option
Questions
ayuda
daypo
search.php

Filosofia della comunicazione e del linguaggio

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
Filosofia della comunicazione e del linguaggio

Description:
9 CFU Pegaso

Creation Date: 2025/06/17

Category: Others

Number of questions: 490

Rating:(1)
Share the Test:
Nuevo ComentarioNuevo Comentario
New Comment
NO RECORDS
Content:

Il senso: Si manifesta distintamente. E' come una massa amorfa. Non appare. A volte si manifesta, altre no.

Il rapporto fra senso e significazione in semiotica è: Di equivalenza fra senso e significazione. Di contrapposizione fra senso e significazione. Di trasformazione del senso in significazione. Di separazione fra senso e significazione.

La semiotica studia: I segni come singole unità. E' come una massa amorfa. Semi e memi. I processi di significazione come strutture di differenze.

Una struttura in semiotica è: Una logica di posti. Un sistema architettonico. Uno spazio all'aperto. Un complesso di unità.

Le differenze di cui è fatto il mondo: Vanno superate. Sono minime e ineffabili. Danno significato al mondo e all'uomo. Sono meno delle somiglianze.

Per 'chiasmo percettivo' si intende: La percezione dell'uomo. La reversibilità tra vedente e visibile. Una figura retorica della comunicazione. La sindrome di Stendhal.

Le differenze in semiotica: Sono di un solo tipo. Non sono distinte in tipologie. Sono di 3 tipi. Sono di 2 tipi: discrete e graduali.

Alto/basso, sinistra/destra… sono differenze: Riferite allo schema corporeo. Riferite alla piante urbane. Prive di sistemi di riferimento. Riferite agli organismi unicellulari.

Individuare dei contrari serve a: Sapere perché si è sempre in guerra. Annullarne il peso specifico. Rendere comprensibili i processi di significazione. Non serve in semiotica.

I complementari in semiotica sono: Differenze di tipo graduale. Differenze di tipo discreto. Non sono differenze. Sono uguaglianze.

Polisemico vuol dire: Che il simbolo si produce in città. Che il simbolo è un polo di attenzione. Che il simbolo ha più interpretazioni. Che il simbolo ha una sola interpretazione.

Il simbolo: E' tutt'altro che un segno. E' un tipo di segno. E' una cosa. E' il referente del segno.

Per Saussure il simbolo: E' parzialmente motivato. E' totalmente motivato. E' arbitrario. Non è né motivato né arbitrario.

In Peirce i simboli sono "convenzionali": Sono frutto del caso. Dipendono da leggi culturali che li hanno fissati. Nascono così. Non dipendono da nulla. Sono frutto delle necessità del momento.

Gli elementi di un simbolo: Sono non commutabili. Sono commutabili nel tempo. Sono sempre commutabili. Mutano da soli.

La bandiera europea: Non è un simbolo. E' nata subito con la forma che ha. Ha smesso di essere un simbolo. E' un simbolo frutto di una lunga gestazione.

I colori della bandiera europea: Sono solo estetici. Richiamano i colori della Vergine Maria. Sono naturalistici. Richiamano un'opera di Luigi Chiesa.

La prospettiva a punto di fuga centrale: Rispecchia una concezione occidentale dello spazio. E' l'unico modo di rappresentare lo spazio. Rispecchia una concezione orientale dello spazio. Rappresenta una fuga dallo spazio.

I simboli vanno studiati: A senso unico. Come processi culturali e nei loro modi di produzione. Nella loro singolarità. Come segni inanalizzabili.

Nel simbolo c'è un legame "naturale" tra il significante e il significato perchè: Il significato deriva dal significante. Significato e significante sono la stessa cosa. Il significante somiglia al significato. Il significante non significa niente.

Saussure è stato un linguista: Francese. Svizzero. Tedesco. Norvegese.

Saussure ha insegnato: Semiotica. Sociologia. Filosofia. Linguistica comparata e linguistica generale.

Il Corso di linguistica generale è: Una raccolta di appunti dei corsi universitari di Saussure. Un articolo di Saussure. Un libro autografo di Saussure. Un corso tenuto da Saussure alle scuole superiori.

Per 'langue' si intende: L'organo della fonazione umana. L'esecuzione della lingua. Il linguaggio poetico secondo Saussure. Il sistema di regole di una lingua.

Saussure è interessato: A un'indagine psicologica della lingua. Ai dialetti. A un metodo valido per l'analisi di qualunque linguaggio. A una linguistica naturale.

La 'parole' è: L'uso della 'langue'. La parola data. La parlata dialettale. Lo studio della singola parola.

Per Saussure i segni linguistici sono: Immutabili. Mutabili e immutabili. Mutabili. Né mutabili né immutabili.

Le onomatopee sono segni: Arbitrari. Motivati. Parzialmente motivati. Molto poetici.

Saussure paragona la lingua: A un castello di sabbia. A un albero. A un computer. A una partita a scacchi.

In Saussure i significati sono: Segni. Valori. Entità neuronali. Contenuti.

Il segno in Saussure: È un rinvio a una relazione. Èun rinvio a un referente esterno. È una relazione. È il referente.

Significanti e significati: Uniscono percezione e cognizione. Separano percezione e cognizione. Sono entrambi percettivi. Sono entrambi cognitivi.

In presupposizione reciproca vuol dire che: Significante e significato si somigliano. Significante e significato sono identici. Significante e significato stanno per conto proprio. Mutando il significante, muta il significato e viceversa.

Il motore della significazione è: Il destinatario. L'emittente. Il segno. Il referente.

Il significante è: L'equivalente del significato. La "faccia" percettiva del segno. La "faccia" cognitiva del segno. La "faccia" reale del segno.

La taglia del segno: È di una singola unità. È la realtà per intero. È decisa da chi analizza. Non ha importanza.

La sostanza espressiva del significante: Può essere di vario tipo. È sempre la stessa. Non è percepibile. È irrilevante.

"Concetto" e "immagine acustica" in Saussure: Sono termini da superare. Sono il significato e il significante nel linguaggio verbale. Sono il significato e il significante in psicologia. Non sono termini di Saussure.

Il significato: Sta in superficie. È sovrapposto al significante. Soggiace al significante. Coincide con il significante.

Quotidianamente persone, animali e cose funzionano per noi: Come cose. Come espressioni significanti. Come significati. Come riceventi.

Langue e parole è una categoria linguistica introdotta da: Charles Sanders Peirce. Roland Barthes. Ferdinand de Saussure. Umberto Eco.

Per "linguaggio" si intende: Il prodotto sociale collettivo. La facoltà di comunicare linguisticamente. L'atto individuale di parola. L'apparato fonatorio umano.

La linguistica, secondo Saussure, si deve occupare: Della lingua. Degli aspetti letterari del linguaggio. Degli aspetti sonori del linguaggio. Degli aspetti psicologici del linguaggio.

Perché si attui il circuito della parole c'è bisogno: Del solo emittente. Di almeno due persone, a turno emittenti e riceventi. Del solo ricevente. Della comunità linguistica.

La parole è: La singola parola. La struttura della lingua. L'emissione umana di suoni. L'atto individuale di parola.

Un esempio di parole nella moda è: La moda di strada. Il fashion group. Il vestito. La marca.

La langue è: Il processo individuale d'uso della lingua. Il sistema sociale di regole di una lingua. L'organo fisico di emissione della lingua. Il livello neuronale della lingua.

Apprendiamo la langue: Solo a scuola. Dal governo. Per imitazione e apprendimento scolastico. Dalla Storia.

Nell'esempio della distanza sociale contro il virus la parole è: La regola di almeno 1 metro fissata per evitarlo. L'insieme delle variazioni alla regola di 1 metro. Le goccioline di saliva infette. La nuvola di gas che intrappola le goccioline.

Anche nell'esempio della distanza sociale contro il virus la langue: È fissata a partire dalla parole. È fissata a priori. Non è fissata. Cambia continuamente.

Sintagma/paradigma è una categoria introdotta in: Filosofia. Linguistica. Psicologia. Letteratura.

La categoria sintagma/paradigma si fonda sulla tesi che: Gli elementi contano in se stessi. Esistono relazioni solo su un asse di un sistema. Le relazioni precedono sempre gli elementi. Esistono elementi solo su un asse di un sistema.

Sintagma/paradigma è una differenza di tipo: Contrario. Complementare. Contraddittorio. Non è una differenza.

In semiotica analisi sintagmatica e analisi paradigmatica: Sono facoltative. Si escludono a vicenda. Andrebbero entrambe condotte per un risultato efficace. Sono state superate.

Sintagma significa: Unione di elementi. Separazione di elementi. Associazione di elementi. Combinazione di elementi.

Nell'esempio della colonna corinzia il sintagma è: L'ordine corinzio rispetto a quello ionico. L'abaco rispetto all'echino nel capitello. La colonna nella storia della Grecia. La colonna rispetto alla statua della divinità greca.

Gli elementi di un sintagma sono sempre: Manifestati e in presenza. In assenza. Manifestati ma in assenza. Né manifestati né in assenza.

Un esempio di paradigma è: La pietanza di un ristorante. Il menù di un ristorante. L'arredo di un ristorante. Il nome di un ristorante.

Il paradigma funziona per: Implicazione di elementi. Mescolanza di elementi. Associazione di elementi. Cancellazione di elementi.

Nell'analisi di 14 maggio 1977 il livello paradigmatico è: La cronistoria della foto. L'insieme di testimonianze sulla foto. La serie di varianti della foto. L'insieme di interpretazioni della foto.

La linguistica di Saussure è di matrice: Postmoderna. Cognitivista. Strutturalista. Ermeneutica.

Per Saussure l'analisi della lingua è prioritariamente: Diacronica. Sintetica. Distopica. Sincronica.

Il fatto linguistico: È calato nella storia. Ha più storie. È astorico. È determinato dalla Storia.

Status e motus della lingua vuol dire: Che la lingua si muove. Che la lingua è immutabile e mutabile. Che la lingua è effimera. Che la lingua è stabile.

L'analisi sincronica studia ogni fenomeno: Simultaneamente e in successione. In presa simultanea. Mentalmente. In successione.

Diacronico significa: Simultaneo. Storico. Fuori dal tempo. Nel tempo.

