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DIRITTO PRIVATO E DELLO SPORT

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DIRITTO PRIVATO E DELLO SPORT

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Chisci Tiziana ECampus

Creation Date: 2024/05/27

Category: Others

Number of questions: 81

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Come si definiscono le norme giuridiche in base al tipo di comando?. norme precettive e suppletive. norme perfette e norme imperfette. norme permissive e proibitive. norme cogenti e norme relative.

Nell'ambito del diritto comunitario si definiscono decisioni: gli atti con i quali il Parlamento Europeo delega ai Governi degli stati membri l’emanazione dei decreti legislativi per l’attuazione delle direttive. gli atti che hanno efficacia obbligatoria, ma con portata indirizzata a specifici destinatari. gli atti che si rivolgono agli organi legislativi degli Stati membri con lo scopo di armonizzare le legislazioni interne dei singoli Stati. gli atti con portata generale e carattere obbligatorio che hanno immediata e diretta applicazione in tutti gli stati membri.

Sono decreti legge: gli atti aventi forza di legge adottati dal Governo su delega del Parlamento per un tempo limitato e per oggetti definiti. gli atti normativi di carattere provvisorio aventi forza di legge, adottati dal Governo in casi straordinari di necessità ed urgenza. gli atti aventi forza di legge emanati da autorità amministrative su delega del Governo. gli atti aventi forza di legge emanati dalle regioni.

Il Codice Civile è composto da quanti articoli?. 2669. 2969. 2789. 2569.

Nell'ambito delle situazioni giuridiche attive, come viene definito il diritto potestativo?. la posizione giuridica di cui è titolare un soggetto nei confronti della pubblica amministrazione. il potere riconosciuto ad un soggetto di ottenere, attuando un determinato comportamento, un vantaggio producendo una modificazione nella sfera giuridica di altri soggetti. il potere attribuito ad un soggetto per la realizzazione di un proprio interesse tutelato e garantito dall'ordinamento giuridico in quanto ritenuto meritevole di tutela. il potere di agire attribuito al singolo non nel suo interesse, ma per realizzare un interesse altrui.

Nell'ambito delle situazioni giuridiche passive, come viene definito l’obbligo?. la situazione giuridica soggettiva che impone a determinati soggetti di tenere un certo comportamento che soddisfi l’interesse altrui sacrificando il proprio. la situazione giuridica soggettiva in cui si trova colui che deve limitarsi a rispettare una situazione di supremazia altrui. la situazione giuridica in cui si trova un soggetto titolare di un potere il cui esercizio è condizionato all'osservanza di un certo comportamento. la situazione giuridica in cui si trova un soggetto che subisce le conseguenze dell’esercizio di un potere altrui.

la preclusione dell’esercizio di un diritto in virtù del fatto che il titolare dello stesso non ha posto in essere una determinata attività. la perdita del diritto per il possesso della cosa protratto per un certo periodo di tempo da parte di un soggetto diverso dal. titolare del diritto medesimo. l’estinzione del diritto soggettivo per inerzia del titolare protratta per un certo periodo di tempo. la perdita del diritto per rinuncia espressa del titolare.

I termini di prescrizione possono essere interrotti: nei casi in cui risulti particolarmente gravoso esercitare il diritto per la particolare tipologia dei rapporti intercorrenti tra chi subisce la prescrizione e chi se ne avvantaggia. quando l’inerzia del titolare del diritto viene a mancare o perché egli compie un atto o perché il diritto viene riconosciuto dal soggetto passivo del rapporto. esclusivamente quando il titolare del diritto compie un atto nel quale la legge riconosce la volontà di esercitare il suo diritto. esclusivamente quando il soggetto passivo, cioè colui contro il quale il diritto può essere fatto valere, effettua il riconoscimento dell’altrui diritto.

. I casi e i termini della decadenza trovano la loro fonte: sia nella legge che nella volontà delle parti. esclusivamente nella legge a tutela di un interesse generale. esclusivamente nella legge a tutela di un interesse particolare. esclusivamente nella volontà delle parti nell'interesse di uno dei soggetti.

La capacità di agire è: l’attitudine di un soggetto ad essere titolari di posizioni giuridiche soggettive. la capacità di agire in giudizio. l’idoneità del soggetto a porre in essere atti negoziali destinati a produrre effetti nella sua sfera giuridica. la capacità di essere titolari di diritti e di dover.

