Filologia delle letterature romanze medioevali 30-45
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Il termine "allegoria". Significa "parlare divino", con riferimento alla spiegazione dell'esistenza di Dio. Significa "parlare oscuro", con riferimento alla descrizione di una realtà esoterica. Significa "parlare di altro", con riferimento al senso riposto del linguaggio. Significa "parlare chiaro", con riferimento alla spiegazione dell'antica mitologia. Secondo il Didascalicon di Ugo di San Vittore, l'allegoria. è il "senso riposto" che sta al di là del significato letterale. è il "senso" o significato immediato di un testo. è la "littera", ovvero l'adeguato ordinamento delle parole di un testo. è l'"espositio" o descrizione di una realtà attraverso le parole. L'allegoria. è una tecnica esegetica che ha origine in epoca alto-medievale. è una tecnica esegetica che ha origine in epoca tardo-antica. è una tecnica esegetica che ha origine nel mondo credo. è una tecnica esegetica che ha origine con la filosofia romana di età imperiale. La tradizione allegorica nella letteratura in langue d'oïl. Ha inizio con la Psycomachia di Prudenzio. Ha inizio con il De nuptiis Mercurii et Philologiae di Marziano Capella. Ha inizio con il Physiologus. Ha inizio con l'Eructavit di Adam de Perseigne. Quale di queste affermazioni è falsa?. L'allegoria influenzò la teoria dell'integumentum, tipica della Scuola di Chartres. L'allegoria in verbis, letta nei testi, diventa allegoria in factis, un modo per interpretare gli eventi storici. L'allegoria medievale ricerca il significato spirituale nelle prose arturiane, nella lirica cortese e nelle chansons de geste. L'allegoria medievale è una derivazione dell'allegoria del mondo greco, mediata dalla scuola neoplatonica di Alessandria. Quale di queste non è una caratteristica dei testi allegorici?. Il racconto a cornice. La struttura di tipo paratattico. L'associazione tra animali e caratteristiche morali. La presenza di personificazioni. I bestiari medievali. derivano dagli scritti neoplatonici della scuola di Alessandria. derivano dal Physiologus latino. ricavano insegnamenti morali dai racconti biblici con protagonisti animali. sono riletture morali di trattati zoologici dell'antichità greca. L'obiettivo di Guillaume de Lorris, nella sua parte del Roman de la Rose. è quello di descrivere un'utopia cortese. si rivela, in parte, come misogino. è decisamente enciclopedico. è quello di rivelare, dietro la metafora amorosa, l'amore per Dio. Tra le fonti di Jean de Meung, non compare. la Consolatio Philosophiae di Boezio. gli scritti dei Padri della Chiesa. gli autori arabi. la narrativa arturiana in prosa. La parte del Roman de la Rose di Jean de Meung. è uno speculum, un manuale contro il "mal d'amore" rivolto agli amanti. intende essere una ars amatoria di tipo cortese. contiene una descrizione del regno di Amore come un Eden. descrive il ferimento del narratore da parte di Amore e il suo arruolamento al servizio del dio. Lo schema biografico del racconto religioso. racconta, tra le altre cose, i miracoli compiuti dalla Vergine. racconta il martirio del santo per mano dei nemici della fede. comprende l'inventio e la translatio delle reliquie del santo. è utilizzato nei racconti sulla vita di San Francesco. Quale di queste affermazioni non corrisponde al vero?. Il genere miracolistico si colloca sul piano della Storia. Il genere miracolistico risale a Gregorio di Tours. Il genere dei miracoli coinvolge la gente comune, nell'ambito della sua quotidianità. Il genere dei miracoli prende forma con la diffusione del culto mariano tra XI e XII secolo. Quale di questi non è un tema caratteristico dei Miracles di Gautier de Coinci?. Il perdono dei peccatori. La giustificazione degli innocenti. L'esaltazione degli umili. Il sacrificio dei santi. Quale di questi elementi non è un tratto caratteristico della Vie de Sainte Marguerite di Wace?. Il perdono dato ai peccatori. L'elemento miracolistico e meraviglioso. La ribellione contro l'autorità maschile. La teatralizzazione del testo. Quale di queste opere non è stata scritta da Wace?. Miracles Nostre Dame. Roman de Rou. Vie de Sainte Marguerite. Roman de Brut. Quale di queste tipologie di racconto medievale ha, generalmente, una tradizione manoscritta più ampia?. Il fabliau. La favola esopica. Il racconto dei miracoli della Vergine. Il lai bretone. La narratio probabilis. segue di preferenza l'ordo naturalis. sollecita l'emotività dell'uditorio attraverso l'uso di artifici retorici. ha una finalità edonistica. è sintetica e non analitica. Quale di queste affermazioni è falsa?. Lo schema della passio ripropone il modello della vita e della morte di Gesù. Lo schema della passio segue fedelmente il racconto evangelico. Lo schema della passio mostra lo scontro con il potere romano e il martirio del santo. Lo schema della passio descrive la vita del santo a partire dalla sua conversione e dedizione esclusiva a Dio. Quale di queste non è una delle possibili strutture narrative del racconto religioso medievale?. L'exemplum. Il racconto biografico. Il racconto di formazione. La imitatio Christi. La narratio aperta. in quanto narrazione di impianto didattico, rinuncia spesso all'ornatus. mostra il "senso riposto" al di là del significato letterale del testo. sollecita spesso l'empatia del pubblico. è raramente verosimile. La narratio brevis. ha lo scopo di docere. punta alla persuasione dell'uditorio. mira alla massima comprensibilità di ciò che si racconta. ha lo scopo di movere e