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FILOSOFIA TEORETICA 1

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FILOSOFIA TEORETICA 1

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Creation Date: 2025/11/27

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Filosofia teoretica, è una denominazione derivante da. theoreo guardo e horao valuto. theōréō, "guardo, osservo"e e ὁράω, horáō, "vedo",. theoreo analizzo e horáō, vedo. theoreo guardo e horáō, suppongo.

La filosofia teoretica è: Nessuna delle precedenti. Non è un'accentuazione del carattere speculativo astratto tipica degli studi filosofici. Essa è un'accentuazione del carattere speculativo astratto tipica degli studi filosofici. Una scienza speculativa.

Sotto il profilo strettamente accademico: la filosofia teoretica affronta le questioni generali, con un carattere non multidisciplinare, che attengono al sapere ed alla conoscenza nei suoi tratti fondamentali,. la filosofia teoretica affronta le questioni generali, con un carattere multidisciplinare, che attengono al sapere ed alla conoscenza nei suoi tratti fondamentali. nessuna delle precedenti. filosofia teoretica non affronta le questioni generali, con un carattere multidisciplinare, che attengono al sapere ed alla conoscenza nei suoi tratti fondamentali.

la filosofia teoretica è: Nessuna delle precedenti. una metodologia di ricerca ed una metodologica di sintesi procedendo attraverso la formulazione di teorie di carattere generale coincidenti a quelle della metafisica. una metodologia di ricerca ed una metodologica di sintesi procedendo attraverso la formulazione di teorie di carattere generale tutto sommato simili, anche se non perfettamente coincidenti a quelle della metafisica. Non è una metodologia di ricerca ed una metodologica di sintesi.

In generale la filosofia teoretica: nessuna delle precedenti. Secondo alcuni autori non si pone, in maniera sostanziale, antiteticamente alla filosofia morale e alla storia della filosofia. Secondo alcuni autori si pone, in maniera sostanziale, antiteticamente alla filosofia morale e alla storia della filosofia. è espressione della filosofia morale.

Nella tradizione didattica universitaria la filosofia teoretica: non è pertinente ai fondamenti generali della scienza. indica specificamente la pertinenza ai fondamenti generali dottrinarî della scienza;. è slegata e non indica più specificamente la pertinenza ai fondamenti generali dottrinarî della scienza;. nessuna delle precedenti.

La filosofia si è da sempre contrapposta alla doxa è affermazione: falsa. parzialmente vera. vera. nessuna delle precedenti.

L’ermeneutica è: Nessuna delle precedenti. L’ermeneutica è scienza dell’interpretazione ma non è l’unica in grado di spiegarci e di farci raggiungere a risposte logiche rispetto al quesito “che cosa è la conoscenza filosofico-scientifica o più semplicemente il sapere”. È mera interpretazione. L’ermeneutica è in quanto scienza dell’interpretazione l’unica in grado di spiegarci e di farci raggiungere a risposte logiche rispetto al quesito “che cosa è la conoscenza filosofico-scientifica o più semplicemente il sapere”.

Per l’ermeneutica contemporanea sapere è “porre in luce significati a partire da presupposti che restano in ombra”. Il sigificato è dunque: Concetto, Definizione, Interpretazione, Rappresentazione, Visione del mondo, Teoria. Concetto, Definizione, Interpretazione, Rappresentazione. Soggetto, Definizione, Interpretazione, Rappresentazione. Concetto, Definizione, Interpretazione, Rappresentazione, Visione del mondo.

L’esercizio del sapere scientifico è: un porre significati prendendo le mosse da presupposti che sovente restano celati allo sguardo scientifico lo orientano ma non lo rendono possibile. un porre significati prendendo le mosse da presupposti che sovente restano celati allo sguardo scientifico lo orientano o lo rendono possibile. Nessuna delle precedenti. Non è un porre significati prendendo le mosse da presupposti che sovente restano celati allo sguardo scientifico lo orientano o lo rendono possibile.

L'etica, anche chiamata filosofia morale, è. una branca della filosofia che però non indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano. una branca della filosofia che indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano. una branca della filosofia che indica quella parte della filosofia che però non si occupa del costume, ossia del comportamento umano. nessuna delle precedenti.

