici. 153. Il termine sport: ha origine dal latino. ha origine dal latino. 154. La sollecitazione eccessiva degli arti impegnati in maniera asimmetrica: vedono una soluzione nella simmetrizzazione degli esercizi. non ha effetti. 155. L'educazione fisica: si caratterizza principalmente per gli aspetti di tipo pedagogico. si caratterizza principalmente per gli aspetti di tipo competitivo. 156. Il modello dello sport-spettacolo: vi è principalmente la promozione di eventi. è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. 157. Il modello strumentale: l'attenzione è rivolta al corpo e all'aspetto esteriore. è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. 158. Il modello espressivo: si basa sulla libera interpretazione personale. si basa sulla libera interpretazione personale. 159. Il modello competitivo: è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. 160. Lo sport attuale: ha diverse tipologie il modello competitivo, il modello espressivo, il modello strumentale ed il modello dello sport spettacolo. prevede solamente il modello della libera interpretazione personale. 161. Dal 2000: ha subito un'evoluzione passando dalla produzione di risultati finali al puro gioco. la prestazione sportiva non ha subito cambiamenti. 162. Il processo di simmetrizzazione: permette un miglioramento dell'arto dominante. non determina un progresso nell'arto dominante. 163. Il controllo simmetrico: è importante per l'apprendimento di nuovi elementi. non vengono considerati nell'apprendimento di elementi specialistici. 164. L'interazione: considerando gli aspetti psicologici, tattici, tecnici e fisici sono diversi se sono rivolti al singolo o alla squadra. considerando gli aspetti psicologici, tattici, tecnici e fisici sono uguali se sono rivolti al singolo o alla squadra e l'allenatore non avrà un ruolo fondamentale nella gestione di questi. 165. Gli sport di squadra: possono assumere diverse connotazioni nell'ambito dell'educazione fisica. non vengono mai e non possono mai essere trattati nell'ambito dell'educazione fisica. 166. Gli sport di squadra: è caratterizzata anche dall'azione tattica degli avversari. l'espressione motoria non è condizionata dall'azione tattica degli avversari. gli sport di squadra. si possono classificare secondo la componente ludica espressa. non si definiscono in base allo svolgimento di situazioni non prefissate. 168. Il gioco sportivo: si caaratterizza dall'espressione di gesti aciclici. si caratterizza per movimenti non ben definiti. 169. Il gioco sportivo: è definito anche dall'attrezzo che si deve colpire. l'espressione tecnica con l'attrezzo non viene mai considerata. 170. Il gioco sportivo: si caratterizza dallo scopo del gioco, dai gesti fondamentali e dalle tecniche di squadra ed i ruoli che si assumono. le regole ed il campo di gioco non definiscono il gioco sportivo. 171. Il gioco sportivo: si caratterizza per il controllo dei diversi gesti tecnici in relazione alle situazioni. non è definito dal controllo dei gesti tecnici. 172. Il gioco: è una capacità utilizzata solamente in fase di difesa. è una capacità utilizzata in situazioni d'attacco e difesa. 173. Il gioco: è l'opposto del lavoro. è deifnito anche come lavoro. 174. Il gioco: è caratterizzato da naturalezza esecutiva. non è caratterizzato da naturalezza esecutiva. 175. L'attuale termine sport: ha trovato la sua abbreviazione dal termine latino deportare. ha trovato la sua abbreviazione dal termine provenzale deportar. 176. In una lezione di educazione fisica: il gioco è una costante. l'impegno è una costante. 177. Gli sport di squadra: possono essere contemplati nell'ambito dell'educazione fisica considerando la sfera fisica di chi pratica l'attività sportiva. possono essere contemplati nell'ambito dell'educazione fisica considerando la personalità di chi pratica l'attività sportiva. 178. Il metodo analitico: prevede la scomposizione in movimenti più semplici che costituiscono quelli più complessi. prevede la scomposizione in movimenti più difficili che costituiscono quelli più semplici. 179. Il raggiungimento degli obiettivi: sarà orientanto e completo, considerando i diversi fattori delle aree della personalità. non prevede di considerare la personalità. 180. I metodi d'insegnamento della tecnica: è di tipo globale, analitico, concentrato e distribuito, l'esercitazione attiva differenziata e l'apprendimento differenziato passivo. si considerano principalmente il metodo concentrato ed il metodo distribuito. 181. Nella prospettiva sociale: i valori da considerare sono il rispetto del prossimo, dell'ambiente sociale ed il rispetto delle leggi. l'integrazione di diversi fattori non determina l'integrazione all'interno della società. 182. Il giocatore: è considerato sia nella dimensione individuale che la prospettiva sociale. le diverse componenti che lo caratterizzano non devono integrarsi. L'allenatore. dovrebbe considerare anche la personalità dei propri giocatori. non è un fattore da considerare nella motricità degli sport di squadra. 184. Qual è uno tra i compiti dell'allenatore?. gestire la complessità degli sport di squadra. gestire solamente le componenti biologiche. 186. Chi, fra i seguenti personaggi, ha un ruolo nella motricità degli atleti degli sport di squadra?. l'insegnante e l'allenatore. i compagni. 187. Quali aspetti si considerano nella risoluzione della situazione?. gli aspetti tecnici, gli aspetti tattici, gli aspetti fisici nella globalità. esclusivamente gli aspetti fisici. 188. L'atto tattico cosa pone al centro dell'attività di gioco?. la persona. il risultato. 189. Durante le esercitazioni: occorre considerare il coinvolgimento dell'atleta, la consapevolezza dei compiti da affrontare e l'assoluzione di questi. la modalità con cui i compiti vengono assolti non deve essere considerata. 190. L'allenatore: ha un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi. ha un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi solamente considerando il gruppo squadra. 191. Gli sport di squadra: prevedono la considerazione dell'intera personalità, in tutta la sua complessità, integrandosi nell'ambito dell'educazione fisica. considerano solamente la dimensione sociale degli atleti che non permette l'integrazione con l'educazione fisica. 192. Negli sport di squadra: è necessario considerare sia gli stimoli allenanti che il coinvolgimento dell'atleta. gli stimoli allenanti non possono essere considerati dei fattore con un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi. 193. Negli sport di squadra: vi è reciprocità fra la personalità del giocatore che influenza il gioco e la personalità viene influenzata dal gioco. la personalità ed il gioco non sono considerati mai insieme. L'allenatore. guida il gruppo squadra e l'atleta nel raggiungimento dei propri obiettivi. guida esclusivamente il gruppo squadra nel raggiungimento dei propri obiettivi. 