delectare. Quale tra questi generi letterari è un esempio di narratio brevis medievale?. l'argumentum. L'historia. la chanson de geste. il fabliau. Quale di questi non è un tratto distintivo della narratio brevis medievale?. la brevitas intesa come volume testuale ma anche in termini di "durata interiore" della narrazione. l'assenza di complesse metaforizzazioni e simbologie. una tradizione manoscritta abbondante, pur con codici di scarso pregio. la scarsa attenzione registrata nei trattati di poetica e retorica coeva. Quale di queste non è una delle possibili strutture narrative del racconto religioso medievale?. Il miraculum. La passio. La translatio. L'integumentum. Quale di questi non è un tratto distintivo della narratio brevis medievale?. la presenza di più linee del racconto, che si intersecano tra loro. un volume testuale ridotto. l'assenza di simbolismo e allegoria. la delectatio o intrattenimento del pubblico. Quale di questi testi non ha rapporti con il "racconto del cuore mangiato"?. il Lai d'Ignaura. il Tristan di Thomas. la vida di Guilhem de Cabestaing. il lai di Graelent. Quale di questi lai non ha un contenuto di tipo parodistico?. Lai d'Ignaure. Lai du Trot. Lai de Graelent. Lai d'Aristote. Il Lai de l'ombre. ha per protagonista un "dongiovanni". è una sorta di galateo cortese. è una parodia dell'ambiente scolastico. prende di mira le donne incapaci di amare. Quale di queste non è una tipologia di lai tra i continuatori di Maria di Francia?. il lai con caratterizzazione psicologica dell'amore. Il lai di ambientazione borghese cittadina. Il lai con elementi magici e meravigliosi. Il lai burlesco e satirico. Quale di queste non è un'opera di Marie de France?. iI Lais. Il Roman de Renart. Le Fables. L'Ysopet. L'argomento del Lai de Lanval di Marie de France. riguarda un figlio illegittimo, riconosciuto alla fine grazie a un anello. è la storia di un marito geloso che rinchiude la moglie in una torre. è l'amore di un cavaliere per una fata. riguarda una bambina allontanata dalla propria madre. Quale di queste affermazioni è falsa?. L'errance è, nei Lais di Marie de France, un concetto legato all'elemento del meraviglioso. L'errance è, nei Lais di Marie de France, un concetto legato a quello di aventure. L'errance è, nei Lais di Marie de France, il mezzo con cui il protagonista arriva alla propria maturazione morale. L'errance è, nei Lais di Marie de France, la modalità narrativa con la quale si sviluppa la vicenda narrata. Quale di queste fonti non è riconducibile alla raccolta dei Lais di Marie de France?. Il materiale narrativo tristaniano. I testi ovidiani. Il Roman d'Eneas. La materia troiana medievale. Quale di queste fonti non è riconducibile alla raccolta dei Lais di Marie de France?. La lirica di argomento amoroso. La materia alessandrina medievale. Il folklore celtico. Il repertorio dei racconti di magia. Quale di questi non è un elemento caratterizzante dei Lais di Marie de France?. L'aventure. La materia di Bretagna. Il tema amoroso. L'entrelacement. Nel prologo dei Lais, Maria di Francia. dichiara di servirsi di fonti scritte. fa riferimento a Omero e alla saggezza di Salomone. rivela l'utilizzo di fonti circolate oralmente. dichiara che le fonti di riferimento sono materia storica. Quale di questi testi non è stato scritto da Marie de France?. Lai de Guigemar. Lai du Fresne. Lai du Trot. Lai de Milun. Quale di questi testi non è stato scritto da Marie de France?. Lai du Bisclavret. Lai de Lanval. Lai de l'Ombre. Lai du Chievrefoil. L'argomento del Lai de Milun di Marie de France. è la storia di un figlio illegittimo allevato da una zia. è folklorico, è la storia di un lupo mannaro. è affine al racconto ovidiano di Piramo e Tisbe. è una storia ambientata alla corte di re Artù. E si si est, vus meserrez ("e se così è, siete sulla cattiva strada", Bisclavret, v. 52); quale di queste affermazioni sul termine meserrez è sbagliata?. dal punto di vista morfologico e semantico, è analogo all'inglese misunderstand. il suo significato è frutto di un passaggio dal concreto all'astratto. è costruito con un prefisso (MIS-) che indica "privazione". significa "capire in modo sbagliato". Nella parola suventefeiz (Bisclavret, v. 59: Suventefeiz li demanda, "molte volte lo interrogò"), la /f/ iniziale di feiz. è una forma analogica modellata sugli esiti dell'anglonormanno. è un normale esito etimologico di V latina. è dovuta a fonosintassi. è assordamento dell'esito della /v/ latina (VICEM > feiz. La formula ceo dient tuit (Bisclavret, v. 207). è una formula di partecipazione emotiva. è una formula di inveramento. esprime la visione della vox populi. è un appello all'uditorio. La forma di imperfetto con terminazione in -out della III persona (es. amout <AMABAT; in Bisclavret c'è la forma alout al v. 177, s'alout cuchier). è tipica delle varietà nord-orientali, prossime all'area germanica. è tipica del franciano e delle varietà centrali. è tipica delle varietà occidentali (normanno) e insulari (anglonormanno). è tipica delle parlate meridionali, vicine al provenzale. Quale di queste affermazioni è falsa?. in francese antico, il possessivo è sempre preceduto dall'articolo. In francese antico, il possessivo atono funziona come un "articolo possessivo". in francese antico, il possessivo atono è adnominale, e precede sempre il nome o il sintagma nominale. In francese antico, le forme toniche del possessivo non hanno una posizione fissa nella frase e possono essere precedute dall'articolo. Il lupo mannaro protagonista del Bisclavret. conserva le