L'analisi diacronica in linguistica e semiotica: Sposa il principio di causalità. Accetta il principio di causalità. Rifiuta il principio di causalità. Sfocia nel principio di causalità.

Il vintage nella moda: Richiede uno sguardo diacronico. Richiede un doppio sguardo, sincronico e diacronico. Richiede uno sguardo sincronico. Richiede uno sguardo pancronico.

Da un punto di vista sincronico il brand Levissima: Ha mantenuto la sua identità visiva. Ha un ritmo lento. Ha sempre lo stesso jingle. Ha adottato la strategia del nudging.

Da un punto di vista diacronico il brand Levissima: Ha mantenuto il tema del viaggio. Ha un nuovo payoff. Ha un nuovo testimonial. È seguito da una nuova agenzia.

Il concetto di valore in Saussure: È polisemico. Vale solo in letteratura. Vale solo in linguistica. È universale.

I valori rispetto ai significati: Sono più concreti. Stanno sullo stesso livello. Sono più astratti. Non sono astratti né concreti.

I valori sono "relativi" perchè: Ciascuno ha i suoi. Ogni cultura ha i suoi. Sono relativi alla realtà. Stanno in relazione gli uni con gli altri.

Nell'esempio del gioco degli scacchi il cavallo: Non può essere sostituito. Può essere sostituito con qualcosa di equivalente. Può essere sostituito con qualsiasi cosa. Può essere sostituito solo con altri cavalli.

I codici culturali sono: Linguaggi morse delle culture. Enigmi da decifrare. Sistemi di valore stabilizzati nelle culture. Numeri e lettere valorizzati nelle culture.

Per "valenza" si intende: Lo stare in salute. Il valere del valore. Il prezzo di un oggetto. Il valore sociale di un oggetto.

Il valore in senso economico è un valore: Di scambio. Unicamente monetario. Senza comparazioni possibili. Del contro-dono.

Il valore in senso assiologico designa: Le gerarchie di valore. Il valore sugli assi cartesiani. Gli assiomi filosofici del valore. Le scelte di valore su base etica, morale ed estetica.

Lo studio delle valenze dello spazio nella metro di Parigi è stato condotto: Via radio. Con interviste agli utenti. Con esperimenti cognitivi in laboratorio. Analizzando i percorsi in forma di racconti.

"Valorizzazione critica" vuol dire: Dar valore alle polemiche. Dar valore ai momenti di crisi. Dar valore ai rapporti costi/benefici, qualità/prezzo. Dar valore alla bellezza.

Louis Hjelmslev è stato un linguista: Francese. Danese. Russo. Spagnolo.

Il Circolo linguistico di Copenaghen si riproponeva di studiare la lingua: Come entità autonoma di dipendenze interne. Con punti di vista psicologici. Con punti di vista sociologici. Con punti di vista letterari.

La Glossematica è: Una scienza linguistica di tipo filosofico. La scienza del rossetto. La scienza dei simboli secondo Hjelmslev. Una semantica strutturale analoga alla fonologia.

La Glossematica procede: Operando delle riduzioni dai testi alle figure. Per espansione dalle figure ai testi. Per inferenza dalle figure ai testi. Per inferenza dei testi dalle figure.

Con "prova di commutazione" si intende: Una prova di cancellazione progressiva dei segni di una lingua. Una prova di mascheramento dei segni di una lingua. Una prova di sostituzione per individuare i segni di una lingua. Una prova di falsificazione dei segni di una lingua.

Il punto di partenza della linguistica per Hjelmslev è: Le figure minime. Il sistema. Il testo come processo. Il singolo segno.

Per Hjelmslev sono primarie nell'analisi: Forme e contenuti. Forme del contenuto e forme dell'espressione. Sostanze del contenuto e sostanze dell'espressione. Le materie.

La materia in Hjelmslev è: L'argomento del testo. La massa amorfa del pensiero e della lingua, non ancora articolata. Un sinonimo della sostanza. Il materiale per studiare la lingua.

Le semiotiche connotative sono: Delle semiotiche in cui nessuno dei cui piani è una semiotica, come nei lessici. Le semiotiche dei blasoni. Delle semiotiche il cui piano dell'espressione è una semiotica. Le semiotiche visive.

I metalinguaggi sono: Dei linguaggi validi a metà. Delle semiotiche transdisciplinari. Delle semiotiche di transizione. Delle semiotiche il cui piano del contenuto è una semiotica, perché riflettono su se stesse.

Espressione/contenuto è una categoria formulata da: Umberto Eco. Ferdinand de Saussure. Roland Barthes. Louis Hjelmslev.

Per Hjelmslev ha facoltà semiotica: Il linguaggio verbale. Qualsiasi sistema e processo di significazione articolato in forme e sostanze, dell'espressione e del contenuto. Solo la comunicazione. Solo la musica.

Espressione/contenuto: È una categoria in cui l'espressione può diventare contenuto per una nuova espressione e viceversa. Sono posizioni fisse. Sono posizioni che mutano solo nel tempo. Si equivalgono.

Con espressione/contenuto: Si va dal testo al segno. Si supera l'idea di segno verso porzioni più ampie di significazione. Si va dal significante al significato. Si supera l'idea di segno verso il suo contenitore.

In semiotica la sostanza: È prioritaria sulla forma. Non conta. Conta quando è messa in forma. È come la forma.

Nell'esempio sul "non sapere" la forma dell'espressione è: Il senso ancora inarticolato dell'"ignorare". La concezione che ogni lingua ha dell'"ignorare". Il modo in cui ciascuna lingua articola suoni e posizioni per esprimere l'"ignorare". L'insieme dei suoni materiali di ogni lingua sull'"ignorare".

Nella designazione linguistica dei colori la sostanza del contenuto è: L'area del colore dello spettro solare messa in forma del contenuto. La massa amorfa dello spettro solare. L'insieme di suoni associato ad ogni colore. La lessicalizzazione di ogni colore.

L'immagine di Gilles Deleuze per rappresentare la simultaneità tra forme dell'espressione e forme del contenuto è: Una manciata di sabbia. Un polpo. La nuvola di Amleto. Un astice.

Le sostanze espressive messe in forma per obbligare a rallentare: Sono solo non umane. Sono sia umane sia non umane. Sono animali. Sono umane e animali.

La sostanza dell'espressione del dosso artificiale deve essere: Bella. Di un materiale molto duro e resistente. Diversa a seconda dei Paesi in cui è collocato. Polimaterica.

Algirdas Julien Greimas è stato un semiologo: Svizzero. Francese. Lituano. Svedese.

Il tema della tesi di Greimas alla Sorbona era: Il vocabolario della moda nel 1830. I miti e il folklore. La semiotica della letteratura. Le passioni.

La semiotica per Greimas doveva essere: Una filosofia con altri mezzi. Una metodologia unificante delle scienze sociali. Un'antropologia strutturale. Una psicologia sociale.

Per impostare la sua semantica strutturale Greimas si è ispirato a: Jakobson. Fabbri. Hjelmslev. Peirce.

Di che anno è il saggio di Greimas Del senso?: 1949. 1966. 1987. 1970.

La semantica strutturale è: Un'analisi del piano del contenuto dei linguaggi fino agli elementi minimali. Un'analisi del piano dell'espressione dei linguaggi. Un'analisi del linguaggio architettonico. Un'analisi dei testi letterari.

Per "nucleo semico" si intende: Gli effetti di senso di un lessema. Il fascio di tratti distintivi di un lessema. I semi contestuali del lessema. La realizzazione del sema nelle lingue.

Greimas abbandona il progetto della semantica strutturale per: Cercare universali semantici solo nella poesia. Cercare i semi interocettivi. Cercare i referenti del mondo naturale. Cercare le strutture della significazione soggiacenti a vari tipi di racconto.

I semi timici o propriocettivi sono: Semi che designano disposizioni e umori. Semi che designano le qualità sensibili del mondo. Semi contestuali. Semi astratti e concettuali.

L'isotopia è: Un luogo comune. L'effetto di omogeneità di un discorso che deriva dal tema sotteso. Lo spazio di un racconto. La chimica del racconto.

Il concetto di "testo" arriva in semiotica da: Ferdinand de Saussure. Umberto Eco. Charles Sanders Peirce. Louis Hjelmslev.

I testi in semiotica sono: Porzioni di mondo portatrici di significazione. Documenti scritti. Tessuti del settore della moda. Testimonial televisivi.

"Fuori dal testo non c'è salvezza" è un motto di: Jurij Lotman. Algirdas Julien Greimas. Louis Hjelmslev. Roland Barthes.

"I nostri selvaggi" vuol dire che: I testi sono come il "buon selvaggio" in Rousseau. I testi sono l'esito della negoziazione fra modelli d'analisi e resistenze socio-culturali. I testi si mostrano allo stato grezzo. I testi sono da rimpatriare.

Prospettiva "emic" e prospettiva "etic" in Lotman si intersecano perchè: Ogni testo ha una sua etica. Il testo esprime anche una sfera emozionale. Il testo è in sé un meccanismo generatore di cultura. Il testo è sia omogeneo sia eterogeneo.

Il contesto in sociosemiotica: È esterno al testo. Si ricava dall'analisi della pratica. Non esiste. Emana dall'analisi testuale.

Le caratteristiche del testo in sociosemiotica sono: Chiusura e rimando a un referente esterno. Indeterminatezza ma biplanarità. Biplanarità, tenuta, stratificazione dei livelli e processualità interna. Apertura e semiosi illimitata.

"Scene predicative", "pratiche", "strategie", "forme di vita" sono: I livelli del percorso generativo del senso. Alcuni livelli di pertinenza nella semiotica delle pratiche. I modi di esistenza del senso. Gli assi dei linguaggi.

In Sensi del visibile il testo è: Una tessitura di relazioni. Un documento scritto. Un concetto da superare. Qualunque cosa esista al mondo.

Le accezioni di "testo" di Sensi del visibile sono: Gli atti del "tessere" e del "testare". Il "tessere e lo "stare alla testa". "Tessere" e "testare", atti e risultati. Il "testare" e l'"attestare".

I quattro livelli di azione in semiotica sono stati fissati da: Roland Barthes. Algirdas Julien Greimas. Louis Hjelmslev. Charles Sanders Peirce.

Il livello epistemologico riguarda: Il modus operandi della semiotica. Il terreno dell'indagine empirica. Le categorie della semiotica. I fondamenti filosofici della semiotica.