195. Nello sport per tutti: la persona è posta al centro. non viene considerata per poter apportare degli aggiustamenti. 196. La motivazione principale del praticare un'attività sportiva: è la stessa fra praticanti che non praticanti. i non praticanti considerano esclusivamente gli effetti sulla salute. 197. La motivazione principale del praticare un'attività sportiva: è il senso di aggregazione. è la non partecipazione al gioco. 198. Nella pratica sportiva: la componente competitiva raggiunge a stento il 10% delle risposte sul perché praticare un'attività sportiva. la componente competitiva supera ampiamente il 10% delle risposte sul perché praticare un'attività sportiva. 199. Nella pratica sportiva: lo stare insieme è una motivazione forte. lo stare insieme non è una motivazione. 200. La pratica sportiva: vede una gratificazione dal punto di vista motorio ed esperienziale. vede una gratificazione dal punto di vista competitivo. 201. Nella trasmissione di significati e valori: gli sport di squadra sono forme di attività sportiva che lo permettono attraverso il gioco e lo sport. gli sport di squadra non hanno un ruolo in questo. 202. L'evaporazione: è data dalla superficie cutanea, dalla temperatura e dall'umidità dell'ambiente e le correnti aereee convettive. l'aria ambiente non ha un ruolo nell'evaporazione. 203. La rapidità di reazione: è una caratteristica propria di ogni bambino. non può essere allenata in ambito giovanile. 205. La rapidità: è influenzata da fattori psichici e cognitivi, da fattori nervosi, da fattori tendineo-muscolare e dallo sviluppo. è influenzata solamente da fattori psichici. 206. Si considera l'intervento nel pre-partita: l'alimentazione delle ultime 48-72 ore. l'alimentazione delle ultime 24 ore. 207. Nella pallavolo: nel momento della schiacciata, l'attaccante considerare la traiettoria della palla e la disposizione dei giocatori. nel momento della schiacciata considera prettamente la traiettoria della palla. 208. Negli sport di squadra: la rapidità di reazione è definita come la capacità di reagire rapidamente agli sviluppi delle diverse situazioni di gioco. la rapidità di reazione è definita come la capacità di reagire lentamente agli sviluppi delle diverse situazioni di gioco. 209. L'analizzatore di tipo tattile: ottiene informazioni riguardo la percezione ottenuta tramite le terminazioni nervose che si trovano sulla pelle. è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta. 210. L'analizzatore di tipo acustico: è fondamentale per informazioni attraverso segnali e stimoli verbali, musicali e convenzionali. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico e statico. 211. L'analizzatore ottico: è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico. 212. L'analizzatore vestibolare: è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico e statico. è fondamentale esclusivamente per le informazioni sull'equilibrio dinamico. 213. L'analizzatore cinestetico: fornisce informazioni riguardo le sensazioni ottenute attraverso movimenti e contrazioni volontarie. è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta. 214. Nel filtraggio delle informazioni: sono fondamentali gli analizzatori. sono presenti solo analizzatori di tipo cinestetico. 215. Il miglioramento della prestazione: dipende dall'acquisizione delle informazioni sensoriali conseguenti le azioni e reazioni. non si può analizzare durante la condizione di gara. 215. Il miglioramento della prestazione: dipende dall'acquisizione delle informazioni sensoriali conseguenti le azioni e reazioni. prevede un filtraggio lento degli stimoli. la rapidita'. è influenzata dalla lunghezza della muscolatura. è influenzata dai rapporti di leva fra gli arti superiori ed inferiori. 217. La rapidità: è influenzata dai tipi di fibre muscolari. non è influenzata dall'elasticità muscolare. 218. La rapidità: è influenzata dalla coordinazione intramuscolare e intermuscolare. è influenzata solamente dalla coordinazione intermuscolare. 219. Per quanto riguarda lo sviluppo: l'età influisce sulla rapidità. la tecnica non influisce sulla rapidità. 220. La rapidità: può essere definita come rapidità di reazione, la rapidità di azione e la rapidità di frequenza. non si deve considerare la rapidità resistente. 221. Le pause: nel basket, permettono ai giocatori di recuperare. nel basket, non sono presenti. 222. Nel calcio: vengono utilizzate stazioni con caratteristiche diverse e con movimenti più vari. non vengono inserite stazioni con la palla. 223. Il metodo della gara: permette di sviluppare l'ipertrofia. non permette di sviluppare l'ipertrofia. 224. Il metodo della gara: non ha ripercussioni sulla resistenza alla rapidità. non ha ripercussioni sulla capacità di accelerazione. 225. I percorsi: sono caratterizzati da situazioni impreviste. non sono determinate da varietà di velocità di spostamento. 226. Per sviluppare la resistenza di lunga durata: le stazioni vengono poste a distanza rilevante. la capacità di corsa non viene considerata. PER SVILUPPARE LA RESISTENZA DI MEDIA DURATA: LE STAZIONI VENGONO POSTE A MEDIA DISTANZA. il numero di stazioni sarà superiore a quello previsto nell'allenamento di lunga durata. 228. Negli sport di squadra: per incrementare la destrezza vengono eseguite esercitazioni con la palla. l'utilizzo della palla non permette d'incrementare la resistenza aerobica. 229. Nei percorsi: utilizzare altri movimenti permettono di animare il gioco. non vengono inseriti movimenti appartenenti ad altre discipline. 230. Nelle esercitazioni per la resistenza: vi è un impegno muscolare predominante degli arti inferiori. vi è un impegno massimale da parte di tutti i distretti muscolari. 231. La velocità: in età giovanile è una delle capacità dominanti. in età giovanile, non è necessario allenarla. 232. La velocità di azione: ha un incremento fra gli 11 ed i 12 anni. non ha incrementi particolari. 233. Vi è una maggiore coordinazione: fra gli 11 ed i 12 anni. fra i 14 ed i 15 anni. 234. La forza veloce: ha un rapido sviluppo fra gli 11 ed i 12 anni. ha un rapido sviluppo fra gli 8 ed i 10 anni. 235. Le proposte operative per la resistenza: prevedono l'azione motoria realizzata per un periodo limitato. prevedono l'azione motoria sviluppata per un tempo molto lungo. 236. Per rendere rapide le azioni: vi saranno molto pause fra le esercitazioni. vi sono pause fra le esercitazioni che sono molto lunghe. 