Diritto Pubblico
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Con il nomen iuris di popolo, inteso quale elemento costitutivo dello stato, si intende designare: l'insieme di coloro che risiedono sul territorio di uno stato. la comunità di tutti coloro che risiedono nello stato ed hanno i medesimi valori ed ideali. la comunità di tutti coloro a cui l'ordinamento statale assegna lo status di cittadino. l'insieme dei soli cittadini di uno stato titolari del diritto di voto. Lo Stato come ordinamento giuridico si caratterizza per: il popolo e il territorio. la sovranità. il popolo e la sovranità. il territorio, il popolo e la sovranità. Il brocardo "ubi societas ibi ius" sta a significare: ogni organizzazione sociale costituisce un ordinamento giuridico. ogni ordinamento giuridico corrisponde a una comunità politica. ogni organizzazione sociale determina la corrispondente esistenza di uno Stato. ogni organizzazione sociale di tipo pubblicistico costituisce un ordinamento giuridico. La sovranità si configura come: attributo che deriva dal voto popolare. supremazia verso l'esterno e indipendenza verso l'interno. originarietà, indipendenza verso l'esterno e supremazia verso l'interno. limite di validità sottoposto al solo sindacato di legittimità costituzionale. Ai sensi dell'art. 10 della Costituzione: l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. l'ordinamento italiano consente alle limitazioni di sovranità necessarie a realizzare l'Unione europea. l'ordinamento giuridico italiano si conforma ai trattati internazionali. l'ordinamento italiano consente alle limitazioni di sovranità necessarie a realizzare l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Lo statuto albertino costituisce un tipico esempio di: costituzione flessibile. costituzione rigida. costituzione immodificabile. costituzione modificabile solo dal Monarca. Secondo il modello liberale della Costituzione: essa sedimenta gli equilibri naturali e lo spontaneismo sociale: la Carta censisce e formalizza assetti e regole del corpo sociale. essa deve svolgere un ruolo palingenetico e ingegneristico rispetto al contesto sociale, economico e politico. occorre disciplinare solo le libertà economiche, la difesa e la giustizia, secondo il modello dello Stato minimo. la Monarchia è la forma di governo che garantisce in misura maggiore l'assetto della rivoluzione borghese. Il modello cattolico e quello delle sinistre della Costituzione: sono inconciliabili, perché il primo si basa sul riconoscimento principale al fattore e all'indentità religiosa, mentre il secondo postula l'ateismo. entrambi, al contrario di quello liberale, si caricano di una spiccata valenza palingenetica: non fotografano la realtà sociale, ma aspirano a ridisegnarla positivizzando un modello etico. si basano solo sul modello delle libertà e dei diritti negativi, senza forme d'intervento pubblico diretto. si sono duramente scontrato ma a prevalere è stato quello cattolico. Il modello culturale delle sinistre: assume il conflitto dialettico come modulo del divenire sociale ed istituzionale;. è invece improntato alla composizione organicistica del conflitto, alla logica dello stemperamento e alla logica inclusiva dell'et et. è ispirato agli scritti di Marx e Engels. in Italia non ha mai attecchito in modo compiuto, dopo la seconda guerra mondiale. Secondo i più recenti orientamenti dottrinali, la Costituzione materiale è: l'insieme delle norme che il potere costituente ha voluto sottrarre dalla modifica degli organi statali, finanche nell'ipotesi in cui essi volessero servirsi del potere di revisione costituzionale. la Costituzione consacrata nel testo scritto. un bilancio dell'assetto dei rapporti di forza fra le istituzioni in un dato momento storico, privo di valore giuridico. una formula dottrinale per indicare i casi di ineffettività delle disposizioni previste dalla Costituzione formale. Ai sensi dell'articolo 2 della costituzione, la repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo: esclusivamente al singolo. esclusivamente ai cittadini. sia al singolo che alle formazioni sociali stabilite dalla legge. sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità. Il principio costituzionale di uguaglianza: è sancito dall'art. 3 della Costituzione. non è sancito dalla Costituzione, ma è stato enunciato successivamente dalla giurisprudenza costituzionale. è sancito dall'art. 1 della Costituzione. è sancito dall'art. 2 della Costituzione. Il senso del principio personalista di cui all'art. 2 Cost. è ben esplicato da una frase di Moro: un cittadino non è pienamente democratico se non vive e osserva le regole della Costituzione. uno Stato non è pienamente democratico se non è al servizio dell'uomo, se non ha come fine supremo la dignità, la libertà, l'autonomia della persona umana. lo stato viene comunque prima della persona perché solo esso può garantire la sua vita, libertà e proprietà. il cittadino può sviluppare la sua personalità solo all'interno della comunità statuale. All'art. 2 Cost., che vuol dire la disposizione, nel punto in cui afferma «riconosce…i diritti inviolabili dell'uomo»: il verbo «riconoscere» evoca l'idea che i diritti trovino la loro fonte primigenia in una «dote» innata alla persona umana in quanto tale. Essi preesistono allo Stato, che si limita a riconoscerli, positivizzandoli in norme giuridiche e apprestando strumenti di garanzia e tutela (i quali danno loro effettività). lo Stato deve concedere con proprie norme i diritti alle persone, singole e associate. lo Stato può negare alcuni diritti, purché, in cambio, ne introduca di nuovi, ma tenendo ferma la quantità di diritti riconosciuta dal catalogo costituzionale. si tratta di una tipica formula della cultura giuridica positivista. Il senso del principio pluralista di cui all'art. 2 Cost. è che: poiché l'uomo è creatura sociale che realizza la sua esperienza di vita in una pluralità di corpi intermedi: a) anche in essi vanno garantiti i suoi diritti; b) va riconosciuta e garantita l'esistenza stessa del fenomeno pluralistico. il principio pluralista coincide in realtà con la libertà di riunione. il principio pluralista coincide in realtà con la libertà di associazione. il principio pluralista coincide in realtà con la libertà di associarsi in partiti politici e con il ruolo della famiglia, fondata sul matrimonio. Il senso del principio solidarietà di cui all'art. 2 Cost. è che: è necessario adempiere al solo dovere tributario. è necessario adempiere al solo dovere di difendere la Patria. il principio solidarista impone il rispetto di doveri inderogabili e consente l'omogeneità minima della compagine sociale: le comunità sono cementate dai doveri comuni più che dai diritti. il principio solidarista equivale al principio pluralista, secondo la giurisprudenza costituzionale. Secondo l'art. 1 Cost.: l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. l'Italia è