E. 05
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Title of test:![]() E. 05 Description: E.C. 3^ M.L. |



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Come si definisce un ecosistema: È l'unità che include la comunità che vive in una data area e interagisce con l'ambiente fisico. E' un concetto astratto. E' definito dal flusso di energia. È caratterizzato dalla sola presenza di una componente eterotrofa. Le strutture trofiche sono rappresentate: come piramidi di Numero, Biomassa oppure di Energia, che non può essere mai capovolta. dalla misura in joule. come piramidi di popolazioni. come piramidi di Numero, di Biomassa oppure di Energia, che possono essere dritte o capovolte. Il flusso di energia in un ecosistema: è limitato dalla quantità di energia solare che arriva in quel sito e dall'efficienza con cui viene trasformata e trasferita nel sistema, per questo la ricchezza degli ecosistemi naturali dipende dal tasso di irradiazione. dipende dagli organismi presenti. dipende dal tempo e dallo spazio. è limitato dall'efficienza con cui l'energia solare che arriva nel sito viene trasformata e trasferita nel sistema, perché la quantità di luce che arriva sulla Terra è uguale dappertutto. Cos'è la produttività netta della comunità: è la velocità di immagazzinamento dell'energia, dopo che tutta la comunità ha respirato. è la quantità di sostanza organica necessaria alla respirazione di tutta la comunità. è la capacità di produrre sostanza organica dell'intera comunità. è la misura della respirazione della comunità. Cos'è la produttività secondaria: è la velocità di assimilazione dell'energia nei trasferimenti tra i consumatori. è la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del consumatore. è la velocità di produzione della sostanza organica nei consumatori. è la quantità di energia chimica residua dopo la respirazione del consumatore. Cos'è la produttività primaria netta: è la velocità di fotosintesi, al netto della quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. è la velocità di fotosintesi, inclusa la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. è la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. è la capacità fotosintetica del consumatore. Cos'è la produttività primaria: è la velocità di trasformazione dell'energia radiante in sostanza organica. la somma di produttività primaria lorda e netta. è la velocità di trasformazione dell'energia radiante in sostanza organica, esclusa la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. è la velocità di trasformazione dell'energia radiante in sostanza organica, inclusa la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. Le strutture trofiche costituiscono: reti trofiche che permettono la serie di interconnessioni alimentari che si stabiliscono tra gli elementi di una comunità. catene trofiche o catene alimentari, che permettono il trasferimento di alimento tra gli elementi di una comunità. strutture aleatorie che cambiano nel tempo e nello spazio. interconnessioni alimentari che si stabiliscono tra gli elementi di una comunità. Esiste un limite di produttività negli ecosistemi: Si, e dipende dalla quantità di energia solare che arriva in quel sito e dall'efficienza con cui viene trasformata e trasferita nel sistema. Si, e dipende dalla quantità di energia chimica trasformata e trasferita nel sistema. No, la limitazione alla produttività può essere risolta con la tecnologia. No, non ci sono limitazioni alla produttività ecosistemica. Qual è il fattore ambientale che permette la produzione biologica sulla Terra: La fonte di energia della Terra è la luce solare. La fonte di energia della Terra è la fotosintesi. Nessuna delle risposte è corretta. La fonte di energia della Terra sono i combustibili fossili. Cosa si intende per produttività: Nessuna di queste. Si intende il ciclo dell'energia e della materia in una sistema. La produttività netta della comunità è la velocità di immagazzinamento dell'energia da parte dei produttori. Si intende la quantità di energia trasformata in biomassa nell'unità di tempo. Cos'è la produttività primaria lorda: è la velocità di fotosintesi, inclusa la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. è la capacità fotosintetica del produttore. è la velocità di fotosintesi, esclusa la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. è la quantità di energia chimica necessaria per la respirazione del produttore. Come si definisce la successione ecologica: Lo sviluppo di un ecosistema, processo ordinato di sviluppo delle comunità. Non dipende da modificazioni dell'ambiente fisico dovute alla comunità. Nel passaggio da comunità pioniere verso il clima le specie K-strategist vengono sostituite da r-strategist. È un processo ordinato e prevedibile che non implica variazioni nel tempo della struttura in specie e della funzionalità delle comunità. Come si classificano le successioni ecologiche: Possono essere primarie o secondarie, e culminano in un ecosistema stabile, detto climax; le comunità intermedie sono dette stadi serali o sere. Con i metodi di analisi delle comunità. Possono essere stabili, dette climax, o intermedie, dette sere. E' molto difficile classificare le successioni per via delle loro molteplici variazioni nello