Il minimum epistemologico della semiotica strutturale e generativa è: La significazione radicata nella percezione (Merleau-Ponty). Essere e tempo di Heidegger. La logica filosofica di Frege. L'idealismo di Benedetto Croce.

I quattro livelli si sviluppano: Uno dopo l'altro. Due a due. Parallelamente. Per causa ed effetto.

La teoria riguarda: Le categorie chiave della semiotica. La "cassetta di attrezzi" della semiotica. La segmentazione del testo. Il ruolo dell'intuizione in semiotica.

"Cassetta di attrezzi" vuol dire: Parti del testo. Insieme di strumenti e di concetti per l'analisi. Gerarchia di principi filosofici. Insieme di principi canonici.

Il metodo semiotico vale: Universalmente. Trasversalmente ai sistemi espressivi. Solo in letteratura. Solo nei linguaggi verbali.

In semiotica la descrizione: È un'ekphrasis. È una lettura libera del testo. È un'analisi. È una spiegazione impressiva.

Il "poetico" è: Il linguaggio della poesia. Il linguaggio orale di una volta. La creatività in semiotica. Un "linguaggio secondo", sovrapposto a quello figurativo di tutti i sistemi.

La descrizione deve cominciare: Dalla fine della lettura. Dall'inizio della lettura. Dal mezzo. Dipende dai casi.

Ad aver elaborato il percorso generativo del senso è stato: Ferdinand de Saussure. Paolo Fabbri. Louis Hjelmslev. Algirdas Julien Greimas.

La significazione si apprende: Direttamente. Per strati dalla superficie alla profondità. Per strati dalla profondità alla superficie. Saltando da un livello all'altro.

Nel 'percorso' le strutture narrative stanno: In superficie. Fra le strutture discorsive e le strutture testuali. In profondità. Fra le strutture fondamentali e le strutture discorsive.

Nel livello fondamentale stanno: Presentimenti, disposizioni e ombre di valore. Valori narrativizzati. Valori discorsivizzati. Valenze.

'Timia' è: Un'erba aromatica. Una compagnia telefonica partner della semiotica. L'umore, il temperamento di un soggetto. Il timore in semiotica.

Con 'propriocettività' si intende: La percezione che l'uomo ha del mondo esterno. La percezione che l'uomo ha del proprio corpo. La proprietà dei valori. La proprietà semiotica di linguaggio.

La 'foria' è: Un forum di discussione. La tensione verso qualcosa. Il linguaggio dei forestieri. La fortuna in semiotica.

Il quadrato semiotico è: Una figura geometrica. Una metafora del percorso generativo. Uno strumento di rappresentazione visiva dell'articolazione delle categorie. Un'alternativa al percorso generativo.

Nel quadrato semiotico le categorie sono: Mobili. Fisse. Semi-fisse. Semi-mobili.

Le categorie del quadrato semiotico sono: Solo di contrarietà. Di contrarietà e contraddizione. Solo di contraddizione. Di contrarietà, contraddizione e complementarietà.

Il quadrato semiotico è: Un quadrilatero di segni che rinviano a referenti. Uno strumento di articolazione delle categorie semantiche. Una figura geometrica sulla generazione del senso. Il quadrilatero dei valori in semiotica.

La concezione del mondo alla base del quadrato è: L'ermeneutica. L'esistenzialismo. La fenomenologia. Lo strutturalismo.

Le relazioni definite dal quadrato sono: Astratte, occupate ogni volta da termini diversi. Concrete. In parte astratte, in parte concrete. Pura forma.

Il quadrato semiotico della categoria della sessualità è di: Aristotele. Jean-Marie Floch. Algirdas Julien Greimas. Ferdinand de Saussure.

Le categorie del quadrato semiotico sono: Pensare le cose in sé. Pensare i segni oltre che la realtà. Affinare il pensiero oltre la differenza fra opposti. Pensare more geometrico.

Una relazione "binaria" è: Una relazione parallela. Una relazione fra termini contrari. Una relazione fra contraddittori. Una relazione fra complementari.

La dimensione che lega i contrari si chiama: Asse. Deissi. Schema. Sintagma.

Il contraddittorio: Afferma. Esclude. Implica. Nega.

Un esempio di "termine neutro" è: /Maschio/. /Ermafrodita/. /Angelo/. /Femmina/.

"Valorizzazione ludica" vuol dire: Valorizzazione del risparmio e della convenienza. Valorizzazione del gioco. Valorizzazione del sogno. Valorizzazione dela tecnica.

Il percorso generativo del senso trae ispirazione: Dalla teoria di Spinoza. Dalla teoria delle catastrofi di René Thom. Dall'antropologia di Lévi-Strauss. Dall'osservazione diretta dei processi di significazione nella vita sociale.

La figura metaforica del percorso generativo del senso è: Una manciata di sabbia. La pastasfoglia. L'albero. Gli scacchi.

La sintassi narrativa è il momento del percorso in cui: Si disegnano le precondizioni del senso ed emergono "ombre di valore". I racconti si trasformano in discorsi. I valori sono presi in carico e trasformati da soggetti e anti-soggetti. I discorsi sono testualizzati.

"Enunciazione" vuol dire: Attività di trasformazione dei racconti in discorsi. Testimonianza. Proferimento e presentazione di un testo. Espressione orale.

Le componenti della sintassi discorsiva sono: L'attorializzazione, la temporalizzazione e la spazializzazione. Forie e timie. Le categorie del quadrato semiotico. Semi e sememi.

Temi e figure rientrano: Nella semantica fondamentale. Nella semantica narrativa. Nella semantica discorsiva. Nella testualizzazione.

Le strutture testuali stanno: Fra le strutture semio-narrative e le strutture discorsive. A valle del percorso generativo. A monte del percorso generativo. Fra la semantica e la sintassi.

Fra le procedure di testualizzazione c'è: La geolocalizzazione. La traduzione. Il trucco. La messa in prospettiva.

Intertestualità vuol dire: Amalgama di testi. Più testi interrelati. Un testo che ne determina un altro. Gerarchia di testi.

Nella comunicazione di Salvini "noi"/"contro di noi" sono associati a: Antico/moderno. Euforico/disforico. Maschile/femminile. Alto/basso.

Vladimir Propp era: Un folklorista russo. Un semiologo lituano. Un antropologo francese. Un filologo tedesco.

I formalisti russi erano interessati: Alle condizioni sociali degli artisti. Alla sostanza espressiva dei testi. Al linguaggio che rende letterario qualsiasi tipo di testo. Alle biografie degli artisti.

Una funzione narrativa è: Il ruolo di un attore. Un'azione che conta per il ruolo che svolge in relazione ad altre azioni. Un atto di fantasia. Uno strumento del racconto.

Le "tre grandi prove" del racconto secondo Propp sono: Manipolazione, competenza, performanza, sanzione. Danneggiamento, lotta e persecuzione. Partenza, Lotta e Vittoria. Qualificante, decisiva, glorificante.

Il numero delle "sfere d'azione" è: 31. 4. 3. 7.

Chi ha detto, sulla scia di Propp, che "tutte le fiabe sono vere"?. Claude Lévi-Strauss. Italo Calvino. Algirdas Julien Greimas. Roland Barthes.

Con "narratività" in semiotica si intende: Il racconto letterario. Lo storytelling. Qualsiasi concatenazione di azioni e di passioni per la conquista di valori. La fiaba.

La manipolazione è: Un far fare. Un sapere. Un volere. Un credere.

Lo "schema narrativo canonico" è: Uno schema di generazione del senso. Uno schema di 31 funzioni narrative. La rappresentaziione visiva delle funzioni di Propp. Una sequenza di azioni costante in ogni tipo di racconto.

Nell'esempio di Mafalda e Felipe il Destinante è: Felipe stesso, come soggetto dell'azione. La coscienza di Felipe. L'immaginazione di Felipe. Il muratore.

Lo studio delle modalità rientra: Nella grammatica narrativa. Nel quadrato semiotico. Nella semantica fondamentale. Nella differenza fra langue e parole.

Ad aver introdotto il concetto di "modalità" in semiotica è stato: Vladimir Propp. Roland Barthes. Algirdas Julien Greimas. Roman Jakobson.

Le modalità sono: Le passioni del soggetto. I modi equilibrati del fare e dell'essere. L'off e on della semiotica. L'"equipaggiamento" dell'attante.

Le modalità sono tipiche della fase: Della sanzione. Della performanza. Della competenza. Della mancanza.

Virtualizzante vuol dire: Che il soggetto ha molte virtù. Che il soggetto non è ancora in grado di affrontare l'azione. Che l'azione è in 3D. Che l'azione si svolge in un mondo possibile.

Il dover fare e il dover essere. Dipendono solo dal soggetto. Dipendono dall'oggetto di valore. Dipendono dall'opponente. Dipendono dal soggetto e dalle norme sociali.

Saper fare e saper essere sono modalità attualizzanti perché: Realizzano il fare. Si verificano nel presente. Instaurano una competenza cognitiva che porta a compiere le azioni. Sono alla moda.

Il potere è una modalità: Pragmatica. Cognitiva. Patemica. Sensoriale.

Il credere si fonda: Sulla certezza. Sulla curiosità. Sull'invidia. Sulla gioia.

Nel credere intersoggettivo è più forte: La stima. La diffidenza. La fiducia. La paura.

La comunicazione si distingue dalla significazione perchè: Cambiano destinanti e destinatari. Nella comunicazione ci sono più significati. Nella comunicazione ci sono anche i testimonial. Nella comunicazione i messaggi sono sempre volutamente trasmessi.

Manipolazione vuol dire: Impasto. Far fare e far essere. Gesticolazione. Far sapere.

I messaggi "Acqua e sapone" sono: Naturali. Falsi. Molto costruiti. Veri.

Nella persuasione l'obiettivo è: Il far volere. Il far sapere. Il far potere. Il far essere.

La seduzione punta: Sulla cognizione. Sull'azione. Sull'anima. Sulla sollecitazione sensoriale.

La tentazione mira a: Dotare di un potere. Sedurre. Intimidire. Dotare di un sapere.

La provocazione funziona: Esaltando la competenza dell'altro. Mettendo in crisi la competenza dell'altro. Esaltando la performanza. Facendo a meno della competenza.