237. Il basket: si caratterizza per azioni di lunga durata. si caratterizza per azioni di breve durata ma grande rapidità. 238. La velocità: può essere sviluppata attraverso la formazione generalizzata, uno sviluppo analitico ed una sintesi specifica. può essere sviluppata attraverso la formazione generalizzata, uno sviluppo analitico ed una sintesi specifica. 239. Il metodo della gara: si caratterizza per la completa sollecitazione di tutte le riserve psicofisiche. si caratterizza per la sollecitazione solamente delle capacità fisiche. 240. Cosa determina una limitata escursione articolare nella pratica degli sport di squadra?. una prestazione motoria scarsa. non è un parametro considerato nella valutazione della prestazione motoria dei giocatori. 241. L'allungamento PNF: permettono il riflesso di inibizione autogena dovuto alle massime contrazioni. vi è solo una modalità di esecuzione ovvero il contrai e rilassa. 242. L'allungamento statico: si riduce il riflesso di stiramento che può essere provocato con una contrazione molto intensa. si riduce il riflesso di stiramento che può essere provocato da uno stimolo molto debole di allungamento. allungUNGAMENTO STATICO: SI RIDUCE IL RIFLESSO DI STIRAMENTO CHE PUÒ ESSERE PROVOCATO CON UNA CONTRAZIONE MOLTO INTENSA. si riduce il riflesso di stiramento che può essere provocato con una contrazione molto debole. 243. La mobilità articolare: può essere attiva o passiva. può essere cedente. 244. Negli sport di squadra, la mobilità articolare: non è preponderante come in altre discipline ma porta dei benefici. non viene mai considerata nella programmazione. 245. Il periodo sensibile per lavorare la mobilità articolare: è fra i 9 ed i 10 anni. è fra i 3 ed i 4 anni. 246. L'allenamento della flessibilità negli sport di squadra: permette di ottimizzare l'escursione articolare, la contrattilità e la plasticità muscolare. nel post infortunio non viene mai considerato. 247. Cosa prevede l'allenamento della flessibilità?. l'allungamento attivo, l'allungamento passivo, l'allungamento statico e l'allungamento PNF. esclusivamente l'allungamento statico. 248. Gli esercizi di allungamento: vedono fra gli effetti la prevenzione e la limitazione dei traumi dell'apparato locomotore. vedono fra gli effetti la prevenzione e la limitazione dei traumi del sistema cardiocircolatorio. 249. L'allungamento PNF: permette l'integrazione fra muscoli agonisti e muscoli antagonisti. prevede una trazione passiva. 250. Quali fra queste frasi meglio caratterizza l'allungamento statico?. E' detto metodo dello stretching. Prevede il minimo allungo. 251. Le capacità motorie: possono essere definite come predisposizioni fisiche e psichiche per conseguire un determinato compito motorio. possono essere definite come predisposizioni psichiche per conseguire un compito psichico. 252. Le capacità motorie: si definiscono come presupposti della prestazione. si definiscono come esercizi complessi della prestazione. 253. Le capacità motorie: si differenziano in capacità senso percettive, capacità coordinative e le capacità condizionali. si differenziano in capacità coordinative e le capacità condizionali. 254. Le capacità senso-percettive: sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'interno o dall'esterno del corpo tramite i cinque sensi. sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'esterno del corpo tramite i cinque sensi. 255. Gli esercizi di allungamento: permettono un miglioramento della circolazione sanguigna. non hanno un ruolo nella consapevolezza del proprio corpo. 256. L'allungamento statico: prevede il raggiungimento di una posizione in circa 5 secondi. prevede il raggiungimento di una posizione in circa 8 secondi. 257. La formazione generalizzata: viene proposta principalmente in età giovanile. si caratterizza per lunga durata. 258. Fra i fattori esogeni: possiamo individuare l'ambiente, le forze esterne e l'allenamento. vi sono i ricettori del Golgi. 259. Lo sviluppo analitico: fa riferimento ad un modello di prestazione tipico di una determinata specialità sportiva. si caratterizza da proposte in età giovanile. 260. Lo sviluppo analitico: si caratterizza per lo sviluppo ed incremento della forza, elasticità e resistenza alla velocità. si caratterizza per lo sviluppo ed incremento della forza ed elasticità. 261. La sintesi specifica: si riferisce ad un modello di prestazione studiato attraverso mezzi analitici. si riferisce ad un modello di prestazione di una determinata disciplina sportiva. 262. I fattori endogeni che influenzano la flessibilità: possono essere di tipo metabolico e anatomico. solamente i fattori di tipo anatomico. 263. Fra i fattori endogeni di tipo metabolico: vi sono la fatica, la temperatura ed i ritmi circadiani. possiamo includere il genere. 264. Fra i fattori endogeni di tipo anatomico: vi sono l'età, il genere ed il grado di libertà delle articolazioni. vi sono i ritmi circadiani. 265. Nell'allenamento: una ridotta attività di estensibilità muscolare causa irrigidimento muscolare. non aiuta il processo d'invecchiamento. 266. Gli esercizi statici passivi: prevedono un aumento della tolleranza del dolore e dell'inibizione delle attività muscolari riflesse. prevedono un aumento della tolleranza del dolore, dell'inibizione delle attività muscolari riflesse ed i cambiamenti posturali. 267. La flessibilità statica: si riferisce al mantenimento di una posizione di allungamento. si riferisce all'esecuzione dinamica di un movimento. 268. La flessibilità speciale: fa riferimento alla capacità di escursione di una determinata articolazione. fa riferimento ai principali sistemi articolari. 269. La flessibilità attiva: è la massima escursione di un movimento da una contrazione dei muscoli agonisti con rilassamento dei muscoli antagonisti. è raggiunta grazie alle forze esterne. 270. La flessibilità passiva: è maggiore rispetto a quella attiva. è inferiore rispetto a quella attiva. 271. L'allungamento attivo: prevede esercizi caratterizzati da molleggi e oscillazioni. vi è l'azione dei muscoli antagonisti che si contraggono. 272. L'allungamento passivo: prevedono delle esercitazioni con l'azione di forze esterne. si caratterizza per gli esercizi dinamici attivi. 273. Il metodo della gara: potrebbe portare ad un'assuefazione. non è un metodo che presenta delle limitazioni. 274. Il metodo della gara: viene utilizzato per la preparazione dei momenti salienti delle gare. prevede di far giocare solamente le partite. 275. Le capacità condizionali: sono definite dai processi energetici. sono definite da processi che regolano il movimento e lo controllano. 