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filosofia del diritto

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filosofia del diritto

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Creation Date: 2025/07/16

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In Teoria e storia Benedetto Croce definisce la filosofia come momento metodologico della storiografia. Egli ritiene che. l’attività giuridica non esiste l’attività. giuridica ha carattere etico. l’attività giuridica non ha carattere etico. l’attività giuridica non ha carattere meramente processuale.

Nella Teoria della scienza giuridica Rodolfo Stammler persegue lo scopo di determinare criticamente il concetto di diritto, definendolo. logicamente posteriore all’esperienza del diritto stesso e condizione di esso. logicamente anteriore all’esperienza del diritto stesso e condizione di esso. logicamente anteriore all’esperienza della politica. logicamente anteriore all’esperienza della politica.

Tra i criteri di individuazione delle regole giuridiche vi è quello dei destinatari, secondo cui. il diritto ha una portata particolare come anche le regole del costume e della religione. il diritto ha una portata universale e si pone come regola dei rapporti fra estranei. il diritto ha una portata particolare e si pone come regola dei rapporti fra soggetti considerati per i loro legami personali. il diritto ha una portata universale come anche le regole del costume e della religione.

La norma giuridica. di regola è formata da un suggerimento e da una sanzione (punizione applicata in caso di inosservanza). di regola è formata da un precetto (il comando) e da una sanzione (punizione applicata in caso di inosservanza). di regola è formata da un principio di diritto e dalla sanzione (punizione applicata in caso di inosservanza). di regola è formata da un precetto (il comando).

Secondo Kelsen la dottrina giuridica può essere scientifica solo a condizione di essere “pura”, cioè. solo a condizione di avere una subordinazione o un vincolo extra-giuridico, di carattere empirico, etico, religioso, naturalistico. a condizione di avere una logica scientifico-matematica. a condizione di avere solo un vincolo extra giuridico: quello naturalistico. solo a condizione di non avere nessuna subordinazione o vincolo extra-giuridico, né di carattere empirico, etico, religioso, naturalistico.

Il formalismo giuridico in senso stretto comprende quella dottrina secondo cui. la caratteristica del diritto non è quella di prescrivere ciò che ciascuno deve fare, bensì di prescrivere il modo con cui ciascuno deve agire se vuol raggiungere i propri scopi. è giusto ciò che è conforme alla legge e che respinge ogni criterio di giustizia che stia al di sopra delle leggi positive e in base al quale le stesse leggi positive possano essere valutate. la caratteristica del diritto è quella di prescrivere ciò che ciascuno deve fare, non di prescrivere il modo con cui ciascuno deve agire se vuol raggiungere i propri scopi. al giurista viene attribuito il compito puramente ricognitivo di costruire il sistema dei concetti giuridici quali si ricavano dalle leggi positive.

Per Carl Schmitt la radice del diritto è. un principio di diritto naturale. un puro atto di decisione da parte di chi detiene il potere. la norma. una regola extra giuridica.

A seconda della rilevanza che si attribuisce al caso concreto possono delinearsi due modelli differenti riguardo all’applicazione delle regole giuridiche. Il modello della sussunzione. va dal caso concreto alla regola. sulla base della questione giuridica posta da un caso concreto,. formula la regola sulla base della questione di diritto posta da un caso concreto. la regola si identifica con il modello di concretizzazione.

La sanzione è. l’effetto giuridico (negativo o positivo) che il diritto riconosce ad azioni umane giuridicamente rilevanti. solo la conseguenza giuridica positiva che l’ordinamento riconnette ad un’azione umana considerata. giuridicamente meritevole solo la conseguenza giuridica negativa che l’ordinamento riconnette ad un’azione. antigiuridica, qualificata come illecita giuridicamente invalida.

Alf Ross, da buon realista. ritiene che l’esistenza delle sole norme primarie non varrebbe a costituire un ordinamento giuridico. riduce la validità del diritto alla sua efficacia. non vede nella norma una regola giuridica in grado di regolare l’esercizio della forza ritiene. che le norme siano osservate solo se non sono sentite come socialmente vincolanti.

La teoria retributiva della sanzione pone l’accento sulla. contribuzione al ravvedimento etico-psicologico del reo. arbitraria volontà del Legislatore. cieca e brutale vendetta. proporzione tra l’illecito (o l’atto meritorio) e la sanzione.

Nell’ipotesi della lacuna, nell’ordinamento vi sono meno norme di quelle che dovrebbero esserci, sicché il compito dell’interprete è di integrare la mancanza. Si parla di “lacuna “assiologica, ideologica o valutativa” quando. manca una norma la cui esistenza sia una condizione necessaria per l’efficacia di un’altra norma. quando –per cause di fatto – viene meno una delle istituzioni che sono essenziali al suo funzionamento. una determinata fattispecie concreta non può essere decisa per la mancanza nell’ordinamento di una norma che la disciplini. sulla base di considerazioni etico-politiche, manca nell’ordinamento una norma giusta, ossia una norma che dovrebbe esserci.

Gli elementi costitutivi di un ordinamento giuridico possono essere individuati nei concetti di unità, autonomia, esclusività, coerenza e completezza. Il requisito della unità allude. alla necessità che l’ordinamento sia in grado di determinare, autonomamente, i propri criteri di esistenza. all’esigenza che l’ordinamento giuridico sia riconducibile, direttamente o indirettamente, ad un’unica norma fondamentale. ad una dimensione logico-normativa nelle relazioni tra norme. ad una dimensione empirico-fattuale della norma.

Qual è l’idea centrale del formalismo interpretativo. il principio di trasparenza. il principio della indeterminatezza della legge, ossia l’idea per cui nel codice non ci siano le risorse che consentano di decidere tutte le fattispecie concrete. il principio della completezza della legge, ossia l’idea per cui nel codice ci siano tutte le risorse per consentire di decidere tutte le fattispecie concrete. il principio di legalità.

La teoria dell’argomentazione giuridica si preoccupa. del perché si sia realizzata una determinata attribuzione di significato e non un’altra. di esaminare il modo in cui l’interpretazione effettua le sue attribuzioni di significato, nei suoi profili metodologici e nelle sue. implicazioni teoriche del come si procede ad interpretazione. del quando sia necessaria una interpretazione.

Secondo Alexy una tesi normativa è razionalmente giustificata. se la norma cardine appartiene al sistema delle fonti. solo se costituisce il risultato di una procedura argomentativa razionale. se parte da un presupposto irrazionale. se costituisce il risultato di una procedura logica.

Non c’è ermeneutica autentica se non si parte dall’ammissione che il dato precede il pensiero e che esso va rispettato. Per colui che interpreta questo dato. non si identifica con le aspettative di giustizia presenti nella società. si identifica solo col diritto positivo inteso come norma materiale. non esiste. non si identifica solo col diritto positivo inteso come norma materiale, ma soprattutto con le aspettative di giustizia presenti nella società.

La teoria della scelta sociale si occupa. della valutazione dei metodi alternativi con cui si può svolgere un processo. individuale collettivo dei presupposti che governano il risparmio. della valutazione dei metodi alternativi con cui si può svolgere un processo decisionale collettivo e delle fondamenta logiche dell’economia del benessere. della valutazione dei metodi ordinari con cui si può svolgere un processo decisionale individuale e delle fondamenta logiche dell’economia del benessere.

L’ipotesi di base del funzionalismo è che la società sia un insieme di parti interconnesse tra loro in modo funzionale al mantenimento del sistema. Ciascuna parte assume significato solo in relazione al compito che svolge per mantenere e riprodurre la struttura sociale. Tra i teorici del funzionalismo troviamo. Durkheim, Parsons, Luhmann. Schopenhauer, Nietzsche,. Kierkegaard Bentham, Comte, Mill. Hobbes, Locke, Rousseau.

Il free rider è. un uomo privo di rettitudine morale. chi rispetta le regole e l'avversario. l’agente economico che attua un comportamento opportunistico finalizzato a fruire pienamente di un bene (o servizio) prodotto collettivamente, senza contribuire in maniera efficiente alla sua costituzione. un ateo.

Hart distingue due modi di vedere il diritto: un punto di vista interno e un punto di vista esterno. Il punto di vista interno è quello. del detenuto. del membro del gruppo che accetta le regole e le segue. dell’osservatore esterno. del membro del gruppo che non accetta le regole.

L'imperativismo esprime una concezione imperativistica delle norme giuridiche secondo cui. le proposizioni di cui si compone un ordinamento giuridico appartengono alla sfera assiologica dei diritti. le proposizioni di cui si compone un ordinamento giuridico appartengono alla sfera extra-giuridica. le norme costituiscono sempre degli imperativi, a prescindere dalla loro natura. le proposizioni di cui si compone un ordinamento giuridico appartengono alla sfera del linguaggio prescrittiva.

Obbligo giuridico e obbligo morale. sono concetti che si identificano sempre. nella prospettiva positivistica sono concetti che si sovrappongono indifferentemente. riflettono la distinzione tra norme etiche e norme religiose. nella prospettiva positivistica sono concetti distinti.

Secondo il pensiero di Capograssi, l’ordine. si riduce ad una cornice di regole formali. è motivo di belligeranza tra i consociati. è indifferente ai contenuti. è ciò che unisce, che rende possibile il benessere sociale, che rende possibile la società stessa.

L’identità e il riconoscimento costituiscono due dimensioni inseparabili. Il riconoscimento è. un’attività che non consente di rimodulare la propria identità. il prodotto di una serie di relazioni di riconoscimento attivate nell’arco della propria. esistenza un’attività non discorsiva. un’attività costitutivamente relazionale, nel senso che fonda la relazione stessa.

Il relativismo culturale è una proposta teorica e metodologica dell'antropologo Franz Boas, secondo il quale. il significato delle manifestazioni culturali va contestualizzato entro le società da cui queste promanano. ogni cultura ha il diritto di esprimersi secondo le modalità che ritiene. opportune ogni principio è relativo. il significato delle manifestazioni culturali non può essere contestualizzato entro le società da cui queste promanano.

Il riferimento al diritto naturale implica tra gli assunti fondamentali. l'esistenza di un diritto meta-positivo, che va aldilà del diritto positivo. l’inesistenza di un diritto meta-positivo. l'esistenza di un diritto positivo. l'esistenza di un diritto meta-positivo, che va aldilà del diritto naturale.

