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Dinamiche Relazionali e rischio evolutivo LEZ 36-48 Description: Dinamiche Relazionali e rischio evolutivo LEZ 36-48 Author: VB Other tests from this author Creation Date: 09/11/2024 Category: University Number of questions: 102 |
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Quale tra i seguenti è il legame di attaccamento che si crea tra figli e genitori alcoldipendenti? Attaccamento insicuro disorganizzato Attaccamento insicuro ansioso-ambivalente Attaccamento sicuro Attaccamento insicuro evitante. Individua tra le seguenti la risposta scorretta sui figli di genitori alcolisti: Si assiste a una trasmissione intergenerazionale della dipendenza da alcol Crescere con un genitore alcol dipendente è implicazione diretta di sviluppo di comportamenti disfunzionali nei figli Le conseguenze comportamentali ed emotive dei figli creano gruppi di bambini caratterizzati da grande eterogeneità Le conseguenze comportamentali ed emotive riguardano diverse aree. Quale tra le seguenti aree NON è intaccata nei figli di genitori alcolisti: Area delle difficoltà scolastiche Area relazionale Area della condotta e disturbi psichiatrici Area della sessualità. Qual è la conseguenza principale sui figli dei genitori che abusano di alcol? Esposizione a condotte devianti Ricerca di un partner alcolista Violenza domestica Trasmissione intergenerazionale dell’abuso di sostanze psicotrope. Individua le principali caratteristiche dei figli di genitori alcol dipendenti: Terrorizzati ed evitanti Riconoscono i genitori come prevedibili e li assumono come modello Percepiscono genitore come assente Rabbiosi e aggressivi sono incapaci di regolare il comportamento emotivo. Il comportamento dei soggetti alcoldipendenti è associato ad uno stile genitoriale: tutte le risposte sono corrette Non supportivo e basato sulla conflittualità Incoerente caratterizzato da attenzione fallace Educativo autoritario e punitivo. Cosa sostiene il modello di Flett e Hewitt nei genitori alcoldipendenti? La violenza è la conseguenza dell’interazione tra fattori di personalità, stress e interpersonali e strategie di coping La violenza non ha una componente transgenerazionale La violenza è la conseguenza della depressione materna La violenza si sviluppa per la tendenza ad attribuire la causa delle condotte negative ai figli. I figli di genitori alcol dipendenti sono a rischio di: Violenza familiare Violenza, maltrattamenti, trascuratezza e abusi tutte le risposte sono corrette Violenza esterna alla famiglia. La violenza assistita correla positivamente con: Successivi maltrattamenti sulla prole tutte le risposte sono corrette Disturbi della personalità Sintomi di evitamento. Individua l’affermazione corretta circa la trasmissione intergenerazionale della violenza in caso di violenza assistita? La violenza non ha una componente transgenerazionale Bambini vittime di violenza diventeranno potenzialmente adulti violenti Bambini vittime di violenza diventeranno potenzialmente adulti non violenti I bambini tentano di adattarsi velocemente a situazioni di squilibrio e negando la violenza per compensare il disagio. I bambini esposti a violenza assistita sono a rischio di: Competenze sociali non significativamente alterate Figli più piccoli esposti a sintomi depressivi Maggior maladattamento nelle femmine Legame di attaccamento madre-bambino di tipo disorganizzato. Tra le seguenti individua l’affermazione vera tra violenza assistita e abuso diretto: Entrambe le forme si verificano tra il 30 e 60% dei casi Non è descritto in letteratura una relazione significativa Nella maggior parte dei casi la violenza assistita precede l’abuso sessuale dei figli solo due risposte sono corrette. Il maltrattamento sui bambini in caso di violenza assistita e indiretto quando: I bambini perdono i riferimenti sociali anche nel contesto di vita extrafamiliare I bambini vengono traumatizzati dal comportamento violento a cui