una Repubblica costituzionale e la sovranità appartiene al popolo, che determina le forme e i limiti della Costituzione. la sovranità appartiene al popolo, che determina la forma repubblicana e la Costituzione. nella repubblica democratica, la sovranità popolare prevale sulla Costituzione. L'art. 3, comma 1, Cost., sancisce: il principio di uguaglianza sostanziale. il principio lavorista. il principio democratico. il principio di uguaglianza formale. L'art. 3, comma 2, Cost., sancisce: il principio di uguaglianza sostanziale. il principio di uguaglianza formale. il principio solidarista. il principio repubblicano. Secondo l'art. 4 Cost.: la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. la Repubblica riconosce adeguate forme di sostegno al reddito per i cittadini. la Repubblica riconosce il diritto di voto ai cittadini impiegati in attività lavorativa dopo il diciottesimo anno di età. la Repubblica riconosce il principio di uguaglianza sostanziale. Gli atti ed i fatti normativi che sono abilitati a costituire l'ordinamento stesso, ponendo in essere e rinnovando le norme che lo compongono, sono definiti: fonti di cognizione del diritto. fonti di produzione del diritto. fatti giuridici. norme giuridiche. Nel caso di incompatibilità fra norme legislative sopravvenute e norme legislative precedenti, in assenza di uno specifico disposto normativo, si verifica una ipotesi di: abrogazione tacita. abrogazione espressa. invalidità originaria. illegittimità. La consuetudine è considerata nell'ordinamento italiano: una fonte-fatto. una fonte-atto. una fonte primaria. una fonte di cognizione. I tratti caratteristici della norma giuridica sono: generalità e ultrattività. generalità, astrattezza e retroattività. generalità, astrattezza e innovatività. generalità, astrattezza e ultrattività. Le fonti extra ordinem sono: atti o fatti approvati direttamente dal corpo elettorale, dotati quindi di straordinaria legittimazione. atti o fatti capaci non previsti o contrari all'ordinamento capaci comunque d'innovarlo, secondo il principio di effettività. le leggi e gli atti aventi forza di legge. gli usi richiamati dalla legge. Le leggi personali: sono le leggi provvedimento. sono leggi generali e astratte. sono incostituzionali rispetto all'art. 53 Cost. riguardano soggetti determinati. Per riserva di legge s'intende: quei casi in cui la legge riserva al regolamento la disciplina di determinate materie. quei casi in cui la Costituzione riserva la disciplina di una determinata materia alla legge formale e agli atti aventi forza di legge, sottraendola alle fonti ad essi subordinati. quei casi in cui il regolamento riserva alla legge la disciplina di determinate materie. quei casi in cui i regolamenti parlamentari riservano alla legge la disciplina di determinate materie. Le tipologie di riserva di legge esistenti sono: relativa e assoluta. assoluta e rinforzata. relativa, assoluta, semplice e rinforzata. rinforzata e relativa. La forza attiva di legge è. la capacità di modificare altre fonti. la capacità di resistere alle modifiche apportate da altre fonti. la riserva rinforzata. il regime giuridico di sottoposizione alla Corte costituzionale. La forza passiva di legge è. la riserva rinforzata. la capacità di modificare altre fonti. il regime giuridico di sottoposizione alla Corte costituzionale. la capacità di resistere alle modifiche apportate da altre fonti. Tra i seguenti regolamenti di organi costituzionali, sono espressamente previsti dalla costituzione: i soli regolamenti delle camere. i regolamenti della presidenza della repubblica. i regolamenti della corte costituzionale. i soli regolamenti delle camere e della presidenza della repubblica. Ai sensi dell'articolo 75 della costituzione, non possono essere sottoposte a referendum abrogativo: le leggi di amnistia e indulto. le leggi aventi contenuto politico. le leggi in materia di libertà civili. gli atti aventi forza di legge. Il decreto legislativo: è un atto avente forza di legge. è un atto amministrativo. è un decreto-legge. è un atto che non richiede emanazione da parte del Presidente della Repubblica. La legge di delega deve indicare: il termine e l'oggetto. l'oggetto e i principi e criteri direttivi. i principi e i criteri direttivi. l'oggetto, il termine e i principi e criteri direttivi. Sul contrasto fra legge di delega e decreto legislativo giudica: il giudice ordinario. il giudice amministrativo. la Corte costituzionale. il Consiglio di Stato. Le fonti di diritto derivato dell'Unione europea sono: i trattati e i principi generali. i trattati sottoscritti dall'UE. le raccomandazioni e i pareri. le direttive, i regolamenti e le decisioni. Fra le fonti dell'Unione europea, il regolamento si caratterizza in quanto: ha portata generale, è obbligatorio in tutti i suoi elementi ed è direttamente applicabile negli ordinamenti degli Stati membri. vincolano gli Stati al raggiungimento di determinati scopi entro un certo limite temporale, lasciando piena libertà quanto alla scelta della forma e dei mezzi da utilizzare. contengono disposizioni di portata individuale e concreta. contengono raccomandazioni non vincolanti. Tre le fonti dell'Unione europea, la direttiva si caratterizza in quanto: ha portata generale, è obbligatorio in tutti i suoi elementi ed è direttamente applicabile negli ordinamenti degli Stati membri. vincolano gli Stati al raggiungimento di determinati scopi entro un certo limite temporale, lasciando piena libertà quanto alla scelta della forma e dei mezzi da utilizzare. contengono disposizioni di portata individuale e concreta. contengono raccomandazioni non vincolanti. Tre le fonti dell'Unione europea, la decisione si caratterizza in quanto: ha portata generale, è obbligatorio in tutti i suoi elementi ed è direttamente applicabile negli ordinamenti degli Stati membri. vincolano gli Stati al raggiungimento di determinati scopi entro un certo limite temporale, lasciando piena libertà quanto alla scelta della forma e dei mezzi da utilizzare. contengono disposizioni di portata individuale e concreta. contengono raccomandazioni non vincolanti. I pareri e le raccomandazioni: sono fonti dell'UE. non sono mai previste nei Trattati. non sono fonti dell'UE. sono atti esclusivamente statali. Gli statuti delle Regioni ordinarie sono adottati: con legge costituzionale. con legge approvata a maggioranza semplice in prima deliberazione, e a maggioranza dei 2/3 in seconda deliberazione, a intervallo non inferiore di 3 mesi. con legge approvata a maggioranza assoluta con due deliberazioni successive ad un intervallo non inferiore a 2 mesi. con legge approvata a maggioranza dei 2/3, in due successive deliberazioni a intervallo non inferiore a 3 mesi. Gli statuti delle Regioni speciali sono adottati: con legge costituzionale, ma possono essere modificati con un procedimento in parte differente rispetto a quello di cui all'art. 138 Cost. come gli