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Test educazione permanente e formazione adulti - lez. 00a

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Test educazione permanente e formazione adulti - lez. 00a

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primo anno

Creation Date: 2025/07/16

Category: Others

Number of questions: 80

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In Età moderna, "educare" significava: introdurre celermente il bambino nella vita degli adulti. non adeguarsi ad un sistema di norme e regole di vita etiche e sociali. preparare il bambino a non conformarsi necessariamente con il ceto di appartenenza. prolungare quanto più possibile il periodo di permanenza del bambino nell'infanzia.

Quali sono i periodi in cui distinguiamo lo sviluppo delle professioni educative e formative?. Medioevo e Rinascimento. Rinascimento, Illuminismo e Primo dopoguerra. Età moderna e Rinascimento. Medioevo, Età moderna e Secondo dopoguerra.

Fino al XII secolo l'unica forma di istruzione per qualsiasi livello educativo è: la famiglia. il commercio. l'università. la scuola collegata al monastero, sotto la responsabilità di monaci-maestri.

L'educazione offerta dalle corporazioni artigiane: era l'unica ad avere una sua struttura formativa, ma non prevedeva esami periodici. era l'unica ad avere una sua struttura formativa ed esami periodici;. era l'unica gestita dai monaci maestri. era l'unica a prevedere esami periodici, ma non aveva una struttura formativa.

La scoperta più importante dell''Europa moderna si colloca: nell'istruzione. nelle corporazioni artigiane. nelle pratiche religiose. nell'educazione.

Negli anni Settanta, i cambiamenti che richiedono al professionista dell'educazione una funzione di "agente di cambiamento" sono: l'interesse per l'educazione extrascolastica e la non centralità del contesto sociale. l'interesse per la filosofia teoretica e la non centralità dell'educazione extrascolastica. l'interesse per l'educazione scolastica e la centralità della soggettività. l'interesse per l'educazione extrascolastica e la centralità del contesto sociale.

Gli elementi di base circa il cambiamento dello scenario lavorativo attuale sono: flessibilità, mobilità, incertezza, riflessività. flessibilità, mobilità, certezza, riflessività. rigidità, mobilità, certezza, riflessività. flessibilità, immobilità, certezza, riflessività.

Gage definisce le teorie dell'apprendimento come: lo studio delle modalità che può presentare il docente nell'assimilazione dei contenuti. lo studio di come uno studente può influenzare il docente. lo studio di come una persona può influenzare l'apprendimento di uno studente. lo studio delle modalità che può presentare il discente nell'assimilazione dei contenuti.

Hilgard individua diciannove principi che possono essere riconducibili a tre filoni di studio: Teoria S-R (stimolo-risposta); teoria psicanalista; teoria del metodo. Teoria antropologica; teoria psicanalista; teoria della motivazione e della personalità. Teoria S-R (stimolo-risposta); teoria psicanalista; teoria della motivazione e della personalità. Teoria S-R (stimolo-risposta); teoria cognitivista; teoria della motivazione e della personalità.

Secondo Rogers il facilitatore di apprendimento deve necessariamente possedere le seguenti qualità: "verità e autenticità"; "sollecitudine non oppressiva, apprezzamento, rispetto"; "comprensione empatica, ascolto sensibile e puntuale". "verità e autenticità"; "sollecitudine non oppressiva, apprezzamento, rispetto". "verità e autenticità"; "comprensione empatica, ascolto sensibile e puntuale". "sollecitudine non oppressiva, apprezzamento, rispetto"; "comprensione empatica, ascolto sensibile e puntuale".

Tough è noto per aver elaborato: il costrutto di "indipendent learners" e di "self direct learning". il costrutto di "community of practices". il costrutto di "reflection in action". il costrutto di "modeling" e di "scaffolding".

Houle, ha proposto un "sistema fondamentale" di progetto formativo, che si basa su: tre presupposti. due presupposti. cinque presupposti. sette presupposti.