assistono nessuna delle risposte è corretta Si assiste al fallimento nel compito protettivo del genitore che non riesce ad evitare l’assistenza alla violenza. Le competenze parentali dei genitori in caso di violenza assistita verso i figli: La violenza assistita non incide sulle competenze genitoriali Sono carenti nel genitore che subisce violenza Sono carenti nel genitore violento Sono carenti in entrambi i genitori. I bambini vittime di violenza assistita hanno conseguenze? tutte le risposte sono corrette Sul piano fisico Sul piano psichico Sul piano sociale. Il contatto genitore-figlio nei bambini di genitori che hanno ucciso il partner è: Viene stabilito arbitrariamente dal Giudice Un diritto del genitore e non del figlio Bisogna agire nel superiore interesse della famiglia Un diritto del figlio e non del genitore. Qual è la condizione più frequente nei genitori che hanno ucciso il partner? Il padre uccide la madre La madre uccide il padre La madre uccide il padre e i figli il padre uccide la madre e i figli. Cosa capita ai bambini figli di genitori che hanno ucciso il partner: Potrebbero sviluppare maggiori problemi psicopatologici se tornano sotto la custodia del genitore dopo la detenzione tutte le risposte sono corrette Subiscono un doppio lutto: quello del genitore ucciso e quello del genitore di cui sono deprivati per la detenzione Si sentono abbandonati o responsabili se non viene spiegato loro l’accaduto. Dopo la detenzione di un genitore che ha ucciso il partner questi può riottenere la custodia o il collocamento dei figli? No mai Si sempre dopo un’attenta valutazione Sì sempre Dipende da molteplici fattori legati al bambino, al carer, al perpetratore, e di contesto. Individua le principali problematiche dei figli in cui un genitore ha ucciso il partner: tutte le risposte sono corrette Disturbi dell’apprendimento PTSD Disturbi della condotta e interpersonali. Individua l’affermazione corretta relativa ai figli di genitori che hanno ucciso il partner: nessuna delle risposte è corretta In età scolare presentano maggiori problemi di salute e lamentele somatiche In età prescolare presentano senso di colpa e conflitti di realtà PTSD nell’80% dei casi, ma con differenze in base al genere e all’età. I figli dei genitori che hanno ucciso il partner: Vengono affidati e collocati in base ad un’attenta analisi di contesto Vengono affidati a livello extrafamiliare Bvengono affidati a una delle famiglie di origine Vengono collocati in Comunità mamma bambino. Nelle valutazioni familiari nei casi di figli di genitori che hanno ucciso il partner è bene considerare: La percezione del rischio da parte dei minori La disponibilità di un’abitazione e un reddito sufficiente tutte le risposte sono corrette La presenza del sostegno alla famiglia. La separazione altamente conflittuale genera: Un'altra capacità di elaborare la separazione Un “legame disperante” che mantiene il conflitto pur di non separarsi veramente Adattamenti faticosi per i soli figli E' un evento normativo del ciclo di vita familiare. Quale tra i seguenti non è un effetto sui figli di coppie che si separano con alti livelli di conflittualità? Condotte persecutorie Disregolazione affettiva Carente mentalizzazione Difficoltà nell’intersoggettività. Cosa potrebbe capitare ai bambini figli di genitori coinvolti in separazioni altamente conflittuali? tutte le risposte sono corrette Subiscono maltrattamento psicologico Subiscono maltrattamento fisico e trascuratezza Subiscono patologie della cura. Nelle separazioni altamente conflittuali i figli: Raramente sono coinvolti in un’inversione di ruolo Subiscono la parentificazione in un faticoso adattamento adultizzante Spingono i genitori in un conflitto di lealtà nessuna delle risposte è corretta. Quale tra seguenti non è un sintomo potenzialmente presente nei figli di coppie che si separano con alti livelli di conflittualità? Evitamento o scissione Solitudine iperadattamento e senso di colpa