276. Il carico di lavoro: determina degli adattamenti sia strutturali che funzionali. determina solo degli adattamenti funzionali. 277. In un programma giovanile: occorre considerare le capacità emozionali, le capacità motivazionali e le capacità cognitive. occorre considerare le capacità motivazionali e le capacità cognitive. 278. La variabilità delle situazioni: permette all'atleta di apprendere l'anticipazione motoria e sviluppando la fantasia motoria considerando l'imprevedibilità dell'azione. non permette di apprendere l'anticipazione motoria. 279. Nella seduta di allenamento: non si considerano le informazioni in relazione alla variabilità delle situazioni. vengono inserite diverse esperienze motorie. 280. Gli esercizi per la tecnica di gioco: prevedono una preparazione tecnico-tattica. non si considera il perfezionamento. 281. La tecnica di gioco: determina l'esecuzione delle azioni individuali. si considera solamente l'espressione delle qualità motorie. 282. L'allenamento negli sport di squadra: prevede anche la componente tattica in riferimento all'attacco e alla difesa. prevede solamente la componente tattica in riferimento all'attacco. 283. Il processo di allenamento: porta gli atleti di una squadra a raggiungere un'ottimale condizione fisica e tecnico-tattica. porta gli atleti della squadra ad avaere solamente un'ottimale condizione fisica. 284. Negli sport di squadra: la potenza muscolare è l'abilità di esprimere la forza il più a lungo possibile. la potenza muscolare è dissimile per caratteristiche biomeccaniche allo sport di riferimento. 285. Nei giovani atleti: sono da evitare le esercitazioni di forza pura. sono da evitare gli esercizi di forza dinamica. 286. Per sviluppare la forza di lancio: è possibile usare palle di diverso peso. è possibile utilizzare solamente palle da tennis. 287. Lo sviluppo della forza dinamica: prevede solamente l'esecuzione dei lanci. prevede esercitazioni con lanci, salti e andature. 288. La fase migliore per sviluppare la forza dinamica: è fra i 9 ed i 10 anni. è fra i 6 ed gli 8 anni. 289. Per sviluppare la forza muscolare: occorre considerare lo stato biologico e una distribuzione uniforme del carico. non è mai presente un programma di allungamento muscolare. 290. Un decremento della prestazione: è dato da un carico di lavoro standard, da carichi troppo alti o da carichi troppo bassi. è determinato solamente da carichi standard. 291. L'allenamento della forza a carico naturale: permette di migliorare le capacità coordinative, la rapidità e la velocità esecutiva. non permette di sviluppare le capacità coordinative. 292. La fase in cui l'attività è un 80% ludico ed un 20% formazione di base: è fra i 9 e gli 11 anni. è fra i 4 ed i 6 anni. 293. Le fibre veloci: determinano una grande espressione di forza per un tempo ridotto. determinano una grande espressione di forza per molto tempo. 294. La contrazione muscolare: è una serie meccanica di eventi. l'inizio non avviene tramite un impulso nervoso ma meccanico. 295. I filamenti di actina e miosina: sono elementi contrattili. sono elementi in parallelo. 296. I nervi motori: permettono che l'impulso raggiunga l'estremità della fibra muscolare. forniscono informazioni sull'orientamento spaziale. 297. I nervi sensitivi: forniscono informazioni sul dolore e sull'orientamento spaziale. non sono importanti per la contrazione. 298. Le fibre lente: possono sostenere una contrazione per un lungo periodo di tempo. non possono sostenere una contrazione per un lungo periodo. 299. Le fibre lente: sono caratterizzate da una grande rete di capillari ed un alto contenuto di mioglobina. sono miste fra quelle rapide e fra quelle ossidativo-glicolitche. 300. Le fibre veloci: sono caratterizzate da pochi capillari. non sono presenti livelli di glicogeno. 301. Le contrazioni sub-massimali ripetute: permettono lo sviluppo della coordinazione intermuscolare. non permette la coordinazione intermuscolare. 302. La capacità di esprimere forza: è determinat dalla sezione trasversa, dalla lunghezza e dal numero di fibre muscolari. non è determinata dalla lunghezza del muscolo. 303. La forza: è la tensione che il muscolo può generare successivamente ad uno stimolo. non è definito dal vincere una resistenza. 304. Il power training: focalizza l'attenzione sulla forza veloce ed esplosiva. focalizza l'attenzione solamente sulla forza veloce. 305. I metodi reattivi: prevedono esercitazioni con saltelli, balzi e salti verso il basso. prevedono gli effetti soprattutto nella muscolatura degli arti superiori. 306. Il metodo con contrazioni isocinetiche: è un lavoro identico alla perforance muscolare sportiva. non determinano l'aumento della massa muscolare. 307. Il metodo con contrazioni isometriche: non permettono un lavoro di coordinazione intermuscolare. non è un lavoro diverso da quello della performance sportiva. 308. L'attività motoria è di tipo prettamente ludico: fino agli 8 anni. fino ai 7 anni. 309. La fase in cui l'attività è un 50% di preparazione fisica generale ed un 50% tecnica specialistica: è fra i 12 ed i 14 anni. è fra i 6 e gli 8 anni. 310. Il metodo della ripetizione: prevede degli alti incrementi della frequenza cardiaca. non prevede incrementi della frequenza cardiaca. 311. La resistenza: è influenzata anche dalla capacità di autorilassamento e dallo stile di vita. la capacità di assorbimento dell'ossigeno non influisce su questa capacità. 311. La resistenza: è influenzata anche dalla capacità di autorilassamento e dallo stile di vita. la capacità di assorbimento dell'ossigeno non influisce su questa capacità. 312. La resistenza alla velocità: è la capacità di sostenere una velocità massimale o sottomassimale per tempi prolungati. è la capacità di sostenere esclusivamente una velocità sottomassimale. 313. La resistenza: favorisce la rapidità di reazione ed azione. favorisce esclusivamente la capacità di reazione. 314. La resistenza: permette di ridurre il tasso di traumi. non ha ripercussioni sulla prevenzione. 315. La resistenza: è influenzata da fattori di tipo organico, di tipo tecnico e di tipo psichico. è influenzata solamente da fattori di tipo organico. 316. I fattori di tipo organico: riguardano la funzionalità dell'organismo. non ne fanno parte i meccanismi energetici. 317. I fattori di tipo tecnico: riguardano la corretta esecuzione del gesto tecnico. non permettono di eseguire un movimento molto rapidamente. 318. La resistenza: la vascolarizzazione muscolare influisce su questa capacità. la quantità di fibre muscolari rosse non influisce su questa capacità. 