GEOGRAFIA CULTURALE (1di6)
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![]() GEOGRAFIA CULTURALE (1di6) Description: CAPITOLI 1-6 |



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La parola geografia. contiene nel proprio etimo la doppia natura della disciplina. è stata usata per la prima volta da Kant. deriva dalla lingua araba. è sinonimo di territorio. L'approccio descrittivo. è proprio del metodo geografico. si rifà alle scienze sociali. ha prevalso a lungo sulla disciplina geografica. usa i metodi quantitativi. L'epistemologia. è una branca della geografia. si interessa dei metodi qualitativi. è un oggetto geografico. è legata alla definizione di obiettivi e metodologie di una scienza. L'evoluzione del sapere geografico. è stato un processo lineare. non ha subito condizionamenti dalle altre discipline. è stato influenzato da scelte politiche. ha subito fratture e oscillazioni. Lo statuto epistemologico della geografia. è stato individuato da Vidal de la Blache. esiste sin dall'antichità perché la geografia è un sapere antico. un traguardo non realizzabile. si è compiuto in due tappe. Il determinismo ambientale. è un approccio legato alla scuola francese. è stato smentito dalle teorie di E.C. Semple. si è affermato nell'ambito della scuola geografica tedesca. è un approccio legato all'ecologia marxista. La teoria possibilista considera l'uomo come un fattore geografico perché. può influire sulla natura. le sue attività dipendono dal clima in cui vive. le sue attività dipendono dai luoghi di appartenenza. si muove in uno spazio astratto. La new geography. critica la scarsa organizzazione della geografia accademica. si interessa prettamente di questioni ambientali. fa largo uso di tecniche qualitative. si è affermata grazie alla disponibilità di dati statistici e mezzi informatici. L'indirizzo storicista. non si è affermato in Italia ma solo in Francia. si concentra sui rapporti di potere e le disuguaglianze. pone il genere di vita al centro della riflessione. ha tra i suoi esponenti Christaller. Un filone di ricerca della geografia postmoderna è. le geografia post-coloniali e di genere. la teoria del sistema mondo. la geografia quantitativa. la cartografia storica. La parola paesaggio: ha un'accezione univoca. è stata usata per la prima volta in Germania. deriva dalla lingua araba. è polisemica e i suoi significati sono mutati nel corso nel tempo, riflettendo specifiche visioni della realtà. l'approccio estetico al paesaggio: è proprio del metodo geografico. si ritrova anche nella realtà contemporanea. ha prevalso a lungo sulla disciplina geografica. non è riscontrabile nell'epoca odierna. Per Humboldt il paesaggio: è un ordinatore logico spaziale. è un'esperienza essenzialmente estetica. non è un oggetto geografico. una pergamena che porta i segni delle varie epoche che si sono succedute in un determinato luogo. L'evoluzione del paesaggio geografico: è stato un processo lineare. tra 800 e 900 diventa un pezzo di mondo che lo scienziato deve sintetizzare e schematizzare determinati aspetti. è stato influenzato da scelte politiche. ha subito fratture e oscillazioni. Lo studio del paesaggio nel possibilismo: è stato evitato come oggetto di ricerca da Vidal de la Blache. ha ricalcato esattamente la scuola tedesca. ha introdotto alcune variabili storiche. si è compiuto in due tappe. il paesaggio per i geografi della svolta culturale: è analizzabile attraverso una prospettiva oggettiva e visiva. è una costruzione sociale e culturale, influenzata dalla storia, dalla politica. non è un campo di studi. usano un approccio legato al determinismo. la visione di Cosgrove del paesaggio: enfatizza la componenete scientifica. vede nell'Italia del rinascimento un punto di inizio. è influenzata dalla geografia italiana. si muove in uno spazio astratto. Il paesaggio come pratica. critica la scarsa utilità delle visioni precedenti. si interessa prettamente di turismo. fa largo uso di tecniche qualitative. interpretato come performance, insieme di pratiche, azioni e interazioni. La convenzione europea sul paesaggio: è stata sottoscritta in Francia. riprende i concetti della visione rinascimentale del paesaggio. pone il genere di vita al centro della riflessione. introduce