Somatizzazione Stato ansiogeno e confusione. Nelle separazioni altamente conflittuali i genitori: Sono talmente concentrati sul conflitto da perdere di vista i bisogni dei figli Chiedono aiuto alle famiglie d’origine I comportamenti verso i figli sfociano sempre in violenza Mostrano comunque capacità cooperative. Quale tre seguenti non è un percorso riparativo nelle coppie coinvolte in separazioni altamente conflittuali: Assistenza educativa domiciliare e/o mediazione familiare Gruppi di mutuo aiuto Programmi psico-educativi con i genitori e supporto alla genitorialità Psicoterapia per genitori e sostegno terapeutico ai bambini. Quando un bambino viene sottoposto ad un percorso di affidamento familiare? Quando viene maltrattato fisicamente Quando un genitore muore Quando un genitore muore Quando versa in condizioni di forte disagio o di grave pregiudizio ai fini della sua tutela. Quali sono i potenziali effetti a lungo termine a seguito dell’esperienza di affidamento familiare? Disoccupazione, abitazione inadeguata, scasso supporto sociale e livello socio-economico nessuna delle risposte è corretta Minor probabilità di sperimentare la genitorialità Sviluppo di relazioni affettive disfunzionali. I bambini in affido: Mostrano in bassa percentuale problemi di autostima e comportamenti devianti Mostrano in altissima percentuale difficoltà relazionali e scolastiche Non presentano particolari problemi di sviluppo ma non è da escludere che possano averne Mostrano una media percentuale aggressività auto o eterodiretta. Individua la corretta caratteristica dell’affidamento familiare: Tutela il diritto del minore a crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia tutte le risposte sono corrette Mantenimento dei contatti con la famiglia di origine e previsione di rientro presso il nucleo Temporaneità. L'affidamento familiare prevede l’inserimento del bambino: Presso una comunità o un istituto Dipende dalla situazione in cui versa il bambino, la sua famiglia di origine, la famiglia candidata all’affidamento Presso i nonni del bambino Presso una famiglia affidataria esterna al nucleo famigliare. Le tipologie di affido possono essere: Giudiziario Consensuale nessuna delle risposte è corretta entrambe le risposte sono corrette. Quali possono essere i sentimenti sperimentati dai bambini in affido? tutte le risposte sono corrette Sollievo per l’allontanamento dal contesto pregiudizievole al suo benessere Lealtà e appartenenza verso la famiglia di origine Senso di colpa e preoccupazione per il futuro della famiglia affidataria. Quale tre le seguenti condizioni costituisce un limite per la famiglia affidataria al fine del successo di un percorso di affidamento familiare? Disponibilità limitata nel tempo Motivazione scarsa e celato desiderio di adozione Mancanza di esperienze pregresse Solidarietà con la famiglia di origine. Il fallimento del percorso di adozione si manifesta quando: Il bambino rifiuta la famiglia adottiva I genitori adottivi restituiscono il figlio adottivo Emerge una psicopatologia del bambino Emerge una psicopatologia del genitore. Quali sono le principali difficoltà che si riscontrano nei bambini adottati: tutte le risposte sono corrette Ansia e difficoltà relazionali con i pari Aggressività auto ed etero diretta e bassa autostima Disturbi della condotta e iperattività. Predittore di disturbi comportamentali dei bambini adottati è: Abuso sessuale, maltrattamento fisico o trascuratezza Genitori con personalità dipendente e frequenti spostamenti in diverse famiglie affidatarie Adozione in età adolescenziale tutte le risposte sono corrette. Quale tra i seguenti è un fattore che mitiga le difficoltà e contribuisce un miglior adattamento del bambino in una famiglia adottiva? Assenza di fallimenti adottivi precedenti Migliore livello socio-economico Maggiore livello di flessibilità e adattabilità della famiglia Alto rischio genetico. Quale tra i seguenti è il fattore principale da indagare