La condizione dell’uomo nello stato di natura hobbesiano è quella dell’homo homini lupus, che rappresenta. uno stato di continua belligeranza fondato sull’istinto di aggressione e, per converso, su quello di paura. uno stato di continua belligeranza fondato sull’istinto di riappacificazione e sulla solidarietà umana. uno stato di alternanza tra belligeranza e convivenza retto da regole del mondo animale. uno stato di pacifica convivenza.

L’uomo naturale ha alcuni diritti ben definiti che Locke definisce “proprietà”: si tratta del diritto. alla manifestazione del pensiero, di parola e di circolazione. ad aver diritti. alla vita, alla libertà e agli averi. alla salute, alla libertà e alla proprietà.

La variante biologico-naturalistica del giusnaturalismo. definisce il diritto naturale come un insieme di precetti prescritti a tutti gli animali dalla natura. definisce il diritto come la ragione, intesa non come facoltà di attingere ai principi, ma come facoltà calcolante. definisce il diritto come uno ius caritatis: gli uomini ubbidendo al diritto naturale, ubbidiscono immediatamente alla volontà di Dio. definisce il diritto naturale come un insieme di precetti dello stato di natura.

Antigone nell’immagine proposta da Sofocle nell’omonima tragedia del 441 a.C. è definita. la salvatrice delle leggi del sovrano. l'eroina del diritto positivo. complice del piano di Creonte. l'eroina del diritto naturale.

Il positivismo è. movimento culturale nato in Francia nella prima metà dell’Ottocento e caratterizzato dall’esaltazione della morale. movimento culturale nato in Francia alla fine del Novecento e caratterizzato dall’esaltazione della scienza. movimento culturale nato in Francia nella prima metà dell’Ottocento e caratterizzato dall’esaltazione della scienza. movimento culturale nato in Danimarca nella prima metà dell’Ottocento e caratterizzato dall’esaltazione della scienza.

Per i giuspositivisti giustificare l’obbligatorietà delle norme giuridiche a partire dal fatto che solo il rispetto del diritto positivo può garantire il valore della pace sociale. è una affermazione che rinvia ad un criterio non prettamente positivistico. è una affermazione che non rinvia a un criterio meta-positivo. è una affermazione che rinvia ad un criterio prettamente positivistico. è una affermazione che non rinvia a un criterio assiologico.

Esistono dei punti di contatto tra la teoria giusnaturalistica e la teoria giuspositivistica?. Si, l’unico punto di contatto è aver rescisso ogni nesso tra giustizia e sanzione. No. Ad oggi non sono stati individuati punti di contatto tra le due teorie. Si.

Per il positivismo giuridico. Solo i fatti e non le idee sono reali (ovvero conoscibili), solo la scienza è autentica conoscenza. Sia i fatti che le idee sono reali (ovvero conoscibili), sia la scienza che la filosofia sono autentica conoscenza. Solo le idee e non i fatti sono reali (ovvero conoscibili), solo la filosofia è autentica conoscenza. Solo i fatti e non le idee sono reali (ovvero conoscibili), solo la filosofia è autentica conoscenza.

Nell’analisi marxiana, l’estinzione dello Stato. è il punto di partenza: da lì seguirà l’azione rivoluzionaria. non è auspicabile che si verifichi. non appartiene alla filosofia politica di Marx. avviene solo dopo, “in una fase più elevata”.

Il «neo-idealismo», sviluppatosi in Italia grazie a Spaventa, Croce e Gentile. Oltre allo studio del rapporto fra fenomenologia e logica, uno degli scopi principali del neo-idealismo italiano fu anche. Il neo-idealismo. si sviluppa in tutta Europa, ma non in Italia. riconosce solo alla materia l’unica realtà assoluta. ha come scopo principale quello di opporsi al positivismo e alla sua pretesa di spiegare scientificamente tutta la realtà. ha come scopo principale quello di opporsi al giusnaturalismo e alla sua pretesa di spiegare tutta la realtà facendo ricorso alle leggi di natura.

Hegel propugna un idealismo. assoluto. «oggettivo» (come Shelling). non propugna l’idealismo. «soggettivo» (come Fichte).

Il problematicismo di Ugo Spirito può riassumersi nella sua espressione. “non pensare”. “pensare significa obiettare”. “pensare significa rinunciare”. “pensare significa accettare”.

01. Il realismo giuridico scandinavo annovera tra i suoi maggiori esponenti. Thomas Hobbes. Oliver W. Holmes. Jerome Frank. Alf Ross.

Per Dworkin, il diritto è. un sistema più complesso che comprende al suo interno regole e principi. un sistema di regole. un sistema di principi. un sistema di regole individuate attraverso una regola di riconoscimento.

Tra i fattori della crisi del positivismo giuridico troviamo. la sua fragilità sul piano teoretico. la bassa considerazione dei filosofi giuspositivisti. l’avvento di teorie del diritto antigiusnaturaliste. l’accusa di essere stato corresponsabile dell’avvento del nazismo.

Per Carl Schmitt, la radice del diritto va ravvisata. nell’ordinamento giuridico. nella volontà di chi detiene il potere. nella norma. nei principi etici che sorreggono il sistema di norme.

Tra i caratteri fondamentali dell’esistenzialismo. la focalizzazione sulle cose materiali. l’attenzione rivolta all’uomo dal punto di vista della sua effettiva esistenza. il riconoscimento della caducità dell’esistenza umana. riconoscere e apprezzare le limitazioni a cui tutte le filosofie razionali e sistematiche sottopongono l’unicità della persona.

La data d’avvio del neoilluminismo viene fatta coincidere. con i congressi degli scienziati italiani dell'Ottocento. con la nascita di Armando Carlini. con i convegni organizzati nel 1953, da Nicola Abbagnano. con il crollo del Muro di Berlino.

L’evoluzionismo spiritualistico di Henri Bergson. si ricollega al finalismo. si avvicina al determinismo meccanicistico. riconosce nella spiritualità dell'atto dell'autocoscienza l'origine della distinzione dei valori fondamentali: il bello, il vero, il bene. reagendo al positivismo enfatizza l’assoluta spontaneità della realtà nella sua esplosione creativa.

L’imperativo categorico riassunto nella frase “che Auschwitz non si ripeta” si collega. alla nascita del nazismo. alla rinascita del giuspositivismo. alla rinascita del giusnaturalismo. alla fine dello storicismo.

La tesi della pluralità degli ordinamenti giuridici di Santi Romano è un logico corollario dell’istituzionalismo che riconosce. la presenza del diritto non solo nell’ordinamento statale, ma in ogni corpo sociale che esibisca esistenza unitaria, organizzata e oggettiva. la presenza del diritto nei corpi sociali, diversi dall’ordinamento statale che esibiscano un’esistenza unitaria, organizzata e oggettiva. l’esclusività dell’ordinamento statale. la presenza del diritto solo nell’ordinamento statale.

Per Kelsen, la “norma fondamentale”. è essa stessa una norma giuridica. non ha un carattere dinamicoformale. non esiste. è una norma morale.

La teoria normativista di Hans Kelsen. esclude l’esistenza dell’ordinamento. parte dall’ordinamento giuridico per giungere alla norma. parte dalla norma e, solo successivamente, giunge all’ordinamento. enfatizza il rapporto giuridico.

La teoria del rapporto giuridico, che considera come concetto principale dell’ordinamento giuridico il rapporto giuridico fra individui con reciproci diritti e doveri, è stata illustrata da. Santi Romano. Hans Kelsen. Alessandro Levi. Max Weber.

Dostoevskij vede nel cattolicesimo un pericolo, perché in esso scorge. un metodo che valorizza la libertà di coscienza. un’analogia con il socialismo. l’assenza di principi etici condivisibili. l’assenza di punti di riferimento.

i filosofi irrazionalisti hanno assunto nei confronti del diritto un atteggiamento. inquisitorio. positivo, traducibile come una valutazione. negativo, traducibile come una svalutazione, un rifiuto. neutrale, indifferente.

Il messaggio di Tolstoj, per quanto riguarda l’educazione, si può riassumere. nella valorizzazione di metodi caratterizzati da flessibilità. nell’importanza dell’amore nella relazione educativa, si esprime nel rispetto che è dovuto a ogni essere vivente. nell’importanza di insegnamenti rigidi. nella valorizzazione di metodi rigorosi.

Per Weber l’impianto della sociologia è di tipo. idealistico. metodologico. razionalistico, laddove invece l’agire umano non lo è. irrazionalistico, come l’agire umano.

La sociologia del diritto consiste nello studio. dei concetti di fenomeno e noumeno. del rapporto tra morale e diritto. del rapporto tra leggi positive e leggi naturali. dei rapporti tra diritto e società.

Nel pensiero di Max Weber il diritto è. un concetto astratto. l'ordinamento legittimo la cui validità è garantita dalla coercizione fisica o psichica e dalla sanzione. un postulato della ragione. la norma, inserita validamente nell’ordinamento giuridico.

Max Weber distingue tra potere e autorità, intendendo. il potere come la generica capacità di ottenere obbedienza a un comando e l’autorità come il potere della Corona. il potere, come potere legittimo non contingente e l’autorità, come la generica capacità di ottenere obbedienza a un comando. il potere come autentico diritto e l’autorità come comando. il potere come la generica capacità di ottenere obbedienza a un comando e l’autorità, come potere legittimo non contingente.

Nell’Etica a Nicomaco, l’equo. ha meno valore della giustizia. è una disposizione di genere diverso rispetto. al giusto non ha alcun rapporto con la giustizia. è qualcosa di ulteriore rispetto al giusto.

Nelle diverse prospettive sul diritto, la giustizia rappresenta un aspetto. solo formale. esclusivamente formale e sociale. puramente sociale. sostanziale.

Per Cicerone la giustizia è. virtù che si estrinseca nella ricerca della felicità. virtù che si estrinseca nella realtà delle istituzioni, nel vivere sociale e politico. virtù che si estrinseca nel perseguimento di una saggezza interiore. un vizio.

Nel diritto romano, la giustizia viene definita da Ulpiano nel Digesto come. principio e virtù morale che consiste nel privare l’altro del suo. concetto meramente astratto. concetto meramente formale. principio e virtù morale che consiste nel dare a ciascuno il suo.

