filosofia teoretica
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Title of test:![]() filosofia teoretica Description: filosofia teoretica pegaso Creation Date: 2023/11/10 Category: Others Number of questions: 248
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Physis significa: Il principio che tutto genera e ciò che da esso è generato. La natura che tutto genera e tutto distrugge. Ciò che è generato dal Dio ed è di natura divina. La totalità della natura che è ingenerata. La filosofia nasce nelle colonie greche e non nella madre patria perché le colonie: Risentivano dell’influsso della cultura dei paesi in cui si insediavano e avvertivano meno il peso della cultura della madrepatria. Volevano contrapporsi alla cultura della madrepatria , che consideravano un ostacolo per il loro sviluppo. Non potevano mantenere un rapporto organico con la cultura tradizionale , ma dovevano elaborarne una propria di tipo razionale. Esprimevano una maggiore apertura alle novità culturali , come nel caso della filosofia che era già presente nella cultura dell’Oriente. Il metodo usato dai filosofi ionici per individuare l’archè consisteva nel: Formulare ipotesi che poi il ragionamento confermava. Selezionare un elemento unitario capace di spiegare la pluralità delle cose. Cancellare la diversità dei fenomeni per trovarne l’unità. Trasporre il mito sul piano della razionalità. In Parmenide, dall’affermazione che l’essere è ed è impossibile che non sia, e il non-essere non è ed è impossibile che sia, si ricava che: Nel non-essere si può trovare l’essere, ma nell’essere non c’è non-essere. Essere e non-essere non possono comunicare tra di loro, non avendo nulla in comune. Per definire l’essere bisogna escludere tutto ciò che implica il non-essere. Non si possono definire né l’essere né il non-essere. Di Socrate non possediamo alcuno scritto perché: Le sue opere sono andate perdute. Il demone gli disse di non scrivere nulla. Non scrisse alcuna opera. Distrusse le sue opere prima di essere condotto in tribunale. Il dialogo per Socrate: Mira a raggiungere una verità oggettiva. È innanzitutto uno strumento di persuasione. Serve a creare confusione e incertezza nell’interlocutore. Serve al confronto di opinioni soggettive. La celebre affermazione socratica “so di non sapere” significa che: Socrate esalta l’ignoranza più del sapere. Egli ignora la scienza del proprio tempo. Socrate è consapevole della sua ignoranza. Egli rifiuta il sapere umano per affidarsi alla sapienza del dio. L’ironia socratica è: La volontà di non prendere nulla seriamente. Una particolare tecnica per condurre le dimostrazioni. La capacità di cogliere l’aspetto ridicolo dei propri avversari. Una tecnica per mettere a nudo l’ignoranza dell’interlocutore. Virtù e sapere sono in questa relazione: La virtù conduce al sapere. Sapere e virtù sono incompatibili. L’essenza della virtù è il sapere. L’essenza del sapere è la virtù. Che cosa si intende per intellettualismo etico?: La fondazione dell’etica sulla ragione e la conoscenza. La convinzione che l’esercizio dell’intelletto è di per sé morale. La concezione della felicità come esercizio delle facoltà intellettuali. L’esaltazione dell’impegno morale degli intellettuali. Platone sceglie il dialogo come forma letteraria delle sue opere perché: Vuole evitare la critica di essersi distaccato dall’impostazione socratica. Intende la filosofia come teatro di opinioni e idee. Ritiene che la filosofia sia ricerca in cui si confrontano diversi punti di vista. Vuole ricostruire la ricerca filosofica di Socrate. La funzione dei miti di Platone è: Allegorica, educativa e divulgativa. Allegorica, metaforica e divulgativa. Educativa, razionale, argomentativa. Religiosa, mistica e razionale. Perché sia possibile il nostro rapporto con le idee è necessario che: L’anima si distacchi dal corpo, che è mortale. La natura dell’anima sia imperitura e stabile come quella delle idee. Almeno una parte dell’anima sia stabile e immutabile. Le idee accettino di conformarsi alla natura dell’anima. Nello stato platonico, con il governo dei filosofi: Tutti i cittadini dovrebbero essere educati alla dialettica. L’azione di governo sarebbe ispirata e guidata dalle idee etiche. Ogni altra istituzione dello stato scomparirebbe. Ai cittadini verrebbe imposto il rispetto delle virtù. Poietico in Aristotele è: Il sapere tecnico indispensabile alla produzione di poesie. Il sapere pratico volto al conseguimento dell’utile. Il sapere che presiede alla attività tecnico-produttive. Il sapere che critica le tecniche. Pratico in Aristotele è: È sinonimo di poietico. È relativo alla condotta umana. È relativo all’economia. È in opposizione ad astratto. Metafisica è: Scienza dell’essere in quanto tale. Scienza di ogni scienza dell’essere. Scienza degli esseri in rapporto all’Essere. Scienza dell’essere spirituale. La sostanza è detta individuo perché: Sono gli esseri umani nella loro individualità a essere sostanze. È l’unione indivisibile dell’anima con il corpo. È l’unione indivisibile di forma e materia. È l’unione indivisibile di ogni soggetto con tutti i suoi predicati. Le quattro cause del divenire sono: Materiale, finale, sostanziale, efficace. Materiale, essenziale, formale, finale. Materiale, formale, finale, efficiente. Efficiente, agente, formale, materiale. La dialettica per Aristotele: La scienza filosofica per eccellenza, quella dei primi principi. La tecnica del discorso usata per convincere e persuadere. L’arte di argomentare basandosi su opinioni. L’arte di argomentare basandosi su premesse vere. Le filosofie ellenistiche: Sono la risposta alle mutate condizioni politico-culturali;. Sono determinate dalla reazione alla filosofia aristotelica;. Nascono come continuazione e ripresa di filosofie precedenti;. Lo stato le impone ai cittadini per allontanarli dalla politica. Il cittadino della polis in epoca ellenistica ripiega su se stesso perché: È disgustato dalla politica;. La polis è morta come organismo politico;. Lo stato accentrato è lontano. È disorientato rispetto ad uno Stato lontano. L'ideale delle filosofie ellenistiche è pragmatico perché: È orientato all'azione per l'azione;. Mira a organizzare la condotta umana;. Guarda solo all'aspetto pratico della vita. Rifiuta la teoria e la contemplazione;. L'originalità dell'Epicureismo sta: Nella forma contrastante che i suoi temi hanno assunto;. Nelle contrapposizioni interne insuperabili che lo caratterizzano;. Nella compresenza e integrazione di temi e istanze ben diverse;. Nella ricchezza e nella varietà dei suoi temi. Al ripiegamento su se stesso dell'uomo ellenistico si collegano: L'assenza di un ideale di vita. La conquista dell'interiorità. La ricerca della felicità, fine ultimo per l'uomo;. La perdita della libertà. Atarassia vuol dire: Assenza di decisione, cioè “sospensione del giudizio”. Assenza di dolore. Assenza di parole. Assenza di turbamento. Il vincolo che conviene al saggio epicureo è: Il libero amore;. La libera amicizia;. Il legame col padrone. Il matrimonio;. Lo Stoicismo afferma che il sapiente: Deve rendersi impassibile, controllando il piacere;. Deve sopportare serenamente le avversità. Deve rendere male per male;. Ha una morale vivificata