Gestione ed organizzazione aziendale 30-36
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Title of test:![]() Gestione ed organizzazione aziendale 30-36 Description: L9 - Ingegneria gestionale Unimercatorum |




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Per determinare l'equilibrio di mercato, è necessario conoscere: La funzione di domanda e la funzione di offerta. La funzione di domanda. La funzione di offerta. L'elasticità della domanda rispetto al prezzo. Partendo da un determinato equilibrio di mercato, se varia la funzione di domanda: Non si ha più un equilibrio di mercato. Varia anche la funzione di offerta. L'equilibrio di mercato non varia. Varia anche l'equilibrio di mercato. Se in un mercato perfettamente concorrenziale il Governo fissa un prezzo massimo inferiore rispetto al prezzo di equilibrio: Si ha un eccesso di offerta. Si ha un eccesso di domanda. Si ha un equilibrio. La funzione di domanda diventa infinitamente elastica. In caso di eccesso di offerta: Alcuni compratori rimarranno insoddisfatti. Alcuni beni rimarranno invenduti. Viene raggiunto l'equilibrio di mercato. Il Governo non interviene per modificare l'equilibrio di mercato. L'elasticità della domanda rispetto al prezzo nel punto di equilibrio di mercato (p*, Q*) è pari a: (p*/Q*) (ΔQ/Δp). Δp/ΔQ. Q*/p*. (p*) (Δp/ΔQ). L'elasticità dell'offerta rispetto al prezzo: Varia da punto a punto lungo la curva di domanda. Rimane costante lungo la curva di domanda. Varia da punto a punto lungo la curva di offerta. Rimane costante lungo la curva di offerta. Se in un determinato mercato la funzione di domanda è Q = -7p, ΔQ/Δp è pari a: 7. 1/7. -1/7. -7. La relazione dell'elasticità della domanda rispetto al prezzo: Non può essere utilizzata per ricavare l'equazione della curva di domanda. Può essere utilizzata per determinare l'equilibrio di mercato. Può essere utilizzata per ricavare l'equazione della curva di domanda. Può essere utilizzata per ricavare l'equazione della curva di offerta. Partendo da una determinata situazione di equilibrio di mercato, uno spostamento della curva di domanda verso sinistra e parallelo rispetto alla sua posizione iniziale determina: Un nuovo punto di equilibrio caratterizzato da un valore del prezzo e della quantità minori rispetto a quelle iniziali. Un nuovo punto di equilibrio caratterizzato da un valore del prezzo e della quantità maggiori rispetto a quelle iniziali. Un nuovo punto di equilibrio caratterizzato da un valore del prezzo maggiore rispetto a quello iniziale e della quantità minore rispetto a quella iniziale. Un nuovo punto di equilibrio caratterizzato da un valore del prezzo minore rispetto a quello iniziale e della quantità maggiore rispetto a quella iniziale. Se la funzione di offerta è del tipo Q = c + dP, d è uguale a: (P/Q) Eo,p, con Eo,p = elasticità dell'offerta rispetto al prezzo. (Q/P) Eo,p, con Eo,p = elasticità dell'offerta rispetto al prezzo. Eo,p, , con Eo,p = elasticità dell'offerta rispetto al prezzo. Q Eo,p, con Eo,p = elasticità dell'offerta rispetto al prezzo. La teoria del consumatore si sviluppa sulle ipotesi fondamentali di: Completezza e transitività. Completezza, transitività e di più è meglio che di meno. Completezza, transitività, di più è meglio che di meno e Saggio Marginale di Sostituzione decrescente. Completezza, di più è meglio che di meno, Saggio Marginale di Sostituzione decrescente. Una curva d'indifferenza ha una pendenza: Negativa. Nulla. Positiva. Infinita. Nella mappa d'indifferenza di un consumatore, alle quattro curve d'indifferenza che la costituiscono sono associate le seguenti