Diritto del lavoro - Da lez. 01 a lez. 03
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![]() Diritto del lavoro - Da lez. 01 a lez. 03 Description: ROCCHI - eCampus |



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QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;. Quale tra le seguenti affermazioni è vera?. L’interesse collettivo, come l’interesse pubblico, riguarda la generalità dei cittadini. L’interesse collettivo è soddisfatto nella conclusione del contratto collettivo sia quando i lavoratori non sono coinvolti, sia quando i lavoratori approvano l’ipotesi di accordo siglata dai dirigenti sindacali con la controparte. Accanto all’interesse del sindacato come istituzione rileva l’interesse collettivo che, pur essendo in concreto gestito dal sindacato, riguarda l’insieme dei lavoratori iscritti e non iscritti. tutte le precedenti risposte sono corrette. L'art. 28 St. lav. è una cd. "norma in bianco" perché: affida al datore di lavoro il potere di individuare le condotte sanzionabili. affida al contratto collettivo il potere di individuare le condotte sanzionabili. non individua aprioristicamente le condotte sanzionabili. affida al sindacato il compito di individuare le condotte sanzionabili. Il crumiraggio interno: consiste nella possibilità per l'imprenditore di sostituire i lavoratori che stanno scioperando con personale dipendente non scioperante. nessuna delle precedenti risposte è corretta. Integra una condotta antisindacale ex art. 28 St. lav. non costituisce violazione di alcuna norma. Il procedimento di tutela ex art. 28 St. lav. vede come soggetti attivi: solo le aticolazioni locali delle confederazioni maggiormente lavorative. solo le r.s.a. solo gli organismi locali dei sindacati di livello nazione. solo il datore di lavoro. La tutela nei confronti della condotta anti-sindacale: comporta solo una tutela ripristinatoria, ma non inibitoria. comporta solo una tutela di tipo penale. comporta una tutela inibitoria e ripristinatoria. comporta solo una tutela inibitoria, ma non ripristinatoria. I lavoratori hanno diritto di riunirsi in assemblea: Solo previa autorizzazione del datore di lavoro. Solamente fuori dell'orario di lavoro;. Soltanto durante l'orario di lavoro, nei limiti di dieci ore annue, per le quali non verrà corrisposta la normale retribuzione. Fuori dell'orario di lavoro e durante l'orario di lavoro, nei limiti di dieci ore annue;. Quale tra questi non è un diritto sindacale?. diritto all'equo compenso. diritto d'assemblea. diritto d'affissione. diritto di referendum. Secondo l'art. 25 St. lav.: Il datore di lavoro non ha il potere di sindacare il contenuto dei comunicati sindacali, ma può rimuoverli. Il datore di lavoro non ha il potere di sindacare il contenuto dei comunicati sindacali e non può rimuoverli;. nessuna delle precedenti risposte è corretta. Il datore di lavoro ha il potere di sindacare il contenuto dei comunicati sindacali e di rimuoverli;. Quale delle seguenti affermazioni è vera?. All’esito del referendum del 1995, le r.s.a. possono essere costituite solo ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva, nell’ambito delle associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Nel Testo unico del 10 gennaio 2014, il quale trova attuazione, la rappresentatività sindacale è stata finalmente disciplinata. All’esito del referendum del 1995 l’unico indice di riconoscimento della rappresentatività ai fini dell’art. 19 St. lav. è direttamente indicato dal legislatore nella stipulazione del contratto collettivo applicato nell’unità produttiva. All’esito del referendum del 1995, l'art. 19 St. lav. riconosce in via presuntiva la maggiore rappresentatività alle associazioni sindacali solo per il fatto di appartenere ai sindacati confederali. Ai sensi dell'art. 19 St. lav., le r.s.a. possono essere costituite: su iniziativa dei lavoratori, in ogni unità produttiva con meno di 15 dipendenti. su iniziativa dei lavoratori, in ogni unità produttiva con più di 15 dipendenti. su iniziativa di almeno 15 lavoraori, in ogni azienda per ciascun sindacato. su iniziativa del datore di lavoro. La libertà di organizzazione sindacale: attribuisce la natura di ente pubblico ai sindacato. consiste nella libertà del sindacato di autodeterminarsi sia dal punto di vista organizzativo che negoziale. Impone un unico