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Filologia Germanica 3

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Filologia Germanica 3

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Parte 2 - linguistica (lez 28-43; 46-48)

Creation Date: 2022/10/08

Category: Others

Number of questions: 179

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01. Quando venne diffuso l'alfabeto latino in Inghilterra?. Piuttosto tardi, nell'VIII secolo. Con la stesura delle prime testimonianze scritte, quali le glosse. Quando sopraggiunsero gli Angli, Sassoni, Iuti e Frisoni sull'isola. Con l'avvento dei Cristianesimo, come presso tutte le popolazioni germaniche.

02. Che tipo di scrittura si diffuse in Inghilterra non appena venne adottato l'alfabeto latino?. L'onciale romana. Un tipo di scrittura modellata sulla semionciale corsiva latina, in voga negli scriptoria irlandesi già dal VII secolo. La minuscola ad archi acuti. La minuscola carolina.

03. Quale fu il principale monastero che contribuì alla diffusione dell'alfabeto latino in Inghilterra. Sant'Agostino a Canterbury. Christ Church a Canterbury. Lindisfarne. Abingdon.

04. Ci sono delle regole precise per la pronuncia dell'inglese antico?. Sì ci sono delle norme specifiche, soprattutto per le vocali. Sì, ma solo per dittonghi. In linea di massima no; ci sono solo delle lineee guida che servono a dare delle norme approssimative di lettura in base alla tradizione scolastica e agli sviluppi in inglese moderno. Si, ma solo per le consonanti.

05. I dittonghi dell'inglese antico ea, eo sono sempre pronunciati dittonghi?. Sono pronunciati dittonghi solo in fine di parola. Sono sempre pronunciati dittonghi. No, sono pronunciati dittonghi solo quando continuano gli antichi dittonghi dell'indoeuropeo (ie. EO > i.a. ea; ie. EU > i.a. eo/io). Dipende dalla posizione che occupano nella parola.

06. Nella pronuncia quando il dittongo ea vale /a/?. In sillaba tonica, quindi accentata. Mai perché vale /e/. Vale /a/ in ogni caso, sia in sillaba atona che in sillaba tonica. In sillaba atona, quindi non accentata.

07. Quando c/g hanno pronuncia velare?. Sono velari solo nella geminazione espressiva. Mai, in quanto in mezzo e in fine di parola sono sempre palatali. Sono velari solo dinanzi a originaria vocale scura. Quando si trovano in mezzo e in fine di parola dinanzi a originaria vocale scura od originaria consonante e nella geminazione espressiva.

08. A proposito dell'accento, i nomi e i verbi preceduti da prefisso che accento hanno?. I nomi recano l'accento sul prefisso; mentre i verbi recano l'accento sulla radice. I nomi recano l'accento sulla radice; mentre i verbi recano l'accento sul prefisso. Sempre sul prefisso sia che si tratti di nomi, sia che si tratti di verbi. Sempre sulla radice; sia che si tratti di nomi, sia che si tratti di verbi.

09. Che pronuncia assume la a seguita da consonante nasale?. Un suono intermedio tra a/o. Esclusivamente a. Assume un suono aspirato. Esclusivamente o.

10. Nella pronuncia quando il dittongho eo vale /e/?. Davanti a consonanti velare oppure quando c'è una vocale velare nella sillaba seguente. Mai perché vale sempre /o/. Vale sempre /e/ in ogni caso. Solo davanti a consonante velare.

11. Nella pronuncia c/g che sono consonanti occlusive velari sorde come vengono pronunciate dinanzi alle vocali palatali ae, e, i ?. Sono pronunciate palatali solo se nella sillaba seguente c'è una consonante liquida o nasale. Dipende dalla posizione che occupano nella parola. Assumono pronuncia palatale. Mantengono la pronuncia velare.

12. Nella pronuncia quando la i vale /e/?. Mai perché viene pronunciata sempre dittongo /ai/. Mai perché vale sempre /i/. Dopo consonante velare. Dinanzi a consonante velare.

13. Che suono aveva in inglese antico la y?. Veniva pronunciata /e/. Assunse subito il valore di /i/. Veniva pronunciata dittongo /ai/ (v. why dell'inglese moderno). Inizialmente un suono simile alla /u/ del francese moderno, in seguito assunse il valore di /i/.

14.Che pronuncia assume il nesso consonantico sc?. è sempre palatale, tranne quando si tratta di prestiti dal latino o dal danese: in questi casi è pronunciato velare. è velare solo se nella vocale seguente c'è una vocale posteriore o velare. è sempre velare in ogni caso. è sempre palatale in ogni caso.

01. Che esito ha la schwa dell'indoeuropeo al germanico e da quest'ultimo in inglese antico?. In germanico passa ad *a e resta tale anche in inglese antico. Rispetto al germanico passa ad e. Rispetto al germanico si dittonga in ea. Rispetto al germanico passa ad ae.

02. Che esito hanno le sonanti nel passaggio da indoeuropeo a germanico e da quest'ultimo all'inglese antico?. La *u del germanico passa ad o in inglese antico. La *u del germanico si dittonga in uo in inglese antico. Sviluppano, nel passaggio da indoeuropeo a germanico, una vocale d'appoggio che è sempre *u (*um, *un, *u,*ur) . In inglese antico questa u del germanico si mantiene. La *u del germanico sviluppa una nasale aggiuntiva in inglese antico.

03. In quali lingue germaniche è presente il fenomeno della metafonia?. In inglese antico, in norreno e in gotico. In inglese antico e in norreno. In inglese antico, in alto tedesco antico e in norreno (islandese). In inglese antico, in alto tedesco antico e in norreno.

