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Ecologia (fuori paniere)

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Title of test:
Ecologia (fuori paniere)

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eCampus - L. Migliore

Creation Date: 2024/07/04

Category: Others

Number of questions: 13

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Cosa si intende per perdita dei servizi ecosistemici?. La perdita di popolazioni naturali utili all’uomo perché forniscono servizi (ad es. cibo). La perdita di nutrienti e biodiversità presente negli ecosistemi naturali. La perdita di ecosistemi importanti e produttivi, che forniscono cibo alle popolazioni umane. La perdita di funzionalità ecosistema peculiari che forniscono beni e servizi essenziali: terreni fertili, mari riproduttivi, acque potabili, aria pura, impollinazione, prevenzione delle alluvioni, regolazione del clima.

Quali sono le possibili vie d’uscita per far fronte alla riduzione di energia disponibile all’aumento del degrado ambientale?. Le soluzioni possibili sono quattro tra loro diverse, da un collasso dell’uso dell’energia senza controllo a soluzioni di crescita su base super tecnologica; dipendono sia da scelte politiche sia da progressi scientifici e tecnologici. Le soluzioni possibili sono sempre soluzioni che prevedono una riduzione sostanziale dell’energia a disposizione per le popolazioni umane. Le soluzioni sono difficili da progettare e soprattutto ad attuare. Non ci sono soluzioni né vie d’uscita.

Cosa si intende per sistema degenerativo?. Si intende un sistema in cui l’approccio rigenerativo permette la riduzione dell’uso di energia e l’aumento della vitalità globale del sistema. Si intende un sistema in cui l’approccio degenerativo permette la riduzione dell’uso di energia e l’aumento della vitalità globale del sistema. Si intende un sistema in cui l’approccio di sfruttamento delle risorse di incremento di uso dell’energia fa decrescere la vitalità globale del sistema.

Cosa prevede l’approccio rigenerativo per i sistemi antropizzati?. Nessuna delle risposte è corretta. Prevede il passaggio da sistemi degenerativi, basati sulle pratiche convenzionali, a sistemi rigenerativi, che prevedono l’intervento delle comunità umane sui sistemi naturali effettuato secondo le regole e il ‘design’ delle comunità naturali. Prevede il passaggio da sistemi rigenerativi, basati sulle pratiche convenzionali, a sistemi degenerativi, che prevedono l’intervento delle comunità umane sui sistemi naturali effettuato secondo le regole e il ‘design’ delle comunità naturali.

Come potrebbe essere uno scenario costruttivo da seguire a seguito della riduzione di energia disponibile e all’aumento del degrado ambientale?. Ci aspettiamo su scenari distruttivi. Gli scenari costruttivi possibili sono di due livelli, uno cosiddetto di Stabilità Green-Tech, che mantiene l’attuale livello di consumo di energia ma passando a fonti rinnovabili e a nuove tecnologie e uno cosiddetto Scenario Techno-Fantasy, basato sulla fusione nucleare a freddo che fornisce energia illimitata, senza impatti negativi. Lo scenario costruttivo è impossibile. Non è prevedibile.

È possibile coniugare resilienza e sostenibilità per sostenere la produttività senza compromettere i sistemi naturali?. No, non è possibile riconvertirsi a sistemi in cui la produttività sia sostenuta in modo da mantenere la capacità adattativa dei sistemi naturali, con l’utilizzo di risorse distribuite, smart grid energetiche e riutilizzo delle acque reflue. Sì, naturalmente. Bisogna spostarsi da sistemi in cui la produttività sia sostenuta in modo da mantenere la capacità adattativa dei sistemi naturali, con l’utilizzo di risorse distribuite, smart grid energetiche e riutilizzo delle acque reflue, a sistemi cosiddetti business as usual, poco resilienti e sostenibili. Sì, naturalmente. Bisogna spostarsi dei sistemi cosiddetti business as usual, poco resiliente e poco sostenibili, a sistemi in cui la produttività sia sostenuta in modo da mantenere la capacità adattativa dei sistemi naturali, con l’utilizzo di risorse distribuite, smart grid energetiche e riutilizzo delle acque reflue. No, non è possibile spostarsi dai sistemi cosiddetti business as usual, poco resilienti e poco sostenibili, che utilizziamo attualmente.

Quali sono le potenzialità dei microrganismi OGM?. Le potenzialità di microrganismi OGM sono molteplici, dallo sviluppo di microrganismi in grado di produrre principi attivi ad attività farmacologica (insulina, ormone della crescita) a quello di microrganismi più efficaci nei processi fermentativi (salumi, formaggi, bevande alcoliche, ecc.). Le potenzialità dei microrganismi OGM sono molteplici: produzione vegetale endogena di sostanze in grado di uccidere i parassiti delle piante oppure di farmaci o vaccini; aumento della capacità delle piante di vivere e svilupparsi in ambienti estremi o di resistere durante la conservazione e il trasporto; modifica dei contenuti nutrizionali degli alimenti o eliminazione di componenti che determinano intolleranze alimentari o allergie. Le potenzialità dei microrganismi OGM sono molteplici, dallo sviluppo di microrganismi in grado di far produrre principi attivi alle piante (insulina, ormone della crescita) a quello di microrganismi che eliminano i colonizzatori dei processi fermentativi (salumi, formaggi, bevande alcoliche, ecc.). I microrganismi OGM hanno molte potenzialità ma non vengono sfruttate.