Aristotele nell’Etica a Nicomaco dedica il libro V. alla giustizia. all’amore. a Dio. all’amicizia.

Nella filosofia hegeliana la giustizia è. libertà e si attua nell’individuo e nei rapporti interindividuali. un concetto irrilevante. mera coordinazione. interindividuale solo uguaglianza.

La concezione razionalistica della giustizia, per cui essa è la forma imperfetta della giustizia eterna (di Dio), innata nell’anima umana, è sostenuta da. Cartesio. Kelsen. Schmitt. Leibniz.

Tra gli elementi fondamentali della giustizia. l’uguaglianza e la vendetta. la tensione verso l’appiattimento egualitaristico dei soggetti. il popolo, il territorio e la sovranità. l’ordine e l’alterità.

Il paradigma è inteso da Thomas Kuhn come. qualcosa di disancorato a fattori extrascientifici, cioè sociali e psicologici. un modello “puro”, astratto. un complesso di principi, concezioni culturali e scientifiche universalmente riconosciute, a cui si ispira il lavoro della “comunità scientifica”di una data epoca. uno specifico procedimento metodologico.

Le norme vanno considerate giuridiche per Kelsen. non in quanto giuste, ma in quanto valide. solo se slegate da un ordinamento coercitivo. solo se giuste. solo se esprimono un obbligo morale.

L’errore che è stato attribuito alla filosofia kelseniana può essere individuato. nel fatto di aver considerato giuridiche solo le norme giuste. nel fatto che Kelsen abbia insistito sul carattere sanzionatorio della norma giuridica. nel fatto che tra le sanzioni Kelsen non contempla la pena di morte. nel fatto che Kelsen rescinde ogni nesso tra giustizia e sanzione.

Il riferimento contrattualistico nella prospettiva della giustizia rawlsiana. ha una valenza più politica che etica: l’accordo ha la funzione di dar vita a un ordine “artificiale” fondato volontaristicamente. ha valenza solo da un punto di vista pratico. ha una valenza più etica che politica: l’accordo ha la funzione di postulare come necessario apriori di un assetto sociale giusto l’assoluta uguaglianza dei soggetti. non è considerato.

Una caratteristica saliente del contrattualismo come teoria della giustizia è. l’idea del contratto o della scelta collettiva dei principi di giustizia. l’idea istituzionalistica. l’idea utilitaristica. l’idea normativistica.

Il principio secondo cui ogni aumento di beneficio per i più avvantaggiati è giusto solo se ad esso corrisponda un aumento di beneficio per i meno avvantaggiati è. il principio di uguaglianza. il principio del maximin. il principio del maximum. il principio del minimum.

Presupposto di operatività del contratto rawlsiano è. Il velo di ignoranza dietro al quale dovranno materialmente essere considerati i soggetti chiamati a individuare i principi di giustizia. Il velo di ignoranza dietro al quale dovranno idealmente essere considerati i soggetti meno abbienti. Il velo di ignoranza dietro al quale dovranno idealmente essere considerati i soggetti chiamati a individuare i principi di giustizia. Il velo di conoscenza.

Un’opzione utilitarista. va assunta dietro un velo di ignoranza. va assunta dai soggetti che occupano il grado più elevato della scala sociale. tiene in considerazione solo i principi etici. richiede una precisa conoscenza del contesto sociale reale in cui chiamata ad operare.

Nelle proposizioni benthamiane l’utilità è. la proprietà di un soggetto di arrecare benefici agli altri. un concetto puramente astratto. la proprietà di un oggetto grazie a cui esso produce svantaggi, dispiacere, male o infelicità. la proprietà di un oggetto grazie a cui esso produce benefici, vantaggi, piacere, bene o felicità.

Nella formulazione di Bentham, il principio di utilità. prescrive che ogni azione si sforzi di massimizzare il bene. prescrive a ciascun soggetto la massimizzazione dell’utilità propria. prescrive di compiere l’azione che produce le migliori conseguenze per i meno abbienti. prescrive la minimizzazione dell’utilità collettiva.

La teoria libertaria della giustizia mira a giustificare. una distribuzione piuttosto che un’altra. la teoria dell’equità. i possessi o le proprietà di cui gli individui possono legittimamente disporre escludendo gli altri. le differenze tra i consociati.

Robert Nozick sostiene. una visione solo parzialmente individualista della vita. una visione dello Stato come Stato massimo. una visione radicalmente individualista della vita. la necessità dell’intervento dello Stato negli affari dei cittadini.

Nella visione di Nozick i compiti dello Stato sono di "guardiano notturno" della concezione liberale classica, cioè. di garantire, nell'ambito del proprio territorio, il rispetto della legge ma mai attraverso la punizione. di assecondare il rapporto amico-nemico. di ripristinare lo stato di natura. di garantire, nell'ambito del proprio territorio, il rispetto della legge, attraverso l'uso della forza.

Il concetto di eguaglianza complessa di Walzer può riassumersi in questo modo. La società è sviluppata secondo sfere sociali che distribuiscono beni differenti. La società è organizzata secondo classi sociali. ogni aumento di beneficio per i più avvantaggiati è giusto solo se ad esso corrisponda un aumento di beneficio per i meno avvantaggiati. ogni aumento di beneficio per i più avvantaggiati non è mai giustificato.

Secondo Walzer i criteri di distribuzione dei beni sociali sono. il merito e la competenza. il libero scambio, il merito, il criterio del bisogno. il maximin e il principio di uguaglianza. la giustizia e l’equità.

Due aspetti fondamentali del pensiero di Walzer sono. la valorizzazione delle lealtà di gruppo e l’idea della democrazia. la valorizzazione delle lealtà di gruppo e l’idea della tirannia. la valorizzazione del singolo e l’enfatizzazione della democrazia come forma istituzionale che consente l’espressione della partecipazione attiva dei cittadini. l’uguaglianza politica e il dispotismo.

La teoria pragmatica della verità. stabilisce un legame essenziale fra verità e giustificazione. è stata esposta da Alfred Tarsky. è contraria alla teoria della verità come accettabilità giustificata. afferma che la verità sia unicamente definita dall’utilità di ciò che crediamo effettivamente.

Secondo Karl Popper la “verità” di una teoria scientifica. non può essere raggiunta tramite congetture e confutazioni. è sempre una verità assoluta. non è mai una verità contingente e relativa allo stato delle conoscenze e dell’esperienze raggiunte fino a quel momento. è sempre una verità non definitiva.

Secondo la teoria semantica, sostenuta da Alfred Tarsky. il nostro accesso alle proposizioni non è mai mediato linguisticamente. le proposizioni sussistono indipendentemente dal linguaggio. occorre elucidare in maniera univoca e precisa il significato del termine ‘vero’, quale predicato metalinguistico di un enunciato. non è necessario elucidare in maniera univoca e precisa il significato del termine ‘vero’.

“Veritas est adaequatio intellectus et rei”, ovvero la conoscenza dell’adeguazione tra l’intelletto e la cosa conosciuta riassume. la teoria pragmatica della verità. la teoria classica della verità. la teoria della verità per approssimazione. la teoria del giudizio.

La teoria della verità come coerenza sostenuta nell’ambito del neoidealismo angloamericano sostiene che la verità. di un enunciato consiste nell’incoerenza con il contesto culturale in cui esso è inserito. di un enunciato consiste nell’incoerenza con il contesto linguistico in cui esso è inserito. è un rapporto tra enunciati e realtà. è un rapporto tra enunciati e un più ampio sistema di cui tutti gli enunciati farebbero parte.

La Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del Cittadino (Déclaration des Droits de l'Homme et du Citoyen) promulgata il 26 agosto 1789 definisce diritti "naturali ed imprescrittibili". Imprescrittibili perché. non vengono perduti dai popoli che non li abbiano esercitati per un lungo periodo di tempo. a determinate condizioni, sono derogabili. sono sorti storicamente. sono alienabili.

Rousseau nel Contratto sociale (1762) espone il suo pensiero circa. i modelli di governo. l’utilitarismo. i rapporti necessari che intercorrono fra i regimi politico-istituzionali e i sistemi giuridici. il problema politico: la società civile rende l’essere umano schiavo di una legge, mentre l’uomo è nato libero.

Il tema centrale della filosofia di Voltaire fu. la difesa della monarchia. il valore della superstizione. l’importanza di mantenere l’ancien regime. l’affermazione della libertà.

Montesquieu prende in considerazione tre diversi modelli di governo. il sistema dispotico, il sistema assolutistico, il sistema monarchico. il sistema dispotico, il sistema repubblicano, il sistema democratico. il sistema dispotico, il sistema repubblicano, il sistema monarchico. il sistema arbitrario, il sistema assolutistico, il sistema monarchico.

La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (Carta di Nizza). si divide in 6 parti: dignità; libertà; uguaglianza; solidarietà; cittadinanza; giustizia. si divide in 4 parti: diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza personale e ad un ricorso effettivo davanti ad un giudice. si divide in 3 parti: libertà; vita; proprietà. si divide in 4 parti: dignità; libertà; uguaglianza; solidarietà.

Ciascun individuo è beneficiario. del sistema internazionale (che comprende quello nazionale e comunitario). del solo sistema costituzionale (nazionale). del sistema comunitario (che comprende anche quello nazionale). al contempo di tre distinti sistemi normativi di diversa origine e forza: il sistema costituzionale (nazionale), quello comunitario (europeo) e quello internazionale.

Il monito esplicitato nel Preambolo della Carta delle Nazioni Unite è. “affermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella sicurezza e nel valore della proprietà privata […]”. “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne, garantendo il suffragio universale […]”. “riaffermare i principi costituzionali a fondamento dell’ordinamento giuridico italiano garantendone ampia diffusione nei Paesi comunitari”. “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne […]”.

Il Preambolo della Convenzione di Oviedo fa espresso riferimento alla «dignità dell’essere umano» e alle «libertà fondamentali della persona». nel campo della microbiologia. nel campo della medicinale applicata al mondo animale. nel campo dei processi e delle libertà personali. nel campo delle applicazioni della biologia e della medicina all’uomo.

All’attuazione della Convenzione europea sui diritti dell’uomo è preposta. la Corte europea per i diritti umani. il Comitato dei diritti umani. la Corte internazionale di giustizia. la Corte dell’Aja.

