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FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO (3di7)

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FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO (3di7)

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CAPITOLI 13-17 E 21

Creation Date: 2025/10/19

Category: Others

Number of questions: 60

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Nel De Interpretatione conoscere significa: che le voci sono simboli delle affezioni dell'anima. che i contenuti psichici non assumono la forma degli oggetti. assumere nell'anima le forme dell'oggetto. assumere la forma e la materia di quell'oggetto.

L'opera in cui Aristotele presenta la sua teoria del linguaggio: Etica Nicomachea. Topici. De Interpretatione. Metafisica.

La teoria del «sillogismo», cioè del logos è esposta: nel De Interpretatione. nella Metafisica. nei Topici. negli Analitici primi.

Il sillogismo: è una forma di argomentazione in cui da due premesse si trae una conclusione. è un ragionamento. è un modo per conoscere la verità delle proposizioni. è una modalità di interpretazione della realtà.

Nel libro La Politica Aristotele sostiene che: Il linguaggio è il mezzo che permette la formazione della polis. l'uomo può vivere anche fuori la polis. presenta una riflessione etica sulla giustizia. pone una riflessione etica sulla virtù.

Aristotele pone la distinzione tra "potenza e atto": nel De Interpretatione. nel primo libro della Fisica. nella Metafisica. nell'Etica Nicomachea.

Oggetto del De Interpretatione è: il nome. il verbo. il soggetto. il discorso (logos).

Nella sua riflessione sul linguaggio Aristotele afferma che: le parole non sono le stesse per tutti. le parole scritte o parlate non sono le stesse per tutti. le cose non sono le stesse per tutti. le parole e le cose non sono le stesse per tutti.

La proposizione "Socrate è un uomo": è vera o falsa a seconda che la relazione soggetto e predicato sia conforme alla realtà. è sempre vera. è falsa. è una frase non enunciativa.

Per Aristotele la verità di una proposizione: è una proprietà soggettiva. dipende dalla corrispondenza tra il linguaggio e la realtà esterna. non dipende dalla relazione con la realtà. non dipende dalla relazione tra predicato e soggetto.

Le "Antilogie" sono: un'opera di Gorgia. un discorso persuasivo. discorsi contraddittori che presentano argomentazioni contrapposte su una stessa questione. una forma di retorica.

L'indagine linguistica dei sofisti aveva come punto di riferimento: la religione. la filosofia precedente. la città. la democrazia.

Protagora sostiene che: il primo principio è Dio. il primo principio è la natura. le leggi sono immutabili. non esiste un principio assoluto.

Con la sofistica inizia un'epoca nuova della filosofia greca che si può denominare: umanistica. linguistica. epistemica. relativista.

La filosofia di Protagora è: un argomentare totalmente slegato dall'aletheia. una ricerca continua della verità. la ricerca del principio primo. la ricerca sulla problematica della natura.

Per i sofisti il linguaggio è: il prodotto di un accordo umano. lo strumento principale per costruire la realtà e influenzare le opinioni altrui. uno strumento che serve solo a descrivere il mondo. fatto di parole che servono solo a descrivere il mondo.

La celebre affermazione di Protagora "L'uomo è misura di tutte le cose" è contenuta nell'opera: Ragionamenti demolitori. Perí theón. Le antilogie. Sulla verità.

L'orthoepeia di Protagora è: un discorso persuasivo. una embrionale grammatica. l'arte della retorica. la connessione del linguaggio con la realtà.

Nel suo significato originario il termine sofista significava: maestro di saggezza. oratore. manipolatore. persuasore.

Al centro ella speculazione filosfica sofista troviamo: la physis. l'uomo e i suoi problemi. la famiglia. il linguaggio.

Nel De ordine il linguaggio viene descritto come: dono di Dio. convenzione sociale. frutto dell'attività razionale dell'uomo. sistema complesso.

Il trattato "De ordine" è stato scritto nel: 387 d.C. 396 d.C. 386 d.C. 368 d.C.

Secondo Agostino il linguaggio è caratterizzato: dalla convenzione sociale. dall'arbitrarietà. dal consenso. dall'arbitrarietà e dalla convenzionalità.

Nell'opera De Magistro, Agostino afferma che gli atti linguistici servono per: imparare e commemorare. comunicare. imparare. commemorare.

E' l'opera di Agostino che può essere considerata la sua autobiografia: Le Confessiones. De Trinitate. De civitate Dei. De Doctrina Christiana.

Nel pensiero di Agostino il racconto biblico della costruzione della Torre di Babele ha causato: il peccato nell'uomo. la dispersione delle lingue e la molteplicità dei linguaggi. la confusione. la ribellione a Dio.

Nel processo semiotico agostiniano del De Doctrina christiana sono presentii seguenti termini: verbum, dicibile. dixio, res. verbum, rex. verbum, dicibile, dixio, res.

Nelle Confessiones, Agostino descrive l'apprendimento della lingua: attraverso un discorso persuasivo. attraverso un processo imitativo. attraverso una riflessione metafisica. attraverso la connessione del linguaggio con la realtà.