319. Il terzo tipo di resistenza di lunga durata: prevede carichi superiori ai 90 minuti. prevede carichi che oscillano fra i 30 ed i 90 minuti. 320. Il metodo a carico prolungato di tipo intensivo: è più adatto al periodo di preparazione. non è adatto al periodo di competizione. 321. Il metodo ad intervalli: ha ripercussioni sulla frequenza cardiaca. non prevede modificazioni sulla frequenza cardiaca. 322. Il metodo della ripetizione: è utile per incrementare la capacità anaerobica lattacida. è utile per allenare la capacità anaerobica alattacida. IL METODO DELLA RIPETIZIONE: controllare)))). PREVEDE UN INTENSITÀ MOLTO ELEVATA FRA IL 90 ED IL 100%. PREVEDE UN INTENSITÀ 60 e 80%. 325. Il metodo della ripetizione: ha effetti sulla forza di volontà. non ha effetti dal punto di vista psicologico. 326. La resistenza alla forza: è la capacità di opporsi ad una resistenza statica o dinamica il più a lungo possibile. è la capacità di opporsi esclusivamente ad una resistenza dinamica. 327. Il secondo tipo di resistenza di lunga durata: prevede carichi che oscillano fra i 30 ed i 90 minuti. prevede carichi fino a 30 minuti. 328. La fase in cui l'allenamento è un 50% di preparazione e formazione fisica generale e specifica e 50% allenamento sportivo specialistico: è successivo ai 14 anni. è successivo ai 12 anni. 329. I mezzi dell'allenatore: vede la gestione dell'allenamento gestita in maniera divertente e stimolante. non si considerano le attenzioni al singolo atleta. 330. Le tappe dell'allenamento giovanile: sono coincidenti con le fasi sensibili dello sviluppo delle capacità motorie. sono definite dal periodo di stagnazione. 337. Il primo tipo di resistenza di lunga durata: prevede carichi fino a 30 minuti. prevede carichi che oscillano fra i 30 ed i 90 minuti. 339. Negli sport di squadra: si considera la frequenza degli incontri. non occorre considerare la formazione della squadre. 342. La programmazione degli Sport di Squadra: si considera l'alternanza di microcicli a carico crescente e decrescente. prevede l'alternanza di microcicli a carico crescente e microcicli a carico stabile. 343. Nell'allenamento degli Sport di Squadra: occorre considerare il rapporto fra il periodo preparatorio e transitorio ed il periodo competitivo. occorre considerare solamente il periodo competitivo. 344. Le capacità coordinative: sono definite da processi che regolano il movimento e lo controllano. sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'interno o dall'esterno del corpo tramite i cinque sensi. basket. occorre considerare la capacità di accelerare e decelerare rapidamente. occorre considerare prettamente la velocità di spostamento. 346. Le capacità condizionali: hanno caratteristiche biochimiche, morfologiche e funzionali per sostenere l'attività motoria in maniera adeguata. hanno caratteristiche biochimiche e funzionali per sostenere l'attività motoria in maniera adeguata. ATP. nella cellula muscolare è limitata. nella cellula muscolare è presente in grande quantità per questo viene ricostituito. 348. Il meccanismo aerobico: ha una durata in teoria illimitata. caratterizza le attività di breve durata. 349. Il reintegro dell'ossigeno nel meccanismo anaerobico lattacido: permette di ripristinare le condizioni precedenti allo sforzo fisico. non diminuisce la presenza di acido lattico. 350. Il tempo di risintesi dei substrati nel meccanismo anaerobico lattacido: prevede un tempo che va dalle 10 alle 48 ore in base al tipo di esercizio e all'assunzione dei carboidrati. prevede un tempo che va dalle 48 alle 60 ore in base al tipo di esercizio e all'assunzione dei carboidrati. 351. I substrati energetici del meccanismo anaerobico lattacido: sono il glicogeno ed il glucosio. è l'ATP. 352. Le fibre muscolari nel meccanismo anaerobico lattacido: sono le fibre veloci di tipo IIa. sono le fibre veloci IIb, anche dette ossidative - glicolitiche. 353. Il meccanismo anaerobico lattacido: come esempio delle attività fisiche vi è la corsa nei 400 e 800 metri. come esempio delle attività fisiche vi è la corsa nei 1200 metri. 354. Il meccanismo anaerobico lattacido: ha una durata di circa 45 secondi alla massima potenza fino a 4 minuti in un esercizio sub-massimale. ha una durata di 45 secondi in un esercizio submassimale. 355. Nel meccanismo anaerobico alattacido: la ridotta velocità di risintesi dell'ATP determina un decremento della potenza muscolare. la ridotta velocità di risintesi dell'ATP determina un incremento della potenza muscolare. 356. Nel meccanismo anaerobico alattacido: è possibile notare un incremento della potenza muscolare. è possibile notare un decremento della potenza muscolare. 357. Nel meccanismo anaerobico alattacido: la quantità di fosfocreatina a livello muscolare è limitata. la quantità di fosfocreatina a livello muscolare è ampia. 358. Nel meccanismo anaerobico alattacido: il processo di ricostruzione dell'ATP è molto rapido. il processo di ricostruzione dell'ATP è molto lento. 359. Il ripristino definitivo dei fosfati energetici nel meccanismo alattacido: è a carico del sistema aerobico. è a carico del meccanismo anaerobico alattacido. 360. Successivamente allo sforzo: vi è la fase di recupero. vi è la fase di rilassamento. 361. Il meccanismo anaerobico alattacido: ha una durata di 6-8 secondi alla massima potenza possibile. ha una durata di 6-8 secondi alla minima potenza possibile. 362. Dalla scissione di ATP: si ottiene adenosindifosfato e fosfato libero. si ottiene solo fosfato libero. 363. Il meccanismo aerobico: si caratterizza per il coinvoLGIMENTO DELLE FIBRE LENTE. si caratterizza per il coinvolgimento delle fibre veloci. 364. Le esercitazioni speciali: hanno come obiettivo l'impostazione della tecnica di base e lo sviluppo di abilità tecnico-tattiche. hanno come obiettivo l'impostazione della tecnica di base, il perfezionamento tecnico e lo sviluppo di abilità tecnico-tattiche. 365. La supercompensazione: è caratterizzata dalla reazione che eccede l'azione che l'ha determinata. è caratterizzata dalla reazione che eccede l'azione successiva. 366. La supercompensazione: è definita dai processi di risintesi biologica. è definita dai processi di compensazione. 367. Se lo sforzo è intenso: il reintegro delle proteine avviene in 48 o 72 ore. il reintegro delle proteine avviene in 12 o 24 ore. 368. Se lo sforzo è moderato: il reintegro delle proteine avviene in 12 o 24 ore. il reintegro delle proteine avviene in 36 ore. 369. Fra i processi di risintesi biologica: vi è la ricostituzione delle riserve di ATP e CP. vi è la ricostituzione delle riserve solamente di ATP. 370. Fra i processi di risintesi biologica: vi è la ricostituzione delle quantità di glicogeno. non vi è la ricostituzione delle quantità di glicogeno. 