Con riferimento al periodo storico in cui questi vennero riconosciuti, si suole parlare di generazioni di diritti. La prima generazione dei diritti umani è quella. dei diritti economici, sociali e culturali (seconda generazione). dei diritti di solidarietà (terza generazione). dei “nuovi diritti” (quarta generazione). dei diritti civili e politici (prima generazione).

L’articolo 2 della Costituzione afferma il principio pluralista, inteso come. diritto di scegliere di professare due o più credi religiosi. diritto di scegliere liberamente una formazione sociale (religiosa, politica, ideologica) a cui aderire. una serie di prestazioni e comportamenti il cui adempimento viene considerato un dovere. diritto di contribuire alle spese pubbliche.

I diritti sociali, politici ed economici consistono in. libertà attraverso lo Stato: corrispondono a un "fare positivo" dello Stato. diritti di libertà negative, rivendicate soprattutto nei confronti. dello Stato semplici libertà concesse dallo Stato. richieste che lo Stato fa al singolo individuo.

Con riferimento al periodo storico in cui questi vennero riconosciuti, si suole parlare di generazioni di diritti. La terza generazione dei diritti umani è quella. dei diritti economici, sociali e culturali. dei diritti civili e politici. dei “nuovi diritti”. dei diritti di solidarietà.

Il Comitato Internazionale di Bioetica dell’UNESCO è un forum globale di riflessione nel campo della bioetica, che si propone di. diffondere informazioni riguardanti la salute pubblica. contribuire alla disseminazione dei risultati ottenuti nei clinical trials. incoraggiare l’implementazione di iniziative di sensibilizzazione di gruppi operanti nell’ambito della ingegneria biochimica. promuovere una riflessione sulle questioni etiche e giuridiche derivanti dalle applicazioni in biomedicina e nelle scienze naturali.

Il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB). svolge sia funzioni di consulenza presso le istituzioni, sia funzioni di informazione nei confronti dell’opinione pubblica sui problemi etici emergenti. formula pareri al Comitato dei diritti umani. svolge esclusivamente funzioni di consulenza presso le istituzioni. svolge esclusivamente funzioni di informazione nei confronti dell’opinione pubblica sui problemi etici emergenti.

Habermas sottolinea l’esigenza di un «ordinamento giuridico globale» che. metta insieme tutti i popoli sotto la giurisdizione di un’unica corte mondiale che giudichi i responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. difenda le legislazioni e le tradizioni normative nazionali. ponga tutti gli esseri umani sotto la potestà di un Leviatano. assegni ciascun popolo alla corte nazionale di riferimento.

Con la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo (1948) ha inizio una fase in cui l’affermazione dei diritti è sia universale che positiva. Universale, nel senso che. i destinatari dei principi sono i cittadini dello Stato. i doveri contenuti nella Dichiarazione si estendono alla generalità degli esseri umani senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione. le garanzie della Dichiarazione si riferiscono solo ai cittadini residenti nel territorio nazionale. i destinatari dei principi sono tutti gli uomini.

Con la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo (1948) ha inizio una fase in cui l’affermazione dei diritti è sia universale che positiva. Positiva, nel senso che. non ammette libertà negative. pone in moto un processo alla fine del quale i diritti dell’uomo dovrebbero essere soltanto proclamati. pone in moto un processo alla fine del quale i diritti dell’uomo dovrebbero essere soltanto idealmente garantiti. pone in moto un processo alla fine del quale i diritti dell’uomo sono effettivamente protetti anche contro lo stesso Stato che li viola.

Ronald Dworkin considera i diritti. come tendenzialmente particolari. situazioni che mai possono precedere l'opera del legislatore. carte che tutelano l'individuo nei confronti dello Stato ma che vengono dopo le norme giuridiche positive. prioritari rispetto alle norme giuridiche positive.

Beccaria introduce due principi che considera fondamentali perché la pena possa assolvere alla sua funzione intimidatrice. la certezza e l’estensione della pena. la certezza della pena e l’autorità del soggetto che la irroga. la forza intimidatrice e la vendetta. la brutalità della punizione e l’autorità del soggetto che la irroga.

Kant ed Hegel sostengono una funzione retributiva della pena considerandola. come pena sproporzionata. addirittura come doverosa. come possibile conseguenza di un’azione delittuosa. come cieca, brutale e irragionevole vendetta.

Victor Hugo scrive un manifesto contro la pena di morte L’ultimo giorno di un condannato a morte in cui pone un focus preciso sul fatto che. sull’importanza di salvaguardare la legge del taglione. l’azione criminale sia meno grave dei provvedimenti presi per punirla. sulla inferiorità del diritto alla vita. sulla necessità della pena di morte.

Il problema della tolleranza nasce come problema della tolleranza. politica. religiosa. linguistica. d’opinione.

I contrasti ideologico-religiosi della Francia della metà del Settecento portano Voltaire a battersi contro. la superstizione. la pace. la religione. la tolleranza.

Norberto Bobbio pone tra le ragioni a favore della tolleranza. L’atteggiamento di sfiducia nella ragione dell’altro. La tolleranza come scelta del metodo della persuasione. La tolleranza unica possibile risposta all’affermazione secondo cui la libertà interiore è un bene derogabile. L’intolleranza utilitaristicamente vantaggiosa.

La laicità, in Italia, è intesa in senso “positivo”, nel senso che implica. l’indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni. riconoscere lo Stato come confessionale. un differenziato trattamento di tutte le confessioni religiose. la garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione.

L’identità di genere è uno degli aspetti più importanti della vita. Con identità di genere ci riferiamo. al genere a cui le persone sentono di appartenere, che deve necessariamente essere uguale al sesso assegnato alla nascita. alle caratteristiche biologiche e fisiologiche con cui si nasce. al genere che soddisfa le aspettative altrui. al genere a cui le persone sentono di appartenere, che può essere o non essere uguale al sesso assegnato alla nascita.

Fichte afferma che lo scopo del contratto sociale è. l'educazione alla libertà, di cui è corollario il diritto alla rivoluzione. rompere il contratto sociale. tutelare i diritti originari. il rispetto dei diritti fondamentali.

Nel corso del XIX secolo la nozione di Stato di diritto viene elaborata in contrasto a due vicende: il dispotismo e. il sistema democratico. lo Stato di sicurezza. lo Stato sociale. lo Stato di Polizia (Polizeistaat).

Dalla seconda metà del XIX secolo lo Stato di diritto si configura come. lo Stato nel quale al centro sono posti i doveri inderogabili dei cittadini. la supremazia dell’amministrazione rispetto alla legge. lo Stato nel quale a un sistema di leggi che regolano l’esercizio del potere pubblico fa riscontro l’esistenza di organi giudiziari dotati del potere di arbitrare i rapporti tra gli individui e l’autorità pubblica. lo Stato che agisce secondo la legge, astrattamente.

Jellinek delinea quattro status fondamentali del cittadino riassuntivi della complessiva posizione giuridica del soggetto nei suoi rapporti con lo Stato. Lo stato passivus. descrive la sfera della libertà del cittadino dallo Stato. può fondare pretese del singolo a prestazioni da parte dello Stato. comprende infine i diritti di partecipazione politica nella vita dello Stato. esprime la condizione di subordinazione alla legge.

Kant nell'appendice di "Per la pace perpetua" analizza il rapporto fra la morale e la pratica politica. Il politico morale è colui che. cerca di conformare la prudenza politica (cioè la pratica politica), ai principi della morale. si foggia una morale arbitrariamente così come reputa conveniente. si foggia una morale arbitrariamente per le sue esigenze politiche. cerca di conformare il principio della morale alla pratica politica.

Quella dello Stato di diritto è una categoria assiologicamente forte, in ragione del fatto che in questa accezione si impone il principio secondo cui. il diritto crea un vincolo caldo e pacificante all’interno, ma freddo all’esterno. la politica deve avere un primato sul diritto. il diritto deve avere un primato sulla politica. la politica deve sottostare alla giurisprudenza.

Jellinek delinea quattro status fondamentali del cittadino riassuntivi della complessiva posizione giuridica del soggetto nei suoi rapporti con lo Stato. Lo stato positivus. esprime la condizione di subordinazione alla legge. descrive la sfera della libertà del cittadino dallo Stato. può fondare pretese del singolo a prestazioni da parte dello Stato. comprende infine i diritti di partecipazione politica nella vita dello Stato.

Lo Stato di diritto qualifica il popolo. come insieme di uomini che vivono temporaneamente in un determinato territorio. attraverso il ricorso alla categoria della denizenship. attraverso il ricorso alla categoria della cittadinanza. come l’insieme di uomini che vivono clandestinamente in un determinato territorio.

Gli elementi costitutivi dello Stato sono. la legge, il popolo e il territorio. i diritti e i doveri. il popolo, il territorio, la sovranità. il popolo, il territorio, lo Stato.

Nella sua valenza politica il concetto di sovranità indica. un potere supremo, separato e trascendente. che un ordinamento giuridico deve rispondere solo alla logica del diritto. che un ordinamento giuridico deve rispondere solo alla logica della volontà arbitraria di chi detenga il potere politico. quello di territorio.

02. Nella filosofia di Rousseau la sovranità coincide. con un’entità mistica e trascendente, portatrice di un valore sacrale direttamente. collegabile a Dio con il Leviatano. con la volontà generale che è la volontà del popolo sovrano. con la volontà del più forte.

Un ordinamento “sovrano” nel senso giuridico del termine è quello che contiene al proprio interno regole che. rendono possibile il cambiamento dei governanti senza il ricorso alla forza e alla violenza. definiscono una versione flessibile delle fonti del diritto. consentono di salvaguardare la proprietà privata. riconoscono nella volontà divina il principio ultimo di ogni cosa.

Da un punto di vista tecnico la sovranità giuridica si sostanzia nei principi. di equità e giustizia. del primato della legge e della separazione dei poteri. del primato della legge e dell’autonomia degli enti locali. della coattività e della coercizione.

Secondo il modello individualistico. l’individuo non possiede una legittimazione intrinseca. lo Stato e il su diritto non hanno una legittimazione convenzionale. è reale solo lo Stato e, di conseguenza, l’individuo non ha alcuna legittimazione intrinseca. è reale solo l’individuo e, di conseguenza, lo Stato e il suo diritto non hanno alcuna legittimazione intrinseca ma, al più, convenzionale.