proprie vesti. perde la propria razionalità. perde i suoi capelli, come Sansone. conserva le proprie facoltà intellettive umane. Il tema del Bisclavret. è tipicamente agiografico. è tipicamente cortese. è tipicamente epico. è tipicamente misogino. Nel v. 106 di Bisclavret, E mut duré en sun servise, l'espressione sun servise. è un tecnicismo clericale. è un tecnicismo cortese. è un tecnicismo giuridico. è un tecnicismo feudale. Quale di queste affermazioni non è corretta?. Nel Bisclavret l'uomo-lupo non può tornare uomo a causa della perdita delle sue vesti. Nel Bisclavret, alla fine del racconto l'uomo torna definitivamente a una condizione umana. Nel Bisclavret, come nel folklore, l'uomo usualmente abbandona i suoi vestiti, poi si trasforma in lupo, quindi torna alla sua condizione dopo aver recuperato i vestiti. Nel Bisclavret la donna viene meno ai precetti della fin'amors, secondo i quali una dama non può prendere l'iniziativa. Il tema centrale del Bisclavret. è quello della donna colpevole di tradimento verso il marito e della sua punizione. è quello di un triangolo amoroso cortese. è quello di un uomo che regredisce alla forza e all'istintualità di un animale. è quello della condizione di lupo mannaro. Nel verso Plus de cent feiz l'acole e baise (Bisclavret, v. 301), il termine acole. significa "mettere le mani al collo". significa "abbracciare". significa "accoltellare". significa "sobbarcarsi". Quale di queste affermazioni non corrisponde al vero?. demeine/demaine è un aggettivo del francese antico da cui deriva il sostantivo italiano demanio. demeine/demaine è un aggettivo il cui significato è quello di "appartenente al re". demeine/ demaine deriva dal latino tardo *DOMINIUS (<DOMINIUM). demeine/demaine è un sostantivo il cui significato indica il "bene pubblico". In francese antico, i pronomi qui/ ki. sono forme del caso obliquo. si declinano come i sostantivi della III declinazione latina. sono sia relativi, sia interrogativi. sono forme toniche e sono utilizzati come complemento di una preposizione. L'articolo indefinito in francese antico. Si declina come i maschili e i femminili della III declinazione latina. Ha una forma atona/clitica. Ha una forma unica al maschile. Non ha il plurale. Quale di queste affermazioni è falsa?. L'articolo definito in francese antico non può combinarsi con la preposizione en. L'articolo definito in francese antico può unirsi a preposizioni monosillabiche. L'articolo definito in francese antico ha una declinazione al plurale, a differenza di quello indefinito. L'articolo definito in francese antico ha una declinazione distinta per il maschile e per il femminile. Quale di questi particolari della trama del Bisclavret non corrisponde al vero?. Durante la festa a corte, il lupo mannaro tenta di mordere la dama che l'ha tradito, e le stacca il naso. Il lupo mannaro, a causa della vergogna, rifiuta di rivestirsi di fronte al re. La moglie di Bisclavret, cacciata dal re, avrà più di una figlia nata senza naso. Un cavaliere, innamorato da tempo della moglie di Bisclavret, gli ruba i vestiti, impedendogli la trasformazione da lupo in uomo. Quale di questi particolari della trama del Bisclavret non corrisponde al vero?. Il lupo, dopo la caccia, chiede pietà al re e viene accolto da lui a corte. La moglie di Bisclavret, messa alle strette dal re, rivela di aver tradito il marito. La moglie di Bisclavret, seguendo il marito, scopre dove egli nasconde le sue vesti. La moglie di Bisclavret, cacciata dal regno, se ne va con il cavaliere con cui ha tradito il marito, e insieme hanno molti figli. Quale di queste affermazioni non è corretta?. La congiunzione com/cum deriva dal latino CUM. Tra i continuatori della preposizione latina CUM c'è il francese antico od <APUD. La congiunzione com/cum del francese antico deriva dal latino QUOMODO. Tra i continuatori della preposizione latina CUM c'è il francese antico avuec <APUD + HAEC. Quale di queste affermazioni è falsa?. In francese antico, i derivati di HOMO presentano alternanza radicale. In anglonormanno, la grafia abituale per il derivato di HOMO al caso soggetto è huem. La forma dell'anglonormanno humes è un derivato di HOMINES. Esiste un allotropo di HOMO, con forme om/on, en, an, che si usa in frasi impersonali. Il personaggio di Renart. è un personaggio già presente nelle Fables di Marie de France. è il deuteragonista del Roman de Renart, insieme al lupo Ysengrin. è un eroe in negativo, astuto e privo di scrupoli. è il protagonista assoluto già nell'Ysengrimus latino. Quale di queste raccolte risulta meno strutturata, con uno sviluppo meno libero del racconto?. La Batracomiomachia greca. Il Pañcatantra. Calila e Dimna. L'Ysopet. Quale tra questi tratti narrativi non è presente nel tessuto del Roman de Renart?. Gli equivoci e le beffe. L'aspirazione all'ascesa sociale. Il soddisfacimento dei bisogni elementari. La parola ambigua. Quale di queste affermazioni è falsa?. Nel Roman de Renart è sviluppata, in senso positivo, la personalità della volpe, con finalità morali. Nel Roman de Renart è in atto una satira della letteratura cavalleresca. Nel Roman de Renart il bersaglio polemico dei racconti è rappresentato dalle classi dominanti. Nel Roman de Renart il racconto si sviluppa secondo una logica tipicamente feudale. Il più prolifico autore di fabliaux. è Marie de France. è Rutebeuf. è Béroul. è Jean Bodel. La struttura del Roman de Renart. coincide con quella dell'Ysengrimus latino. è articolata in branches, come avviene per il romanzo arturiano. è strutturata come