371. Le esercitazioni simili alla gara: hanno come obiettivo di abituare l'atleta alla situazione agonistica e sono considerati come test di verifica. hanno come obiettivo di abituare l'atleta alla situazione agonistica. 372. Il meccaninsmo aerobico: è utilizzato dai 5 minuti in poi. è utilizzato dai 20 secondi in poi. 373. I mezzi: sono le procedure pianificate per permettere il raggiungimento degli obiettivi dell'allenamento. sono le misure che permettono il processo di allenamento. 374. I metodi: sono le procedure pianificate per sviluppare l'allenamento. sono le procedure pianificate per sviluppare e perseguire gli obiettivi dell'allenamento. 375. Le esercitazioni generali: hanno come obiettivo l'incremento della capacità organico-muscolari, capacità coordinative, la flessibilità e la rigenerazione. hanno come obiettivo l'incremento delle capacità organico-muscolari e capacità coordinative. 376. Le esercitazioni speciali: sono condizionate dalla relativa disciplina di gara. non sono condizionate dalla relativa disciplina di gara. 377. Il glucosio ed il glicogeno: caratterizzano il meccanismo anaerobico lattacido sono presenti in quantità maggiori e con una modesta possibilità di consumarla in quantità discrete. caratterizzano il meccanismo anaerobico alattacido sono presenti in quantità maggiori e vi è una modesta possibilità di consumarla in quantità discrete. 378. Il meccanismo anaerobico alattacido: ha un intervento nei primi 10 secondi di un esercizio. ha un intervento nei primi 10 minuti di un esercizio. 379. Il meccanismo aerobico: caratterizza le attività fisiche di lunga durata e bassa intensità. caratterizza le attività fisiche di breve durata e bassa intensità. 380. I substrati energetici nel meccanismo aerobico: sono i carboidrati, i grassi e le proteine. sono solo i grassi. 381. Le abilità continue: sono caratterizzata da una sequenza ritmica e ripetitiva di un compito motorio, in cui non si possono distinguere inizio e fine. sono caratterizzate da una sequenza ritmica e ripetitiva di un compito motorio, in cui si possono distinguere inizio e fine. 382. Cosa è consigliabile fare in vista di una trasferta?. Se la gara ha luogo in un paese diverso è meglio partire con anticipo. Se la gara ha luogo in un paese diverso è necessario partire il giorno prima. 383. Il DOMS: compare fra le 24 e le 48 ore. compare fra le 48 e le 60 ore. 384. Il DOMS: ha una durata variabile che può arrivare fino a parecchi giorni. ha una durata definita di 2 giorni. 385. Il DOMS: ha come evento scatenante il danno strutturale alle fibre che avviene per cause meccaniche. ha cause fisiologiche. 386. L'infortunio: è dato dallo sviluppo di un processo infiammatorio con stimolazione delle terminazioni nervose. le terminazioni nervose non sono mai coinvolte. 387. Il dolore ritardato: è anche detto DOMS. è anche detto dolore duraturo. 388. Il DOMS: ha come causa la presenza di acido lattico sulle terminazioni nervose libere nel muscolo. ha come causa la presenza di acido lattico sulle terminazioni nervose non presenti nel muscolo. 389. Se la gara è in notturna: è necessaria un'accurata programmazione. la programmazione non è influente su questo tipo di gara. 390. Le lesioni da sovraccarico: si caratterizzano in carichi normali eseguiti ad alta frequenza o carichi di lavoro elevati ma eseguiti a frequenza normale ed carichi di lavoro molto elevati eseguiti ad alta frequenza. si caratterizzano esclusivamente da carichi di lavoro elevati ma eseguiti a frequenza normale. 391. L'orario della competizione: è da considerare nella programmazione. non è necessario considerare i diversi ritmi da assumere nella competizione. 392. I ritmi circadiani: sono da mantenere. non sono fattori da considerare nell'attività motoria. 393. La capacità di concentrazione: è disturbata per 4-6 giorni per il fuso orario. è solamente ridotta per un giorno per via del fuso orario. 395. Il reintegro post partita: ha fra gli obiettivi un'alimentazione per aumentare il livello di glicogeno muscolare. ha fra gli obiettivi di diminuire il livello di glicogeno muscolare. 396. L'intervento nel pre-partita: ha l'obiettivo d'incrementare il glicogeno muscolare. ha l'obiettivo d'incrementare le proteine. 397. Il processo d'infortunio: è stato definito da Armstrong nel 1984. è stato definito nel 1987. 398. Le lesioni da sovraccarico: si caratterizzano per la combinazioni di diversi carichi di lavoro e di ripetizioni. si caratterizzano esclusivamente per la combinazioni di diversi carichi di lavoro. 399. Il tempo di risintesi dei substrati nel meccanismo anaerobico lattacido: per i carboidrati, dalle 48 ore in poi. per i carboidrati, dalle 10 e alle 48 ore. 400. Negli sport di squadra: la prestazione è data da una percentuale importanti dalle componenti tecnico tattiche. la prestazione è quantificabile per qualità del gesto tecnico. 401. Il tempo di risintesi dei substrati nel meccanismo anaerobico lattacido: per i grassi e le proteine, dipende dai metabolismi. per i grassi e le proteine, questi non sono presenti nel meccanismo aerobico. 402. L'abilità motoria sportiva: è l'azione motoria in cui la presa di decisione è minima ed il controllo motorio è molto alto. è l'azione motoria in cui la presa di decisione ed il controllo motorio si equivalgono. 403. Merni: considera gli sport tecnico compositori. non considera gli sport di situazione. 404. Il calcio: è classificabile come sport a carattere aerobico-anaerobico alternato. è classificabile come sport a carattere anaerobico alattacido. 405. La pallanuoto: è classificabile come sport a carattere aerobico-anaerobico alternato. è classificabile come sport a carattere anaerobico alattacido. 406. Gli sport a carattere aerobico anaerobico alternato: vedono la concomitanza dei tre meccanismi energetici. sono anche detti sport a rapido adattamento ambientale. 407. Nella classificazione del 1969: Dal Monte classificò le discipline sportive secondo i meccanismi energetici. sono presenti sette gruppi di classificazione secondo i meccanismi energetici. 408. Come si definiscono gli sport di squadra?. sport a carattere aerobico-anaerobico alternato. sport di potenza. 409. Qual è la durata delle attività ad impegno prevalentemente anaerobico?. hanno una durata fra i 20 ed i 40-45 secondi. hanno una durata superiore ai 45 secondi. 410. Qual è la durata delle attività ad impegno aerobico anaerobico massivo?. hanno una durata fra i 40 secondi ed i 4-5 minuti. hanno una durata inferiore ai 40 secondi. 