Sono stati individuati dei limiti alla concezione individualistica dello Stato?. Si, iL fatto che teorizzi uno Stato massimo. Si, il fatto che teorizzi uno Stato minimo. No. Si, il convenzionalismo non riesce affondare adeguatamente il monopolio della forza e, inoltre, lo Stato resta in una posizione di alterità.

Secondo la teoria individualistica lo stato ottimale dovrebbe essere quello che. interviene con l’esercizio del suo potere assicurando le condizioni della coesistenza. limita al massimo l’esercizio del suo potere e che in definitiva esiste unicamente per garantire le condizioni minimali della coesistenza. presenta i connotati di uno Stato massimo. coincide con lo Stato organicistico.

La prospettiva organicistica afferma che. ciò che è reale è solo l’individuo. lo Stato e il diritto hanno bisogno di legittimazione politica. lo Stato e il diritto non hanno bisogno di legittimazione politica, perché essi sarebbero a loro modo realtà originarie. lo Stato e il suo diritto sono realtà convenzionali.

Il bene comune. può essere determinato volontaristicamente. è necessario che sia oggettivamente determinabile. consiste nel garantire che ad un aumento di beneficio per la classe più ricca corrisponda un aumento di beneficio per i meno abbienti. può essere determinato in base alle preferenze e alle inclinazioni degli uomini.

Tom Bingham individua. i diritti umani del XXI secolo. i sei elementi in comune tra Stato di diritto e Rule of law. i tre elementi che definiscono lo Stato di diritto. otto elementi per definire la Rule of law.

Il concetto di Rechtsstaat teorizzato da Robert von Mohl nel 1831, era definito in contrapposizione con. lo Stato sociale. lo Stato assoluto. lo Stato repubblicano. lo Stato democratico.

Lo Stato di diritto è uno dei valori fondamentali dell'Unione,. sancito dall’art. 2 del trattato sull’Unione Europea. derivante da usi e consuetudini. sancito dall’art. 8 della CEDU. sancito dall’art. 20, comma 2, del trattato sull’Unione Europea.

La differenza tra la tradizione continentale e quella di common law, e quindi tra “Stato di diritto” e Rule of Law, è strettamente connessa. al modo di intendere lo Stato. al diverso modo di interpretare gli elementi costitutivi dello Stato. al diverso modo di concepire il rapporto tra diritto e democrazia. all’idea tradizionale di società.

In senso formale quale dei seguenti costituisce un elemento dello Stato di diritto. il principio di legalità. una presunzione in favore del restringimento delle libertà del singolo. l’arbitrarietà del potere esecutivo. la sottoposizione della Magistratura al potere esecutivo.

Il filosofo Joseph Raz individua degli elementi sintomatici dello Stato di diritto in. sottoposizione delle norme ai pubblici poteri. leggi in continuo cambiamento che seguano la contingenza del diritto e le preferenze dei governanti. leggi certe e giudici che amministrino la giustizia alle dipendenze del Governo. leggi lungimiranti, elastiche, chiare e stabili; indipendenza della magistratura; “giustizia naturale”; controllo di costituzionalità tribunali accessibili e agenzie per la prevenzione della criminalità che operino nel rispetto della legge.

Esponente della lettura “sostanzialista” della nozione di Stato di diritto è. G. Del Vecchio. J. Rawls. R. Dworkin. T. Hobbes.

Con “oligopolio della sovranità” si intende. la concentrazione del potere in capo a un singolo. la concentrazione della forza nelle mani di un dio mortale. la concentrazione della sovranità in capo ad alcuni stati. il principio di uguaglianza della sovranità.

La crisi della sovranità statale, in quanto crisi della sovranità popolare, trascina con sé. le regole giuridiche che governano lo Stato assoluto. le concezioni individualistica e organicistica di Stato. le forme statali della democrazia politica. le condizioni di eleggibilità e ineleggibilità.

Nella struttura gerarchica dell’ordinamento e nella soluzione monista data da Kelsen a creare l’unità e la coerenza dell’ordinamento è. norma primaria. norma di riferimento. norma secondaria. la Grundnorm.

In ogni sistema giuridico esistono regole sulla normazione, che Hart definisce. “norme di quarto grado”. “norme primarie”. “norme secondarie”. “norme di terzo grado”.

Riguardo alla questione della giurisprudenza, nel nostro ordinamento. non esiste un principio che vincola i giudici al “precedente”, come invece accade nei sistemi di common law. esiste un principio che vincola i giudici al “precedente”, come accade nei sistemi di common law. valgono le stesse regole dei sistemi di common law in merito al precedente vincolante. esiste il principio del precedente vincolante ma solo quando i giudici lo specificano in dispositivo.

Oggi il sistema delle fonti del diritto pone al vertice della gerarchia. la legge. la giurisprudenza. la consuetudine. la Costituzione.

Con “pluralismo giuridico stratificato” si fa riferimento. alla necessità di riconsiderare l’intero materiale normativo in modo orientato verso il diritto sovranazionale, europeo e internazionale. alla piramide descritta da Kelsen. solo alle fonti di diritto positivo nazionali. al pluralismo confessionale.

Nella Costituzione italiana, il rilievo non solo del diritto internazionale ma anche del diritto comunitario è testimoniato anche. dall’art. 139 Cost. dall’art. 111 Cost. dall’art. 4 Cost. dall’articolo 117 Cost.

L’articolo 2 Cost. apre all’inclusione dell’international human rights law, affermando che. «L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute». «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo […]». «L’Italia […] consente in condizioni di parità con altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni […]». «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo».

L’articolo 11 Cost. stabilisce che. «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo». «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo […]». «L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute». «L’Italia consente in condizioni di parità con altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni [e] promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».

L’articolo 10 Cost. afferma. «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo». «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo […]». «L’Italia […] consente in condizioni di parità con altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni […]». «L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute».

Grossi mette in relazione lo strettissimo legame tra la Costituzione e la società plurale, volendo riferirsi a una società. che neutralizza le diversità valorizzando l’appiattimento egualitario. che valorizza e tutela tutte le diversità che la rendono complessa e dove protagonisti sono i ricchi e i poveri, i potenti e gli inermi, i sapienti e gli ignoranti. che esalta le capacità e le competenze dei più abili non riservando spazio a agli infermi, i poveri, gli inermi, e così via. in cui trovano spazio solo i più deboli (i poveri, gli inermi, gli ignoranti).

Il concetto di autorità (nella concezione sostanziale) è. assimilabile a quello di autorità in senso formale. il concetto del bene comune e il modello di autorità è contraddistinto da relazioni asimmetriche di tipo ordinamentali. il concetto di superiorità di cui dispongono i governanti. il concetto del bene soggettivo e il modello di autorità è contraddistinto da relazioni simmetriche.

La distinzione tra auctoritas e potestas prende forma. nei sistemi di common law. nel contesto medioevale. nel passaggio storico dalla monarchia assoluta alla monarchia. parlamentare solo nel sistema politico odierno.

Oltre alla separazione dei poteri comunemente intesa, detta orizzontale o funzionale, si parla di una separazione dei poteri verticale o territoriale, con riferimento. all’ambito privatistico. alla distribuzione dell’esercizio delle funzioni pubbliche su più livelli territoriali. all’ambito economico. ai soli Comuni.

Per Montesquieu è la migliore forma di governo. la repubblica, dove il governo è affidato direttamente al popolo. la monarchia di tipo inglese, temperata dalla presenza di un parlamento e di una Costituzione. il dispotismo. la monarchia assoluta.

Il potere giudiziario. è il potere di rendere esecutive le norme ed è attributo al Governo. è attribuito ai giudici. è il potere di fare le leggi. è il potere di rendere esecutive le norme ed è attribuito al Parlamento.

Il potere esecutivo. è il potere di rendere esecutive le norme ed è attribuito al Parlamento. è attribuito ai giudici. è il potere di rendere esecutive le norme ed è attribuito agli organi che compongono il governo e, alle dipendenze di questo, la pubblica amministrazione. è il potere di fare le leggi. Spetta al Parlamento, nonché eventualmente ai parlamenti degli stati federati o agli analoghi organi di altri enti territoriali dotati di autonomia legislativa.

Il potere legislativo. è il potere di rendere esecutive le norme. È attribuito agli organi che compongono il governo e, alle dipendenze di questo, la pubblica amministrazione. è il potere di fare le leggi e spetta esclusivamente al Governo. è il potere di fare le leggi e spetta al Parlamento. è attribuito ai giudici.

Il principio della riserva di legge prevede che. ogni limite della sfera di libertà del cittadino debba realizzarsi nella forma della legge. ogni limite della sfera di libertà del cittadino debba realizzarsi nella forma del regolamento. ogni limite della sfera di libertà del cittadino sia tollerato solo se votato dalla maggioranza. ogni limite della sfera di libertà del cittadino debba realizzarsi solo quando strettamente necessario.

La teoria dei tre poteri è stata inoltre oggetto di revisioni. Jean-Jacques Rousseau. riteneva superflua la distinzione tra la creazione e l’applicazione delle leggi. riteneva superflua la distinzione tra potere esecutivo e potere giudiziario. rifiutava l’idea della rappresentanza politica, ritenendola una “falsa democrazia”. sosteneva l’idea della rappresentanza politica, ritenendola una “autentica democrazia.

Il costituzionalismo può intendersi come dottrina nel senso che. è sorto come risultato di un processo storico. si incentra sull’identificazione di un contenuto inerente ad ogni costituzione, in assenza del quale questa perde la propria natura. promuove astrattamente valori positivi. consiste nel rispettare la costituzione, nell’agire in conformità ai precetti e promuovere la loro vigenza.

Un elemento di critica di Ferrajoli nei confronti del costituzionalismo principialista è. la tesi della connessione necessaria tra diritto e morale. l’ingiustizia nel diritto. la tesi della separazione tra diritto e morale. l’ingiustizia del diritto.

Il costituzionalismo può intendersi come concetto storico, poiché. promuove astrattamente valori positivi. si incentra sull’identificazione di un contenuto inerente ad ogni costituzione, in assenza del quale questa perde la propria natura. è sorto come risultato di un lungo processo storico. consiste nel rispettare la costituzione, nell’agire in conformità ai precetti e promuovere la loro vigenza.