nei genitori che si candidano per l’adozione: Capacità educative Livello socio-economico Presenza di altri figli naturali Motivazioni consce e inconsce. Quale fattore di rischio determina il fallimento adottivo nel sistema bambino? Età adolescenziale Storia pregressa tutte le risposte sono corrette Difficoltà di adattamento nel nuovo sistema socioculturale. Quale fattore di rischio determina il fallimento adottivo del sistema famiglia? Ricorso canali di intermediazione autorizzati Giovane età dei coniugi Mancata elaborazione consapevole della scelta adottiva Basse aspettative nei confronti del bambino adottato. Quale fattore di rischio può portare ad un possibile fallimento nell’adozione internazionale: Doppia traumatizzazione del bambino Disturbi psicopatologici del bambino Immediata disponibilità familiare per ottenere un bambino velocemente nessuna delle risposte è corretta. Nei percorsi di intervento in caso di maltrattamento e abuso qual è il ruolo dei Servizi? Garantire un recupero della relazione genitore-figlio Lavorare prevalentemente sui genitori per sciogliere le resistenze e i nodi problematici nessuna delle risposte è corretta Attuare una tutela giuridica del minore orientato alla riduzione del danno psicologico al potenziamento della resilienza. Negli interventi in caso di prevalenza di fattori protettivi, si lavora con famiglie che: Non possono essere aiutate, si lavora esclusivamente con il bambino a fini della sua tutela Possono essere supportati per la prevenzione dell’abuso fisico della trascuratezza, con supporti a domicilio, contatti con pediatri, attivazioni di centri drop-in e training genitoriale Richiedono protezione esplicita e immediata al bambino, abbinati a programmi di aiuto per comprendere le cause del disagio familiare Possono essere supportate per problemi economici, medici, conflitti momentanei, eventi traumatici improvvisi stabilizzanti. Negli interventi in caso di compresenza di fattori di rischio e fattori di protezione, si lavora con famiglie che: Possono essere supportate per problemi economici, medici, conflitti momentanei, eventi traumatici improvvisi stabilizzanti Richiedono protezione esplicita e immediata al bambino, abbinati a programmi di aiuto per comprendere le cause del disagio familiare Non possono essere aiutate, si lavora esclusivamente con il bambino a fini della sua tutela Possono essere supportati per la prevenzione dell’abuso fisico della trascuratezza, con supporti a domicilio, contatti con pediatri, attivazioni di centri drop-in e training genitoriale. 04. Negli interventi in caso di prevalenza di fattori di rischio, si lavora con famiglie che: Possono essere supportati per la prevenzione dell’abuso fisico della trascuratezza, con supporti a domicilio, contatti con pediatri, attivazioni di centri drop-in e training genitoriale Non possono essere aiutate, si lavora esclusivamente con il bambino a fini della sua tutela Possono essere supportate per problemi economici, medici, conflitti momentanei, eventi traumatici improvvisi stabilizzanti Richiedono protezione esplicita e immediata al bambino, abbinati a programmi di aiuto per comprendere le cause del disagio familiare. Le famiglie in difficoltà con prevalenza di fattori di rischio sono caratterizzate da: Desiderio di sottrarsi al circuito assistenziale per il recupero dell’autonomia e dell’indipendenza Impoverimento temporaneo delle funzioni di parenting tutte le risposte sono corrette (?) Riconoscimento del bisogno di supporto, gratitudine, atteggiamento collaborativo. Negli interventi rivolti alle famiglie in difficoltà dove prevalgono fattori di protezione, le esperienze di vita possono essere orientate in senso protettivo da: Presenza di rete parentale e amicale Una relazione affettiva con un partner che possiede attaccamento insicuro Fattori genetici positivi Presenza di esperienze condivise. Nei percorsi di intervento in caso di compresenza dei fattori di rischio di protezione, la