una collezione di racconti, con un numero fisso di episodi. è quella di una collezione di storie indipendenti, senza legami interni. La struttura del Roman de Renart. è organizzata come un vero e proprio romanzo. presenta nei manoscritti un numero fisso di branches. è quella di una collezione di racconti, con un filo conduttore. presenta un sistema articolato di personaggi, con uno sviluppo di ciascuno di essi. Quale di queste affermazioni relative al Pañcatantra non corrisponde al vero?. fu tradotto in lingua spagnola con il titolo di Calila e Dimna. è uno speculum principis di origine indiana. ne esiste una versione in lingua araba. Fu tradotto in latino da Magister Nivardus. La fonte principale delle Fables di Marie de France. è la raccolta delle favole di Esopo. sono le Fabule antiquae di Ademaro di Chabannes. è il Romulus Nilantii. sono le favole latine di Fedro. La prospettiva delle Fables di Marie de France. è quella del mondo antico, adattata alla narrativa medievale. è quella di un mondo di fantasia. è quella del mondo feudale. è quella del mondo borghese e mercantile. Tra questi testi, quali non sono tra le fonti delle Fables di Maria di Francia?. L'Ysengrinus. Il Romulus Nilantii. Le Fabulae antiquae di Ademaro di Chabannes. I racconti folklorici con protagonisti animali. Quale di queste affermazioni è falsa?. La favola illustra i meccanismi della storia e della vita, con intento morale. La favola è, nel corpus dei racconti brevi, la tipologia di racconto strutturalmente più breve. Nella favola compare tutto il complesso delle classi sociali, dagli umili ai personaggi altolocati. Nella favola sono raccontate le vicende di personaggi astratti, incarnati in animali. Quale di queste non è una tipologia di favola presente nell'Ysopet di Marie de France?. La novella di ambientazione borghese-mercantile. La favola latina con protagonisti animali. La favola con fonti orientali e folkloriche. Il racconto proto-fabliolistico con personaggi umani. Il genere delle favole. ha origine tardo-antica. è di origine latina. ha origine medievale. ha origine nel mondo greco. La prospettiva del Roman de Renart. è di tipo moralistico. è di tipo etico-didascalico. è di tipo educativo. è di tipo edonistico. Nei fabliaux, l'aventure. è un'avventura con un connotato eroico. è un percorso di vita che forma l'individuo. equivale al "vagare", analogo al termine errance. è una vicenda, un fatto avvenuto raccontato per ricavare divertimento. Quale di queste affermazioni è falsa?. L'intento didattico del fabliau è frutto del desiderio degli autori di trasmettere un messaggio di tipo morale. L'intento didattico del fabliau richiama analoghe modalità presenti nella tradizione favolistica. L'intento didattico del fabliau è ereditato dal modello della commedia elegiaca latina. L'intento didattico del fabliau è sovente una parodia. In relazione alla "tradizionalità degli intrecci", quale di queste ipotesi sull'origine dei fabliaux è risultata veritiera?. L'ipotesi della poligenesi degli intrecci dei fabliaux. L'ipotesi di Gaston Parìs sull'origine orientale degli intrecci dei fabliaux. L'ipotesi di Joseph Bédier sull'origine francese degli intrecci dei fabliaux. L'ipotesi dell'origine folklorica degli intrecci dei fabliaux. Quale tra questi motivi narrativi non è presente nella letteratura fabliolistica?. Il motivo della seduzione di una giovane sprovveduta. Il motivo del triangolo amoroso. Il motivo della ricerca di una persona o di un oggetto. Il motivo dell'ingannatore a sua volta ingannato. Il termine fabliau. ha la sua etimologia dal nome latino della commedia elegiaca. ha la sua origine nel termine francese fable, di cui è un diminutivo. trae origine dalla tradizione della favolistica latina. ha la stessa origine di branche. Quale di queste non è una caratteristica del fabliau?. Il realismo dell'ambientazione. La brevitas. Lo stile elevato. L'intento di tipo didattico. Quale di queste non è una caratteristica del fabliau?. I tratti di violenza e sadismo. Il lessico bassomimetico. La presenza di una cornice narrativa. La costruzione teatrale del testo. Quale di queste non è una caratteristica del fabliau?. L'ambientazione borghese e cittadina. La riduzione della trama a una situazione-tipo. L'introspezione psicologica del personaggio. La presenza di situazioni di travestimento o mascheramento. Il pubblico dei fabliaux. è un pubblico non esclusivo, appartiene ai ceti popolari e borghesi, ma anche all'aristocrazia. è un pubblico esclusivamente cittadino. è un pubblico esclusivamente borghese. è quello dei contadini e dei mercanti. Quale di queste affermazioni è falsa?. Il fabliau è tramandato in raccolte di testi che spesso sono modello per altri fabliaux. La tradizione dei fabliaux è estremamente mobile, con molte varianti. Il fabliau è una struttura narrativa basata sulla dilatazione del racconto. L'esecuzione dei fabliaux era affidata a giullari, che spesso cambiavano il testo a loro piacimento. Quale di questi non è un modello letterario per i fabliaux?. Il lai. La favola esopica. La chanson de geste. Il romanzo. Quale, tra questi, non è un tema caratteristico dei fabliaux?. L'amore come pulsione educativa. La furbizia in opposizione alla stupidità. L'erotismo descritto come lussuria. L'ipocrisia delle convenzioni sociali. Quale di questi non è uno schema narrativo presente nei fabliaux?. Tre personaggi borghesi sono coinvolti in un triangolo amoroso. Un personaggio, aristocratico o non altolocato, aiuta una persona in difficoltà. Un personaggio umile finge di