L'intimidazione: È un far credere. È un far volere. È un far dovere. È un far sapere.

In natura un esempio di intimidazione è: Il camaleonte. L'ape regina. La farfalla Acherontia Atropos. Il Crocodylus Acutus.

Nudge vuol dire: Intimidazione violenta. Persuasione occulta. Provocazione fine a sé stessa. Spinta gentile.

La teoria dell'enunciazione in linguistica è stata elaborata da: Ferdinand de Saussure. Emile Benveniste. Algirdas Julien Greimas. Paolo Fabbri.

I deittici sono: Divinità della semiotica. Soggetti e oggetti del discorso. Temi del discorso. Indicatori della messa in discorso.

Il soggetto o "istanza di produzione del discorso": Si ricava dalle marche e dai deittici del testo-discorso. È esterno al testo. È esterno o interno, dipende dai casi. Non esiste.

Secondo Austin gli enunciati sono soprattutto: Constativi. Performativi. Imperativi. Concessivi.

Etimologicamente il termine "enunciazione": Evidenzia l'annuncio linguistico. Evidenzia il fatto di allontanarsi da qualcosa. Evidenzia il gesto di annuire. Evidenzia la capacità di vaticinare.

Nel percorso generativo del senso l'enunciazione: Sta nelle strutture semio-narrative. Sta nella semantica fondamentale. Media fra strutture discorsive e strutture testuali. Media fra strutture semio-narrative e strutture discorsive.

Con débrayage si intende: La citazione nell'enunciato dell'istanza di enunciazione. lLinterruzione dell'enunciato. L'atto di innesco degli elementi dell'enunciato. La cancellazione dell'enunciato.

L'embrayage è: L'effetto di ritorno all'io-qui-ora dell'enunciazione. La cancellazione dell'enunciazione. L'interruzione dell'enunciazione. L'atto di innesco degli elementi dell'enunciazione.

Débrayage e embrayage possono essere: Figurativi e tematici. Attanziali, spaziali e temporali. Semantici e sintattici. Paradigmatici e sintagmatici.

Un esempio di "enunciazione enunciata" è: Il quadro di storia. Il paesaggio. Il selfie. Il tatuaggio.

Nel percorso generativo del senso attori, spazi e tempi rientrano: Nella sintassi discorsiva. Nella semantica fondamentale. Nella semantica narrativa. Nella semantica discorsiva.

Ad aver teorizzato attori, spazi e tempi in semiotica è stato: Roland Barthes. Denis Bertrand. Algirdas Julien Greimas. Umberto Eco.

Gli attori possono essere: Umani, non umani e animali. Solo umani e non umani. Solo non umani. Solo animali.

Un singolo attore può svolgere: Solo un ruolo attanziale. Più ruoli attanziali. Solo ruoli tematici. Non più di 2 ruoli attanziali.

Si intende per "ruolo tematico": La funzione che l'attore svolge, di "soggetto" o "oggetto", "adiuvante" o "opponente"…. Il valore che ha l'attore. Il programma narrativo dell'attore. La parte che l'attore svolge, del "giusto", "buono" o "cattivo"….

Lo spazio nell'enunciato: Si produce da sé. È l'esito della congiunzione con oggetti di valore. È il punto di partenza dell'enunciazione. È l'esito di un débrayage dell'istanza di enunciazione.

Lo spazio "paratopico" è: Lo spazio di acquisizione delle competenze. Lo spazio dei dintorni della narrazione. Lo spazio della lotta e della vittoria. Lo spazio dell'io, qui e ora.

Nella temporalizzazione dell'enunciato il presente: È sempre restituito nella sua autenticità. È dato una volta e per tutte. Può solo essere simulato con effetti di embrayage. Non è mai rappresentato.

Il "tema" in semiotica: È più astratto del valore e più concreto della figura. È più concreto del valore e più astratto della figura. Non è concreto né astratto. Non ha a che fare con il valore né con la figura.

Nell'esempio sul crocierismo la nave da crociera: È un valore. È una figura. È un tema. È un'isotopia.

In semiotica la nozione di aspetto arriva: Dalla medicina. Dall'antropologia. Dalla linguistica. Dalla sociologia.

L'aspetto è: L'istanza di mediazione fra racconti e discorsi. La prospettiva dello spettatore nella semiotica visiva. Il punto di vista sul processo. Il fare calmo dell'analisi in semiotica.

L'aspettualità presuppone: Un enunciatore dell'azione. L'inscrizione di un attante osservatore nel processo. La semantica discorsiva. Il percorso generativo del senso.

"Un uomo, una donna, una mela, un dramma" è un esempio di: Aspettualità condensata. Aspettualità durativa. Aspettualità espansa. Aspettualità imperfettiva.

Aspetto puntuale vuol dire: L'essere in tempo. L'iniziazione all'azione. Immediato. Istantaneo.

Con incoatività si intende: La durata dell'azione. L'inizio dell'azione. La fine dell'azione. L'imperfettività dell'azione.

Un caso di iteratività sono: I testi pittorici. I ritornelli. I blog. Le statue.

L'aspettualizzazione spaziale rende conto: Delle capacità di spostamento e delle possibilità di visione inscritte. Dello spazio paratopico. Dell'altrove nel discorso. Dello spazio utopico.

Quale altra categoria si lega a quella di "aspetto". La categoria di enunciazione. La categoria di modalità. La categoria di tensività. La categoria di narratività.

L'aspettualizzazione attoriale riguarda: I valori dell'azione. I significati dell'azione. I gesti nell'azione. La maniera di svolgere un'azione.

Nell'elaborare il "punto di vista" i semiologi si sono confrontati con: Filosofi. Sociologi. Fisici. Narratologi e studiosi di cinema.

Il "punto di vista": Sta a metà fra il testo e il mondo esterno. È ricavabile dall'analisi dei testi. È totalmente interno al testo. È esterno al testo.

Si intende per "punto di vista" in semiotica: K'opinione che ciascuno ha di qualcosa. L'insieme di operazioni con cui l'istanza di enunciazione scansiona il ritmo del discorso. L'insieme di operazioni che fa un attore nel testo. L'insieme di operazioni con cui l'istanza di enunciazione struttura e orienta il proprio discorso.

Il punto di vista riguarda: Sogni e immaginario dell'enunciante. Il modo di gestire la relazione con il fruitore. Contenuti, modalità di presenza dell'enunciante e relazioni con l'enunciatario. Il modo di veicolare i contenuti del testo.

La dimensione interessata nella concezione del punto di vista è quella: Cognitiva. Passionale. Pragmatica. Estesica.

L"osservatore" in semiotica è: Lo spettatore in carne e ossa. Un voyeur. Un simulacro dell'enunciante nel testo, che trasmette informazioni visivamente. Un attore con un ruolo tematico.

La teoria del punto di vista tramite informatori e osservatori nasce: Nei Media Studies. Nel Quattrocento con la pittura. Nel Novecento con la televisione. Nella preistoria.

Punto di vista "esclusivo" significa: Che è riservato a pochi. Che è eccezionale. Che è raro. Che esclude lo spettatore.

Focalizzazione "zero" vuol dire: Che l'enunciante o il narratore sono onniscienti. Che il racconto è oggettivo. Che l'enunciante qui non conta. Che l'enunciante assume il punto di vista di un personaggio.

Nella messa in prospettiva l'enunciante: Sceglie un punto di fuga. Si fa un'idea del mondo. Privilegia un programma narrativo (e quindi un'ottica) su altri. Esprime un giudizio personale.

In che decennio del Novecento Greimas e la scuola di Parigi hanno lavorato sulle passioni: Anni Cinquanta. Anni Ottanta. Anni Settanta. Anni Novanta.

Le ricerche semiotiche sulla dimensione passionale rifiutano: L'opposizione passione/ragione. L'opposizione passione/azione. L'opposizione passione/sensorialità. L'opposizione passione/aspettualità.

In semiotica la passione è: Il punto di vista sulla cognizione. Il punto di vista di chi riceve l'azione. Il punto di vista sulla ragione. Una presa di posizione personale.

Quale passione ha analizzato Greimas con un approccio lessicale: La gelosia. La curiosità. La collera. L'amicizia.

In che cosa consisteva l'analisi lessicale delle passioni: Nell'analizzare configurazioni passionali lessicalizzate nei dizionari. Nell'analizzare i sensi figurati delle passioni nei dizionari. Nel confrontare le terminologie di lingue diverse sulle passioni. Nel formulare le voci delle passioni nei dizionari.

Perché si è passati all'approccio narrativo e testuale: Perché i testi contengono passioni. Perché i testi sono più lunghi delle voci dizionariali. Perché i testi piacciono di più ai semiologi. Perché si è visto che le passioni lessicalizzate condensano momenti narrativi.

L'astuzia è una passione della modalità del: Volere. Sapere. Potere. Credere.

La disperazione è una passione: Incoativa. Durativa. Puntuale. Terminativa.

Le fasi dello schema passionale canonico sono: Costituzione, sensibilizzazione, moralizzazione. Moralizzazione, costituzione, sensibilizzazione. Sensibilizzazione, moralizzazione, costituzione. Costituzione, moralizzazione, sensibilizzazione.

Per la semiotica caratteristica della passione è di essere: Attiva. Passiva. Neutrale. Reattiva.

Lo studioso a cui Greimas si ispira per Dell'imperfezione è: Louis Hjelmslev. Maurice Merleau-Ponty. Paolo Fabbri. Roland Barthes.

Dell'imperfezione è del: 1966. 1976. 2008. 1987.

Dell'imperfezione esplora: L'esperienza estesica come frattura nella quotidianità. L'incompiuto in semiotica. Gli errori e gli ostacoli nella vita. L'esperienza dell'infinito.

Oggetto di analisi di Dell'imperfezione sono: 5 quadri. 5 brani musicali. 5 esperienze incompiute. 5 testi di letteratura.

La scommessa di Dell'imperfezione è: Riuscire a emulare l'estetica. Riuscire a parlare dei 5 sensi. Riuscire a dire l'ineffabile. Riuscire a rendere perfetto l'imperfetto.

Per la semiotica i cinque sensi canonici: Sono gli unici esistenti. Sono una classificazione del mondo occidentale. Sono diversi da uomo a uomo. Non esistono.

