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dubbi frequenti Description: fondamenti pedagogici Author:
Creation Date: 02/10/2024 Category: Others Number of questions: 37 |
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A cosa conduce l'insegnamento? Ad un apprendimento che sia l’interazione tra scuola e ambiente Ad un 'interazione tra scuola basata sulla sola esperienza Ad un apprendimento che sia l’interazione di una pedagogia della scuola verso una didattica come sapere professionale Ad un apprendimento che sia l’interazione della scuola verso una didattica come sapere professionale. L'uomo di è travato ad: interpretare processi culturali antichi interpretare processi culturali che non riconosce come propri interpretare processi culturali nuovi interpretare processi culturali ridondanti. Innumerevoli possibilità didattico-educative offerte dalla tecnologia hanno investito l’infanzia di un nuovo approccio educativo di una nuova povertà di una nuova ricchezza di una nuova fantasia. Lo sguardo plurimo che sta assumendo la pedagogia dell’infanzia è figlio di: quelle contaminazioni che, in positivo, non hanno modificato i paradigmi del sapere sull’educazione, anche nelle sue regioni epistemiche più interne quelle contaminazioni che, in positivo, hanno modificato i paradigmi del sapere sull’educazione, anche nelle sue regioni epistemiche più interne quelle contaminazioni che, in positivo e in negativo, hanno modificato i paradigmi del sapere sull’educazione, anche nelle sue regioni epistemiche più interne quelle contaminazioni che, in negativo, hanno modificato i paradigmi del sapere sull’educazione, anche nelle sue regioni epistemiche più interne. Che ruolo ha l'educatore? esperto della relazione accettando l’impronta dell’altro modificandola nella sua essenza e nella sua significatività esperto della relazione accettando l’impronta dell’altro senza stravolgerla nella sua essenza e nella sua significatività esperto della relazione e della narrazione, accettando l’impronta dell’altro senza stravolgerla nella sua essenza e nella sua significatività esperto della relazione che trasforma l’impronta dell’altro senza stravolgerla nella sua essenza e nella sua significatività. Si definisce introiezione: quel procedimento attraverso il quale il soggetto introduce fantasmaticamente al proprio interno oggetti, qualità e descrizione dei medesimi quel procedimento attraverso il quale il soggetto non fantasmaticamente al proprio interno oggetti o qualità dei medesimi quel procedimento attraverso il quale il soggetto introduce fantasmaticamente al proprio interno oggetti quel procedimento attraverso il quale il soggetto introduce fantasmaticamente al proprio interno oggetti o qualità dei medesimi. Un'educazione che viene definita "trasformata", secondo il recente “Vision Statement delle Nazioni Unite” condiviso nell’ambito del Transforming Education Summit del settembre 2023, dovrebbe: lo sviluppo olistico dei discenti lungo tutto l’arco della loro vita, abilitandoli a diventare changemaker per creare un cambiamento positivo nella società lo sviluppo olistico dei discenti lungo tutto l’arco della loro vita, abilitandoli a diventare changemaker per creare un cambiamento positivo nella sola famiglia lo sviluppo dei discenti lungo tutto l’arco della loro vita, abilitandoli a diventare changemaker per creare un cambiamento positivo nella società lo sviluppo olistico dei discenti lungo una fase vita, abilitandoli a diventare changemaker per creare un cambiamento positivo nella società. Il calo della natalità porta: conseguenze di mutamenti radicali nella struttura dei comportamenti familiari conseguenze di mutamenti radicali nella struttura dei comportamenti societari conseguenze di mutamenti non radicali nella struttura dei comportamenti familiari conseguenze di mutamenti radicali nell' organizzazione dei comportamenti familiari. A causa del calo delle nascite oggi si vive: una maggiore povertà relazionale nella fase della crescita una maggiore povertà sociale nella fase della crescita una minore povertà relazionale nella fase della crescita una maggiore povertà relazionale nella prima fase della crescita. La cultura post-moderna davanti all’odierno stato di frammentazione familiare: ritrovata nel impellente necessità di formulare