04. Che cosa si intende per metafonia?. è il cambiamento di timbro della vocale della desinenza delle parole. è il cambiamento di timbro della vocale radicale per 'influsso della vocale contenuta nella sillaba successiva. è il cambiamento di timbro della vocale del suffisso per influsso della vocale precedente contenuta in sillaba radicale. è il cambiamento di timbro della vocale radicale per influsso della consonante presente nella sillaba seguente.

05. Quando avviene la frattura in inglese antico?. Quando le vocali radicali brevi (e talvolta anche le corrispondenti lunghe) sono seguite da consonante liquida (r/l) o aspirata (h) + un'altra consonante si fratturano in due elementi vocalici. Quando le vocali radicali brevi sono seguite da liquida (r/l) + consonante. Quando le vocali radicali brevi sono seguite da h + consonante. Quando le vocali radicali lunghe (quindi non le vocali brevi) sono seguite da una nasale + consonate.

06. Oltre all'inglese antico, in quali lingue germaniche è presente il fenomeno della frattura?. è presente in inglese antico e in gotico. è presente in inglese antico e norreno. è presente in inglese antico e in alto tedesco antico. è presente solo in inglese antico.

07. In inglese, come in tutte le lingue germaniche, cosa accade alla e quando è seguita da i nonché quando nella sillaba successiva c'è una i?. La e passa ad i solo se è seguita da nasale. La e resta e in ogni caso. La e passa a i solo se nella sillaba seguente c'è i. La e passa ad i; questo fenomeno è conosciuto come innalzamento vocalico.

08. Germ. *a > ia. ae. Tuttavia se nella sillaba seguente c'è una vocale velare cosa avviene in inglese antico?. Passa ad ae anche se nella sillaba seguente c'è una vocale velare. La a resta a, non passa ad ae. Resta a, ma solo se la vocale velare è una a. Passa ad e.

09. Che cosa succede in inglese antico alla e lunga2 del germanico?. Si abbrevia; infatti diventa e breve. Si dittonga in ia. Resta e lunga. Passa ad a.

10. n che cosa consiste il livellamento o appianamento?. Nel kentico le vocali semplici diventano dittonghi solo dinanzi a nasali. Nei dialetti anglici (northumbrico e merciano), dinanzi ai suoni gutturali (c, g) e davanti ad h, anziché i dittonghi, si riscontrano vocali semplici. Nel sassone occidentale le vocali semplici diventano dittonghi dinanzi a suoni gutturali e dinanzi ad h. Nei dialetti anglici le vocali semplici diventano dittonghi dinanzi ai suoni gutturali e dinanzi ad h.

01. Quali sono gli elementi che in inglese antico non possono essere geminate?. t/d. le sibilanti. j/w. c/g.

02. In inglese e in frisone che esiti hanno le consonanti occlusive velari sorde e sonore (c/g)?. Diventano palatali dinanzi a vocali palatali primarie, ai dittonghi causati da frattura e ai vecchi dittonghi; mentre restano velari dinanzi a vocali velari o a vocali palatali secondarie. Si palatalizzano sempre e solo davanti a vocali palatali. Restano sempre velari. Si palatalizzano sempre.

03. Nel passaggio dal germanico all'inglese antico, riguardo al sistema consonantico, quale serie consonantica subbisce più cambiamenti?. La serie delle liquide e delle nasali. La serie delle labiovelari. La serie delle velari. La serie delle dentali.

01. Quali lingue indoeuropee hanno sviluppato una particolare flessione per gli aggettivi?. Le lingue germaniche, italiche e ittite. Le lingue romanze, germaniche e italiche. Le lingue germaniche, baltiche e slave. Le lingue germaniche, romanze e celtiche.

02. In quanti elementi si può scomporre il nome?. Tre. Quattro. Due. Non si può scomporre.

03. Da che cosa è formato il tema?. Solo dal suffisso. Da suffisso e desinenza. Da radice e desinenza. Da radice e suffisso.

04. Qual è la categoria di sostantivi in consonante più resistente in germanico e quindi anche in inglese antico?. La categoria in r. La categoria modellata sugli antichi participi presenti sostantivati. La categoria in nasale. La categoria in spirale.

05. Chi è lo studioso che mise a punto la definizione di categoria forte e debole dei sostantivi?. A. Schleicher. R. Rask. J. Grimm. K. Verner.

01. Il sostantivo cynn 'stirpe' a quale genere e categoria appartiene?. è un sostantivo maschile appartenente alla categoria in -a (lunga) e precisamente alla sottocategoria in -wo. è un sostantivo femminile appartenente alla categoria in -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -wo. è un sostantivo neutro, appartenente alla categoria in -a (lunga), precisamente alla sottocategoria in -ja. è un sostantivo neutro appartenente alla categoria in -i.

02. A quali generi appartengono i sostantivi forti con tema in -o (lunga). I sostantivi maschili e neutri. Solo i sostantivi femminili. Solo i sostantivi maschili. I sostantivi maschili e femminili.

03. Il sostantivo beadu 'battaglia' a che genere e categoria appartiene?. è un sostantivo femmiile appartenente alla categoria in -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -wo. è un sostantivo femminile apprtenente alla categoria in -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -jo. è un sostantivo femmiile appartenente alla flessione in -u. è un sostantivo maschile appartenente alla flessione in -u.

04. Il sostantivo fyrd/fierd che cosa indica?. L'esercito francese (normanno) ed è usato a partire dal 1066, all'epoca della battaglia di Hastings. L'esercito vichingo. L'esercito anglosassone e vichingo; infatti sono sinonimi e sipossono usare indifferentemente. L'esercito anglosassone.

05. La categoria dei temi in -u quali generi include?. Maschili e neutri. Solo femminili. Maschili e femminili. Maschili, femminili e neutri.