dall'amore. Per lo Stoico i veri beni sono: Virtù e ragione. La vita e gli affetti. Ricchezza e salute. Virtù e gloria. L'uno è: Limitato;. Creatore;. Puro pensiero;. Infinito. La posizione agostiniana sul rapporto tra fede e ragione può essere espresso con il motto: Per credere dobbiamo sapere di più. Credere di sapere per sapere di più. Se credo so di non sapere ed ho il vero sapere. Credere per sapere di più e sapere per credere. L’argomento contro il dubbio è rivolto: Agli scettici. Agli epicurei. Agli stoici. Ai neoplatonici. Il dubbio viene superato perché: Non garantisce alcuna certezza. Se si dubita si è certi di dubitare e si è al di la del dubbio. La ragione della certezza l’uomo ha dentro di sé e la deve cercare. Si rivela come una falsa posizione per rifiutare la verità. La luce vera che illumina ogni uomo è: La ragione. La Rivelazione. La fede. Dio. Per male metafisico Agostino intende: Il peccato in quanto sconvole la gerarchia della realtà. Il male di vivere in quanto è connaturato all’uomo. Il difetto che corrode dall’interno l’essere fin dalla creazione. Il limite, la mancanza di pienezza dell’essere, proprio di ogni creatura. Nell’ambito del pensiero cristiano medievale, parla di preambolo della fede: Anselmo. Bonaventura. Tommaso. Bernardo. I preambula fidei sono: La verità di fede che è impossibile non professare. Premesse della fede indispensabili per la ragione. Le verità razionalmente dimostrabili, premesse necessarie alla fede. Tutte le verità di fede che è possibile dimostrare con la ragione. Nel rapporto tra ragione e fede Tommaso sostiene: L’autonomia della fede nei confronti della ragione, per cui la ragione non può parlare delle questioni di fede. L’autonomia della ragione nei confronti della fede, rifiutando la tesi della filosofia come “ancella” della teologia. L’autonomia della teologia , non più ancella, sia della fede che della ragione. Che ragione e fede sono due parti , reciprocamente autonome, di uno stesso sapere non più ancillare: la teologia. Tommaso critica la prova ontologica di Anselmo sull’esistenza di Dio perché, anche ammessa la definizione di Dio come essere di cui non può essere pensato nulla di maggiore: Niente esclude che nella realtà vi sia un essere ancora maggiore. Non è detto che tale essere pensato esiste, oltre che nell’intelletto, anche nella realtà. Solo Dio, rivelandosi, potrebbe rendere certa ed evidente all’uomo la sua esistenza. Che nega l’esistenza di Dio potrebbe obiettare che nella sua esperienza non vi è nulla di assoluto e perfettissimo. Tommaso, nella prova dell’esistenza di Dio, procede: Muovendo da ciò che ha priorità logica. Muovendo da ciò che è primo per noi, gli effetti, per risalire alle cause. Partendo dalle cause che logicamente ci sono note, per arrivare alla Causa. Muovendo sia da ciò che ha priorità logica sia da ciò che è primo per noi, perché l’uomo non può prescindere da nessuna delle due vie. La magia rinascimentale: È un residuo superstizioso del Medioevo. Afferma che la natura è regolare e che è possibile dominarla conoscendola. È la premessa della scienza, sia nel modo di concepire la natura che nel metodo per conoscerla. È una forma di religione parallela al Cristianesimo. Per comprendere la natura, secondo Telesio bisogna: Affidarsi al buon senso naturale degli uomini. Usare i sensi e la ragione. Affidarsi ai sentimenti suscitati dalla natura. Far ricorso alla conoscenza sensibile e alla natura. I principi della natura, secondo Telesio, sono: Interni ed esterni ad essa. Immutabili. Astratti. Spiegabili solo da una sapienza divina. Viene affermato che l’universo è uno e infinito perché: Unità e infinità sono le maggiori perfezioni pensabili. La rivoluzione astronomica di Copernico poggiava su questa tesi. Solo basandosi su questa tesi era possibile risalire a Dio. L’universo ha i caratteri di Dio, sua causa. La conoscenza di sé: È il prodotto della conoscenza degli oggetti. È essenziale per la conoscenza degli oggetti. C’è dove non ci sono gli oggetti. È una percezione confusa. Il metodo galileano richiede: Sensate esperienze e deduzioni certe. Induzioni ben condotte e dimostrazioni sensate. Sensate esperienze e necessarie dimostrazioni. Ipotesi sensate e dimostrazioni matematiche. La natura: Fa conoscere a tutti i suoi modi di operare. Esegue solo gli ordini di Dio e non ha leggi. Obbedisce solo alle leggi che Dio le ha dato. È superiore alle Scritture perché più certa e perché immutabile. Con l’espressione idola specus Bacone intende gli errori connessi: Alla specie umana;. All’ignoranza;. Alle caratteristiche individuali;. All’affetto deformante della mente. Metodo induttivo significa: Basare la conoscenza unicamente sull’esperienza;. Partire dall’esperienza per ricavarne principi generali;. Partire da principi generali per ricavarne la spiegazione dei fenomeni;. Procedere in modo simile a quello matematico. Le “sensate esperienze” sono: Prodotto dell’esperienza comune. Esperienze prodotte da esperimenti. Prodotte esclusivamente dai sensi umani. Compiute da gente di buon senso. Cartesio ha preso coscienza che il vecchio edificio del sapere: Deve essere abbattuto per costruirne uno nuovo basato sulla ragione;. Scricchiola e deve essere restaurato, mantenendone le fondamenta, ma inserendo elementi tratti dal sapere scientifico;. Va distrutto, ma ritiene che non sia venuto ancora il momento di costruire un nuovo edificio del sapere;. Va distrutto, ma che per ora non bisogna farlo per non incorrere nella condanna della Chiesa. Un’idea è chiara quando: È presente a uno spirito che non si confonde. Chiarisce un dubbio;. Ne è chiaro il suo significato;. È presente e manifesta a uno spirito attento;. Un’idea è distinta quando: È precisa e differente da tutte le altre. Appare manifesta e definita;. Viene scomposta negli elementi di base;. Si è in grado di spiegarne le cause;. Nel metodo cartesiano la matematica è: L’unico sapere capace di arrivare alla verità. Il modello da estendere a tutto il sapere;. Esempio di sapere ordinato e sistematico;. Quella che gli fornisce presupposti e regole. Viene definito iperbolico il dubbio che: Si arresta solo dinnanzi alla matematica;. Viene esteso a tutto il sapere;. È un’ipotesi assurda, impossibile da concepire;. Viene considerato insuperabile e irrisolvibile. Il Cogito ergo sum supera l’ipotesi del genio maligno perché: Il collegamento di cogito e sum è talmente evidente da vincere ogni dubbio;. Anche per poter essere ingannato l’uomo deve esistere come pensante;. Pone come fonte della verità l’uomo e non più Dio;. Nel pensiero dell’uomo, neppure un genio maligno potrebbe avere accesso per ingannarlo. La concezione della natura si fonda su: Atomi, estensione e movimento;. Corpuscoli, estensione e vortici;. Estensione, materia e movimento;. Estensione e movimento. La sostanza è: Una cosa che per esistere ha bisogno del pensiero che la pensa;. Un concetto che per esistere non ha bisogno che di se stesso;. La realtà intera in quanto ha in sé il suo fondamento;. Una realtà che per esistere non ha bisogno che di se stessa. Le regole della ragione naturale in campo politico sono: Cercare la pace; rinunciare al diritto di tutti a tutto; rinunciare ai patti precedentemente