filosofia - 23
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![]() filosofia - 23 Description: lezione 53 e 54 |



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Nella "Critica della ragion pratica" è contenuta in forma compiuta e sistematica la dottrina kantiana. della morale. della religione. dell'arte. della conoscenza. Nella "Critica della ragion pratica" come sono definiti i presupposti da ammettere come esistenti per poter comandare agli esseri razionali il rispetto della legge morale?. Massime. Postulati. Leggi. Idee. Secondo Kant, l'azione veramente virtuosa e morale è. autonoma e formale. noumenica e libera. eteronoma e informale. fenomenica e razionale. L'etica kantiana pone alla base delle leggi della vita morale. gli imperativi categorici. gli imperativi ipotetici. le regole dell'abilità. i consigli della prudenza. La legge morale kantiana si presenta all'uomo sotto forma di un. consiglio. desiderio. invito. dovere. Nella "Critica della ragion pratica" le determinazioni universali oggettive della volontà sono definite. idee regolative. massime. leggi. postulati. Nella "Critica della ragion pratica" le determinazioni universali soggettive della volontà sono definite. massime. postulati. leggi. idee regolative. Nell'etica kantiana l'unico movente possibile dell'azione morale e virtuosa è rappresentato dal. piacere. dovere. bisogno. desiderio. Secondo Kant, qual è lo scopo finale della realtà, il fine al quale è subordinata teleologicamente tutta la natura?. La ragione. L'uomo. Dio. La cosa in sè. Nella "Critica del giudizio" il particolare tipo di giudizio che compete alla facoltà del sentimento è il giudizio. determinante. riflettente. artistico. razionale. Nel caso del sentimento del bello. l'intelletto è costretto ad ammettere i propri limiti, in quanto oltrepassa i limiti dell'esperienza sensibile. la finalità consiste nell'accordo immediato della cosa su cui si riflette con il soggetto riflettente. il soggetto riflettente vede realizzato nella natura un disegno intenzionale e un fine oggettivo. la finalità consiste nell'accordo mediato della cosa su cui si riflette con il soggetto riflettente. Secondo l'estetica kantiana, il bello. non è conoscibile, in quanto oltrepassa i limiti dell'esperienza sensibile. è una qualità che il soggetto riflettente attribuisce alle cose. è una proprietà oggettiva e costitutiva delle cose. è un mero gusto personale. Nel caso del sentimento del sublime. il soggetto riflettente vede realizzato nella natura un disegno intenzionale e un fine oggettivo. la finalità consiste nell'accordo mediato della cosa su cui si riflette con il soggetto riflettente. la finalità consiste nell'accordo immediato della cosa su cui si riflette con il soggetto riflettente. l'intelletto è costretto ad ammettere i propri limiti, in quanto oltrepassa i limiti dell'esperienza sensibile. Nel caso del giudizio teleologico. la finalità consiste nell'accordo mediato della cosa su cui si riflette con il soggetto riflettente. la finalità consiste nell'accordo immediato della cosa su cui si riflette con il soggetto riflettente. l'intelletto è costretto ad ammettere i propri limiti, in quanto oltrepassa i limiti dell'esperienza sensibile. il soggetto riflettente vede realizzato nella natura un disegno intenzionale e un fine oggettivo. Secondo Kant, quale istanza è in grado di garantire l'accordo tra gli scopi propri del mondo naturale e gli scopi propri dell'uomo in quanto soggetto morale?. La cosa in sé. La libertà. Dio. La ragione. |





