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[E-LEA-MED-EDU] E-LEARNING 04 DI 05

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[E-LEA-MED-EDU] E-LEARNING 04 DI 05

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[E-LEA-MED-EDU] E-LEARNING

Creation Date: 2023/07/19

Category: Others

Number of questions: 50

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Il costrutto di "conoscenza inespressa" si deve a: Takeuchi. Kolb. Polanyi. Nonaka.

La conoscenza inespressa di Polanyi indica: La visibilità della conoscenza. La funzione della conoscenza. Un sapere consapevole. Un sapere di cui il soggetto non è consapevole.

Per coglierela conoscenza inespressa Polanyi suggerisce di usare: La presenza di un esperto. L'analisi tramite video. La riflessione. L'immedesimazione e l'analisi dei particolari.

Kolb costruisce il suo modello su due traiettorie: Concettualizzare e modificare. Afferrare e trasformare l'esperienza. Fare e sperimentare. Modificare e ottimizzare l'esperienza.

Il leraning cycle è stato elaborato da: Kolb. Lewin. Polanyi. D Nonaka.

Gli stili cognitivi a partire dal Learning cycle sono stati proposti d: Il modello esperienziale di Kolb . Takeuchi. Kolb. Polanyi. Nonaka.

Nonaka e Takeuchi si sono occupati: Dell'importanza della comunicazione del sapere esperto. Della strutturazione tecnica organizzativa. Dell'innovazione nell'industria 4.0. Dell'ottimizzazione e creatività dei singoli.

Nel modello SECI di Nonaka e Takeuchi la E sta per: Espressione. Elaborazione. Esternalizzazione. Esperienza.

Nel modello SECI di Nonaka e Takeuchi la I significa: Istruzione per la realizzazione. Processo di conversione della conoscenza esplicita in tacita. Processo di conversione della conoscenza tacita in esplicita. Individualizzazione dell'apprendere.

Il Modello SECI di Nonaka e Takeuchi aiuta a comprendere: Come si attiva la creatività. Il processo di trasformazione della conoscenza in ambito scolastico. Come si gestiscono le risorse umane. Il processo di trasformazione della conoscenza in ambito organizzativo.

La teoria U è stata elaborata da: Otto Scharmet. Jean Piaget. Donald Schon. Kurt Lewin.

Un problema considerato alla base della teoria U è: I presupposti. La razionalità tecnica. L'eccesso di produzione. La frattura relazionale. La frattura ecologica.

La riflessione, nella Teoria U, viene vista come: Processo collettivo dell'organizzazione. Pura e semplice meditazione. La scoperta di come il passato influisca sul presente. La principale azione formativa.

La formazione, nella Teoria U, è: Un insieme di lezioni. Spazio collettivo per la co-creatività. Spazio individuale per trovare risposte. Un insieme di attività collettive.

L'osservazione, nella Teoria U, è: Viene realizzata solo da alcuni partecipanti. Non può essere utilizzata. Collocata nella prima parte del processo. Collocata nella fase finale del processo.

L'ultima via della Teoria U è: Prendere in esame i vecchi schemi. Riflettere. Osservare. Co-creare.

Il metodo del presencing, nella Teoria U, prevede: 5 fasi. 7 fasi. 3 fasi. 4 fasi.

Quando si è nella fase del Co-creare, l'azione fondamentale è: Riflettere. Agire, ripetere. Prototipare. Percepire.

Quando si ascolta il pensiero abituale, secondo la Teoria U, si adotta una: Postura creativa. Postura aperta. Postura progettuale. Postura chiusa.

L'organizzazione 4.0, nella visione di Scharmer, richiede: La consapevolezza ego-sistemica. Il miglioramento tecnico della rete. La consapevolezza eco-sistemica. La verticalizzazione organizzativa.

L'articolo 34 della Costituzione stabilisce: L'obbligo scolastico fino a 16 anni di età. L'obbligo scolastico per 10 anni. L'obbligo scolastico per almeno 8 anni. L'obbligo scolastico almeno fino alla scuola superiore.

La Governance del sistema scolastico italiano può dirsi: Piramidale. Decentrata. Autonoma. Centralizzata.

Gli USR hanno compiti di: Controllo e supporto. Valutazione e supporto. Orientamento e indicazione. Gestione e organizzazione delle scuole.

Il Dirigente Scolastico può delegare alcune sue funzioni a. Collegio docenti. Consigli di Classe. Coordinatore di classe. DSGA.

Gli organi collegiali sono costituiti secondo modalità: Partecipazione diretta e rappresentativa. Designazione da parte del Dirigente. Elettiva e rappresentativa. Decisione autonoma del personale interessato.

Gli studenti partecipano agli organi collegiali: In tutti gli ordini scolastici. Solo alla scuola secondaria di I grado. All'università. A partire dalla scuola secondaria di II grado.

La scuola dell'infanzia entrerà nel sistema integrato di formazione, cioè: Andrà a far parte dell'Istituto Comprensivo. Costituirà un unico segmento insieme al nido. Accoglierà i bambini da 0 a 6 anni. Lavorerà in continuità con la scuola primaria.

La scuola primaria non si avvale del maestro prevalente in caso di: Insegnamento delle lingue. Distribuzione delle discipline a insegnanti diversi. Tempo pieno. Settimana corta.

