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ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ONLinguistica generale 5-7

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Title of test:
Linguistica generale 5-7

Description:
Linguistica generale 6 CFU

Author:
Timmy O'Toole
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Creation Date:
19/11/2023

Category:
Others

Number of questions: 50
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Content:
Quando il segmento assimilante segue quello assimilato, l'assimilazione è: progressiva regressiva totale parziale.
Quando il segmento assimilante precede quello assimilato, l'assimilazione è: progressiva regressiva totale parziale.
In + probabile = improbabile. Si tratta di un'assimilazione: parziale progressiva parziale regressiva totale regressiva totale progressiva.
In + logico = illogico. Si tratta di un'assimilazione: parziale progressiva parziale regressiva totale regressiva totale progressiva.
La sillaba rappresenta un'unità prosodica costituita da uno o più foni agglomerati intorno a un picco di intensità. Tale definizione della sillaba è: fonologica sintattica didascalica fonetica.
La rima, nella sillaba, è costituita da: nucleo + coda attacco + nucleo nucleo isolato attacco + coda.
La sillaba più frequente in tutte le lingue è costituita da: nucleo + coda attacco + nucleo nucleo isolato attacco + coda.
Il fatto che una sillaba doppia si elimina è definito: apologia aplogia struttura della sillaba nucleo.
Nella scomposizione dalla parola ai tratti distintivi il terzo livello è detto: segmentale strutturale della sillaba della parola.
Il livello segmentale è quello: della parola dei tratti distintivi dei fonemi della sillaba.
Un segmento è: un fono una parola una sillaba un fonema.
I fenomeni che oltrepassano i segmenti sono detti: soprasegmenti fatti ultrasegmentali fatti soprasegmentali fatti subsegmentali.
La durata temporale dei suoni è detta: tono intonazione lunghezza tempo.
In alcune lingue il tratto distintivo è dato: dalla lunghezza dai segmenti dalla sillaba dal fonema.
In italiano ha valore distintivo la lunghezza: vocalica consonantica sia vocalica che consonantica solo vocalica ma non consonantica.
L'accento contrastivo: si usa su parole differenti cambia il significato della stessa parola non muta il significato di parole uguali non muta il significato di parole diverse.
L'altezza dei suoni è detta: tono intonazione lunghezza tempo.
L'intonazione: ha rilevanza sintattica ma non in italiano non ha rilevanza sintattica ha rilevanza sintattica perde rilevanza sintattica con la punteggiatura.
Le lingue in cui il tono della sillaba cambia il significato della parola sono dette: atone tonali toniche intonate.
L'altezza tonale: rappresenta un fatto puramente linguistico dipende da fattori extralinguistici non varia in base all'età della persona varia solo in base alle diverse lingue del mondo.
La nasale velare ŋ: in italiano è un fonema in italiano è una variante combinatoria, in inglese un fonema in italiano è un fonema, in inglese una variante combinatoria non è mai un fonema nelle lingue indoeuropee.
Il colpo di glottide viene identificato dal simbolo: Ɂ ʖ ʊ Ɵ.
Il simbolo (Ɂ) : non ha valore fonico non ha valore fonetico ha valore fonetico non ha valore fonematico.
Le vocali tese e rilassate sono tipiche della fonologia: italiana inglese generale indoeuropea.
Le lingue differiscono fra loro: solo per le regole fonologiche per i fonemi ma non per gli allofoni per allofoni, fonemi e regole fonologiche per allofoni ma non per fonemi.
Le regole fonologiche: sono sempre diverse da lingua a lingua sono sempre uguali in tutte le lingue possono differire tra le lingue e esistere o meno a seconda della lingua diriferimento possono differire solo tra lingue appartenenenti a famiglie linguistichediverse.
Le vocali nasali sono tipiche della lingua: inglese italiana francese tutte quelle del ceppo indoeuropeo.
Nell'antichità si occuparono di studi fonologici i linguisti: cinesi europei americani indiani.
La fonologia viene studiata in Occidente: da metà Settecento da metà Ottocento dal primo Novecento fin dal Medioevo.
L'IPA nasce: nel 1982 nel 1880 nel 1888 nel 1789.
Le unità del linguaggio umano istintivamente presenti alla consapevolezza dei parlanti, sono: parole frasi radici foni.
Ex-amico è una parola: complessa, composta, prefissata semplice complessa, derivata, prefissata complessa, derivata, suffissata.
Amichetto è una parola: complessa, composta, prefissata semplice complessa, derivata, prefissata complessa, derivata, suffissata.
Il lemma è: la radice la desinenza la forma di citazione la forma fonologica.
Le interiezioni sono parti del discorso: invariabili variabili miste declinate.
Le categorie lessicali sono: le preposizioni semplici e articolate le parti del discorso i lemmi del dizionario le forme declinate.
I pronomi appartengono alle classi di parole: aperte chiuse medie declinate.
Gli avverbi appartengono alle classi di parole: aperte chiuse medie declinate.
La sottocategoria [+numerabile] si può attribuire al nome: sangue libro acqua zolfo.
La sottocategoria [+transitivo] si può attribuire al verbo: dormire sognare cadere lavare.
Un morfema è: un significato un significante un segno linguistico un atto della lingua italiana.
Le forme grammaticali dei morfemi: dipendono parzialmente dal contesto non dipendono dal contesto dipendono totalmente dal contesto non dipendono dal contesto., salvo rari casi.
I suffissi in italiano sono: fonemi legati morfemi liberi morfemi legati fonemi liberi.
Le parole in italiano sono: fonemi legati morfemi liberi morfemi legati fonemi liberi.
Le parole composte da due morfemi si chiamano: bimorfemiche polimorfe dimorfemiche bimorfe.
Le parole composte da un solo morfema si chiamano: bimorfemiche monomnorfe monomorfiche monomorfemiche.
I verbi regolari in italiano, di norma sono: bimorfemici trimorfemici monomorfemici monomorfici.
Il morfema è un'unità: concreta astratta, il suo equivalente concreto è il Fonema astratta, il cui equivalente concreto è l'Allomorfo concreta, il cui equivalente astratto è l'Allomorfo.
Di norma un morfema: È rappresentato da due allomorfi È rappresentato da un solo allomorfo non viene rappresentato da allomorfi in astratto viene rappresentato da allomorfi in serie di tre.
Si definisce distribuzione complementare degli allomorfi: quando appartengono a due diversi morfemi quando ognuno appare in un contesto specifico in cui gli altri non possono comparire quando il morfema di riferimento è Trimorfemico quando appartengono allo stesso morfema e compaiono nello stessocontesto.
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