Il Bullismo - 4. Analisi psico-fenomenologica del bullismo
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Che cos'è il bullismo?. Il bullismo è un fenomeno complesso. Disciplina che studia le problematiche educative. Una teoria. Un processo educativo. Bullismo relazionale. è la forma di bullismo: Più semplice da individuare. Nessuna delle altre risposte è corretta. Meno studiata e più difficile da individuare. Più studiata. Il potenziale autore del bullismo è generalmente caratterizzato da un comportamento: Positivo nei confronti della violenza. Negativo nei confronti della violenza. Oppositivo nei confronti della violenza. Indifferente nei confronti della violenza. Il bullismo ha un impatto spesso: Devastante a livello emotivo. Distruttivo a livello emotivo. Negativo a livello emotivo. Violento a livello emotivo. La prima emozione che entra in gioco è: La gioia. La felicità. L'aggressività. La rabbia. Il secondo tipo di intervento che l'insegnante può adottare è quello di stimolare il lavoro: Cooperativo. Affettivo. Integrativo. Comunicativo. Il bullo gregario o passivo è un sostenitore e perpetratore: Del bullo secondario. Del bullo complesso. Del bullo passivo. Del bullo dominate. Chi identifica gli spettatori?. I collaboratori. La maggioranza silenziosa. Nessuna delle altre risposte è corretta. I sostenitori. Dare regole chiare, precise e ragionate aiuta il bambino: Ad essere educato. A non essere aggressivo. Capire la regola e perché va seguita. A reagire. Il bullismo al femminile è diverso da quello maschile: Prediligono un’aggressività fisica. Le ragazze prediligono un’aggressività indiretta, non fisica. Prediligono un'aggressività diretta. Prediligono un'aggressività verbale. La bulla vittimizza coetanee che, molto più deboli: Da un punto di vista emotivo. Da un punto di vista psicologico. Nessuna delle altre risposte è corretta. Da un punto di vista fisico. La vittima perde spesso la sua: Autostima. Integrità. Autorità. Autorevolezza. Con il termine cyberbullismo o bullismo online si intendono atti di bullismo e molestie: Con mezzi fisici. Con mezzi elettronici. Con mezzi emotivi. Con mezzi psicologici. Secondo le informazioni fornite alla stampa da lei e dai suoi conoscenti, Megan Meier aveva come hobby: La musica. Il nuoto e il rap. La danza. Lo sport. La persona disabile appare come un “diverso” facile da: Nessuna delle altre risposte è corretta. Deridere o molestare. Emarginare. Denigrare. Dal 2012 il MIUR ha aderito al programma comunitario: Safer. Safer bullismo. Safer Internet. Anti-bullismo. Il ministro Giannini si è concentrato su tre parole chiavi nella lotta contro il bullismo: Responsabilità, inclusione, comprensione. Autorevolezza, gestione, dialogo. Coscienza, sicurezza, inclusione. Consapevolezza, dialogo, responsabilità. Cosa sono i CTS?. Punti di riferimento per le famiglie. Punti di riferimento per le scuole. Punti di riferimento per gli adolescenti. Punti di riferimento per i docenti. Nel CTS, sarebbe utile individuare: Nessuna delle altre risposte è corretta. Un docente di riferimento. Uno studente di riferimento. Un genitore. La strategia dei fenomeni di bullismo dovrà partire: Dalla scuola secondaria di secondo grado. Nessuna delle altre risposte è corretta. Dalla scuola primaria. Dalla scuola secondaria di primo grado. Ciascuna istituzione educativa, in rete anche con altre scuole, è chiamata a: Realizzare le azioni preventive e le misure tecniche necessarie e organizzative. Realizzare le azioni tecniche. Realizzare misure restrittive. Realizzare le azioni preventive. I bambini più collaborativi sono: Nessuna delle altre risposte è corretta. Più autoritari degli altri. Più aggressivi. Meno autoritari degli altri. La cattiva collaborazione dei bulli dipenderebbe dalla loro mancanza e da un atteggiamento