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Domande mancanti paniere covelli psicologia della salute Description: Domande mancanti paniere covelli psicologia della salute Author:
Creation Date: 10/09/2024 Category: Others Number of questions: 103 |
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La Società Italiana di Psicologia della Salute: Tutte le altre alternative sono false. E' stata istituita nel 1997 allo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca empirica e le applicazioni sul campo. E' stata da poco istituita in Italia per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). E' stata costituita in Italia nel 1979 per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). In contributo più sostanziale alla psicologia della salute è giunto dalla: Psicologia cognitiva Psicologia dinamica Psicologia clinica Psicologia sociale. Il modello biomedico: Pone l'accento sulla misurazione soggettiva riportata dal paziente Il paziente collabora con il medico e contribuisce alla formulazione della diagnosi E' centrato sulla malattia, sul contributo del medico nel processo di cura e attribuisce al paziente il ruolo di portatore passivo di un problema Concettualizza la salute in termini soggettivi. Il modello biomedico: Tutte le altre alternative sono corrette Considera salute e malattia come polarità opposte di un continuum. Considera la salute come assenza di malattia. E' un modello centrato sulla malattia, sul medico e il paziente è solo portatore passivo di un problema. Il modello biopsicosociale: E' stato criticato del fato di non specificare i legami tra le tre componenti bio-psico-sociale Tutte le altre alternative sono corrette Mira a coinvolgere la persona non solo nel processo di cura, ma anche nella fase di prevenzione Sostiene che l'individuo è in grado di fornire una misura soggettiva del proprio stato. La teoria della selezione psicologica Tutte le altre alternative sono corrette Sostiene che l'esperienza soggettiva rappresenta l'elaborazione consapevole di informazioni provenienti dal mondo esterno e interno Ha come oggetto lo studio dell'esperienza soggettiva e del suo ruolo nel processo di crescita personale Sostiene che l'esperienza soggettiva sia costituita da cognizioni, emozioni e motivazioni. Riguardo la teoria della selezione psicologica: Tutte le altre alternative sono corrette Gli assunti teorici della selezione psicologica sono stato verificati e confermati attraverso una vasta campionatura transculturale. Sono stati inoltre applicati all'analisi di svariati ambiti di vita come lavoro, istruzione, tempo libero e relazioni, e a diverse face di età, dall'infanzia all'età adulta. Nell'ambio della salute sono emersi risultati interessati nello studio di patologie fisiche croniche, crescita post-traumatica, disturbi alimentari, salute mentale, tossicodipendenza e soddisfazione lavorativa tra gli operatori sanitari. Nell'ambito della teoria della selezione psicologia, l'esperienza ottimale o FLOW: E' un processo dinamico che ruota attorno all'equilibrio tra challenge e skill percepiti, non si tratta della ripetizione continua e statica delle stesse attività. E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: ai challenge viene dedicata maggiore attenzione E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: agli skills viene dedicata maggiore attenzione. Il nucleo centrale della........................... è lo studio della motivazione e della tendenza dell'individuo a perseguire obiettivi autodeterminati. Teoria dell'autodeterminazione Teoria della selezione psicologica Teoria eudaimoica Teoria del comportamento pianificato. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione ......................... è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi e a esercitare le proprie capacità. Ricerca della novità, essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale. Essa genere benessere e soddisfazione. manipolabile estrinseca prevedibile intrinseca. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione è......................... quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa (desiderio di una ricompensa esterna); è assimilabile al condizionamento operante. manipolabile intrinseca prevedibile estrinseca. Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983) è di tipo: Continuo Stadiale Circolare Complementare. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Health action process approach, Schwarzer, 1992) è un modello di tipo: Stadiale Complementare Continuo Circolare. Il modello transteoretico del cambiamento (Transtheoretical model of change, Prochaska e Di Clemente, 1982) è di tipo: Stadiale Continuo Complementare Circolare. L'implementazione degli obiettivi (Gollwitzer, 2006) è un modello di tipo: Circolare Stadiale Continuo Complementare. Il modello del comportamento pianificato (Theory of Planned Behavior, Ajzen, 1988) è di tipo: Stadiale Continuo Complementare Circolare. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966) è un modello: Stadiale Circolare Complementare Continuo. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una delle quattro fasi individuate da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute: Fase dell'azione Fase predecisionale Fase di rimuginio post decisionale Fase successiva all'azione. Il modello proposto da Leventhal, Nerez e Steele a proposito di rappresentazione della malattia postula che: i vissuti emotivi non influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia i vissuti emotivi influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia identità, causa, decorso temporale, conseguenze e controllo/curabilità sono le 5 dimensioni che caratterizzano la percezione di malatt le rappresentazioni della malattia si attivano esclusivamente in presenza di sintomi. Quali sono le cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012) 1) Cronicità; 2) Burden; 3) Burnout; 4) Resilienza 1) Identità; 2) Cause; 3) Conseguenze; 4) Decorso temporale; 5) curabilità/controllabilità 1) Identità; 2) Cronicità; 3) Coping; 4) Resilienza; 5) Stress 1) Coping; 2) Rappresentazioni; 3) Burnout; 4) Coerenza; 5) Resilienza. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da: Ajzen nel 1988 Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966. Secondo l'implementazione degli obiettivi proposto da Gollwitzer (1993): Nella seconda fase, detta di "contemplazione", l'individuo inizia a pensare al cambiamento, ma non ha ancora intrapreso azioni in tal senso; è consapevole che c'è un problema, considera attivamente la possibilità di superarlo, ma non si è ancora impegnato a farlo. Sono due le fasi necessarie per mettere in atto un comportamento. Nella prima il soggetto decide di agire in base alla formulazione di un desiderio. La seconda fase volitiva in cui la persona sviluppa l'intenzione di implementare la decisione e pianifica come trasformarla in realtà. Nella terza fase, detta di "preparazione", l'individuo si accinge a cambiare, sviluppando l'intenzione di agire concretamente nell'arco del mese successivo. Nella prima fase, detta di "precontemplazione", l'individuo non ha alcuna intenzione di cambiare comportamento nel prossimo futuro (prossimi 6 mesi). La Social Readjustment Rating Scale proposta da Holmes e Rahe La scala comprende anche gli eventi positivi (come matrimonio e gravidanza) perché anch'essi, in quanto situazioni nuove, comportano esigenze di adattamento. Consiste in una lista di 43 eventi relativi ad ambiti come la famiglia (morte, infortunio, separazione dai figli), la coppia (divorzio, problemi sessuali), la professione (licenziamento). Tutte le risposte sono corrette Grazie a questa scala si è visto che coloro che riportano un numero elevato di eventi stressanti contraggono più frequentemente malattie. A proposito del rapporto tra stress e malattia, quale affermazione è corretta: Lo stress può, in alcuni casi, aggravare il quadro sintomatologico della persona o impedire la guarigione. Lo stress viene vissuto dalla persona, ma non dai caregiver Lo stress non agisce sul sistema gastrointestinale ma solo sulla salute mentale. Lo stress non arriva ad agire sulla salute mentale, ma soprattutto sul sistema gastrointestinale. Quando le pressioni sono tollerabili dal soggetto, che è così in grado di mobilitare le risorse necessarie per affrontare lo stress, si parla di Upstress Eustress Posistress Distress. Il coping orientato all'evitamento secondo Endler e Parker (1993): include la distrazione o la distrazione cognitiva include il sognare a occhi aperti, le risposte emotive o l'eccessiva preoccupazione per se stessi include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema nclude l'attribuzione di senso alla propria condizione, il che è fondamentale per riuscire a darsi nuovi obiettivi e la motivazione per perseguirli. Quale affermazione è FALSA riguardo la teoria dell'autoefficacia: E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione Le origini del concetto auto-efficacia risalgono alle teorie cognitiviste della motivazione, con le attribuzioni di causalità che l'individuo usa per porre ordine agli eventi L'auto-efficacia non è connessa al locus of control. L'auto-efficacia permette di predire la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. Indica la risposta corretta. La speranza: E' stata oggetto di studio soprattutto da Snyder in relazione al suo impatto sulla vita umana E' credere che si potrà trovare una via (pathway) per realizzare i propri obiettivi e la motivazione (agency) per percorrerla Tutte le altre alternative sono corrette A livello emotivo la speranza porta l'individuo a focalizzare la propria attenzione su obiettivi da raggiungere, piuttosto che a concentrarsi sulla malattia. L'....................... è un insieme di caratteristiche psicologiche (cognitive e emotive) e strategie di azione (comportamenti) che permettono di percepire aspetti costruttivi in situazioni altamente distruttive e stresso gene Hardiness Ottimismo Catastrofismo Pessimismo. Nell'attribuzione causale: Le altre alternative sono errate le variabili che sono coinvolte nell'attribuzione di una causa ad una specifica malattia sono l'origine e la controllabilità, ma non ha alcuna influenza la stabilità della malattia nel tempo il locus of control e le strategie di coping vengono influenzate dalle variabili che influenzano l'attribuzione di una malattia a una causa specific chi ricorre alla strategia di evitamento è convinto che all'origine della propria malattia vi siano fattori interni e variabili nel tempo. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................farsi un'idea dello stile decisionale e di coping del paziente, in termini di quantità di info e di livello di approfondimento che preferisce. L'info va dosata in funzione delle necessità soggettive del paziente. Fare domande aperte in merito. Knowledge - dare informazioni al paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Setting - preparazione del colloqui Perception - Valutare la percezione del paziente. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................ definire i passi successivi (scelta del trattamento e discussione della prognosi). E' importante chiedere al paziente se vuole affrontare subito questi temi oppure se rimandarli ad un successivo colloquio. Condividere con il paziente le decisioni relative al percorso terapeutico Setting - preparazione del colloquio Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Perception - Valutare la percezione del pazient Strategy and Summary - Definizione di una strategia e sintesi del colloquio. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................ è una fase poco prevedibile, poiché le reazioni del paziente possono essere estremamente varie. E' importante, per costruire una risposta empatica, procedere per gradi. Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Perception - Valutare la percezione del paziente Setting - preparazione del colloquio Emotions - Considerare le emozioni del paziente e dare risposte empatiche. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................la trasmissione di info di carattere medico-clinico deve essere chiara, senza termini tecnici e ordinata nei contenuti (risultati delle indagini, diagnosi, prognosi, possibilità di trattamento). Knowledge - dare informazioni al paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Setting - preparazione del colloquio Perception - Valutare la percezione del pazient. La carta della professionalità medica si ispira a tre principi fondamentali dai quali derivano le responsabilità professionali. Quali sono questi 3 principi? 1) Correttezza nella relazione; 2) Onestà; 3) Riservatezza 1) Primato del benessere del paziente; 2) Autonomia del paziente; 3) Giustizia sociale 1) Giustizia sociale; 2) Empatia verso il paziente; 3) Autonomia del paziente 1) Continuo aggiornamento delle conoscenze; 2) Competenza professionale; 3) Empatia verso il paziente. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................. rispettare il principio "prima di dire, chiedi". E' essenziale conoscere ciò che il paziente sa della sua condizione, le sue aspettative e timori, i suoi dubbi, ovvero la sua percezione soggettiva della situazione. Importante soprattutto se il paziente ha consultato altri medici. Cominciare il colloquio con domande aperte. Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Perception - Valutare la percezione del paziente Knowledge - dare informazioni al paziente Setting - preparazione del colloquio. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................. prima dell'incontro il medico deve richiamare alla memoria il paziente, la sua situazione, e le info da trasmettergli E' importante avere chiari gli obiettivi del colloquio. Creare le condizioni ambientali facilitanti la comunicazione: garantire un minimo livello di privacy (giusta vicinanza e tono di voce, munirsi di fazzoletti); se possibile e opportuno, coinvolgere familiari o persone significative per il paziente; sedersi senza frapporre barriere tra se e il paziente (lo aiuterà a rilassarsi); gestire bene la comunicazione non verbale (mantenere costantemente il contatto visivo); evitare qualsiasi forma di interruzione (cellulari e telefoni) Perception - Valutare la percezione del paziente Knowledge - dare informazioni al paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Setting - preparazione del colloquio. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare tutte le affermazioni sono corrette l'ansia la depressione la negazione. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, l'ansia consiste in: Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, la depressione consiste in: Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. Il paziente che «sa tutto» Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Il paziente terminale con dolore cronico Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». Il paziente depresso. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. Il paziente che non aderisce al trattamento Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, la proiezione consiste in: Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. Il paziente che richiede farmaci Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. Il paziente coraggioso Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua» Manifesta grandi capacità di comprensione, forza e accettazione di fronte alle avversità e per questo è fonte di ammirazione da parte degli operatori, che hanno maggiore facilità a dimostrarsi collaboranti e disponibili Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologic. Il paziente piacevole Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. È quello con cui tutti gli operatori sanitari vorrebbero avere a che fare. È rispettoso, riconoscente, aderisce alle indicazioni, riconosce la competenza dei professionisti a cui si affida. È necessario però evitare di creare un attaccamento eccessivo. Manifesta grandi capacità di comprensione, forza e accettazione di fronte alle avversità e per questo è fonte di ammirazione da parte degli operatori, che hanno maggiore facilità a dimostrarsi collaboranti e disponibili Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. Il paziente irascibile è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. Il paziente manipolativo: è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, la negazione consiste in Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. Il paziente confuso o demente Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. Il paziente oppositivo: è un paziente che cerca costanti attensioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una reazione del medico alla malattia e al paziente L'introiezione La negazione L'ansia La depressione. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "chiarire" consiste in: Quando si vuole avere conferma di quanto ha detto il paziente, utilizzando ad esempio la parafrasi («Intende dire che non ha preso le pastiglie perché...») Riporta il paziente al discorso iniziale, evitando che divaghi Si suggerisce al paziente una possibile risposta Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "porre domande guida" consiste in Si invita il paziente stesso a riflettere sulla sua condizione a partire da problematiche che lui stesso ha introdotto oppure da espressioni o comportamenti che ha assunto (ad esempio «Mi è sembrato turbato quando ha parlato di suo figlio») Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Si suggerisce al paziente una possibile risposta. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "rispecchiare" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Si invita il paziente stesso a riflettere sulla sua condizione a partire da problematiche che lui stesso ha introdotto oppure da espressioni o comportamenti che ha assunto (ad esempio «Mi è sembrato turbato quando ha parlato di suo figlio») Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "generalizzare" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Si suggerisce al paziente una possibile risposta Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "verificare i sintomi" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nello "specificare" consiste in: Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Si suggerisce al paziente una possibile risposta. La sindrome di burnout: un elevato livello di stress porta sicuramente a burnout è determinata anche da un basso livello iniziale di motivazione dell'operatore. ha gli stessi antecedenti e conseguenti dello stress. è caratterizzata da una relazione negativa con l'utenza. Nel burnout, la ridotta realizzazione personale consiste in: un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza. Secondo il modello di Golembiesky e Munzenrider le tre fasi del burnout sono: 1. Depersonalizzazione, 2. Scarsa realizzazione personale, 3. Esaurimento emotivo. 1. Scarsa realizzazione personale, 2. Depersonalizzazione, 3. Esaurimento emotivo. Nessuna delle precedenti risposte è corretta 1. Esaurimento emotivo, 2. Depersonalizzazione, 3. Scarsa realizzazione personale. Nel burnout, l'esaurimento emotivo consiste in: un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza. Nel burnout, la depersonalizzazione consiste in: un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni la percezione che le richieste provenienti dall'ambiente lavorativo siano eccessive rispetto alle risorse che si hanno a disposizione per affrontarle. Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo: si fonda sulla relazione tra sforzi e ricompense Tutte le risposte sono corrette Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). ha origine nell'ambito della sociologia medica. Tra i fattori di rischio del burnout troviamo: avere bassi livelli di stabilità emotiva. appartenere al genere maschile. avere elevati livelli di hardiness. avere elevati livelli di ottimismo. Rispetto alla soddisfazione lavorativa in ambito sanitario quale affermazione è vera: occuparsi del paziente è associato alla soddisfazione lavorativa solo per gli infermieri occuparsi del paziente è associato alla soddisfazione lavorativa solo per i medici di medicina generale la relazione con il paziente non ha alcuna influenza sul grado di soddisfazione lavorativa degli operatori sanitari tra i fattori più rilevanti e più frequentemente riconosciuti dagli operatori sanitari si situa la relazione con il paziente. Al modello richieste/controllo è stato poi aggiunta la variabile: investimento emotivo sostegno sociale fatica fisica sforzo cognitivo. Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo è stato descritto da: Bakker e Demerouti (2007) Maslache Goldberg (1998) Karasek (1979) Siegrist e collaboratori. Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo: Tutte le risposte sono errate Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). consente di identificare differenti tipi di impiego in fuzione di due aspetti cruciali: le richieste lavorative e il grado di controllo riportato dal lavoratore ha origine nell'ambito della sociologia medica. Rispetto alla soddisfazione lavorativa in ambito sanitario quale affermazione è vera: tra i fattori situazionali, ad incidere sul grado di soddisfazione lavorativa vi sono le caratteristiche del lavoro, come le ore di lavoro e il reddito le ore di lavoro e il reddito non incidono sul grado di soddisfazione lavorativa solo il reddito incide sul grado di soddisfazione lavorativa solo le ore di lavoro incidono sul grado di soddisfazione lavorativa. Rispetto alla soddisfazione lavorativa in ambito sanitario quale affermazione è vera: Tutte le risposte sono corrette tra le caratteristiche di personalità, la soddisfazione è connessa a ottimismo e resilienza. tra le caratteristiche di personalità, la soddisfazione è connessa a controllo e autoefficacia tra le caratteristiche di personalità, la soddisfazione è connessa a creatività e senso di coerenza. Rispetto alla soddisfazione lavorativa in ambito sanitario quale affermazione è vera: tra gli infermieri è stata registrata una relazione positiva tra ore di lavoro e soddisfazione nessuna delle risposte è corretta tra gli infermieri è stata registrata una relazione negativa tra ore di lavoro e soddisfazione tra gli infermieri è stata registrata una relazione positiva tra alto reddito e insoddisfazione. Rispetto alla soddisfazione lavorativa in ambito sanitario quale affermazione è vera: coloro che hanno una buona preparazione professionale riescono meglio a far fronte alle richeiste dei pazienti tra le caratteristiche sociodemografiche legate alla soddisfazione lavorativa l'istruzione non ha alcuna influenza tutte le risposte sono corrette i programmi di educazione continua incidono negativamente sulla soddisfazione lavorativa. Il burnout comporta importanti conseguenze per gli operatori, la struttura presso cui lavorano e gli utenti con cui interagiscono. Quale affermazione è vera rispetto alle possibili implicazioni del burnout: Tutte le risposte sono corrette è associato a ritardi, assenteismo e elevato turnover il burnout favorisce l'insorgenza di patologie cardiache, disturbi psicosomatici e depressivi; può anche indebolire le difese immunitarie. L'operatore con burnout ha maggiori intenzioni di abbandonare il lavoro, è meno produttivo, è esposto a errori e disattenzion. Il burnout comporta importanti conseguenze per gli operatori, la struttura presso cui lavorano e gli utenti con cui interagiscono. Quale affermazione è FALSA rispetto alle possibili implicazioni del burnout: è associato a ritardi, assenteismo e elevato turnover il burnout favorisce l'insorgenza di patologie cardiache e può anche indebolire le difese immunitarie L'operatore con burnout ha maggiori intenzioni di abbandonare il lavoro, è meno produttivo, è esposto a errori e disattenzioni il burnout ha effetti solo nell'ambito lavorativo, e non nella vita familiare degli operatori. Il burder è composto da: carico fisico e mentale distress e residuo morale. esaurimento emotivo, depersonalizzazione, realizzazione professionale. carico oggettivo, evolutivo, fisico, sociale, emotivo. A proposito di comportamento umano tra biologia e cultura, quale affermazione NON è corretta: è stata rilevata una relazione di causalità circolare e di reciproca influenza tra ambiente (naturale e culturale) e individuo. nelle ricerche, è molto difficile analizzare separatamente le componeneti biologiche, ecnomiche e culturali del comportamento ogni comunità umana è molto più influenzata dall'eredità culturale che da quella biologica l'evoluzione avviene unicamente per variazione nell'espressione genitica e nella struttura cellulare, e non è influenzata dalle pressioni ambientali. La stessa condizione fisica può avere implicazioni sostanzialmente diverse a seconda del contesto sociale in cui vive l'individuo che ne è portatore. Questa affermazione è in linea con quale modello? Il modello dinamico della salut Il modello biopsicosociale Il modello interdisciplinare della salute Il modello paternalistico. per prevedere il comportamento di un essere vivente dotato di cultura è necessario conoscere il suo genotipo, l'ambiente culturale in cui vive e il suo culturotipo. Con il termine cultorotipo si intende: Tutte le affermazioni sono corrette. Uno stato mentale collettivo che porta a eseguire un'azione specifica a favore del gruppo. Il messaggio culturale che l'individuo ha ereditato dai suoi conspecifici. Gli elementi culturali nuovi del singolo individuo che andranno ad aggiungersi al messaggio culturale ereditato dai suoi conspecifici e trasmesso ai posteri. Alcune forme di competizione tra biologia e cultura riguardano direttamente l'ambito sanitario: è possibile che consuetudini culturali consolidate abbiano conseguenze negative sulla salute degli individui. Ne è un esempio: La pratica della mutilazione dei genitali femminile Entrambe le affermazioni sono sbagliate Entrambe le affermazioni sono corrette La tendenza a favorire la sopravvivenza delle figlie femmine rispetto ai figli maschi. Qual affermazione definisce il processo di "Inculturazione": Appartenenza o partecipazione a diverse cultur La compresenza