Fisiologia08
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() Fisiologia08 Description: Ecampus Fabrizio Vecchio Creation Date: 2023/11/19 Category: Others Number of questions: 50
|




New Comment |
---|
NO RECORDS |
I fattori che influenzano la pressione arteriosa media: gittata cardiaca. resistenza periferica dei vasi sistemici, elasticità dei vasi, volume di sangue, gittata cardiaca e eventi fibrillanti. resistenza periferica dei vasi sistemici, elasticità dei vasi, volume di sangue, gittata cardiaca. elasticità dei vasi, volume di sangue, gittata cardiaca. Quale tra questi fattori non influenza la resistenza vasale: digestione lenta. lunghezza vaso. viscosità del sangue. diametro vaso. Che cos’è l’ematocrito?. La percentuale in volume degli elementi figurati rispetto al volume complessivo del sangue. L’insieme delle proteine del sangue coinvolte nel processo di coagulazione. Il conteggio del numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine presenti nel sangue. La quantità media di emoglobina presente nei globuli rossi. La pressione venosa centrale: è la pressione all'imbocco dell'atrio destro. è la pressione all'imbocco dell'atrio sinistro. è la pressione all'imbocco dell'aorta. è la pressione all'imbocco del ventricolo destro. Quale percentuale rappresenta il volume di flusso ematico distribuito all'interno della circolazione sistemica in vene e venule?. 60%. 12%. 90%. 6%. Il flusso di sangue: è direttamente proporzionale al gradiente di pressione ed inversamente proporzionale alla resistenza. è direttamente proporzionale al raggio alla quarta potenza. è inversamente proporzionale al gradiente di pressione e alla resistenza. è direttamente proporzionale alla resistenza. La vasocostrizione: aumenta la resistenza. diminuisce la resistenza. deriva dal rilasciamento della muscolatura liscia. aumenta il flusso sanguigno. La relazione di Frank Starling: è la relazione tra gittata sistolica e volume telediastolico. è la relazione tra gittata sistolica e contrattilità ventricolare. è la relazione tra PAM e volume telediastolico. è la relazione tra pressione sistolica e diastolica. Nel sistema renina angiotensina II aldosterone, la renina è: un ormone prodotto dal rene a seguito dell'aumento della pressione ematica. un enzima prodotto dal rene a seguito dell'aumento della pressione ematica. un ormone prodotto dal rene a seguito della diminuzione della pressione ematica. un enzima prodotto da rene seguito della diminuzione della pressione ematica. La riduzione della pressione arteriosa media avviene grazie: alle aumentate afferenze dai barocettori arteriosi (nervi 9 e 10) al bulbo. disisfacilitazione centro parasimpatico inibitore. attivazione del centro cardiaco simpatico. alle ridotte afferenze dai barocettori arteriosi (nervi 9 e 10) al bulbo. Il controllo della pressione arteriosa media è realizzato: stimolazione simpatica del miocardio che modula contrattilità ventricolare e volume di eizione ventricolare. stimolo simpatico e parasimpatico al nodo senoatriale per modulare la frequenza cardiaca. stimolo simpatico alla muscolatura liscia arteriolare che regola la resistenza periferica totale. tutte le risposte precedenti. L'attività simpatica comporta: un aumento della frequenza cardiaca e della PAM. una riduzione della frequenza cardiaca e della PAM. un aumento della PAM e una riduzione della frequenza cardiaca. diminuzione della contrattilità. Quale di queste affermazioni sulla PAM è errata: diminuisce all'aumentare della resistenza periferica totale. aumenta all'aumentare della gittata cardiaca. è costante se mantenute costanti gittata cardiaca e resistenza periferica totale. aumenta all'aumentare della resistenza periferica totale. Le forze di Starling: inibisce la filtrazione. influenzano le resistenze nei vasi capillari. comportano un aumento di pressione idrostatica capillare. influenzano il flusso di liquido attraverso le pareti capillari. Il complesso QRS: rappresenta l'attivazione dei ventricoli. rappresenta l'attivazione del nodo del seno. rappresenta l'attivazione dei seni. rappresenta l'attivazione del nodo atrioventricolare. In che consiste la bradicardia sinusale?. in una frequenza cardiaca a riposo fortemente ridotta. in una conduzione rallentata attraverso il nodo