stipulati;. Cercare la pace; amare l’uomo come un dio per l’uomo; consegnare tutto il potere ad un sovrano;. Difendere la propria sicurezza; cercare la pace; mantenere i patti che si stipulano;. Cercare la pace; rinunciare al diritto di tutti a tutto; mantenere i patti stipulati. Locke negava le idee innate perché: Solo i pazzi e filosofi dicono di averne;. I fanciulli ed i pazzi non ne hanno;. Non c’è accordo su quali possano essere le idee innate;. Non basta l’accordo di tutti per sostenere che ci sono. Il motto dell’Illuminismo per Kant è: : “Osa sapere (sapere aude)”. “Critichiamo il passato”. “La ragione al potere”. “Osare l’impossibile”. Criticismo significa: L’atteggiamento di critica di tutte le filosofie precedenti. L’individuazione dei limiti della ragione e la critica di ciò che va oltre il limite. La critica di tutte le facoltà, esclusa la ragione. L’esasperato atteggiamento di critica della ragione che ha condotto allo scetticismo. I giudizi sintetici a priori: Sono universali e necessari, ma non aggiungono elementi nuovi alla conoscenza. Aggiungono elementi nuovi alla conoscenza, sono universali, ma non sono necessari. Sono universali e necessari e aggiungono qualcosa di nuovo alla conoscenza. Aggiungendo qualcosa di nuovo nella conoscenza ed essendo a priori sono universali e particolari assieme. Per trascendentale Kant intende: : Ciò che è eccellente e incommensurabile con il finito. Ciò che è al di là di ogni esperienza possibile. Ciò che opera nell’esperienza, ma non proviene dall’esperienza. Ciò che opera nella ragione, ma proviene dall’esperienza. Kant definisce “rivoluzione copernicana” quella da lui compiuta, perché: Vuole dare un fondamento filosofico alle tesi scientifiche di Copernico. Vuole porre come “nuovo sole” della conoscenza l’oggetto e non più il soggetto. Afferma che il soggetto crea, traendolo da sé, l’oggetto della conoscenza. Non più l’oggetto, ma il soggetto, è al centro del processo di attiva costruzione della conoscenza. L’Analitica trascendentale : Studia i giudizi analitici a priori. Analizza i giudizi sintetici a priori. Studia le condizioni di pensabilità degli oggetti. Studia le forme pure a priori dell’intelletto e della ragione. Le categorie sono: Le forme pure a priori della logica trascendentale. Le forme pure a priori dell’intelletto. I predicati puri dell’intelletto. I predicati possibile dell’essere. La realtà in sé è: Pensabile ma non conoscibile. Conoscibile ma non pensabile. Non è conoscibile né pensabile. Pensabile con l’intelletto, conoscibile con la ragione. La Dialettica trascendentale : Si occupa della ragione e della critica della metafisica. Usa le idee della metafisica per conoscere la realtà. Discute i limiti entro i quali valgono le idee della metafisica. Critica la metafisica con il metodo dialettico. La chiave di volta su cui poggia, seconda Kant, l’edificio della morale è: La legge morale. La libertà. L’eteronomia. La saggezza. All’Idealismo Marx rimprovera di: Conoscere l’attività dello spirito, ma non quella degli individui;. Non riconoscere l’attività umana sensibile, ma solo l’attività dello spirito. Negare l’attività sensibile e di riconoscere solo quella del soggetto;. Affermare l’attività umana, ma solo come attività filosofica;. Marx critica Feuerbach perché questi: Non si pone il problema di cambiare il mondo reale;. Spiega le contraddizioni religiose con le contraddizioni sociali;. Ignora la crisi della famiglia reale, per occuparsi solo della sacra famiglia. Dissolve il mondo religioso nella sua base profana;. Col termine ideologia Marx intende: Una teoria falsa e sbagliata;. Un prodotto del pensiero che si considera indipendente dalla realtà. Una costruzione ideale concepita volontariamente per ingannare le classi subalterne. La giustificazione degli interessi della classe dominante;. Struttura e sovrastruttura sono in ogni società: Due entità indipendenti;. La prima la base e la seconda l’elemento derivato;. Due elementi dialetticamente connessi;. La struttura è la base ideale su cui poggia la sovrastruttura. Marx nella sua critica a Hegel: Parte da una posizione comunista;. Rifiuta la dialettica. Condivide il rapporto tra stato e società civile;. Apprezza l’importanza attribuita alla storia. Circa i rapporti tra Positivismo e Illuminismo, si può affermare che: Condividono il senso di una netta rottura con il passato;. Entrambi criticano la metafisica;. Non esaltano la razionalità scientifica e sperimentale. Entrambi presentano tendenze e aspirazioni potenzialmente “rivoluzionarie”. Il Positivismo: Si caratterizza per l’esaltazione della scienza come forma privilegiata del sapere;. È un fenomeno esclusivamente filosofico;. Sorge nella seconda metà dell’Ottocento;. Influenza un aspetto della cultura occidentale. Il Positivismo evoluzionistico: È detto così perché influenzato dalla concezione evolutiva della filosofia idealistica;. Si sviluppa nella seconda metà dell’Ottocento;. Sa interpretare le posizioni riformista della borghesia;. È influenzato dal Marxismo. Secondo la dottrina di Comte, la scienza: Ha come fine il conseguimento di un sapere assoluto;. È un’attività teoretica senza fini pratici. Tende alla scoperta delle relazioni invariabili che regolano i fenomeni;. Procede mediante l’uso della ragione;. La classificazione delle scienze deve fondarsi: Sulle facoltà umane;. Sulla tipologia dei fenomeni;. Sull’esperienza. Sulla successione storica;. Si afferma che la musica è un’arte “di efficacia così grande sui sentimenti più intimi dell’uomo” perchè: è un’opera della stessa Volontà, che così agisce sul sentimento dell’uomo;. Ci rappresenta slanci, impulsi, e movimenti della Volontà. Esprime la reazione intima dell’uomo al dominio della Volontà. Usa i sentimenti per ingannare e manipolare l’uomo, occultandogli il dominio della Volontà. Il principio di individuazione: Consiste nell’individuo che vive nel tempo e nello spazio;. è dato da spazio e tempo;. è il principio in base al quale la Volontà produce il mondo fenomenico;. è il risultato del quadruplice principio di region sufficiente. Il kantismo di Schopenhauer si può notare: Nell’affermazione dell’esistenza di un mondo fenomenico;. Nell’identificazione del noumeno con la Volontà. Nell’uso delle idee;. Nella conoscenza della realtà in sé, la Volontà. Kierkegaard può essere considerato il precursore del: L’idealismo religioso;. L’ateismo cristiano;. L’esistenzialismo;. L’individualismo religioso. La verità per Kierkegaard è: La soggettività, perché è il luogo della decisione;. L’oggettività, perché solo in essa c’è la certezza;. La soggettività che ha acquisito certezza;. L’incertezza che impedisce al soggetto di scegliere. Per Kierkegaard l’assurdo è: La riduzione hegeliana del Cristianesimo a speculazione;. Il fatto che Dio, verità eterna, si sia fatto uomo;. L’impossibilità per la ragione di diventare cristiana;. Che un uomo abbia osato proclamarsi Dio. Gli stadi dell’esistenza sono: Estetico, erotico, etico;. Estetico, etico, religioso;. Estetico, etico, cinico;. Della ragione, dell’angoscia, della disperazione. Schopenhauer si discosta dalla concezione platonica delle idee perchè: Per lui le idee non sono realtà per sé sussistenti, ma il