L'etica studia i fondamenti: che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status giuridico. che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ma non di distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale. che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status religioso. che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale (ad esempio una data morale).

LO studio metodico ed analitico sull’uomo e sulle sue virtù comincerà solo con: TALETE. ANASSIMANDRO. SOCRATE. ANASSIMENE.

Lo scetticismo dalla parola greca σκέψις ( sképsis ), significa: "ricerca", " dubbio ", stessa radice del verbo sképtesthai che significa "osservare attentamente", dunque "esaminare. "ricerca", " speranza ", stessa radice del verbo sképtesthai che significa "osservare attentamente", dunque "aspettare”. "ricerca", " certezza ", stessa radice del verbo sképtesthai che significa "osservare attentamente", dunque "giudicare”. "ricerca", " dubbio ", stessa radice del verbo sképtesthai che significa "osservare attentamente", dunque "sorprendere”.

Nella storia e nell’evoluzione della filosofia teoretica quella che può essere definita come “l’epoca d’oro” degli studi filosofici è: Dal I al II secolo d.C. dal VI e in gran parte del V secolo a.C. Nessuna delle precedenti. dal III al II secolo a.C.

Dal dizionario filosofico TRECCANI: quantificazione: in generale nelle scienze empiriche, processo che associa a proprietà di un certo sistema osservato una costante numerica (processo di giudizio). in generale nelle scienze empiriche, processo che associa a proprietà di un certo sistema osservato una costante numerica (processo di determinazione). in generale nelle scienze empiriche, processo che associa a proprietà di un certo sistema osservato una costante numerica (processo di misurazione). in generale nelle scienze empiriche, processo che associa a proprietà di un certo sistema osservato una costante numerica (processo decisionale).

In Kant la filosofia critica non può descrivere la realtà come è in sé stessa, ma fornisce gli elementi critici del giudizio sulla realtà. falso. vero. solo parzialmente vero. nessuna delle precedenti.

In Kant l’oggetto della conoscenza non è più una cosa in sé, ma un fenomeno, che appare in una rappresentazione, ovvero l’attività o la capacità di rappresentare con processi logici più o meno articolati e complessi oggetti o aspetti della realtà cosi come fatti o valori astratti, seguendo i principi dell'intelletto puro: solo parzialmente vero. nessuna delle precedenti. falso. vero.

La “rivoluzione kantiana” nel campo della conoscenza filosofica fu determinata dal fatto che il filosofo tedesco: Non invertì i rapporti tra l’elemento soggettivo della ricerca e l’elemento oggetto della conoscenza. Esiste solo l’elemento oggettivo della conoscenza. Esiste solo l’elemento soggettivo della ricerca. invertì i rapporti tra l’elemento soggettivo della ricerca e l’elemento oggetto della conoscenza.

I sette savi o sette sapienti (in greco: οἱ ἑπτά σοφοί, hoi epta sophoi) erano uomini pubblici vissuti in Grecia in un periodo compreso tra la fine del VII e il VI secolo a.C.: VISSERO NELL'OTTAVA SEC AC. VERO. FALSO. VISSEREO NEL IV SEC AC.

La gnoseologia: è quella branca della filosofia che studia la natura della conoscenza. Non è quella branca della filosofia che studia la natura della conoscenza. è quella branca della filosofia che studia la natura della scienza. NESSUNA DELLE PRECEDENTI.

La visione moderna della filosofia teoretica è fortemente condizionata dall’opera di alcuni filosofi tra cui ruolo preminente deve essere riconosciuto a Cartesio: NESSUNA DELLE PRECDEDENTI. FALSO. La visione moderna della filosofia teoretica non è condizionata dall’opera dei filosofi teoretici. VERO.

Come dice CARLO SINI: la filosofia teoretica è una disciplina generale. la filosofia teoretica è una disciplina al tempo stesso particolare e generale. la filosofia teoretica non è una disciplina al tempo stesso particolare e generale. la filosofia teoretica è una disciplina particolare.

Nella Metafisica di Aristotele la filosofia teoretica viene definita: “filosofia della filosofia”. “filosofia della scienza”. “Filosofia pratica”. “Filosofia del diritto”.

La filosofia teoretica opera fondamentalmente su: sulla Filosofia della scienza. I criteri della Conoscenza e sulla Filosofia della scienza. I criteri della Conoscenza. nessuna delle precedenti.

