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Diritto amministrativo eCampus - da lez. 01 a lez. 072

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Diritto amministrativo eCampus - da lez. 01 a lez. 072

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Scienze Politiche e Sociali - Valerio Pardini

Creation Date: 2025/11/28

Category: Others

Number of questions: 34

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La Pubblica Amministrazione svolge la propria attività. Solo d'ufficio. In modo doveroso. In modo facoltativo. Solo su istanza dei cittadini interessati.

Le fonti del diritto amministrativo sono. la prassi. solo il diritto nazionale. solo il diritto europeo. il diritto nazionale e il diritto europeo.

il secondo ordine gerarchico delle fonti è dato. dai regolamenti delle Camere. da leggi e atti aventi forza di legge statali. da leggi regionali. da leggi e atti aventi forza di legge, sia statali che regionali.

i rapporti tra le fonti del diritto amministrativo sono regolati. diritto amministrativo e pubblica amministrazione. dal principio di gerarchia. dalla Costituzione. dal principio della competenza.

i regolamenti delegati. hanno ad oggetto l'esecuzione degli atti legislativi. disciplinano solo materie non regolate dalla legge. disciplinano materie già regolate dalla legge sostituendosi ad essa, che viene abrogata. disciplinano il funzionamento e l'organizzazione della Pubblica Amministrazione.

il potere regolamentare consiste nel. disciplinare con norme generali e astratte le materie fissate dalla legge nel rispetto di essa. disciplinare casi specifici nel rispetto dei principi fissati dalla legge. disciplinare materie stabilite dalla legge senza dover rispettare le norme fissate dalla legge. disciplinare materie non disciplinate dalla legge.

gli enti pubblici hanno. una propria potestà regolamentare subordinata alle leggi e ai regolamenti governativi. una propria potestà regolamentare subordinata alle leggi. una propria potestà regolamentare indipendente dalle leggi e dai regolamenti governativi. una propria potestà regolamentare subordinata ai regolamenti governativi.

le direttive. pongono norme direttamente cogenti e applicabili nell'ordinamento interno. non sono mai direttamente applicabili nell'ordinamento interno. sono direttamente applicabili nell'ordinamento interno solo se precise e dettagliate. richiedono sempre una norma interna di applicazione.

le fonti europee. fanno parte dell'ordinamento e prevalgono sulle leggi. prevalgono sulle leggi e sono soggette al giudizio di costituzionalità. non fanno parte dell'ordinamento interno, prevalgono sulle leggi e sono sottratte al giudizio di costituzionalità. prevalgono sulle leggi ma sono soggette alle norme costituzionali.

con la formazione dello Stato italiano unitario nel sistema amministrativo vi erano. apparati organizzativi centrali e periferici, questi ultimi dipendenti dal Governo. apparati organizzativi periferici. apparati organizzativi centrali. apparati organizzativi centrali e periferici indipendenti tra di loro.

il sistema di diritto amministrativo è caratterizzato da. funzioni di amministrazione e giurisdizione affidate ad un unico organo. separazione dell'amministrazione dalla giurisdizione e dall'istituto dei conflitti di attribuzione. subordinazione dell'amministrazione alla giurisdizione ordinaria. affidamento delle singole controversie alla giurisdizione ordinaria.

secondo il principio di decentramento e di autonomia locale gli enti di governo sono. in posizione equiparata lo Stato e le Regione, che esercitano poteri di controllo su Province e Comuni. equiparati tra di loro, differenziandosi solo con riferimento alla comunità amministrata. in rapporto tra di loro gerarchico. tutti subordinati al potere dello Stato centrale.

secondo il principio di accentramento. tutta l'amministrazione dipende dal Governo. l'amministrazione è organizzata in Ministeri, Prefetture e enti locali indipendenti tra di loro. Ministeri e Prefetture controllano insieme gli enti locali. l'attività amministrativa degli enti locali non è fissata dalla legge.

nel sistema attuale gli enti di governo sono. lo Stato e le Regioni. i Comuni. le Regioni, le Province e i Comuni. lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni.

il principio del decentramento e dell'autonomia locale si afferma definitivamente. con la legge costituzionale n.3/2001. con l'entrata in vigore della Costituzione. nel periodo fascista. negli anni successivi alla formazione dello Stato italiano unitario.

secondo la successiva evoluzione giurisprudenziale l'atto amministrativo è. sottratto alle norme di legge e a qualsiasi controllo in sede di tutela contenziosa. disciplinato da norme di legge inderogabili e pertanto sottoposto al controllo dei giudici ordinari in caso di loro violazione. sottratto alle norme di legge ma sottoposto al controllo dei giudici ordinari. disciplinato da norme di legge inderogabili e pertanto sottoposto al controllo degli organi deputati alla tutela contenziosa in caso di loro violazione.

l'atto amministrativo da atto unilaterale d'autorità diviene atto controllabile nella sua fase preparatoria. per consentire ai terzi destinatari dell'atto di contrapporsi ai suoi effetti. in quanto atto dotato d'autorità. in quanto strumento finalizzato al perseguimento di interessi generali. per limitare il potere discrezionale dell'amministrazione.

secondo la sua nozione originaria l'atto amministrativo è. un atto unilaterale d'autorità, imperativo, esecutorio, adottato da un organo amministrativo ma sottoposto alla cognizione dei giudici ordinari. un atto unilaterale d'autorità, imperativo, esecutorio adottato da un organo amministrativo e sottratto alla cognizione dei giudici ordinari. un atto adottato da un organo amministrativo che per produrre i propri effetti necessita del consenso dei suoi destinatari. un atto che per produrre i propri effetti necessita del filtro dell'autorità giudiziari.