avere delle qualità per accedere a un ambiente sociale elevato. Un personaggio, aristocratico è coinvolto in un'avventura triviale. Quale di queste è una modalità del racconto tipica del genere fabliolistico?. La segmentazione di un testo romanzesco in episodi. La polarizzazione ideologica tra bene e male. La rappresentazione di un individuo in formazione. L'idealizzazione di un triangolo amoroso. Quale di questi personaggi non è tradizionalmente associabile a un fabliau?. Il mercante. Il cavaliere. Il prete. La donna sposata. Quale, tra questi testi, non è avvicinabile a un fabliau?. Il Lai d'Aristote. Il Lai de l'ombre. La Folie Oxford. Richeut. Quale di questi non è un modello letterario per i fabliaux?. I racconti agiografici. La novella. Le fables di Marie de France. Gli exempla. Quale, tra questi testi, non è avvicinabile a un fabliau?. La Folie Berne. Il Lai d'Ignaura. Il Graelent. Il Lai du Trot. Quale di questi non è un elemento originariamente presente nella saga tristaniana?. l'attribuzione al re delle "orecchie di cavallo". le capacità del protagonista come cantore e musico. il racconto di un aithed, di un rapimento a scopo dinastico. la storia della liberazione di un popolo dalla schiavitù di un gigante. Quale di queste affermazioni sulla versione di Thomas non corrisponde al vero?. riduce, rispetto al romanzo di Béroul, lo spazio dell'azione. mostra una grande attenzione per le questioni feudali. è molto attenta alla fenomenologia amorosa dei personaggi. lascia grande spazio all'introspezione dei personaggi. La leggenda tristaniana, nel suo sviluppo narrativo. è bipartita, con una parte sulle imprese di Tristano che è successiva al racconto dell'amore con Isotta. si sviluppa in modo unitario, con il racconto dell'amore per Isotta dalle Bianche Mani che precede il racconto del matrimonio con Isotta la Bionda. è bipartita, con una parte sulle prime imprese dell'eroe che precede il racconto dell'amore con Isotta. si sviluppa in modo unitario, dalla nascita di Tristano al suo matrimonio con Isotta, moglie di re Marco. Quale di queste affermazioni sull'origine della materia tristaniana non è corretta?. Joseph Bédier riteneva che il carattere e lo spirito della leggenda fossero principalmente francesi. secondo Gaston Paris, la materia tristaniana avrebbe avuto un'origine orientale. secondo Bédier, l'analisi dei toponimi dimostrerebbe che la leggenda è opera di giullari continuamente viaggianti tra le isole britanniche e il continente. tra gli esperti, l'opinione maggioritaria è che la saga abbia avuto origine da una matrice celtica. Quale di queste affermazioni sull'origine della materia tristaniana non è corretta?. l'inserzione di Marco e Isotta potrebbe essere un particolare di origine orientale. secondo Gaston Paris, la leggenda sarebbe frutto della combinazione di elementi celtici ed elementi di derivazione folklorica. la leggenda sarebbe il frutto combinato di materiali circolati oralmente e versioni scritte, come quella di Breri. un primo stadio della leggenda sarebbe scozzese, e farebbe riferimento alle imprese di un condottiero dell'VIII secolo. Il nome Tristano. è di origine orientale. ha le sue radici nel mito classico. è di origine bretone, continentale. è la rietimologizzazione di un nome di origine scozzese. Quale di queste affermazioni sull'origine della materia tristaniana non è corretta?. nel passaggio dal Galles alla Cornovaglia, il racconto si sarebbe arricchito con i personaggi di Marco e Isotta, non originariamente presenti. secondo Bédier, il nucleo delle narrazioni francesi del XII secolo sarebbe stato concepito in un ambiente cristiano, anglonormanno. nel passaggio dall'area insulare al continente, la materia avrebbe subito contaminazioni con il mito classico. il primo stadio evolutivo delle narrazioni tristaniane si situerebbe in Galles e Cornovaglia. La versione di Thomas. è detta "romanzesca". è detta "epica". è detta "comune". è detta "lirica". Quale di queste affermazioni sulla versione di Béroul non è esatta?. introduce nella narrazione alcuni elementi di avventura e di violenza. presenta debiti strutturali con le narrazioni epiche. limita la durata del filtro a tre anni. è condizionata dai contatti con la lirica dei trovatori. Quale di queste informazioni relative al personaggio di Tristano non è corretta?. è figlio di un re scozzese e nipote di un re della Cornovaglia. è maestro nell'uso delle armi e dell'arpa. sposa una donna di nome Isotta. muore dopo un duello con un gigante, ferito da una spada avvelenata. Quale di queste non è una caratteristica della saga tristaniana?. ha una sua notorietà presunta rivendicata dagli autori delle varie versioni. è ripetibile ed è circolata in varie versioni. ha funzionato come ipotesto di altre opere letterarie. ha un materiale narrativo univoco, poco flessibile e combinabile. La versione di Béroul. è detta "lirica". è detta "cortese". è detta "comune". è detta "comune". Quale di queste versioni della storia tristaniana ha origini nordiche?. il Tristrant di Eilhart von Oberg. il Tristan als Mönch. il Sir Tristrem. la Tristrams saga ok Isöndar. Quale di queste versioni della storia tristaniana è accostabile alla versione "cortese"?. il Tristrant di Eilhart von Oberg. il Tristan di Goffredo di Strasburgo. il Tristan en prose. il Tristan menestrel. Quale di queste versioni della storia tristaniana è accostabile alla versione "cortese"?. il Lai du Chievrefoil di Marie de France. il Tristan menestrel di Gerbert de Montreuil. il Tristrant di Eilhart von Oberg. la Folie