prodotto della Volontà. Manca un’idea del Bene in posizione di preminenza rispetto alle altre idee;. L’oggettivazione della Volontà nelle idee genera una gerarchia di realtà. In lui le idee sono attive produttrici del mondo, mentre in Platone questo non accade. Per Schopenhauer la liberazione dal dolore è: Possibile negando la Volontà. Impossibile;. Possibile solo con il suicidio;. Attuabile attraverso l’estasi. Il “Cavaliere della fede” per Kierkegaard è: Hegel;. Cristo;. Abramo;. Isacco. La differenza fra spirito dionisiaco e spirito apollineo sta nel fatto che: il primo è esaltazione, ebbrezza, il secondo è armonia ed equilibrio. il primo esalta la bruttezza degli istinti animali, il secondo la bellezza e l'armonia delle forme. il primo è uno stato di vigore animale, il secondo di beatitudine divina. il primo si è espresso soprattutto nella musica, il secondo soprattutto nella tragedia. Il termine nichilismo indica in Nietzsche: la negazione del mondo sensibile in nome di valori morali assoluti. la completa negazione della volontà di potenza. lo smascheramento e la presa di congedo da ogni certezza assoluta. come nichilismo 'attivo', la negazione di ogni valore. Attraverso tre temi determinanti, si potrebbero così riassumere le tre fasi di svolgimento del pensiero di Nietzsche: spirito dionisiaco / morte di Dio / nichilismo. Oltreuomo / morte di Dio / nichilismo. spirito dionisiaco / Oltreuomo / morte di Dio. morte di Dio / spirito dionisiaco / volontà di potenza. Nietzsche vive: tra il 1884 e il 1919. tra il 1884 e il 1890. tra il 1818 e il 1890. tra il 1844 e il 1900. Carattere essenziale del pensiero di Nietzsche: concezione circolare del tempo. storicismo assoluto. difesa della religione cristiana. criticismo. Da chi è stata strumentalizzata la concezione filosofica nietzscheana: dalla rivoluzione russa. dal nazismo di Hitler. dal fascismo di Mussolini. dagli americani. Le opere del secondo periodo sono espresse: attraverso una trattazione sistematica. attraverso brevi saggi ed aforismi. attraverso una forma poetica. attraverso una costruzione di tipo matematico. In quale opera è posto l'annuncio della morte di Dio: nella Gaia Scienza. in Umano, troppo umano. in Così parlò Zarathustra. in Aurora. Qual è la posizione dell'uomo dopo l'annunzio della morte di Dio: la sua responsabilità nei confronti della vita è aumentata. la sua libertà diventa totale e senza leggi o regole. egli può assumersi il compito di dirigere autonomamente la vita. si sente smarrito e senza più punti di riferimento e arriva a diventare scettico. La teoria dell'eterno ritorno: presenta una posizione del tempo circolare. significa semplicemente che la nostra vita ritornerà così come l'abbiamo vissuta. riprende una concezione agostiniana del tempo. È presentata da Nietzsche in forma chiara e netta. quali sono le grandi domande universali della riflessione filosofico teoretica: Il buon governo del mondo. Il vivere ed il morire. La rivelazione di Dio. La speranza e la giustizia. A che cosa fa riferimento, in primo luogo, la categoria di modernità: A un concetto filosofico. A un periodo storico. A un concetto scientifico. A un concetto sociologico. Quali sono gli eventi-soglia della modernità europea: La pubblicazione del Discorso sul metodo di Cartesio. L’avvento della stampa. La scoperta del nuovo mondo, il Rinascimento, la Riforma evangelica. L’ascesa della borghesia. In che cosa si caratterizza la società moderna: La diffusione della tecnologia. La dissoluzione delle forme tradizionali di vita. L’organizzazione dell’impresa capitalistica. L’apparato burocratico dello Stato. Che cosa sostiene la teoria della modernizzazione sociale: Una prospettiva di evoluzione sociale. Una tesi di riforma sociale. L’avvento della tecnica. Un’astrazione della modernità dalle sue determinazioni storico-temporali. Nell’orizzonte della storia, secondo Hegel, il tempo presente è esclusivamente: Transizione. Rivoluzione. Memoria. Attesa di futuro. Quali sono gli eventi storici decisivi per l’affermazione della soggettività moderna: La Riforma luterana, l’Illuminismo, la Rivoluzione francese. La Rivoluzione americana ed il marxismo. La rivoluzione proletaria e la diffusione della tecnica. La rivoluzione copernicana ed il Concilio di Trento. Quali sono le connotazioni della soggettività moderna: Liberismo, ateismo, spirito rivoluzionario. Individualismo, diritto alla critica, autonomia dell’agire, idealismo filosofico. Marxismo e positivismo. Autonomia, riformismo, militanza attiva. La categoria di post-modernità indica: Un periodo storico. Il periodo post-bellico. Gli esiti della diffusione dello spirito moderno. La rivoluzione industriale. La categoria di post-modernità implica: Una complessità di significato, molteplicità di senso, ribellione allo strapotere razionale. L’anarchia del significato. La fine dei vecchi dogmatismi. La fede nella scienza. La soggettività moderna si afferma come progetto: Di riforma sociale e di partecipazione democratica. Di diffusione dell’istruzione per tutti i cittadini. Di rinascita artistica. Di diffusione delle tesi rivoluzionarie. Quali sono gli ispiratori filosofici del ruolo della ragione moderna: Rousseau, Marx, Comte. Hegel, Marx, la destra hegeliana. Spinoza, Lutero, Heidegger. Cartesio, Galilei, Nietzsche. Le tesi filosofiche di Hegel auspicano: L’emancipazione sociale. La diffusione delle scoperte scientifiche. L’autoconoscenza come processo di conciliazione. La liberazione delle masse. Qual è il rapporto tra emancipazione ed estraneazione secondo J. Habermas: Emancipazione come estraneazione dalla modernità occidentale. Emancipazione come estraneazione dalla totalità di un contesto etico. Emancipazione come estraneazione dalla società classista. Emancipazione come estraneazione dallo spirito tradizionale. Secondo Marcuse che cosa ha comportato l’impegno per l’affermazione dei diritti individuali: Diffusa disillusione. Reale emancipazione. Processi di crescita sociale. Maggiore libertà. Che cosa caratterizza l’ingresso nella post-modernità: La percezione dello strapotere della razionalità strumentale. Le disillusioni rivoluzionarie. Le richieste di equità sociale. Il bisogno di libertà. Qual è la funzione dell’arte secondo Nietzsche: Lo spazio di liberazione della creatività individuale. Il campo della formazione educativa. La rivelazione dello Spirito assoluto. Lo spazio di mediazione dove la modernità si incontra con l’arcaico. Qual è la funzione dell’arte secondo Wagner: Cogliere la funzione unificatrice dei simboli mitici. Liberare le energie spirituali dell’uomo. Aiutare il progresso umano. Formare la coscienza di uomini liberi. Come si caratterizza l’esperienza estetica secondo Nietzsche: Come eliminazione della religione. Come eliminazione di ogni mediazione. Come attesa di una salvezza religiosa. Come superamento della razionale strumentale. Che cosa svela l’arte secondo Nietzsche: La vita oltre il tessuto identitario. La forza delle passioni. La creatività individuale. Lo Spirito assoluto. Qual è la tesi centrale dell’opera filosofica Dialettica dell’Illuminismo: La denuncia della progressiva atrofia dello spirito critico moderno. Il progetto di una maggiore cittadinanza attiva. La