L'ontologia è essa stessa una delle branche fondamentali della filosofia: il termine deriva dal greco ὄντος, òntos (genitivo singolare del participio presente del verbo εἶναι, èinai, «essere») e da λόγος, lògos («discorso»). il termine deriva dal greco ὄντος, òntos (genitivo singolare del participio presente del verbo εἶναι, èinai, «essere») e da λόγος, lògos («opinione»). il termine deriva dal greco ὄντος, òntos (genitivo singolare del participio presente del verbo εἶναι, èinai, «essere») e da λόγος, lògos («sintesi»). il termine deriva dal greco ὄντος, òntos (genitivo singolare del participio presente del verbo εἶναι, èinai, «essere») e da λόγος, lògos («supposizione»).

Ciò che possiamo affermare con relativa sicurezza è che la filosofia teoretica nel tempo si è affermata come disciplina autonoma rispetto ad altre aree della filosofia: FALSO. È autonoma solo rispetto alla filosofia morale. VERO. Non è autonoma rispetto alla filosofia morale.

Sul finire dell’800 si evidenziava una discrepanza tra i due fondamenti della Immagine Scientifica del Mondo;. Nessuna delle precedenti. la meccanica e l’elettromagnetismo. La politica e la filosofia. Il diritto e la religione.

La meccanica quantistica ha due formulazioni matematiche: falso le formulazioni sono tre. una è la meccanica ondulatoria che fa uso di grandezze continue e equazioni differenziali mentre l’altra è la meccanica delle matrici che fa uso di grandezze discrete. falso non ha due formulazioni.

L’individuazione del ruolo dei quanti nella costituzione di materia ed energia porta al sorgere di una nuova disciplina chiamata: MECCANICA QUANTISTICA. GEOMETRIA QUANTISTICA. FISICA QUANTISTICA. GEOMETRIA EUCLIDEA.

Nella concezione einsteniana la curvatura dello spaziotempo è dovuta alla presenza di materia: quanta più materia è presente in una regione spazio-temporale tanto maggiore sarà la curvatura di questa regione. PARZIALMENTE VERO. Nella concezione einsteniana la curvatura dello spaziotempo non è dovuta alla presenza di materia: quanta più materia è presente in una regione spazio-temporale tanto maggiore sarà la curvatura di questa regione. FALSO. VERO.

Einstein ha indubbiamente il merito di aver introdotto un nuovo modello geometrico dello spazio-tempo come una dimensione non più sui principi di Euclide ma di natura reimanniana: Einstein ha indubbiamente il merito di aver introdotto un nuovo modello geometrico dello spazio-tempo come una dimensione non più sui principi di Euclide ma di Planck. VERO. FALSO. PARZIALMENTE VERO.

EINSTEIN concepisce la teoria della relatività ristretta che concilia: meccanica e biologia. fisica e matematica. meccanica ed elettromagnetismo:.

Karl Popper cercherà nel suo "falsificazionismo" un criterio di demarcazione tra: SCIENZA ED ETICA. SCIENZA E FILOSOFIA. scienza e non-scienza. scienza e politica.

Guido Calogero grazie ai suoi studi su Aristotele cominciò a definire un concetto di "età arcaica". VERO. Definì l’”età moderna”. Definì l’”età contemporanea”. FALSO.

Le principali correnti filosofiche del secolo XX hanno trattato questioni di filosofia teoretica, con particolare riferimento ad esistenzialismo, post-strutturalismo e decostruttivismo. VERO. Le principali correnti filosofiche del secolo XX hanno trattato questioni di filosofia teoretica, con particolare riferimento alla politica. Le principali correnti filosofiche del secolo XX hanno trattato questioni di filosofia teoretica, con particolare riferimento alla filosofia del diritto. FALSO.

Il termine misteri deriva da mýstos (μύστος), a sua volta derivato dal verbo mýo ("chiudere la bocca e strizzare gli occhi", come si fa appunto per vedere meglio): i mýstoi, cioè, sono quelli che vogliono vedere l'invisibile. VERO. FALSO. il termine misteri deriva da mýstos (μύστος), a sua volta derivato dal verbo mýo ("chiudere la bocca e strizzare gli occhi", come si fa appunto per vedere meglio): i mýstoi, cioè, sono quelli che vogliono vedere il futuro. il termine misteri deriva da mýstos (μύστος), a sua volta derivato dal verbo mýo ("chiudere la bocca e strizzare gli occhi", come si fa appunto per vedere meglio): i mýstoi, cioè, sono quelli che vogliono vedere il cosmo.