statuti delle Regioni ordinarie, salvi i limiti di materia. con legge approvata a maggioranza dei 2/3, in due successive deliberazioni a intervallo non inferiore a 3 mesi. con legge approvata a maggioranza assoluta con due deliberazioni successive ad un intervallo non inferiore a 2 mesi. L'art. 117 Cost. delinea le seguenti tipologie di competenze legislative: esclusive e concorrenti. esclusive, concorrenti e residuali. esclusive e residuali. concorrenti, ripartite e residuali. Le leggi regionali sono promulgate: dal consiglio regionale. non sono promulgate, sono direttamente approvate. dal consiglio delle autonomie locali. dal presidente della Regione. Le leggi regionali sono approvate: dal consiglio regionale. non sono approvate, sono direttamente promulgate. dal consiglio delle autonomie locali. dal presidente della Regione. La nozione di forme di Stato individua: il tipo di Costituzione, rigida o flessibile, dello Stato. come si combinano i tre elementi costitutivi dello Stato (popolo, territorio, sovranità). come si relazionano fra loro gli enti locali (città, province e comuni). come si suddividono le classi sociali. Nello Stato assoluto: la Costituzione è sempre giurisdizionalmente garantita. il sovrano è sempre il popolo. il potere giurisdizionale non è previsto. il sovrano è legibus solutus. Lo Stato liberale si caratterizza fra l'altro per: il principio di unità dei poteri. il principio di uguaglianza sostanziale. il principio di separazione dei poteri. la cura paternalista del sovrano per i cittadini. Lo Stato sociale: segue storicamente lo Stato liberale. precede storicamente lo Stato liberale. precede storicamente lo Stato assoluto. è una forma di patrimonialismo potestativo. La liberal-democrazia: tutela le libertà e i diritti individuali. è l'opposto dello Stato sociale. è l'opposto dello Stato liberale. è una forma di Stato la cui esperienza storica si è conclusa nell'Ottocento. Con la locuzione 'forma di governo' comunemente si indica: il modo in cui le funzioni dello stato sono distribuite ed organizzate tra i diversi organi costituzionali, con particolare riguardo all'attività di indirizzo politico. l'articolazione territoriale dello stato. l'organizzazione dei ministeri. esclusivamente le norme che disciplinano i rapporti fra stato, regioni ed enti locali. Il titolare del potere esecutivo nella forma di governo direttoriale è: un organo monocratico. il direttore. il presidente del consiglio. un organo collegiale. La caratteristica indefettibile della forma di governo parlamentare è costituita dal rapporto di fiducia che deve sussistere permanentemente tra: parlamento e capo dello stato. parlamento e governo. governo e capo dello stato. parlamento e corpo elettorale. Quale tra i seguenti stati si caratterizza per una forma di governo comunemente definita semipresidenziale: stati uniti. gran bretagna. francia. germania. La liberal-democrazia: è una forma di governo dualista. è una forma di governo monista. è una forma di Stato. è una variante terminologica del premierato. Quando il bicameralismo è asimmetrico: può avere la funzione di garantire le rappresentanze territoriali. lo Stato non è democratico. lo Stato non è liberale. non può accadere. Il sistema italiano è: bicamerale asimmetrico. monocamerale asimmetrico. bicamerale perfetto o paritario. monocamerale simmetrico. L'elettorato attivo per le Camere in base alla Costituzione: è fissato in 25 anni sia per la Camera che per il Senato, come l'elettorato passivo. è fissato in 25 anni per la Camera e in 18 per il Senato. è fissato in 18 anni per la Camera e in 25 per il Senato. è fissato in 18 anni per entrambe le Camere. L'elettorato passivo per le Camere in base alla Costituzione: è fissato in 18 anni sia per la Camera che per il Senato, come l'elettorato passivo attivo. è fissato in 25 anni per la Camera e in 40 per il Senato. è fissato in 18 anni per la Camera e in 25 per il Senato. è fissato in 25 anni per entrambe le Camere. L'art. 67, nel sancire che ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza : il principio di rappresentanza politica. il divieto di mandato imperativo. il principio di nazionalità dell'elettorato. il principio proporzionale nella determinazione del sistema elettorale. I gruppi parlamentari: Sono associazioni che i deputati e i senatori possono liberamente costituire sulla base dell'affinità politica, ove riescano a raggiungere un numero minimo di aderenti stabilito nei regolamenti di ciascuna Camera. sono i partiti politici. erano previsti sotto il vigore dello Statuto albertino. sono previsti nell'esperienza costituzionale inglese. Le commissioni parlamentari: sono previste nei soli sistemi monocamerali. sono organi a costituzione facoltativa. sono organi necessari, espressamente previsti dalla Costituzione. costituiscono la proiezione dei partiti politici. Il Parlamento svolge funzioni: solo legislative. solo d'indirizzo. legislative e d'indirizzo. legislative, d'indirizzo e controllo. Le Camere: sono presieduta ciascuna da un Presidente nominato dal Presidente della Repubblica. hanno un unico Presidente, che esercita le funzioni rispetto a entrambe. sono presieduta ciascuna da un Presidente da esse stesse nominato eletto. sono presiedute da soggetti diversi a rotazione semestrale. Le Camere rispetto al Governo: revocano ma non conferiscono la fiducia. conferiscono e revocano la fiducia. conferiscono ma non revocano la fiducia. non conferiscono e non revocano la fiducia. La prorogatio del Presidente della Repubblica: non è mai ammessa. è sempre ammessa. opera esclusivamente se le Camere sono sciolte o mancano meno di 3 mesi alla fine della legislatura. opera esclusivamente nel c.d. semestre bianco. Il Presidente della Repubblica è: un organo monocratico. un organo collegiale. un organo vitalizio. un organo non elettivo. Il Presidente della Repubblica è eletto: a scrutinio palese. a scrutinio segreto. a maggioranza semplice. all'unanimità. L'elettorato passivo per la Presidenza della Repubblica è pari ad anni: 25. 40. 55. 