06. Il sostantivo giefu 'dono' a che genere e categoria appartiene?. è un sostantivo maschile appartenente alla categoria in -u. è un sostantivo femmiile a radicale breve appartenente alla categoria in -o (lunga). è un sostantivo femminile a sillaba radicale lunga appartenente alla cateogoriai n -o (lunga), precisamente alla sottocategoria in -jo. è un sostantivo femmiile appartenente alla categoria in -u.

07. Il sostantivo giest a che genere e categoria appartiene?. è un sostantivo neutro in -u. è un sostantivo maschile in -u. è un sostantivo maschile in -a (lunga). è un sostantivo maschile a sillaba radicale lunga in -i.

08. Il sostantivo spere 'lancia' a che genere e categoria appartiene?. è un sostantivo maschile in -a (lunga). è un sostantivo maschile in -i. è un sostantivo neutro in -i con sillaba radicale breve. è un sostantivo femminile in -i.

09. Il sostantivo feld 'campo' a che genere e categoria appartiene?. è un sostantivo neutro in -i. è un sostantivo maschile a vocale radicale lunga in -u. è un sostantivo neutro in -a (lunga). è un sostantivo maschile in -a (lunga).

10. La categoria dei temi in -i quali generi include?. Maschili e femminili. Solo neutri. Maschili, femminili e neutri. Maschili e neutri.

11. Riguardo ai sostantivi forti col tema in -a (breve) che generi di sostativi sono inclusi?. I sostantivi maschili e femminili. I sostantivi neutri e femminili. I sostantivi maschili e neutri. I sostantivi femminili.

01. Di che genere è il sostantivo eage 'occhio'. maschile. Può essere maschile o neutro. neutro. femminile.

02. Il sostativo burg 'cittadella' a che categoria appartiiene. alla categoria dei sostantivi forti in -o. Atematico. Alla categoria dei sostantivi deboli in -er/or. Alla categoria dei sostantivi forti in -u.

03. I sostantivi in -es/os di che genere sono?. Neutri. Maschili e neutri. Femminili. Femmili e neutri.

04. I sostantivi in -nd (gli antichi participi presenti sostantivati) di che genere sono?. Maschili, femminili e neutri. Solo maschili. Maschili e femminili non vi sono neutri. Solo femminili.

05. I sostantivi deboli in -et/-ot sono numerosi in inglese antico?. No, sono poco numerosi; infatti vi sono solo quattro sostantivi. Sì, sono molto numerosi; infatti ne sono attestati un centinaio. Sì, ma ce ne sono circa una cinquantina. No, sono scomparsi completamente in inglese antico.

06. A che sfera semantica appartengono i sostantivi deboli in -r?. Alla sfera della guerra. Alla sfera riguardante i nomi di animali. Alla sfera della famiglia. Alla sfera della religione.

07. Il sostantivo haelu 'salute' a che genere e categoria appartiene?. è un sostantivo forte appartnente alla categoria in -u maschile. è un sostantivo femminile debole in nasale appartenente alla sottocategoria in -in. è un sostantivo neutro flessione debole in nasale appartenente alla categoria in. è un sostantivo forte femminile appartenente alla categoria in -u.

08. In quali sottocategorie si suddividono i sostantivi deboli coi temi in nasale?. Temi in -in/-an. Temi in -in/on. Temi in -an/-un. Temi in -an/on.

01. Su cosa è basata la flessione debole degli aggettivi?. Sulla flessione debole in nasale dei sostantivi. Sulla flessione debole in -r dei sostantivi. Sulla flessione dei sostantivi in -nd, ossia degli antichi participi presenti sostantivati. Sulla flessione debole dei sostantivi in -es/-os.

02. A che categoria appartiene l'aggettivo blaec 'nero'?. Ai temi in -wo. Ai temi in -i. Ai temi in -a/-o, a sillaba radicale breve, precisamente è un monosillabo. Ai temi in -u.

03. Quando si usa la flessione forte dell'aggettivo in germanico?. Può essere usata indifferentemente, sia quando è determinato, sia quando è indeterminato. Quando è determinato, ossia quando è preceduto dall'articolo determiinativo. Si usa solo coi numerali, mentre la flessione debole solo quando l'aggettivo è al grado comparativo o superlativo. Quando l'aggettivo è indeterminato, ossia quando non è preceduto dall'articolo determinativo, quando è usato come predicato, attributo o apposizione.

01. In germanico, e quindi anche in inglese antico, gli avverbi possono formare il comparativo e il superlativo?. Si, ma solo in certi casi. No. Raramente. Si.

02. In germanico, e quindi anche in inglese antico, le preposizioni possono formare il comparativo e il superlativo?. Raramente. Si, ma solo in certi casi. No. Si.

03. La formazione del comparativo e del superlativo dell'aggettivo in germanico che origine ha?. La formazione è di origine indoeuropea, ma il germanico la condivide solo col celtico. La formazione del comparativo e del superlativo non è di origine indoeuropea ed è condivisa col finnico. è di origine indoeuropea; tant'è che sono impiegati suffissi di origine indoeuropea. il germanico adotta un sistema suo proprio rispetto all'indoeuropeo.

04. In germanico, e quindi anche in inglese antico, troviamo dei comparativi e superlativi irregolari, formati su radici diverse rispetto al grado affermativo?. Si, ma non sono più attestati, quindi non sappiamo della loro esistenza. Si. Solo in alcuni rari casi. No.

01. Che cos'è un pronome?. è una categoria del nome, tant'è che può sostituirlo e/o determinarlo. è una categoria dell'aggettivo. è una categoria a sé stante. è una particella che serve solo a enfatizzare i nomi e gli aggettivi.

