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Title of test:
Economia Aziendale 3

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Creation Date: 17/10/2024

Category: Personal

Number of questions: 72
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La natura dei ricavi sospesi è: di servizi acquistati, ma che l'impresa non ha ancora sfruttato alla fine dell'esercizio, quindi la natura è quella delle passività di servizi venduti, ma che l'impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle attività nessuna delle alternative proposte è esatta di servizi venduti, ma che l'impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle passività.
La natura dei costi sospesi è: di servizi venduti, ma che l'impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle attività di servizi venduti, ma che l'impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle passività di servizi acquistati, ma che l'impresa non ha ancora sfruttato alla fine dell'esercizio, quindi la natura è quella delle passività nessuna delle alternative proposte è esatta.
Le rettifiche di storno, che si compiono nella contabilità a fine esercizio, hanno lo scopo di: individuare, nell'ambito dei costi e dei ricavi che hanno già avuto manifestazione finanziaria, le quote da rinviare al futuro, e come valore residuale, la quota di pertinenza del periodo amministrativo. nessuna delle alternative proposte è esatta occultare dei fondi dalla contabilità di aggiungere al reddito quote di costi e ricavi che, pur avendo la loro manifestazione finanziaria in futuro, sono già in parte di competenza dell'esercizio perché relative a flussi di servizi già consumati o ceduti.
Il reddito ordinario: Esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare Nessuna delle precedenti alternative è esatta In esso si raccolgono fenomeni di tipo occasionale e casuale Esprime l’interazione tra i risultati dell’attività operativa e gli effetti legati alle scelte di finanziamento che sono state operate per sostenere l’attività operativa.
I cicli economici della gestione che pur iniziati nell’esercizio, con l’acquisto di fattori produttivi, risultano ancora sospesi al termine dello stesso esercizio (e cioè al 31/12 non si sono ancora manifestati i ricavi di vendita dei prodotti ottenuti dai fattori produttivi in questione) danno luogo a: nessuna delle affermazioni è corretta Costi sospesi poiché di competenza di esercizi futuri Entrate nell’esercizio Costi di competenza dell’esercizio in questione.
Il reddito operativo: In esso si raccolgono fenomeni di tipo occasionale e casuale Esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare Esprime l’interazione tra i risultati dell’attività operativa e gli effetti legati alle scelte di finanziamento che sono state operate per sostenere l’attività operativa Nessuna delle affermazioni è esatta.
Parlando di condizioni di equilibrio economico, la situazione in cui Ricavi = Costi+Oneri figurativi è detta: Di disequilibrio economico assoluto Di equilibrio economico oggettivo Di disequilibrio economico relativo Di equilibrio economico soggettivo.
Il disequilibrio economico assoluto è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica: Ricavi = Costi + Oneri figurativi nessuna delle alternative proposte è esatta Ricavi <Costi Ricavi = Costi.
Il disequilibrio economico relativo è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica: nessuna delle alternative proposte è esatta Ricavi = Costi Ricavi = Costi + Oneri figurativi Ricavi <Costi.
il principio di economicità della gestione si riferisce alla: nessuna delle alternative proposte è esatta capacità di far fronte agli impegni in uscita con le entrate capacità di coprire i costi contabilizzati con i ricavi conseguiti capacità di remunerare congruamente tutti i fattori della produzione.
Parlando di condizioni di equilibrio economico, la situazione in cui Ricavi = Costi è detta: Di disequilibrio economico relativo Di equilibrio economico oggettivo Di equilibrio economico soggettivo Di disequilibrio economico assoluto.
si consegue un reddito "almeno normale" per l'ottenimento dell'equilibrio economico quando: la differenza tra ricavi e costi è almeno positiva nessuna delle alternative proposte è esatta la differenza positiva tra ricavi e costi è in grado di coprire i seguenti oneri figurativi: l'interesse sul capitale proprio; il compenso per il rischio al quale il conseguimento del reddito stesso è sottoposto; il compenso per l'opera del soggetto aziendale la differenza positiva tra ricavi e costi è in grado di coprire il compenso per il rischio al quale l'imprenditore è sottoposto.
L'equilibrio economico soggettivo è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica: Ricavi = Costi + Oneri figurativi nessuna delle alternative proposte è esatta Ricavi = Costi + Oneri figurativi + Quota di extra-profitto Ricavi = Costi.