maggiore efficacia è legata a: Partecipazione attiva dei nonni Discontinuità degli interventi Capacità degli operatori di stabilire una relazione positiva con la famiglia nessuna delle risposte è corretta. Rispetto ai percorsi di intervento in caso di maltrattamento abuso, cosa distingue le famiglie dove prevalgono fattori di rischio? Isolamento sociale e povertà economica Condotte di dipendenza da sostanze dei genitori Psicopatologia dei genitori Violenza e danno ai minori. Nella previsione di utilità nell’intervento terapeutico con genitori maltrattanti e abusanti, cosa si intende per trattabilità? La possibilità che traggano beneficio in tempi compatibili alle esigenze evolutive del minore La possibilità che questi possano aderire alla terapia per aumentare le loro competenze parentali tutte le risposte sono corrette La possibilità che recuperino il rapporto con i figli. Quale tra i seguenti NON è un fattore da considerare per la trattabilità di genitori abusanti e maltrattanti: La motivazione interna L'ammissione che ci sono stati problemi nella cura del figlio Il riconoscimento del contributo personale problemi Il livello di conflittualità della coppia. Nella previsione di utilità nell’intervento terapeutico con genitori maltrattanti e abusanti, su quali aspetti intende lavorare l’approccio psicodinamico? Sulle dinamiche di attaccamento e i modelli operativi interni Sul contenimento dell’ansia e del calo dell’umore Sul sistema famiglia e le sue relazioni disfunzionali Sui conflitti psicologici, la negazione e l’alleanza terapeutica. Quale tra i seguenti NON è un fattore da considerare per la trattabilità di genitori abusanti e maltrattanti: La presenza di disturbi psichiatrici La capacità di considerare gli esperti come utili tutte le risposte sono corrette La mancanza di reti parentali amicali. Nella previsione di utilità nell’intervento terapeutico con genitori maltrattanti e abusanti, cosa comporta la negazione di abusi sessuali qualora ci fossero stati? Una relazione affettiva con il figlio difficilmente recuperabile Che il figlio diventi sua volta abusante in futuro Lo sviluppo di condotte sessualizzate nel figlio La mancanza di idoneità al trattamento e il rischio di recidiva dei comportamenti abusanti. Nella previsione di utilità nell’intervento terapeutico con genitori maltrattanti e abusanti, perché i genitori non mostrano genuina motivazione al trattamento? Perché non riescono a rappresentarsi l’altro come qualcuno che possa aiutare e rimangono diffidenti tutte le risposte sono corrette Perché si mostrano collaborativi e compiacenti esclusivamente ai fini delle valutazioni da fornire ai Tribunali Perché mancano di motivazione intrinseca. Nella previsione di utilità nell’intervento terapeutico con genitori maltrattanti e abusanti, quando si parla di “valutazione attraverso la terapia”? In presenza di madri mature tutte le risposte sono corrette Durante una crisi evolutiva o un conflitto psicologico interiore Quando vi sono le basi di un buon attaccamento tra genitore e figlio. Nei percorsi di intervento in caso di maltrattamento e abuso qual è il ruolo dei Servizi? Ganrantire un recupero della relazione genitore-figlio nessuna delle risposte è corretta Attuare una tutela giuridica del minore orientato alla riduzione del danno psicologico al potenziamento della resilienza Lavorare prevalentemente sui genitori per sciogliere le resistenze e i nodi problematici. Quale tra le seguenti NON è una causa di Burnout: Fattori situazionali Fattori sociali tutte le risposte sono corrette Fattori individuali. Quale azione permette di compiere la supervisione in qualità di intervento contro il Burnout? Azione di rinnovata ricerca di significato rispetto al tema della realizzazione personale tutte le risposte sono corrette Azione riparativa rispetto alla spersonalizzazione Azione contenitiva rispetto all’esaurimento percepito. Quale tra questi non è considerato un approccio contro il