Quando il minore è di diritto emancipato?. al compimento del sedicesimo anno di età. in seguito al matrimonio e previa autorizzazione di entrambi i genitori. quando il minore che ha compiuto 16 anni, viene ammesso al matrimonio su autorizzazione del giudice. al compimento del diciottesimo anno di età.

Quando si acquista la capacità giuridica?. al momento del concepimento. al momento della nascita. al compimento della maggiore età. non si acquista in quanto è un diritto innato.

L’incapacità assoluta consegue ad un provvedimento di: inabilitazione. nomina dell’amministratore di sostegno. emancipazione del minore. interdizione.

Si definisce la capacità giuridica come: la capacità di agire in giudizio. l’idoneità del soggetto a porre in essere atti negoziali destinati a produrre effetti nella sua sfera giuridica. la capacità di un soggetto di compiere atti giuridici. l’attitudine di un soggetto ad essere titolare di situazioni giuridiche attive e passive.

Quali atti può compiere il minore emancipato?. atti eccedenti l’ordinaria amministrazione con il consenso del curatore e previa autorizzazione del giudice tutelare. atti di ordinaria amministrazione soltanto con l’assistenza del curatore. qualsiasi atto purché con l’assistenza del curatore. atti di straordinaria amministrazione da solo se autorizzato dal Tribunale.

hi, abusando abitualmente di sostanze alcoliche o stupefacenti, espone sé o la propria famiglia a gravi pregiudizi economici, che conseguenze può subire?. la dichiarazione di interdizione legale. la nomina di un amministrazione di sostegno. la dichiarazione di inabilitazione. la dichiarazione di interdizione giudiziale.

Il domicilio è il luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi; il domicilio può essere stabilito: per legge o per volontà dell'interessato. esclusivamente dalla legge. dalle autorità amministrative. esclusivamente dall’interessato.

La morte della persona determina la perdita definitiva della capacità giuridica e della capacità di agire; ad essa consegue: la trasmissione ai successori di tutti i diritti patrimoniali. l’estinzione di tutti i debiti del de cuis. l’estinzione anche di alcuni diritti di natura patrimoniale. l’estinzione soltanto dei diritti inerenti alla persona cd. diritti intrasmissibili.

Come si definisce la residenza: il luogo in cui la persona svolge in prevalenza le sue relazioni sociali. il luogo in cui la persona stabilisce la sede principale dei propri affari e interessi. il luogo in cui la persona ha la sua volontaria e abituale dimora. il luogo in cui la persona si trova attualmente.

L’assenza dichiarata con sentenza del Tribunale quando la persona si è allontanata dal luogo del suo ultimo domicilio o residenza e sono trascorsi almeno 2 anni dal giorno in cui risale l’ultima notizia dello scomparso, produce i seguenti effetti: i soggetti obbligati nei confronti del soggetto scomparso sono definitivamente liberati. l’immissione nel possesso temporaneo dei beni con potere di disposizione. l’immissione nel possesso temporaneo dei beni con potere di godimento. lo scioglimento del matrimonio.

Quale condizione soggettiva causa l'interdizione legale?. una condanna definitiva all’ergastolo ovvero alla reclusione per reati non colposi, per un tempo non inferiore a 5 anni. una condizione di abituale infermità mentale tale da rendere la persona incapace di provvedere ai propri interessi sia. patrimoniali che extra-patrimoniali. l'abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti tale da esporre la persona o la famiglia a gravi pregiudizi economici sordomutismo e cecità dalla nascita.

Il tutore, nominato dal giudice tutelare, ha la rappresentanza legale dell’incapace e può: compiere anche gli atti di straordinaria amministrazione indicati dall’art. 374 c.c. purché con l’autorizzazione del Giudice Tutelare. compiere esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione volti a salvaguardare il patrimonio dell’incapace. compiere esclusivamente gli atti necessari al mantenimento dell’incapace. compiere qualsiasi atto purché dimostri di aver agito per necessità o per utilità evidente dell’incapace.

Gli atti compiuti dal minore: sono sempre nulli. sono sempre annullabili. sono annullabili purché il minore non abbia occultato con raggiri la sua minore età. sono annullabili soltanto nel caso in cui siano pregiudizievoli per il minore.

Ai nascituri non concepiti, subordinatamente all'evento della nascita, viene riconosciuto dal nostro ordinamento: il diritto di succedere mortis causa esclusivamente per legge. esclusivamente il diritto di ricevere per donazione. il diritto di succedere per testamento senza alcuna condizione. il diritto di succedere per testamento purché figli di persona vivente al momento dell’apertura della successione.