spazio e nel tempo. Il concetto di successione ecologica si consolida nel XX secolo con le teorie di: Clemens e Gleason, il primo sosteneva che l'unità fosse un'entità organica, che come un organismo cresce, matura e muore; il secondo sosteneva che invece fosse un'associazione casuale, a malapena un'unità vegetazionale. Clemens e Gleason non si sono occupati di successioni ecologiche. Gleason e Clemens, il primo sosteneva che l'unità fosse un'entità organica, che come un organismo cresce, matura e muore; il secondo sosteneva che invece fosse un'associazione casuale, a malapena un'unità vegetazionale. Gleason e Clemens, che sostenevano entrambi come l'unità fosse un'entità organica che, come un organismo, cresce, matura e muore. Il climax edafico è: Lo stadio finale a cui arriva la comunità localmente in relazione alle condizioni microclimatiche, topografiche, geologiche e pedologiche del sito. Lo stadio finale della comunità determinato da latitudine, altitudine e continentalità. Uno degli stadi intermedi della successione. Lo stadio finale raggiunto in accordo con l'ipotesi del monoclimax fatta da Clements. La successione primaria: E' la serie di comunità che si susseguono in uno spazio mai colonizzato prima [substrato] da altri organismi, è caratterizzato da una lunga sequenza iniziale. E' quello che succede in un sito prima che si avvii una sucessione. E' la condizione primaria di un sito sottoposto a perturbazioni. E' la sequenza che parte in uno spazio già colonizzato in precedenza che è stato sottoposto a perturbazione. Nel corso della successione il processo di facilitazione: E' quello per cui le specie precoci modificano le condizioni ambientali favorendo la colonizzazione delle specie tardive. E' quello per cui le specie tardive risultano più efficienti di quelle precoci a livelli più bassi di risorse, finendo per escluderle competitivamente. E' quello per cui le specie precoci escludono i colonizzatori successivi per predazione, competizione, ecc. Non si verifica quasi mai, viene rilevato solo in alcune specifiche condizioni ambientali. La successione autotrofa: E' quella successione che, in base agli aspetti produttivi, mostra una produzione maggiore della respirazione. Non esistono le successioni autotrofe, sono solo eterotrofe. E' quella in cui negli stadi iniziali la produttività netta della comunità è elevata. E' quella successione che, in base agli aspetti produttivi, mostra una respirazione maggiore della produzione. Cosa sono i cicli bio-geo-chimici: Sono il continuo trasferimento di elementi chimici tra la componente biotica e quella abiotica, e viceversa, nell'ecosistema. Sono le reazioni che modificano la chimica di una sostanza. Sono l'insieme delle reazioni biochimiche che esegue un organismo. E' il tempo necessario per la decomposizione di un organismo. Nei cicli biogeochimici il pool di riserva: E' la componente di maggiore dimensione, non biologica, con movimenti di materiale molto lenti. E' un altro modo di chiamare il pool di scambio. E' una componente di piccole dimensioni, responsabile degli scambi tra organismi e ambiente. E' il sito dove si rilevano l'elemento di interesse in elevate quantità. I cicli si classificano come: Gassosi se il pool di riserva è localizzato nell'atmosfera oppure negli oceani. Gassosi o Sedimentari, nel primo caso se il pool di riserva è localizzato nelle rocce, nel secondo se il pool di riserva è localizzato in atmosfera o negli oceani. I cicli non si classificano. Gassosi se il pool di riserva è localizzato nella litosfera. La vita sulla Terra si è evoluta sulla base di: Una consistente disponibilità di energia e una quantità finita di elementi chimici. Una consistente disponibilità di elementi chimici e una quantità finita di energia. Una consistente disponibilità di energia e di elementi chimici. Una disponibilità limitata di energia e di elementi chimici. Il pool di riserva del ciclo del Carbonio: E' l'atmosfera, infatti è il ciclo del C è classificato come ciclo gassoso. E' l'oceano, come previsto per i cicli gassosi. E' la litosfera, in quanto il Carbonato di calcio è il componente principale di rocce come la dolomia. E' la litosfera, in quanto grandi quantità di carbonio sono stoccate nella crosta terrestre sotto forma di combustibili fossili e sedimenti organici. La fissazione del Carbonio nel ciclo biogeochimico: Avviene attraverso il processo fotosintetico con cui gli autotrofi sono in grado di convertire l'energia luminosa proveniente dal Sole in energia chimica, utilizzando CO2 e acqua per fissarla in molecole di zucchero. E' il processo di restituzione all'atmosfera della CO2 che si ottiene ossidando materia organica. Il ciclo biogeochimico del Carbonio non include la fissazione. E' generalmente chiamato respirazione e riguarda tutti gli organismi. Il leaching dell'Azoto: E' il processo per cui i sali solubili dell'Azoto vengono dilavati con la pioggia dagli ecosistemi terrestri, entrando in quelli acquatici, fino al mare, rappresentando uno dei maggiori responsabili dell'eutrofizzazione. Non si verifica perché l'azoto non è solubile. E' il processo per cui i sali solubili dell'Azoto vengono concentrati negli ecosistemi terrestri. Non è coinvolto nel processo dell'eutrofizzazione. |