411. Lubich, nel 1990, cosa ha modificato rispetto alla precedente classificazione delle attività sportive?. ha ampliato questa classificazione inserendo le attività ad impegno combinato. ha ampliato questa classificazione inserendo le attività di potenza. 412. Nella classificazione del 1978: Bellotti ed i colleghi hanno classificato le attività sportive secondo i meccanismi erogatori di energia. Bellotti ha classificato le attività sportive secondo il contenuto della tecnica. 413. Come possono essere definiti gli sport di tipo anaerobico alattacido?. sono definiti anche sport di potenza. sono definiti anche sport di forza. 414. Cosa caratterizza gli sport a carattere aerobico-anaerobico alternato?. la concomitanza dei tre meccanismi che agiscono in maniera differente. la concomitanza dei meccanismi aerobico e anaerobico lattacido. 415. Le abilità: possono essere distinte a seconda della prevedibilità dell'ambiente. non possono essere distinte a seconda della prevedibilità dell'ambiente. 416. La classificazione di Merni: suddivide gli sport in discipline. non considera gli sport di precisione. 417. Le abilità seriali: esprimono delle abilità discrete che vengono collegate in azioni più complesse. espresse dalle abilità combinate che vengono collegate in azioni più complesse. 418. Per le esercitazioni incentrate sulla resistenza: la forma più accurata di proposta sono le esercitazioni a circuito. la forma più accurata di proposta è attraverso i metodi della ripetizione. 419. Le esercitazioni in quadrupedia: possono essere eseguite adattandole ai diversi sport. si eseguono esclusivamente sulle gambe. 420. La rullata del piede: si definisce fra i 5 ed i 7 anni. si definisce fra i 10 e gli 11 anni. 421. La rullata del piede: permette di rendere più fluida la deambulazione. non è un dettaglio della camminata. 422. La rapidità: può essere intesa come massima frequenza di movimento. può essere intesa come minima frequenza di movimento. La forza rapida fra i 6 ed i 13 anni: vede l'espressione nell'incrementata capacità di salto e di lancio. vede l'espressione nell'incrementata capacità di camminare. 424. Per lo sviluppo delle capacità condizionali: si possono inserire anche aspetti tecnici e tattici. non vengono inseriti aspetti tecnici. 425. Per le esercitazioni incentrate sulla rapidità: la forma più accurata di proposta sono esclusivamente le staffette. la forma più accurata di proposta è esclusivamente attraverso i metodi della ripetizione. 426. La scoperta guidata: prevede una guida per comprendere le diverse attività che si possono eseguire nelle diverse situazioni. fa parte dei metodi deduttivi con l'assegnazione dei compiti. 427. Le esercitazioni incentratrate sulla forza rapida: la forma più accurata sono le staffette, i giochi e metodi della ripetizione e della serie. la forma più accurata di proposta sono esclusivamente le staffette. 428. Nelle capacità coordinative: è fondamentale l'attivazione, tramite le fibre efferenti, della muscolatura interessata per il movimento. non vi è l'attivazione della muscolatura interessata per il movimento. 429. Durante l'esecuzione del gesto motorio: vi è il continuo feedback sullo svolgimento dell'azione motoria. vi è il feedback solo se l'azione è corretta. 430. Le capacità coordinative: si distinguono per gli impulsi di correzione per dirigere il movimento verso la muscolatura. si distinguono per gli impulsi di attivazione per dirigere il movimento verso la muscolatura. 431. Per lo sviluppo delle capacità coordinative: è fondamentale lo stimolo dei recettori senso - percettivi. è fondamentale lo stimolo dei recettori tattili. 432. Nel sistema propriocettivo: non hanno un ruolo importante gli analizzatori. hanno un ruolo importante gli analizzatori. 433. La libera esplorazione: prevede l'esecuzione libera per la formazione in autonomia di diverse esperienze motorie. prevede una guida per comprendere le diverse attività che si possono eseguire nelle diverse situazioni. 434. Nel 1989 Merni: definisce la tecnica sportiva come l'insieme di movimenti che permette di adattare l'esecuzione motoria in base a diversi fattori per una prestazione ideale. definisce la tecnica sportiva come l'insieme di movimenti che non vengono realizzati senza considerare nessun fattore. 435. L'anticipazione: è la capacità d'iniziare ad eseguire rapidamente delle azioni motorie correttamente e nel tempo più rapido possibile. è la capacità d'iniziare ad eseguire rapidamente delle azioni motorie correttamente e nel tempo più rapido possibile solamente in competizione. 436. Le abilità motorie stereotipate: se eseguiti in maniera ottimale non contribuiscono al risultato sportivo. si riferiscono ad un modello di prestazione tecnica teorica. 437. Le abilità discrete: esprimono compiti di breve durata, caratterizzati da un inizio e fine ben definito. esprimono compiti di lunga durata, caratterizzati da una fine ben definita. 438. L'abilità cognitiva: prevede un alto livello di presa di decisione ed un minimo controllo motorio. prevede un basso livello di presa di decisione ed un alto controllo motorio. 439. Le abilità motorie: sono movimenti che realizzano un'azione motoria al fine di eseguire la tecnica di una disciplina sportiva. sono movimenti che realizzano un'azione motoria al fine di eseguire senza considerare la tecnica. 440. Le abilità motorie: si costruiscono sulle capacità motorie. vedono le capacità motorie che si costruiscono su di queste. 441. Le abilità motorie: si suddividono in abilità motorie sportive stereotipate e non stereotipate. si suddividono in abilità motorie sportive stereotipate e closed skills. 442. Le abilità motorie stereotipate: sono rappresentate dall'esecuzione di movimenti semplici o complessi eseguiti in maniera non convenzionale. sono rappresentate esclusivamente dall'esecuzione di movimenti semplici eseguiti in maniera convenzionale. 443. Le abilità motorie non stereotipate: si riferiscono ai movimenti caratteristici della specialità sportiva. l'esecuzione della tecnica perfetta contribuisce al risultato sportivo. 444. La tecnica sportiva: è accostata ad un movimento il più preciso possibile. è accostata ad un movimento il meno preciso possibile. 445. Le abilità motorie non stereotipate: definiscono il controllo dell'imprevedibilità delle strategie sia individuali che collettive. definiscono il controllo dell'imprevedibilità delle strategie solamente individuale. 446. La tecnica sportiva secondo Starosta: è definita come la modalità con cui viene eseguito un compito motorio, determinato dalla tattica, secondo le capacità motorie e mentali dell'atleta. è un sistema di movimenti che con l'uso di forze interne ed esterne che influiscono sull'atleta determinano il risultato sportivo. 