Oxford. Quale di queste versioni della storia tristaniana è accostabile alla versione "comune"?. la Tristrams saga norrena. il Tristan di Goffredo di Strasburgo. la Folie del manoscritto di Berna. il Tristan en prose. Nella canzone Non chant per auzel ni per flor, Raimbaut d'Aurenga richiede in dono alla sua donna. il suo anello. la sua verginità. il suo mantello. il suo amore. Quale di queste affermazioni non corrisponde al vero?. Nella canzone D'amors, qui m'a tolu a moi Chrétien de Troyes afferma di non essere mai stato "avvelenato" da Tristano. Nella canzone D'amors, qui m'a tolu a moi Chrétien de Troyes ristabilisce i confini dello spazio cortese. Nella canzone D'amors, qui m'a tolu a moi Chrétien de Troyes replica alle posizioni tristaniane espresse nel Cligés. Nella canzone D'amors, qui m'a tolu a moi Chrétien de Troyes esorta al rispetto della mesure. Il soprannome Tristan. è dato da Bernart de Ventadorn a Raimbaut d'Aurenga. è dato da Chrétien de Troyes a Raimbaut d'Aurenga. è dato da Raimbaut d'Aurenga a Bernart de Ventadorn. è dato da Bernart de Ventadorn a Chrétien de Troyes. Bernart de Ventadorn. invia la canzone della lauzeta a Chrétien de Troyes, chiamandolo con il soprannome Carestia. nella canzone della lauzeta si pone come il campione dell'ortodossia cortese. con la canzone della lauzeta scrive un comjat, una canzone di commiato. sceglie, in Can vei la lauzeta mover, di congedarsi dalla sua dama, ma di non rinunciare all'amore. Raimbaut d'Aurenga. in Non chant per auzel ni per flor, il trovatore richiede alla dama di fingere come Brangania. in Non chant per auzel ni per flor, il trovatore opta per l'allontanamento dalla propria dama. in Non chant per auzel ni per flor, il trovatore si colloca al di fuori dello spazio cortese. in Non chant per auzel ni per flor, il trovatore richiede alla propria dama il pegno amoroso tipico della lirica dei trovatori. Quale di queste affermazioni sulla saga tristaniana non è esatta?. Dopo la metà del XII secolo, i romanzi in versi tristaniani sono un modello per la narrativa cortese. Alcune opere in versi, nella seconda metà del XII secolo, costituiscono una risposta diretta alla storia tristaniana. Alla metà del XII secolo, la leggenda si è emancipata dalla sua matrice celtica, che è quella di una storia d'amore adultero. Esistono più versioni concorrenti della storia, tra le quali scegliere. Quale di questi autori, nelle sue opere, non mostra di conoscere la saga tristaniana. Il trovatore Cercamon. Il cantastorie Breri. Il trovatore Raimbaut d'Aurenga. Il romanziere Gautier d'Arras. Quale di queste versioni della storia tristaniana è accostabile alla versione "comune"?. la Folie Oxford. il Lai du Chievrefoil di Marie de France. il Tristrant di Eilhart von Oberg. il Tristan di Goffredo di Strasburgo. La circolazione della materia tristaniana. avveniva per circolazione di materiale scritto sulle vie dei pellegrinaggi. avveniva in forma orale. avveniva per combinazione di episodi. avveniva per copiatura diretta di un modello scritto. Una prima stabilizzazione in forma scritta della leggenda tristaniana si ha. alla metà del XIII secolo, in area francese. all'inizio del XII secolo, in area celtica. alla metà del XIII secolo, in area anglo-normanna. alla metà del XII secolo, in area francese. Quale di queste affermazioni è falsa?. Secondo Bédier, una moltitudine di racconti circolati intorno a Tristano si sarebbero cristallizzati in una saga. Bédier realizzò uno stemma che mostrava la derivazione delle narrazioni tristaniane da un archetipo. Bédier suddivise il racconto tristaniano in 60 episodi, 40 dei quali si ripetono almeno in due o più versioni nello stesso ordine. Bédier, basandosi sulle innovazioni individuali prodotte dalle singole versioni della materia tristaniana, ricostruì il poema-matrice che riteneva perduto. Quale di questi elementi non contraddice la teoria bédieriana dell'archetipo tristaniano?. il soggettivismo alla base della ricostruzione stemmatica. le possibili contaminazioni reciproche tra testi composti in un arco temporale ristretto. la presenza di circa un terzo degli episodi della leggenda in almeno due versioni. l'esistenza dichiarata di versioni divergenti del racconto. Quale di queste affermazioni non corrisponde al vero?. La materia tristaniana è una costruzione che non ha come modello un testo in senso stretto. La materia tristaniana si è cristallizzata in una saga costituita da un insieme stabile e organico di episodi. La materia tristaniana è un mondo narrativo rielaborato sistematicamente dai giullari, come avveniva per l'epica. La materia tristaniana presenta una logica e un'armonia strutturale. Quale di questi elementi tematici non è caratteristico della versione di Béroul?. L'identificazione tra il narratore e la vox populi. Gli elementi tipici del folklore celtico. L'introspezione psicologica del personaggio. I vari livelli di ironia. Il nome di Isotta, in entrambe le versioni. è associato alla regalità. è associato alla "metafora feudale". è associato a una coppa. è associato a poteri taumaturgici. Il frammento di Béroul. racconta dell'incontro degli amanti nel giardino. racconta della morte degli amanti. racconta del duello con il gigante Morholt. racconta l'episodio dell'assunzione del filtro. Quale di queste affermazioni è falsa?. Nella versione di Béroul, il filtro è associato al tema folklorico del "vino di regalità". Nella versione di Béroul, il filtro ha una durata triennale. Nella versione di Béroul, il filtro ha un potere irreversibile. Nella versione