La scuola secondaria di I grado prevede la certificazione delle competenze: Al termine del terzo anno. Al termine di ciascun anno scolastico. Valutata in decimi. Nella valutazione sommativa.

L'obbligo scolastico può essere assolto: Frequentando il biennio di scuola secondaria di II grado. Conseguendo il diploma di scuola secondaria di II grado. Frequentando la scuola fino al sedicesimo anno di età. Conseguendo una qualifica professionale.

Benjamin Samuel Bloom: È uno psicologo attualmente ricercatore presso l'Università di Chicago. Nasce nel febbraio del 1913 e muore nel settembre del 1999, lasciando un segno indelebile nella pedagogia dell’educazione e nel campo valutativo. È un ingegnere che ha studiato la relazione tra apprendimento umano e quello delle macchine. È un medico la cui tecnica diagnostica è stata riportata in campo pedagogico.

Si può affermare che il suo mastery learning: Consideri la classe più importante del singolo discente. Consideri il discente più importante del gruppo classe. Mira a condurre il maggior numero possibile di studenti verso il successo formativo. Miri a far emergere gli studenti d'eccellenza.

Il mastery learning in italiano è possibile tradurlo come: Apprendimento per padronanza. Apprendimento senza continuità. Apprendimento di comunità. Apprendimento per ridondanza.

Si definsicono conoscenze: Il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Il saper fare. Il saper riflettere. Le infinite vie dell'imparare ad imparare.

Il mastery learning può essere messo in campo se: E solo se si conosce il gruppo classe, o quantomeno se si ha la premura di personalizzare gli interventi appena si “inquadra” l’alunno in base all’esperienza dell’insegnante. La classe è composta da un gruppo omogeneo di alunni. La classe è composta da un gruppo eterogeneo di alunni. E solo se si insegna da anni nella stessa classe.

Con diagnosi s’intende, nella medicina, una: Interpretazione non soggettiva della realtà. Attività di feedback della relazione malato-medico curante. Relazione dettagliata dei sintomi del paziente sulla base della quale effettuare ragionamenti e congetture per guarirlo. Procedura consistente nell’interpretazione di segni e sintomi raccolti quali manifestazioni di un processo patologico in atto o pregresso.

Nel mastery learning, la tradizionale divisione in alti-medi-bassi rendimenti: Si riconduce a quella più semplice con prerequisiti, senza prerequisiti. Si riconduce a quella più semplice veloci-normali-lenti. Si riconduce a quella più accurata di predisposti non predisposti. Si riconduce a quella più accurata di studenti autoefficaci non autoefficaci.

Nel mastery learning, oltre al fattore tempo, è tuttavia importante anche: La profondità del tema trattato. Le condizioni sociali degli studenti. La qualità dell’istruzione. La raccolta dati effettuata dell'insegnante sulla provenienza degli studenti.

Scopo del mastery learning: Localizzare con "precisione" le difficoltà apprenditive dei singoli al fine di mettere in atto i necessari interventi compensativi e rafforzare l'apprendimento nel caso in cui i risultati si dimostrino soddisfacenti. Utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Trasformare la lezione in una narrazione atta a favorire il processo di insegnamento-apprendimento. Realizzare percorsi autovalutativi.

Nel mastery learning l'attitudine è definita come: Come l’ammontare del tempo richiesto per raggiungere la padronanza di un apprendimento da parte di uno studente. La velocità intesa come spazio fratto tempo della. La capacità narrativa degli studenti di "raccontare" la lezione ad un altro compagno di classe. La capacità autoregolativa dello studenti di proporre fuori dell'ambiente scolastico quanto appreso.

Il PBL può essere considerato: Una teoria didattica. Una risorsa didattica. Una metodologia didattica. Un quadro di riferimento.

La modalità del processo di apprendimento attivato dal PBL deve essere: Trasmissiva. Collaborativa. Interattiva. Istruttiva.

Il problema posto nella strategia PBL presenta: Una struttura fatta di diverse fasi successive. Un modello di tipo narrativo. Una possibilità multipla di soluzione. Un complesso scenario iniziale.

Le principali fasi del PBL sono: Analisi, ricerca, configurazione. Analisi, ipotesi, descrizione. Analisi, condivisione, esplicitazione. Analisi, sintesi, soluzione.

La devoluzione allo studente presuppone: Un ruolo passivo per il docente. Un ruolo centrale per il docente. Un ruolo di accompagnamento per il docente. Un ruolo di tutor per il docente.

Il PBL afferisce al costruttivismo perché: Non c'è un nucleo di sapere precostituito. Non è prevista l'assimilazione. Non è previsto lo studio individuale. Non è prevista una procedura di riflessione.

Il modello autentico di Barrows prevede: Momenti di lezione frontale e momenti di lezione collaborativa. Un'inversione del processo didattico in senso flipped. Momenti di attività individuali e momenti di attività collaborative. Attività solo collaborative e costruttive.

Il feedback nel PBL: Viene dal docente. E' insito nel dispositivo. Non è previsto. Viene dai pari.

Il modello dei sette passi è di applicazione: Europea. Statunitense. Universitaria. Scolastica.

Il docente è pianificatore in quanto: Collabora alla valutazione. Collabora alla progettazione del curricolo. Collabora alla progettazione del modulo. Collabora alla formulazione di ipotesi di lavoro.

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