utilità: U1 = 100; U2 = 50; U3 = 20; U4 = 110. Conseguentemente, il consumatore medesimo preferirà collocarsi sulla curva d'indifferenza: Quattro. Uno. Due. Tre. Dati i beni X e Y, disposti rispettivamente sull'asse delle ascisse nonché sull'asse delle ordinate di un piano cartesiano ortogonale, il Saggio Marginale di Sostituzione è pari a: ∆X / ∆Y. - ∆Y / ∆X. - ∆X / ∆Y. ∆Y / ∆X. Nella retta di bilancio, il risparmio è pari a: Trenta. Da stabilire in base allo specifico contesto. Zero. Venti. Una variazione negativa del reddito (a prezzi unitari invariati) fa si che la retta di bilancio: Si sposti a destra e parallelamente rispetto a quella originaria di riferimento. Non si sposti dalla sua posizione originaria. Si sposti a destra e non parallelamente rispetto a quella originaria di riferimento. Si sposti a sinistra e parallelamente rispetto a quella originaria di riferimento. Una variazione del prezzo unitario del bene collocato sull'asse delle ordinate di un piano cartesiano ortogonale (a reddito invariato) fa si che la retta di bilancio: Ruoti attorno all'intercetta della retta di bilancio medesima con l'assse delle ordinate. Ruoti attorno all'intercetta della retta di bilancio medesima con l'assse delle ascisse. Rimanga nella sua posizione di partenza. Si sposti paralellamente rispetto alla sua posizione di partenza. Nel punto di ottimo del consumatore, il Saggio Marginale di Sostituzione è pari a: Px/Py = Ux'/Uy'. Px = Ux'/Uy'. Py = Ux'/Uy'. Px/Py = Ux'. Considerando uno piccolo spostamento lungo una curva d'indifferenza, si ha che: Ux'∙∆x + Uy'∙∆y = 1. Ux'∙∆x + Uy'∙∆y < 0. Ux'∙∆x + Uy'∙∆y > 1. Ux'∙∆x + Uy'∙∆y = 0. I panieri che si trovano a destra rispetto alla retta di bilancio: Non utilizzano tutto il reddito disponibile del consumatore. Sono i punti di ottimo di un consumatore. Non possono essere acquistati da un consumatore con il reddito posseduto dallo stesso. Non costituiscono combinazioni di beni gradite al consumatore. A fronte di un aumento di prezzo, l'effetto reddito di un bene normale è: Negativo. Nullo. Positivo. Di segno opposto rispetto a quello dell'effetto sostituzione. A fronte di un aumento di prezzo, l'effetto sostituzione di un bene inferiore è: Negativo. Positivo. Nullo. Di segno concorde rispetto a quello dell'effetto reddito. Un sussidio non finalizzato provoca: Una diminuzione del reddito. Un aumento del reddito. Una rotazione del vincolo di bilancio intorno all'intercetta del vincolo di bilancio medesimo con l'asse delle ascisse. Una rotazione del vincolo di bilancio intorno all'intercetta del vincolo di bilancio medesimo con l'asse delle ordinate. Le imposte dirette provocano: Un aumento del reddito. Una rotazione del vincolo di bilancio intorno all'intercetta del vincolo di bilancio medesimo con l'asse delle ascisse. Una rotazione del vincolo di bilancio intorno all'intercetta del vincolo di bilancio medesimo con l'asse delle ordinate. Una riduzione del reddito. Il vincolo di bilancio di chi riceve una donazione: Non subisce spostamenti. Si sposta verso sinistra. Si sposta verso destra. Non esiste. Il razionamento di un bene comporta: Un'assenza di modifica del vincolo di bilancio. L'assenza di limitazioni al consumo del bene medesimo. Determinate limitazioni al consumo del bene medesimo. L'assenza del vincolo di bilancio. La curva di Engel descrive la relazione tra: Il prezzo di un bene e il livello del reddito del consumatore. La quantità consumata di un bene e il livello del reddito del consumatore. Il prezzo di un bene e le quantità dello stesso consumate. I prezzi unitari di diversi beni. Partendo dalla scelta