50. Secondo il testo esatto dell'art. 89 Cost.: nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri competenti, che ne assumono la responsabilità. nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai senatori. tutti gli atti del Presidente della Repubblica sono esenti da controfirma, se non originano da una proposta governativa. nessun atto del Governo è valido se non è controfirmato dal Presidente della Repubblica. Secondo la tradizionale classificazione degli atti del Presidente della Repubblica, lo scioglimento delle Camere è: un atto sostanzialmente presidenziale. un atto sostanzialmente governativo. un atto paritario o duumvirale. un atto personale. Secondo la tradizionale classificazione degli atti del Presidente della Repubblica, la nomina di cinque giudici costituzionali è atto: sostanzialmente presidenziale. sostanzialmente governativo. paritario o duumvirale. personale. Secondo la tradizionale classificazione degli atti del Presidente della Repubblica, l'emanazione di un regolamento governativo è atto: sostanzialmente presidenziale. sostanzialmente governativo. paritario o duumvirale. personale. L'art. 88 Cost., in materia di scioglimento delle Camere: dispone che prima dell'adozione del decreto di scioglimento delle Camere siano obbligatoriamente sentiti i Presidenti delle Camere. L'atto presidenziale non richiede controfirma. dispone che prima dell'adozione del decreto di scioglimento delle Camere siano obbligatoriamente sentiti i Presidenti delle Camere. L'atto presidenziale deve essere controfirmato dal Presidente del Consiglio. dispone che l'atto sia firmato dal Presidente della Repubblica dopo le consultazioni, e previa controfirma del Presidente del Consiglio. non prefigura alcuna procedura rigida e si seguono perciò prassi e consuetudini costituzionali. Il Governo ha principalmente funzione: d'indirizzo politico ed esecutiva. giurisdizionale. solo amministrativa. solo legislativa. Secondo l'art. 95 Cost. il Presidente del Consiglio: esegue le deliberazioni del Consiglio dei Ministri. dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. è l'unico titolare del potere esecutivo. è subordinato ai Ministri. Il Consiglio dei Ministri fra l'altro: esegue le deliberazioni del Presidente del Consiglio. ha potere d'iniziativa referendaria. ha potere d'iniziativa legislativa. non può promuovere ricorso alla Corte costituzionale. I viceministri: sono organi costituzionalmente necessari. sono almeno 3. sono almeno 2. sono organi non necessari. Il Governo è immesso nella pienezza delle sue funzioni a seguito: del voto di fiducia. della nomina presidenziale. delle elezioni. della prima seduta del Consiglio dei Ministri. Per pubblica amministrazione s'intende: quell'insieme di organi e di enti che svolgono una funzione amministrativa, ossia l'attività di realizzazione concreta dei fini pubblici individuati dagli atti normativi e dagli organi ai quali spetta il potere di indirizzo politico, per lo più attraverso l'esercizio di poteri autoritativi. il complesso di attività previste dalla legge, assegnate a soggetti pubblici o privati, comunque finalizzate alla realizzazione d'interessi generali mediante strumenti contrattuali. l'apparato che esercita il potere sovrano di creare e applicare la legge. l'insieme delle sole burocrazie ministeriali, di carattere fiduciario. Costituiscono corollari del principio costituzionale del buon andamento: la legalità e il merito. efficacia, efficienza, ed economicità. la realizzazione di utili da riversare alle pubbliche finanze. la massimizzazione dell'utilità del cittadino-utente. L'attività dell'amministrazione si fonda: sul solo principio di legalità formale. sul solo principio di legalità sostanziale. sul principio di legalità sia formale che sostanziale. sul principio di legittimità. Le autorità indipendenti: sono organismi dotati di poteri legislativi. sono organismi privi di natura amministrativa. sono organismi dotati di poteri legislativi. sono indipendenti rispetto al Governo. Il principio d'imparzialità: vieta solo di effettuare penalizzazioni ad personam. è espressione del principio del buon andamento. non solo vieta di effettuare favoritismi o penalizzazioni antitetici all'interesse pubblico da soddisfare (imparzialità negativa) ma impone di identificare e ponderare tutti gli interessi coinvolti pubblici e privati (imparzialità positiva). non è previsto dalla Costituzione ma solo a livello legislativo. Il principio del contraddittorio implica che: non solo a ciascuno dev'essere garantito il potere di difendersi dagli addebiti ma anche quello di contestare dialetticamente gli accertamenti e l'acquisizione delle prove nel processo. che il giudice non necessariamente deve essere terzo e imparziale, se si garantisce la parità delle armi. che lo svolgimento del processo deve sempre svolgersi in presenza. il ruolo principale per l'accusa. I giudici straordinari e quelli speciali: sono sempre vietati dalla Costituzione, senza alcuna deroga. sono sempre ammessi dalla Costituzione. I giudici straordinari sono quelli istituiti eccezionalmente e una tantum per risolvere specifiche controversie secondo procedure eccezionali. I giudici speciali sono quelli cui sia affidata in via esclusiva la trattazione di classi di questioni individuate per materie. non esistono più dopo la riforma costituzionale del 2001. In base al principio di obbligatorietà dell'azione penale: il giudice deve disporre il rinvio a giudizio. il pubblico ministero di fronte ad una notizia di reato, qualora non ritenga di dover procedere all'archiviazione, deve esercitare l'azione penale. il pubblico ministero non può richiedere l'archiviazione. il pubblico ministero può discrezionalmente selezionare i casi in cui esercitarla. L'art. 108 Cost. sancisce: la riserva relativa di legge in materia di ordinamenti giudiziario. il principio del contraddittorio. il principio della nomofilachia. la riserva assoluta di legge in materia di ordinamento giudiziario. In base all'art. 104 Cost.: la riserva relativa di legge in materia di ordinamenti giudiziario. la magistratura costituisce un ordine autonomo e sovrano. la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente dalle Camere. Il consiglio dell'Unione europea: esercita congiuntamente al Parlamento Europeo la funzione legislativa e la funzione di bilancio nonché funzioni di definizione delle politiche e di coordinamento alle condizioni stabilite nei Trattati. esercita congiuntamente alla Commissione la funzione legislativa e la funzione di bilancio nonché funzioni di definizione delle politiche e di coordinamento alle condizioni stabilite nei Trattati. esercita congiuntamente alla Commissione e al Consiglio d'europa, in esclusiva, la funzione d'indirizzo politico. è l'organo che rappresenta i cittadini europei. Il Parlamento europeo: prima del 1979 era eletto a suffragio universale, diretto, libero e segreto. dal 1979 è eletto a suffragio universale, diretto, libero e segreto. è eletto dai Parlamenti nazionali al loro interno, secondo un sistema proporzionale. è eletto dai Parlamenti nazionali al loro interno, secondo un sistema maggioritario. Il consiglio europeo: esercita congiuntamente al Parlamento Europeo la funzione legislativa e la funzione di bilancio nonché funzioni di definizione delle politiche e di coordinamento alle condizioni stabilite nei Trattati. dal 1979 è eletto a suffragio universale, diretto, libero e segreto. dà all'Unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali. è eletto dai Parlamenti nazionali al loro interno, secondo un sistema maggioritario. Al comitato economico e sociale: spettano poteri legislativi. spettano poteri di bilancio. non spettano poteri in quanto è previsto solo dalla legislazione nazionale di alcuni Paesi. spettano