Goodwin Watson presenta una serie di orientamenti che possono facilitare l'apprendimento, tra cui: un'atmosfera democratica inibisce l'apprendimento, crea meccanismi negativi, come conformismo, ricerca di sfoghi sui membri della classe per liberare la pressione a cui si è sottoposti;. un'atmosfera autocratica genera l'apprendimento e crea meccanismi negativi, come conformismo, ricerca di sfoghi sui membri della classe per liberare la pressione a cui si è sottoposti;. un'atmosfera autocratica inibisce l'apprendimento, ma crea meccanismi positivi, come anticonformismo e ricerca di collaborazione con i membri della classe. un'atmosfera autocratica inibisce l'apprendimento, crea meccanismi negativi, come conformismo, ricerca di sfoghi sui membri della classe per liberare la pressione a cui si è sottoposti;.

Crutchfield individua delle abilità coinvolte nel pensiero produttivo: "abilità di scoprire e formulare problemi"; "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema". "abilità di scoprire e formulare problemi"; "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema"; "abilità di trovare e valutare idee". "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema"; "abilità di trovare e valutare idee";. "abilità di scoprire e formulare problemi"; "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema"; "abilità comunicativo-relazionali".

Albert Bandura si è occupato dello studio dell'apprendimento attraverso il: scaffolding. modeling. reflective learning. transformative learning.

Bruner distingue due modelli di insegnamento: insegnamento nel modo espositivo e insegnamento nel modo ipotetico. insegnamento nel modo autocratico e insegnamento nel modo autocratico. insegnamento nel modo autocratico e insegnamento nel modo antropologico. insegnamento nel modo autoritario e insegnamento nel modo democratico.

Ci sono, per Bruner - oltre al modo espositivo e al modo ipotetico - due modelli principali della mente che determinano le modalità di insegnamento: la conoscenza obiettiva e il sapere oggettivo. lo scambio intersoggettivo e la conoscenza obiettiva. lo scambio oggettivo e la conoscenza situata. la scambio intersoggettivo e la conoscenza soggettiva.

Le caratteristiche di un apprendimento significativo sono: attivo, costruttivo, irriflessivo, autentico, intenzionale;. attivo, costruttivo, cooperativo, autentico, non intenzionale;. passivo, costruttivo, cooperativo, autentico, intenzionale;. attivo, costruttivo, cooperativo, autentico, intenzionale.

Un apprendimento significativo è quello che: conduce alla riflessione su sé stessi, ad una modifica di norme interiorizzate, ad una messa in discussione del proprio mondo di valori. porta al raggiungimento degli obiettivi prefissati, in termini di contenuti e di comportamenti. riesce a soddisfare le aspettative di un docente. non ancora le nuove conoscenze con quelle pregresse.

L'apprendimento cooperativo (Cooperative Learning) costituisce una specifica metodologia di insegnamento: attraverso la quale gli studenti apprendono in coppia, aiutandosi reciprocamente ma senza sentirsi corresponsabili del reciproco percorso. attraverso la quale gli studenti apprendono in grandi gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. attraverso la quale gli studenti apprendono in grandi gruppi, ma senza aiutarsi tra di loro. attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso.

Quando è possibile in particolare cogliere la ricchezza delle peculiarità senili?. con l'esigenza di eliminare gli eventuali – anche consistenti – ostacoli che si frappongono alla piena manifestazione delle peculiarità stesse. alla constatazione del progressivo diminuire delle forme di autocoscienza e consapevolezza dell'anziano. con un sano apprezzamento dell'anziano stesso come soggetto aperto al “puro essere”. nella consapevole (auto) difesa delle peculiarità senili dalle pressioni provenienti dal contesto di appartenenza.

Quando si verifica l'apprendimento attivo?. L'apprendimento attivo si verifica quando una persona prende il controllo della propria esperienza di formazione. L'apprendimento attivo si verifica quando una persona prende il controllo della propria esperienza di apprendimento. L'apprendimento attivo si verifica quando una persona prende il controllo della propria cognizione di apprendimento. L'apprendimento attivo si verifica quando una persona perde il controllo della propria esperienza di apprendimento passivo.

Gli studi all'interno della metacognizione che cosa hanno dimostrato?. hanno dimostrato il valore di apprendimento comune. hanno dimostrato il valore di apprendimento attivo. hanno dimostrato il valore di apprendimento passivo. hanno dimostrato il valore di apprendimento unico.