un nuovo lessico in grado perlomeno di definire questa condizione sociale che risulta stabile ritrovata nel impellente necessità di non formulare un nuovo lessico in grado perlomeno di definire questa difficile condizione sociale non ritrovata nel impellente necessità di formulare un nuovo lessico in grado perlomeno di definire questa difficile condizione sociale ritrovata nel impellente necessità di formulare un nuovo lessico in grado perlomeno di definire questa difficile condizione sociale. La scuola e la famiglia sono responsabili: dello sviluppo, della conoscenza e dell’istruzione, per la formazione dell’individuo dello sviluppo e della conoscenza per la formazione dell’individuo dello sviluppo e dell’istruzione, per la formazione dell’individuo dello sviluppo, della conoscenza e dell’istruzione, per la formazione del nucleo familiare. Il costruttivismo, costituisce una categoria che presuppone: una concezione dell’apprendimento solo cumulativa e non integrativa una concezione dell’apprendimento integrativo una concezione dell’apprendimento solo cumulativa una concezione dell’apprendimento non solo cumulativa bensì integrativa. Secondo il paradigma costruttivista il soggetto è: il protagonista passivo del proprio sviluppo e l’apprendimento si identifica come un processo dinamico e partecipativo il protagonista attivo del proprio sviluppo e l’apprendimento si identifica come un processo statico il protagonista attivo del proprio sviluppo e l’apprendimento si identifica come un processo dinamico e partecipativo il protagonista attivo del proprio sviluppo e l’apprendimento non si identifica come un processo dinamico e partecipativo. Secondo Piaget, l'epistemologia genetica si occupa: della formazione e del significato della conoscenza della formazione e del significato del pensiero della formazione e del significato della conoscenza e delle relazioni della formazione e del significato della conoscenza innata. Secondo Piaget intelligenza sarebbe da ricondursi a: un processo attivo attraverso il quale il soggetto si rende sempre più idoneo un processo attraverso il quale il soggetto si rende sempre più idoneo all’interno il suo ambiente un processo attivo attraverso il quale il soggetto si rende sempre più idoneo all’interno il suo ambiente un processo passivo attraverso il quale il soggetto si rende sempre più idoneo all’interno il suo ambiente. L’ambiente entro cui avviene l’apprendimento deve essere: dinamico e ricco di stimoli, in modo da consentire al soggetto di creare la propria realtà sulla base di abitudini, credenze ed emozioni poco dinamico ma ricco di stimoli, in modo da consentire al soggetto di creare la propria realtà sulla base di conoscenze, abitudini, credenze ed emozioni dinamico e ricco di stimoli, in modo da consentire al soggetto di creare la propria realtà sulla base di conoscenze dinamico e ricco di stimoli, in modo da consentire al soggetto di creare la propria realtà sulla base di conoscenze, abitudini, credenze ed emozioni. Per Piaget il bambino al secondo stadio il bambino impara: il riconoscimento di sé, identifica la propria immagine allo specchio e non riesce ancora a vedersi con gli occhi dell’altro, inoltre attraverso lo sviluppo del linguaggio inizia ad esprimersi il riconoscimento di sè e dell'altro, identifica la propria immagine allo specchio e riesce a vedersi con gli occhi dell’altro, inoltre attraverso lo sviluppo del linguaggio inizia ad esprimersi il riconoscimento di sé, identifica la propria immagine allo specchio e riesce a vedersi con gli occhi dell’altro, inoltre attraverso lo sviluppo del linguaggio inizia ad esprimersi il riconoscimento di sé, identifica la propria immagine allo specchio e riesce a vedersi con gli occhi dell’altro, inoltre attraverso lo sviluppo motorio. Nell’aiuto vicendevole il bambino si rivela: più forte e più intelligente che non nel lavoro sociale e e ascende verso un linguaggio superiore di potenzialità intellettiva nella soluzione dei problemi meno forte e più intelligente che nel lavoro individuale e ascende verso un linguaggio superiore di potenzialità intellettiva nella soluzione dei problemi più forte e più intelligente che non nel lavoro individuale e ascende verso un linguaggio superiore di potenzialità intellettiva nella soluzione dei problemi