Il costituzionalismo può intendersi come virtù nel senso che. si incentra sull’identificazione di un contenuto inerente ad ogni costituzione, in assenza del quale questa perde la propria natura. è sorto come risultato di un processo storico. consiste nel rispettare la costituzione, nell’agire in conformità ai precetti e promuovere la loro vigenza. promuove astrattamente valori positivi.

La maternità del termine “neocostituzionalismo” è attribuita a. P. Calamandrei. J. Locke. I. Kant. S. Pozzolo.

Secondo Durkheim la solidarietà meccanica è quella che si verifica nelle società. in cui fortissima è la divisione del lavoro, ogni individuo e ogni gruppo svolge funzioni diverse. in cui il comando è nelle mani di un despota. con poca o nessuna divisione del lavoro, in cui le funzioni sono di solito lo stesso per tutte le persone, indipendentemente dal loro status o condizione sociale. in cui gli individui stanno insieme perché nessuno è autosufficiente.

“Stato sociale”, “Stato del benessere” o “Stato assistenziale” sono. termini usati per designare la visione dello Stato del Partito democratico. termini usati per designare lo Stato assoluto. termini differenti che rilevano sotto prospettive differenti. sinonimi.

L’assistenza sociale comprende l’insieme di attività promosse dallo Stato volte. a ottenere maggiori consensi elettorali. alla creazione di una rete di servizi accessibili per le holding. al superamento di determinate situazioni di bisogno e difficoltà, come povertà, emarginazione o devianza. a garantire il diritto allo studio cercando di eliminare le difficoltà di ordine economico a cui possono essere sottoposti i cittadini.

L'obiettivo principale dello Stato sociale è. garantire un reddito elevato. impedire forme di discriminazione tra le varie classi sociali. garantire un credito illimitato per la classe dirigente. assicurare la possibilità di accedere a taluni servizi, seppur ad un costo elevato, che non possono essere garantiti da privati.

Secondo Durkheim la solidarietà organica è quella che si verifica nelle società. in cui il comando è nelle mani di un despota. con poca o nessuna divisione del lavoro, in cui le funzioni sono di solito lo stesso per tutte le persone, indipendentemente dal loro status o condizione sociale. in cui il potere è centralizzato. in cui fortissima è la divisione del lavoro, ogni individuo e ogni gruppo svolge funzioni diverse.

Grozio ritiene di poter identificare il fondamento universale del diritto. nella ragione, criterio che ispira le azioni dei giusti governanti. nella guerra. nella difesa della Patria. nella natura stessa, e più esattamente nella natura umana.

Nel De iure Grozio sostiene la necessità di. regolamentare i rapporti fra gli stati. far emergere la potenza dell’impero. decretare la fine dello stato di natura. far emergere la potenza del papato.

L’autonomia e la libertà personale sono caratteristiche legate tra loro; eppure, non coincidono La libertà personale è. collegata ai moventi dell’azione a ciò che mi spinge ad agire o non agire in un certo modo. la capacità di agire da un punto di vista pratico ovvero come assenza di impedimenti esterni all’azione. un soggetto privato della libertà personale non è più autonomo potere ancora essere autonomo. identificabile con l’autonomia.

La differenza tra un’azione autonoma e un’azione condizionata sta nella capacità. nell’accettazione dell’impossibilità di agire altrimenti. nella possibilità di agire altrimenti. oggettiva di valutare irrazionalmente gli impulsi o gli stati mentali che ci animano elaborando un giudizio pratico su essi. soggettiva di valutare razionalmente gli impulsi o gli stati mentali che ci animano elaborando un giudizio pratico su essi.

L’autonomia è. la capacità di un soggetto di dare a se stesso leggi che ne regolano il comportamento. autarchia. anarchia. l’assenza di norme da osservare inderogabilmente.

Nell’autonomia Kant vede il bene morale che coincide con. la perizia. l’imperativo esterno. la cattiva volontà. la buona volontà.

L’imperativo categorico, nella visione kantiana, presuppone. che il bene esista e che esso possa essere voluto nella sua oggettività. che il bene esista e che esso, nonostante ciò, non possa essere voluto nella sua oggettività. che il bene non esista e che esso possa essere voluto nella sua oggettività. che il bene non esista e che esso non possa essere voluto nella sua oggettività.

Kant ritiene che l’arbitrio indichi. una volontà carente di senso. una volontà soggettiva che non ha il dovere di motivare eticamente se stessa. una volontà radicata nella dimensione più esterna e pubblica della soggettività umana. l’imperativo categorico.

Il libertarianismo. è il pensiero che lo Stato debba lasciare assoluta libertà economica. è il pensiero secondo cui lo Stato dovrebbe limitarsi di fronte ai diritti dei cittadini. è una dottrina politica che accentua la libertà individuale all’interno del sistema, anteponendo questa stessa libertà alla legge e allo Stato. è una dottrina secondo cui la totale libertà dell’individuo è il più alto fine politico raggiungibile.

Il libertarismo. è una dottrina secondo cui la totale libertà dell’individuo è il più alto fine politico raggiungibile. è il pensiero secondo cui lo Stato dovrebbe limitarsi di fronte ai diritti dei cittadini. è una dottrina politica che accentua la libertà individuale all’interno del sistema, anteponendo questa stessa libertà alla legge e allo Stato. è il pensiero che lo Stato debba lasciare assoluta libertà economica.

Il liberismo. è il pensiero secondo cui lo Stato dovrebbe limitarsi di fronte ai diritti dei cittadini. è il pensiero che lo Stato debba lasciare assoluta libertà economica. è una dottrina politica che accentua la libertà individuale all’interno del sistema, anteponendo questa stessa libertà alla legge e allo Stato. è una dottrina secondo cui la totale libertà dell’individuo è il più alto fine politico raggiungibile.

Il liberalismo. è il pensiero che lo Stato debba lasciare assoluta libertà economica. è una dottrina politica che accentua la libertà individuale all’interno del sistema, anteponendo questa stessa libertà alla legge e allo Stato. è una dottrina secondo cui la totale libertà dell’individuo è il più alto fine politico raggiungibile. è il pensiero secondo cui lo Stato dovrebbe limitarsi di fronte ai diritti dei cittadini.

La dignità umana è la massimizzazione delle scelte esistenziali nel senso che. minori saranno le possibilità di scelta offerte al soggetto per descriversi nel modo più vicino alla sua sensibilità, maggiore sarà la possibilità che gli si offre di vivere una vita degna. maggiori saranno le possibilità di scelta offerte al soggetto per descriversi nel modo più vicino alla sua sensibilità, maggiore sarà la possibilità che gli si offre di vivere una vita degna. solo chi compie un numero elevato di scelte può definirsi degno. maggiori saranno le possibilità di scelta offerte al soggetto per descriversi nel modo più vicino alla sua sensibilità, minore sarà la possibilità che gli si offre di vivere una vita degna.

Per Kant dignità significa che. occorre aiutare il prossimo anche laddove ciò comporterebbe un aggravio di sacrifici. l’uomo deve abbandonarsi ai suoi impulsi e ritrovare l’armonia con se stesso. l’uomo è un essere capace di agire nel rispetto di leggi morali. È l’uomo in quanto capace di moralità ad avere dignità. l’uomo è un essere incapace di agire nel rispetto di leggi morali e pertanto va guidato dallo Stato.

Norberto Bobbio riconduce i concetti di libertà negativa e libertà positiva. rispettivamente, al concetto di libertà per e libertà da. a due differenti principi di autodeterminazione. al medesimo principio di autodeterminazione. a due istanze ontologicamente diverse, spesso contrapposte.

La libertà negativa si configura come. intervento attivo solo da parte dell'autorità, in relazione alle determinazioni della propria volontà. negazione della libertà. intervento attivo da parte di terzi ed in particolare dell'autorità, in relazione alle determinazioni della propria volontà. non impedimento, da parte di terzi ed in particolare dell'autorità, in relazione alle determinazioni della propria volontà.

La libertà positiva si rivela come. possibilità di contribuire alla determinazione pubblica dei limiti alla libertà stessa. non impedimento, da parte di terzi in relazione alle determinazioni della propria volontà. non impedimento, da parte di terzi e dell'autorità, in relazione alle determinazioni della propria volontà. non impedimento, da parte dell'autorità, in relazione alle determinazioni della propria volontà.

Isaiah Berlin individuava due aree semantiche fondamentali del concetto di libertà: una relativa al libero arbitrio e una relativa ai pubblici poteri. una relativa al libero arbitrio e una relativa alla libertà politica. una relativa alla libertà attiva e una relativa alla libertà passiva. una relativa al libero arbitrio e una relativa alla libertà di comunicazione.

Dworkin ritiene che i diritti di libertà come postulato fondamentale della vita derivino. dalla presa di coscienza che nessun uomo è pienamente libero. dall’assunzione della solidarietà come fondamento di una buona società. dalla presa di coscienza che non possano considerarsi liberi i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà. dall'assunzione dell'eguaglianza.

Isaiah Berlin descrive il libero arbitrio come. il dovere di agire secondo la propria legge morale. il potere di imperio. la facoltà collettiva di scegliere di agire in conformità al bene comune. la facoltà individuale di volere, scegliere e agire senza costrizioni esterne e interne.

Un criterio per tracciare un confine fra diritti disponibili e diritti indisponibili è distinguere l'ambito privato dall'ambito pubblico, nel senso che. si ritengono assolutamente indisponibili i diritti patrimoniali di cui siano titolari i singoli individui e generalmente disponibili quelli che appartengono allo Stato. si ritengono generalmente indisponibili i diritti patrimoniali di cui siano titolari i singoli individui e generalmente disponibili quelli che appartengono allo Stato. si ritengono generalmente disponibili i diritti patrimoniali di cui siano titolari i singoli individui e generalmente indisponibili quelli che appartengono allo Stato. si ritengono generalmente indisponibili i diritti patrimoniali di cui siano titolari i singoli individui e assolutamente disponibili quelli che appartengono allo Stato.

I diritti fondamentali della persona, tutelati a livello costituzionale anzitutto dall'art. 2 e qualificati come "inviolabili", hanno le caratteristiche. dell'alienabilità, imprescrittibilità e indisponibilità. dell'inalienabilità, imprescrittibilità e disponibilità. dell'inalienabilità, imprescrittibilità e indisponibilità. dell'inalienabilità, prescrittibilità e indisponibilità.