atrioventricolare. in una frequenza cardiaca a riposo molto elevata. la conduzione attraverso il nodo atrioventricolare non avviene sempre. Che cosa misura la derivazione I?. la differenza di potenziale tra il braccio sinistro e il braccio destro. la differenza di potenziale tra la gamba sinistra e il braccio sinistro. la differenza di potenziale tra la gamba sinistra e il braccio destro. la differenza di potenziale tra gamba destra e braccio destro. Quale delle seguenti affermazioni è errata?. l'attività elettrica registrata dall'elettrocardiogramma ha origine nel tessuto epiteliale. Più è sincronizzata l'attività elettrica e più grande è l'ampiezza del segnale. L'elettrocardiogramma è un modo non invasivo per misurare l'attività elettrica del cuore. L'attività elettrica del cuore è altamente sincronizzata. La membrana respiratoria: produce il surfactante. è la fusione tra le cellule di tipo II della parete alveolare con la cellula endoteliale del capillare. è la fusione tra le cellule di tipo I della parete alveolare con la cellula endoteliale del capillare. ha la funzione di non far collabire l'alveolo. Gli alveoli: sono raggruppati sia in sacchi alveolari che sia associati ai dotti alveolari e ai bronchioli terminali. fanno parte della zona di conduzione. sono ricoperti di cellule a calice e ciliate. non presentano macrofagi del sistema immunitario. La sostanza tensioattiva, il surfactante: è presente solo negli alveoli polmonari più grandi. aumenta la tensione superficiale all'interno degli alveoli polmonari. diminuisce la tensione superficiale all'interno degli alveoli polmonari. è presente in maggior quantità negli alveoli più grandi rispetto a quelli più piccoli. Il surfactante: è una sostanza tensioattiva polmonare. permette il passaggio dell'aria all'interno della zona di conduzione. è prodotta dalle cellule di tipo I. viene prodotta nei bronchi. La pressione transpolmonare: è la differenza tra la pressione intra-alveolare e la pressione atmosferica. è la differenza tra le pressioni dei due polmoni. è la differenza tra la pressione intra-alveolare e la pressione intrapleurica. è la differenza tra la pressione intrapleurica e la pressione atmosferica. L'inspirazione: viene determinata dalla contrazione del diaframma e dei muscoli intercostali esterni. consiste nel ritorno passivo della parete toracica e i polmoni nella loro posizione originale. coinvolge la contrazione dei muscoli intercostali interni e di quelli addominali. viene determinata dalla contrazione dei soli muscoli intercostali. Il sacco pleurico: è costituito dalla pleura parietale, aderente alle pareti toraciche, e quella viscerale, aderente ai polmoni. ha la funzione di proteggere i polmoni da traumi. è costituito da tessuti muscolari fondamentali per la fase respiratoria. è costituito dalla pleura parietale, aderente ai polmoni, e quella viscerale, aderente alle pareti toraciche. L'espirazione: porta la pressione alveolare a valori più alti di quella atmosferica. comporta l'aumento del volume alveolare. fa diminuire la pressione intrapleurica. fa scendere la pressione alveolare a valori più bassi di quella atmosferica. L'ossigeno: diffonde dal sangue arterioso sistemico ai tessuti. non si scioglie nei liquidi in base alla propria pressione parziale. diffonde dai tessuti al sangue. è più solubile dell'anidride carbonica. La resistenza delle vie respiratorie: dipende dal raggio dei condotti del tratto respiratorio, ma anche dal sistema nervoso autonomo, da fattori chimici e da stati patologici. diminuisce a cause dell'azione del sistema parasimpatico. è l'unico fattore che influenza la ventilazione polmonare. aumenta a causa dell'azione del sistema simpatico. Le pleure: si muovono per differenze di pressioni. permettono ai muscoli intercostali di contrarsi. sono attaccate tra loro. presentano uno spazio tra loro che non si modifica durante la respirazione. I muscoli intercostali interni: sono muscoli espiratori. presentano fibre con lo stesso orientamento di quelle dei muscoli intercostali esterni. sono muscoli inspiratori. si contraggono durante l'inspirazione. La pressione transmurale a cavallo della parete toracica: è la differenza tra la pressione intra-pleurica e la pressione atmosferica. è la differenza tra la pressione alveolare e la