Quando gli studenti hanno più incentivi a imparare?. quando hanno il controllo su non solo come imparano, ma anche ciò che non imparano. quando hanno il controllo su non solo come imparano, ma anche ciò che imparano. quando non hanno il controllo su solo come imparano, ma anche ciò che non imparano. quando non hanno il controllo su non solo come imparano, ma anche ciò che imparano.

L'apprendimento attivo è una caratteristica fondamentale dell'apprendimento centrato su chi?. Sul tutor. Sul docente. Sullo studente. Sull'insegnante.

L'apprendimento passivo e l'istruzione diretta sono le caratteristiche di apprendimento insegnante-centrico o di che tipo di educazione?. di educazione tradizionale. di educazione condizionata. di educazione associativa. di educazione funzionale.

Che tipo di processo è l'apprendimento associativo?. L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende un'associazione tra due stimoli, o un comportamento e uno stimolo. L'apprendimento associativo è l'azione per cui qualcuno apprende un'associazione tra due stimoli, o un comportamento e uno stimolo. L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende una fusione tra stimoli, o un comportamento e uno stimolo. L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende un'associazione tra più stimoli, o un comportamento e uno stimolo.

Che forme di apprendimento sono il condizionamento classico e condizionamento operante?. Sono le due forme di apprendimento associativo. Sono le due forme di apprendimento comportamentale. Sono le due forme di apprendimento visivo. Sono le due forme di apprendimento cognitivo.

Cosa bisogna affiancare all'orientamento ontologico per prospettare una integrazione all'attuale prassi giuspoilitica?. Scoperta e valorizzazione in ottica tutelante delle dimensioni profonde e sottili del vissuto senile. Scoperta e valorizzazione in ottica ontologica delle dimensioni del vissuto senile. Ricerca in ottica tutelante delle dimensioni ontologiche del vissuto senile. Scoperta e valorizzazione in ottica tutelante della prassi del vissuto senile.

Cosa si definisce come specifico senile di secondo livello?. il “momento” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età senile, del suo essere elemento dotato di “valore” all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana. il “momento” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età senile, del suo essere elemento dotato di “discontinuità all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana. il “momento” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età adulta, del suo essere elemento dotato di “valore” all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana. il “ruolo” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età senile, del suo essere elemento dotato di “valore” all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana.

Cosa si intende con “memoria storica” dell'anziano?. solo un insieme di ricordi comunicati ad altri o ricevuti da loro. il mantenimento, in una data forma delle conoscenze passate e la possibilità di richiamare la conoscenza passata rendendola attuale o presente. un “atto sociale”, cioè come un comportamento che trova nei rapporti sociali il suo momento di inizio e la sua finalizzazione. l'impiego dei tradizionali strumenti interpretativi di tipo filosofico, che mettono in luce il carattere sostanzialmente deduttivo del processo di attualizzazione della memoria stessa.

Che esempio di apprendimento è l'assuefazione?. L' assuefazione è un esempio di apprendimento associativo in cui la forza o la probabilità di una risposta diminuisce quando la risposta viene ripetuta. L' assuefazione è un esempio di apprendimento non associativo in cui la forza o la probabilità di una domanda diminuisce quando la risposta viene ripetuta. L' assuefazione è un esempio di apprendimento non associativo in cui la forza o la probabilità di una risposta diminuisce quando la risposta viene ripetuta. L' assuefazione è un tipo di apprendimento associativo in cui la forza o la probabilità di una risposta diminuisce quando la domanda viene ripetuta.

In quali società le rappresentazioni del passato si presentano come manifestazioni del “pensiero mitico”, contrapposte alla storia intesa come memoria?. nelle società dominate da pensiero induttivo. nelle società primitive. nelle società avanzate e tecnologiche. nelle società dominate da pensiero scientifico e deduttivo.

Che cosa comporta la capacità della memoria di rielaborare il ricordo di singoli episodi in un episodio sintetico molto più significativo e organizzato?. quella di esprimere la comprensione profonda di un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi. quella di sintetizzare un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi. quella di esprimere la comprensione profonda di un insieme di accadimenti, sintetizzandola in un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi. quella di mantenere intatta la serie di ricordi sintetizzandola in un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi.