Aristotele parla in proposito di quattro cause della evoluzione che sono le seguenti: 1. causa formale: consiste nelle qualità specifiche dell'oggetto stesso, nella sua essenza; 2. causa materiale: la materia è il sostrato senza cui l'oggetto non esisterebbe 3. causa efficiente: è l'agente che determina operativamente il mutamento; 4. causa finale: la più importante di tutte, in virtù della quale esiste un'intenzionalità nella natura; è lo scopo per cui una certa realtà esiste. ESISTE SOLO UNA CAUSA FORMALE. PARZIALMENTE FALSO. 0.

In Platone l'"idea" è il risultato di: una visione, sia pure intellettuale, del mondo dell'iperuranio, quindi l’idea condivide, in logica filosofica, il contenuto di una visione. una visione, sia pure intellettuale, del mondo dell'iperuranio, quindi l’idea condivide, in logica filosofica, il contenuto di una intuizione. una visione, sia pure intellettuale, del mondo dell'iperuranio, quindi l’idea condivide, in logica filosofica, il contenuto di una astrazione. una visione, sia pure intellettuale, del mondo dell'iperuranio, quindi l’idea condivide, in logica filosofica, il contenuto di una deduzione.

Coalescenza è fenomeno: meta storico, cioè concetto capace di andare al di la della filosofia. meta filosofico, cioè concetto capace di andare al di la della scienza. meta filosofico, cioè concetto capace di andare al di la del linguaggio. meta filosofico, cioè concetto capace di andare al di la della filosofia.

Calogero parlò di "coalescenza arcaica", una specie di fusione di linguaggio, realtà e verità. Parlò di metalinguaggio. VERO. Parlò di metalinguaggio. FALSO.

La filosofia analitica si pone in continuità con: La filosofia analitica si pone in continuità con l'impostazione tradizionale della filosofia teoretica, così come si è configurata nel giuspositivismo. l'impostazione tradizionale della filosofia teoretica, così come si è configurata nell'illuminismo e nel positivismo. l'impostazione tradizionale della filosofia teoretica, così come si è configurata nel marxismo. NESSUNA DELLE PRECEDENTI.

I pitagorici mostrano come i suoni di cui facciamo esperienza ascoltando una melodia sono soggetti allo stesso genere di rapporti matematici che spiegano un fenomeno puramente fisico quale il movimento degli astri; da rapporti numerici differenti fra le lunghezze delle corde di uno strumento musicale si generano suoni altrettanto differenti e, dunque, esperienze differenti. VERO. I pitagorici mostrano come i suoni di cui facciamo esperienza ascoltando una melodia sono soggetti allo stesso genere di rapporti matematici che spiegano un fenomeno puramente fisico quale il movimento degli astri; da rapporti numerici differenti fra le lunghezze delle corde di uno strumento musicale si generano suoni altrettanto differenti ma non, esperienze differenti. FALSO. I pitagorici non dimostrano come i suoni di cui facciamo esperienza ascoltando una melodia sono soggetti allo stesso genere di rapporti matematici che spiegano un fenomeno puramente fisico quale il movimento degli astri; da rapporti numerici differenti fra le lunghezze delle corde di uno strumento musicale si generano suoni altrettanto differenti e, dunque, esperienze differenti.

La filosofia pitagorica: La filosofia pitagorica riesce per la prima volta a colmare il divario esplicativo che separa i fenomeni fisici da quelli che potremmo definire naturali. La filosofia pitagorica non riesce per la prima volta a colmare il divario esplicativo che separa i fenomeni fisici da quelli che potremmo definire i fenomeni psichici. riesce per la prima volta a colmare il divario esplicativo che separa i fenomeni fisici da quelli che potremmo definire i fenomeni psichici. La filosofia pitagorica riesce per la prima volta a colmare il divario esplicativo che separa i fenomeni fisici da quelli che potremmo definire metafisici.