denuncia dell’assenza di giustizia sociale. L’impegno per la rinascita umanistica. A che cosa si è contrapposto il pensiero moderno nella tradizione illuminista: Al vincolo autoritativo della tradizione. Allo spirito monarchico. Alle nuove acquisizioni scientifiche. Alle convinzioni comuni. Lo spirito illuminista crede maggiormente: Nelle certezze collettive. Nelle acquisizioni individuali. Nelle verità rivelate. Nelle scoperte scientifiche. Secondo le tesi di Adorno e Horkheimer in che cosa si rovescia lo spirito l’illuminismo: In mitologia. Nel dogmatismo. Nel positivismo. In psicologismo. Secondo Adorno ed Horkheimer i processi di emancipazione hanno condotto ad un reale cambiamento: Si, ma solo in parte. Si, ma è mancato il consenso sociale. No, per niente. Solo in apparenza. Come si esprime la forza della logica: Come forza di dominio. Come azione liberatrice. Come invito all’emancipazione. Come impegno per la giustizia. A che cosa mira la conoscenza teoretica: Al superamento di una lettura superficiale. Alla verifica dei dati spazio-temporali. All’approfondimento delle tesi tradizionali. Ad una comprensione profonda, oltre le mediazioni concettuali. A che cosa si perviene con la separazione tra religione, morale e diritto: A forme di diffuso scetticismo etico. Al bisogno di ritornare al dogmatismo etico. Alla necessità di elaborare una morale comune. Al relativismo morale. Che cosa rilevano Horkeimer ed Adorno nella Prefazione della Dialettica dell’Illuminismo: Un bisogno di maggiore attenzione ai processi sociali. Il bisogno di maggiore istruzione. La decadenza della cultura teoretica. La fine della memoria collettiva. Qual è la critica di Habermas alle tesi di Horkheimer ed Adorno: Non hanno radicalizzato le loro tesi. Un eccesso di sociologismo. Poca coerenza nell’impianto filosofico. Un eccesso di radicalizzazione degli aspetti limite della razionalità moderna. Qual è la questione cardine della riflessione filosofica secondo Heidegger: Perché è in generale l’Ente e non piuttosto il Niente. Da dove nasce la forza della ragione strumentale. Può la filosofia salvare il mondo. Come migliorare le condizioni di vita dell’umanità. A che cosa pervengono le tesi di Heidegger: Alla diffusione dello spirito umanistico. Alla critica del positivismo e delle certezze scientifiche. Al recupero dell’istanza teoretica come critica interna della metafisica. Alla critica dell’Illuminismo nei suoi esiti rivoluzionari. In che senso la filosofia ha un ruolo centrale nella visione di Heidegger: In quanto offre una risposta di senso alle domande esistenziali. In quanto offre una visione complessiva di una civiltà e di una società, partendo da una precomprensione di fondo. In quanto offre agli uomini possibilità normative in campo etico. In quanto respinge derive nichilistiche. Qual è la funzione della riflessione metafisica: Invitare alla scoperta delle grandi domande esistenziali. Formare la coscienza morale. Ispirare le scelte sociali. Alimentare l’accesso allo spazio teoretico, dove emerge la precomprensione del senso collettivo. In che cosa si esprime il dominio della tecnica: Nella volontà di sperimentazione di tecniche globali di dominio sulla natura. Nel bisogno di nuove scoperte scientifiche. Nella volontà di forme di vita più organizzate. Nella paura del futuro. Qual è la definizione di tempo moderno secondo Heidegger: l'età i cui l'uomo diviene centro e misura dell'essente. L’età dell’emancipazione sociale. L’età della conquista di nuove conoscenze in campo scientifico. L’età della scomparsa del tema religioso. In che cosa si esprime la ricerca spasmodica della soggettività moderna: Il mito del progresso inarrestabile. La fine di ogni certezza. L’eteronomia della coscienza morale. La rinascita religiosa. Che cosa auspica Heidegger: Il recupero della tradizione platonica. Il recupero delle origini presocratiche della metafisica. La diffusione dello spirito illuministico. La fine delle certezze religiose. Per che cosa si caratterizza la modernità: Per l’oblio dell’Essere sino al suo abbandono. Per il recupero dell’istanza teoretica. Per le certezze metafisiche. Per il dogmatismo delle acquisizioni. Qual è il ruolo filosofico dell’uomo nella prospettiva di Heidegger: Difensore dei diritti dei più deboli. Custode dell’Essere, in attesa di un suo di-svelamento. Propagatore del nichilismo esistenziale. Amante della vita. Quali sono gli aspetti fondamentali, di cui si occupa la filosofia teoretica: La ricerca dell’Assoluto. La riflessione sul metodo e sui temi fondanti della ricerca filosofica. La dimensione etica della vita sociale. Le forme de Bello. Quali sono i campi d’indagine della riflessione teoretica: La teologia. L’ontologia e la gnoseologia. La virtù del Bene. L’antropologia. Quali sono i quattro movimenti filosofici del XX sec.: Marxismo, fenomenologia, esistenzialismo, platonismo. Filosofia analitica, fenomenologia, marxismo, strutturalismo. Hegelismo, positivismo, nichilismo, tomismo. Ermeneutica, esistenzialismo, positivismo, aristotelismo. Quale tipo di rapporto hanno questi movimenti con la tradizione filosofica: Continuità. Rottura. Superamento. Innovazione. Quali sono i motivi di frattura con la tradizione filosofica: Rivoluzione sociale. Riscoperta della metafisica e rinascita tomista. Svolta esistenzialista e centralità antropologica. Pensiero post-metafisica, contestualizzazione, rapporto teoria e prassi, svolta linguistica. Come possiamo definire la razionalità scientifica: Una razionalità procedurale. Una razionalità comunicativa. Una razionalità oggettivistica. Una razionalità sperimentale. Secondo la svolta linguistica: Il linguaggio è costituito unicamente da segni mediativi. Il linguaggio è lo spazio intermedio tra simbolo e senso. Il linguaggio media la dialettica tra soggetto e oggetto. Il linguaggio ha valore analogico. Il confronto della ragione indagante con il contesto di senso implica: Il rapporto tra analisi razionale e significati collettivi. Il rapporto tra soggetto conoscente e prospettiva contestuale. Il rapporto tra domanda di giustizia sociale e ricerca della verità. Il rapporto con la sociologia. Quale corrente filosofica ispira l’inversione del rapporto teoria e prassi: Lo gnosticismo. Il marxismo. Il positivismo. Il platonismo. Il confronto tra metodo scientifico e riflessione filosofica: Ha offerto ulteriori motivi di approfondimento. Ha ridato vitalità all’istanza teoretica. Ha spogliato la filosofia di un ruolo privilegiato tra le altre discipline. Ha rafforzato il ruolo centrale della filosofia. Si può sostenere che la storia della filosofia occidentale si sia sviluppata, per molti aspetti, come una storia della ricerca metafisica: No. Si. Si, solo in parte. Solo per il periodo medievale. Indicare che cosa hanno determinato lo sviluppo e l'assolutizzazione del pensiero scientifico: Una rivalutazione del pensiero platonico ed aristotelico. Una sorta di furia anti-metafisica. Il tentativo di un'integrazione tra scienza e metafisica. Una maggiore considerazione dell'istanza metafisica in filosofia. Indicare quali sono le caratteristiche di fondo della riflessione metafisica classica: Il pensiero dell'identità, la dottrina delle idee, l'istanza