La teoria del corpo sensibile di Jacques Fontanille si articola principalmente in: Pelle e carne. Campo unico e campo multiplo. Pelle, 'corpo proprio' e me carne. Moto intimo e deformazione.

La pelle nella teoria di Fontanille è: Una scorza impenetrabile. Un materiale elastico. L'interfaccia tra il corpo e la carne. Il medium tra sorgente e bersaglio.

Il tatuaggio in Occidente: È la personalità che rimane nascosta. È la personalità camuffata. È la personalità incitata ed esposta all'esterno. È la persona, non la personalità.

I sensi si attivano: Più spesso in modo sinestesico. Singolarmente. Uno dopo l'altro. Uno alternativamente all'altro.

Il sociologo che ha inaugurato gli studi sulla prossemica è: Edward Hall. Tim Ingold. Burt Lancaster. Gianfranco Marrone.

La prossemica è: Il linguaggio del futuro prossimo. Il linguaggio del movimento. Il linguaggio delle relazioni interpersonali di vicinanza e di distanza. l linguaggio delle espressioni facciali.

Il saggio The Hidden Dimension esce nel: 1987. 1975. 1966. 2000.

Le culture strutturano le relazioni prossemiche: Nello stesso modo. Ciascuna a modo suo. Le culture non sono pertinenti nella prossemica. Diversamente fra Paesi ricchi e Paesi poveri.

La prossemica si apprende: A scuola. Con i media. Tramite le arti. In età infantile per imitazione.

La città che Eco ha analizzato per i suoi studi sulla prossemica è: Città del Messico. Bologna. Amsterdam. Brasilia.

Eco ha dimostrato: Che nella prossemica la struttura conta più degli eventi. Che nella prossemica bisogna partire dagli eventi. Che nella prossemica tutto dipende dal tipo di città. Che nella prossemica non esistono che variazioni.

Fabbri ha contribuito alle ricerche sulla prossemica in semiotica: Enucleando una serie di categorie e di concetti per l'analisi. Elaborando una sua teoria delle relazioni sociali. Facendo l'analisi di un testo. Dando alcune "dritte" filosofiche.

Oggetto di studi della prossemica secondo Fabbri è: La psicologia delle culture. La letteratura scientifica sulla prossemica. La prossemica come prodotto sociale dei comportamenti, sul modello di Saussure. Le singole variazioni quotidiane.

Il Covid -19 è la conseguenza: Di forme di distanza sprezzante. Di forme di distanza rispettosa. Di forme di distanza gerarchiche. Di eccessi nei contatti fra umani-umani, umani-animali.

Ad aver definito e distinto temi e figure in semiotica è stato: Hermann Parret. Algirdas Julien Greimas. Claude Lévi-Strauss. Roland Barthes.

Il modello semiotico in cui trovano posto il tema e la figura è: il quadrato semiotico. il modello del corpo sensibile. il percorso generativo del senso. la teoria delle catastrofi.

Temi e figure stanno nella semantica perchè: Riguardano il piano del contenuto dei linguaggi. Non c'era posto nella componente sintattica. Significano sempre qualcosa. Hanno significati fissi.

Il tema è: Qualcosa di scritto. Un argomento che riguarda la scuola. Un campo di significati. Un oggetto di valore.

Il tema, rispetto al valore: È più concreto. È sullo stesso piano. È più astratto. Non è paragonabile.

Si intende con "ruolo tematico": Il tema di un gioco di ruolo. Un attore che, nel discorso, prende in carico il tema. La funzione fissa di un attore in un film. La funzione variabile di un attore in un film.

Fra cannone e guerra: Cannone e guerra sono entrambi temi. Cannone è un tema, guerra è una figura. Cannone e guerra sono entrambi figure. Cannone è una figura, guerra è il tema.

Il saggio in cui in semiotica si è meglio studiata la figuratività è: Il Trattato di Semiotica generale. La svolta semiotica. Dell'imperfezione. La semiosfera.

La credenza è un tema: Superato dai tempi del Medioevo. Sopravvissuto nel tempo. Riemergente a fasi alterne nella storia. Che è migrato dall'Occidente in Oriente.

La figura del "credenzino" era: Una mollica di pane da intingere nel piatto e assaggiare. Un mobile più piccolo della credenza. Un tipo di tovagliolo. Un dolce.

Quale studioso ha elaborato il metodo di analisi dei testi visivi: Umberto Eco. Jurij Lotman. Algirdas Julien Greimas. Ferdinand de Saussure.

Il sistema visivo: Ha una sua organizzazione autonoma. È analogo al sistema verbale. È nato improntando il sistema verbale. Ha improntato di sé il sistema verbale.

Le fasi della procedura di descrizione sono: 5. 4. 2. 3.

L'analisi prevede: La scomposizione del testo in parti. La dispersione dell'insieme in unità. La scomposizione del testo in parti e la loro reintegrazione nella totalità. L'annullamento delle unità nell'insieme.

L'astratto è: Il contrario del figurativo. Qualcosa che non ha significato. L'obiettivo del figurativo. Il figurativo privato di tratti.

La somiglianza nell'iconizzazione dipende: Da quanto è bravo l'enunciatore. Da quanto è bravo l'enunciatario. Da convenzioni culturali. Dal tema del testo.

Si intende con "semiotica plastica": Il linguaggio della plastica. Il linguaggio dei testi visivi. Il linguaggio delle qualità primarie della percezione. Il linguaggio delle arti plastiche.

La prima azione nell'analisi è: Considerare la cornice del testo. Tracciare la griglia topologica. Scomporre il testo in parti. Individuare contrasti e analogie.

La luminosità è una sottocomponente della categoria: Eidetica. Topologica. Testurale. Cromatica.

Nell'omologazione semisimbolica si correlano: Unità del piano dell'espressione con unità del piano del contenuto. Coppie di contrasti del piano dell'espressione con coppie di contrasti del piano del contenuto. Coppie del piano del contenuto fra loro. Coppie del piano dell'espressione fra loro.

La cornice è un tema: Storico-artistico. Che riguarda il design. Specifico dell'architettura. Trasversale alle discipline.

Per Georg Simmel la cornice: È un trampolino dal reale all'irreale. È il contorno rigido del quadro. È un segno di separazione e connessione. È un simbolo di potere.

La cornice è diventata un "oggetto teorico": Nel Novecento. Nel Medioevo. Nel Settecento. Nel Cinquecento.

Quale studioso ha distinto cadre, cornice e frame?: Algirdas Julien Greimas. Georg Simmel. Louis Hjelmslev. Louis Marin.

Il termine italiano "cornice" designa: Il supporto di tela del dipinto. La modanatura aggettante di un edificio in architettura. Il bordo di legno del dipinto. Il bordo simulato nel dipinto.

La scuola di semiotica che ha fornito una tipologia di casi della cornice è: La scuola di Umberto Eco a Bologna. Il Gruppo mu di Liegi. La scuola di Greimas a Parigi. La scuola di Saussure a Ginevra.

I criteri di distinzione dei tipi di cornice sono: Potere, dovere, sapere, volere. Enunciato, enunciazione. Norma, soppressione, aggiunta. Esterno, interno.

Le prime forme di cornice si possono individuare: Nei bordi di legno dei quadri. Nei tabernacoli delle chiese. Nei bordi delle miniature medievali. Nelle sporgenze delle grotte preistoriche.

Nelle arti del Novecento la cornice: È stata eliminata per legare arte e vita. È stata rafforzata per separare arte e vita. È stata compartimentata. È diventata digitale.

Nella procedura di analisi del testo visivo individuare la cornice: Riguarda solo i testi artistici. È sempre il punto di arrivo. È sempre il punto di partenza. È presa in esame a metà dell'analisi.

Il formato in semiotica designa: Il packaging di un prodotto. Un tipo di file digitale. L'insieme delle misure di una forma. La grandezza di un quadro.

In Occidente il canone del formato è stato fissato: Nel V secolo a.C. in Grecia. Nel Quattrocento. Nel Medioevo. Nel Novecento.

L'architettura antica: Aveva come modello il corpo umano. Era megalitica. Era lillipuziana. Aveva misure molto variabili.

Il formato pone questioni: Meramente estetiche. Politiche. Solo artistiche. Soprattutto relative alla moda.

Nell'analisi le categorie metriche entrano in gioco: Dopo le categorie topologiche e prima delle categorie cromatiche. Con il semisimbolico. Prima della cornice. Dopo l'individuazione della cornice e prima delle categorie topologiche.

Greimas ha considerato il formato: Insieme alle categorie eidetiche. Con un'ampia trattazione sull'argomento. Come un tutt'uno con la cornice. Insieme alle categorie cromatiche.

La taglia riguarda: La forza di gravità a cui è sottoposto l'oggetto. Il bordo dell'oggetto. Le proprietà della lunghezza, larghezza e altezza dell'oggetto. Il sistema di riferimenti esterno dell'oggetto.

Cariatidi e telamoni in architettura evidenziano: Il peso della forma. La taglia della forma. La scala della forma. Il volume della forma.

Le proporzioni indicano: I rapporti reciproci di misura fra le parti di un oggetto. Lunghezza, larghezza e altezza di un oggetto. Il rapporto fra l'oggetto e un sistema di riferimento. La massa di un oggetto.

Alice nel paese delle meraviglie è un esempio: Del concetto di proporzione. Del concetto di salto di scala. Del concetto di taglia. Del concetto di peso.

La topologia studia lo spazio in termini: Geometrici. Fenomenologici. Antropologici. Filosofici.

Il semiologo che ha distinto più tipi di spazialità è: Algirdas Julien Greimas. Louis Hjelmslev. Omar Calabrese. Jacques Geninasca.

Il trompe-l'œil è un esempio di spazio: Simulato. Topologico. Illusorio. Materico.

Nella procedura di analisi la griglia topologica si traccia: Prima di individuare la cornice. Dopo le categorie cromatiche. Dopo le categorie eidetiche. Dopo la cornice e le categorie metriche.

Per tracciare la griglia sono necessari gli assi: Orizzontale e verticale. Orizzontale, verticale e diagonali. Orizzontale e diagonali. Verticale e diagonali.

Tracciare la griglia serve: A separare la superficie dalla profondità. A creare tante caselle da contare. A capire come è stata fatta la cornice. A ripartire l'insieme e a far emergere gli orientamenti.