La spiegazione pitagorica della relazione fra l’esperienza nel suo complesso ed il corpo che la produce. non ha la stessa efficacia esplicativa della relazione tra l’esperienza musicale e lo strumento che la produce, ma il contributo di Pitagora e dei suoi allievi all’avanzamento della filosofia teoretica resta cospicuo e ponendo le strutture matematiche a fondamento della realtà; questi filosofi tracciano un’immagine del mondo nella quale anche l’esperienza soggettiva, per quanto gravata dal “vizio della soggettività”. La spiegazione pitagorica della relazione fra l’esperienza nel suo complesso ed il corpo che la produce ha la stessa efficacia esplicativa della relazione tra l’esperienza musicale e lo strumento che la produce e il contributo di Pitagora e dei suoi allievi all’avanzamento della filosofia teoretica resta cospicuo e ponendo le strutture matematiche a fondamento della realtà; questi filosofi però non tracciano un’immagine del mondo nella quale anche l’esperienza soggettiva, per quanto gravata dal “vizio della soggettività”. La spiegazione pitagorica della relazione fra l’esperienza nel suo complesso ed il corpo che la produce non ha la stessa efficacia esplicativa della relazione tra l’esperienza musicale e lo strumento che la produce e il contributo di Pitagora e dei suoi allievi all’avanzamento della filosofia teoretica resta relativo. La spiegazione pitagorica della relazione fra l’esperienza nel suo complesso ed il corpo che la produce non ha la stessa efficacia esplicativa della relazione tra l’esperienza musicale e lo strumento che la produce, ma il contributo di Pitagora e dei suoi allievi all’avanzamento della filosofia teoretica resta cospicuo e ponendo le strutture matematiche a fondamento della realtà; questi filosofi tracciano un’immagine del mondo nella quale anche l’esperienza soggettiva, per quanto gravata dal “vizio della soggettività”.

Per Eraclito: Posto che tanto il mondo naturale quanto l'esperienza soggettiva sono assoggettati alla legge del divenire, comprendere il divenire significa in ultima analisi comprendere le ragioni per le quali tutto è governato attraverso tutto. Ne il mondo naturale ne l'esperienza soggettiva sono assoggettati alla legge del divenire, comprendere il divenire significa in ultima analisi comprendere le ragioni per le quali tutto è governato attraverso tutto. Posto che solo il mondo naturale è assoggettato alla legge del divenire, comprendere il divenire significa in ultima analisi comprendere le ragioni per le quali tutto è governato attraverso tutto. Posto che solo l'esperienza soggettiva è assoggettata alla legge del divenire, comprendere il divenire significa in ultima analisi comprendere le ragioni per le quali tutto è governato attraverso tutto.

Con Eraclito e Parmenide la filosofia teoretica prende consapevolezza di se e si eleva a disciplina autonoma; a dimostrazione del fatto che il cammino era sostanzialmente tracciato Eraclito scrive “ un’unica cosa è la saggezza, comprendere la ragione per la quale tutto è governato attraverso tutto”, così come Parmenide, ugualmente consapevole della evoluzione inarrestabile della filosofia, sostiene che “ bisogna che tu impari a conoscere ogni cosa sia l’animo inconcusso della ben rotonda verità, sia le opinioni dei comuni mortali nelle quali non risiede legittima credibilità. Tuttavia anche questo apprenderai, come le apparenze bisognava giudicasse che fossero chi in tutti i sensi il tutto indaghi”. VERO. Le frasi sono da attribuirsi a Pitagora. FALSO. Le frasi sono da attribuirsi a SOCRATE.

Il contributo di Eraclito e di Parmenide alla razionalizzazione formale della filosofia teoretica: il contributo di Eraclito e di Parmenide alla razionalizzazione formale della filosofia teoretica non si è limitato ad una semplice nuova consapevolezza, ma non hanno introdotto un radicale cambiamento di prospettiva nella ricerca filosofica. non si è limitato ad una semplice nuova consapevolezza, ma hanno introdotto un radicale cambiamento di prospettiva nella ricerca filosofica verso una nuova evoluzione della disciplina de qua. si è limitato ad una semplice nuova consapevolezza e non hanno introdotto un radicale cambiamento di prospettiva nella ricerca filosofica verso una nuova evoluzione della disciplina de qua. non vi è stato alcun contributo di Eraclito e di Parmenide alla razionalizzazione formale della filosofia teoretica.