02. In germanico, quindi anche in inglese antico, i pronomi che origine hanno?. Sembra che siano di origine indoeuropea, tuttavia la questione è ancora aperta ed è tuttora dibattuta dagli studiosi. Sono di origine germanica e non sono condivisi con l'indoeuropeo e e altre lingue indoeuropee. Sono di origine indoeuropea. Sono di origine oscura.

03. I pronomi personali di prima e seconda persona conservano il genere?. No. C'era in origine nel germanico, ma non si è conservato. Si. Solo in alcuni casi.

04. Riguardo al numero che cosa conservano in germanico e in inglese antico i pronomi personali?. Solo plurale. Solo singolare. Singolare, plurale e a volte duale. Singolare e plurale.

05. Il pronome personale di terza persona conserva il genere?. Si. Conserva solo il neutro. No. Conserva solo il maschile e femminile.

06. Nel pronome personale di terza persona plurale a che cosa è dovuta la forma moderna they (acc./dat. them) a sfavore della forma originaria hy, hiera, him?. Ad influsso normanno. Ad influsso danese. A una forma di origine oscura che si è sviluppata accanto a quelle originarie. Ad influsso latino.

07. Nella declinazione i pronomi che casi conservano?. Nominativo, genitivo, accusativo, dativo. Nominativi, genitivo, accusativo, dativo e a volte anche lo strumentale. Nominativo e dativo. Genitivo e accusativo.

01. Il pronome se ilca 'idem' che tipo di flessione segue?. Nessuna delle due. La flessione forte. Entrambe le flesisoni, è indifferente. La flessione debole.

02. Il pronome silf, seolf, sylf che flessiones egue?. Solo debole. Nessuna delle due. Forte e debole. Solo forte.

03. Come si forma il nuovo pronome dimostrativo in germanico e in inglese antico?. Solo col vecchio pronome dimostrativo. Solo con l'aggiunta della particella *se/+si. Con l'antico dimostrativo e l'aggiunta della particella *se/*si. Con l'aggiunta del pronome personale.

04. Che cosa è passato a indicare presto il pronome dimostrativo in germanico e in inglese antico?. L'aggettivo possessivo. Il pronome interrogativo. Il pronome personale. L'articolo determinativo.

05. Al nominativo neutro e al plurale del maschile e del femminile su quale tema si basa la flessione del dimostrativo?. Su entrambi indifferentemente. Sul tema in *so. Sul tema in *to. Su nessuno dei due.

06. Al nominativo maschile e femminile singolare su quale tema si basa la flessione del dimostrativo?. Su nessuno dei due. Su entrambi i temi indifferentemente. Sul tema in *so. Sul tema in *to.

07. A proposito del numero che cosa conservano i pronomi possessivi in germanico e quindi anche in inglese antico?. Solo il plurale. Solo il singolare. Singolare, plurale e a volte duale. Singolare e plurale.

08. Come sono formati i pronomi possessivi in germanico e quindi anche in inglese antico?. Col genitivo del pronome personale corrispondente. Con l'aggiunta del suffisso di origine indoeuropea *n. Col genitivo del pronome personale corrispondente e con l'aggiunta del suffisso di origine indoeuropea *n. Con un suffisso in dentale.

09. Relativamente al genere, che cosa presentano i pronomi interrogativi in inglese antico?. Una forma per il maschile, una per il femminile e una per il neutro. Un'unica forma per il maschile e per il femminile e una forma per il neutro. Un'unica forma per i tre generi (maschile, femminile e neutro). Un'unica forma per il maschile e il neutro e una per il femminile.

01. Nella formazione degli avverbi si possono usare forme nominali fisse con valore avverbiale?. Si. No. Solo in casi eccezionali. i potevano usare solo agli inizi delle lingue storiche, ma poi caddero presto in disuso e quindi già in inglese antico non era più possibile usarle.

02. Relativamente ai casi, che cosa conserva l'inglese antico rispetto all'indoeuropeo?. Nominativo, genitivo, dativo. Nominativo, genitivo, dativo, accusativo e tracce di strumentale. Nominativo, genitivo, accusativo. Nominativo, genitivo, accusativo e dativo.

03. Quali pronomi si possono usare con valore di pronome interrogativo?. I pronomi indefiniti col significato di 'chiunque, qualcuno'. Tutti i pronomi indefiniti. Con i pronomi dimostrativi con l'aggiunta del suffisso *n. Il pronome indefinito si forma col pronome personale con l'aggiunta di un suffisso *ne.

04. Nelle lingue germaniche e quindi anche in inglese antico esisteva un pronome relativo?. Sì ed era thas (masch.), thos (femm., o sta per o lunga) thi (neutro). Th sta per fricativa interdentale sorda. Sì ed era tha (masch.), tho (femm., o sta per o lunga) e the (neutro). Inoltre th sta per thorn (fricativa interdentale sorda). Sì, in origine il germanico l'aveva, ma se ne sono perse le tracce nelle lingue storiche. No; le lingue germaniche lo formano ognuna a proprio modo, usando il pronome personale o il dimostrativo uniti a particelle (i.a.) -the (th sta per fricativa interdentale sorda).

05. swa hwelc swa che pronome è?. relativo. dimostrativo. interrogativo. indefinito.

06. nahtwelc che pronome è?. indefinito. relativo. dimostrativo. interrogativo.

07. Esiste un pronome relativo nelle lingue germaniche?. Sì, ma non sempre veniva usato. Si. No, ma ognuna si comporta a proprio modo. C'era nella fase iniziale, ma poi è caduto in disuso.

08. Come formano il comparativo e il superlativo gli avverbi di modo?. Col suffisso -or e -ost. Col suffisso -ier e -iest. Restano invariabili. Col suffisso -er ed -est.