La griglia funziona: Con tutti i tipi di formati. Solo con i formati rettangolari. Solo con i formati circolari. Solo con i formati quadrati.

Le categorie topologiche rettilinee sono: Inglobante/inglobato. Alto/basso e sinistra/destra. Periferico/centrale. Tinta, luminosità e saturazione.

Rispetto alle altre categorie del testo le categorie topologiche sono: Costituenti e sovradeterminate. Sottodeterminate. Costituite. Costituite e integranti.

A livello semantico le categorie topologiche richiamano: La pittura occidentale. L'universalità delle culture. L'homo sapiens. Il nostro schema senso-motorio.

Una categoria indica: La specie. L'occorrenza. La classe di appartenenza di qualcosa. Il genere.

In semiotica forma si oppone a: Materia. Simbolo. Indice. Contenuto.

In semiotica forma è un sinonimo di: Sostanza. Icona. Gestalt. Figura.

Nella procedura di analisi le categorie eidetiche si individuano: All'inizio. Dopo le categorie topologiche. Dopo le categorie cromatiche. Dopo il semisimbolico.

Lo storico dell'arte che ha opposto forme chiuse e forme aperte è: Heinrich Wölfflin. Omar Calabrese. Vittorio Sgarbi. Roberto Longhi.

Eidos vuol dire: Superficie. Idolo. Bordo. Forma.

Curvo/diritto è un'opposizione eidetica: Della forma. Del contorno. Del colore. Della linea.

Cambiamenti sul piano del significante eidetico: Possono apportare cambiamenti sul piano del contenuto. Non apportano cambiamenti sul piano del contenuto. Apportano sempre cambiamenti sul piano del contenuto. Apportano cambiamenti sul piano del significante cromatico.

Le configurazioni plastiche eidetiche vengono presentate: Come singole unità. Come coppie di contrasti. Come già associate al loro contenuto fisso. Come già associate al loro contenuto variabile.

Nell'analisi di Jean-Marie Floch del quadro di Kandinskij funziona la categoria eidetica: Rosso:verde. Alto:basso. Uncinato:arrotondato. Dentro:fuori.

Il simbolismo dei colori in semiotica è: Respinto. Criticato e rivisto. Accettato. Ignorato.

Le categorie cromatiche si individuano: Dopo le categorie eidetiche. Dopo la cornice. Con il semisimbolico. Prima di individuare la cornice.

La funzione delle categorie cromatiche è:: Sovradeterminante. Individuante e integrante. Isolante. Discriminante.

Per "tinta" cromatica in semiotica si intende: La dominante di base del colore. La tonalità del colore. La luminosità del colore. La fosforescenza del colore.

Il Gruppo mu ha studiato i processi del colore: In letteratura. In medicina. In antropologia. In fisica e in psicologia della percezione.

La saturazione è: La qualità di un colore. La luce di un colore. Il grado di purezza e intensità di un colore. La capacità di sopportazione di un colore.

La desaturazione di un colore si ottiene: Aggiungendo un'altra tinta qualsiasi. Aggiungendo del nero. Sottraendo del nero. Aggiungendo del bianco.

Il nero è detto "acromatico" perché: È l'assenza di colore. Gli altri colori non lo vogliono. È tutti i colori e nessuno. È più forma che colore.

Fontanille ha articolato la luminosità distinguendo: La messa a fuoco e la sfocatura. Il bagliore, l'illuminazione, il colore e la materia. La fonte di luce esterna e la luce interna. La luce riflettente e la luce rifrangente.

Il contrasto bianco/nero/colori: È sempre correlato al contrasto passato:presente. Ha correlazioni con il piano del contenuto che dipendono dalla singolarità del testo. Non è mai correlato sul piano del contenuto a passato:presente. È un contrasto di pura forma dell'espressione.

La luminosità fa parte delle categorie cromatiche insieme a: Forme e contorni. Testure e colori. Tinta e saturazione del colore. Linee e forme.

La luminosità indica: La trasparenza delle forme. La quantità di luce riflessa da un colore. La tonalità di un colore. La saturazione di un colore.

A differenza della tinta, luminosità e saturazione sono: Discrete. Graduali. Costituenti. Diafane.

La luce in semiotica va pensata: Insieme alla tinta del colore. In sé. Insieme alla trasparenza. In rapporto all'ombra.

Si intende per "bagliore": Un'energia luminosa localizzata. L'opacità di un colore. La qualità di una sostanza espressiva. L'aspetto translucido di un colore.

L'illuminazione è una modulazione della luce di tipo: Aprente. Chiudente. Sospensiva. Corsiva.

Un corpo è un ostacolo della luce quando: La riflette. La rifrange. Non la fa passare. La duplica.

I corpi diafani sono corpi: Trasparenti. Con strati che trattengono la luce. Opachi. Invisibili in tutte le loro parti.

Un esempio di corpo trasparente è: Il gioiello. Il velluto. Lo specchio. L'acquario.

A livello semisimbolico luce sta a ombra come umano sta a?: Fantasma. Animale. Zombie. Diabolico.

Le categorie testurali: Sono state aggiunte dopo. Sono incluse fin dall'inizio nel metodo di analisi di Greimas. Non fanno parte del metodo semiotico di analisi. Erano state contemplate da Greimas, ma la semiotica successiva le ha rifiutate.

La testura nei testi visivi: È sempre pertinente. È impertinente. Può essere pertinente. È pertinente, ma irrilevante.

Si intende per testura: La trama dei fili di un testo. La qualità materica di una superficie. La trasparenza di una superficie. Il supporto di un testo.

Quali sensi creano sinestesia nella testura: Udito e olfatto. Vista e tatto. Tatto e gusto. Vista e udito.

Di che cosa è fatta la testura?: Di elementi intrecciati e in contrasto. Di una massa omogenea. Di materia informe. Di microelementi ripetuti secondo un ritmo.

La "grana" è : Il valore economico della testura. La presenza di semi e chicchi nella testura. La proprietà della sostanza nei testi tridimensionali. Un ingranaggio della testura secondo il Gruppo mu.

I primi ad aver restituito effetti di testura in Occidente sono stati: I pittori italiani. I pittori spagnoli. I pittori fiamminghi. I pittori americani.

Nel sistema della testura il supporto indica: La base, il piano di appoggio e di esecuzione. L'aiuto esterno alla testura. Ll promotore della testura. L'equilibrio della testura.

Un altro modo di dire "maniera" in semiotica è: Galateo. Aspettualizzazione attoriale. Modalità del potere. Attante di controllo.

In quale ambito si fa funzionare la formula tessuto sta pelle come casual sta a chic?. Nei tatuaggi. Nelle aziende di divani. Nel teatro. Nel packaging "usa e getta".

Il primo teorico del "semisimbolico" è stato: Umberto Eco. Jacques Geninasca. Louis Hjelmslev. Ferdinand de Saussure.

Greimas usa il semisimbolico nel visivo per: Dimostrare che i testi visivi sono simboli. Dimostrare che anche i testi astratti hanno significato. Dimostrare che il metodo semiotico è infallibile. Dimostrare che la Scuola di Parigi ha un metodo.

La relazione fra espressione e contenuto nel semisimbolico è: Arbitraria. Parzialmente motivata. Sempre motivata. Univoca.

L'esempio del semisimbolico con i gesti motori del sì e del no è di: Félix Thurlemann. Roland Barthes. Algirdas Julien Greimas. Roman Jakobson.

Quando interviene il semisimbolico nella procedura di Greimas?: All'inizio, prima di individuare la cornice. Il semisisimbolico è stato aggiunto dopo. Dopo tutte le categorie plastiche individuate. Dopo le categorie topologiche.

Il "semisimbolico" è: La correlazione fra contrasti del piano dell'espressione e contrasti del piano del contenuto. Un segno simbolico. Il linguaggio della segnaletica stradale. Il simbolo in culture differenti dalla nostra.

"Semisimbolo" vuol dire: Simbolo disseminato. Simbolo a metà. Non proprio simbolo. Seme simbolico.

Per Greimas il modo di significazione semisimbolico vige soprattutto: In poesia. In economia. Nella chimica. Nella gastronomia.

Nelle culture luce/buio sono spesso correlati a: Importante/meno importante. Negativo/positivo. Positivo/negativo. Durativo/puntuale.

Il semisimbolico ha valenza: Universale. Individuale. Storica. Locale e culturale.

La semiotica indaga la verità: Direttamente. Nell'immediato. Distinguendo verità e fede. Guardando gli effetti di senso della verità.

La verità in semiotica va cercata: Nelle immagini divine. Nel confronto fra le prove che se ne danno. Nella scienza. Nella natura.

"Veridittivo" vuol dire: Indicazione della verità. Dettare il vero. Dire il vero nei discorsi. Decisioni vere.

La verità sta: In ciò che appare. In ciò che è. Tra ciò che appare e ciò che è. In ciò che non appare.

L'adesione alla verità deve essere preceduta da: Un fare interpretativo. Un fare produttivo. Un fare partecipativo. Un fare divisivo.

La congruenza è: La solidarietà fra le parti di uno stesso insieme. La corrispondenza con discorsi di uno stesso genere. La proporzione fra la parte e l'intero. La verosimiglianza.

I semiologi sono: Assolutisti. Relativisti. Indipendentisti. Relazionalisti.

Quale semiologo ha cercato la verità attraverso il falso e il riso?: Algirdas Julien Greimas. Marcel Danesi. Eero Tarasti. Umberto Eco.

La menzogna è: Ciò che è ma non appare. Ciò che appare ma non è. Ciò che non appare e non è. Ciò che appare e che è.

Il deep fake è: Una tecnica di falsificazione del volto di una persona. Una tecnica di approfondimento del falso. Una tecnica di contraffazione della merce. Una tecnica di smascheramento del falso.

Roland Barthes è stato un semiologo: Inglese. Francese. Americano. Argentino.

Barthes ha cominciato come: Critico letterario e teatrale. Sociologo. Linguista. Musicista.

Barthes ha aderito: Al cognitivismo. Allo Strutturalismo. Al neurocognitivismo. Alla filosofia hegeliana.

L'accezione di "mito" che ha Berthes arriva da: Maurice Merleau-Ponty. Ferdinand de Saussure. Ernst Cassirer. Claude Lévi-Strauss.