Eraclito pone a principio fondante della realtà: La matematica. l'esperienza soggettiva. La scienza. l'esperienza oggettiva.

In filosofia il termine esperienza (o empirìa) si riferisce a: diversi significati tra cui, nella conoscenza , è il momento in cui interviene la sensazione, mentre riguardo alla sensibilità interiore è la percezione intuitiva, immediata, di un sentimento o un'emozione ed infine nella filosofia della scienza è il fondamento delle osservazioni scientifiche basate sulle «sensate esperienze» e sulle «dimostrazioni necessarie». un solo significato ovvero nella conoscenza è il momento in cui interviene la sensazione,. solo alla conoscenza. un solo significato ovvero alla sensibilità interiore.

A Pitagora si deve il riconoscimento della matematica come disciplina dal ruolo fondamentale nella comprensione delle strutture realtà. Al di la delle sue apparenze multiformi e mutevoli, il mondo sostanzialmente obbedisce a leggi di natura matematica che risultano afferrabili dal pensiero umano attraverso la mediazione di questa scienza e attraverso il calcolo matematico i pitagorici riconducono ad una spiegazione unitaria fenomeni apparentemente eterogenei quali il movimento degli astri e gli intervalli musicali e questo solo a titolo di semplice esempio: A Pitagora si deve il riconoscimento della meccanica come disciplina dal ruolo fondamentale nella comprensione delle strutture realtà. Al di la delle sue apparenze multiformi e mutevoli, il mondo sostanzialmente obbedisce a leggi di natura matematica che risultano afferrabili dal pensiero umano attraverso la mediazione di questa scienza e attraverso il calcolo matematico i pitagorici riconducono ad una spiegazione unitaria fenomeni apparentemente eterogenei quali il movimento degli astri e gli intervalli musicali e questo solo a titolo di semplice esempio:. VERO. A Pitagora si deve il riconoscimento della geometria come disciplina dal ruolo fondamentale nella comprensione delle strutture realtà. Al di la delle sue apparenze multiformi e mutevoli, il mondo sostanzialmente obbedisce a leggi di natura matematica che risultano afferrabili dal pensiero umano attraverso la mediazione di questa scienza e attraverso il calcolo matematico i pitagorici riconducono ad una spiegazione unitaria fenomeni apparentemente eterogenei quali il movimento degli astri e gli intervalli musicali e questo solo a titolo di semplice esempio:. A Pitagora si deve il riconoscimento della fisica come disciplina dal ruolo fondamentale nella comprensione delle strutture realtà. Al di la delle sue apparenze multiformi e mutevoli, il mondo sostanzialmente obbedisce a leggi di natura matematica che risultano afferrabili dal pensiero umano attraverso la mediazione di questa scienza e attraverso il calcolo matematico i pitagorici riconducono ad una spiegazione unitaria fenomeni apparentemente eterogenei quali il movimento degli astri e gli intervalli musicali e questo solo a titolo di semplice esempio:.

La filosofia di Talete non è ancora filosofia teoretica: È l’inizio degli studi sulla geometria. È l’inizio dell’etica. È l’inizio della riflessione sulle immagini del mondo. È l’inizio della riflessione morale.

Le spiegazioni di Anassimandro e Anassimene sono insoddisfacenti; esse però procedono nella direzione di una embrionale filosofia teoretica e la loro filosofia non si limita a cercare il principio fondamentale di tutte le cose, ma tenta di fornire una spiegazione sul perché, e ciò è di tutta evidenza, vi sono nel mondo svariate cose anziché soltanto il principio fondamentale: Non ipotizzano un tentativo fornire una spiegazione sul perché, e ciò è di tutta evidenza, vi sono nel mondo svariate cose anziché soltanto il principio fondamentale. VERO. Sono il fondamento della geometria. Le spiegazioni sono ampiamente soddisfacenti.

Per Talete l’acqua è il principio di tutte le cose. Questa, se ci si attiene alla ricostruzione storica che Aristotele propone nella metafisica, è la prima tesi filosofica, il momento inaugurale della storia della filosofia con al centro lì immagine del mondo: La ricostruzione storica è di Cartesio. La ricostruzione storica è di Platone. VERO. FALSO.