di elementi o di individui appartenenti a culture diverse Processo mediante il quale un popolo o un gruppo etnico assume, in seguito a migrazione, conquista o contatti indiretti, la cultura di un altro popolo o di un altro gruppo o parte sostanziale di essa Processo attraverso cui il bambino assorbe istruzioni comportamentali dal contesto familiare e sociale. A proposito di salute e malattia, particolarmente utile per la comprensione delle differenze culturali è: il costrutto di coping il costrutto di resilienza il costrutto bipolare individualismo/collettivismo il costrutto di coerenza della malattia. L'impatto psicologico positivo dei programmi CBR sulla qualità della vita di giovani disabili è stato ad esempio valutato in uno studio in: Congo Cina Nepal Perù. La tolleranza tropicale è: la tendenza a far coesistere servizi sanitari moderni e forme di intervento tradizionali. un processo dinamico costituito da diverse fasi in cui le due culture cercano l'assestamento la capacità di adattamento al clima tropicale, contraendo meno malattie tropicali una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante. La tolleranza tropicale tutte le affermazioni sono errate una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante un processo dinamico costituito da diverse fasi in cui le due culture cercano l'assestamento la capacità di adattamento al clima tropicale, contraendo meno malattie tropicali. I centri CBR (Community Based Rehabilitation): forniscono servizi di riabilitazione di base, programmi di educazione e formazione, opportunità di lavoro retribuito Tutte le risposte sono corrette mirano a coinvolgere direttamente i pazienti, i loro familiari e i membri della comunità, diffondendo un atteggiamento positivo nei confronti delle persone con disabilità per assicurare loro pari opportunità nella loro comunità finalizzati a coinvolgere i membri della comunità nel percorso di autonomia e integrazione sociale delle persone con disabilità e malattie croniche. I centri CBR sono: nessuna delle risposte è corretta Community Based Rehabilitation Center of Basic Rehabilitation Community of Boundaries Restitution. La medicina occidentale è basata sul modello: biomedico e sull'approccio problem-centred sul modello biopsicosociale sull'approccio culture-centred sul modello psicodinamico. Quale, tra le seguenti, NON è una modalità attraverso la quale può avvenire l'acculturazione: l'emarginazione l'estroversione l'assimilazione l'integrazione. Il/lo.................................. implica un fallimento nel processo di adattamento psicologica, e si manifesta con disturbi dell'umore e sintomi depressivi. È influenzato in parte dalla personalità e dalla disponibilità di supporto sociale. Culture shock Eustress da integrazione Stress da acculturazione Distress da assimilazione. Quale, tra le seguenti, è una modalità attraverso la quale può avvenire l'acculturazione: l'inculturazione l'emarginazione l'individuazione l'innovazione. . L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'EMARGINAZIONE consiste in: la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'INTEGRAZIONE consiste in: le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'EMARGINAZIONE consiste in: la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). tutte le affermazioni sono errate. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'ASSIMILAZIONE consiste in: il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. tutte le affermazioni sono errate la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'ASSIMILAZIONE consiste in: una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. La SEPARAZIONE consiste in: le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. L'acculturazione: c'è sempre una cultura di minoranza e una acculturante (dominante) è un processo statico costituito da diverse fasi in cui le due culture cercano l'assestamento tutte le risposte sono corrette comporta nell'individuo cambiamenti di identità, valori e atteggiamenti, mentre a livello collettivo comporta cambiamenti sociali, economici e politic. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. La SEPARAZIONE consiste in: le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). tutte le affermazioni sono errate il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. A proposito della salute degli immigrati, lo studio multicentrico che ha esaminato 2.225 pazienti stranieri è stato realizzato da: Tadmor e collaboratori (2009) Castro e collaboratori (2007) Scotto e collabotori (2005) Delle Fave e collaboratori (2004). A proposito della salute degli immigrati: gli studi longitudinali dimostrano la minore mortalità connessa a patologie cardiovascolari e allo stile di vita, maggiore mobilizzazione di risorse psico-fisiche sul progetto migratorio e sugli obiettivi connessi ad esso, che permettono di tollerare meglio le situazioni di disagio chi arriva in un paese straniero per trovare lavoro e per migliorare le condizioni di vita proprie e della famiglia, gode di un livello di salute adeguato all'obiettivo che si propone Tutte le risposte sono corrette gli studi longitudinali dimostrano la sostanziale buona salute degli immigrati. |
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