I diritti della personalità non sono: diritti imprescrittibili. diritti trasmissibili. diritti assoluti. diritti personalissimi.

Quali sono i presupposti necessari per ottenere dal giudice la tutela del diritto all'immagine?. che l'immagine della persona sia esposta o pubblicata fuori dei casi consentititi dalla legge o con pregiudizio della reputazione e del decoro della persona o dei suoi congiunti. che la riproduzione dell’immagine sia giustificata dalla necessità di giustizia o di polizia. che l'immagine ritragga un personaggio notorio. che la pubblicazione sia collegata ad eventi di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.

In caso di violazione dei diritti della personalità l’ordinamento prevede la possibilità di esperire vari rimedi; non rientra in tali rimedi: la pubblicazione della sentenza sui giornali. l'azione petitoria. l'azione inibitoria. l'azione risarcitoria.

Nei comitati si definiscono promotori: coloro che gestiscono i fondi raccolti. coloro che contribuiscono o si impegnano a contribuire alla raccolta fondi. coloro che organizzano la raccolta fondi. coloro che promuovono le attività del comitato.

Le associazioni non riconosciute si distinguono da quelle riconosciute: per il perseguimento di uno scopo di natura diversa. solo per non aver chiesto o ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica. per essere dotate di un fondo comune. per essere dotate di una organizzazione interna regolata da uno statuto.

La persona giuridica si estingue: per le cause previste nella Costituzione. per le cause previste nell'atto costitutivo e nello statuto. per decisione del rappresentante legale dell’ente. per inattività.

Elemento caratteristico dell’associazione non riconosciuta è l’autonomia patrimoniale imperfetta, pertanto delle obbligazioni assunte rispondono: solo l’associazione con il fondo comune. solo i fondatori dell’associazione. tutti gli associati con i loro patrimoni. oltre che l’associazione con il fondo comune, anche personalmente e solidalmente coloro che hanno agito in nome e per conto della stessa.

Delle obbligazioni assunte dalla persona giuridica rispondono: soltanto i soggetti fondatori. soltanto l’ente con il proprio patrimonio. l’ente con il suo patrimonio, ma anche personalmente e solidalmente coloro che hanno agito in nome e per conto dello stesso. anche gli associati con i loro patrimoni personali.

Si definiscono enti a struttura istituzionale: le società. i comitati. le fondazioni. le associazioni.

Si definiscono astratti: quei negozi caratterizzati dalla causa quale elemento essenziale e costitutivo. quei negozi i cui effetti si producono prescindendo dalla causa che resta per così dire svincolata. quei negozi che non corrispondono ai tipi previsti e disciplinati dalla legge. quei negozi per la cui validità non è richiesta una forma determinata.

Si definiscono atti giuridici in senso stretto o meri atti giuridici: i comportamenti consapevoli e volontari le cui conseguenze non dipendono dalla volontà di chi li compie, ma da una espressa disposizione di legge. quei comportamenti le cui conseguenze dipendono esclusivamente dalla volontà di chi li compie. l’operazione materiale che si traduce in modificazioni del mondo esterno. l’evento naturale che determina conseguenze giuridiche indipendentemente dalla volontà dell’uomo soltanto per il semplice fatto di essersi oggettivamente verificato.

Si ha riserva mentale quando: il soggetto intenzionalmente dichiara una cosa diversa da quella che vuole effettivamente, senza che l’altra parte possa accorgersi della divergenza. la dichiarazione di volontà è emessa solo per non risultare sgraditi o per non ricevere rimproveri. la dichiarazione del soggetto ha apparente contenuto giuridico, ma in realtà è resa per scherzo. la dichiarazione del soggetto ha apparente contenuto giuridico, ma in realtà è resa a scopo didattico.

L’errore ostativo, causa di annullabilità del contratto, si ha quando l’errore cade: sul processo di formazione della volontà. sulla natura o sull'oggetto del contratto. sulla dichiarazione o sulla trasmissione della volontà. sulle qualità essenziali dei contraenti.