Burnout? tutte le risposte sono corrette Approccio istituzionale Approccio organizzativo Approccio individuale. Individua la definizione corretta della dimensione di Burnout relativa alla depersonalizzazione? Sensazione di sentirsi vuoto e distaccato dal proprio corpo, oppure che l'ambiente attorno a te non sia reale, con possibile sensazione di osservarsii dall'esterno, di essere anestetizzato o di non percepire più il tempo e lo spazio Tendenza ad eseguire compiti meccanicamente con procedure standardizzate, stereotipate, mettendo distanza tra sé e l’utente Alterazione della percezione del mondo esterno tale per cui la realtà viene sperimentata come strana, estranea, lontana e rimpicciolita, deformata ed irreale o come osservata con un microscopio o una lente Distacco emotivo per cui si assiste all'incapacità di “liberare” ciò che si prova, tendendo a ignorarlo o nasconderlo. Quale tra le seguenti non è una dimensione del burnout? Esaurimento emozionale Scissione emotiva Depersonalizzazione Ridotta realizzazione personale. Le emozioni per gli operatori di tutela: Vanno attentamente gestite con la giusta distanza Permettono di empatizzare senza eccessivo coinvolgimento tutte le risposte sono corrette Offrono l’opportunità di raccogliere dati sulla famiglia con cui si sta lavorando. Segni e sintomi di burnout: Sono tipici Riguardano trasversalmente tutti gli operatori dopo un lasso di tempo specifico nei servizi di tutela Possono essere categorizzati in fisici, emotivi, comportamentali, interpersonali, attitudinali Possono essere categorizzati in cognitivi, relazionali e sociali, emotivi. La sindrome da burnout consiste: Si sviluppa a seguito dell’ambiguità di ruolo vissuta dagli operatori di tutela nessuna delle risposte è corretta In un acuto esaurimento emotivo tipico delle helping professions Si sviluppa a causa di stressors di alta intensità spesso legati a condizioni emotivamente difficiliù. Nelle famiglie con bambini malati, qual è la prospettiva dei genitori? Il funzionamento familiare è predittivo dell’adattamento del bambino alla malattia cronica Le dimensioni fondamentali sono gli aspetti economici e le prospettive future La malattia del figlio diventa prioritaria quando è acuta Si assiste a un rafforzamento del legame di coppia dei genitori. Individua l’affermazione vera tra le seguenti nei casi di famiglie con bambini malati: I fratelli spesso vengono eccessivamente coinvolti nessuna delle risposte è corretta Si intensifica la relazione tra bambino malato e i genitori, specie il padre L'adattamento alla patologia è un compito dell’intera famiglia. Individua le corrette fasi di adattamento alla patologia nelle famiglie con bambini malati: Distacco tristezza, resilienza, rilancio Sconvolgimento emotivo, ritiro, negazione, rifiuto Shock, negazione, depressione, rielaborazione, accettazione nessuna delle risposte è corretta. Individua la corretta caratteristica del concetto di “caring niche”: tutte le risposte sono corrette Nicchia premurosa che si prende cura in termini evolutivi dell’individuo Perdura nel tempo Permette la sopravvivenza degli individui e il loro processo di adattamento. Quuale tra i seguenti NON è un obiettivo della caring niche? Evitare l’isolamento del bambino Modulare gli interventi medici e la pressione dell’ospedalizzazione Conservare forme positive di vita nei momenti più duri Ridurre la traumaticità dello stress. Nelle famiglie con bambini malati, qual è la prospettiva del bambino? Si adatta progressivamente alla patologia grazie alle risorse della famiglia Mostra irritabilità e malessere dal momento della diagnosi A seconda dell’età si assiste a regressione, perdita di controllo, paura dei cambiamenti corporei, consapevolezza del pericolo, paura della sofferenza e dell’incertezza del futuro I cambiamenti comportamentali dipendono dalla gravità della patologia. Il processo di adattamento del bambino malato nella sua famiglia è influenzato da quali variabili? Fattori