"Mito" in Barthes vuol dire: Narrazione rispecchiante un'ideologia dei rapporti umani. Racconto dell'antica Grecia. Cosa strepitosa. Icona sacra.

Il titolo del saggio di teoria semiotica di Barthes è: Saggi di semiotica interpretativa. Trattato dei segni. Elementi di semiologia. Semiotica in nuce.

Quale tra questi sistemi è stato più studiato da Barthes?: Lo sport. Iil fumetto. La moda. Il design.

La semiotica serve secondo Barthes a: Decostruire le arti. Smascherare le ideologie della società borghese. Estetizzare il mondo. Analizzare tutto lo scibile.

Le operazioni da compiere nell'attività semiotica sono: Ritaglio, coordinamento, ricomposizione. Analisi e sintesi. Individuazione della cornice, categorie plastiche e semisimbolico. Arsi e tesi.

Nella connotazione il segno: È di grado zero. Si accoppia con un altro segno. Diventa tutto intero espressione per un nuovo contenuto. Contrasta con un altro segno.

Quale movimento di pensiero sta dietro alla ricerca sui "miti d'oggi"?: Lo Strutturalismo. L'ermeneutica. La filosofia del diritto. La psicologia cognitiva.

Il drammaturgo a cui Barthes si ispira per i "miti d'oggi" è: William Shakespeare. Sofocle. Bertold Brecht. Jean Racine.

Obiettivo dei "miti d'oggi" è: Approfondire la conoscenza dei miti antichi. Leggere il mondo dello spettacolo come un mito greco. Smontare gli stereotipi dell'ideologia borghese. Abbellire il mondo.

La semiotica per Barthes doveva diventare: Una semiofilia. Una semioclastia. Una sociosemiotica. Una semiotica dei media.

Il mito in Lévi-Strauss è: Una narrazione efficace nel conciliare le tensioni di una cultura. Un racconto letterario. Il racconto delle popolazioni oggetto di studio. Un sinonimo di simbolo.

Quale categoria utilizza Barthes per smascherare i miti?: Sintagma/paradigma. Oggetto/processo. Sincronia/diacronia. Denotazione/metalinguaggio/connotazione.

Dopo 20 anni Barthes è tornato sul concetto di mito: Sconfessandolo. Ritrattandolo. Confermandolo. Giustificandolo.

Nel caso del matrimonio del divo la stampa mitizza l'idea che: È meglio che non si sposi. Il punto di arrivo "naturale" sia il matrimonio. Si pentirà sull'altare. Si sposerà ma non vorrà figli.

Nella società di massa l'educazione al nutrizionismo comincia: In tarda età. Nell'adolescenza. Dall'infanzia. Dalla mezza età.

Il "mito" creato dal nutrizionismo oggi è che: Mens sana in corpore sano. È la società a saper curare i nostri corpi. Meglio un uovo oggi che una gallina domani. Grasso è bello.

Rispetto alla significazione la retorica è: Un analogo. Il suo opposto. Uno strato superiore. Uno strato inferiore.

In che senso la retorica è una scienza: Classifica le figure retoriche. Permette di osservare i conflitti e i consensi che governano l'interazione. Insegna a distinguere il vero dal falso. Aiuta a leggere gli share di ascolto.

Per Barthes la retorica nasce: Con Cicerone e Quintiliano. In Sicilia nel V secolo a.-C., per evitare la sommossa violenta. Nel Settecento, con l'Enciclopedia. Nel Settecento, con l'Enciclopedia.

Nei secoli la disciplina della retorica ha avuto: Un grande successo rispetto alla logica e alla grammatica. Un percorso simile a quello della filosofia. Una teorizzazione sempre corretta. Uuna restrizione dalle pratiche sociali alla singola parola.

In sintesi la retorica è: L'arte del ben parlare. La tecnica della finzione. La scienza e la tecnica dell'intervento sull'interlocutore per far valere dei valori. La scienza che studia i segni nella vita sociale.

Di che anno è la Retorica antica di Barthes: 1970. 2004. 1957. 1980.

Con quale dei 3 livelli semiotici individuati da Barthes coincide la retorica: Con il terzo, la connotazione. Con il secondo, del segno lessicalizzato. Con il grado zero della scrittura. Con il primo, del codice reale.

Nel saggio Retorica dell'immagine Barthes analizza: La pubblicità della Citroën DS. La pubblicità delle foto di matrimonio. La pubblicità della plastica. La pubblicità della pasta Panzani.

Quale figura nella pubblicità analizzata evoca il mito dell'italianità: Il velo da sposa. Il pomodoro. La sporta della spesa. La schiuma.

In che modo Marrone motiva la ritrattazione del concetto di mito in Barthes?: Spiegando che Barthes era diventato nel frattempo produttore di oggetti di consumo. Mostrando che niente nella società era più un mito. Spiegando che la critica stessa negli anni Settanta era diventata mitologica. Mostrando icone e indici al posto dei miti.

La camera chiara è un libro di Barthes del: 1957. 1977. 1916. 1980.

La celebre rivista per cui il libro è stato pubblicato è: Cahiers du cinéma. Tel Quel. Versus. Il Verri.

La camera chiara è uno studio di: Sociologia della fotografia. Storia della fotografia. Psicanalisi della fotografia. Fenomenologia della fotografia.

Nella seconda parte del libro Barthes indaga: Il rapporto tra fotografia e moda. Il rapporto tra fotografia e morte. Il rapporto tra fotografia e pittura. Il rapporto tra fotografia e culture.

La prima parte del libro è una ricerca: Sulle tecniche della fotografia. Sulle reazioni dello spettatore alle foto. Sui migliori fotografi del tempo di Barthes. Sui generi della fotografia.

Con studium si intende: Lo studio dove Barthes ha scritto La camera chiara. Lo studio che il fotografo fa prima di scattare foto. Una configurazione decodificabile storicamente e culturalmente. Lo studio che dovrà fare lo spettatore per conoscere la foto.

Lo studium è dell'ordine del: To use. To know. To understand. To like.

Barthes chiama studium e punctum "la mia regola strutturale" perchè: Perché studium e punctum sono simili. Perché studium e punctum funzionano sempre. Perché studium e punctum formano una categoria sull'asse dei contrari. Perché studium e punctum arrivano dallo Strutturalismo.

Con punctum si intende: Un particolare che, come una freccia, mi ferisce. Un particolare della foto in primo piano. Il punto di arrivo del fotografo nella foto. Il punto di fuga della foto.

Nel punctum e nell'atto di ingrandimento che può fare lo spettatore: L'enunciante diventa enunciatario. L'enunciatario si fa enunciatore, "sviluppandone" l'opera. L'enunciazione si annulla. Enunciatore ed enunciatario coincidono.

Per la semiotica la scrittura: È un sistema di segni autonomo. È un sistema inferiore al linguaggio verbale. È pura forma. Fa parte delle arti.

Quale filosofo greco ha marchiato in negativo la scrittura?: Vitruvio. Lo Pseudo-Longino. Platone. Eraclito.

La posizione di Saussure sulla scrittura è stata: Ben riportata. Ignorata. Male interpretata. Cancellata.

Ingiustamente la scrittura alfabetica è stata considerata: Un sistema di significanti grafici. Qualcosa di esclusivamente personale. Qualcosa di esclusivamente sociale. Una mera trascrizione di suoni.

La calligrafia è: L'arte della scrittura manuale. La grafia dei callisti. La grafia nelle opere d'arte. L'arte delle estetiste.

La grafologia presume di dedurre dalla grafia di una persona: I suoi gusti culinari. Il carattere. Le passioni musicali. L'albero genealogico.

Molti termini del lettering sono metafore di origine: Geografica. Somatica. Minerale. Vegetale.

Quale di questi storici dell'arte ha condotto un'indagine sulle scritte in pittura?: Ernst Gombrich. Renato Barilli. Giorgio Vasari. Meyer Schapiro.

Per Barthes l'alfabeto-centrismo è una forma di: Assolutismo. Postmodernismo. Etnocentrismo. Antropocentrismo.

Barthes distingue due prassi di scrittura: La deduzione e l'abduzione. Il disegno e l'incisione. L'in-scrizione e la de-scrizione. La produzione e la ricezione.

Nel modello della comunicazione di Roman Jakobson il medium svolgeva una funzione: Emissiva. Fàtica. Conativa. Metalinguistica.

Funzione fàtica vuol dire: Di ricezione. Di riflessione. Di contatto. Di creazione.

In passato il medium era considerato: Portatore di significazione autonoma. Un fattore di disturbo nella trasmissione del messaggio. Qualcosa di superiore al messaggio. Un fattore di negazione del messaggio.

Quale filosofo ha esaltato il ruolo del medium nel Novecento?: Friedrich Nietzsche. Walter Benjamin. Benedetto Croce. Martin Heidegger.

In semiotica il medium è: Un grande destinante. Un eroe. Un destinatario. Un adiuvante.

Quale tra queste azioni sarebbe propria del medium?: La messa in forma. La sanzione. La selezione. Il trasferimento in un altro luogo.

'Medianico' attribuito al medium significa: Magico. Che sta in mezzo. Mediocre. Di media grandezza.

Nei nuovi e vecchi media l'immediatezza è: L'assenza del medium. L'apparire in sé della realtà. Un effetto dell'opacizzazione del medium. L'obiettivo che ci si prefigge.

Google Maps è un esempio di: Ipermediazione. Remix. Immediatezza. Remake.

Si intende per rimediazione: Il reimpasto di vecchi media. L'appropriazione e traduzione di un vecchio medium da parte di uno nuovo. La combinazione di media. La fusione di media.

Umberto Eco si è laureato in e ha una formazione da: Sociologo. Linguista. Filosofo. Psicologo.

Eco ha aperto la prima cattedra di semiotica all'Università di: Bologna. Milano. Roma. Torino.

Quale studioso fa da riferimento alla semiotica di Eco: Ferdinand de Saussure. Marshall McLuhan. Mike Bongiorno. Charles Sanders Peirce.

Che cos'è un "interpretante"?: Qualcuno che interpreta. Il piano dell'espressione secondo Eco. Un altro segno in cui il primo deve essere tradotto. L'aspetto con cui è colto l'oggetto dinamico.