Quando si ha simulazione relativa?. quando i soggetti, per raggiungere l’effetto perseguibile attraverso un determinato negozio, si servono di un altro negozio che invece di regola è destinato ad uno scopo diverso. quando le parti fingono di porre in essere un negozio giuridico mentre in realtà il negozio produce i suoi effetti nella sfera giuridica di un altro soggetto. quando le parti, d’accordo tra loro, dichiarano di porre in essere un negozio giuridico mentre in realtà vogliono un negozio diverso da quello che appare. quando le parti, d’accordo tra loro, dichiarano di porre in essere un negozio giuridico mentre in realtà non vogliono alcun negozio.

In materia di negozio giuridico, qualora si rilevi una divergenza tra volontà e dichiarazione di volontà: il negozio giuridico è sempre nullo in quanto frutto di una volontà manifestata dal dichiarante non conforme alla sua reale volontà. il negozio giuridico è sempre annullabile. il negozio è valido in quanto si ritiene sufficiente a dar vita al negozio la dichiarazione di volontà. il negozio è valido se colui al quale la dichiarazione è destinata non era in grado di conoscere la non corrispondenza della dichiarazione al volere del dichiarante.

Secondo il disposto dell’art. 1429 c.c. l'errore è essenziale ai fini dell'annullabilità del contratto, quando cade: anche su un errore di calcolo. su un errore di diritto purché non sia stata la ragione unica o principale che ha indotto il soggetto a compiere il negozio. sull’identità o sulle qualità della persona dell’altro contraente purché l’una e l’altra siano state determinanti per il consenso. quando cade sulla forma del contratto.

Ai sensi dell’art. 1427 c.c. un negozio affetto dai vizi relativi alla volontà sarà: nullo, perché manca la volontà. inefficace, perché la volontà è viziata pertanto non idonea a produrre effetti. annullabile, perché la volontà seppur conforme alla dichiarazione, risulta viziata nel suo procedimento di formazione. comunque valido, perché la volontà è conforme alla dichiarazione.

A norma del l’art. 1429 del Codice Civile in quali casi l’errore di diritto è essenziale ai fini dell’annullabilità del contratto?. quando cade sulla natura o sull'oggetto del contratto. quando cade su una qualità dell'oggetto della prestazione che, secondo il comune apprezzamento in relazione alle circostanze, deve ritenersi determinante del consenso. quando verte su un elemento o circostanza che è stata la ragione unica o principale che ha indotto il soggetto a stipulare il contratto. quando cade sull'identità della persona dell'altro contraente, ancorché non sia stata determinante del consenso.

. La violenza psichica o morale per determinare l’annullabilità del contratto deve: consistere nella minaccia di un male ingiusto e notevole rivolta esclusivamente ai beni della persona allo scopo di spingerla a concludere un negozio giuridico. consistere nella minaccia di un male ingiusto e notevole rivolta alla persona e ai suoi beni allo scopo di spingerla a concludere un negozio giuridico. consistere nella necessità, nota alla controparte, di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona. consistere nella minaccia di un male ingiusto e notevole rivolta soltanto alla persona allo scopo di spingerla a concludere un negozio giuridico.

Il dolo consiste in artifici e raggiri in forza dei quali un soggetto è indotto a concludere un contratto che altrimenti non avrebbe concluso o che avrebbe. concluso a condizioni diverse; il dolo proveniente da un soggetto terzo:. rende il contratto sempre annullabile. rende il contratto nullo. rende il contratto annullabile soltanto se il raggiro era noto al contraente che ne ha tratto vantaggio non incide sulla validità del contratto.

Il dolo incidente comporta: nessuna conseguenza trattandosi di raggiri che hanno soltanto indotto una parte a concludere un negozio giuridico a condizioni meno gravose. l'annullabilità del contratto in quanto senza i raggiri la parte avrebbe concluso il contratto a condizioni diverse. la nullità del contratto. l'obbligo per il contraente in mala fede di risarcire i danni conseguenti al raggiro.

Il negozio giuridico posto in essere da un rappresentante incapace naturale: è inefficace. è sempre annullabile. è annullabile salvo che il contenuto del negozio sia predeterminato dal rappresentato. è nullo.

Si ha rappresentanza indiretta quando: un soggetto compie un’attività giuridica per conto, ma non in nome di un altro soggetto. quando un soggetto, formalmente estraneo al contratto concluso da terzi, ne diviene tuttavia parte sostanziale. un soggetto agisce non solo per conto, ma anche in nome di un altro soggetto. un soggetto svolge una mera attività di trasmissione del volere altrui senza manifestare una volontà negoziale propria.