Quali sono i tre fattori fondamentali che consentono l'esistenza della memoria collettiva secondo Halbwachs?. il riferimento a coordinate spazio-temporali determinate; una ricostruzione simbolica del gruppo con sé stesso; una relazione continua della memoria medesima. il riferimento a coordinate spazio-temporali determinate; una relazione simbolica del gruppo con altri gruppi; una ricostruzione continua della memoria medesima. il riferimento a coordinate spazio-temporali determinate; una relazione simbolica del gruppo con sé stesso; una ricostruzione continua della memoria medesima. il riferimento a coordinate spazio-temporali indeterminate; una relazione simbolica del gruppo con sé stesso; una ricostruzione continua della memoria medesima.

Che ruolo ha la narrazione in relazione allo specifico senile di secondo livello?. costruisce e si modifica creando accordo con ciò che il narratore reputa essere reale. crea una memoria di tipo metanarrativo. trasforma la memoria, valorizzandone gli aspetti semantici, in una storia coerente. trasforma l'esperienza, valorizzandone gli aspetti semantici, in una storia coerente.

In cosa si inseriscono i “riposizionamenti” che l'anziano ha affrontato nell'arco della propria vita, attraverso l'interazione con il suo ambiente storico-culturale?. nell'evoluzione del percorso ontologico. in un processo di riqualificazione di cui l'ultima fase corrisponde a quella della vecchiaia, in cui si dovrebbe rilevare l'accettazione di sé e il senso di conclusione del lungo cammino della vita. in un processo di sviluppo di cui l'ultima fase corrisponde a quella della vecchiaia, in cui si dovrebbe rilevare l'accettazione di sé e il senso di conclusione del lungo cammino della vita. nel secondo livello dello specifico senile.

Come si può definire il ruolo del “mentore”?. come medium tra percorso ontologico definito dai tre elementi: memoria storica, esperienza e saggezza; e la funzione attiva esercitabile nei confronti del contesto familiare. come medium tra percorso ontologico definito dai tre elementi: memoria storica, esperienza e saggezza; e la funzione attiva esercitabile nei confronti del contesto sociale. come medium tra percorso fenomenologico definito dai tre elementi: memoria storica, esperienza e saggezza; e la funzione passiva esercitata dal contesto sociale. quale termine riassuntivo dei tre elementi a caratterizzazione ontologica (memoria storica, esperienza e saggezza) e quale requisito connotativo senile orientato ad una funzione attiva esercitabile nei confronti del contesto a vari livelli.

Come si può definire il “mentoring”?. una prestazione di carattere formale o informale che una persona (il mentore) fornisce ad un'altra al fine di facilitare in quest'ultima l'apprendimento e la formazione permanente. qualsiasi forma di istruzione fornita dal mentore al mentee all'interno di un programma di educazione permanente. l'attività didattica prestata in termini liberali ad un discente (mentee). un aiuto formale o informale che una persona (il mentore) fornisce ad un'altra al fine di facilitare in quest'ultima cambiamenti positivi e significativi nella conoscenza, nel lavoro e nel vivere sociale.

Che funzione hanno i “Project Examples” individuati dalla comunità europea?. una tutela e valorizzazione del mentoring legata allo specifico di secondo livello. the older people act as mentors – passing on their experience and guidance to young people struggling to start their careers. the young people act as personal ICT trainers – teaching older people skills they often need to partecipate fully in modern life. costituiscono la declinazione attuativa, sul piano di singole azioni, degli obiettivi strategici indicati nelle premesse e nella “Guideling Principles” della “Declaration”.

Che tipo di apprendimento è più efficiente dell'apprendimento passivo come la lettura o l'ascolto: L'apprendimento esperienziale. L'apprendimento sperimentale. L'apprendimento sequenziale. L'apprendimento cognitivo.

Come viene usato il termine abitudine?. Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e persuasione. Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e convinzione. Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e precisione. Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e coordinazione.

Il modello dello Student team learning è stato ideato da: Robert Slavin. Jack Mezirow. Malcom Knowles. Donald A. Schön.

Quanti sono gli stadi della fase senso-motoria: 6. 9. 2. 3.

Il modello della Complex Instruction è stato elaborato da: Elizabeth Cohen. Malcom Knowles. Robert Slavin. Carl Rogers.