salvifica. Il materialismo assoluto, la riforma sociale, l'inversione del rapporto tra teoria e prassi. La dialettica di tesi ed antitesi, lo Spirito assoluto, la riconciliazione degli opposti. L'ermeneutica delle interpretazioni, il relativismo, la svolta linguistica. Indicare qual è la domanda di fondo del pensiero metafisico: La domanda sulla giustizia sociale. La domanda sulla salvezza religiosa. La domanda sull'Inizio di tutte le cose. La domanda sulla conoscenza certa. Nella visione metafisica indicare qual è la polarizzazione fondamentale: Tra Uno e molteplice. Tra molteplicità e differenza. Tra materia e forma. Tra materialismo e spiritualismo. Indicare quale filosofo pone, per la prima volta, una relazione interna tra pensiero astraente ed Essere: Plotino. Cartesio. Aristotele. Parmenide. Nel pensiero platonico vi è corrispondenza tra l'ordine ideale e classificazione: Si. No. Si, ma solo per le realtà sensibili. Si, ma solo per come forma del pensiero. Indicare come si esprime questa consapevolezza nel pensiero moderno: Nel tema della coscienza individuale. Nel bisogno di certezze. Nella solidarietà sociale. Nella ricerca del bene. Il rapporto tra teoria e prassi è assimilabile: Al rapporto tra trascendenza ed immanenza. Al rapporto tra spiritualismo e materialismo. Al rapporto tra res ed idee innate. Al rapporto tra sostanza ed accidenti. Che cosa s’intende per “New Realism”: Ci si riferisce alla filosofia positivistica. Ci si riferisce al recupero delle tesi aristoteliche. Ci si riferisce al manifesto filosofico pubblicato da M. Ferraris. Ci si riferisce alle tesi filosofiche di M. Heidegger. Quali sono le parole-chiave delle due tesi centrale del manifesto filosofico: Verità-Scienza-Società. Oggetto-Soggetto-Circolarità ermeneutica. Realtà-Verità-Oggettività. Oggetto-Percezione soggettiva –Giudizio. Che cosa sostiene il manifesto del nuovo realismo rispetto alla postmodernità: L’idea della realtà non è socialmente manipolabile e la verità oggettiva non costituiscono nozioni inutili. La visione della realtà è solo soggettivamente percepita. La verità oggettiva è frutto di un’approssimazione soggettiva. Realtà e verità oggettiva sono frutto di una pretesa dogmatica. Che cosa si augura il filosofo M. Ferraris con la diffusione del suo manifesto d’intenti: Il recupero della filosofia medievale. La delineazione di un nuovo spazio per la filosofia. La discussione sulla sua teoria della nuova realtà. Il dibattito sulla sua nuova teoria della realtà. Quali sono le implicazioni del Manifesto: Antropologiche. Etiche e politiche. Sociologiche. Gnoseologiche. Per quali aspetti possiamo caratterizzare la cultura postmoderna: Interpretazione – Sociologismo – Relativismo. Ironizzazione – Desublimazione - Deoggettivazione. Realizzazione – Liberazione - Antropocentrismo. Ironizzazione - Psicologismo - Mediatizzazione. Che cosa s’intende per realitysmo: L’esito finale di un processo con cui la realtà è eguagliata a reality e fiction. La discussione delle implicazione etiche della comunicazione di massa. La riproposizione delle tesi filosofiche di matrice anglosassone. La realtà vista come un reality show. Nella cultura postmoderna vi è una fallace identificazione: Tra essere e categorizzazione. Tra essere e sapere. Tra essere e soggetto. Tra soggetto e conoscenza. A giudizio di M. Ferraris che cosa si confonde nella filosofia postmoderna: La metafisica con la percezione trascendentale. L’ontologia con l’epistemologia. La metafisica con la realtà. L’ontologia con la scienza. Da che cosa nascerebbe il discredito del sapere: Sarebbe la conseguenza degli errori della cultura postmoderna. Sarebbe il frutto di un eccesso di positivismo. Sarebbe la conseguenza della diffusione dell’ermeneutica heideggeriana. Sarebbe la conseguenza delle sicurezze della cultura moderna. Indicare perché la questione di Dio rappresenta la domanda fondamentale della riflessione filosofico-teoretica: Perché la ricerca religiosa è alla base della riflessione filosofica. Perché la filosofia teoretica si occupa del rapporto tra pensiero ateo e religione. Perché questa domanda è forma e figura di tutte le domande sulla (V)verità. Perché risponde al bisogno di indirizzare le scelte morali degli uomini. Indicare in epoca moderna, che cosa ha posto in crisi una sicura e diffusa convinzione religiosa: Gli argomenti proposti dall’illuminismo. Il processo storico del progresso umano. Il relativismo etico. La credibilità delle istituzioni religiose. Indicare che cosa significa che l’uomo ha imparato a vivere “etsi Deus non daretur”: Ha evitato la domanda se esista un Dio. Ha rifiutato qualsiasi convinzione dogmatica. Ha imparato a vivere anche senza ricorrere alla prospettiva sacrale. Ha negato la possibilità che esista un Dio. Secondo H. Cox per secolarizzazione s’intende: La fine di ogni credenza religiosa e tradizionale. La persecuzione di ogni istituzione religiosa con la chiusura dei luoghi di culto. Un processo di marginalizzazione del fenomeno religioso. Un processo di demitizzazione da un’immagine fatalistica della storia. Indicare in che senso progressiva secolarizzazione e modernità sono fenomeni coincidenti: La modernità ha considerato l’esperienza religiosa una dimensione interiore. La modernità ha demitizzato criticamente l’immagine mitologica del mondo. La modernità si è occupata principalmente del progresso scientifico. La modernità ha educato unicamente al bisogno del benessere individuale. Nella filosofia medievale indicare quali erano le componenti dell’Itinerarium speculativo: Trinità-Credente-Chiesa. Dio-Uomo-Mondo. Cosmo-Natura-Dio. Legge naturale-Dio. Nella filosofia kantiana la prospettiva religiosa fonda: L’imperativo etico. La domanda sul fondamento del conoscere. La formulazione dei giudizi sintetici a priori. Il bisogno di salvezza individuale dinanzi al problema del Male. Indicare nella filosofia critica-trascendentale può l’uomo avere conoscenza profonda di Dio: L’illuminismo ha negato ogni plausibilità a questa ipotesi. Se vi è una rivelazione, la ragione critica umana può averne una chiara comprensione razionale. La rivelazione storica è conoscibile solo come esperienza mistica interiore. Se vi è una rivelazione storica, questa non è accessibile al soggetto conoscente. Indicare in che modo il principio “Rivelazione” bilancia la riflessione filosofico-teoretica: Come assimilazione della filosofia alla teologia. Come riduzione della teologia alla filosofia della religione. Come principio veritativo autonomo per fondamento e metodo. Come possibilità di conoscenza razionale. In che anno Kant pubblicò il suo celebre scritto sulla religione: 1792. 1795. 1793. 