del consumatore: E' possibile ricavare la curva di domanda individuale. Non è possibile ricavare la curva di domanda individuale. E' possibile ricavare la curva di domanda aggregata. Non è possibile ricavare le curve reddito consumo. Il surplus del consumatore è: Non calcolabile nel caso di una funzione di domanda a gradini. Corrispondente al prezzo di mercato. La superficie che si trova al di sotto della funzione inversa di domanda e al di sotto del prezzo di mercato. La superficie che si trova al di sotto della funzione inversa di domanda e al di sopra del prezzo di mercato. Verso un nuovo video gioco: Si manifesta un'esternalità positiva. Si manifesta un'estrernalità negativa. Non si manifesta alcuna forma di esternalità. Il comportamento dei consumatori potrà determinare eventuali forme di esternalità di rete. Dati i panieri A(1;2) e B(5;1) appartenenti alla curva d'indifferenza di un determinato individuo, il Saggio Marginale di Sostituzione tra A e B è pari a: -1/4. 4. 1/4. -4. In riferimento a un piano cartesiano ortogonale (x,y), via via che ci si muove lungo una curva d'indifferenza nel verso in cui aumenta, nei panieri, il contenuto del bene x e diminuisce quello del bene y, il Saggio Marginale di Sostituzione: Aumenta. Diminuisce. Rimane costante. Perde di significatività. Se i vincoli di bilancio mensili dei consumatori A e B, che abitano in due differenti regioni, sono, rispettivamente, 3x + 2y = 1500 e 3x + 2y = 2.000: I prezzi unitari dei beni x e y sono diversi nelle due predette regioni. I predetti consumatori hanno il medesimo reddito. I vincoli di bilancio medesimi coincidono. I predetti consumatori hanno reddito diverso. Se il prezzo unitario del bene K è pari a 5, quello del bene T è pari a 7 e il reddito di un determinato consumatore è pari a 20, il vincolo di bilancio del consumatore medesimo è: 5K + 7T = 20. 5K - 7T = 12. 20K + 5T = 7. 5K + 20T = 7. Se la pendenza della retta di bilancio di un consumatore è pari a 1/9, la scelta ottima del consumatore medesimo avverrà nel punto in cui il Saggio Marginale di Sosituzione è pari a: 1/9. 0. 1. 1/2. Per determinare la scelta ottima del consumatore, occorre mettere a sistema: Il vincolo di bilancio e la funzione di utilità. Il vincolo di bilancio e l'uguaglianza tra il rapporto delle utilità marginali nonché il rapporto dei prezzi dei due beni presi in considerazione. La funzione di utilità e l'uguaglianza tra il rapporto delle utilità marginali nonché il rapporto dei prezzi dei due beni presi in considerazione. Il vincolo di bilancio e il rapporto delle utilità marginali dei due beni presi in considerazione. Se il rapporto tra le utilità marginali di due determinati beni è pari a 3 e il rapporto tra i prezzi unitari dei predetti beni è pari a 4, la scelta del consumatore, escludendo situazioni particolari (beni perfetti complementi, beni perfetti sostituti, funzioni di utilità convesse): E' ottima. Non può essere migliorata. Non può esserci. Non è ottima. Se l'effetto sostituzione è pari a -100 e l'effetto reddito è pari a -150, il bene consumato è: Di Giffen. Inferiore. Normale. Non classificabile in alcuna tipologia di bene (normale, inferiore o di Giffen). Se il reddito di un consumatore è 1.800 € al mese e lo stato introduce un'imposta diretta mensile di 500 €, il reddito mensile del consumatore medesimo, a seguito dell'introduzione della predetta imposta, sarà pari a: 2300. 1000. 1300. 