La metodologia del Group Investigation: cerca di cambiare il modello interattivo, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, ma non ridefinendo i ruoli di insegnante e allievi, che rimangono quelli tradizionali. cerca di cambiare il modello interattivo, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, ridefinendo i ruoli di insegnante e allievi, e assegnando all'insegnante il compito di rispondere alle domande piuttosto che di farne più degli allievi stessi. cerca di corroborare il modello tardizionale, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, assegnando agli alunni il compito di rispondere alle domande piuttosto che far rispondere all'insegnante. cerca di non cambiare il modello interattivo, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, quindi non ridefinendo i ruoli di insegnante e allievi e assegnando all'insegnante il compito di fare lezioni frontali.

In materia di apprendimento Skinner individua due concetti fondamentali: controllo e riflessione. riflessione e trasformazione. controllo e modellamento. riflessione e modellamento.

Nell'analisi dei processi di apprendimento, Bruner è partito dalle ricerche di: Mezirow. Piaget. Schön. Freud.

Per Gagnè esistono i seguenti tipi di apprendimento: 80. Nella teoria dello sviluppo di Jean Piaget, sono due i processi cognitivi cruciali per il progredire intellettivo: l'assimilazione e la decostruzione. apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione motoria; apprendimento di discriminazioni; apprendimento di concetti; apprendimento di concetti definiti e regole; soluzione di problemi. apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione motoria; concatenazione (o associazione) verbale; apprendimento di discriminazioni; soluzione di problemi. apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione (o associazione) verbale; apprendimento di discriminazioni; apprendimento di concetti; apprendimento di concetti definiti e regole; soluzione di problemi. apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione motoria; concatenazione (o associazione) verbale; apprendimento di discriminazioni; apprendimento di concetti; apprendimento di concetti definiti e regole; soluzione di problemi.

Nella teoria dello sviluppo di Jean Piaget, sono due i processi cognitivi cruciali per il progredire intellettivo: l'assimilazione e la decostruzione. l'assimilazione e il riordino. l'assimilazione e il disordine. la negazione e l'affermazione.

Kurt Lewin (1890-1947), coniò una teoria che ha l'appellativo di: teoria della valenza. teoria della mente. teoria psicogenetica. teoria del campo.

Secondo la teoria della Gestalt: l'organismo non reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma non percepisce nemmeno una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura organizzata. l'organismo non reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma percepisce una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura non organizzata. l'organismo non reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma percepisce una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura organizzata. l'organismo reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma non percepisce una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura organizzata.

L'individuo, secondo la Gestalt, durante l'apprendimento, organizza il suo campo percettivo in base alle seguenti leggi: prossimità, somiglianza, chiusura, continuità. prossimità, chiusura, continuità. differenza, somiglianza, chiusura. prossimità, somiglianza, chiusura, discontinuità.

Cosa ha a disposizione il bambino nella prima fase: un corredo innato di riflessi, con percezioni coordinate tra di loro, ma non alle azioni. un corredo innato di riflessi, con percezioni coordinate tra di loro e alle azioni. solo un corredo innato di riflessi, le sue percezioni non sono né coordinate tra di loro, né coordinate alle azioni. un corredo di riflessi derivato dall'ambiente, con percezioni coordinate tra di loro e alle azioni.

Che cos'è l'abitudine?. L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza maturata. L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza ripetuta. L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza motivazionale. L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza vissuta.

A che età si riconduce la fase del pensiero intuitivo: dai 7 ai 12 anni per le femmine e dai 12 ai 15 per I maschi. in età scolare. in età prescolare. dai 4 ai 7 anni.

In quale fase il gioco acquisisce importanza primaria: nella fase concettuale che va dai 7 ai 12 anni. nella fase pre-concettuale, che va dai 7 ai 12 anni. nella fase ludica del bambino. nella fase pre-concettuale, che va dai 2 ai 4 anni.

Quali livelli l'organizzazione della programmazione didattica deve assumere come punto di partenza?. i livelli di competenza effettivamente posseduti dagli allievi ed i loro potenziali di apprendimento. i livelli di formazione effettivamente posseduta dagli allievi ed i loro potenziali di apprendimento. i livelli di competenza acquisiti dagli allievi ed i loro potenziali di apprendimento. i livelli di apprendimento effettivamente posseduti dagli allievi ed i loro potenziali di formazione.