sociali, risorse di rete, caratteristiche della famiglia Fattori individuali e instrapsichici del bambino malato Fattori situazionali, fattori familiari, caratteristiche del bambino Ecologia ambientale, nicchia di cura, bambino malato. Nelle famiglie con bambini malati, qual è la prospettiva dei fratelli? Si sentono talvolta esclusi in quanto le attenzioni sono accentrate sul fratello malato tutte le risposte sono corrette Sono di sostegno all’intero nucleo familiare E' bene che non sappiano la diagnosi data al fratello. Individua l’affermazione falsa relativa ai disturbi dello sviluppo: Riguardano condizioni omogenee di quadri patologici dei bambini impattano sulla modalità relazionale genitore-figlio e sulla sintonizzazione Non sono riconducibili a una categoria diagnostica ma riferiti al raggruppamento di disturbi Riguardano il disturbo della regolazione, il disturbo dello spettro autistico e condizioni che influiscono sulla sfera intellettiva. Nelle famiglie con bambini affetti da disturbi dello sviluppo, il genitore: nessuna delle risposte è corretta Si accorge immediatamente della patologia e rende possibili interventi precoci Deve modificare le proprie predisposizioni e riassestare le modalità parentale per adattarsi al bambino Quando fallisce nel compito peggiora la diagnosi. Le competenze regolatorie: Riguardano la capacità di modulare i propri stati emotivi e organizzare l’esperienza e le risposte comportamentali Si sviluppano dalla nascita tutte le risposte sono corrette Il genitore ricopre il ruolo guida a supporto dello sviluppo di tali competenze. Quando il genitore fallisce nel sostegno allo sviluppo della capacità regolatoria del figlio? Le esperienze interattive precoci vengono totalmente compromesse Significa che utilizza solamente contatto fisico, visivo, vocale mancando però di capacità affettiva Il bambino si autoregola e auto consola, utilizzando modalità funzionali che possono inibire le nascenti capacità relazionali Non crea la base per lo sviluppo di modelli relazionali concepite come base sicura. Quale tra i seguenti NON è un è un disturbo della regolazione? Disturbo della regolazione dei ritmi del sonno Disturbo della regolazione della processazione sensoriale Disturbo di regolazione dell’alimentazione Disturbo della regolazione corporea. Individua l’affermazione corretta sul disturbo dello spettro autistico: Effetti sulla sfera cognitiva, affettiva e comportamentale tutte le risposte sono corrette Ha una prevalenza notevolmente aumentata negli ultimi anni Riguarda generalmente la difficoltà nello stabilire relazioni intersoggettive. individua l’affermazione corretta sul disturbo dello spettro autistico: Interessa il cervello sociale, senza un reale impatto sul linguaggio L'rea del cervello maggiormente compromessa è quella del cervello motorio nessuna delle risposte è corretta Ha un’eziologia ancora confusa dove sono compresenti una responsabilità genetica unitamente a possibili fattori ambientali. Quale tra le seguenti NON è un’alterazione significativa nel disturbo dello spettro autistico? Alterazione cognitiva Alterazione nell’interazione Aterazione motoria Alterazione nell’intersoggettività. Nel trattamento della disorganizzazione dell’attaccamento infantile, chi è l’oggetto dell’intervento? La diade genitore-bambino e la loro relazione Il sistema famiglia il bambino reattivo Il genitore non sintonizzato. L'attaccamento disorganizzato rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di una psicopatologia quando: Uno dei due genitori è deceduto i bambini soffrono di patologie dello sviluppo Vi è una distorsione della base sicura I contesti di accudimento sono caratterizzati da antisocialità. Quale tra i seguenti fattori NON è eziopatogenetico della disorganizzazione infantile? Maltrattamento e abuso i campioni ad alto rischio nessuna delle risposte è corretta ipotesi del fallimento nella protezione del bambino Ipotesi sul comportamento