Qual è la condizione giuridica del contratto che il rappresentante conclude con se stesso svolgendo contemporaneamente il ruolo delle due parti contraenti?. il contratto è nullo. il contratto è, di regola, annullabile tranne quando il rappresentato abbia autorizzato specificatamente il rappresentante a contrarre. il contratto è valido nel solo caso in cui il contenuto sia stato predeterminato dal rappresentante. il contratto è inefficace.

Il negozio compiuto dal cd. falsus procurator cioè da colui che ha agito come rappresentante senza averne il potere o eccedendo i limiti delle facoltà conferitegli è inefficace; il difetto o l’eccesso di potere rappresentativo: è insanabile. può essere sanato dal rappresentato tramite ratifica. può essere sanato dal rappresentato tramite convalida. è sanabile soltanto nei casi espressamente previsti dal Codice Civile.

Il diritto di proprietà NON è un diritto: pieno. esclusivo. perpetuo. prescrittibile.

Tra i modi di acquisto della proprietà a titolo originario si definisce invenzione: l’acquisto della proprietà, mediante incorporazione per opera dell’uomo o per evento naturale, di beni appartenenti a proprietari diversi. l’acquisto della proprietà per effetto del possesso protratto per un certo tempo. l’acquisto della proprietà tramite il ritrovamento di un bene mobile smarrito ossia perduto involontariamente dal proprietario o dal possessore. l’acquisto della proprietà tramite la presa di possesso di cose mobili che non appartengono ad alcuno.

In materia di diritti reali, quale di questa affermazione risulta non corretta?. i diritti reali sono diritti che hanno ad oggetto un bene valutabile economicamente. i privati hanno la facoltà di costituire anche diritti reali diversi da quelli espressamente previsti dalla legge. il diritto reale può essere opposto dal suo titolare nei confronti di chiunque possieda la cosa o vanti un diritto sulla stessa. il titolare di un diritto reale esercita direttamente il suo potere sulla cosa, soddisfacendo il proprio interesse senza il tramite dell’altrui cooperazione.

I beni demaniali possono essere alienati?. si, ma solo a determinati soggetti. no, ma possono essere usucapiti. si, ma solo con le modalità stabilite dalle leggi di diritto pubblico. no, in nessun caso.

Per essere considerate beni, le cose devono essere entità: non suscettibili di appropriazione cioè cose di cui tutti possono fruire senza impedirne la fruizione agli altri soggetti. disponibili in natura in quantità illimitata rispetto ai bisogni dell'uomo. da cui è possibile trarre utilità e quindi idonee a soddisfare un bisogno umano. alle quali non necessariamente è attribuibile un valore.

Tra le azioni petitorie a difesa del diritto di proprietà, qual è l’azione negatoria?. l’azione con cui i proprietari dei fondi confinanti agiscono in giudizio per ottenere l’apposizione dei termini. l’azione esercitata dal proprietario del bene per far dichiarare l’inesistenza di diritti vantati da terzi sul bene stesso. l’azione concessa a chi si afferma proprietario di un bene, ma non ne ha il possesso al fine di ottenere l’accertamento del suo diritto e la conseguente condanna di chi lo possiede alla sua restituzione. l’azione a cui si ricorre per rivendicare il confine tra due fondi che risulta incerto.

Il proprietario di un fondo può impedire le immissioni di fumo o di calore derivanti dal fondo del vicino?. no, in nessun caso. sì, in ogni caso. sì, se superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. nei casi espressamente previsti dalla legge.

Secondo il disposto dell’art. 1102 c.c. che disciplina l’uso della cosa comune, quale di queste affermazioni non è corretta?. ciascun partecipante alla comunione ha il diritto di usare la cosa comune purché non impedisca agli altri partecipanti di usarla. ciascun partecipante alla comunione ha il diritto di usare la cosa comune purché non ne alteri la destinazione economica. ciascun partecipante alla comunione può disporre del proprio diritto anche oltre i limiti della sua quota. ciascun partecipante può cedere ad altri il godimento della cosa nei limiti della sua quota.

Il diritto di servitù si caratterizza per: essere stabilito a vantaggio di un fondo e non a vantaggio personale del proprietario del fondo stesso. poter essere trasferito separatamente dalla proprietà dello stesso fondo dominante. il fatto che i fondi devono appartenere allo stesso proprietario. il fatto che i fondi necessariamente devono essere distanti.