L'equilibrio economico oggettivo è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica: Ricavi = Costi + Oneri figurativi Ricavi <Costi nessuna delle alternative proposte è esatta Ricavi = Costi.
La quantità di Break Even Point è 1.500 unità, invece l'azienda produce e vende 1.700 unità. In una tale circostanza si può affermare che: l'azienda certamente cesserà di produrre il prodotto l'azienda subirà una perdita nessuna tra le alternative proposte è esatta l'azienda conseguirà un utile.
Si definiscono costi semifissi quei costi: nessuna tra le alternative proposte è esatta la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo la cui entità si modifica sempre in relazione al mutamento del volume produttivo. la cui entità rimane sempre insensibile a mutamenti nel volume produttivo.
La quantità di Break Even Point è 1.500 unità, invece l'azienda produce e vende 1.300 unità. In una tale circostanza si può affermare che: nessuna tra le alternative proposte è esatta certamente sono errati i dati rilevati dalla contabilità l'azienda conseguirà un utile l'azienda subirà una perdita.
Il margine di sicurezza (MS) si può calcolare come: Il rapporto tra la differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio tutto diviso per la stessa quantità effettivamente prodotta e venduta Il prodotto tra la differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio tutto diviso per la stessa quantità effettivamente prodotta e venduta nessuna tra le alternative proposte è esatta Il prodotto tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio.
il costo variabile totale (cioè il costo variabile di tutte le unità realizzate e vendute) è pari: nessuna tra le alternative proposte è esatta al costo variabile unitario moltiplicato il numero delle unità realizzate e vendute. al costo fisso totale diviso il numero delle quantità prodotte al costo variabile unitario diviso il numero delle unità realizzate e vendute.
il Costo Totale della produzione realizzata e venduta è pari: nessuna tra le alternative proposte è esatta alla somma degli oneri figurativi alla somma dei costi fissi e del livello dei costi comuni alla somma dei costi variabili totali e del livello dei costi fissi.
il Costo medio unitario, ovvero mediamente quanto costa una singola unità del prodotto realizzato e venduto, si calcola come il prodotto tra il costo totale sostenuto per le quantità realizzate e vendute del prodotto diviso le quantità medesime coincidente con il costo primo rapporto tra il costo totale sostenuto per le quantità realizzate e vendute del prodotto diviso le quantità medesime nessuna tra le alternative proposte è esatta.
Viene chiamato margine lordo di contribuzione unitario: L'importo dato dalla differenza tra il prezzo unitario del prodotto e il costo variabile unitario L'importo dato dal rapporto tra il prezzo unitario del prodotto e il costo variabile unitario nessuna tra le alternative proposte è esatta L'importo dato dalla somma tra il prezzo unitario del prodotto e il costo variabile unitario.
Il margine di sicurezza (MS) si può calcolare come: somma tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio Il prodotto tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio nessuna tra le alternative proposte è esatta differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio.
La quantità di Break Even Point si calcola: come prodotto tra i Costi Fissi e la differenza tra il prezzo unitario di vendita del prodotto meno i costi variabili sostenuti per realizzare la medesima unità di prodotto come rapporto tra i Costi Fissi e la differenza tra il prezzo unitario di vendita del prodotto meno i costi variabili sostenuti per realizzare la medesima unità di prodotto nessuna tra le alternative proposte è esatta come differenza tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario.
La quantità di Break Even Point si calcola: come differenza tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario come prodotto tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario come rapporto tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario nessuna tra le alternative proposte è esatta.
La Break Even Analysis (B.E.A.) richiede la distinzione: in costo primo, industriale, complessivo ed economico dei costi in speciali e comuni dei costi in relazione al loro grado di variabilità rispetto al volume produttivo nessuna tra le alternative proposte è esatta.
Si definiscono costi semivariabili quei costi: nessuna tra le alternative proposte è esatta la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo la cui entità rimane insensibile a mutamenti nel volume produttivo. la cui entità comprende una quota fissa e una variabile.
Si definiscono costi a scalino quei costi: la cui entità rimane sempre insensibile a mutamenti nel volume produttivo. nessuna tra le alternative proposte è esatta la cui entità si modifica sempre in relazione al mutamento del volume produttivo. la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo.