A Mileto sorgono la filosofia, la fisica e la metafisica; la filosofia teoretica, intesa come immagine completa del mondo resta ancora ad uno stadio embrionale: Ad Atene e non a Mileto sorgono la filosofia, la fisica e la metafisica e la la filosofia teoretica. VERO. FALSO. A Mileto sorgono la filosofia, la fisica e la metafisica; e la filosofia teoretica, modernamente intesa.

Anassimandro ipotizza un movimento rotatorio per effetto del quale, a partire dall’unità indifferenziata dell’àpeiron, nascono e periscono: Tutte le altre cose, “ secondo necessità”e “ secondo l’ordine del tempo”. Attraverso il movimento rotatorio le cose nascono mA non periscono. Non ipotizza alcun movimento rotatorio. Solo le cose intangibili, “ secondo necessità”e “ secondo l’ordine del tempo”.

Con Parmenide ed Eraclito la riflessione filosofico si pone come punto di partenza per la ricerca di una immagine completa del mondo. Solo Parmenide si occupò di filosofia teoretica. Solo Eraclito si occupò di filosofia teoretica. VERO. FALSO.

Pitagora e la sua scuola è il pioniere di questa nuova area di ricerca filosofica chiamata filosofia teoretica; lui e i suoi discepoli sono i primi a tentare di connettere l’indagine sulla natura alla riflessione sull’esperienza e sul pensiero. VERO. FALSO. Pitagora si occupò solo di etica e morale. Pita gora si occupò solo di metafisica.

A distanza di circa duemila e cinquecento anni, sappiamo che l’acqua a sua volta è composta da idrogeno e ossigeno, dunque non può essere la cosa di cui sono fatte tutte le cose. Tuttavia, la struttura della tesi di Talete resta attuale: X è il principio di tutte le cose, ciò da cui tutto dipende e deriva, la cosa che se non ci fosse non ci sarebbe nient’altro. Talete si è sbagliato nello scegliere la sua X, ma ha comunque individuato una struttura esplicativa destinata ad orientare le ricerche filosofiche dei secoli e dei millenni successivi: FALSO. VERO. È l’aria il principio fondante. È l’idrogeno il principio fondante.

Anassimandro e Anassimene si distinguono da Talete innanzitutto perché propongono una soluzione differente dell’equazione “ X è il principio di tutte le cose”. Per Anassimene X è l’aria, mentre per Anassimandro, X è una sostanza informe e illimitata, denominata àpeiron: VERO. FALSO. I due filosofi pongono al centro X cioè una sostanza informe e illimitata, denominata àpeiron. I due filosofi pongono entrambi al centro l’aria.

L'ápeiron, dal greco antico ἄπειρος o ἀπείρων, ápeiron, composto da ἀ-, a-, «non», e πεῖραρ, peirar, «limite» o «fine», forma ionica di πέρας, peras, il cui significato letterale è «illimitato», «infinito» o «indefinito», rappresenta, secondo la filosofia di Anassimandro, l'archè (ἀρχή), cioè l'origine e il principio costituente dell'universo. VERO. FALSO. L'ápeiron, dal greco antico ἄπειρος o ἀπείρων, ápeiron, composto da ἀ-, a-, «non», e πεῖραρ, peirar, «limite» o «fine», forma ionica di πέρας, peras, il cui significato letterale è «illimitato», «infinito» o «indefinito», ma non rappresenta, secondo la filosofia di Anassimandro, l'archè (ἀρχή), cioè l'origine e il principio costituente dell'universo. L'ápeiron, dal greco antico ἄπειρος o ἀπείρων, ápeiron, composto da ἀ-, a-, «non», e πεῖραρ, peirar, «universo» o «spazio», forma ionica di πέρας, peras, il cui significato letterale è «illimitato», «infinito» o «indefinito», rappresenta, secondo la filosofia di Anassimandro, l'archè (ἀρχή), cioè l'origine e il principio costituente dell'universo.

Che cosa è l'ápeiron, dal greco antico ἄπειρος o ἀπείρων?. una realtà infinita, determinata,non eterna, indistruttibile e in continuo movimento. è una realtà infinita, indeterminata, eterna, indistruttibile e in continuo movimento. è una realtà infinita, indeterminata, ma non eterna, indistruttibile statica. è una realtà finita, determinata, non eterna e in continuo movimento.

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