modello di organizzazione per il sindacato, che può essere soltanto un'associazione riconosciuta. consiste esclusivamente nella libertà del sindacato di autodeterminarsi soltanto dal punto di vista organizzativo, ma non negoziale. La libertà sindacale ex art. 30 Cost.: ha un contenuto esclusivamente negativo. impone al lavoratore di iscriversi ad un sindacato. ha un contenuto sia positivo che negativo. ha un contenuto esclusivamente positivo. La libertà sindacale ex art. 39 Cost.: è riconosciuta solo a livello collettivo. è riconosciuta solo a livello individuale. è riconosciuta sia a livello individuale che collettivo. non è riconosciuta ai lavoratori a tempo determinato. Le r.s.u. sono costituite: non sono previste particolari regole. tramite nomina da parte del datore di lavoro. tramite lelezioni a suffraggio universale da parte dei lavoratori occupati presso l'unità produttiva. tramite nomina delle organizzazioni sindacali. L'interesse collettivo è: un interesse individuale. la somma degli interessi individuali. nessuna delle precedenti risposte è corretta. la sintesi degli interessi individuali. Il diritto del lavoro include principalmente normative riguardanti: solo la previdenza sociale. Le condizioni di lavoro, i diritti sindacali e la previdenza sociale. solo le condizioni di lavoro. solo i diritti sindacali. QUALI SONO LE PRINCIPALI NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO. Art. 36 cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, norme su Jobs Act, L. 223 /91, L. 741/59, L. 1027/60. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;. Il sindacato: è un'agenzia nazionale. di norma è un'associazione privata non riconosciuta. è un'associazione di diritto privato riconosciuta. è un organismo di diritto pubblico. QUALI SONO LE NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost. Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91, d.lgs. 22/2015, d.lgs. 23/2015, d.lgs. 81/2015. Il diritto del lavoro nasce principalmente per: tutelare i lavoratori da condizioni di lavoro sfruttatrici. favorire la libertà di mercato. Regolare i contratti tra i liberi professionisti. garantire solo i diritti degli imprenditori. Quale evento storico ha contribuito maggiormente allo sviluppo del diritto del lavoro?. La Rivoluzione Industriale. L'invenzione della stampa. La Seconda Guerra Mondiale. Il boom economico. QUALI SONO LE NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine. Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91. Non sono fonti del diritto del lavoro: i contratti collettivi. le circolari. gli usi. le leggi. Il contratto individuale: non può recepire il contratto collettivo. nessuna delle precedenti risposte è corretta. può recepire il contratto collettivo. deve recepire il contratto collettivo. L'art. 39 Cost. riguarda principalmente: il divieto del lavoro minorile. la disciplina dei licenziamenti. la libertà sindacale. la sicurezza sul lavoro. Chi stabilisce la durata del contratto collettivo?. la legge. le parti. solo il datore di lavoro. la Costituzione. QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 309 Cost., art. 36 Cost. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, regolamenti ministeriali, raccomandazioni UE. Il contratto collettivo di diritto comune: è parificato alla legge. ha efficacia generalizzata. è un atto dell'autonomia privata. ha la stessa efficacia dei contratti collettivi corporativi. Quale istituzione internazionale svolge un ruolo chiave nella tutela dei diritti dei lavoratori a livello mondiale?. la Corte Penale Internazionale (CPI). l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). il Fondo Monetario Internazionale (FMI). la Commissione dell'Unione Europea. Il contratto collettivo successivo: può modificare anche in pejus i trattamenti previsti dal precedente solo per i lavoratori iscritti. può modificare in pejus i trattamenti previsti dal precedente di pari livello solo in alcuni casi previsti dalla legge. può modificare anche in pejus i trattamenti previsti dal precedente. non può modificare in pejus i trattamenti previsti dal precedente di pari livello. Il corrispettivo nel rapporto di lavoro autonomo può essere determinato: soltanto dalle parti. dalle parti e/o dalle tariffe professionali. soltanto dalle tariffe professionali. se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe professionali o gli usi, è stabilito dal giudice. I contratti collettivi corporativi: erano efficaci soltanto per gli operai. avevano efficacia generalizzata. avevano efficacia ultra partes. avevano efficacia inter partes. La parte del contratto collettivo che determina i livelli minimi di trattamento economico è definita: parte normativa. parte gestionale. parte obbligatoria. nessuna delle precedenti risposte è corretta. Nella determinazione della retribuzione minima: Il giudice può prendere come riferimento il contratto collettivo. Il giudice può prendere come riferimento il contratto collettivo, il quale troverà così applicazione in ogni sua parte;. Il giudice è obbligato a scegliere come parametro di riferimento il contratto collettivo;. il giudice nin può discostari dal contratto collettivo di riferimento. L'art. 39, commi 2-3-4, Cost.: è una norma vigente ed attuata. è una norma attuata ma non più vigente. è una norma mai attuata ma ancora vigente. è una norma abrogata e quindi non più vigente. Per efficacia soggettiva del contratto collettivo si intende: L'inderogabilità del contratto collettivo aziendale rispetto al contratto collettivo nazionale. l'individuazione dei soggetti destinatari degli effetti del contratto collettivo. la possibilità di costituire r.s.u. L'individuazione dei soggetti che sono esclusi dagli effetti del contratto collettivo. Per efficacia oggettiva del contratto collettivo si intende: l'individuazione dei soggetti destinatari degli effetti del contratto collettivo. L'inderogabilità del contratto collettivo aziendale rispetto al contratto collettivo nazionale. la possibilità di costituire r.s.a. l'inderogabilità del contratto collettivo da parte del contratto individuale. Nell'individuare il trattamento più favorevole nel confronto tra contratto collettivo e contratto individuale il criterio del conglobamento: prevede il raffronto tra i contratti globalmente considerati. prevede il raffronto tra le singole clausole contrattuali. prevede il raffronto tra istituti. è pevisto dalla legge. Nei rapporti tra contratto collettivo nazionale e contratto collettivo aziendale, di regola: Non esiste una norma di legge che stabilisce quale si applichi. si applica l'art. 2077 c.c. Si applica l'art. 51 d.lgs. n. 81/2015. si applica l'art. 39 Cost. Le intese specifiche ex art. 8 d.l. n. 138/2011, stipulate secondo il criterio maggioritario. hanno efficacia generale, verso tutti i lavoratori, iscritti e non iscritti. hanno efficacia generale, nell'ambito delle confederazioni che hano sottoscritto il TU del 2014. sono prevista da una norma dichiarata incostituzionale. Hanno efficacia limitata ai lavoratori iscritti al sindacato stipulante. Se il contratto collettivo è a tempo determinato: alla scadenza del termine non produce effetti, salvo clausole di ultrattività. alla scadenza del termine produce effetti, salvo clausole di rinnovo automativo. alla scadenza del termine produce effetti (cd. ultrattività). alla scadenza del termine rimane sempre in vigore fino al rinnovo del contratto successivo. Le clausole di tregua sindacale, secondo l'interpretazione prevalente: non sono legittime. impegnano le parti collettive che le hanno sottoscritte ed i lavotatori ad esse iscritti. Impegnano solo le parti collettive che le hanno sottoscritte, non i singoli lavoratori. impegnano tutte le parti collettive, anche quelle che non le hanno sottoscritte. I primi contratti collettivi venivano chiamati: concordati di tariffa. contratti collettivi di diritto comune. contratti individuali. contratti corporativi. Quando il lavoratore esercita il diritto di sciopero, il datore di lavoro: non è tenuto a corrispondere la retribuzione per il periodo non lavorato, non può imputare l'assenza come inadempimento. può imputare l'assenza come inadempimento e quindi non è tenuto a corrispondere la retribuzione. è tenuto a corrispondere la retribuzione per il periodo non lavorato e non può imputare l'assenza come inadempimento. può licenziare il lavoratore per giusta causa. La serrata è: un reato. sempre legittima. di norma un inadempimento. un illecito amministrativo. L'art. 40 Cost.: riguarda la libertà sindacale. riguarda la libertà di associazione. tutte le precedenti risposte sono corrette. prevede il diritto di sciopero. Lo sciopero