1791. Quali sono gli ambiti critici della filosofia kantiana: Ambito filosofico, teologico. Ambito teoretico, pratico, estetico. Ambito riflessivo, etico. Ambito teoretico, pratico. Qual è il senso dell’Illuminismo secondo il celebre motto kantiano: L’impegno per una diffusa partecipazione democratica. L’uscita dell’uomo dallo stato di minorità, che deve imputare a se stesso. La rivoluzione liberale per l’uguaglianza sociale. La fine del tempo dei dogmatismi filosofici. Perché l’opera kantiana sulla religione ha un valore emblematico rispetto alle questioni moderne: L’opera è emblematica rispetto a tutta la produzione filosofica kantiana. L’opera affronta il tema centrale dell’autonomia razionale e dell’emancipazione del soggetto conoscente. L’opera affronta la questione delle fonti della verità. L’opera sottolinea il punto di rottura tra tradizione e modernità. Quale distinzione viene operata nel campo della riflessione religiosa: Tra religione filosofica e religione fideistica. Tra religione naturale e religione rivelata. Tra religione fideistica e religione cosmica. Tra religione cosmica e religione cristiana. Qual è la caratteristica prevalente della religione naturale: La sua caratteristica di comunicabilità razionale. La sua dimensione mitica. La sua dimensione tradizionale. La sua dimensione trasversale. La religione rivelata è custodita: Da degli scritti venerati come sacri. Da dei libri sacri e dalla tradizione. Da un’istituzione tradizionale. Dalla fede popolare. Secondo Kant, la ragione umana può formarsi autonomamente il concetto: Probabilmente, non può formulare nessun concetto trascendente. Di un Essere eterno. Di un Essere in dialogo agli uomini. Di un Essere divino ed incarnato. Nella rivelazione cristiana l’Essere trascendente si rivela: Nella forma dell’ordine naturale. Nella forma dell’annichilimento. Nella forma della bellezza cosmica. Nella forma angelica. Nella prospettiva razionale kantiana la rivelazione potrebbe essere sostanziale o accidentale: Accidentale, ma secondo un percorso di autocoscienza. La domanda rimane aperta, come si intende nella seconda edizione del 1794. Accidentale. Sostanziale. Nella prospettiva delineata, qual e snodo teoretico viene indicato come cruciale per la modernità critica: Il rapporto tra oggettività e soggettività trascendentale. La questione degli universali. La teoria dialettica della conoscenza. L’intreccio tra autonomia del finito e relazione con l’infinito. Che cosa significa il termine aporia, secondo l’etimologia greca: Errore logico. Strada senza uscita. Passaggio finito. Logica conseguenza. In che modo questa aporia della modernità si manifesta: Nella contrapposizione tra immanentismo e trascendenza. Nella dialettica tra tesi ed antitesi. Nell’esito ateo della modernità. Nel rapporto tra analogia ed pensiero oggettivo. In un lessico della modernità quale espressione ne esprime la dimensione essenziale: Libertà. Emancipazione. Nichilismo. Giustizia. Come possiamo sintetizzare lo sviluppo della storia della soggettività moderna: Come radicalizzazione dell’istanza libertaria insita nel pensiero occidentale. Come superamento delle paure mitiche. Come negazione del bisogno religioso. Come rottura con la tradizione medievale. Sul piano gnoseologico qual è la funzione essenziale dell’azione concettuale: Funzione riflessiva. Funzione ordinante. Funzione trascendentale. Funzione oggettivante. In che modo il tema della rivelazione svolge un’azione critica: Come critica al razionalismo. Nel tentativo di recuperare la dimensione vitale e pluriforme dell’esistenza. Come superamento dell’antropocentrismo moderno. Recuperando la condizione dello stupore filosofico. In che modo, nella modernità, l’ipotesi della trascendenza si rapporta alla realtà conoscibile: Come inquietudine soggettiva. Come verifica dell’ordine naturale creato. Come rottura della struttura ordinabile del reale. Come prolungamento logico di un principio causale. In quale periodo storico collochiamo il tema delle cosiddette prove dell’esistenza di Dio: Epoca contemporanea. epoca medievale. Epoca moderna. Epoca classica. Nella prospettiva di una ricerca spirituale, su che cosa si fondava la demonstratio Dei: Su una visione antropologica. Su una proiezione mitizzante. Su un processo riflessivo a partire da una rivelazione. Su un processo logico-argomentativo. A quale ambito reale ed esistenziale si connettono le argomentazioni teologiche: alle credenze tradizionali. alla visione di una rivelazione religiosa. alla dimensione centrale del microcosmo umano. in generale, alla raffigurazione che si offre del mondo. A quale dimensione si riferisce l'argomentazione cosmologica: alla dimensione interna. alla dimensione esterna. alla dialettica tra Dio e mondo. all'interiorità della coscienza umana. A quale dimensione si riferisce l'argomentazione ontologica: all'interiorità della coscienza umana. alla dimensione interna. alla dialettica tra Dio e mondo. alla dimensione esterna. In epoca moderna, che cosa pone in crisi il metodo di una lettura causale della realtà: la diffusione del protestantesimo. il metodo scientifico. la rottura con la rilevanza delle tradizioni. lo scetticismo esistenziale. Nella terminologia scolastica, quali e quante sono le cause aristoteliche: formale e finale. materiale, formale, efficiente, finale. materiale, formale, efficiente, finale e divina. materiale, efficiente. A che cosa è attinente la causa finale: alla direzione di un movimento e all'efficacia ultima di un'azione. alla direzione di un movimento. all'intenzionalità personale. al punto di partenza di un movimento. Alle origini del suo sviluppo teologico, con quale cultura filosofica il cristianesimo entra in profonda osmosi: con la cultura islamica. con la cultura classica. con il platonismo e l'aristotelismo. con la cultura latina. Nell'epoca moderna quali filosofi pongono in crisi il fondamento della prova ontologica: Hegel e Nietzsche. Cartesio e Leibniz. Spinoza e Hume. Cartesio e Kant. Secondo Kant, il concetto di Dio ha per l'uomo una rilevanza esperibile: solo nella ricerca morale. solo nella dimensione trascendentale della riflessione. no. si. Per Kant l'idea di Dio ha una funzione: si, ma limitatamente. non ha alcuna rilevanza. si, come principio critico e salvifico. si, come principio critico in campo teoretico e regolativo in campo etico. Quali sono le principali definizioni del "Dio dei filosofi": Dio onnipotente, Dio visibile. causa prima, idea assoluta. causa prima, essere supremo, idea assoluta, valore eterno. essere supremo, legge morale. Nelle definizioni filosofiche del Divino qual è la caratteristica prevalente: l'assoluta incondizionatezza. la dimensione misterica. la vulnerabilità. l'assenza. In quale anno il filosofo B. Pascal avrebbe vissuto un'esperienza mistica: 1662. 1667. 1654. 