09. Che significato assume l'avverbio her nella Cronaca Anglosassone?. di avverbio di luogo. di avverbio di modo. di avverbio di tempo. di avverbio sia di luogo che di tempo.

10. Che suffisso si usa normalmente per formare gli avverbi in inglese antico?. il suffisso -a. il suffisso -i. il suffisso -e. il suffisso -o.

11. Che cosa indicano gli avverbi di luogo?. Stato in luogo e moto a luogo. Stato in luogo, moto a luogo e moto da luogo. Solo moto a luogo e moto da luogo. Solo stato in luogo.

12. Gli avverbi che indicano i punti cardinali hanno una forma per lo stato in luogo?. No. Si. Originariamente c'era, ma poi se ne sono perse le tracce. In alcuni casi sì, ma è pochissimo usata.

01. Il numerale an 'uno' (/a/ indica vocale lunga) che flessione segue?. Entrambe, è indifferente. Si usa la flessione forte se precede il nome, mala flessione debole se lo segue. La flessione debole. La flessione forte.

02. Aenne che forma è del numerale 'uno'?. Accusativo maschile. Accusativo femminile. Dativo maschile. Dativo femminile.

03. Quali sono i numerali cardinali che sono sempre declinabili?. Da uno a quattro. Da uno a dieci. Da uno a diciannove. Da uno a tre.

04. In caso sia possibile, secondo quale tema e come si flettono i numerali da quattro a diciannove?. Non è possibile; infatti non vengono declinati. Secondo i temi in -a (breve) solo se precedono il nome a cui si riferiscono. Secondo in temi in -i se precedono il nome a cui si riferiscono. Secondo i temi in -i se seguono i nomi a cui si riferiscono o se sono usati come nomi.

05. Come si formano i numerali da venti a sessanta?. Col suffisso -inga. Con l'aggiunta del suffisso -tig. Col suffisso -ten 'dieci'. Col suffisso -zug.

06. Come si formano i moltiplicativi?. Con l'aggiunta di un suffisso in dentale. Senza alcun suffisso si usa il numerale cardinale seguito dalla congiunzione and nonché dal numerale per cui lo si vuol moltiplicare. Con l'aggiunta di un suffisso in nasale. Con lì'aggiunta del suffisso feald.

07. Con quale altra lingua indoeuropea è condivisa la formazione dei numerali undici e dodici?. Col baltico. Con l'Italico. Col greco. Col celtico.

08. Perché oggi in inglese si usa second per indicare il numerale ordinale?. Per influsso francese a seguito della dominazione nornanna. Per influsso latino; infatti il prestito è penetrato nel periodo in cui entrarono anche i termini inerenti alla religione. Per influsso danese a seguito della dominazione di re Canuto (1016-1035) e di Canuto il Forte (1035-1042). è un sostrato celtico.

09. Come vengono formati i numerali '11' e '12' nelle lingue germaniche e quindi anche in inglese antico?. Con la decina e l'unità. Con l'unità, ossia coi numerali an 'uno' e twegen 'due' con l'aggiunta del suffisso ie. -LIK 'lasciare' > germ. *-lif > anfli '11', twalif '12' (in entrambi i numerali, /a/ indica /a lunga/). Come gli altri numerali, ossia con l'unità e la decina (es, thri-tene (/i/ ed /e/ indicano le rispettive lunghe). In entrambi i modi, ossia si possono usare sia il sistema col suffisso germ. * -lif; sia il sistema unità + decina.

10. Come si formano i numerali ordinali?. Con l'aggiunta di un suffisso in nasale. Con l'aggiunta del suffisso -feald. Con l'aggiunta del suffisso -lice. Con l'aggiunta di un suffisso in dentale.

11. Che cosa significa anra geswilc?. qualcuno'. chiunque'. Ogni, ciascuno, singolo'. qualsiasi'.

01. Che cosa esprimono i verbi?. Una qualità. Un'idea dell'autore. Una sostanza. Un'azione.

02. Che cosa sono le forme nominali?. Sono forme che pur esprimendo un'azione si flettono e si costruiscono come un nome. Sono forme che esprimono dei sostantivi. Sono forme che reggono una frase secondaria. Sono forme che reggono una frase principale.

03. Esiste il tempo futuro in germanico e in inglese antico?. No, si costruisce con forme perifrastiche o si usa il presente. Sì ma si può esprimere anche col presente indifferentemente. Sì, inizialmente esisteva, ma poi se ne sono perse le tracce. Sì, resta uguale all'indoeuropeo.

04. Quante diatesi ci sono in germanico e quindi anche in inglese antico?. Due, solo quella attiva e media. Resta solo la diatesi attiva. Due, solo quella attiva e quella passiva. Tre, come in indoeuropeo, attiva, media e passiva.

05. Nel passaggio da indoeuropeo a germanico (e ovviamente da quest'ultimo all'inglese antico) rimane la categoria dell'aspetto?. No, si perde il valore che aveva l'azione. Sì, ma esiste solo per l'azione momentanea. Sii, ma esiste solo per l'azione momentanea e derivante. Sì, ma esiste solo per l'azione momentanea e durativa.

01. Il verbo weorp, wearp, wurpon, worpen 'gettare' di che classe è?. Seconda. Quinta. Terza. Quarta.

02. Il verbo feallan, feoll, feollon, feallen 'cadere' (I dittonghi hanno /e/ lunga) di che classe è?. Seconda. Quinta. Settima. Quarta.

03. In inglese antico, in quanti gruppi si suddividono i verbi forti della settima classe a raddoppiamento?. Tre. Due. Ce n'è solo uno. Quattro.