La realizzazione della professione docente per lo sviluppo di una didattica inclusiva di che cosa necessita?. necessita il superamento della lezione frontale e collettiva come unica modalità didattica. necessita il superamento della lezione singola o collettiva come unica modalità d'insegnamento. necessita il superamento della lezione frontale e collettiva come unica modalità apprendimento. necessita il superamento della lezione frontale e collettiva come unica modalità formativa.

Quale è il primo luogo in cui è possibile individuare il manifestarsi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento nei bambini?. La gente. La scuola. La comunità. La famiglia.

Come vengono definiti i disturbi nei quali le normali modalità di acquisizione delle abilità scolastiche, ovvero la capacità a eseguire una sequenza di azioni connesse con la prassi didattica in modo rapido e corretto, sono alterate già nelle prime fasi dello sviluppo?. Disturbi Specifici dell'Attitudine. Disturbi Specifici dell'Attenzione. Disturbi Specifici dell'Abilità. Disturbi Specifici dell'Apprendimento.

Una volta verificata l'effettiva presenza di un DSA in maniera commisurata alle necessità individuali, stabilite dagli specialisti che seguono il bambino, e all'entità del disturbo di apprendimento, che cosa viene permesso?. Viene permesso l'uso di alcuni strumenti operativi e compensativi nella prassi didattica. Viene permesso l'uso di alcuni strumenti dispensativi nella prassi didattica. Viene permesso l'uso di alcuni strumenti dispensativi e compensativi nella prassi didattica. Viene permesso l'uso di alcuni strumenti compensativi nella prassi didattica.

Che cosa è assolutamente di primaria importanza sviluppare al di là degli strumenti compensativi tesi a permettere il recupero dell'alunno con DSA?. è assolutamente di primaria importanza aprire un processo formativo dell'alunno all'interno del gruppo classe. è assolutamente di primaria importanza sviluppare un processo di integrazione dell'alunno all'interno del gruppo classe. è assolutamente di primaria importanza sviluppare un processo di integrazione dell'alunno all'esterno del gruppo classe. è assolutamente di primaria importanza sviluppare un processo formativo dell'alunno all'interno del gruppo classe.

Che Piano vara nel 1985 il Ministero della Pubblica Istruzione?. vara il Piano Nazionale per l'Insegnamento (PNI). vara il Poster Nazionale per l'Infsegnamento (PNI). vara il Piano Nazionale per l'Informatica (PNI). vara il Piano Naturale per l'Informatica (PNI).

L'apprendimento non-associativo fa riferimento a che cosa?. a "un cambiamento relativamente permanente nella forza di risposta ad un singolo stimolo successivo a esposizione ripetuta allo stesso. a "un cambiamento relativamente permanente nella forza di risposta ad un duplice stimolo successivo a esposizione ripetuta allo stesso. a "un cambiamento relativamente permanente nella forza di risposta ad un singolo stimolo preventivo a esposizione ripetuta allo stesso. a "un cambiamento relativamente forzato nella risposta ad un duplice stimolo successivo a esposizione ripetuta allo stesso.

Quali sono le principali forme di ricordo?. il ricordo biografico e il ricordo senile. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato recente; il secondo si ricollega alle origini. il ricordo biografico e il ricordo fondante. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato recente; il secondo si ricollega alle origini. il ricordo nelle due forme ontologiche di primo e secondo livello. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato remoto; il secondo si ricollega alle origini. il ricordo senile e il ricordo fondante. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato recente; il secondo si ricollega alle origini.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. L'individuazione dei docenti da parte dei presidi avviene all'interno di quali ambiti?. 2. Ambiti zonali. 4. Ambiti territoriali. 1. Ambiti scolastici. 3. Ambiti regionali.