politico: Pur non essendo qualificabile come diritto, rappresenta una forma di esercizio di attività sindacale, ed è quindi una libertà del lavoratore. È qualificabile come diritto, ma solamente con riguardo a determinate materie di interesse collettivo e subordinatamente al rispetto di un procedimento specifico. È qualificabile come diritto del lavoratore in quanto forma di esercizio di attività sindacale. è vietato. Per danno alla produttività si intende: rendimento dell'impresa nei seguenti due mesi. capacità produttiva dell'impresa. il prodotto effettivamente lavorato. rapporto ricavi-costi dell'impresa. Lo sciopero, secondo un'intepretazione prevalente: è un diritto a titolarità collettiva e ad esercizio collettivo. è un diritto a titolarità individuale e ad esercizio collettivo. è un diritto a titolarità collettiva e ad esercizio individuale. è un diritto a titolarità individuale e ad esercizio individuale. Sono titolari del diritto di sciopero: i lavoratori subordinati e i lavoratori autonomi deboli. i corpi militari. i marittimi in corso di navigazione. solo i lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Chi è titolare del diritto di sciopero?. il sindacato. i singoli individui. il datore di lavoro. le r.s.a. L'ordinanza di precettazione: autorizza l'esercizio del diritto di sciopero. contiene il divieto, previo preavviso e con obbligo di motivazione, di astensione collettiva. regola il differimento, la riduzione o l'integrazione delle regola attraverso cui si svolge l'astensione collettiva. è illegittima. Sono servizi pubblici essenziali i servizi diretti a garantire: tutti i diritti di rango costituzionale. solo il diritto alla saluto e il diritto di libera circolazione. I diritti della persona di preminente rilievo costituzionale. tutti i diritti della persona riconosciuti dalla legge. Le prestazioni indispensabili di cui alla legge n. 146/1990: sono individuate dal giudice. sono individuate esclusivamente dalla Commissione di Garanzia. sono individuate dalla legge. sono individuate dalle Parti sociali e, in via suppletiva, dalla Commissione di Garanzia. La disciplina in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali: è contenuta nella contrattazione collettiva. è contenuta nella Costituzione. è contenuta nella l. n. 146/1990 e ss.mm.ii. è stata delineata in via giurisprudenziale. Per le collaborazioni a progetto: non si applica il rito del lavoro. continuano a essere in vigore gli artt. 61-69 bis del Dlgs. n. 276/2003. dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del lavoro subordinato. le modalità di esecuzione della prestazione sono organizzate dal committente. Il lavoro agile: è una modalità di esecuzione della prestazione di lavoro subordinato. è una nuova fattispecie contrattuale. è una forma di collaborazione coordinata e continuativa. è una forma di lavoro autonomo. Nel nostro ordinamento, il diritto alla disconnessione: non è riconosciuto. è riconosciuto solo con riferimento ai lavoratori agili. è riconosciuto per i lavoratori a tempo determinato. è riconosciuto a tutti i lavoratori. Nel lavoro agile: parte della prestazione deve essere necessariamente svolta presso il domicilio del prestatore. tutta la prestazione deve essere svolta fuori dall'azienda. parte delle prestazione deve essere svolta in azienda. tutta la prestazione deve essere svolta all'interno dell'azienda. Il patto di lavoro agile: deve essere scritto ad substantiam. non prevede alcuna forma. deve essere scritto per relationem. deve essere scritto ad probationem. In cosa consiste il potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro?. nell'emanazione di ordini specifici, oltre che nell'esercizio di un'assidua attività di vigilanza e controllo nell' esecuzione delle prestazioni lavorative, nel diritto a stabilire l'orario di lavoro. nell'esercizio del potere disciplinare. nell' esecuzione delle prestazioni lavorative, nel diritto a stabilire l'orario di lavoro. nel diritto del datore di lavoro a pretendere dal lavoratore un comportamento improntato a diligenza e lealtà. I lavoratori tramite piattaforma digitale ai sensi dell'art. 47-bis ss. d.lgs. n. 81/2015: sono collaboratori coordinati e continuativi. sono lavoratori subordinati. sono collaboratori etero-organizzati. sono lavoratori autonomi. Il concetto di subordinazione funzionale: Indica che la collaborazione del prestatore di lavoro, “alle dipendenze” dello stesso imprenditore, deve essere idonea a soddisfare l’interesse di quest’ultimo. nessuna delle precedenti risposte è corretta. coincide con il concetto di subordinazione tecnica. indica che l’imprenditore ha il potere di determinare al momento di costituzione del rapporto, e di modificare unilateralmente in corso di rapporto, le modalità di esecuzione della prestazione di lavoro. Per le collaborazioni a progetto: continuano a essere in vigore gli artt. 61-69 bis del Dlgs. n. 276/2003. non si applica il rito del lavoro. dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del lavoro subordinato. le modalità di esecuzione della prestazione sono organizzate dal committente. Il D.Lgs 276/2003. non è applicabile alle pubbliche amministrazioni e al loro personale. è applicabile a tutte le pubbliche amministrazioni a eccezione delle Forze di polizia e al personale militare. è applicabile in tutti i settori sia pubblici che privati. si applica ai datori di lavoro sia pubblici che privati che abbiano alle loro dipendenze più di quindici dipendenti. Come può essere definito il lavoro a progetto disciplinato dagli artt. 61-69 del D.Lgs. n. 276/2003?. è il contratto di collaborazione organizzato dal committente avente a oggetto l'esecuzione di attività che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative. è il contratto di collaborazione continuata e continuativa avente a oggetto specifico l'esecuzione di una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti specifici determinati dal committente. è il contratto di collaborazione le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai luoghi e ai tempi di lavoro. è il contratto intermittente avente a oggetto specifico l'esecuzione di una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti o programmi di lavoro o fasi di esso. In che cosa consiste la parasubordinazione?. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente. nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa familiare. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. In che cosa consiste la parasubordinazione?. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa familiare. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente. nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale. In che cosa consiste la parasubordinazione?. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente. nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale. nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa familiare. Gli indici di subordinazione: non vengono più utilizzati dalla giurisprudenza. permettono di distinguere la fattispecie del lavoro subordinato da quella del lavoro autonomo. permettono di distinguere la fattispecie del lavoro subordinato da quella del lavoro autonomo. sono definiti dalla legge. Ai sensi dell'art. 47-bis ss. d.lgs. n. 81/2015: i rider subordinati sono destinatari della tutela soltanto se svolgono una determinata attività consistente nelle consegna di beni, per conto, altrui, in ambito urbano e con l'utilizzo di determinati mezzi di locomozione. i rider autonomi sono destinatari della tutela soltanto se svolgono una determinata attività consistente nelle consegna di beni, per conto, altrui, in ambito urbano e con l'utilizzo di determinati mezzi di locomozione. i rider autonomi sono destinatari della tutela soltanto se svolgono una determinata attività consistente nelle consegna di beni, per conto, altrui, non in ambito urbano e con l'utilizzo di determinati mezzi di locomozione. i rider autonomi sono destinatari della tutela soltanto se svolgono una determinata attività consistente nelle consegna di beni, per conto, altrui, in ambito urbano, indipendentemente dal mezzo di locomozione utilizzato. Il concetto di subordinazione tecnica: Indica che la collaborazione del prestatore di lavoro, “alle dipendenze” dello stesso imprenditore, deve essere idonea a soddisfare l’interesse di quest’ultimo. coincide con il concetto di subordinazione funzionale. indica che l’imprenditore ha il potere di determinare al momento di costituzione del rapporto, e di modificare unilateralmente in corso di rapporto, le modalità di esecuzione della prestazione di lavoro. nessuna delle precedenti risposte è corretta. La forma scritta per