Qual è il limite massimo di durata dell'usufrutto costituito dal proprietario in favore di una persona fisica?. 30 anni. la vita dell'usufruttuario. non ci sono limiti, in quanto il diritto di usufrutto può essere trasmesso agli eredi dell’usufruttuario. la vita del nudo proprietario.

Quale di queste caratteristiche si riferisce al diritto reale di enfiteusi?. la gratuità. l'obbligo di migliorare i fondi. la durata necessariamente temporanea. la vicinanza dei fondi.

Il diritto concesso dal proprietario del suolo di fare costruire e mantenere al di sopra di esso una costruzione a favore di un terzo che acquista la proprietà della costruzione separata da quella del suolo che rimane al concedente è: un diritto di superficie. una servitù. un diritto di enfiteusi. un diritto di uso.

Si definisce usucapione?. un modo di acquisto della proprietà tramite il possesso protratto per un certo periodo di tempo e la corrispondente inerzia del precedente titolare. l'istituto in cui l’inerzia del titolare protratta per un certo periodo di tempo determina l’estinzione del diritto stesso. la perdita del diritto per rinuncia espressa del titolare. la preclusione dell’esercizio di un diritto in virtù del fatto che il titolare dello stesso non ha posto in essere una determinata attività.

Il possesso non può essere acquistato: a titolo originario mediante apprensione fisica della cosa accompagnata dall'animus possidenti. mediante atti di apprensione fisica della cosa compiuti per mera tolleranza altrui. per successione mortis causa a titolo universale o particolare. mediante consegna di un bene da parte del precedente possessore al nuovo.

Ai sensi dell’art. 1140 c.c., il possesso viene definito: uno stato di diritto riconosciuto e protetto dall'ordinamento giuridico. una situazione caratterizzata dalla sola intenzione del soggetto di comportarsi, in riferimento al bene, come il proprietario o il titolare di un altro diritto reale, senza la disponibilità del bene che spetta ad altro soggetto. un potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà o di un altro diritto reale. un mero potere di fatto sulla cosa non accompagnato dalla volontà del soggetto di compiere un’attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà o di un altro diritto reale.

Il principio "possesso vale titolo" si applica: solo ai beni immobili. anche alle universalità di mobili. anche ai beni mobili registrati. solo ai beni mobili.

Si definiscono obbligazioni solidali attive: le obbligazioni con pluralità di debitori caratterizzate dal fatto che ciascuno dei debitori è tenuto ad adempiere l’intera prestazione a favore dell’unico creditore. le obbligazioni con pluralità di creditori nel caso in cui ciascuno creditore può pretendere dall'unico debitore soltanto la propria parte. le obbligazioni con pluralità di debitori caratterizzate dal fatto che ciascuno dei debitori è obbligato ad effettuare una parte soltanto della prestazione unitaria. le obbligazioni con pluralità di creditori caratterizzate dal fatto che ciascuno creditore può pretendere dall'unico debitore l’intero adempimento.

L’adempimento di una obbligazione naturale cioè di una obbligazione che nasce in virtù di un dovere morale e sociale: comporta sempre la non ripetibilità della prestazione purché sia stata eseguita spontaneamente. comporta la ripetibilità della prestazione soltanto nel caso in cui sia stata effettuata a favore di un soggetto incapace. comporta la non ripetibilità della prestazione eseguita spontaneamente e da un soggetto capace. non è obbligatorio dal momento che il debitore non è giuridicamente obbligato ad eseguire la prestazione.

Gli interessi convenzionali stabiliti ad un tasso superiore a quello legale: sono vietati dalla legge. devono essere determinati con scrittura privata autenticata. possono essere determinati dalle parti senza alcuna formalità. richiedono la forma scritta ad substantiam.

Si dicono interessi compensativi: gli interessi stabiliti dalle parti a compensazione di reciproche posizione di credito. gli interessi dovuti quale corrispettivo per il godimento del denaro del creditore da parte del debitore. gli interessi dovuti dal debitore come risarcimento del danno derivante al creditore dal ritardo nel pagamento di una somma di denaro. gli interessi previsti nel caso di obbligazioni di valore aventi cioè originariamente per oggetto una prestazione diversa dal pagamento.

Quando l’obbligazione ha per oggetto due o più prestazioni e il debitore si libera eseguendone interamente una sola, siamo in presenza di un’obbligazione: facoltativa. cumulativa. divisibile. alternativa.