Nel lungo termine tutti i costi di un'azienda sono da intenedersi come: variabili fissi nessuna tra le alternative proposte è esatta dipendenti da fattori esterni.
Si definiscono fissi quei costi: la cui entità dipende da fattori che non sono contollabili dal management né nel breve periodo, né nel lungo periodo nessuna tra le alternative proposte è esatta la cui entità rimane insensibile a mutamenti nel volume produttivo. la cui entità si modifica in relazione al mutamento del volume produttivo.
Si definiscono variabili quei costi: la cui entità rimane insensibile a mutamenti nel volume produttivo. nessuna tra le alternative proposte è esatta la cui entità dipende da fattori che non sono contollabili dal management né nel breve periodo, né nel lungo periodo la cui entità si modifica in relazione al mutamento del volume produttivo.
L’affermazione seguente: La produzione del prodotto “A” fornisce un Margine Lordo di Contribuzione pari a 1000”, significa che: 1000 è l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i Costi variabili sostenuti per realizzare i prodotti venduti; tale importo di 1000 si rende disponibile per la copertura dei costi fissi 1000 è l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i Costi Fissi aziendali; tale importo di 1000 si rende disponibile per la copertura dei costi variabili Nessuna delle affermazioni è esatta 1000 è anche il reddito operativo.
Il margine lordo di contribuzione unitario si può calcolare come: nessuna tra le alternative proposte è esatta margine lordo di contribuzione totale meno unità di prodotto vendute margine lordo di contribuzione totale moltiplicato unità di prodotto vendute margine lordo di contribuzione totale diviso unità di prodotto vendute.
Il margine lordo di contribuzione può essere inteso come: l'importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i costi fissi sostenuti per realizzare i prodotti venduti e che si rende disponibile per la copertura dei costi variabili nessuna tra le alternative proposte è esatta l'importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i costi variabili sostenuti per realizzare i prodotti venduti e che si rende disponibile per la copertura dei costi fissi l'importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i costi comuni sostenuti per realizzare i prodotti venduti e che si rende disponibile per la copertura dei costi speciali.
Nel criterio di ripartizione dei costi comuni su base unica: si fa una misurazione obiettiva (tipo prezzo x quantità) delle utilità del fattore produttivo che sono incorporate nel prodotto venduto nessuna tra le alternative proposte è esatta i costi comuni dell'impresa vengono considerati complessivamente, senza operare alcuna distinzione che tenga conto della loro "natura". si distinguono in vari gruppi i diversi costi comuni e, per ogni gruppo, utilizza una base di ripartizione "ad hoc".
i costi che sono attribuibili ad un «oggetto» (prodotto ) mediante: misurazione obiettiva (ad es. prezzo x quantità) si dicono costi «speciali» nessuna tra le alternative proposte è esatta stima soggetta ad arbitrio si dicono costi «speciali» un criterio di ripartizione dei costi comuni si dicono costi «speciali».
La ripartizione dei costi comuni è una problematica la cui soluzione richiede: di individuare un elemento in base al quale ripartire il costo relativo al consumo del fattore comune sui diversi specifici prodotti. nessuna tra le alternative proposte è esatta di individuare un elemento in base al quale ribaltare il costo speciale di un prodotto ad altri prodotti dell'azienda di individuare una misurazione obiettiva (tipo prezzo x quantità) per la quantificazione dei costi «speciali».
Assumendo come oggetto di riferimento il prodotto, se nell'impresa viene realizzato un solo tipo di prodotto, rispetto a questo, tutti i costi saranno: nessuna tra le alternative proposte è esatta fissi speciali comuni.
Il criterio di ripartizione dei costi comuni su base multipla: distingue in vari gruppi i diversi costi comuni e, per ogni gruppo, utilizza una base di ripartizione "ad hoc". i costi comuni dell'impresa vengono considerati complessivamente, senza operare alcuna distinzione che tenga conto della loro "natura". nessuna tra le alternative proposte è esatta opera una misurazione obiettiva (tipo prezzo x quantità) delle utilità del fattore produttivo che sono incorporate nel prodotto venduto.
Il costo primo comprende: Tutti i costi che hanno rilevanza contabile Tutti i costi speciali dell’area industriale Tutti i costi dell’area industriale Tutti gli oneri figurativi.