spaventato-spaventante. Quale tra i seguenti NON è un precursore dell’attaccamento disorganizzato? Morte di un genitore Eventi traumatici irrisolti subiti nell’infanzia del caregiver Maltrattamento Psicopatologia di un genitore. Cosa si osserva nella disorganizzazione dell’attaccamento? Un conflitto irrisolvibile nel bambino, conteso tra rassicurazione e paura Un bambino che manca di una strategia organizzata per avvicinarsi all’adulto Il comportamento del bambino che mostra Evita mento, resistenza elementi disfunzionali, stereotipie, paura verso il genitore tutte le risposte sono corrette. Alla base dell’attaccamento vi è: La predisposizione biologica del genitore a stabilire un legame con il neonato per proteggerlo dai pericoli Una condizione appresa dalle esperienze vissute nell’infanzia Un gene specifico nessuna delle risposte è corretta. Cosa si intende per “base sicura”? Nella possibilità da parte del bambino di esplorare e giocare insicurezza sulla base della fiducia nella disponibilità emotiva e fisica del caregiver La possibilità da parte del bambino di poter tornare dal genitore anche dopo un conflitto tutte le risposte sono corrette Nella possibilità da parte di un figlio adulto di ritrovare un supporto nei propri genitori nell’esperienza genitoriale. Cosa sono i disturbi reattivi dell’attaccamento? tutte le risposte sono corrette Condizioni in cui il bambino ricerca livelli di adattamento nella relazione disfunzionale con il genitore Comportamenti disfunzionali della diade genitore-figlio Disturbi distribuiti lungo un continuum che va dall’attaccamento sicuro alla patologia. Nel DSM-5 i disturbi alimentari dell’infanzia sono categorizzati come: Non sono considerati una categoria diagnostica nessuna delle risposte è corretta Rientrano nella categoria clinica disturbi della nutrizione dell’alimentazione dell’infanzia della prima fanciullezza Rientrano nel disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo. Tra gli interventi attuabili con famiglie con bambini affetti da disturbo alimentare si riscontrano: Videofeedback Ipnosi Psicoterapia del genitore I gruppi di auto-mutuo aiuto. Qual è la funzione del padre in famiglie con bambini affetti da disturbi alimentari? La funzione non è nota per carenza di studi e ricerche insufficienti Ha un ruolo importante nello sviluppo del bambino verso lo sviluppo del modello di attaccamento sicuro Ha un ruolo limitato, in quanto è prevalentemente ricoperto dalla diade madre-bambino Ha un ruolo importante nello sviluppo del bambino verso l’apertura all’ambiente esterno. I bambini con disturbi alimentari hanno sviluppato una modello di attaccamento: Sicuro Disorganizzato nessuna delle risposte è corretta Insicuro. Nelle famiglie con bambini affetti da disturbi alimentari quando la reciprocità diadica può essere compromessa? A causa delle caratteristiche disfunzionali del bambino tutte le risposte sono corrette Per difficoltà che riguardano il sistema famiglia Per via delle difficoltà psicologiche del genitore. Indivisua l’affermazione scorretta sui disturbi alimentari in fase evolutiva: Riguarda preferenze alimentari restrittive e/o ritardo nell’acquisizione dell’autonomia alimentare E' una patologia conclamata che si declina in sintomi specifici Può essere una condizione reattiva ad un trauma Può essere una difficoltà alimentare transitoria. Da che momento l’alimentazione infantile è considerata un’attività privilegiata per lo sviluppo della relazionalità della diade madre-bambino? Sin dalla gestazione tramite l’unità feto-placentare nella vita intrauterina Dall'allattamento nessuna delle risposte è corretta Dallo svezzamento. Alla base dei disturbi alimentari in fase evolutiva si trova: nessuna delle risposte è corretta Un'eziologia multifattoriale che tenga in considerazione fattori temperamentali, costituzionali, psicogeni e relazionali Una causa medica e/o organica del disturbo Fattori genetici. |
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