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FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO (6di7)

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FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO (6di7)

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CAPITOLI 34-39

Creation Date: 2025/10/19

Category: Others

Number of questions: 60

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Lo studio delle modalità rientra: nella grammatica narrativa. nel quadrato semiotico. nella semantica fondamentale. nella differenza fra langue e parole.

Ad aver introdotto il concetto di "modalità" in semiotica è stato: Vladimir Propp. Roland Barthes. Algirdas Julien Greimas. Roman Jakobson.

Le modalità sono: le passioni del soggetto. i modi equilibrati del fare e dell'essere. l'off e on della semiotica. l' "equipaggiamento" dell'attante.

Le modalità sono tipiche della fase: della sanzione. della performanza. della competenza. della mancanza.

Virtualizzante vuol dire: che il soggetto ha molte virtù. che il soggetto non è ancora in grado di affrontare l'azione. che l'azione è in 3D. che l'azione si svolge in un mondo possibile.

Il dover fare e il dover essere. dipendono solo dal soggetto. dipendono dall'oggetto di valore. dipendono dall'opponente. dipendono dal soggetto e dalle norme sociali.

Saper fare e saper essere sono modalità attualizzanti perché: realizzano il fare. si verificano nel presente. instaurano una competenza cognitiva che porta a compiere le azioni. sono alla moda.

Il potere è una modalità: pragmatica. cognitiva. patemica. sensoriale.

Il credere si fonda: sulla certezza. sulla curiosità. sull'invidia. sulla gioia.

Nel credere intersoggettivo è più forte: la stima. la diffidenza. la fiducia. la paura.

La comunicazione si distingue dalla significazione perchè: cambiano destinanti e destinatari. nella comunicazione ci sono più significati. nella comunicazione ci sono anche i testimonial. nella comunicazione i messaggi sono sempre volutamente trasmessi.

Manipolazione vuol dire: impasto. far fare e far essere. gesticolazione. far sapere.

I messaggi 'acqua e sapone' sono: naturali. falsi. molto costruiti. veri.

Nella persuasione l'obiettivo è: il far volere. il far sapere. il far potere. il far essere.

La seduzione punta: sulla cognizione. sull'azione. sull'anima. sulla sollecitazione sensoriale.

La tentazione mira a: dotare di un potere. sedurre. intimidire. dotare di un sapere.

La provocazione funziona: esaltando la competenza dell'altro. mettendo in crisi la competenza dell'altro. esaltando la performanza. facendo a meno della competenza.

L'intimidazione: è un far credere. è un far volere. è un far dovere. è un far sapere.

In natura un esempio di intimidazione è: il camaleonte. l'ape regina. la farfalla Acherontia Atropos. il Crocodylus Acutus.

Nudge vuol dire: intimidazione violenta. persuasione occulta. provocazione fine a se stessa. spinta gentile.

La teoria dell'enunciazione in linguistica è stata elaborata da: Ferdinand de Saussure. Emile Benveniste. Algirdas Julien Greimas. Paolo Fabbri.

I deittici sono: divinità della semiotica. soggetti e oggetti del discorso. temi del discorso. indicatori della messa in discorso.

Il soggetto o "istanza di produzione del discorso": si ricava dalle marche e dai deittici del testo-discorso. è esterno al testo. è esterno o interno, dipende dai casi. non esiste.

Secondo Austin gli enunciati sono soprattutto: constativi. performativi. imperativi. concessivi.

Etimologicamente il termine "enunciazione": evidenzia l'annuncio linguistico. evidenzia il fatto di allontanarsi da qualcosa. evidenzia il gesto di annuire. evidenzia la capacità di vaticinare.

Nel percorso generativo del senso l'enunciazione: sta nelle strutture semio-narrative. sta nella semantica fondamentale. media fra strutture discorsive e strutture testuali. media fra strutture semio-narrative e strutture discorsive.

Con débrayage si intende: la citazione nell'enunciato dell'istanza di enunciazione. l'interruzione dell'enunciato. l'atto di innesco degli elementi dell'enunciato. la cancellazione dell'enunciato.

L'embrayage è: l'effetto di ritorno all'io-qui-ora dell'enunciazione. la cancellazione dell'enunciazione. l'interruzione dell'enunciazione. l'atto di innesco degli elementi dell'enunciazione.

Débrayage e embrayage possono essere: figurativi e tematici. attanziali, spaziali e temporali. semantici e sintattici. paradigmatici e sintagmatici.

Un esempio di "enunciazione enunciata" è: il quadro di storia. il paesaggio. il selfie. il tatuaggio.

Roland Barthes è stato un semiologo: inglese. francese. americano. argentino.

Barthes ha cominciato come: critico letterario e teatrale. sociologo. linguista. musicista.

Barthes ha aderito: al cognitivismo. allo Strutturalismo. al neurocognitivismo. alla filosofia hegeliana.