Il costo economico-tecnico si ottiene aggiungendo al costo complessivo gli «oneri figurativi» risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all'attività di trasformazione industriale si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell'impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale).
i costi parziali: corrispondono a configurazioni ottenute considerando tutte le voci di costo nessuna tra le alternative proposte è esatta esprimono configurazioni di costo ottenute considerando solo alcune delle voci di costo relative al prodotto corrispondono alla configurazione del costo sostenuto per produrre e vendere la quantità di break even point.
Il costo complessivo (o pieno) comprende: Gli interessi passivi e non i costi commerciali né gli oneri figurativi Nessuna delle affermazioni è esatta Gli interessi passivi, i costi commerciali e non gli oneri figurativi Gli interessi passivi, i costi commerciali, gli oneri figurativi.
i costi pieni: corrispondono a configurazioni ottenute considerando tutte le voci di costo nessuna tra le alternative proposte è esatta corrispondono alla configurazione del costo sostenuto per produrre e vendere la quantità di break even point esprimono configurazioni di costo ottenute considerando solo alcune delle voci di costo relative al prodotto.
Il costo industriale comprende: I costi commerciali I costi amministrativi I costi tributari Il costo primo.
Il costo complessivo risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell'impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale) si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all'attività di trasformazione industriale risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo.
Il costo industriale risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell'impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale) si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all'attività di trasformazione industriale si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell'impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale).
Il costo primo si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all'attività di trasformazione industriale si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell'impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale) risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell'impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale).
Si calcoli la quantità di break-even point (quantità di pareggio), sapendo che i Costi Fissi ammontano a 150, il prezzo di vendita di una singola unità del prodotto è pari a 7 e che il costo variabile unitario (sostenuto mediamente per produrre una singola unità del prodotto) è pari a 2. La quantità di break even point è di 20 La quantità di break even point è di 50 La quantità di break even point è di 30 La quantità di break even point è di 100.
La quantità di break even point è di 5.000 unità, ma le vendite reali sono pari a 4.800 unità: Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi) Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi) Nessuna delle affermazioni è esatta Si può dire che il rischio operativo sia basso.
Si calcoli la quantità di break-even point (quantità di pareggio), sapendo che i Costi Fissi ammontano a 180, il prezzo di vendita di una singola unità del prodotto è pari a 5 e che il costo variabile unitario (sostenuto mediamente per produrre una singola unità del prodotto) è pari a 2. La quantità di break even point è di 40 La quantità di break even point è di 50 La quantità di break even point è di 60 La quantità di break even point è di 24.
Il management dell’impresa calcola per un certo prodotto che la quantità di break even point è di 1.800 unità. Nel caso che le vendite reali siano pari a 1.900: si può dire che la leva finanziaria sia positiva Nessuna delle affermazioni è esatta Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri certamente un utile (costi < ricavi) Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri certamente una perdita (costi > ricavi).
La quantità di break even point è di 19.000 unità, ma le vendite reali sono pari a 20.800 unità: Nessuna delle altre alternative può ritenersi corretta Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi) Si può dire che il reddito ordinario sarà certamente negativo Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi).
La quantità di break even point è di 85.000 unità, ma le vendite reali sono pari a 91.000 unità: Si può dire che ci sarà una leva finanziaria certamente positiva Si può dire che ci sarà sempre una leva finanziaria negativa Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi) Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi).
Il management dell’impresa calcola per un certo prodotto che la quantità di break even point è di 3.000 unità. Nel caso che le vendite reali siano pari a 2.700 unità: Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi) Si può dire che ci sarà certamente un effetto leva finanziario positvo Nessuna delle affermazioni è esatta Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi) B.
Un R.O.I. (return on investment ) pari al 5 % ha il seguente significato: per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione complessiva aziendale genererà 5 € di reddito netto per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione caratteristica aziendale genererà 5 € di reddito operativo per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione complessiva aziendale genererà 5 € di reddito netto per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione caratteristica aziendale genererà 5 € di reddito operativo.
Un R.O.E. (return on equity ) pari al 10 % ha il seguente significato: per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione complessiva aziendale genererà 10 € di reddito netto per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione caratteristica aziendale genererà 10 € di reddito operativo per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione caratteristica aziendale genererà 10 € di reddito operativo per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione complessiva aziendale genererà 10 € di reddito netto.
