esercizi linguistica gen
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"oggi il bar è aperto la mattina". Oggi è un elemento. caaforico. illocutorio. anaforico. deittico. lo spazio linguistico si riferisce: soltanto allo spazio mentale. nessuna delle risposte. alla collocazione nello spazio fisico, ma anche al contesto socialmente costruito. soltanto allo spazio geografico. La logica della cortesia di R. Lakoff è ispirata. al modello di Sperber e Wilson. non ha nessun precedente nella letteratura. all'etnomotodologia. alle massime di Grice. "qui comincia l'avventura del signor Bonaventura": "qui" è un. deittico spaziale. deittico personale. deittico testuale. deittico temporale. Etichette come parlato-scritto, parlato-recitato, scritto-scritto, rientrano nella variabilità. diatopica. diastrasica. diamesica. diafasica. le icone sono: motivate naturalmente i intenzionali. motivate analogicamente e intenzionali. motivate analogicamente e non intenzionali. motivate naturalmente e non intenzionali. una variabile sensibile alla variazione sociale ma non alla variazione situazionale è detta. un contrassegno (marker). uno stereotipo. un indicatore. un calco. i registri linguistici e i linguaggi settoriali (sottocodici) dipendono dalla varietà. diatopica. diafasica. diamesica. diacronica. gli indici sono. motivati naturalmente e non intenzionali. motivati naturalmente e intenzionali. non motivati, arbitrari e intenzionali. motivati analogicamente e intenzionali. la dimensione diamesica riguarda. la distribuzione geografica. il canale. la variazione nel tempo. il contesto. volante e macchina si trovano in rapporto di. ononimia. iponimia. meronimia. sinonimia. i morfemi grammaticali. costituiscono una classe aperta. hanno un significato grammaticale. cambiano significato a seconda delle combinazioni sintagmatiche. sono privi di significato. la variazione diafasica riguarda. il canale. la situazione comunicativa. la variazione nel tempo. la distribuzione geografica. i morfi liberi. possono ricorrere da soli a e costituire parola. non possono ricorrere da soli. possono ricorrere da soli, ma non costituiscono una parola. costituiscono una classe chiusa. i simboli sono. motivati naturalmente e intenzionali. non motivati, arbitrari e intenzionali. motivati naturalmente e non intenzionali. motivati analogicamente e intenzionali. "rosa" e "fiore" si trovano in relazione di: meronimia. iponimia. ononimia. enantiosemia. la funzione è definita. dagli usi a cui una lingua può adempiere in una certa comunità. dagli usi a cui una lingua adempie effettivamente in una certa comunità. dalla percezione degli utenti. dalla percezione degli osservatori esterni. una variabile sensibile alla variazione situazionale ma non alla variazione sociale è detta: uno stereotipo. un calco. un contrassegno (marker). un indicatore. nel paradigma formale, la funzione primaria di una lingua è. la comunicazione. la descrizione degli oggetti. l'espressione del pensiero. l'agire linguistico. i morfemi lessicali. costituiscono una classe chiusa. costituiscono una classe aperta. cambiano di significato a seconda delle combinazioni sintagmatiche. sono privi di significato. te lo dico per l'ultima volta: no "lo" è un. elemento anaforico. incapsulatore anaforico. elemento cataforico. elemento deittico. i segni sono. motivati naturalmente e intenzionali. motivati analogicamente e intenzionali. motivati naturalmente e non intenzionali. non motivati, arbitrari e intenzionali. "la nave affondò nella notte. Quel disastro fu uno dei più gravi della storia della navigazione". "quel disastro" è un. pronome dimostrativo. elemento anaforico. incapsulatore anaforico. elemento deittico. i morfemi grammaticali. esprimono un significato lessicale. costituiscono una classe aperta. costituiscono una classe chiusa. sono costituiti da un solo morfo. i morfi liberi. non possono costituire una parola. possono ricorrere da soli. sono allomorfi. sono in variazione libera. chi definì per primo la pragmatica. grice. chomsky. austin. morris. nella frase " ho visto Giulia, ma lei non mi ha visto" lei è. un dimostrativo. un deittico. un anaforico. un incapsulatore. per i funzionalisti, il linguaggio. è forgiato in relazione allo scopo comunicativo. serve a esprimere il pensiero. dipende dalla struttura profonda. dipende dal lessico usato. la pragmatica si occupa. del rapporto tra lingua e contesto. della competenza comunicativa dei parlanti. del rapporto fra lingua e società. del rapporto fra utenti. lo status è definito. dalla percezione degli osservatori esterni. dalla percezione degli utenti. dagli usi a cui una lingua adempie effettivamente in una certa comunità. dagli usi a cui una lingua può adempiere in una certa comunità. Nella frase: questa ragazza è un tesoro, che cos'è "questa"?. un incapsulatore. il contesto non è sufficiente per decidere. un deittico. un anaforico. l'estensione di una parola riguarda. tutti i membri a cui mi posso riferire. situazione di omonimia. la capacità di essere impiegata in situazioni diverse. l'insieme di tratti semantici connessi. |