04. In inglese antico, è ancora visibile la sillaba radicale raddoppiata nel verbi forti della settima classe?. Sì, è un'isoglossa; infatti è una caratteristica che l'inglese antico condivide col gotico. Sì, è visibile in inglese antico, in sassone antico e in frisone, quindi nelle lingue ingevoni. Sì, ma solo raramente. No; in quanto nelle lingue germaniche e settentrionali non è più riscontrabile.

05. Il verbo niman, nam, namon, numen 'prendere' di che classe è?. Terza. Quarta. Sesta. Prima.

06. l verbo beatan, beot, beoton, beaten (i dittonghi hanno /e/ lunga) 'colpire' di che classe è?. Quinta. Settima. Sesta. Quarta.

07. Che vocalismo presentano i verbi forti della seconda classe?. Vocale radicale alternante seguite da consonante liquida o nasale semplice. Vocale radicale alternante e il dittongo -au. Vocale radicale alternante e la -i. Vocale radicale alternante e la -u.

08. Vocale radicale alternante e la -i. Vocale radicale alternante seguita da -u. Vocale radicale alternante seguita da consonante liquida o nasale + un'altra consonante. Vocale radicale alternante seguita da -i. Vocale radicale altenante e consonante liquida o nasale semplice.

09. Che vocalismo presentano i verbi forti della quarta classe?. Vocale radicale alternante seguita da consonante liquida o nasale + un'altra consonante. Vocale radicale alternante seguita da consonante liquida o nasale semplice. Vocale radicale alternante seguita da -i. Vocale radicale alternante seguita da -u.

10. Il verbo bindan, band, bundon,bunden 'legare' di che classe è?. Quarta. Quinta. Terza. Seconda.

11. Per far comprendere meglio l'oscillazione della vocale radicale nella formazione del paradigma dei verbi forti, quali tempi e modi si riportano di solito?. L'infinito, il preterito plurale e il participio preterito. L'infinito e il participio preterito. L'infinito, il preterito singolare e il participio preterito. L'infinito (o il presente dell'indicativo), il preterito singolare, il preterito plurale e il participio preterito.

12. Come mai i verbi forti della settima classe sono denominati a raddoppiamento?. Perché raddoppiano la consonante che segue la vocale radicale alternante nella formazione del paradigma. Perché raddoppiano tutte le desinenze nella formazione del paradigma. Perché la vocale radicale alternante da breve passa a lunga. Perché raddoppiano la sillaba radicale al preterito singolare, preterito plurale e participio preterito.

13. Da che cosa sono caratterizzati i verbi forti della sesta classe. Dalla vocale radicale breve. Dalla vocale radicale lunga. Dalla vocale radicale alternante seguita esclusivamente da consonante velare. Dalla vocale radicale alternante seguita esclusivamente da consonante dentale.

14. Che vocalismo presentano i verbi forti della prima classe?. Vocale radicale alternante e la -i. Vocale radicale alternante seguite da consonante liquida o nasale. Vocale radicale alternante e la -u. Vocale radicale alternante e il dittongo -eo.

15. Che vocalismo presentano i verbi forti della quinta classe?. Vocale radicale alternante seguita da consonante liquida o nasale semplice. Vocale radicale alternante seguita da consonante diversa da liquida o nasale (es. dentale o velare). Vocale radicale alternante seguita da consonante liquida o nasale + un'altra consonante. Vocale radicale alternante seguita da -u.

01. I verbi deboli sono formazioni primarie?. Di solito sì, sebbene alcuni derivino da sostantivi o da aggettivi. Sì sono formazioni primarie come i verbi forti. Di solito sì, sebbene alcuni derivino da verbi forti. No; in quanto possono derivare da sostantivi o da aggettivi (in questo caso sono detti denominativi) nonché da altri verbi forti (in questo caso sono detti deverbativi).

02. Il verbo preterito presente agan 'possedere' a che classe appartiene?. Alla prima. Alla seconda. Alla sesta. Alla terza.

03. In quante classi si dividono i verbi deboli?. Cinque. Tre. Due. Quattro.

04. come formano il preterito singolare, il preterito plurale e il participio preterito i verbi deboli?. Restano invariati al presente, preteritio singolare, preterito plurale e participio preterito. Con l'aggiunta di un suffisso in nasale. Mediante l'aggiunta di un suffisso in dentale senza la variazione della vocale radicale. Come per i verbi forti mediante la variazione della vocale radicale.

05. Che origine ha la formazione del preterito (singolare e plurale) e del participio preterito dei verbi deboli?. è tuttora sconosciuta. è una formazione che esisteva in celtico, quindi è un sostrato. Secondo la teoria composizionale. è di origine latina e penetrò durante i contatti tra Romani e Britanni durante la dominazione romana della Britannia.

06. Il verbo preterito presnte motan 'potere' a che classe appartiene?. seconda. quinta. sesta. terza.

07. Il verbo preterito presente munan 'riflettere' a che classe appartiene?. terza. prima. quinta. quarta.

08. Il verbo preterito-presente cunnan 'potere' a che classe appartiene?. sesta. terza. seconda. prima.

09. Il verbo preterito-presente dugan 'servire' a che classe appartiene?. seconda. prima. quinta. terza.

10. Il verbo preterito presente witan 'sapere' a che classe appartiene?. prima. seconda. terza. quarta.

11. Come formano il preterito i verbi preterito-presenti?. Con l'aggiunta di un suffisso in dentale come i verbi deboli. A volte con la vocale radicale alternante, a volte con l'aggiunta del suffisso in dentale. Con la sola forma del participio preterito. Con la vocale radicale alternante come i verbi forti.