Come può essere definita la semiotica di Eco: È una teoria della cultura fra processi di conoscenza e cooperazione interpretativa. È una teoria della tipologia dei segni. È la scienza dei processi e dei sistemi di significazione. È la scienza degli apocalittici e degli integrati.

"Enciclopedia" in Eco significa: Conoscenza universale. Insieme di saperi che arrivano da conoscenze, competenze ed esperienza. Volume che contiene la summa dei saperi. Ambizione smisurata.

In Opera aperta Eco: Considera l'opera nel senso di Benedetto Croce, come miracolo creativo, individuale, irripetibile. Esamina i nuovi modi di formare l'opera, meno determinata, più imprevedibile e plurivalente. Elabora la sua teoria dei modi di produzione segnica. Spiega come si è formata, nei messicani, la conoscenza dei cavalli.

In quale importante saggio Eco riformula il concetto di "opera aperta"?: Kant e l'ornitorinco. Lector in fabula. Il pendolo di Foucault. I limiti dell'interpretazione.

Quale esempio di segno prodotto per ratio difficilis fa Eco nel Trattato?: La diga chiusa fra due monti. Le perfomance musicali di John Cage. Superman. Il diagramma della cartina stradale fra Torino, Bologna e Firenze.

Eco chiama "lettore modello": Una strategia del testo che prevede le mosse cognitive del lettore. Il lettore che sa fare interpretazioni. Adso ne Il nome della rosa. Un segno del tipo dell'ostensione.

Per Umberto Eco il segno è: La relazione fra un piano dell'espressione e un piano del contenuto. Un simbolo. Un emblema. Una traccia da interpretare.

Nella teoria dei modi di produzione segnica di Eco l'esempio è un segno di: Ostensione. Riconoscimento. Replica. Invenzione.

Peirce chiama la realtà che in sé non può essere afferrata: Representamen. Icona. Oggetto dinamico. Oggetto immediato.

Quale di questi elementi non fa parte del processo della semiosi in Peirce: Interpretante. Oggetto dinamico. Significante. Representamen.

Quale tipo di segno ha un rapporto di contiguità fisica con il referente?: L'icona. L'indice. L'ipoicona. Il simbolo.

Per Peirce il simbolo è: Convenzionale e arbitrario. Motivato. Parzialmente motivato. Arbitrario ma non convenzionale.

Come si intitola il saggio in cui Eco specifica le mosse della cooperazione interpretativa?: Baudolino. Kant e l'ornitorinco. Lector in fabula. Dall'albero al labirinto.

Con topic Eco intende: La situazione tipo. Il tema del testo. Un processo di ragionamento. Un curioso animale che allatta e fa le uova.

L'abduzione è un ragionamento che funziona seguendo i 3 step: Risultato-regola-caso. Regola-risultato-caso. Caso-regola-caso. Regola-risultato-regola.

Chi fra gli studiosi indicati ha mostrato che nell'abduzione è coinvolta l'affettività?: Jurij Lotman. Johann Joachim Winckelmann. Louis Hjelmslev. Gianfranco Marrone.

La metafora usata da Umberto Eco per indicare che la semiotica può connettere domini distanti è: Medium semiotico. Scacchiera semiotica. Campo semiotico. Bosco semiotico.

Chi ha ispirato la vocazione "politica" di Eco in semiotica?: Sant'Agostino. Charles Sanders Peirce. Elvis Presley. Roland Barthes.

Quale modello di costruzione del sapere, per Eco, tiene unite cultura alta e cultura di massa?: Internet. Il cavallo. L'astronave. L'enciclopedia.

"Guerriglia semiologica" vuol dire: Lotta di classe. Azione di critica e di rovesciamento dei contenuti. Arte pubblica. Contestazione e annientamento della cultura di massa.

Quale registro sceglie Eco per parlare della tv anni Cinquanta?: Il comico. Il tragico. Il satiresco. Il romantico.

Che posizione prende Eco in Apocalittici e integrati?: Sta dalla parte degli apocalittici. Prima è apocalittico, poi diventa integrato. Non sta con gli uni né con gli altri, suggerisce di studiare i programmi tv. Sta dalla parte degli integrati.

Chi è il portavoce degli "integrati"?: Robespierre. Marshall McLuhan. Herbert Marcuse. Theodor Adorno.

Quale semiologo ha curato gli Scritti sulla televisione (2019)?: Lo stesso Eco. Denis Bertrand. Gianfranco Marrone. Maurizio Ferraris.

Le aspettative di Eco sulla tv educativa sono state: Deluse. Avverate. Sublimate. Deluse, ma c'è una risorgenza dell'educativo oggi.

50 anni dopo. Apocalittici e integrati è: Una riflessione sulla gestione dei saperi oggi. Un ripensamento del libro del 1964 in direzione apocalittica. Un libro nostalgico. Un ripensamento del libro del 1964 in direzione integrata.

Di che nazionalità è il semiologo Jurij M. Lotman?: Russa. Inglese. Ffrancese. Norvegese.

I capisaldi della semiotica di Lotman sono: La filosofia (Kant e Hegel). L'antropologia (Lévi-Strauss) e la sociologia (Simmel). La linguistica strutturale (Saussure) e l'etnologia (Propp). La critica letteraria (Croce) e la psicologia (Freud).

Lotman fonda: La scuola semiotica di Parigi. La scuola semiotica di Copenhagen. La scuola semiotica di Praga. La scuola semiotica di Tartu-Mosca.

Chi scrive con Lotman Tipologia della cultura?: Pavel Florenskij. Simon Le Bon. Lev Manovich. Boris Uspenskij.

Obiettivo di Tipologia della cultura (1975) è: Fare l'analisi dei brand di una cultura. Ricercare le caratteristiche tipologiche proprie di una cultura. Ricercare le influenze che subisce una cultura. Fare l'analisi delle scritture di una cultura.

Un esempio di 'cultura grammaticalizzata' è: L'arte delle avanguardie. Il diritto romano. La Common Law. L'amatriciana.

Un altro parametro di Tipologia della cultura è: Osservare il crudo e il cotto nelle culture. Osservare le forme di fanatismo nelle culture. Osservare le modalità comunicative IO-EGLI o IO-IO. Osservare il plastico e il figurativo nelle culture.

Per 'semiosfera' si intende: Ogni sfera di trasformazione delle informazioni in significazioni. La sfera della Terra rispetto al sistema solare. Ogni sfera di interessi per la semiotica. La sfera umana rispetto alla sfera animale.

Nella semiosfera il confine è: Un punto neutro. Il luogo di esclusione della non cultura. Il luogo di somma dei filtri linguistici di traduzione. Il luogo di inclusione della non cultura.

I momenti di esplosione in una cultura sono: Momenti di annientamento. Momenti di imprevedibilità e di innovazione. Momenti di stabilizzazione e ripensamento. Momenti di indifferenza alle culture altrui.

Traduzione inter-semiotica vuol dire: Tradurre dei segni in altri segni dello stesso linguaggio. Tradurre dei segni in segni di un altro linguaggio. Tradurre dei segni in un altro sistema di segni. Tradurre dei segni nella lingua dei segni o LIS.

Tradurre in semiotica è: Risemantizzare. Cercare l'equivalenza perfetta. Tornare al testo di partenza. Seguire il testo di arrivo.

Una traduzione è source oriented quando: È orientata all'intentio operis. È orientata al testo di arrivo. È orientata al testo fonte. È orientata al lettore modello.

Lotman studia la traduzione in rapporto: Agli universi di discorso. Ai processi del ragionamento. Ai segni visivi. Alle dinamiche culturali.

Nel modello spaziale di Lotman le traduzioni avvengono: All'interno. All'esterno. Al centro. Al confine.

Il concetto di "semiosfera" deriva dal concetto di: Atmosfera. Biosfera. Litosfera. Stratosfera.

Lotman spiega la semiosfera attraverso l'esempio: Di un costume di carnevale. Di un computer. Della casa russa. Del museo.

Le culture che si traducono a vicenda sono, secondo Lotman: Simmetriche. Enantiomorfe. Asimmetriche. Troppo ambiziose.

L'intraducibile è per Lotman: L'impossibile da tradurre. Ciò che attende di essere tradotto. La cultura russa per la lingua cinese. La poesia.

Che cosa mette a confronto Jakobson nell'analisi de Il sogno di Henri Rousseau?: Un passo filosofico e un passo letterario. Un ritornello musicale e un post su fb. Un quadro e una poesia. Un passo di Saussure e un disegno.

Domanda generale sugli autori studiati a lezione: Greimas e Barthes sono strutturalisti, Eco e Lotman no. Sono tutti strutturalisti. Greimas, Barthes e Lotman sono strutturalisti, Eco no. Un paBarthes e Lotman sono strutturalisti, Eco e Greimas no.

Quest'ultima lezione serve a: confrontare fra loro scuole e autori studiati. ripassare. rivedere la semiotica dal punto di vista della filosofia. Rivedere la semiotica dal punto di vista della psicologia.

Di chi è il saggio Le strutture elementari della parentela?: Algirdas Julien Greimas. Alfredo Cid Jurado. Thomas Hobbes. Claude Lévi-Strauss.

Secondo lo Strutturalismo il senso si coglie: Di notte. Nelle differenze. Mai, è ineffabile. Nelle somiglianze.

Paolo Fabbri ha avuto il merito: Di continuare la semiotica di Umberto Eco. Di trasformare la semiotica in una filosofia del linguaggio. Di rendere la semiotica una metodologia per le altre scienze. Di portare la semiotica in Giappone.

La formazione di Fabbri è in: Comunicazione. Medicina. Filosofia. Legge e Scienze Politiche.

Come dev'essere per Fabbri la semiotica?: Dialogante. Liquida. Marcata. Interpretativa.

La Ray Cat Solution è: La soluzione trovata da Fabbri per indicare la presenza di scorie radioattive. Un saggio di Fabbri sulla sua allergia ai gatti. Un saggio di Fabbri sui raggi X. La soluzione trovata da Fabbri per eliminare i gatti randagi.

Semiotica generativa e semiotica interpretativa: Sono in conflitto. Si contraddicono su molti punti. Sono sovrapponibili. Sono continue.

Per Lotman il contesto. Spiega tutto. Non esiste. È un concetto occidentale. Si ricava dal testo.

Report abuse