Cosa si intende per piante geneticamente modificate (GM)?. Quelle che contengono uno o più geni endogeni (stessa specie) o esogeni (organismi diversi anche animali). La prima pianta modificata geneticamente è stata il tabacco che conteneva il gene batterico per la resistenza alla kanamicina. Quelle che contengono almeno due geni endogeni (stessa specie) o esogeni (organismi diversi anche animali). La prima pianta modificata geneticamente è stata il tabacco che conteneva il gene batterico per la resistenza alla kanamicina. Quelle che contengono almeno due geni endogeni (stessa specie) o esogeni (organismi diversi anche animali). La prima pianta modificata geneticamente è stata il tabacco che conteneva il gene vegetale per la resistenza alla kanamicina. Quelle che contengono uno o più geni endogeni (organismi diversi anche animali) o esogeni (stessa specie). La prima pianta modificata geneticamente è stata il tabacco che conteneva il gene batterico per la resistenza alla kanamicina.

Sta aumentando la superficie terrestre coltivata con piante GM?. Nessuna delle risposte è corretta. Si, la superficie terrestre globalmente coltivata a piante GM è aumentata progressivamente negli ultimi anni fino ad arrivare a 185,1 milioni di ettari nel 2016; dal 2012 paesi in via di sviluppo hanno una superficie coltivata a OGM maggiore di quella dei paesi industrializzati. No, la superficie terrestre globalmente coltivata a piante GM è rimasta relativamente stabile negli ultimi anni (valutata in 185,1 milioni di ettari nel 2016) perché l’incremento della superficie coltivata OGM nei paesi in via di sviluppo compensa la riduzione nei paesi industrializzati. Sì, la superficie terrestre globalmente coltivata a piante GM è aumentata progressivamente negli ultimi anni fino ad arrivare a 185,1 milioni di ettari nel 2016; i paesi industrializzati hanno una superficie coltivata OGM maggiore di quella dei paesi in via di sviluppo.

Quali sono le caratteristiche per cui i raccolti vengono ingegnerizzati?. Le caratteristiche dei raccolti ingegnerizzati maggiormente utilizzate sono: tolleranza agli erbicidi (75,4 %), resistenza agli insetti (23,1 %) o entrambe (86,5 %), mentre la resistenza ai virus o altre caratteristiche sono rare (< 1 %; dati 2016). Le caratteristiche dei raccolti ingegnerizzati maggiormente utilizzate sono la tolleranza agli erbicidi e la resistenza agli insetti entrambe presenti nella stessa pianta (86,5 %), mentre la resistenza ai singoli caratteri (75,4 e 23,1 %) o quella a virus o altre caratteristiche (< 1 %) sono utilizzate di meno (dati 2016). Nessuna delle risposte è corretta. Le caratteristiche dei raccolti ingegnerizzati maggiormente utilizzate sono: tolleranza agli erbicidi (86,5 %), resistenza agli insetti (23,1 %) o entrambe (75,4 %), mentre la resistenza ai virus o altre caratteristiche sono rare (< 1 %; dati 2016).

In quali ambienti vengono prodotti e utilizzati gli OGM?. Gli OGM possono essere prodotti e utilizzati in ambienti confinati (agroalimentare) e non rappresentano un problema ambientale, oppure in ambienti non confinati (applicazioni bio-mediche) e possono determinare problemi ambientali. Gli OGM possono essere prodotti e utilizzati in ambienti confinati (agroalimentare) e possono determinare problemi ambientali, oppure in ambienti non confinati (applicazioni bio-mediche) e non rappresentano un problema ambientale. Gli OGM possono essere prodotti e utilizzati in ambienti confinati (applicazioni bio-mediche) e non rappresentano un problema ambientale, oppure in ambienti non confinati (agroalimentare) e possono determinare problemi ambientali. Gli OGM possono essere prodotti e utilizzati in ambienti confinati (agroalimentari) e non rappresentano un problema ambientale, oppure in ambienti non confinati (applicazioni bio-mediche) e possono determinare problemi ambientali.

Quali sono le specie OGM ma maggiormente coltivate?. Soia, mais, cotone e canola occupano analoghe superfici di coltivazione nel mondo. In ordine decrescente le specie OGM maggiormente coltivate sono: soia, mais, cotone e canola. Soia e mais sono molto più diffuse di cotone e canola. In ordine crescente le specie OGM maggiormente coltivate sono: soia, mais, cotone e canola. Soia e mais sono molto più diffuse di cotone e canola. In ordine crescente le specie OGM maggiormente coltivate sono: soia, mais, cotone e canola. Cotone e canola sono molto più diffuse di soia e mais.

Quali sono le potenzialità degli OGM vegetali?. Gli OGM vegetali hanno molte potenzialità ma non possono essere sfruttate. Le potenzialità degli OGM vegetali sono molteplici: sviluppo di microrganismi produttori di alimenti oppure di principi attivi ad attività farmacologica (insulina, ormone della crescita); microrganismi maggiormente efficaci nei processi fermentativi (salumi, formaggi, bevande alcoliche, ecc.). Le potenzialità degli OGM vegetali sono molteplici: produzione endogena di sostanze in grado di uccidere i parassiti delle piante oppure di farmaci o vaccini; aumento della capacità di vivere e svilupparsi in ambienti estremi o di resistere durante la conservazione e il trasporto; modifica dei contenuti nutrizionali o eliminazione di componenti che determinano intolleranze alimentari o allergie. Le potenzialità degli OGM vegetali sono molteplici: produzione endogena di sostanze in grado di favorire i parassiti delle piante; aumento delle capacità di vivere e svilupparsi in ambienti estremi o di resistere durante la conservazione e il trasporto; eliminazione dei contenuti nutrizionali o aggiunta di componenti che determinano intolleranze alimentari o allergie.

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