di Béroul, l'attenuazione del potere del filtro non fa venire meno l'amore tra i due amanti. Quale di queste affermazioni sul filtro d'amore nella versione di Béroul non corrisponde al vero?. rende eroico l'amore dei due amanti. mette gli amanti in una condizione di irresponsabilità rispetto alle loro azioni. determina la condizione amorosa ma non la sensualità dell'amore. dà reciprocità alla condizione dei due amanti. Béroul, firmandosi all'interno del suo romanzo, dice Berous lo vit escrit (Béroul lo vide scritto); cosa significa questa dichiarazione?. Allude a una contaminazione tra oralità e scrittura. Allude al manoscritto da cui ha ricavato la sua versione. Allude all'archetipo delle versioni tristaniane. Allude alla versione di Breri, che ha visto scritta. Quale di queste affermazioni sulla versione di Béroul non è corretta?. Il filtro d'amore sottrae il personaggio di Isotta al "pregiudizio di Eva", per il quale la donna è responsabile del peccato. Il filtro d'amore rafforza la logica della "metafora feudale", che vede la donna in una condizione di superiorità rispetto all'uomo. Il filtro d'amore rende sterile qualsiasi unione che non sia quella di Tristano e Isotta. Il filtro d'amore rende sempre improrogabile la consumazione dell'amore per i due amanti. Quale di questi elementi tematici non è caratteristico della versione di Béroul?. Gli elementi del folklore celtico. Il tono epico, fatto di continui interventi in direzione del pubblico. Il tema della ferita che avvelena. La conoscenza del lessico e dell'ideologia trobadorica. Quale di questi elementi non è caratteristico del Tristan di Béroul?. La violenza. La tragicità. La comicità. La teatralità. Quale di questi non è un elemento di comicità nella saga tristaniana?. Il motivo della sostituzione. L'indagine logica dei sentimenti. Il motivo del travestimento. L'introduzione di una deformità. Che cosa rappresenta la "lebbra" associata al personaggio di Marco, nell'episodio del Mal Pas?. La sua tendenza a essere vittima dell'astuzia altrui. La sua incostanza. La sua incapacità di governare. La sua cecità di fronte ai tradimenti. Con quale formula è possibile riassumere le caratteristiche del personaggio di Marco?. Il "corpo". Il "personaggio-regista". Il "buon sovrano". Il "non-potere". Quale di queste tipologie gestuali è caratteristica di entrambi i personaggi di Tristano e Isotta?. Il gesto ambiguo. I gesti del corpo intero. La mimica facciale. La finzione gestuale. Quale di questi episodi del romanzo di Béroul non è associabile all'ambiguità tipica di questo romanzo?. Il giuramento al Mal Pas. Gli amanti addormentati nella capanna. Gli amanti spiati nel giardino. L'uccisione del nano Frocin. Quale di queste affermazioni relative alle versioni di Béroul e Thomas non corrisponde al vero?. in entrambe le versioni vi sono elementi farseschi e fabliolistici. in entrambe le versioni una scena è ambientata nel giardino. in entrambe le versioni Tristano compare travestito da lebbroso. in entrambe le versioni compare il nano Frocin. Quale di questi episodi della saga tristaniana non appartiene alla versione di Thomas. Il duello con il gigante Morholt. Il matrimionio con Isotta dalle Bianche Mani. L'episodio dell'"acqua ardita". L'uccisione di Cariado. Nel verso di Thomas pur essample issi ai fait ("ho fatto così perché sia di esempio"), l'autore esprime. Un intento enciclopedico. Un intento di introspezione psicologica. Un intento didattico. Un intento descrittivo dell'amore. In quale varietà linguistica fu scritto, verosimilmente, il Tristan di Thomas?. franciano. champenois. anglo-normanno. normanno. Quale di questi episodi della saga tristaniana non appartiene alla versione di Béroul?. Il Mal Pas. La salle aux images. Il "fior di farina". Isotta tra i lebbrosi. Quale di queste affermazioni corrisponde al vero?. Marco non possiede né il cuore di Isotta né il suo corpo. Tristano possiede il cuore di Isotta ma non il suo corpo. Isotta possiede il corpo di Tristano, ma non il suo cuore. Isotta dalle Bianche Mani possiede il corpo di Tristano ma non il suo cuore. Quali di questi tratti non sono caratteristici del Tristan di Thomas?. I tratti di comicità. I tratti di misticismo. I tratti di ascetismo. I tratti di tragicità. Di quale area geografica era probabilmente originario Béroul?. Fiandre. Normandia. Provenza. Champagne. Di quale area geografica era probabilmente originario Thomas?. Area insulare. Area franciana. Area occitanica. Area fiamminga. Quale di queste affermazioni relative alle versioni di Béroul e Thomas non corrisponde al vero?. in entrambe le versioni una scena è vista o spiata dalle fronde di un albero. in entrambe le versioni gli amanti sono sorpresi mentre sono addormentati. in entrambe le versioni Tristano dona a Isotta un anello. in entrambe le versioni una scena si svolge nella "sala delle statue". Seignurs, cest cunte est mult divers (...): Thomas utilizza questa pausa meta-narrativa per. certificare l'autenticità della propria scrittura. introdurre un episodio palesemente farsesco. rivolgersi all'uditorio per portarlo dalla parte dei protagonisti. sottolineare il momento doloroso della morte dei due amanti. Quale di queste serie di rime non è ricorrente nel Tristan di Thomas?. amur | dulur. guerre | terre. mort | confort. vie | amie. Nel Tristan di Thomas è continuamente sottolineato il contrasto. tra ciò che si ama e ciò che si odia. tra ciò che è onorevole e ciò che è disonorevole. tra ciò che si vuole e ciò che si ha. tra ciò che si combatte e ciò che si difende. Quale