Filologia romanza MANTOVANI modulo1
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Title of test:![]() Filologia romanza MANTOVANI modulo1 Description: lezioni 2-6 |




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Quale di queste affermazioni non è corretta?. L'area gallo-romanza fu il luogo dove prese vita il sistema dei generi romanzi tra XI e XII secolo. La Francia è il territorio in cui si è affermata la versione della leggenda tristaniana dovuta a Eilhart von Oberg. La Francia è un centro di irraggiamento primario di modelli, temi e contenuti, destinati a diffondersi in altre aree europee. L'area gallo-romanza, strutturalmente bilingue, fu il centro propulsivo delle culture in lingua romanza. Il diasistema, in filologia. Rappresenta l'intersezione dei sistemi linguistici dei copisti di un testo medievale. Rappresenta il sistema linguistico autoriale di un'opera letteraria in lingua romanza. Rappresenta l'intersezione tra il sistema linguistico e stilistico dell'autore e il sistema linguistico e stilistico di uno o più copisti. Rappresenta il sistema linguistico di un copista medievale. Il diasistema, in filologia. Consente di identificare il sistema linguistico superiore al sistema del copista. Consente al filologo di identificare con sicurezza l'originale autoriale tra i vari testimoni di un testo. Può permettere all'editore di un testo di identificare gli elementi che appartengono al sistema autoriale. Consente di distinguere tra le possibili varianti di un testo, ma non offre in ogni caso un'immagine migliore della tradizione del testo. Quale di queste affermazioni è corretta?. L'ibridazione è il prodotto dell'interferenza linguistica tra lingua e letteratura mediolatina e lingue e letterature romanze medievali. L'ibridazione risulta dalla combinazione tra la lingua medievale e la sua espressione fonica o cadenza, irriproducibile sulla pagina scritta. L'ibridazione può avvenire solo nella contemporaneità, dove le lingue standard coesistono con realtà dialettali e parlate regionali. L'ibridazione può avvenire solo in particolari situazioni linguistiche, dove una lingua viene a contatto con molteplici realtà dialettali. Secondo lo schema evolutivo del latino di Castellani. Le invasioni barbariche furono l'ultimo evento catastrofe che determinò l'allontanamento del latino dalla norma. Non vi fu mai una convergenza tra il latino delle classi aristocratiche e quello delle classi popolari. In area gallo-romanza il latino conobbe una crescita qualitativa in coincidenza con il fenomeno della Rinascenza Carolingia. Il latino e le lingue romanze si diversificarono a partire dalla cosiddetta "Rinascenza Carolingia". Quale di questi testi latini non ha come fonte un testo volgare?. Le "pastorelle" in lingua latina. L'Alexandreis di Gualtiero di Chatillon. L'Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne. L'Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth. Secondo lo schema elaborato da Pulgram. Il declino della lingua latina si arrestò in coincidenza con il fenomeno della Rinascenza Carolingia. Non vi furono cambiamenti qualitativi nel latino delle classi aristocratiche. Le lingue romanze si affermarono nella loro forma scritta a partire dall'epoca tardo-latina. La Constitutio Antoniniana o "editto di Caracalla" del 212 d.C. determinò una crescita qualitativa del latino. In quanto tempo le letterature romanze acquisirono una netta superiorità sulla letteratura mediolatina?. In circa 150 anni, dalla Rinascenza Carolingia alla seconda metà del X secolo. In circa 150 anni, dall'inizio del XII alla metà del XIII secolo. In circa 150 anni, dall'invasione degli Arabi in Spagna fino alla fine del IX secolo. In circa 150 anni, dall'epoca delle invasioni barbariche fino ai Giuramenti di Strasburgo. Quale di queste affermazioni è falsa?. La r in francese antico possiede già il tipico suono uvulare che ha anche nel francese moderno. non ci sono grafemi non pronunciati. Nel francese antico non esistono consonanti doppie, e raramente sono impiegate nella scrittura. La e in posizione finale non è "muta", ma ha piuttosto un suono indistinto simile allo "schwa". Quale periodizzazione relativa al francese è corretta dal punto di vista storico?. Il medio-francese ha inizio nel XVII secolo. La langue d'oïl copre un arco cronologico che va dall'XI al XIII secolo. Il francese antico ha termine nel XVI secolo, quando Francesco I estende l'uso del franciano a tutti i documenti ufficiali del regno. Il cosiddetto "moyen français" ha inizio nel XIV secolo. Quale parlata regionale è diventata lingua nazionale in Francia?. La lingua della Champagne. La lingua del Poitou. La lingua del ducato di Normandia. La lingua dell’Île de France. Quale di questi autori italiani non ha scritto in lingua d'oïl?. Brunetto Latini. Rustichello da Pisa. Martin da Canal. Percivalle Doria. Quale di queste affermazioni è corretta?. Nella lingua francese medievale è