pressione intra-pleurica. è la differenza tra la pressione alveolare e la pressione atmosferica. è la differenza tra le pressioni dei due polmoni. L'affinità ossigeno-emoglobina: aumenta con l'aumentare della temperatura. aumenta quando l'emoglobina si lega agli ioni idrogeno. aumenta con la diminuzione del pH. diminuisce anche quando l'emoglobina si lega agli ioni idrogeno. L'anidride carbonica: è principalmente disciolta come ioni bicarbonato. è principalmente legata all'emoglobina. è principalmente disciolta nel plasma. si trova in maggior percentuale nel sangue arterioso. La capacità funzionale residua: è il volume di aria che rimane nei polmoni dopo un'espirazione a riposo. è il volume di riserva inspiratoria durante l'espirazione forzata. è il volume massimo di aria inspirata a partire da una inspirazione a riposo. è il volume residuo di aria che ristagna nei polmoni. La capsula di Bowman deriva: dall'invaginazione dell'estremità a fondo cieco del tubulo renali. da estroflessioni della capsula adiposa renale e perirenale. dalla membrana basale dei capillari glomerulari. dalle fibrocellule muscolari lisce della capsula fibrosa. Da cosa è costituita la zona midollare del surrene?. dai calici minori. dalla parte radiata e convoluta. dalle piramidi renali. dalle papille renali. Quali di queste caratteristiche relative ai reni è errata?. pesano circa 150 grammi l'uno. sono localizzati a destra della colonna vertebrale. si trovano nella regione lombare. hanno una forma a fagiolo. Come è suddivisa la zona corticale del rene?. in parte radiata e convoluta. in piramidi renali. in calici e papille renali. in parte midollare e parte papillare. Per peduncolo renale si intende: tutte queste. i vasi renali che transitano nell'ilo. l'ilo del rene. il seno renale. I tubuli collettori: appartengono al nefrone. appartengono al nefrone soltanto nel loro tratto iniziale. appartengono al nefrone ma soltanto quelli di I ordine. non appartengono al nefrone. La rete capillare peritubulare è. separata dalle cellule dei tubuli del mesangio. separata dalle cellule dei tubuli da una membrana basale. tutte errate. a diretto contatto con le cellule dei tubuli. Nel rene le cellule che tappezzano il lume del tubulo prossimale sono caratterizzate dalla presenza di: ciglia. orletto a spazzola. podociti. processi citoplasmatici. I glomeruli renali sono principalmente distribuiti in corrispondenza: della corticale. del tubulo collettore. dell'ilo renale. della midollare. Le arteriole afferenti ed efferenti sono denominate così rispetto al: glomerulo renale. sistema venulare in cui sboccano. alla rete capillare peritubulare. sistema arteriorale da cui derivano. L'urina si forma tramite: tutte le opzioni. secrezione. ultrafiltrazione. riassorbimento. Nella regolazione miogena: ad un aumento della PAM corrisponde un aumento di pressione nell'arteriola afferente. si ha un aumento della pressione capillare glomerulare. si ha un rilassamento della muscolatura liscia arteriorale. si ha una vasodilatazione e diminuzione di resistenza. La velocità di filtrazione glomerulare è costante tra: 80 e 180 mmHg. 10 e 15 mmHg. 80 e 200 mmHg. 30 e 180 mmHg. Il feedback tubulo glomerulare: è attivato da segnali chimici rilasciati dalle cellule della macula densa in risposta all'aumento della velocità di filtrazione glomerulare. è attivato da segnali elettrici rilasciati dalle piramidi renali in risposta all'aumento della velocità di filtrazione glomerulare. è attivato da segnali chimici rilasciati dalle cellule della macula densa in risposta alla diminuzione della velocità di filtrazione glomerulare. è attivato da segnali chimici rilasciati dalle cellule della macula densa in risposta alla diminuzione della velocità di filtrazione glomerulare. Tra i fattori di ultrafiltrazione non troviamo: presenza di fenestrature nei capillari glomerulari. azione del sistema nervoso simpatico. pori all'interno dell'epitelio della capsula di Bowman. pressione di filtrazione glomerulare. Il tubulo prossimale: è specializzato per riassorbire grandi quantità di soluti e di acqua restituendo le sostanze al flusso ematico. è specializzato nei processi di trasporto regolati. agisce sulla velocità di filtrazione glomerulare. controlla il volume e la composizione del plasma. |