Cosa vuol dire apprendere?. 4. vuol dire cercare nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. 1. vuol dire disporre di nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. 2. vuol dire acquisire nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. 3. vuol dire pensare a nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. I Leader educativi hanno la possibilità, a partire dal 2016, di mettere in campo la loro squadra individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti con il curriculum più adatto per realizzare che cosa?. 4. il progetto formativo del loro istituto. 1. Il progetto formativo scolastico regionale. 3. Il progetto formativo scolastico comunale. 2. Il progetto formativo scolastico provinciale.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Per l'individuazione dei docenti da chi sono predisposti gli “ambiti territoriali”?. 3. dagli Uffici Scolastici Comunali. 4. dagli Uffici Scolastici Zonali. 2. dagli Uffici Scolastici Provinciali (ex Provveditorati). 1. dagli Uffici Scolastici Regionali.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. I dirigenti scolastici possono ridurre il numero di alunni per classe per evitare quale fenomeno?. 3. il fenomeno delle aule-pollaio. 4. Il fenomeno delle aule-cella. 1. Il fenomeno delle aule-stalle. 2. Il fenomeno delle aule-gabbia.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Come deve essere declinata l'offerta formativa?. 4. è declinata in base alle esigenze degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. 3. è declinata in base alle volontà complementari degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. 1. è declinata in base alle previsioni del piano di studi degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. 2. è declinata in base a scelte coordinate dei docenti e degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Cosa vengono potenziate con la Buona Scuola?. 3. Le competenze filosofiche: pedagogia per gli studenti stranieri e filosofia per tutti. 2. Le competenze scientifiche: biologia per gli studenti stranieri e medicina per tutti. 4. Le competenze linguistiche: inglese per gli studenti stranieri e Italiano per tutti. 1. Le competenze linguistiche: l'Italiano per gli studenti stranieri e l'Inglese per tutti.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Con la Buona scuola viene dato più spazio all'educazione ai corretti stili di vita, alla cittadinanza attiva, all'educazione ambientale, e attraverso che cosa si guarda al domani?. 2. attraverso lo sviluppo delle competenze scientifiche degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). 3. attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). 4. attraverso lo sviluppo delle competenze dimostrate dagli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). 1. attraverso lo sviluppo delle competenze formative degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media).

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. La scuola è sempre di più il luogo in cui si formano le coscienze. Che cosa i piani triennali per l'offerta formativa promuovono?. 4. La prevenzione di discriminazioni. 3. La prevenzione sugli stili di vita. 2. La prevenzione socio-sanitaria. 1. La prevenzione sanitaria.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Alle superiori, le scuole attivano materie opzionali in risposta alle esigenze dei loro ragazzi. Le competenze maturate dagli studenti, anche in ambito extra scolastico (volontariato, attività sportive, culturali, musicali), sono raccolte in un apposito curriculum digitale che conterrà informazioni utili per l'orientamento e l'inserimento nel mondo del lavoro e hanno un peso all'esame di maturità. Pertanto come diventa il curriculum?. 2. Opzionale. 1. Unico. 4. Personalizzato. 3. Flessibile.

Autonomia della “BUONA SCUOLA”. E' stata predisposta una “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti” dove i ragazzi possono esprimere una valutazione sull'efficacia di che cosa?. 1. Degli studi effettuati. 2. Delle aspettative attese. 4. Dei valori ricevuti. 3. Dei percorsi effettuati.

Autonomia della “BUONA SCUOLA. Con la pubblicazione di tutte le informazioni relative al sistema di istruzione: bilanci degli istituti, Anagrafe dell'edilizia, Piani dell'offerta formativa, dati dell'Osservatorio tecnologico, curriculum vitae degli insegnanti, incarichi di docenza, il ddl ha previsto la creazione uno strumento di trasparenza nei confronti dei cittadini e di responsabilizzazione degli istituti. Di cosa si tratta?. 3. Del Portale unico dei dati della scuola. 4. Del portale unico delle registrazioni superiori della scuola. 2. Del Portale unico accettazione studenti della scuola. 1. Del Portale unico di prenotazione della scuola.

Autonomia della “BUONA SCUOLA. Che cosa spetta ai docenti di ruolo delle istituzioni di ogni ordine e grado?. 4. La Carta elettronica come registro dei docenti. 3. La Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione dei docenti. 1. La Carta elettronica per il riconoscimento dei docenti. 2. La Carta elettronica per la timbratura della presenza dei docenti.

Tra le novità principali voluti dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini che cosa fu reintrodotta nella scuola secondaria di primo grado?. 1. La valutazione numerica decimale. 3. La valutazione finale. 4. La valutazione di ammissione agli esami di maturità. 2. La valutazione trimestrale.

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