1655. Quando il filosofo B. Pascal annota la sua esperienza mistica a che cosa fa riferimento: alla negazione delle argomentazioni atee. alla netta differenza tra il Dio dei filosofi ed il Dio della rivelazione ebraico-cristiana. alla dimensione esperibile del Divino. alla dimensione conoscibile del Divino. Che cosa sostiene R. Guardini nel testo citato: Pascal ha sperimentato l'impazienza della passione della conoscenza. Pascal ha sperimentato il culmine della sua ricerca filosofica. Pascal ha sperimentato il bisogno di umana salvezza. Pascal ha sperimentato l'infondatezza delle certezze filosofiche. Nella prospettiva filosofico-moderna è plausibile concepire un'esperienza personale del Divino: solo per alcuni filosofi. come autocoscienza riflettente. si. no. Nella prospettiva di B. Pascal si può sostenere: la misteriosità del Divino. la paradossalità di ogni tentativo di definizione del Divino. l'importanza delle ragioni atee. la finitezza del Divino. Nella Sacra Scrittura ebraica qual è il nome della rivelazione divina a Mosè: io sono il Dio di Abramo. io sono il Dio cercato dai filosofi. io sono il Creatore. io sono colui che sono. In quale libro della Scrittura ebraica ritroviamo il racconto di Dio come Creatore: nel libro dell'Esodo. nel libro della Genesi. nel libro dei Proverbi. nell'Apocalisse della Scrittura cristiana. Nella rivelazione cristiana, in quale libro biblico è introdotto il tema del Logos di Dio: nel Vangelo di Matteo. nel Vangelo di Giovanni. nel libro dell'Apocalisse. nel Libro dei Proverbi. Nell'epoca postmoderna ha ancora senso interrogarsi sulla dimensione religiosa dell'esistenza: come atto fideistico. come condizione limite dell'esistenza umana. solo come principio regolativo della vita autentica. assolutamente no. Nella filosofia postmoderna l'ipotesi Dio è una questione preclusa dopo la critica moderna: Dio è una questione, di cui la filosofia postmoderna non si occupa. Dio rimane una domanda aperta. Dio è un'ipotesi irrilevante. Dio rimane un'illusione per gli uomini. Nelle sue Meditazioni che cosa sostiene il filosofo Cartesio: la logicità delle credenze religiose. l' incondizionatezza di Dio rispetto ad ogni tentativo definitorio. la paradossalità del Divino. l'irrazionalità delle religioni. Qual critica muove Leibniz alle tesi cartesiane: la tesi cartesiana è ancora troppo legata alle rappresentazioni tradizionali. la tesi cartesiana finisce con il proclamare l'irrazionalità dell'essenza divina. la tesi cartesiana è eccessivamente definitoria. la tesi cartesiana è evidentemente fideistica. Per Spinoza Dio è: non categorizzabile. indeterminato. causa sui. non accessibile. Che cosa si intende per apofatismo: parlare di Dio solo per via negationis. non avere interesse per la questione religiosa. affermare la conoscibilità del mistero di Dio. negare l'esistenza di un Dio. Quale potrebbe essere un'immagine della ricerca filosofica postmoderna nel campo dell'inquietudine religiosa: l'ospite inatteso. il cielo stellato. la legge morale nel cuore umano. l'uomo in preda alle sue angosce. Dal punto di vista della filosofia postmoderna quale tema è colto nella predicazione storica di Gesù: il rapporto tra conoscenza di Dio e condizione umana. nichilismo esistenziale. inconoscibilità di Dio. la religione come credenza storica transitoria. Nel linguaggio gesuano qual è il genere letterario ricorrente: ricorso a concetti filosofici. ricorso ad immagini sentimentali. affermazioni dogmatiche. il racconto in parabole. Secondo una teoria del linguaggio, il tema del racconto in parabole sottolinea il rapporto: con la dimensione esperienziale della conoscenza. con la dimensione terapeutica della religione. con la dimensione salvifica della filosofia. con la futilità di ogni rappresentazione. In quale prospettiva la riflessione bioetica costituisce un campo di dialogo con la tradizione filosofica: Sul piano della formulazione dei principi primi. Sul piano delle questioni eugenetiche. Sul piano del metodo come scienza nuova della complessità. Solo sul piano etico. In quali campi d’indagine la bioetica indirizza la sua riflessione: Campo biologico e clinico. Campo medico ed eugenetico. Campo teoretico e religioso. Campo morale, sociale ed antropologico. Possiamo definire il pensiero bioetico: Come un pensiero antimoderno. Come un pensiero pluralista in quanto ad approcci. Come un pensiero esclusivamente scientifico. Come un pensiero ideologico. Quali sono le radicalizzazioni evitate dal pensiero bioetico: Dogmatismo e neutralità. Positivismo e relativismo. Nichilismo etico e spiritualismo. Soggettivismo ed oggettivismo. Quali sono le caratteristiche “filosofiche” della bioetica, intesa come bio-pensiero: Saper conoscere e raggiungere delle certezze. Saper conoscere, saper giudicare, saper scegliere. Saper conoscere e risolvere problemi spirituali. Saper conoscere e saper agire. Possiamo parlare di bio-pensiero in riferimento: Ai modelli di domande formulate. Ai modelli antropologici di riferimento. Ai modelli di etiche normative. Ai modelli di pensiero espressi dai paradigmi bioetici. A che cosa possiamo assimilare i cosiddetti paradigmi bioetici: Ai protocolli della clinica medica. Ai modelli gnoseologici. Ai modelli scientifici di soluzione di casi specifici. A dei modelli di pensiero, ovvero a degli schemi concettuali in un campo complesso. In che senso il metodo bioetico , come bio-pensiero, offre strumenti metodologici alla riflessione filosofica: Come dialogo con le normative etiche nel campo giuridico. Come possibilità di confrontarsi con la complessità, recuperando uno sguardo di sintesi. Come dialogo tra scienza e fede. Nel tentativo di coniugare teoria e prassi. Su base sociologica, l’educazione bioetica rappresenta un’urgenza riflessiva nel nostro tempo: Solo per chi ha problemi di fecondità. Solo per chi vive gravi malattie. Sono tutti temi che alimentano la riflessione sociale ed individuale, riformulando le grandi domande filosofiche del vivere e del morire. Solo per chi non ha fede. quale istanza ha posto in crisi il pensiero metafisico: La dottrina delle idee innate. Il metodo cartesiano. Il razionalismo illuminista. La coscienza storica. 2 Quale aspetto centrale emerge nel pensiero storico: Il naturalismo. La coscienza della finitezza. La fondazione della morale comune. Il bisogno di impegno sociale. In che modo percepiamo la coscienza temporale: Come sviluppo del pensiero metafisico. Come condizionamento del contesto. Come libertà di pensiero. Come possibilità di pervenire ad una certezza comune. La prassi giudica la teoria sul piano: Della comprensione. Dell’utilità. Della praticabilità. Del bene comune. Il pensiero scientifico e la ragione procedurale hanno inciso: Sulla possibilità di ricondurre tutti i fenomeni ad unità. Sulla sperimentazione in campo naturale. Sulla riproducibilità degli esperimenti in laboratorio. Sull’acquisizione di nuove certezze. Che cosa implica il metodo scientifico: La validazione sperimentale di ipotesi teoriche. Il bisogno religioso. Il relativismo etico. Il dogmatismo teorico. Scienza e filosofia possono trovare elementi di dialogo e di confronto: Assolutamente no. si, ma solo confrontando i loro metodi di indagine. Solo nel pensiero positivistico. Solo nel campo della filosofia della scienza. Com’ era interpretato il mondo nella filosofia classica: Come una realtà in evoluzione. Come un cosmo ordinato. Come un mondo mitico. Come una realtà inesplorabile. Come viene rappresentato il mondo nella filosofia moderna: Come la traccia prossima di un Dio creatore. Come una percezione del soggetto conoscente. Come un luogo di processi sperimentabili. Come una realtà in evoluzione. È corretto sostenere che la conoscenza filosofica è animata dal bisogno di una conoscenza assoluta: Solo nella filosofia hegeliana. Solo nelle filosofie in dialogo con le religioni. Si, al di là dei suoi esiti. No, la conoscenza filosofica è una conoscenza parziale. In che senso la bioetica è una scienza della complessità: Come metodo interdisciplinare. Come certezza scientifica delle sue dichiarazioni in campo etico. Come dialogo con i temi contemporanei. Come riflessione in campo morale. |