Un abuso del diritto si verifica laddove l'ordinamento. gode di un diritto al posto del soggetto titolare. considera antigiuridica una condotta punendola con una sanzione amministrativa, civile e penale. pur attribuendo in via generale al soggetto un potere, consideri -per qualche ragione- antigiuridiche alcune delle condotte attraverso le quali il soggetto esercita il suo potere. pur attribuendo al soggetto un diritto, gli riconnette uno speculare dovere.

Con la formula “abuso del diritto” si indica. un utile sproporzionato attribuito al singolo. un limite interno all’esercizio di un diritto. un vantaggio arbitrario attribuito al singolo. un limite esterno all’esercizio di un diritto.

Un criterio idoneo a confutare un'interpretazione formalistica del principio di autodeterminazione è quello. dell'ordine pubblico. della sicurezza nazionale. dell’obbligo. della sicurezza materiale.

Le pratiche sociali sono. il prodotto dell'insieme di eventi casuali che si verificano nel corso del tempo. le amicizie e gli affetti. dotate del carattere della temporaneità. quelle relazioni fra i soggetti non meramente casuali ma tipizzate e riconoscibili come tali.

Il principio di autodeterminazione dei Popoli sancisce. il diritto di un popolo sottoposto a dominazione straniera ad ottenere l'indipendenza, associarsi a un altro stato o comunque a poter scegliere autonomamente il proprio regime politico. il dovere di scegliere la propria lingua ufficiale. il dovere di un popolo di non scegliere una religione di Stato. il dovere di un popolo sottoposto a dominazione straniera ad assoggettarsi ad esso.

Oggi, l'autodeterminazione dei popoli. è formalmente riconosciuta come diritto umano fondamentale dalla più importanti convenzioni giuridiche internazionali sui diritti umani. non è ancora formalmente riconosciuta come diritto umano fondamentale. è posta a presidio solo dei Paesi del Terzo Mondo. è riconosciuta come diritto umano fondamentale solo dalla giurisprudenza.

Il medico Ippocrate di Cos, sostenendo che era necessario ricercare la cooperazione del paziente per vincere la malattia, anticipava il criterio che attualmente viene chiamato. alleanza terapeutica. medicina difensiva. paternalismo medico. autodeterminazione.

L’imperativo categorico, kantianamente inteso, è. l’idea della volontà di ogni essere di istituire una legge universale e sottoporsi ad essa. l’idea della volontà di ogni essere di non sottostare ad alcuna legge. il diritto naturale. l’idea della volontà di ogni essere di istituire una legge universale e di fare in modo che gli altri si sottopongano ad essa.

In campo biomedico, il rispetto dell’autonomia obbliga i professionisti. solo a comunicare le informazioni al paziente. ad arruolare soggetti sani per le sperimentazioni cliniche. a comunicare le informazioni al paziente, ad accertare la comprensione e la volontarietà, a garantire un’adeguata formazione delle decisioni. a tentare di convincere il paziente dell’utilità dell’intervento chirurgico o del trattamento sanitario.

Come intuito da Aristotele, la volontà rende l’uomo autore dei suoi atti. Condizione della volontarietà dell’azione è che essa. non sia sottoposta a costrizione. sia sottoposta a costrizione. non sia sottoposta ad alcun limite. sia dettata da ignoranza.

02. L’autonomia come autodeterminazione può essere intesa in senso minimale come. il massimo dispiegamento possibile delle proprie capacità razionali e volizionali. tentativo di esercitare il diritto di autodeterminazione. quel livello minimo di esercizio delle capacità razionali per cui si può dire che l’individuo agisce liberamente ed è responsabile delle proprie azioni. un fine cui tendere.

Joseph Fletcher nel 1954 pubblicò Medicine and Morals. In questo saggio egli affermava come principi per l’azione nel campo medico. la scelta personale come valore secondario e l’autorevolezza del medico. la scelta personale come valore morale supremo e la lotta contro la natura come la missione più liberatoria della medicina. la scelta del medico come valore morale supremo e la lotta contro la natura come la missione più liberatoria della medicina. la scelta del medico come valore morale supremo e la lotta contro la malattia.

Nel campo medico, al modello etico paternalistico si è sostituito. il modello extracontrattuale. il modello etico della responsabilità. il modello “maternalistico”. il modello etico “contrattuale.

Quando il rapporto medico–paziente era caratterizzato da un’etica medica paternalistica, la relazione che si veniva ad istaurare era. contraddistinta da un atteggiamento di sfiducia del paziente nei confronti del sanitario. contraddistinta da menefreghismo da parte del medico. palesemente asimmetrica, squilibrata. simmetrica ed equilibrata.

Il principio per il quale solo il consenso espresso giustificava moralmente la ricerca sui soggetti umani e che “nella ricerca medica gli interessi della scienza e quelli della società non devono mai prevalere sul benessere del soggetto” venne inserito per la prima. nella Convenzione di Ginevra del 1949. nel Codice Napoleonico del 1804. nel Trattato di Maastricht del 1992. nella Dichiarazione di Helsinki del 1964.

Il principio di autonomia del paziente può essere sintetizzato come. il diritto per ogni paziente di partecipare a ogni atto medico o di rifiutarlo, di scegliere se sottoporsi o meno alla cura e ai protocolli previsti, dopo essere stato debitamente informato degli scopi e del percorso dei trattamenti. il dovere del medico di concedere al paziente la possibilità di scegliere a quale anestesia essere sottoposto in caso di intervento chirurgico. il diritto per ogni paziente, nel caso di intervento chirurgico, di essere informato delle abilità, conoscenze e competenze di coloro che lo opereranno. il diritto per ogni paziente di partecipare a ogni atto medico o di rifiutarlo, di scegliere se sottoporsi o meno alla cura e ai protocolli previsti, dopo che si sia autonomamente informato sul web degli scopi e del percorso dei trattamenti.

Emmanuel Mounier caratteristica fondamentale dell’essere umano è. la sopraffazione. la comunicazione. l’indifferenza. la sfiducia nei confronti del prossimo.

Mounier elenca gli ostacoli che rendono difficile l’instaurarsi della relazione, che si possono applicare alla relazione tra medico e paziente. In primo luogo,. l’incapacità di scegliere. l’indecisione. il bisogno di informarsi e consultarsi. il bisogno di possedere e sottomettere.

Tra gli ostacoli che rendono difficile l’instaurarsi della relazione tra medico e paziente Mounier individua anche. i limiti conoscitivi del paziente. la libertà dei pazienti. la saccenteria del professionista. lo spirito di competizione.

L’ambito del rapporto tra medico e paziente trova il suo primo principio di riferimento nel Codice di deontologia medica, nel quale in generale si afferma. il dovere del paziente di ascoltare i suggerimenti del professionista, salvo poi autodeterminarsi secondo le proprie convinzioni. il dovere del medico di rispettare i diritti fondamentali della persona, qualunque sia la sua condizione. il dovere del medico di rispettare le volontà dei parenti del paziente. il diritto del medico di rispettare i diritti fondamentali della persona, qualunque sia la sua condizione.

H. T. Engelhardt sostiene che la libertà come capacità di scegliere si configuri come. la volontà di indicare un soggetto che farà le scelte al posto mio. la volontà di cedere la propria libertà ad altri. la capacità di compiere una scelta razionale tra più alternative. la capacità di compiere una scelta irrazionale tra più alternative.

Per Mill l’autonomia si configura. come difesa delle scelte individuali, col solo limite del danno che possa derivarne ad altri. come baluardo contro ogni forma di strumentalizzazione che l’uomo faccia dell’uomo. come difesa delle scelte individuali, senza alcun limite. come criterio amorale.

Nel caso in cui il paziente sia minorenne ovvero incapace di intendere e di volere. il valido consenso dovrà esser prestato da chi ne esercita la potestà. il valido consenso dovrà esser prestato dal medico. si può prescindere dal consenso informato. si deve prescindere dal consenso informato.

L’obbligo di acquisizione di un valido consenso informato vale. solo per i trattamenti sanitari e gli interventi. chirurgici solo per i capaci di intendere e di volere. anche per le sperimentazioni. cliniche solo in urgenza.

Nel noto caso Montgomery v. Lanarkshire Health Board, la Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito. la facoltà del medico di omettere al paziente quei rischi che avrebbero potuto incidere sulle sue scelte terapeutiche. un dovere del paziente di informare il medico delle sue pregresse malattie. un dovere del medico di informare il paziente dei soli rischi che ritiene rilevanti. un dovere del medico di informare il paziente di tutti quei rischi connessi al trattamento medico che possano, una volta svelati al paziente, incidere sulle sue scelte terapeutiche.

L’articolo 32 della Costituzione stabilisce. il principio secondo cui la persona cosciente e capace, bisognosa di cure mediche, può essere sottoposta passivamente a qualsiasi trattamento sanitario. il principio secondo il medico è legittimato ad agire anche in assenza di una manifestazione di volontà del paziente che si affida alle sue cure. l'inviolabilità della libertà personale. che nessuno può essere sottoposto a un trattamento sanitario contro la sua volontà.

Per il medico sussiste un obbligo diretto all’informazione al paziente, nonché all’acquisizione del consenso informato, e tale obbligo ha natura. anche deontologica. extracontrattuale. esclusivamente morale. solo contrattuale.

documenti con i quali una persona capace esprime la sua volontà circa i trattamenti ai quali desidererebbe o no essere sottoposta nel caso in cui non fosse più in grado di esprimere il proprio consenso o il proprio dissenso informato sono. le disposizioni testamentarie. P.M.A. le dichiarazioni anticipate di trattamento. le PAT.

Tra le dichiarazioni anticipate possono annoverarsi. quelle che siano in contraddizione col diritto positivo. quelle che siano in contraddizione con la deontologia medica ma in linea col diritto positivo. quelle che siano in contraddizione con le norme di buona pratica clinica ma in linea col diritto positivo. solo quelle che non contrastino col diritto positivo, con la deontologia medica e con le norme di buona pratica clinica.

