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FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO (1di7)

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FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO (1di7)

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CAPITOLI 1-6

Creation Date: 2025/10/18

Category: Others

Number of questions: 60

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Per gli Stoici il linguaggio umano è fatto di: segni convenzionali, ma discende direttamente dal Logos divino. sillogismi. termini pre-esistenti all'uomo. segni naturali.

Nel dialogo "Cratilo" Platone conclude che. vi è una corrispondenza naturale tra nomi e cose. i nomi sono convenzionali, ma esprimono l'essenza delle cose. i nomi non sono convenzionali. i nomi sono pure convenzioni.

Le riflessioni filosofiche sul linguaggio ebbero origine. nel novecento. nel mondo asiatico. nella tradizione giudeo-cristiana. nel mondo greco soprattutto a seguito l'invenzione della scrittura.

Gli elementi basilari della struttura del linguaggio verbale sono: fonemi, morfemi. fonemi, frasi. fonemi, morfemi, parole, frasi. parole, frasi.

L'afasia è una sindrome causata da lesioni cerebrali: non hanno effetti ben precisi sulla produzione e sulla comprensione del linguaggio. hanno effetti ben precisi sulla produzione e sulla comprensione del linguaggio. hanno effetti in tutte le facoltà. non hanno effetti sull'apparato fonologico, sintattico, semantico.

Nella rivelazione ebraico-cristiana, nel libro della Genesi. Dio dà all'uomo la facoltà di creare. Dio crea attraverso il linguaggio. Dio è trinitario. Gesù è il Logos.

Per Aristotele i concetti. sono termini stabiliti dall'uomo. sono segni. non sono pre-esistenti all'uomo. rimandano agli universali che esistono in natura.

Nel Nuovo Testamento Gesù Cristo è il Logos, la Parola vivente: che era presente sin dal principio e per mezzo di Lui sono state create tutte le cose. che non era presente sin dal principio ma si è incarnato in un dato momento storico. poichè l'essere è il linguaggio appartengono a Dio. che ha usato il linguaggi oper far capire agli uomini l'amore di Dio.

Eraclito attribuisce al logos uno specifico significato: Il logos è il vero discorso. il logos è la vera dottrina. il logos è la vera realtà delle cose. Il logos è al tempo stesso il vero discorso, la vera dottrina e la vera realtà delle cose.

Il primato attribuito, nello studio del linguaggio alla langue. frutti degli studi di L.Wittgenstein. è la centralità dell'orientamento ermeneutico-filosoficco. è acquisizione di Ferdinad de Saussure. è lo studio di J. Austin.

Secondo la psicologia materialista la coscienza è.. passiva. una proprietà interiore della vita spirituale. immutabile. la forma più elevata di rispecchiamento della realtà.

Viene definito il "Mozart della psicologia". Lurija. Vygotskij. Zaporozec. Leont'ev.

La diffusione in Italia della scuola di Vygotskij e Laurija è merito di. D. Salmaso. M. Cecchini. M. S. Veggetti. L. Mecazzi.

La psicologia sovietica afferma che. l'evoluzione della psiche umana non viene condizionata tanto dalle leggi biologiche quanto da quelle storico-culturali. l'evoluzione della psiche umana viene condizionata solo dalle leggi biologiche. l'evoluzione della psiche umana viene condizionata dal contesto sociale. l'evoluzione della psiche umana viene condizionata tanto dalle leggi biologiche quanto da quelle storico-culturali.

Il linguaggio intensifica le connessioni con. la società. le zone frontali come strumento per l'attività intellettuale. la storia. il cervello.

Secondo Vygotskij il bambino. acquisisce competenze in modo individuale. acquisisce il linguaggio dalla famiglia. sin dai primi passi del suo sviluppo si trova sotto l'influsso dei rapporti sociali. non è inserito nella storia.

Nel testo "La storia sociale dei processi cognitivi" Lurija. raccoglie le ricerche effettuate nelle regioni più remote dell'Uzbekistan. raccoglie le ricerche effettuate nel 1961-62. presenta il lavoro sperimentale progettato da Leont'ev. raccoglie le ricerche effettuate nelle regioni più remote della Romania.

La metodologia di Lurija si articolava in diverse fasi tra cui. effettuare conversazioni individualmente. imporre domande e risposte alla popolazione. venivano somministrate prove improvvisate. stringere relazioni amichevoli con la popolazione oggetto di indagine.