presente un superstrato francone. Gli Aquitani e i Liguri sono popolazioni germaniche che, insediatesi in Francia, hanno influenzato la sua lingua per influsso di superstrato. Il superstrato celtico è lascito, prevalentemente, dei Galli e dei Belgi. La lingua d’oïl presenta un sostrato germanico. In francese antico, [a] in sillaba libera. Passa allo stadio di [e] muet. Sviluppa il dittongo [ai]. Non subisce evoluzione condizionata. Evolve in [e]. In francese antico, in sillaba aperta, la [o] chiusa. Non subisce evoluzione condizionata. Sviluppa il dittongo [ou], come in FLOREM > flour, da cui il fr. moderno fleur. Sviluppa il dittongo [uo] e, già nell'XI secolo, [ue], come in COR > cuer. Assume un suono palatalizzato. In antico francese, a prescindere dalla posizione, [u]. Sviluppa un dittongo [ui] derivante dalla risoluzione di un nesso CT secondario. Sviluppa un suono palatalizzato, come in MURUM > mur. Sviluppa un suono nasalizzato simile alle vocali del francese moderno. È tendenzialmente muta. Nel francese antico, il dittongo latino [au]. Produce il dittongo discendente [oi]. Produce una [o] aperta (CAUSAM > chose). Produce una [o] chiusa. Rimane inalterato. Qual è l'esito in sillaba aperta della [e] aperta?. È soggetta a sincope vocalica. Il dittongo ascendente [ie]. Non subisce evoluzione condizionata. Il dittongo discendente [ei]. Qual è l'esito delle vocali atone in posizione finale nel francese antico?. [a] atona > e muet, mentre tutte le altre vocali dileguano. Tutte le vocali ad eccezione di [a] > e muet. Si sviluppa sempre un suono vocalico [e] di appoggio. Generalmente dileguano senza lasciare tracce. Come si comportano, in francese antico, le consonanti in posizione finale?. Tendono tutte a dileguare, sempre. Salvo eccezioni, si conservano se sono precedute da consonante e dileguano se sono precedute da vocale. Si conservano, sia in posizione debole, sia in posizione forte. Sviluppano sempre dei suoni d'appoggio. Quale di queste affermazioni è corretta?. Il francese antico conosce esiti differenziati a seconda che una consonante sia in posizione debole o forte. A partire dal XII secolo, tutti i suoni consonantici in francese antico sono scritti, ma non sono pronunciati. Il francese antico uniforma per analogia gli esiti delle consonanti in posizione forte e debole. Il francese antico sviluppa dei suoni d'appoggio per le consonanti in posizione finale. La -s segnacaso, in francese antico. Compare sempre al caso obliquo singolare. Consente sempre di individuare il caso retto singolare. Consente, con qualche eccezione, di distinguere tra caso retto e caso obliquo. È impiegata solo con i sostantivi imparisillabi. Nel francese antico. Non presenta derivati di forme organiche latine. Si sviluppa sempre dalle forme plus/mielz seguite dall'aggettivo al grado positivo. Il comparativo può presentare forme derivate dal comparativo organico latino. Si sviluppa, normalmente, dalle forme del comparativo in -ior latino, come in GRANDIOR > graindre. Gli aggettivi, in francese antico. Presentano, nella declinazione, una maggiore regolarità nel franciano rispetto alle altre parlate regionali. Seguono la declinazione bicasuale solo al singolare. Seguono le regole di declinazione dei sostantivi. Seguono la declinazione degli imparisillabi latini. Le forme pronominali dimostrative del francese antico. Derivano unicamente dalle forme latine conservate ISTE/ILLE. Possono presentare derivati di forme latine e neoformazioni perifrastiche con ECCE e HIC. Presentano forme differenti a seconda che siano toniche o atone. Presentano sempre una morfologia di tipo perifrastico. Il superlativo nell'antico francese. Si forma con l'aggettivo al suo grado positivo preceduto da tres <TRANS o mout <MULTUM. Deriva dalle forme organiche latine con il suffisso -issimus, a, um. Si forma con l'aggettivo al suo grado positivo seguito da tres <TRANS o mout <MULTUM. Può presentare forme organiche derivate dall'aggettivo combinato con il suffisso -ior (GRANDIOR > graindre). Il futuro del vb. essere in antico francese. Si forma sempre con una combinazione di *ESSERE + HABEO grammaticalizzato: serai, seras, etc. Può presentare una formazione perifrastica derivante dall'infinito del verbo seguito da HABEBAM. Presenta sia forme etimologiche sia forme perifrastiche. Presenta sempre, a differenza degli altri verbi, una coniugazione etimologica derivante dal futuro del vb. sum. Quale di queste affermazioni è corretta?. Il futuro del vb. essere in antico francese presenta sempre, a differenza degli altri verbi, una coniugazione etimologica derivante dal futuro del vb. sum. Le forme pronominali dimostrative del francese antico presentano forme differenti a seconda che siano toniche o atone. La -s segnacaso, in francese antico, consente con qualche eccezione di distinguere tra caso retto e caso obliquo. Il comparativo nel francese antico non presenta derivati di forme organiche latine. |