prevalentemente compiti consultivi. Il SEBC: è composto dalla BCE e dalle banche centrali nazionali ed è retto dagli organi decisionali della BCE. è composto solo dalla BCE. è composto solo dalle autorità bancarie nazionali. è un organismo internazionale. Il regionalismo italiano nel testo costituzionale del 1948: si caratterizzava per un ruolo tutorio dello Stato. si caratterizzava per una impostazione simile ai modelli federali. si caratterizzava per una impostazione decisamente propensa all'autonomia regionale. era assente ed è stato poi introdotto solo con la riforma del Titolo V. La riforma del Titolo V del 2001 fra l'altro ha: rafforzato il potere d'intervento dello Stato. rafforzato l'autonomia organizzativa delle Regioni ordinarie e speciali mediante la modifica dell'oggetto e del procedimento di formazione degli Statuti ordinari e la previsione di leggi statutarie per le Regioni speciali. sottratto poteri alle Regioni per attribuirli agli enti locali. confermato nei principi essenziali l'impianto del testo costituzionale del 1949. La forma di governo regionale: è disciplinata esclusivamente dalla Costituzione. è disciplinata esclusivamente dalle Regioni. è rimessa in parte all'autonomia degli enti e in parte alla Costituzione. è disciplinata dalla legge statale. La mozione di sfiducia a livello regionale, secondo la Costituzione: può essere rivolta solo a singoli assessori, ma non al Presidente. non è prevista. può essere approvata solo a maggioranza dei 2/3 dei votanti. è rivolta al Presidente della Giunta a maggioranza assoluta anziché semplice come per il Parlamento. In caso di elezione diretta del Presidente della Giunta la Costituzione impone: il principio del simul stabunt simul cadent. il principio della sfiducia costruttiva. il principio della necessaria continuità istituzionale. il principio della nomina libera di una nuova Giunta. Le funzioni regolamentari spettano alle Regioni: in tutte le materie diverse da quelle di competenza legislativa esclusiva dello Stato. nelle sole materie concorrenti. nelle sole materie residuali. nelle materie in cui lo Stato dispone di competenza legislativa esclusiva. In base all'art. 118 Cost.: tutte le funzioni amministrative spettano alle Regioni, ma per ragioni di sussidiarietà possono essere devolute agli enti locali. tutte le funzioni amministrative siano attribuite in via di principio ai Comuni, ma per assicurarne l'esercizio unitario, possono essere conferite alle Città metropolitane, alle Province, alle Regioni ed allo Stato sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. tutte le funzioni amministrative spettano agli enti locali intermedi, che possono devolverle, per ragioni di sussidiarietà, alle Regioni o ai Comuni. tutte le funzioni amministrative spettano allo Stato per ragioni di unità. La competenza legislativa in ordine alla definizione delle funzioni fondamentali degli enti locali spetta: alle Regioni. agli stessi enti locali che la esercitano con i propri statuti aventi forza e valore di legge. alle Regioni previa intesa con lo Stato. allo Stato. In ambito estero, secondo l'art. 117 Cost.: le Regioni non hanno poteri. le Regioni possono procedere alla stipula di trattati anche in assenza di leggi statali che ne regolino casi e forme. nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le forme disciplinati da legge dello Stato. le Regioni possono esprimere solo pareri e raccomandazioni su richiesta dello Stato. In base all'art. 119 Cost., fra l'altro: gli enti territoriali stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, purché in armonia con la Costituzione e secondo i principi fondamentali di "armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario", la cui disciplina è assegnata alla legislazione concorrente di Stato e Regioni. le Regioni godono solo di compartecipazione al gettito di tributi erariali riferibili al proprio territorio. solo le Regioni dispongono di autonomia finanziaria. solo gli enti locali dispongono di autonomia finanziaria. La cessazione degli organi degli enti locali: può avvenire solo nell'ambito degli strumenti di revoca della fiducia. può avvenire anche sulla base di un ordine di scioglimento dello Stato. può avvenire solo al termine del mandato. è disposta dalla Corte costituzionale. Nell'elezione del sindaco dei comuni con più di 15.000 abitanti: è prevista l'eventualità del ballottaggio. è sempre escluso il ballottaggio. è previsto il ballottaggio solo per i componenti della giunta. la disciplina del ballottaggio è eventualmente prevista dallo statuto del singolo Comune. Nell'elezione del sindaco dei comuni con meno di 15.000 abitanti: è prevista l'eventualità del ballottaggio. è sempre escluso il ballottaggio. è previsto il ballottaggio solo per i componenti della giunta. la disciplina del ballottaggio è eventualmente prevista dallo statuto del singolo Comune. Il potere sostitutivo del Governo nei confronti degli organi regionali e locali può essere esercitato fra l'altro: solo nel caso sia necessario tutelare i livelli essenziali delle prestazioni. nel solo caso di pericolo per l'ordine pubblico. nel solo caso in cui occorra recepire il diritto europeo. anche nel caso sia necessario tutelare l'unità economica e giuridica. In base all'art. 132 Cost.: il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Province nell'ambito di una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione. i confini dello Stato non sono mutabili. si può, con referendum e legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Comuni, i quali ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati a un'altra. i trattati che implichino la modifica delle frontiere richiedono la ratifica parlamentare. Le modalità di attivazione del giudizio di legittimità costituzionale dinnanzi alla Corte costituzionale sono: il giudizio in via principale e il giudizio in via incidentale. il giudizio in via principale e il ricorso individuale. il conflitto di attribuzione fra soggetti e fra organi dello Stato. l'autoremissioni a se stessa della Corte, come giudice a quo. Il giudice a quo, nel sollevare la questione di legittimità costituzionale, deve accertare: la rilevanza. la rilevanza e la non manifesta infondatezza. la rilevanza, la non manifesta infondatezza e l'impossibilità di risolvere il problema mediante interpretazione conforme. la non manifesta infondatezza. Il modello "diffuso" di sindacato di legittimità costituzionale è legato soprattutto: alla Germania. agli USA. alla Francia. all'Italia. Il modello "accentrato" di sindacato di legittimità costituzionale è legato soprattutto: all'Italia. agli USA. alla Francia. all'Austria. La Corte è composta da: 15 giudici. 12 giudici. 32 giudici. 