Agostino d'Ippona è stato: professore di grammatica e retorica. oratore. maestro di saggezza. persuasore.

Nel "De doctrina christiana" Agostino afferma che: il termine segno è collegato alla natura. il termine segno è ogni cosa che si usa per significare qualcos'altro. il linguaggio è dono di Dio. i segni non sono indispensabili nella comunicazione.

E' il fondatore della scuola stoica: Cleante. Crisippo. Zenone di Cizio. Posidonio di Apamea.

Secondo lo stoicismo la filosofia si può dividere in: dialettica, fisica ed etica. logica, fisica e matematica. logica, fisica ed etica. logica e fisica.

I lògoi sono: discorsi. parole. linguaggio. ragionamenti espressi tramite proposizioni.

Gli stoici concepiscono il concetto come: un segno. essenza della cosa. il significato. il significante.

La retorica studia: i discorsi continui. i discorsi divisi. il ruolo del linguaggio. il ruolo dell'oratore.

Nello stoicismo il lògos è: un principio è sopra del mondo. il principio razionale e divino che governa il Cosmo. un principio è staccato dal mondo. un principio è al di fuori del mondo.

Completa: «O è giorno o è notte. Ma non è notte. …: Dunque c'è luce». Dunque non è notte». Dunque non è notte». Dunque è giorno».

La logica stoica: è una continuazione della logica aristotelica. si focalizza sulle proposizioni. si focalizza sui termini. si focalizza sulla connessione del linguaggio con la realtà.

Secondo la testimonianza di testimonia Sesto Empirico: in ogni segno possiamo distinguere il significato, il significante e l'oggetto reale. in ogni segno possiamo distinguere il significato e l'oggetto reale. in ogni segno possiamo distinguere il significante e l'oggetto reale. in ogni segno possiamo distinguere il significato e il significante.

I discorsi insolubili sono: sofismi e paradossi. sofismi, paradossi, antinomie, dilemmi. antinomie e dilemmi. ragionamenti anapodittici.

Nella teoria di Saussure il legame tra significante e significato: è immutabile. è mutabile. è arbitrario. non è arbitrario.

La semiotica strutturale studia: la dialettica. la logica. i sistemi di significazione. l'interpretazione dei segni.

Secondo de Saussure è il sistema linguistico condiviso da una comunità: i discorsi. la parole. il linguaggio. la langue.

Ha introdotto il concetto di significante e significato: Ferdinand De Saussure. Roland Barthes. Claude Lévi-Strauss. Jacques Lacan.

Lo strutturalismo è nato: a metà del XX secolo. nel XIX secolo. nel XVII secolo. nel XVIII secolo.

Lo strutturalismo: studia la realtà come un insieme di entità separate. studia la realtà come un sistema di relazioni tra elementi. studia la struttura del mondo. riguarda solo l'ambito della linguistica.

E' stato uno dei principali esponenti della scuola di Copenaghen: Jacques Lacan. Roland Barthes. Michel Foucault. Louis Hjelmslev.

La scuola di Praga: ha sviluppato lo studio della retorica. ha applicato il metodo strutturalista allo studio del linguaggio. non si è interessata alla fonologia. si focalizza sulla connessione del linguaggio con la realtà.

Ha scritto "Il pensiero selvaggio": Claude Lévi-Strauss. Jacques Lacan. Michel Foucault. Roland Barthes.

Obiettivo dello strutturalista: è comprendere le regole che sono alla base dei vari sistemi. è analizzare i vari sistemi. seguire l'approccio atomistico. seguire l'approccio umanistico.

Il segno in Saussure: è un rinvio a una relazione. è un rinvio a un referente esterno. è una relazione. è il referente.

Significanti e significati: uniscono percezione e cognizione. separano percezione e cognizione. sono entrambi percettivi. sono entrambi cognitivi.

In presupposizione reciproca vuol dire che: significante e significato si somigliano. significante e significato sono identici. significante e significato stanno per conto proprio. mutando il significante, muta il significato e viceversa.

Il motore della significazione è: il destinatario. l'emittente. il segno. il referente.

Il significante è: l'equivalente del significato. la "faccia" percettiva del segno. la "faccia" cognitiva del segno. la "faccia" reale del segno.

La taglia del segno: è di una singola unità. è la realtà per intero. è decisa da chi analizza. non ha importanza.

La sostanza espressiva del significante: può essere di vario tipo. è sempre la stessa. non è percepibile. è irrilevante.

"Concetto" e "immagine acustica" in Saussure: sono termini da superare. sono il significato e il significante nel linguaggio verbale. sono il significato e il significante in psicologia. non sono termini di Saussure.

Il significato: sta in superficie. è sovrapposto al significante. soggiace al significante. coincide con il significante.

Quotidianamente persone, animali e cose funzionano per noi: come cose. come espressioni significanti. come significati. come riceventi.

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