con le leggi rivoluzionarie e poi nel periodo napoleonico si affermò. il controllo della giurisdizione ordinaria sull'atto amministrativo. il principio della separazione tra amministrazione e giurisdizione. il potere dei giudici ordinari di annullare o revocare gli atti amministrativi. il potere dei tribunali del contenzioso di annullare o revocare gli atti amministrativi.

il principio della pienezza della tutela giurisdizionale nelle controversie con la Pubblica Amministrazione. viene affermato dalla Costituzione e pienamente attuato con l'entrata in vigore del codice del processo amministrativo. viene introdotto con la Legge n.2248/1865 all.E e definito dalla Costituzione. viene elaborato dalla giurisprudenza. viene introdotto dalla legislazione successiva al 1865.

secondo la Legge n.2248/1865 all.E le controversie con la Pubblica Amministrazione concernenti i meri interessi erano devolute. alla stessa Pubblica Amministrazione mediante i ricorsi al Re. alla stessa Pubblica Amministrazione mediante i ricorsi al Re e i ricorsi gerarchici. alla stessa Pubblica Amministrazione mediante i ricorsi gerarchici. alla giurisdizione ordinaria.

la Legge n.2248/1865 all.E attribuisce al giudice ordinario. il potere di annullare l'atto amministrativo. il potere di riconoscere un risarcimento. il potere di revocare l'atto amministrativo. il potere di disapplicare l'atto amministrativo e riconoscere un risarcimento.

la Legge n.2248/1865 all.E devolve ai giudici ordinari le controversie con la pubblica Amministrazione. concernenti i soli diritti soggettivi assoluti a contenuto patrimoniale. concernenti i diritti assoluti e gli interessi con potere del giudice di disapplicare l'atto. concernenti i diritti e gli interessi privati. concernenti i diritti assoluti con potere del giudice di annullare l'atto amministrativo.

l'art.97 Cost. sancisce. il principio di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione. i principi di autonomia locale e di decentramento amministrativo. il pluralismo autonomistico del nostro ordinamento. lo status di ufficiali della Nazione in capo ai pubblici impiegati.

il riparto dell'amministrazione si fonda. sul principio di sussidiarietà. sul principio di adeguatezza. sui principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. sul principio di differenziazione.

le funzioni fondamentali di ciascun ente di governo territoriale sono. le funzioni svolte per la cura concreta degli interessi della collettività. le funzioni amministrative determinate dalla legge dello Stato. le funzioni che identificano lo stesso ente, inattaccabili dalla legislazione. le funzioni attribuite all'ente di governo dalle leggi regionali.

le funzioni proprie di ciascun ente territoriale sono. quelle che necessariamente devono essere attribuite all'ente in quanto costituiscono il nucleo identificativo dell'ente stesso e perciò non possono essere intaccate dalla legislazione. le funzioni attribuite all'ente dalla legge dello Stato. le funzioni attribuite all'ente dalle leggi statali e regionali. le funzioni attribuite all'ente dalla legge regionale.

le regole per l'attribuzione delle funzioni amministrative sono sancite. dalla Legge n.56/2014. dall'art.117 della Costituzione. dall'art.114 della Costituzione. dall'art.118 della Costituzione.

per funzioni amministrative si intendono. le attività volte alla cura concreta degli interessi della collettività. le funzioni fondamentali di Comuni, province e. le finzioni attribuite agli enti dalla legge dello Stato. le funzioni proprie di ciascun ente territoriale.

il potere sostitutivo del Governo. riconosce al Governo un potere generale di sostituirsi agli enti territoriali di governo. nel nostro ordinamento non è riconosciuto. consente al Governo di adottare provvedimenti in caso di inadempimento dell'ente di governo territoriale, solo nei casi indicati dall'art.120 Costituzione e nel rispetto dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione. consente al Governo di sostituirsi agli enti territoriali di governo nell'emanazione di provvedimenti che questi ultimi hanno omesso di adottare.

il Consiglio delle autonomie locali. è un organo decisionale istituito presso ciascuna regione, composto dai rappresentanti della regione e degli enti locali. è composto da membri del Governo e rappresentanti degli enti locali. è un organo consultivo istituito presso ciascuna Regione e composto da membri del Governo e rappresentanti della Regione e degli enti locali. è un organo consultivo, fra Regione e enti locali, istituito presso ciascuna Regione.

la Conferenza Stato Regioni è presieduta. dal Presidente del Consiglio dei Ministri oppure da un Ministro delegato. dal Presidente della Repubblica. dal Ministro competente per materia. dal Presidente del Senato.

espressione del principio di leale collaborazione sono. la Conferenza Stato città e autonomie locali. gli organi di coordinamento e di raccordo statali e regionali. la Conferenza Stato Regioni. la Conferenza unificata.

Il principio di leale collaborazione impone allo Stato e agli enti di governo territoriale. l'obbligo, nell'esercizio delle loro funzioni, di collaborazione reciproca. l'obbligo della preventiva consultazione tra gli enti. l'obbligo del rispetto delle funzioni attribuite a ciascun ente. l'obbligo per gli enti di governo territoriale di conformarsi alle decisioni del Governo.

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