10 giudici. Un giudizio di costituzionalità in via principale si dà: Un giudizio di costituzionalità in via principale si dà:. qualora lo Stato o una Regione ritengano, rispettivamente, o una legge regionale o una legge statale in contrasto con la Costituzione, e, più in particolare, in contrasto con i criteri costituzionalmente fissati per il riparto della competenza legislativa tra Stato e Regioni, essi possono direttamente sollevare la relativa questione davanti alla Corte. qualora lo Stato ritenga che un cittadino abbia violato le proprie competenze legislative. qualora lo Stato non rispetti le decisioni assunte in sede di Conferenza Stato-Regioni. Le sentenze d'illegittimità costituzionale rese dalla Corte: non sono mai fonti del diritto. recano nel dispositivo la dichiarazione di incostituzionalità delle norme impugnate. Producono l'annullamento delle norme dichiarate incostituzionali (efficacia costitutiva). Sono fonti del diritto. La dichiarazione di incostituzionalità ha effetti "erga omnes" ed ex tunc. non hanno efficacia erga omnes. non hanno efficacia ex tunc. Con le sentenze additive della Corte: si dichiara la incostituzionalità della disposizione impugnata "nella parte in cui non prevede" un qualche cosa che invece dovrebbe prevedere (dunque, di una omissione); l'effetto sarà quello di estendere la portata normativa della disposizione impugnata. la Corte sancisce un principio non direttamente applicabile sulla base del quale poi il giudice a quo potrà selezionare le parti di norma da espungere. si produce un effetto del tutto analogo a quello delle sentenze sostitutive. si produce un effetto esclusivamente ablativo. Con le sentenze interpretative di accoglimento: è dichiarata incostituzionale la disposizione, non la norma. è dichiarata costituzionalmente legittima e valida l'interpretazione prospettata dal giudice a quo. ad essere dichiarata incostituzionale è una certa interpretazione delle disposizioni (spesso reiterata dai giudici nonostante una precedente interpretativa di rigetto). viene sempre rigettato il ricorso. Con le sentenze sostitutive la Corte: la Corte respinge il ricorso e ne accoglie un altro. la Corte rimette la questione a un diverso giudice a quo. la Corte rigetta sempre l'interpretazione prospettata dal giudice a quo. la Corte dichiara l'incostituzionalità della disposizione impugnata nella parte in cui prevede un qualche cosa anziché un'altra. Mediante il conflitto di attribuzione per c.d. vindicatio potestatis: si rivendica come proprio un compito che altri ritengono di propria competenza. non si contesta la titolarità ma l'esercizio della funzione controversa. si controverte della legittimità costituzionale di un decreto-legge. si controverte della legittimità costituzionale di un decreto legislativo per usurpazione del potere parlamentare. Mediante il conflitto di attribuzione per c.d. menomazione: si rivendica come proprio un compito che altri ritengono di propria competenza. non si contesta la titolarità ma l'esercizio della funzione controversa. si controverte della legittimità costituzionale di un decreto-legge. si controverte della legittimità costituzionale di un decreto legislativo per usurpazione del potere parlamentare. I conflitti di attribuzione fra poteri dello Stato possono sorgere tra: i titolari dei tre poteri tradizionali (legislativo, esecutivo, giurisdizionale). organi dello Stato e degli enti locali. organi competenti a dichiarare definitivamente la volontà dei poteri cui appartengono. organi dello Stato e delle Regioni. I conflitti di attribuzione fra poteri dello Stato hanno a oggetto: la legittimità costituzionale di una legge regionale. la legittimità costituzionale delle sentenze definitive. la legittimità costituzionale di una legge statale. la delimitazione della sfera di attribuzioni determinata per i vari poteri da norme costituzionali. Il giudizio per conflitto di attribuzione si attiva mediante: ricorso. sentenza. legge. decreto. L'interesse legittimo è: è un interesse protetto solo allorché coincida con l'interesse pubblico alla legittimità degli atti della pubblica amministrazione, collegato comunque a un bene della vita del privato. una figura processuale. l'interesse del cittadino alla legalità dell'azione amministrativa. una figura non più presente nel nostro ordinamento, grazie all'influenza del diritto europeo. Sinteticamente, i diritti sociali possono essere descritti come: diritti collettivi quali la libertà di riunione, di associazione, di costituirsi in partiti politici. diritti previsti dallo Stato sociale, ma ora non più presenti. come situazioni giuridiche soggettive di vantaggio attribuiti da una fonte a carattere autoritativo e non negoziale, che mirano a realizzare una finalità di tipo solidaristico consistente nell'uguaglianza sostanziale (art. 3, comma 2) e che strutturalmente consistono in diritti di credito (relativi), nei quali, solitamente, la prestazione è rappresentata da un dare o un facere ed è imposta ad un soggetto pubblico. diritti di libertà negativa. La libertà personale ex art. 13 Cost.: consiste nella libertà di un individuo da qualsiasi forma di costrizione o imposizione, fisica o psichica, ed è inviolabile. consiste nella generale libertà di autodeterminazione riconosciuta al soggetto. consiste nel diritto di vivere come si vuole. è la giuridicizzazione del libero arbitrio. La libertà di domicilio ex art. 14 Cost.: attribuisce a ogni persona il diritto di escludere indebite intromissioni, da parte di soggetti privati o pubblici, nella propria vita privata. consiste nel diritto alla casa. consiste nel diritto per ciascuno di avere un domicilio, inteso in senso civilistico. è una libertà non presidiata dalla riserva assoluta di legge e di giurisdizione. Ex art. 15 Cost.: ogni persona può liberamente manifestare il proprio pensiero. ogni persona ha il diritto di comunicare liberamente e segretamente con chi vuole, senza che altri soggetti possano impedire la comunicazione o prendere conoscenza del suo contenuto. ogni persona ha diritto di comunicare liberamente, ma non segretamente, con chi vuole. la comunicazione è libera, ma la segretezza è tutelata nei soli casi e modi previsti dalla legge penale. L'art. 21 sancisce: la libertà di manifestazione del pensiero. la libertà di riunione. la libertà di associazione. la libertà personale. L'art. 17 sancisce: la libertà di manifestazione del pensiero. la libertà di riunione. la libertà di associazione. la libertà personale. L'art. 18 sancisce: la libertà di manifestazione del pensiero. la libertà di riunione. la libertà di associazione. la libertà personale. L'art. 19 sancisce: la libertà di manifestazione del pensiero. la libertà di riunione. la libertà di associazione. la libertà di religione. L'art. 39 sancisce: la libertà di manifestazione del pensiero. la libertà di riunione. la libertà di associazione. la libertà di organizzazione sindacale. Secondo l'art. 42 Cost.: a proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. la proprietà, al contrario di quanto avveniva sotto lo statuto albertino, non è più tutelata. la proprietà è riconosciuta