Il Comitato Nazionale per la Bioetica il 18 dicembre 2003 ha reso un parere su un importante tema di bioetica. identità e statuto dell’embrione umano. le dichiarazioni anticipate di trattamento. le neuroscienze. la procreazione medicalmente assistita.

Il consenso, oltre ad essere informato, deve essere manifesto, nel senso che. sia espresso dal soggetto che, ricevuta correttamente e completamente l’informazione, sia capace di intendere e di volere. la manifestazione di volontà deve essere esplicita ed espressa in modo inequivocabile e non può mai essere presunta. ha titolo ad esprimere il consenso esclusivamente il paziente, salvi i casi di consenso espresso da altri soggetti per minorenni e interdetti e per le persone sottoposte ad una amministrazione di sostegno. deve essere riferito allo specifico atto sanitario proposto.

Il consenso deve essere informato, nel senso che si devono rispettare le caratteristiche di una corretta informazione che, a sua volta, deve essere comprensibile, ossia. adeguata alla condizione di salute, psicologica, culturale e linguistica del paziente. non falsamente illusoria. basata su fonti validate o che godano di una legittimazione clinico-scientifica. espressa con linguaggio semplice e chiaro.

Il consenso deve essere informato, nel senso che si devono rispettare le caratteristiche di una corretta informazione che, a sua volta, deve essere obiettiva, ossia. non falsamente illusoria. adeguata alla condizione di salute, psicologica, culturale e linguistica del paziente. espressa con linguaggio semplice e chiaro. basata su fonti validate o che godano di una legittimazione clinico-scientifica.

Il consenso, oltre ad essere informato, deve essere personale, nel senso che. deve essere riferito allo specifico atto sanitario proposto. ha titolo ad esprimere il consenso esclusivamente il paziente, salvi i casi di consenso espresso da altri soggetti per minorenni e interdetti e per le persone sottoposte ad una amministrazione di sostegno. sia espresso dal soggetto che, ricevuta correttamente e completamente l’informazione, sia capace di intendere e di volere. la manifestazione di volontà deve essere esplicita ed espressa in modo inequivocabile e non può mai essere presunta.

L’etica delle virtù intende il soggetto. come membro di una comunità che condiziona fortemente le decisioni del soggetto. come membro di una comunità, dalla quale trae le proprie convinzioni, e alla quale contribuisce con il proprio comportamento. come individuo isolato che sceglie autonomamente. come entità astratta.

Le teorie liberali e libertarie si basano sull’idea che la bioetica sia. una scienza. una disciplina filosofica. una forma di etica pubblica che riguarda prevalentemente le questioni di giustizia. una forma di filosofia che esamina prevalentemente temi che hanno ad oggetto soggetti vulnerabili.

La teoria dei principi è un paradigma bioetico che ha avuto un enorme impatto nell’applicazione in campo sanitario e postula. i principi di autonomia, beneficialità, maleficienza, giustizia. i principi di giustizia e solidarietà. i principi di autonomia, non-beneficialità, non-maleficienza, giustizia. i principi di autonomia, beneficialità, non-maleficienza, giustizia.

In ambito bioetico Hare difende una. la teoria dei principi. l’etica della virtù. prospettiva utilitarista. le teorie liberali.

La prospettiva meccanicistica del modo di intendere la vita. sostiene che il vivente sia animato da un principio superiore rispetto alla materia inerte. è auspicabile una riflessione filosofica che ha per oggetto la vita stessa. sostiene il vivente qualitativamente superiore rispetto al non vivente. scorge tra vivente e non vivente solo una differenza quantitativa e non qualitativa, dovuta a una maggiore o minore complessità a livello meramente fisico-chimico.

Aristotele, il più tipico rappresentante del vitalismo riconosce tre diversi gradi di anima. L’anima sensitiva era caratteristica. dell’uomo. degli esseri inanimati. delle piante. degli animali.

Dall’estratto dell’intervista col filosofo Jürgen Habermas ed il teorico del diritto Klaus Günther (Diritti fondamentali: “Nessun diritto fondamentale vale senza limiti”) emerge che. i diritti fondamentali non possono mai essere limitati. ogni limitazione della libertà sarebbe inappropriata. i diritti fondamentali possono essere limitati arbitrariamente e anche più di quanto sia assolutamente necessario. nessun diritto è privo di limiti.

Max Weber formulò l’etica della responsabilità. Secondo Weber chi agisce. non deve preoccuparsi delle conseguenze. è responsabile solo delle sue intenzioni e anche delle conseguenze. non può ritenersi responsabile solo delle sue intenzioni ma anche delle conseguenze. deve preoccuparsi delle conseguenze imprevedibili della sua azione.

Linnda Caporeal ha definito il tecnomorfismo già nel 1986 come. la riduzione delle capacità cerebrali umane nell’adattamento al linguaggio dei computer. la conoscenza della tecnica. la riduzione dell’essere umano alla tecnica. ciò che dà forma alla cultura.

Secondo Agazzi «la fiducia illimitata, l’ottimismo incrollabile, l’approvazione incondizionata […] della scienza e della tecnologia» erano stati sostituiti «da un atteggiamento piuttosto diffuso di diffidenza, paura» che conduceva. dall’antiscienza allo scientismo. all’indifferenza nei confronti della scienza e della tecnica. dallo scientismo all’antiscienza. dallo scientismo all’indifferenza.

Schopenhauer definisce “le vie di liberazione dal dolore”. L’esperienza morale. deriva dalla ragione. deriva da una condivisione della propria condizione con gli altri, dalla partecipazione empatica ai dolori altrui, che sgorga da un sentimento di pietà. si attua attraverso la castità, la povertà, il digiuno, è l'esperienza del nulla, che permette di raggiungere uno stato d'animo paragonabile al Nirvana. è una forma libera, idealista, contemplativa.

Schopenhauer definisce “le vie di liberazione dal dolore”. L’esperienza ascetica. dalla partecipazione empatica ai dolori altrui, che sgorga da un sentimento di pietà è una forma libera, idealista. non deriva dalla ragione, ma da una condivisione della propria condizione con gli altri,. si attua attraverso la castità, la povertà, il digiuno, è l'esperienza del nulla, che permette di raggiungere uno stato d'animo paragonabile al Nirvana. è una forma contemplativa.

Le etiche kantiane e personaliste che pongono il valore morale dell’uomo rispettivamente nella sua razionalità e nella esistenza in vita. consentono che sia il dolore a ridurre il valore della vita. mostrano mancanza di fiducia verso la società. mostrano mancanza di fiducia verso l’essere umano. non consentono che sia il dolore a ridurre il valore della vita.

Quando si parla di dolore in bioetica, si intende innanzitutto. il dolore immaginario. la coscienza del dolore. lo stato del dolore in sé. il dolore in astratto.

Schopenhauer definisce “le vie di liberazione dal dolore”. L’esperienza estetica. è una forma libera, idealista, contemplativa. è l'esperienza del nulla, che permette di raggiungere uno stato d'animo paragonabile al Nirvana. si attua attraverso la castità, la povertà, il digiuno. deriva da una condivisione della propria condizione con gli altri, dalla partecipazione empatica ai dolori altrui, che sgorga da un sentimento di pietà.

L’eutanasia passiva è. l’impiego di mezzi per alleviare le sofferenze, i quali possono tuttavia – come effetto secondario – abbreviare la vita. l’impiego di mezzi che determinano la morte della persona. l’omicidio mirato a ridurre le sofferenze di un’altra persona. la rinuncia ad avviare o sospensione di terapie di sostentamento vitale.

Il dualismo classico, con Platone, Aristotele, sant’Agostino e san Tommaso,. afferma l’esistenza del binomio anima-corpo. sostiene che esiste solo ciò che è visibile. non riconosce realtà a nulla che non sia fisico. sostiene che esiste solo ciò che osservabile e quantificabile scientificamente.

Come tutte le scienze empiriche, le nuove neuroscienze procedono con. il metodo induttivo. il metodo deduttivo. il metodo riduttivo. il metodo metempirico.

J. Eccles sottolinea come le teorie dominanti sul rapporto mente-cervello accettate oggi dai neuroscienziati siano puramente materialistiche, nel senso che. considerano rilevante solo la coscienza. attribuiscono completo dominio al cervello. considerano rilevante solo la percezione della propria identità psiconervosa. attribuiscono completo dominio alla coscienza.

Secondo il determinismo tutti i fenomeni del mondo sono collegati l’un l’altro e si verificano secondo un ordine necessario e invariabile. ci sarebbero conseguenze negative se tale ordine non venisse rispettato. il che esclude la presenza del libero arbitrio. il che indica la presenza del libero arbitrio. il che nulla dice in merito alla posizione sul libero arbitrio.

Secondo la frenologia tutte le funzioni psichiche avrebbero una localizzazione celebrale. che tuttavia non consentirebbe la determinazione dei caratteri psichici dell’individuo. cui corrisponderebbero dei rilievi sulla teca cranica. analizzabili grazie ad una risonanza magnetica. permanente.

Spinoza rifiuta la distinzione cartesiana tra pensiero (spirito) ed estensione (materia), affermando che. tutto ciò che esiste può essere ricondotto a una sola sostanza, che egli chiamò Dio o Natura. l’unica distinzione rilevante fosse quella tra Dio e Natura. tutto ciò che esiste può essere ricondotto a una sola sostanza, che egli chiamò Materia. tutto ciò che esiste può essere ricondotto a una sola sostanza, che egli chiamò Mente.

Il primo tentativo di investigare volizione e libero arbitrio attraverso il paradigma neuroscientifico è ascrivibile ai noti studi di. Kelsen. Cartesio. McIntyr. Libet.

Aristotele, nell’Etica Nicomachea spiega che un’azione per essere volontaria deve rispettare la condizione epistemica,. e nessun’altra condizione. per la quale l’azione deve essere originata dall’agente. per la quale l’agente deve essere consapevole di ciò che sta scegliendo o compiendo. per la quale l’azione deve dipendere dall’agente.

Mill si interroga sulla natura e sui limiti del potere che la società può esercitare sull’individuo e risponde formulando il principio del danno, per cui. l’intervento della società è sempre giustificato. l’intervento della società sarebbe giustificato solo quando la condotta di un individuo è tale da nuocere agli altri. la società ha il diritto di definire che cosa sia bene per un individuo. l’individuo può e deve essere costretto a fare o non fare qualcosa.

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