12. Il preterito del germanico su che cosa è modellato?. Sul perfetto dell'indoeuropeo. Sull'ottativo dell'indoeuropeo. Sul gerundio dell'indoeuropeo. Sull'infinito dell'indoeuropeo.

13. Come mai i verbi preterito-presenti si chiamano così?. Perché hanno solo il presente. Perché hanno solo il preterito. Perché hanno la caratteristica di avere la forma al preterito e il significato al presente. Perché in origine avevano solo il preterito e poi hanno avuto in seguito il significato anche di presente.

14. Come mai oggi usiamo il verbo to think per dire 'pensare' e non più il verbo di origine anglosassone hycgean?. è un sostrato celtico. Per influsso influsso normanno. Per influsso danese. Per influsso latino.

15. A che classe appartiene il verbo debole locian 'guardare' (/o/ è lunga)?. prima. seconda. terza. quarta.

16. A che classe appartiene il verbo debole nerian 'salvare'?. prima. terza. quarta. seconda.

17. A quale classe appartiene il verbo debole libban 'vivere'. terza. prima. seconda. quarta.

18. I verbi deboli in -e- a quale classe appartengono?. terza. prima. seconda. quarta.

19. I verbi deboli in -o- a quale classe appartengono?. seconda. prima. terza. quarta.

20. I verbi deboli in -J- a quale classe appartengono?. prima. quinta. seconda. quarta.

01. Al preterito singolare e al preterito plurale dell'indicativo del verbo essere a che cosa è dovuta l'aternanza tra -s- e -r-?. Alla legge di Grimm o prima rotazione consonantica. All'alternanza grammaticale. Dipende dalla differenza dialettale dell'inglese antico. Al tipo di accento.

02. Le forme dell'indicativo presente di prima, seconda e terza persona plurale sind, sindon/sindun di quale dialetto sono tipiche?. Anglico. Sassone occidentale. Kentico. Merciano.

03. Come mai i verbi atematici sono chiamati così?. Perché sono privi del suffisso e le desinenze si aggiungono direttamente alla radice. Perché sono verbi difettivi. Perché sono una derivazione dei verbi forti e deboli. Perché sono senza radici.

04. La forma dell'indicativo presente di prima persona singolare biom di quale dialetto anglosassone è tipica?. Sassone occidentale. Merciano. Anglico. Kentico.

05. l verbo willan è un verbo. Forte della terza classe. Preterito presente. Atematico. Forte della prima classe.

06. Con quante radici si forma il verbo essere?. Una. Due. Quattro. Tre.

01. In quali dialetti o lingue ci è pervenuto l'Enigma n. 35?. Tre. Latino, anglico e sassone occidentale. Tre. Latino, sassone occidentale e kentico. Due. Latino e anglico. Due. Latino e sassone occidentale.

02. A quando risale il ms. Leida, Biblioteca Universitaria Voss. Q.106?. Al IX secolo. All'XI secolo. All'VIII secolo. Al X secolo.

03. Perché l'Enigma n. 35 è conosciuto anche come Enigma di Leida?. Perché è conservato nel ms. Leida, Biblioteca Universitaria Voss. Q.106 (f. 25v). Perché venne scritto in alto tedesco antico a Leida e poi tradotto in dialetto sassone occidentale. Perché il manoscritto è stato rinvenuto a Leida. Perché venne scritto a Leida in latino, poi tradotto in alto tedesco antico e anglico.

04. Al v. 4 il sostantivo haerum a quale caso è declinato?. Al dativo plurale. All'accusativo plurale. Al dativo singolare. Al genitivo plurale.

05. Al v. 5 il sostantivo threata a quale caso è declinato?. Al nominativo plurale. Al dativo plurale. All'accusativo plurale. Al genitivo plurale.

06. Al v. 5 il pronome personale me (/e/ indica e lunga) a quale caso è declinato?. Allo strumentale prima persona singolare. Al genitivo singolare prima persona personale. All'accusativo singolare prima persona singolare. Al dativo singolare prima persona singolare.

07. Al v. 6 hafu che cos'è?. Preterito singolare del verbo habban 'avere'. Presente ottativo del verbo habban 'avere'. Imperativo del verbo habban 'avere'. Presente indicativo singolare del verbo habban 'avere'.

08. Al v. 10 il sostantivo wyrmas a che caso è declinato?. Al nominativo plurale. All'accusativo plurale. Al dativo plurale. Al genitivo plurale.

09. Al v. 11 þa þe che cosa rappresenta?. Pronome relativo. Pronome interrogativo. Articolo determinativo derivante dal pronome dimostrativo. Pronome dimostrativo.

10. Al v. 13 hatan che cos'è?. Verbo forte della sesta classe. Verbo forte della quinta classe. Verbo preterito presente. Verbo forte della settima classe.

11. Al v. 15 saga che cos'è?. Verbo debole della terza classe all'indicativo presente, seconda persona singolare. Verbo forte della quinta classe all'indicativo presente. Verbo debole della seconda classe all'imperativo presente. Verbo debole della terza classe all'imperativo presente.

12. Al v. 16 this che cos'è?. Pronome dimostrativo originario al nominativo singolare. Pronome dimostrativo di nuova formazione al nominativo singolare. Pronome dimostrativo di nuova formazione al genitivo singolare. Pronome dimostrativo di nuova formazione all'accusativo singolare.

14. Quanti indovinelli conserva l'Exeter Book?. Ottanta. Settantacinque. Novantacinque. Novanta.

17. Al v. 1, se (/e/ lunga) che cosa indica?. Pronome dimostrativo con valore di articolo determinativo. Aggettivo. Avverbio. Pronome dimostrativo.