2000. Una funzione di domanda di mercato derivante da funzioni di domanda individuali lineari: Può essere una spezzata. E' sempre una retta. E' una parabola. E' un'iperbole. Gli elementi principali del processo produttivo sono: La trasformazione degli input in output, l'efficienza e l'innovazione. La trasformazione degli input in output e l'innovazione. L'efficienza e l'innovazione. La trasformazione degli input in output e l'efficienza. La funzione di produzione definisce: L'ammontare massimo di produzione. Un dato livello degli input. L'ammontare massimo di produzione e un dato livello degli input. L'ammontare massimo di produzione compatibile con un dato livello degli input. La durata del breve e del lungo periodo: E' pari, rispettivamente, a 2 anni e 10 anni. E' pari, rispettivamente, a 1 anno e 20 anni. E' pari, rispettivamente, a 3 anni e 30 anni. Viene determinata in funzione del settore produttivo considerato. Nel breve periodo, la funzione di produzione è: q = q (l,k). q = q (k), con l = costante. q = q (l), con k = costante. q = 0. Il prodotto medio del lavoro è pari a: q. l. q/l. l/q. Il prodotto marginale del lavoro è pari a: dl/dq. dq/dl. q - l. l - q. Nel lungo periodo, la funzione di produzione è: Inesistente. q = q (l), con k = costante. q = q (k), con l = costante. q = q (l,k). Se sussiste la relazione q* = λq = λq(l;k) > q° = q(λl;λk), con λ > 1: Si hanno rendimenti di scala decrescenti. Si hanno rendimenti di scala crescenti. Si hanno rendimenti di scala costanti. Non si hanno rendimenti di scala. Il Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica, nel punto di scelta ottima degli input produttivi lavoro (l) e capitale (k), è pari a: w/r, con w = costo del lavoro e r = costo del capitale. r/w, con r = costo del capitale e w = costo del lavoro. w, con w = costo del lavoro. r, con r = costo del capitale. Quando il Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica del lavoro con il capitale aumenta: Siamo in presenza di innovazione tecnologica di breve periodo. Siamo in presenza di progresso tecnologico di lungo periodo a risparmio di capitale. Siamo in presenza di progresso tecnologico di lungo periodo a risparmio di lavoro. Siamo in presenza di progresso tecnologico di lungo periodo a risparmio di capitale e di lavoro. Il costo economico tiene conto: Unicamente del costo contabile. Del costo contabile e del costo opportunità. Unicamente del costo opportunità. Dei costi affondati. Un sunk cost: Può essere recuperato da un'impresa dopo un anno. Non può essere recuperato da un'impresa. Può essere recuperato da un'impresa dopo cinque anni. Può essere recuperato da un'impresa dopo dieci anni. Il costo fisso: Varia sempre al variare del volume di produzione. Può variare al variare del volume di produzione nei primi due anni. Può variare al variare del volume di produzione nei primi cinque anni. Non varia al variare del volume di produzione. Il costo totale medio è pari: Alla somma del costo fisso medio e del costo variabile medio. Alla differenza tra il costo fisso medio e il costo variabile medio. Al prodotto tra il costo fisso medio e il costo variabile medio. Al rapporto tra il costo fisso medio e il costo variabile medio. Il costo variabile medio del lavoro è pari: Al costo unitario del lavoro (w). Al rapporto tra il costo unitario del lavoro (w) e il prodotto medio del lavoro (PMl). Al rapporto tra il numero dei lavoratori (l) e il livello di output (q). Al rapporto tra il costo unitario del lavoro (w) e il livello di output (q). Il costo marginale del lavoro è pari: Al prodotto tra il costo unitario del lavoro (w) e la variazione infinitesima del numero di lavoratori (dl). Al rapporto tra la variazione infinitesima del numero di lavoratori (dl) e la variazione infinitesima dell'output (dq). Al