Sono parti del contratto di accollo: il creditore e il debitore, ma non il terzo. il debitore e il soggetto terzo estraneo al rapporto obbligatorio originario. il creditore e un soggetto terzo estraneo al rapporto obbligatorio originario. il creditore, il debitore e il terzo estraneo.

per aversi surrogazione per volontà del creditore: è sufficiente che il creditore ricevendo il pagamento dal terzo dichiari di farlo subentrare nei suoi diritti nei confronti del debitore. è sufficiente che il creditore che riceve il pagamento dal terzo mostri la sua volontà di farlo subentrare nella sua posizione anche attraverso un comportamento concludente. non si richiede nessuna formalità così colui che paga il debito altrui subentra nei diritti spettanti al creditore indipendentemente dalla volontà di quest’ultimo e del debitore. è necessario che il creditore ricevendo il pagamento dal terzo dichiari di farlo subentrare nei suoi diritti nei confronti del debitore in modo espresso e contemporaneamente al pagamento.

Nella cessione del credito, il creditore cedente è tenuto a garantire la solvibilità del debitore ceduto cioè la realizzabilità del credito?. no, il rischio di insolvenza grava sempre sul cessionario. no, salvo che le parti con apposito patto stabiliscano che il cedente debba prestare tale garanzia. si, il creditore cedente in caso di inadempimento del debitore ceduto risponderà sempre nei confronti del cessionario restituendo quanto aveva eventualmente ricevuto come corrispettivo della cessione. si, salvo che tale garanzia sia esclusa con apposito patto tra le parti.

Quando la cessione del credito ha efficacia nei riguardi del debitore ceduto?. soltanto se il debitore ceduto ha dato il proprio consenso partecipando alla stipulazione del contratto. quando il debitore ceduto l’ha accettata o gli è stata notificata dal cedente o dal cessionario. soltanto nel caso in cui il debitore ceduto l’abbia accettata. soltanto nel caso in cui sia stata notificata al debitore dal cedente o dal cessionario.

Quando l’impossibilità di adempiere l’obbligazione libera il debitore?. quando è imprevedibile, soggettiva, imputabile al debitore. quando è soggettiva, preesistente ed evitabile. quando è oggettiva, sopravvenuta e non imputabile al debitore. quando è oggettiva, temporanea ed inevitabile.

. Quando si ha estinzione dell’obbligazione per remissione del debito?. quando due persone sono obbligate reciprocamente l’una verso l’altra. quando la prestazione viene adempiuta da un soggetto diverso dal debitore originario che viene liberato. quando le parti sostituiscono all’obbligazione originaria una nuova obbligazione con oggetto o titolo diverso. quando il creditore con atto unilaterale dichiara di rinunciare al suo credito.

Non rientra nei modi di estinzione dell’obbligazione a carattere non satisfattorio: la remissione del debito. l’impossibilità sopravvenuta della prestazione. la novazione. la compensazione.

Al fine della messa in mora del creditore, se l'obbligazione ha per oggetto denaro, titoli o titoli di credito ovvero cose mobili da consegnare al domicilio del creditore, l'offerta della prestazione deve essere: reale o per intimazione a scelta del debitore. reale. effettuata mediante deposito. per intimazione.

Quando si ha mora del creditore?. quando, ricevuto il pagamento, il creditore rifiuta di rilasciare idonea documentazione attestante l’avvenuto adempimento. quando il creditore, senza motivo legittimo, rifiuti di ricevere l'esatto adempimento o non compie quanto è necessario affinché il debitore possa adempiere l'obbligazione. quando il creditore contesta il corretto adempimento al debitore, non accettando la sua prestazione. quando il creditore, scaduto il termine per l'adempimento, non intima per iscritto al debitore di adempiere l'obbligazione.

Il debitore può liberarsi eseguendo una prestazione diversa da quella dedotta in obbligazione?. no, perché il debitore è tenuto all'esatto adempimento. si, purché la prestazione eseguita dal debitore in luogo di quella dedotta in origine nell'obbligazione sia di uguale valore. si, purché il creditore acconsenta. si, purché il debitore esegua una prestazione di valore maggiore di quella dedotta in origine nell'obbligazione.

Ai sensi dell’art. 1175 c.c., il creditore e il debitore, nell'esercizio dei propri diritti e nell'adempimento dei propri doveri, devono comportarsi: secondo quanto previsto nel titolo costitutivo dell’obbligazione. secondo le regole della correttezza. con la diligenza del buon padre di famiglia. secondo gli usi.

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