di questi "tipi" presenti nel romanzo di Thomas non corrisponde a una figura caratteristica della poesia cortese. Isotta come oggetto d'amore. Cariado come maldicente. Kaherdin come aiutante. Isotta dalle Bianche Mani come espressione della fals'amors. Quale di queste modalità narrative non è tipica del Tristan di Thomas?. L'astrazione. La narrazione concreta. La fenomenologia amorosa. L'introspezione psicologica. Quale di questi termini non ha, nel romanzo di Thomas, una semantica ambigua?. I possibili scioglimenti della scrizione lamer. Il termine mort. Il termine saluz. Il termine errer. Quale di questi elementi narrativi è caratteristico del solo testo delle Folies?. Tristano si lamenta sulla riva del mare di non poter rivedere Isotta. Tristano si fa riconoscere mostrando l'anello. Il travestimento di Tristano. La presenza del cane Husdent. Quale di queste affermazioni non corrisponde al vero?. Le Folies hanno una probabile genesi unitaria. La procedura anamnestica delle Folies ha come destinatario il personaggio di Isotta. Le Folies presentano un debito intertestuale e interdiscorsivo con i due romanzi tristaniani in versi. Le Folies sono narrazioni in versi originali. Quale di questi non rappresenta un segno della follia di Tristano?. Mangiare del formaggio. Avere il volto annerito. Essere privo dei capelli. Avere con sé un anello. La Folie di Berna, secondo Segre. rappresenta una scorciatura del suo modello. costituisce un'amplificazione del suo modello. rappresenta una scorciatura del testo della Folie di Oxford. rappresenta una copia fedele del modello delle Folies. Quale di questi elementi narrativi presenti nelle Folies non è condiviso con la storia di Amleto?. il protagonista della storia si rasa i capelli. il protagonista della storia ha un rapporto affettivo con la moglie del re. il protagonista della storia si finge folle. il protagonista della storia è autore di un "racconto nel racconto". Quale di questi elementi non è caratteristico del solo testo delle Folies?. La presenza del cane Husdent. Tristano è fatto oggetto di lazzi e percosse. La procedura anamnestica. L'intertestualità. Secondo Segre i segni della follia di Tristano. Sono i segni distintivi della classe dei cavalieri. Sono antitetici ai segni distintivi della classe dei cavalieri. Sono i segni distintivi della classe aristocratica. Sono antitetici ai segni distintivi della classe aristocratica. Quale di questi elementi è caratteristico del racconto delle Folies?. Il motivo del travestimento. Il motivo della marginalità di Tristano. Il procedimento della mise en abyme. L'inserzione di momenti di tipo teatrale. Le Folies Tristan sono. due racconti tristaniani affini ai lais. episodi della saga circolati in modo indipendente. due romanzi brevi in versi. due proto-fabliaux. Quale di questi elementi narrativi è caratteristico del solo testo delle Folies?. Isotta fa sistemare il folle a corte. Tristano e Isotta hanno un colloquio privato. Il folle ricorda alla regina di aver bevuto con lei il filtro. Tristano si traveste da folle dopo essere arrivato a Tintagel. Nel verso Sa meschine apelat a sei ("chiamò a sé la sua ancella", Chievrefoil, v. 89), quale affermazione relativa al termine meschine è falsa?. individua una fanciulla ancora vergine. ha un etimo di derivazione araba (<MISKIN). ha una connotazione, originariamente, negativa. il suo significato in contesto ("ancella") è frutto di un traslato semantico. Quale di queste affermazioni sul Tristan rossignol non corrisponde al vero?. nell'episodio, Tristano imita un usignolo. è incastonato in un poema intitolato Ovide moralisé. è raccontato all'interno di un dialogo tra due amanti. l'episodio contiene particolari narrativi che sono anche nelle Folies. Nel Lai du Chievrefoil, Tristano e Isotta sono l'emblema. della follia. della passione amorosa. dell'inseparabilità. della tenacia. Quale di questi autori tristaniani è autore di un testo che è sopravvissuto?. Breri. Eilhart von Oberg. Chrétien de Troyes. La Chèvre. Nel Tristan menestrel. abbiamo i segni della buona fama raggiunta dalla versione di Thomas. si sperimenta la tecnica del racconto nel racconto tipica di Béroul. vi sono elementi narrativi perlopiù originali. Tristano esegue il Lai du Chievrefoil. Il testo del Lai du Chievrefoil. ha debiti stilistici con la Folie di Berna. ha debiti stilistici con la versione di Béroul. ha debiti stilistici con il Tristan en prose. ha debiti stilistici con la versione di Thomas. Quale di queste affermazioni sul Lai du Chievrefoil non è esatta?. la mise en abyme trasforma Tristano in un personaggio-compositore. la fonte dichiarata da Maria è scritta. nel lai è in atto una procedura anamnestica. si tratta di un componimento "lirico-musicale". Nel verso Kar cil ki eime lealment ("perché colui che ama lealmente", Chievrefoil, v. 22), l'avverbio lealment. è un tecnicismo cortese. è un tecnicismo epico. è un tecnicismo del romanzo cavalleresco. è un tecnicismo fabliolistico. Nel Lai du Chievrefoil, quale di queste ipotesi interpretative, relative al messaggio inciso da Tristano, è la più probabile?. Tristano, in precedenza, ha inviato a Isotta una lettera, e il nome inciso sul ramo ricorda a lei il contenuto della lettera. sulla base del solo nome, la regina ha un’illuminazione, e intuisce la sostanza dell’intero messaggio. il messaggio è scritto in scrittura ogamica, secondo una consuetudine ricorrente presso le popolazioni celtiche. Tristano “firma”, incidendo il nome, e poi fa seguire alla firma il messaggio vero e proprio. |