il contratto di lavoro: non è mai richiesta ad substantiam. è richiesta ad substantiam solo per alcune tipologie contrattuali. è sempre richiesta ad probationem. è sempre richiesta ad substantiam. Nel rapporto di lavoro subordinato: il lavoratore e datore di lavoro possono essere solo una persona fisica che giuridica. il datore di lavoro può essere sia una persona fisica che giuridica, mentre il lavoratore solo una persona fisica. il lavoratore e il datore e di lavoro possono essere sia una persona fisica che giuridica. il lavoratore può essere sia una persona fisica che giuridica, mentre il datore di lavoro solo una persona fisica. Di norma l'età minima per l'ammissione al lavoro salariato è: 12 anni. 16 anni. 18 anni. non esiste un'età minima per accedere al lavoro salariato. Il prestatore di lavoro subordinato è colui che: si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. si obbliga gratuitamente a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze dell'imprenditore. si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale sotto la direzione dell'imprenditore. In merito agli indici di subordinazione: devono necessariamente coesistere almeno tre criteri per identificare la fattispecie di lavoro subordinato. è necessario che tutti i criteri coesistano per identificare la fattispecie di lavoro subordinato. basta un solo criterio per identificare la fattispecie di lavoro subordinato. nessuno dei criteri è da solo sufficiente ad identificare la fattispecie di lavoro subordinato. Il prestatore d'opera intellettuale: ha l'obbligo di iscrizione negli albi o elenchi. non può essere mai considerato un prestatore d'opera ex art. 2222 c.c. non ha alcun obbligo particolare. deve essere sempre considerato un prestatore d'opera ex art. 2222 c.c. Per coordinamento nelle co.co.co. si intende: il vincolo di subordinazione tra il prestatore d'opera e il committente. il vincolo di etero-organizzazione tra il prestatore d'opera e il committente. tutte le precedenti risposte sono corrette. il collegamento funzionale tra l'attività del prestatore d'opera e quella del committente. I requisiti delle collaborazioni ex art. 409, n. 3, c.p.c.: è solo il coordinamento. è l'etero-organizzazione. sono la continuatività e il coordinamento. è solo la continuatività. Non è un indice di subordinazione: l'assunzione del rischio. le direttive. l'obbligazione di mezzi e l'obbligazione di risultato. la forma scritta del contratto. L'art. 409, n. 3, c.p.c.: ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo tipo contrattuale. ha introdotto il lavoro agile. ha introdotto un nuovo contratto di lavoro subordinato. non ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo tipo contrattuale. I tratti caratterizzanti le collaborazioni organizzate dal committente sono: il carattere prevalentemente personale; la continuità; l'autonomia nell'organizzazione. il carattere prevalentemente personale; l'istantaneità; l'etero-organizzazione. il carattere esclusivamente personale; la continuità; l'etero-organizzazione. il carattere prevalentemente personale; la continuità; l'etero-organizzazione. I requisiti del contratto d'opera sono: la consensualità, la gratuità, la commutatività e, di norma, l'istantaneità dell'adempimento. la consensualità, l'onerosità, la commutatività e sempre l'istantaneità dell'adempimento. la consensualità, l'onerosità, la commutatività e, di norma, l'istantaneità dell'adempimento. la consensualità, l'onerosità, la commutatività, ma mai l'istantaneità dell'adempimento. Il prestatore d'opera: è sempre una persona fisica. è sempre una persona giuridica. non può mai essere una persona fisica. può essere sia una persona giuridica che fisica. Il periodo di prova non può superare: i sei mesi salva la durata superiore prevista dai contratti collettivi. inderogabilmente i sei mesi. i sei mesi salva la durata inferiore prevista dai contratti collettivi. i dodici mesi. Durante il periodo di prova: nessuna delle precedenti risposte è corretta. le parti possono recedere liberamente, senza obbligo di preavviso. le parti non possono recedere liberamente. le parti possono recedere liberamente, con obbligo di preavviso. Il patto di prova: non prevede alcuna forma. deve essere scritto per relationem. deve essere scritto ad probationem. deve essere scritto ad substantiam. |