L'accezione di 'mito' che ha Berthes arriva da: Maurice Merleau-Ponty. Ferdinand de Saussure. Ernst Cassirer. Claude Lévi-Strauss.

'Mito' in Barthes vuol dire: narrazione rispecchiante un'ideologia dei rapporti umani. racconto dell'antica Grecia. cosa strepitosa. icona sacra.

Il titolo del saggio di teoria semiotica di Barthes è: Saggi di semiotica interpretativa. Trattato dei segni. Elementi di semiologia. Semiotica in nuce.

Quale tra questi sistemi è stato più studiato da Barthes?: lo sport. il fumetto. la moda. il design.

semiotica serve secondo Barthes a: decostruire le arti. smascherare le ideologie della società borghese. estetizzare il mondo. analizzare tutto lo scibile.

Le operazioni da compiere nell'attività semiotica sono: ritaglio, coordinamento, ricomposizione. analisi e sintesi. individuazione della cornice, categorie plastiche e semisimbolico. arsi e tesi.

Nella connotazione il segno: è di grado zero. si accoppia con un altro segno. diventa tutto intero espressione per un nuovo contenuto. contrasta con un altro segno.

Quale movimento di pensiero sta dietro alla ricerca sui "miti d'oggi"?: lo Strutturalismo. l'ermeneutica. la filosofia del diritto. la psicologia cognitiva.

Il drammaturgo a cui Barthes si ispira per i "miti d'oggi" è: William Shakespeare. Sofocle. Bertold Brecht. Jean Racine.

Obiettivo dei "miti d'oggi" è: approfondire la conoscenza dei miti antichi. leggere il mondo dello spettacolo come un mito greco. smontare gli stereotipi dell'ideologia borghese. abbellire il mondo.

La semiotica per Barthes doveva diventare: una semiofilia. una semioclastia. una sociosemiotica. una semiotica dei media.

Il mito in Lévi-Strauss è: una narrazione efficace nel conciliare le tensioni di una cultura. un racconto letterario. il racconto delle popolazioni oggetto di studio. un sinonimo di simbolo.

Quale categoria utilizza Barthes per smascherare i miti?: sintagma/paradigma. oggetto/processo. sincronia/diacronia. denotazione/metalinguaggio/connotazione.

Dopo 20 anni Barthes è tornato sul concetto di mito: sconfessandolo. ritrattandolo. confermandolo. giustificandolo.

Nel caso del matrimonio del divo la stampa mitizza l'idea che: è meglio che non si sposi. il punto di arrivo "naturale" sia il matrimonio. si pentirà sull'altare. si sposerà ma non vorrà figli.

Nella società di massa l'educazione al nutrizionismo comincia: in tarda età. nell'adolescenza. dall'infanzia. dalla mezza età.

Il "mito" creato dal nutrizionismo oggi è che: mens sana in corpore sano. è la società a saper curare i nostri corpi. meglio un uovo oggi che una gallina domani. grasso è bello.

Rispetto alla significazione la retorica è: un analogo. il suo opposto. uno strato superiore. uno strato inferiore.

In che senso la retorica è una scienza: classifica le figure retoriche. permette di osservare i conflitti e i consensi che governano l'interazione. insegna a distinguere il vero dal falso. aiuta a leggere gli share di ascolto.

Per Barthes la retorica nasce: con Cicerone e Quintiliano. in Sicilia nel V secolo a.-C., per evitare la sommossa violenta. nel Settecento, con l'Enciclopedia. nel Medioevo, come modo di lettura della Divina Commedia.

Nei secoli la disciplina della retorica ha avuto: un grande successo rispetto alla logica e alla grammatica. un percorso simile a quello della filosofia. una teorizzazione sempre corretta. una restrizione dalle pratiche sociali alla singola parola.

In sintesi la retorica è: l'arte del ben parlare. la tecnica della finzione. la scienza e la tecnica dell'intervento sull'interlocutore per far valere dei valori. la scienza che studia i segni nella vita sociale.

Di che anno è la Retorica antica di Barthes;. 1970. 2004. 1957. 1980.

Con quale dei 3 livelli semiotici individuati da Barthes coincide la retorica: con il terzo, la connotazione. con il secondo, del segno lessicalizzato. con il grado zero della scrittura. con il primo, del codice reale.

Nel saggio Retorica dell'immagine Barthes analizza: lapubblicità della Citroën DS. la pubblicità delle foto di matrimonio. la pubblicità della plastica. la pubblicità della pasta Panzani.

Quale figura nella pubblicità analizzata evoca il mito dell'italianità: il velo da sposa. il pomodoro. la sporta della spesa. la schiuma.

In che modo Marrone motiva la ritrattazione del concetto di mito in Barthes?: spiegando che Barthes era diventato nel frattempo produttore di oggetti di consumo. mostrando che niente nella società era più un mito. spiegando che la critica stessa negli anni Settanta era diventata mitologica. mostrando icone e indici al posto dei miti.

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