dalla legge ma secondo meccanismi volti, anche tramite esproprio, a ripartire i beni fra tutti in condizioni eque. la proprietà pubblica prevale sulla proprietà privata. L'art. 32 tutela: il diritto di proprietà. il diritto alla salute. il diritto d'iniziativa economica. la libertà di stampa. L'art. 41 tutela: il diritto di proprietà. il diritto alla salute. il diritto d'iniziativa economica. la libertà di stampa. L'art. 33 tutela fra l'altro: il diritto di proprietà. la libertà dell'arte. il diritto d'iniziativa economica. la libertà di stampa. Secondo la sentenza costituzionale 85/2013: tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri. la proprietà, al contrario di quanto avveniva sotto lo statuto albertino, non è più tutelata. la proprietà è riconosciuta dalla legge ma secondo meccanismi volti, anche tramite esproprio, a ripartire i beni fra tutti in condizioni eque. la proprietà pubblica prevale sulla proprietà privata. Secondo la sentenza costituzionale 85/2013 occorre evitare: il bilanciamento, poiché ciò è contrario a esigenze di certezza del diritto. l'illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe "tiranno" nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignità della persona. di bilanciare diritti economici e diritto alla salute. limiti alla libertà di stampa. Secondo la sentenza costituzionale 184/1986: il diritto di proprietà non può essere limitato. il diritto alla salute è naturalmente limitati ai casi e modi previsti dalla legge. è necessario riconoscere la risarcibilità del danno non patrimoniale derivante dalla lesione d'un diritto costituzionalmente tutelato (salute) anche inconseguenza di fatti non costituenti reato. la libertà di stampa deve essere sempre garantita come bene primario e ordinante del sistema democratico. Secondo la sentenza costituzionale 184/1986: il diritto di proprietà è inviolabile. il diritto alla tutela contro i reati è l'unica garanzia prevista dalla Costituzione in materia di fatti illeciti. il diritto d'iniziativa economica è inviolabile in ogni caso. il combinato disposto degli artt. 2043 c.c. e 32 Cost. impone la risarcibilità di tutti i danni che, almeno potenzialmente, ostacolano le attività realizzatrici della persona umana. Secondo la sentenza costituzionale 85/2013: era legittima la continuazione dell'attività dell'ILVA. non era legittima la continuazione dell'attività dell'ILVA. il diritto d'iniziativa economica dell'ILVA non poteva essere in alcun modo compresso. il diritto alla salute dei cittadini di Taranto non poteva in alcun modo essere compresso. Secondo la sentenza costituzionale 37/2021: a fronte di malattie altamente contagiose in grado di diffondersi a livello globale, ragioni logiche, prima che giuridiche radicano nell'ordinamento costituzionale l'esigenza di una disciplina unitaria, di carattere nazionale, idonea a preservare l'uguaglianza delle persone nell'esercizio del fondamentale diritto alla salute e a tutelare contemporaneamente l'interesse della collettività. neppure a fronte di malattie contagiose è possibile rinvenire una competenza esclusiva dello Stato. la proprietà è riconosciuta dalla legge ma secondo meccanismi volti, anche tramite esproprio, a ripartire i beni fra tutti in condizioni eque. la proprietà pubblica prevale sulla proprietà privata. Secondo la sentenza costituzionale 37/2021: il bilanciamento deve essere comunque evitato, poiché ciò è contrario a esigenze di certezza del diritto. l'illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe "tiranno" nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignità della persona. La competenza relativa alla prevenzione e al contrasto delle pandemie di tale portata non può che spettare in via esclusiva allo Stato, perché è necessario garantire uniformità nell'attuazione, in ambito nazionale, di programmi elaborati in sede internazionale e sovranazionale. limiti alla libertà di circolazione sono comunque incostituzionali. Secondo la sentenza costituzionale 37/2021: il diritto di circolazione non può essere limitato. la competenza a fronteggiare la pandemia deve essere riconosciuta allo Stato ogni decisione assunta su scala regionale o infraregionale (più restrittiva o più permissiva) è idonea a riverberare i propri effetti in tutto il territorio nazionale e anche oltre le frontiere, determinando un allargamento del contagio o, comunque, la vanificazione delle politiche assunte a livello statale e internazionale. è necessario riconoscere la risarcibilità del danno non patrimoniale derivante dalla lesione d'un diritto costituzionalmente tutelato (salute) anche inconseguenza di fatti non costituenti reato. la libertà di stampa deve essere sempre garantita come bene primario e ordinante del sistema democratico e dunque non può essere limitata neppure di fronte a temi come la pandemia. Secondo la sentenza costituzionale 37/2021 la competenza dello Stato a intervenire per fronteggiare la pandemia riguarda: solo la potestà d'indirizzo e coordinamento in sede sostitutiva. solo la competenza legislativa. solo la competenza amministrativa. sia la competenza legislativa che amministrativa. Secondo la sentenza costituzionale 37/2021: spetta al legislatore statale definire il quadro normativo e amministrativo adeguato a prevenire e contrastare la pandemia, e se del caso, prevedere casi, modi e limiti d'intervento eventuale per le Regioni e gli enti locali. qualunque intervento regionale è in radice assolutamente escluso. qualunque intervento degli enti locali è in radice del tutto escluso. qualunque intervento dello Stato è in radice del tutto escluso. L'art. 42 tutela: il diritto di proprietà. il diritto alla salute. il diritto d'iniziativa economica. la libertà di stampa. Le fonti primarie sono. numerus clausus. atti o fatti capaci non previsti o contrari all'ordinamento. regolamenti governativi, regolamenti regionali e degli enti locali. usi e consuetudini. Le Fonti di cognizione sono. le fonti che disciplinano le modalità di produzione del diritto, cioè, fonti che hanno ad oggetto altre fonti. gli atti che forniscono la conoscibilità legale delle norme. atti o fatti capaci non previsti o contrari all'ordinamento capaci comunque d'innovarlo, secondo il principio di effettività. Fonti sulla produzione. sono gli atti che forniscono la conoscibilità legale delle norme. sono atti o fatti capaci non previsti o contrari all'ordinamento capaci comunque d'innovarlo, secondo il principio di effettività. sono le fonti che disciplinano le modalità di produzione del diritto, cioè, fonti che hanno ad oggetto altre fonti. Le consetudini secundum legem. sono le fonti statali primarie o secondarie fanno ad esse rinvio in funzione integrativa-suppletiva. disciplinano fattispecie non regolata dalle fonti statali, primarie o secondarie. si impongono contro le norme sulla produzione, in virtù del principio di effettività, a qualunque livello della gerarchia