La ricerca di Lurija. è una semplice osservazione. è una analisi attenta. non è una semplice osservazione. una completa esplorazione psicologico-sperimentale.

Le forme più importanti dei processi cognitivi sono. deduzione e ragionamento. percezione e generalizzazione. percezione e generalizzazione, deduzione e ragionamento, immaginazione e analisi della propria vita interiore. immaginazione e analisi della propria vita interiore.

In Grecia la scrittura comparve: nell'VIII se. a. C. nel VII sec. a. C. nel V sec. a. C. nel VI sec. a. C.

Divide la storia dalla preistoria: la scoperta del fuoco. la comparsa dell'Homo sapiens. l'invenzione della scrittura. la nascita di Cristo.

"Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone" è stato scritto da: Milman Parry. Walter Ong. Marshall McLuhan. Eric Alfred Havelock.

Ha scritto "La galassia Gutenberg: nascita dell'uomo tipografico": Eric Alfred Havelock. Walter Ong. Walter Ong. Milman Parry.

Havelock definisce i poemi omerici una "enciclopedia tribale" : perché presentano di tutti gli schemi e le forme di comportamento da osservare. perché presentano la tradizione culturale orale. perché erano un esempio di vita di una civiltà non alfabetizzata. perché permettevano la conservazione dell'identità culturale.

I poemi omerici, Iliade e Odissea: sono stati scritti nel V sec. a.C. da Omero. sono stati scritti nel VI secolo a. C. sotto la tirannide di Pisistrato. sono stati scritti direttamente senza mai essere stati trasmessi oralmente. sono un'opera insignificante per la cultura del tempo.

Nel saggio "Gli strumenti del comunicare", McLuhan introduce il concetto di: "tecnologia globale". "scrittura globale". "enciclopedia globale". "villaggio globale".

Il termine oralità indica: tutto ciò che si tramanda a voce. ciò che è scritto e ciò che si tramanda oralmente. ciò che appartiene al passato. solo ciò che è scritto.

Il discorso ritmico: era il modo per memorizzare. era fondato su una sapiente alternanza della ripetizione e della differenza. non era finalizzato ad una compartecipazione patetica ed emotiva dell'ascoltatore. serviva al cantore per esibirsi.

Elabora la "teoria dell'oralità": Eric Alfred Havelock. Milman Parry. Walter Ong. Marshall McLuhan.

Sono l'embrione della cosiddetta "scuola di Toronto": Marshall McLuhan, Eric Havelock, Harold Innis. Eric Havelock, Harold Innis, Walter Ong. Marshall McLuhan, Eric Havelock, Walter Ong. Marshall McLuhan, Walter Ong, Harold Innis.

Nelle culture orali la conoscenza avviene: tramite la lettura. tramite l'ascolto. tramite l'esperienza quindi, attraverso l'imitazione. tramite i cantori.

Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola è stato scritto da: Milman Parry. Walter Ong. Marshall McLuhan. Walter Ong.

Il brainframe è: una disposizione del cervello umano. una nuova tecnologia. una struttura di percezione e interpretazione fisiologica, cognitiva e sensoriale della realtà. un nuovo media.

Secondo Ong, le somiglianze tra oralità primaria e secondaria sono: il senso della comunità, la concentrazione sul momento presente e l'utilizzazione di formule. la mistica partecipatoria e la ripetizione. il senso della comunità. l'uso di formule ripetitive.

Nelle culture orali, la parola è azione perché: cantori si esprimevano ad alta voce. la parola non era solo parlata, ma era agita. la parola ha il potere di agire sulle menti. si tramandavano le gesta umane.

Ong definisce la fase attuale oralità di ritorno: per una riscoperta del linguaggio orale. per un nuovo senso di comunità. per l'uso della parola. poichè dominata dagli strumenti della tecnologia che hanno radicalmente trasformato i criteri di scambio delle informazioni.

Il termine brainframe è stato coniato da: Marshall McLuhan. Derrick de Kerckhove. Milman Parry. Harold Innis.

Ong definisce "oralità primaria": quella della prima infanzia. quella che precede storicamente l'invenzione della scrittura. la prima fase della scrittura. la parola-azione.

Nei popoli senza scrittura: non venivano trasmesse le conoscenze. la trasmissione della cultura avveniva verbalmente e veniva fissata nella memoria. non abbiamo testimonianze. non si può parlare di cultura.

La comunicazione: un atto di compartecipazione. un atto del destinatario. un atto dell'emittente. si identifica col contenuto del messaggio.