Quando il R.O.I. è minore del costo medio dell’indebitamento: Il R.O.I. tenderà ad aumentare nel tempo L’effetto di leva finanziaria è positivo L’effetto di leva finanziaria è negativo Il R.O.I. tenderà a diminuire nel tempo.
Quando il R.O.I. è maggiore del costo medio dell’indebitamento: All’aumentare dell’indebitamento aumenta il reddito operativo All’aumentare dell’indebitamento aumenta la redditività del capitale proprio (cioè il R.O.E.) All’aumentare dell’indebitamento diminuisce la redditività del capitale proprio (cioè il R.O.E.) All’aumentare dell’indebitamento diminuisce il reddito operativo.
Per l’impresa è conveniente ricorrere all’indebitamento se e fino a quando il R.O.I. (return on investment) è maggiore del: Del grado di indebitamento costo medio dei finanziamenti Del margine lordo di contribuzione unitario Del prezzo di mercato delle azioni.
L’affermazione secondo cui l’ “aspetto economico della gestione considera le operazioni di gestione in termini del loro contributo alla creazione di ricchezza. In particolare, esamina la formazione del capitale proprio e le susseguenti modificazioni che esso subisce sia per effetto del processo di formazione del reddito d’impresa sia a causa dei conferimenti e dei prelievi da parte del titolare o dei soci” risulta: vera, ma solo se la società è a responsabilità limitata falsa, quando il capitale proprio viene indagato come aspetto finanziario sempre falsa sempre vera.
Tra questi, quale conto è acceso a “costi anticipati” Il conto ratei passivi Il conto risconti attivi Il conto risconti passivi Il conto ratei attivi.
Nei conti accesi ai ratei si rilevano Variazioni finanziarie che servono per misurare ricavi o costi che, alla data di chiusura dell’esercizio, sono ancora in corso di maturazione Nessuna delle affermazioni è esatta Ricavi sospesi Costi pluriennali.
Nel conto acceso a “MUTUI PASSIVI” si rilevano: Costi di esercizio Valori finanziari Ricavi di esercizio Nessuna delle affermazioni è esatta.
Nel conto acceso ad “AMMORTAMENTO MACCHINE” si rilevano Ricavi di esercizio Valori finanziari Nessuna delle affermazioni è esatta Costi di esercizio.
Natura dei conti. Nel conto acceso ad “ammortamento macchine” si rilevano: Nessuna delle affermazioni è esatta Costi di competenza dell’esercizio Costi monetariamente sostenuti nell’esercizio Costi sospesi.
Nel conto acceso a “Ratei Attivi” si rilevano: Costi che non sono stati ancora monetariamente sostenuti Costi monetariamente sostenuti nell’esercizio Nessuna delle precedenti alternative è esatta Costi di competenza dell’esercizio.
I debiti di funzionamento: Il loro sorgere dà luogo a variazioni finanziarie attive Sorgono nelle operazioni di acquisto per sostituire momentaneamente il denaro Rappresentano una fonte di finanziamento interna all’impresa Consistono nell’accantonamento di costi non monetari.
Parlando di categorie di valori che formano il capitale, si può affermare che i valori che compongono l’attivo sono i seguenti: Valori finanziari attivi e valori anticipati di ricavo Costi e ricavi d’esercizio oltre ai conferimenti Nessuna delle affermazioni è esatta Valori finanziari attivi e valori anticipati di costo.
L’azienda estingue un debito pari a euro 3.000. Quali saranno le variazioni che si produrranno nel proprio sistema di valori aziendali ? Solo variazioni finanziarie Una variazione finanziaria positiva ed una variazione economica positiva Una variazione finanziaria negativa ed una variazione economica negativa Solo variazioni economiche.
Un’operazione di gestione appartenente alla fase della provvista può determinare: Una variazione finanziaria positiva che misura l’entità di un ricavo Una variazione finanziaria positiva che misura l’entità di un costo Una variazione finanziaria negativa che misura l’entità di un costo Una variazione finanziaria negativa che misura l’entità di un ricavo.
La vendita, da parte dell’impresa, di prodotti: Determina dei valori finanziari negativi Determina dei valori economici di reddito negativi Nessuna delle affermazioni è esatta Determina dei valori economici di reddito positivi.
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