il concetto di 'paesaggio degradato'. La convenzione europea sul paesaggio assegna un ruolo fondamentale: alla politica. al sapere geografico. al parlamento europeo. alla partecipazione degli attori locali. Gli strumenti di indagine della geografia sono: le carte geografiche. le immagini satellitari. un mix di strumenti che comprende - tra l'altro - tutti quelli elencati. dati statistici. I metodi quantitativi: si concentrano sulla qualità dei fenomeni. non sono più utilizzati. si basano sulla misurazione dei fenomeni, degli oggetti e delle relazioni geografico-spaziali. si presentano di norma in forma non omogenea. La statistica: è la scienza che si occupa di analizzare raccogliere informazioni e trasformarle in dati numerici. è una disciplina distante dalla geografia. è una branca della geografia. è un metodo di indagine qualitativa. L'Istat: è l'istituto incaricato dall'Unione Europea di elaborare dati statistici ufficiali sui Paesi membri. è una organizzazioni internazionale. è un istituto di ricerca geografica. elabora e pubblica regolarmente statistiche ufficiali di vario genere in Italia. Le Tabelle sono: istogrammi. un tipo di misura statistica. grafici complessi. una serie di numeri ordinati in righe e colonne. I grafici: un tipo di misura statistica. trasformano i dati numerici in un'immagine. metodi qualitativi. sono una serie di numeri ordinati in righe e colonne. I diagrammi cartesiani: sono costruiti utilizzando gli assi cartesiani. rappresentano i dati su colonne. hanno la forma di una torta. si usano per studiare la demografia. Gli istogrammi: la grandezza dei fenomeni è rappresentata in ordinata (in verticale), il tempo dei fenomeni è rappresentato in ascissa (in orizzontale). sono particolari tabelle statistiche. sono utili per confrontare l'entità di uno stesso fenomeno in regioni o località differenti. sono costruiti utilizzando gli assi cartesiani. La piramide della popolazione: è un particolare tipo di aereogramma. è composta da 4 istogrammi. sono grafici che rappresentano i settori dell'economia. sull'asse delle ordinate è segnalata l'età (o più comunemente le classi d'età di ampiezza quinquennale) e sull'asse delle ascisse il numero di individui (in termini assoluti o relativi). Gli areogrammi: hanno forma rettangolare. sono detti grafici a barre. sono costruiti utilizzando gli assi cartesiani. utilizzano un cerchio per rappresentare l'intero fenomeno oggetto di osservazione. A proposito delle città, le carte storiche demandano. informazioni su funzioni, trasformazioni e relazioni territoriali. informazioni sulla fondazione e sullo sviluppo territoriale. informazioni su funzioni e relazioni territoriali. informazioni di carattere politico-culturale. In relazioni ai centri urbani, gli apprezzi forniscono utili elementi. sulla struttura urbanistica. sugli usi e costumi. sulla struttura urbanistica e sull'organizzazione socio-economica. sull'organizzazione socio-economica e sulle consuetudini religiose. Premessa di ogni piano regolatore è. l'analisi della situazione finanziaria. l'analisi delle condizioni ambientali. lo studio dei quartieri degradati. lo studio delle dinamiche demografiche. Il Piano Urbanistico Comunale richiede. una rivisitazione decennale. una rivisitazione periodica e un aggiornamento continuo. un aggiornamento cartografico. l'attuazione del piano regolatore. Per progettare interventi di rinnovamento urbano è necessario. il consenso dei cittadini. elaborare carte di dettaglio della zonizzazione della città. elaborare carte di dettaglio della città. uno studio preliminare. A proposito di Avellino, una carta del 1745 consente. di verificare alcune trasformazioni urbanistiche. di valutare trasformazioni politiche. di verificare cambiamenti economici. di focalizzare la struttura urbanistica della città. Il catasto Onciario del 1745 di Avellino. fornisce dati sui mestieri e le professioni. fornisce dati sulla povertà locale. fornisce informazioni sulla popolazione. fornisce informazioni sulla qualità della vita. Il rinnovamento urbanistico di Avellino conosce una fase importante. durante la Restaurazione. negli ultimi decenni del Settecento. nel corso dell'Ottocento. prima dell'Unità. La città di Avellino si può anche