più forte e più intelligente che non nel lavoro individuale e ascende verso un linguaggio superiore di potenzialità del linguaggio nella soluzione dei problemi. Durante il primo stadio il bambino impara a: conoscere il mondo attraverso le attività fisiche e cognitive che compie conoscere il mondo attraverso le attività relazionali che compie conoscere il mondo attraverso le attività fisiche che compie conoscere il mondo attraverso le attività sensoriali che compie. Vygotskij afferma che: non è una specificità dell’essere umano quella di creare degli stimoli artificiali in grado di determinare le sue reazioni, che vengono utilizzati come veri e propri mezzi per dirigere il proprio comportamento una specificità dell’essere umano è quella di creare degli stimoli artificiali in grado di determinare le sue reazioni, che vengono utilizzati come veri e propri mezzi per dirigere le proprie relazioni una specificità dell’essere umano è quella di creare degli stimoli artificiali in grado di determinare le sue reazioni, che vengono utilizzati come veri e propri mezzi per dirigere il proprio comportamento una specificità dell’essere umano è quella di creare degli stimoli artificiali in grado di determinare le sue reazioni, che non vengono utilizzati come veri e propri mezzi per dirigere il proprio comportamento. Per Vygotskij dalla più precoce età, inserendosi nell’ambiente sociale circostante: il bambino sviluppa nel processo di adattamento in un ambiente la sua attenzione volontaria il bambino sviluppa ma non modella nel processo di adattamento in un ambiente la sua attenzione volontaria il bambino sviluppa e modella nel processo di adattamento la sua attenzione volontaria il bambino sviluppa e modella nel processo di adattamento in un ambiente la sua attenzione volontaria. la zona di sviluppo prossimale si sviluppa nella prospettiva: strutturalista etologica sistemica socio-Interazionista. Per Vygotskih gli strumenti psicologici hanno due caratteristiche principali: -sono avvenimenti che trasformano le funzioni mentali -sono prodotti sociali -sono semplici sussidi che trasformano le funzioni mentali -sono prodotti sociali -non sono semplici sussidi ma trasformano le funzioni mentali -sono prodotti sociali -non sono semplici sussidi ma trasformano le funzioni mentali -sono prodotti relazionali. La narrazione può aiutare a: recuperare all’interno dell’azione scolastica la dimensione educativa e del significato che i saperi hanno per la formazione dell’identità personale recuperare all’interno dell’azione scolastica la dimensione del senso e del significato che i saperi hanno per la formazione dell’identità sociale recuperare all’interno dell’azione scolastica la dimensione del senso ed educativa che i saperi hanno per la formazione dell’identità personale recuperare all’interno dell’azione scolastica la dimensione del senso e del significato che i saperi hanno per la formazione dell’identità personale. la proposta di Bruner si inserisce pienamente all’interno della: psicologia culturale psicologia sistemica psicologia relazionale psicologia sociale . Le costanti antropologiche sono: Esperienza, comunicare, parlare Agire, comunicare, parlare Agire, comunicare, fare Agire, fare, parlare. Brunner è un autore: socio-costruttivista ecologico comportamentale sistemico. Bruner presenta una concezione antropologica che si delinea come: oltre che di carattere pragmatista, si scrive nello scenario dello strumentalismo evoluzionistico, che raccorda l'individuo con la cultura e con l'ambiente che lo circonda oltre che di carattere pragmatista, si scrive nello scenario del costruttivismo, che raccorda l'individuo con la cultura e con l'ambiente che lo circonda oltre che di carattere pragmatista, si scrive nello scenario dello strumentalismo evoluzionistico, che raccorda l'individuo con la cultura e con le tradizioni che lo circonda oltre che di carattere pragmatista-costruttivista, si scrive nello scenario dello strumentalismo evoluzionistico, che raccorda l'individuo con la cultura e con l'ambiente che lo circonda. Il socio-costruttivismo di Jerome Bruner coniuga due fondamentali punti di vista sviluppati dalla psicologia dello sviluppo contemporanea: 1. Il costruttivismo (di origine piagetiana), per cui la mente è capace di costruire più che