rapporto tra il costo unitario del lavoro (w) e il prodotto marginale del lavoro (Pl'). Al costo unitario del lavoro (w). Nel breve periodo, i valori del numero di lavoratori (l) che massimizzano il prodotto medio e il prodotto marginale sono quelli che: Massimizzano i costi variabili e i costi marginali. Minimizzano i costi variabili e massimizzano i costi marginali. Massimizzano i costi variabili e minimizzano i costi marginali. Minimizzano i costi variabili e i costi marginali. La Scala Efficiente Minima è: Il punto in cui sono presenti diseconomie di scala. Il punto in cui sono presenti economie di scala. Il punto di minimo costo totale medio di lungo periodo, dove non sono presenti né economie di scala né diseconomie di scala. Il punto di massimo di costo totale medio di lungo periodo. Se l'indice del grado di economie di scopo è negativo: Si è in presenza di economie di scopo. Si è in presenza di diseconomie di scopo. Non si è in presenza né di economie né di diseconomie di scopo. Si è in presenza di economie di scopo e di diseconomie di scopo. Il learning by doing: Genera uno spostamento della curva del costo totale medio verso il basso. Non consente di poter ottenere incrementi d'efficienza. Non genera spostamenti della curva del costo totale medio. Genera uno spostamento della curva del costo totale medio verso l'alto. Se il capitale k è costante, il lavoro l è pari 3 e il prodotto medio del lavoro PMl è pari a 33, la produzione q è uguale a: 3. 99. 0,09. 11. Se il capitale k è costante, la variarione del lavoro Δl è pari 6 e la variazione della produzione Δq è pari a 36, il prodotto marginale del lavoro Pl' è uguale a: 6. 216. 42. 30. Data la seguente funzione di produzione di lungo periodo, q = 10kl, con l = lavoro, k = capitale e q = livello di output, il prodotto marginale del capitale Pk' è pari a: 10l. l. 10k. 10. Data la seguente funzione di produzione di lungo periodo, q = 5kl, con l = lavoro, k = capitale e q = livello di output, il Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica (SMST) è pari a: 5l. 5k. l-k. l/k. Se, quando il livello d'innovazione I passa da 50 a 100, si ottiene il medesimo livello di output q impiegando meno unità di lavoro, allora: Non ci sono stati effetti positivi dal processo innovativo. Il processo innovativo ha comportato un aumento del costo totale del lavoro. Il processo innovativo ha comportato un risparmio del costo totale del lavoro. Il costo totale del lavoro è rimasto invariato rispetto alla situazione in cui I = 50. Risolvendo il sistema tra la relazione che lega il rapporto tra i prodotti marginali del capitale e del lavoro con i rispettivi prezzi unitari e la funzione di produzione associata a un determinato livello produttivo q*, dati il costo unitario del capitale r* e il costo unitario del lavoro w*, si ottiene: La combinazione ottima dei fattori produttivi lavoro l e capitale k associati al livello di produzione q*. Il solo fattore produttivo lavoro l associato al livello di produzione q*. Il solo fattore produttivo capitale k associato al livello di produzione q*. La combinazione non ottimale dei fattori produttivi lavoro l e capitale k associati al livello di produzione q*. Risolvendo il sistema tra la relazione che lega il rapporto tra i prodotti marginali del capitale e del lavoro con i rispettivi prezzi unitari e la retta di isocosto, dati il costo unitario del capitale r*, il costo unitario del lavoro w* e un livello di costo totale CT*, si ottiene: Il solo fattore produttivo capitale k associato al livello di costo CT*. La combinazione ottima dei fattori produttivi lavoro l e capitale k associati al livello di costo CT*. La combinazione non ottimale dei fattori produttivi lavoro l e capitale k associati al livello di costo CT*. Il solo fattore produttivo lavoro l associato al livello di costo CT*. Se il costo totale CT è pari a 20.000 e il costo variabile CV è pari a 8.000, il costo fisso CF è uguale a: 28,000. 