definire. una smart city. una agrotown. una buropoli. una megalopoli. Il piano urbanistico di Avellino intende valorizzare. il ruolo commerciale. le periferie. la posizione geografica. il ruolo culturale. La natalità è connessa a: tasso di mortalità. un fattore naturale. mortalità infantile. clima. L'indice di mortalità è tanto più piccolo: quanto piu' è alta la fertilità. nell'emisfero australe. quanto migliori sono le condizioni di vita per la popolazione. se aumenta la natalità. La transizione demografica descrive l'andamento della popolazione: attraverso uno schema binario. in 3 fasi. analizzando ll tasso di crescita naturale. indagando la fertilità. La popolazione umana: è distribuita i modo diseguale. non subisce condizionamenti dal clima. è in netto calo. è distribuita nelle campagne. Il popolamento: è condizionato da fattori naturali e culturali. non è condizionato da fattori naturali e culturali. è condizionato da fattori naturali. è condizionato da fattori culturali. Quasi il 70% della popolazione mondiale vive: nell'emisfero australe. nelle città. entro 400 km dalle coste. in Cina. La distribuzione della popolazione in base alla densità: può essere influenzato dalla religione. ci aiuta a comprendere se vi siano degli squilibri territoriali. è un concetto fuorviante. è utile a ricostruire il regime antico. La densità di popolazione: è un concetto fuorviante. sintetizza il tasso di natalità. si calcola con tecniche qualitative. è un indice importante, ma va utilizzato in modo appropriato. La rivoluzione demografica. è in atto nei paesi sviluppati. è stata resa possibile grazie ai miglioramenti nell'agricoltura e all'industrializzazione. coinvolge essenzialmente l'Africa. cominciata con la scoperta delle Americhe. La popolazione italiana: è rimasta stabile dall'Unità ad oggi. sta velocemente aumentando. è aumentata dopo il boom degli anni '70. è in calo. Le questioni identitarie. sono sparite dal dibatito pubblico. sono al centro dell'agenda politica. trovano fondamento nella globalizzazione. sono un dibattito molto recente. Il tema dell'identità è. intrinsecamente polisemico. interessa poco la geografia. è di interesse sociologico. marginale. I principali punti di convergenza interdisciplinare che si possono individuare riguardo al concetto di identità : I. la radice ontologica del termine rimanda al concetto di diversità. individuano identità fisse, rigide, essenziali. l'identità è un prodotto dell'ambiente. , l'identità non sembra essere più legata all'ambiente delle origini. Identità e terrritorio. sono due temi affrontati sin datlla geografia di Vidal. sono due concetti antitetici. si influenzano reciprocamente ma la globalizzazione ha annullato il peso dei luoghi. sono al centro della geografia italiana. L'identità territoriale. non esiste più. esisteva solo nelle società agrarie. si è trasformata, rimodellata e riadattata, alle nuove situazioni. è un concetto sociologico. Identità di luogo (place identity). è sinonimo dell'identità del luogo. pone l'accento su quegli aspetti che rendono congrua l'immagine di Sé e i valori associati ad un ambiente fisico. è un concetto inutile. è legata alla dimensione collettiva. La new cultural geography negli studi sull'identità. si è concentrata sui territori. ha tralasciato i metodi qualitativi. ha avuto il merito di mettere in discussione la presunta naturalità dell'identità nazionale. si ispira a Bauman. Gli studi italiani in materia. hanno messo in luce le interazioni virtuose fra identità e sviluppo a scala locale. hanno messo in luce le differenze tra identità e paesaggio. hanno studiato i moviemnti femministi. si sono concentrati sulle teorie economiche. Il gruppo di ricerca 'Identità territoriali'. è stato influenzato dalla geografia anglosassone. si è concentrato sulle disuguaglianze territoriali. ha posto al centro il lavoro femminile. si è proposto di fare luce sui suoi possibili significati e proporre metodologie innovative. Dal punto di vista metodologico, questo approccio. si rivolge ai metodi della geografia quantitativa. si rivolge ai metodi della geografia qualitativa. propone una metodologia articolata aperta alle indagini qualitative e a indicatori non convenzional. usa esclusivamente i GIS. |