solamente elaborare i significati della realtà e le strutture mentali che la caratterizzano e le permettono di funzionare 2. L’interazionismo sociale (di origine vygotskijiana), per cui tale costruzione avviene per mezzo dei rapporti sociali 1. Il costruttivismo (di origine piagetiana), per cui la mente non è capace di costruire più che solamente elaborare i significati della realtà e le strutture mentali che la caratterizzano e le permettono di funzionare 2. L’interazionismo sociale (di origine vygotskijiana), per cui tale costruzione avviene per mezzo dei rapporti sociali 1. Il costruttivismo (di origine piagetiana), per cui la mente è capace di costruire più che solamente elaborare i significati della realtà e le strutture mentali che la caratterizzano e le permettono di funzionare 2. L’interazionismo sociale (di origine vygotskijiana), per cui tale costruzione avviene per mezzo dei rapporti non sociali 1. Il costruttivismo (di origine piagetiana), per cui la mente è capace di costruire più che solamente elaborare i significati della realtà e le strutture mentali che la caratterizzano e le permettono di funzionare 2. L’interazionismo sociale (di origine vygotskijiana), per cui tale costruzione avviene per mezzo dei rapporti relazionali. Bruner sostiene che creatività e pensiero creativo sono due entità distinte: dalle quali si generano quei processi divergenti attraverso i quali la realtà viene indagata in modalità non usuale e non attraverso percorsi spesso alternativi alle soluzioni più comuni dalle quali non si generano quei processi divergenti attraverso i quali la realtà viene indagata in modalità non usuale e attraverso percorsi spesso alternativi alle soluzioni più comuni dalle quali si generano quei processi divergenti attraverso i quali la realtà viene indagata in modalità non usuale e attraverso percorsi spesso alternativi alle soluzioni più comuni dalle quali si generano quei processi divergenti attraverso i quali la realtà viene indagata in modalità usuale e attraverso percorsi spesso alternativi alle soluzioni più comuni. Bruner pone al centro della fluidità della conoscenza: la cultura in sé quanto la cultura in sé quanto e non qualità della proposta didattica non tanto la cultura in sé quanto la qualità della proposta educativa non tanto la cultura in sé quanto la qualità della proposta didattica. secondo Bruner quante manifestazioni della mente creativa esistono? diverse tre cinque una sola . Gedner sostiene che bisogna: Educare, dunque, alle non differenze Educare, dunque, con le differenze Educare, dunque, alle differenze e con le differenze Educare, dunque, alle differenze. Per Maria Montessori Il secondo stadio di sviluppo è dedicato: all'infanzia e ci presenta un bambino che non sta transitando da un livello sensoriale e concreto a uno astratto e intellettualizzato all'infanzia e ci presenta un bambino che sta transitando da un livello sensoriale e concreto a uno astratto e intellettualizzato all'infanzia e ci presenta un bambino che sta transitando da un livello poco sensoriale e concreto a uno astratto e intellettualizzato all'infanzia e ci presenta un bambino che sta transitando da un livello motorio e concreto a uno astratto e intellettualizzato. Per Montessori le organizzazione per le attività: Gli oggetti e i materiali sono organizzati in modo che i bambini possano svolgere attività specifiche Gli oggetti e i materiali non sempre sono organizzati in modo che i bambini possano svolgere attività specifiche Gli oggetti e i materiali non sono organizzati ma lasciati liberi Gli oggetti e i materiali sono organizzati in modo che i bambini possano svolgere attività strutturate. Saper comprendere significa: saper applicare startegie mentali sintetiche saper applicare strategia mentali schematiche nessuna delle tre saper applicare strategie mentali cretive. Per Montessori il soggetto che impara deve essere messo nella condizione di: costruire le proprie conoscenze e competenze non seguendo le proprie esigenze interne costruire le proprie conoscenze e competenze seguendo le proprie esigenze sociali costruire le proprie conoscenze e competenze seguendo le proprie esigenze interne costruire le proprie conoscenze seguendo le proprie esigenze interne. |
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