La comunicazione non verbale: può essere evitata. è ritenuta inaffidabile. di solito precede quella verbale. usa formule ripetitive.

Nel modello di Jakobson i principali canali comunicativi sono: canale uditivo-vocale e canale visivo-cinesico. canale motorio-tattile e canale visivo-cinesico. canale uditivo-vocale e canale chimico-olfattivo. canale uditivo-vocale, canale motorio-tattile, canale visivo-cinesico, canale chimico-olfattivo.

La comunicazione è: sia verbale che non verbale. solo quella veicolata attraverso gesti. solo quella che passa attraverso il linguaggio verbale. solo quella che passa attraverso i media.

Paccagnella identifica la comunicazione come: "costruzione collettiva e condivisa del significato". "scambio di messaggi". una tecnologia. uso di formule ripetitive.

Sono componenti fondamentali del processo comunicativo: Emittente e ricevente. emittente, ricevente e messaggio, codice, canale e referenza. codice, canale e referenza. emittente, ricevente e messaggio.

Nella teoria di Shannon: l'informazione va allora intesa come una categoria di tipo dinamico. la comunicazione è solo non verbale. il problema principale è l'informazione. la comunicazione è concepita come trasferimento di informazioni, tramite segnali, da una fonte a una meta.

Gli elementi del modello di Jakobson sono: canale di comunicazione, codice e destinatario. mittente, contesto, messaggio, canale di comunicazione, codice e destinatario. contesto, messaggio, canale di comunicazione, codice e destinatario. mittente, contesto, messaggio.

Le funzioni della lingua secondo Jakobson sono: informativa, persuasiva, espressiva. informativa, persuasiva, espressiva, poetica, fàtica e metalinguistica. persuasiva, espressiva, poetica. poetica, fàtica e metalinguistica.

Etimologicamente Il termine "comunicazione" significa: conoscenza. metto in comune. testimonianza. cultura.

Gli emblemi sono: gesti che hanno un significato specifico e riconosciuto all'interno di una cultura. sono gesti che influenzano il flusso della conversazione. gesti che non hanno un significato specifico e riconosciuto all'interno di una cultura. sono gesti che accompagnano e rafforzano il discorso verbale.

Secondo Jerome Bruner sono utilizzati nello sviluppo del linguaggio nei bambini: i gesti simbolici. i gesti iconici. gli emblemi. i gesti deittici.

I gesti deittici: sono movimenti spesso inconsci che aiutano a gestire emozioni. rappresentano visivamente il contenuto del discorso. hanno un significato convenzionale. vengono utilizzati per indicare oggetti, luoghi o persone.

Secondo McNeill i gesti iconici svolgono diverse funzioni, tra cui: rafforzamento del messaggio. indicazione diretta. trasmettere informazioni. sincronizzazione con il discorso.

Gli adattatori: sono movimenti spesso inconsci che aiutano a gestire emozioni o a regolare l'interazione. servono per scambiarsi messaggi. servono per produrre contenuti. hanno un significato convenzionale.

I gesti simbolici: rappresentano visivamente il contenuto del discorso. hanno un significato convenzionale. vengono utilizzati per indicare oggetti, luoghi o persone. sono movimenti inconsci che aiutano a gestire emozioni.

La teoria di Ekman e Friesen prevede cinque categorie di comportamenti non verbali: emblemi, gesti iconici, regolatori, adattatori ed espressioni facciali di emozioni. emblemi, illustratori, gesti deittici, adattatori ed espressioni facciali di emozioni. emblemi, illustratori, gesti simbolici, adattatori ed espressioni facciali di emozioni. emblemi, illustratori, regolatori, adattatori ed espressioni facciali di emozioni.

I gesti iconici: hanno un significato convenzionale. rappresentano visivamente il contenuto del discorso. sono movimenti spesso inconsci che aiutano a gestire emozioni. sono utilizzati per indicare oggetti, luoghi o persone.

I padri fondatori dei Gesture Studies sono: Adam Kendon e Jerome Bruner. Adam Kendon e David McNeill. David McNeill e Jerome Bruner. Paul Ekman e Wallace V. Friesen.

Uno degli aspetti fondamentali della teoria di McNeill è: che i gesti sono decorativi del linguaggio. che i gesti sono espressioni dirette del pensiero. che i gesti affiancano solo occasionamente il linguaggio. che i gesti non sono espressioni dirette del pensiero.

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