447. La tecnica sportiva secondo D'jackov: è un sistema di movimenti che con l'uso di forze interne ed esterne che influiscono sull'atleta determinano il risultato sportivo. è un'azione motoria definita dalla capacità di risolvere compiti motori richiesti in alcune discipline sportive. 448. La tecnica sportiva secondo Ulatowski: è assimilabile all'esecuzione sportiva che comporta il risultato finale. è un'azione motoria definita dalla capacità di risolvere compiti motori richiesti in alcune discipline sportive. 449. La tecnica sportiva secondo Reider: è un'azione motoria definita dalla capacità di risolvere compiti motori richiesti in alcune discipline sportive. è definita come la modalità con cui viene eseguito un compito motorio, determinato dalla tattica, secondo le capacità motorie e mentali dell'atleta. 450. La tecnica sportiva: è definita come il modello ideale di prestazione del movimento sportivo. non ha ripercussioni nell'allenamento. 451. Un analizzatore: è composto da recettori specifici. è composto da recettori speciali. 453. La combinazione: è la capacità di coordinare fra loro i movimenti dei diversi segmenti corporei. è la capacità di coordinare fra loro i movimenti dei diversi segmenti corporei, senza riferimenti particolari. 454. Che rapporto vi è fra le condizioni tecnico-tattica e le funzioni cognitive negli sport di squadra?. vi è una dipendenza fra le condizioni di gioco e le funzioni cognitive. non vi è relazione fra la condizione tecnico-tattica e le funzioni cognitive. 455. Le competizioni come prodotto: l'atleta viene messo in condizione di agire considerando solo il risultato finale. per l'atleta sono formative sia dal punto di vista psicologico e motivazionale ma anche dal punto di vista tecnica. 456. Negli sport di squadra: consideriamo le variabilità longitudinale e trasversale. consideriamo solo la variabilità trasversale. 457. La capacità di gioco: è definita come capacità complessa di utilizzare le capacità condizionali, coordinative, le capacità psichiche e le abilità tecnico-tattiche. si caratterizza esclusivamente per la capacità tecnico-tattica. 458. Quali fattori caratterizzano la prestazione di un giocatore degli sport di squadra?. l'integrazione dei diversi aspetti del gioco. lo sviluppo secondo un modello a spirale. 459. Quali fattori definiscono il rendimento sportivo?. l'azione di diversi fattori. gli stessi che definiscono il risultato sportivo. 460. Negli sport di squadra, le qualità psico-sociale: influenza la cooperazione ed i rapporti interpersonali. influenzano i rapporti interpersonali. 461. Che ruolo hanno i fattori esterni alla prestazione?. non agiscono direttamente sul gioco ma lo influenzano. agiscono direttamente sul gioco. 462. Le tipologie di competizione: sono definite come processo e come prodotto. sono definite come obiettivo e scopo. 464. Le abilità: possono essere automatizzate attraverso la ripetizioni. sono considerabili solo come parti di azioni motorie. le abilita'. tramite l'automatizzazione del gesto permette di focalizzarsi sullo scopo dell'azione motoria. non si considerano secondo le azioni motorie. 466. L'abilità: è la capacità di ottenere un risultato con la massima sicurezza e minimo dispendio di energia. non viene mai considerato il risultato finale. 467. La capacità di equilibrio: è la capacità di mantenere un corpo in equilibrio o riprendere la stabilità dopo un turbamento. è la capacità di coordinare fra loro i movimenti dei diversi segmenti corporei. abilita'. si possono classificare secondo le abilità discrete, le abilità seriali e le abilità continue. si suddividono in abilità discrete e abilità modeste. 469. Le competizioni come processo: per l'atleta sono formative sia dal punto di vista psicologico e motivazionale ma anche dal punto di vista tecnica. l'atleta viene messo in condizione di agire considerando solo il risultato finale. 470. I fattori esogeni: sono riassumibili nella condizione sociale e nelle condizioni dei materiali. hanno un ruolo dominante le capacità coordinative. 472. L'allenamento della capacità coordinative: si basa sul principio della specificità, della difficoltà crescente e della corretta effettuazione. si basa su principio della specificità e dell'esecuzione. 473. Il principio della specificità: prevede che i mezzi di allenamento sia organizzati per permettere agli stimoli di diventare più complessi. prevede che i mezzi di allenamento siano strettamente legati ad esercizi proposti. 474. Il principio della difficoltà crescente: prevede che i mezzi di allenamento sia organizzati per permettere agli stimoli di diventare più complessi. prevede che i mezzi di allenamento siano strettamente legati ad esercizi proposti. 475. Il principio della corretta effettuazione. prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile. prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile senza considerare la struttura del gesto tecnico. 476. La capacità spazio temporale: permette di variare le azioni considerando solamente lo spazio ed il tempo. permette di variare le azioni considerando solamente lo spazio ed il tempo senza considerare gli avversari. 478. Una delle azioni fondamentali della coordinazione oculo-podalica: è il controllo della palla. non è mai considerata la palla. 479. Le esercitazioni per la coordinazione oculo-podalica: comprendono calci di rinvio e rilanci come anche il fermare la palla. non vi è compreso il fermare la palla. 480. Le esercitazioni per la coordinazione oculo-podalica: possono comprendere anche il compiere un gesto tecnico o azione motoria. non vengono inseriti comandi o segnali particolari. 482. Nelle esercitazioni per la capacità oculo-manuale: si possono considerare diverse traiettorie. non si considerano i diversi spostamenti di chi riceve. 483. Le abilità manuali dei bambini: vengono incrementate con proposte per la presa di coscienza dei movimenti della mano e delle dita. non vengono utilizzate palle di diversa densità. 484. Durante la formazione dei giovani giocatori, la competizione: viene inserita spesso. durante l'allenamento non viene inserita ma considerata solo come condizione particolare. la competizione. ha il fine di stimolare la crescita tecnico-tattica e psicologica. non viene considerato lo sviluppo psicologico. 486. La pratica sportiva: all'inizio ha forme di gioco ed esercitazioni diverse e più semplice rispetto a quelle successive. successivamente, le esercitazioni saranno più semplici rispetto all'inizio. |