18. Al v. 1, wundrum che cosa indica?. Avverbio. Aggettivo. Sostantivo. Verbo.

19. Al v. 2 cende che verbo è. Debole della terza classe al preterito singolare. Forte della terza classe al preterito singolare. Debole della prima classe al preterito singolare. Forte della quarta classe al preterito singolare.

29. Al v. 3 wat (/a/ indica a lunga) che cosa indica?. Verbo preterito-presente al presente indicativo prima persona singolare. Verbo preterito-presente al preterito singolare. Verbo forte della prima classe al preterito singolare. Verbo forte della quinta classe al presente dell'indicativo.

37. Al v. 16 þis che cos'è?. Pronome dimostrativo di nuova formazione all'accusativo singolare. Pronome dimostrativo originario al nominativo singolare. Pronome dimostrativo di nuova formazione al nominativo singolare. Pronome dimostrativo di nuova formazione al genitivo singolare.

01. Al r. 1 che significato originario ha her?. Quando'. Indica l'anno di ascesa al trono di re Alfredo. Dove'. Qui'.

02. Al r. 3 his che cosè?. Pronome possessivo neutro plurale. Pronome possessivo maschile plurale. Pronome possessivo maschile singolare. Pronome possessivo femminile singolare.

03. Al r. 13 þone che valore ha?. Articolo determinativo maschile accusativo singolare. Articolo determinativo maschile dativo singolare. Pronome dimostrativo maschile accusativo singolare. Pronome dimostrativo maschile nominativo singolare.

04. Al r. 15 (p. 2) il numerale twaem 'due' in quale caso è declinato?. Al genitivo. All'accusativo. Al dativo. Al nominativo.

05. Al r. 17 (p. 2) fela godra monna in quale caso è declinato?. Al genitivo plurale. Al dativo plurale. Al nominativo plurale. All'accusativo plurale.

06. Al r. 1 gemette che verbo è?. Verbo forte della quinta classe al preterito singolare. Verbo debole della terza classe al preterito singolare. Verbo debole della seconda classe preterito singolare. Verbo debole della prima classe al preterito singolare.

07. Al r. 20 (p. 2) l'espressione feng to rice che cosa significa?. Significa 'afferrò il trono'. Significa 'combatté contro il regno'. Letteralmente significa 'prese il regno', ma in questa occorrenza assume il significato di 'ascese al trono'. Significa 'rifiutò del regno'.

08. Al r. 23 che cosa significa Temese e che origine ha?. Significa 'Tamigi' ed è di origine latina. Significa 'Tamigi' ed è di origine normanna. Significa 'Tamigi' ed è di origine danese. Significa 'Tamigi' ed è di origine celtica.

09. Al r. 24 l'espressione thaes geares che cosa significa e che valore ha?. Significa 'in quell'anno' ed ha valore di sostantivo. Significa 'in quell'anno' ed ha valore avverbiale. Significa 'l'anno passato' ed ha valore aggettivale. Significa 'quest'anno' e ha valore aggettivale.

11. Al r. 2 nam che cos'è?. Verbo forte della terza classe al preterito singolare. Verbo forte della prima classe al preterito singolare. Verbo preterito presente. Verbo forte della quarta classe al preterito singolare.

12. Al r. 4 geslaegen che cos'è?. Preterito plurale. Participio preterito. Preterito singolare. Indicativo presente.

13. Al r. 10 begen che cos'è?. Un sostantivo. Un numerale che significa 'entrambi'. Un avverbio. Un verbo debole di prima classe.

14. Ai rr. 4-5 wearþ ofslægen che cosa significa?. Vennero uccisi, quindi è un passivo al preterito plurale. Venne ucciso'; quindi un preterito singolare, al passivo, formato con la forma perifrastica di 'diventare' + participio passato. Uccisero, quindi è un preterito plurale. Uccise, quindi è un preterito singolare.

15. Che differenza c'è tra i sostantivi fierd e here?. Fierd indica l'esercito anglosassone; here indica l'esercito vichingo. Fierd è arcaico ed è stato soppiantato da here, ma erano sinonimi. Sono sinonimi. Fierd indica l'esercito vichingo; here indica l'esercito anglosassone.

20. Al r. 18 (p. 2) il verbo gefor che cosa significa e di che classe è?. signifia 'partì' ed è un verbo forte della quinta classe. significa letteralmente 'partì, ma in questa occorrenza assume il significato di 'morì' ed è un verbo forte della sesta classe. significa 'morì' ed è un verbo forte della settima classe. significa sia 'partì' sia 'morì ed è un verbo preterito-presente.

23. ai rr. 1, 2, 12 il sostantivo niht 'notte' che cosa indica in realtà?. giorno' poiché vi era l'usanza presso le popolazioni germaniche conteggiare i giorni in 'notti'. durante la notte', ha dunque valore avverbiale. notte', mantiene quindi il suo significato primario. ogni notte', ha quindi valore avverbiale.

38. Al r. 7 in þ? h?pnan cyningas; l'aggettivo haepnan secondo quale flessione è declinato?. Secondo la flessione forte perché il sostantivo cyning 're' regge esclusivamente la flessione forte. Secondo la flessione debole in quanto è preceduto dall'articolo determinativo. Secondo la flessione forte in quanto þ? è un avverbio e non un articolo determinativo. Secondo la flessione forte, sebbene ci sia l'articolo determinativo perché lo scriba commise un errore.

43. Al r. 5 ?hton che cos'è?. Indicativo presente del verbo forte della settima classe agen 'prendere', possedere'. Preterito singolare del verbo forte della settima classe agen 'prendere', possedere'. Infinito del verbo forte della settima classe agen 'prendere', possedere'. Preterito plurale del verbo forte della settima classe agen 'prendere', possedere'.

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