20,000. 2.5. 12,000. Se il costo variabile CV e pari a 15.000 e la produzione q è pari a 10, il costo variabile medio CVM è uguale a: 14990. 15010. 1500. 150000. Se la variazione di costo variabile ΔCV è pari a 5.000 e la variazione di produzione Δq è pari a 5, il costo marginale (c') è uguale a: 5,005. 25. 1,000. 4,995. Gli utili (o le perdite) portati a nuovo sono. Riscontri attivi (o passivi). Ratei attivi (o passivi). Patrimonio netto. Fondi per rischi e oneri. Dato un reddito imponibile di 300 nonché un sistema impositivo per scaglioni composto da due scaglioni di reddito con aliquote del 10% per redditi da 0 a 200 e del 20% per redditi oltre 200, l’imposta lorda è pari a : 30. 90. 40. 60. L’equilibrio di un determinato mercato avente, quali funzioni di domanda e di offerta QD = (7 - P) nonché QO= (P - 7) è. EQ (0; 7). EQ (0; 0). EQ (5; 3). EQ (4; 2). L’elasticità d’arco della domanda è pari a: (PmedioΔQ)/(QmediaΔP). (PΔQ)/(QmediaΔP). (PΔQ)/ (QΔP). (PmedioΔQ)/(QΔP). Il tasso d’interesse deflazionato è pari a: [(1 + i)/(1 + f)]. [(1 + i)/(1 + f)] – 1. [(1 + i)/(1 - f)] – 1. [(1 - i)/(1 + f)] – 1. Dato un reddito imponibile di 30.000 nonché un sistema impositivo per scaglioni composto da due scaglioni di reddito con aliquote del 20% per redditi da 0 a 20.000 e del 40% per redditi oltre 20.000, l’imposta lorda è pari a. 12.000. 8.000. 4.000. 6.000. Se il prezzo unitario del bene X è 1 , il prezzo unitario del bene Y è 1 e il reddito del consumatore (speso dallo stesso, interamente, per il consumo dei beni X e Y) è R, il vincolo di bilancio del consumatore è. X – Y = R. 2X + 2Y = R. X + Y = R. 2X – 2Y = R. Il DSCR6 è uguale a. F6/A6. A6/F6. A6/A6. F6/F6. Le perdite portate a nuovo. Ratei passivi. Patrimonio netto. Fondi per rischi e oneri. Debiti. Data la funzione d’utilità U (x,y) = 120 x8 y2 – 89, l’utilità marginale del bene x è pari a. 240 x8y. 120 x7. 8x7 – 89. 2y-89. Se la media dei DebtService Cover Ratios (ADSCR) è pari a 1,8. Il progetto d’investimento non è finanziabile. Il progetto d’investimento è finanziabile. Il progetto d’investimento produce un reddito pari a 1,8. Il progetto d’investimento non è valutabile. Le obbligazioni sono. Fondi per rischi e oneri. Risconti passivi. Debiti. Ratei passivi. Le variazioni dei lavori su ordinazione sono. costi della produzione. valore della produzione. rettifiche di valore di attività finanziarie. proventi straordinari. Data la funzione d’utilità U (x,y) = x4 y5 , l’utilità marginale del bene x è pari a. 28x3y5. 28x4y4. 28x3y4. 28x5y6. Dati i panieri P1 (k ; t) e P2 (r; z) appartenenti alla curva d’indifferenza di un determinato individuo , il Saggio Magistrale di Sostituzione tra P1 e P2 è pari a. -(z – t)/(r – k). (z + t)/(r – k). -(z – t)/(r + k). -(z + t)/(r + k). I costi d’impianto e d’ampliamento sono. Immobilizzazioni immateriali. immobilizzazioni materiali. Ratei passivi. Risconti attivi. Le partecipazioni in imprese controllanti sono. Immobilizzazioni finanziarie. mobilitazioni finanziarie. risconti attivi. ratei passivi. Data la funzione di offerta P = 7Q, l’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo è pari a. P/Q. (7P)/Q. P/(7Q). 7. Dato il vincolo di bilancio 8x + 9y = 80, la sua incerta con l’asse delle ascisse è pari a. 10. 8. 9. 80. |