delle fonti. incidono su norme o principi materialmente o formalmente costituzionali. Le consuetudini praeter legem. incidono su norme o principi materialmente o formalmente costituzionali. si impongono contro le norme sulla produzione, in virtù del principio di effettività, a qualunque livello della gerarchia delle fonti. disciplinano fattispecie non regolata dalle fonti statali, primarie o secondarie. le fonti statali primarie o secondarie fanno ad esse rinvio in funzione integrativa-suppletiva. Le consuetudini extra ordinem. sono le fonti statali primarie o secondarie fanno ad esse rinvio in funzione integrativa-suppletiva. disciplinano fattispecie non regolata dalle fonti statali, primarie o secondarie. incidono su norme o principi materialmente o formalmente costituzionali. si impongono contro le norme sulla produzione, in virtù del principio di effettività, a qualunque livello della gerarchia delle fonti. Le consuetudini costituzionali. incidono su norme o principi materialmente o formalmente costituzionali. disciplinano fattispecie non regolata dalle fonti statali, primarie o secondarie. si impongono contro le norme sulla produzione, in virtù del principio di effettività, a qualunque livello della gerarchia delle fonti. sono le fonti statali primarie o secondarie fanno ad esse rinvio in funzione integrativa-suppletiva. L'ordinamento europeo e nazionale sono. l'ordinameno nazionale è subordinato a quello europeo. autonomi, distinti ancorché coordinati. l'ordinameno europeo è subordinato a quello nazionale. L'Art. 7 della Costituzione afferma. Lo Stato e la Chiesa Cattolica sono, ciascuno nel proprio ordinamento, indipendenti e sovrani. Lo Stato e la Chiesa Cattolica e le confessioni acattoliche sono, ciascuno nel proprio ordinamento, indipendenti e sovrani. Lo Stato è sovrano ma la Chiesa Cattolica è dotata di autonomia nell'ambito delle regole costituzionali, soprattutto con riferimento ai prelati. Il Presidente della Repubblica in Italia è eletto: direttamente dal popolo. dal Parlamento in seduta comune in composizione allargata ai delegati regionali. dal Senato. dai delegati regionali. Cosa implica il principio supremo di laicità dello Stato. Sovranità assoluta della chiesa cattolica. la non indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni ma garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale. Esclusività della religione di Stato. Preminenza del culto cattolico. Res mixtae rigurdano. settori di interesse congiunto dello stato e della chiesa cattolica, regolate dai Patti Lateranensi. le confessioni non relgiose regolamentate dall'art. 8 comma 2 della Cost. i rapporti tra Stato Italiano e Confessioni acattoliche. Il referendum abrogativo (art. 75 Cost.). è subordinato a un controllo di legittimità della Cassazione e a un controllo di ammissibilità della Corte costituzionale. è subordinato a un controllo di legittimità della sola Corte costituzionale. è subordinato a un controllo di legittimità della sola Cassazione. I Regolamenti Governativi (L.400/1988) possono essere: di esecuzione, di attuazione e integrazione, indipendenti, di organizzazione, di delegificazione. di esecuzione, di attuazione, di organizzazione, di delegificazione. di attuazione, di organizzazione. Sono fonti regionali. solo gli statuti regionali e le leggi regionali. gli statuti, le leggi regionali e i regolamenti regionali. gli statuti regionali ordinari e straordinari. gli statuti, le leggi regionali e i regolamenti regionali e gli atti amministrativi generale adottati dagli organi competenti. Una costituzione rigida e garantita. può essere sottoposta a revisione costituzionale solo secondo speciali procedimenti "aggravati" rispetto a quello legislativo speciale. può essere modificato con le stesse procedure delle norme ordinarie. L'abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente forza di legge può essere richiesta da: (Art 75 Cost.). 500mila elettori o 5 consigli regionali. 100mila elettori o 5 consigli regionali. 500mila elettori o 4 consigli regionali. L'ordinamento internazionale è paritario. L'affermazione è falsa. perchè ciascun soggetto è sovrano e agisce in modo paritario anche nel territorio internazionale. perché è un ordinamento composto da soggetti che si pretendono sovrani superiorem non recognoscentes. ad esclusione della Chiesa Cattolica. Il decreto legge (Art. 77 Cost.). è una legge formale che ha un particolare contenuto. è adottato in casi straordinari di necessità e d'urgenza. è una fonte che non ha forza e valore di legge formale. serve a rendere più agevole l’applicazione delle leggi. Per i cattolici: il potere è monolitico, emana dal popolo ed è esercitato dal partito unico (costituente permanente), ma non tramite istituti di democrazia diretta;. il conflitto dialettico è il modulo del divenire sociale ed istituzionale;. vista l'inclinazione naturale delle passioni umane, il potere deve essere diviso e presidiato da organi di garanzia slegati dal circuito democratico (Corte costituzionale, magistratura ecc..). Indica il criterio cronologico nella soluzione delle antinomie normative: Lex generalis non derogat priori speciali. Lex posterior derogat priori. Lex superior derogat legi inferiori. Indica il criterio gerarchico nella soluzione delle antinomie normative: Lex superior derogat legi inferiori. Lex generalis non derogat priori speciali. Lex posterior derogat priori. Indica il criterio della specialità nella soluzione delle antinomie normative: Lex generalis non derogat priori speciali. Lex superior derogat legi inferiori. Lex posterior derogat priori. Decreto-Legge: è adottato dal Consiglio dei Ministri nei casi di straordinaria necessità ed urgenza, emanato dal Presidente della Repubblica, deve essere convertito in legge formale. dal Parlamento entro 60 giorni dall'emanazione. del Parlamento entro 30 giorni dall'emanazione. del Consiglio dei Ministri entro 60 giorni dall'emanazione. dal Presidente della Repubblica entro 60 giorni dall'emanazione. Le fonti-atto. sono atti giuridici volontari, imputabili a organi dello Stato o ad altri soggetti cui l'ordinamento riconosce la capacità di produrre diritto secondo procedimenti appositamente disciplinati, spesso formulati per iscritto. sono atti o comportamenti, anche esterni all'ordinamento, cui è riconosciuta la capacità di creare diritto a prescindere dalla presenza di una volontà a ciò appositamente rivolta. Le fonti-fatto. sono atti o comportamenti, anche esterni all'ordinamento, cui è riconosciuta la capacità di creare diritto a prescindere dalla presenza di una volontà a ciò appositamente rivolta. sono atti giuridici volontari, imputabili a organi dello Stato o ad altri soggetti cui l'ordinamento riconosce la capacità di produrre diritto secondo procedimenti appositamente disciplinati, spesso formulati per iscritto. Art. 11 Cost.: L'ltalia consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. |