generalizzato: Di ostilità verso gli altri. Autorità verso gli altri. Aggressività verso gli altri. Rabbia verso gli altri. Durante tutta la fase di intervento, gli operatori amico hanno parlato con: Insegnante supervisore. Lo psicologo. Le forze dell'ordine. Il dirigente scolastico. Il compito del supervisore è offrire: Nessuna delle altre risposte è corretta. Regole agli operatori. Consigli agli operatori. Riflessioni agli operatori e guidarli nelle situazioni difficili. Affinché il processo di mediazione sia possibile, le parti devono essere: Motivate. Sollecitate. Indirizzate. Organizzate. La violenza, per alcuni ragazzi, sembra essere diventata: Un divertimento. Un divertimento alternativo. Un gioco. Nessuna delle altre risposte è corretta. Giocano certamente un ruolo fondamentale in questo tipo di atteggiamento: Alcuni programmi dal contenuto brutale e sanguinario. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'atteggiamento dei loro coetanei. Gli atteggiamenti degli adulti. Un bambino con un temperamento attivo ha maggiori possibilità di diventare un giovane: Riflessivo. Aggressivo. Posato. Buono. John BOWLBY ha sviluppato una teoria, chiamata: Teoria dell'attaccamento. Nessuna delle altre risposte è corretta. Teoria del comportamento. Teoria della mente. La vittima è indebolita: Nella sua personalità. Nella sua emotività. Nella sua sensibilità. Nella sua autostima. Nel compiere atti di bullismo contano non tutti i membri del gruppo ma: La complicità. I sentimenti di coinvolgimento. I sentimenti di complicità e di condiscendenza. L'aggressività. Il fenomeno del contagio sociale indicano che i ragazzi si comportano in modo più aggressivo: Dopo aver ricevuto aggressione. Dopo aver represso la rabbia. Dopo aver osservato qualcun altro. Dopo aver represso la propria autostima. Un altro meccanismo che opera nel bullismo è sicuramente: L'indebolimento del controllo. La troppa sensibilità. L'indebolimento delle emozioni. Il carattere. La funzione di giustificazione mira ad azioni: Negative. Positive. Nessuna delle altre risposte è corretta. Negative e positive. Gli atteggiamenti discriminatori sono particolarmente probabili quando le persone: Si identificano con la propria prossemica. Si identifica con la propria aggressività. Si identificano con il proprio carattere. Si identificano fortemente con il proprio gruppo. Sembra essere un elemento nella preparazione all’atto di bullismo: Il gruppo di pari. Un gruppo misto. Nessuna delle altre risposte è corretta. Un gruppo eterogeneo. L'inconscio è quindi la parte: Periferica della psiche. Secondaria della psiche. Profonda di ognuno di noi. Sommersa della psiche. All'inconscio FREUD aggiunge anche: L'amigdala. Il preconscio. L'ipotalamo. L'ipofisi. FREUD ipotizza che ogni azione dell'essere umano sia governata dal principio: Dell'inconscio. Del piacere. Dell'istinto. Del preconscio. Per comprendere i significati del tripartito freudiano, è necessario ricordare che l'Es: Corrisponde al preconscio. Al corrisponde al tronco encefalico. Corrisponde all'inconscio. Corrisponde ai motoneuroni. Il Super-Io è il risultato finale di processi complessi e di interiorizzazione nei confronti: Dei coetanei. Dei fratelli. Dei genitori. Dei docenti. REIK individuò nei criminali che analizzò durante il proprio lavoro clinico un desiderio inconscio di: Confessare il proprio delitto. Affermare il proprio delitto. Negare il proprio delitto. Confermare il proprio delitto. REIK, in pieno stile freudiano, legge il comportamento del criminale di: Giustificazione. Scusa. Autoaccusa. Autoaffermazione. L'Io è portato a compiere l'atto da particolari meccanismi: Psicologici. Nevrotici. Psico-fisici. Psichici. Il comportamento neuro-criminale è quello che si avvicina alla figura: Del coetaneo. Del compagno. Del deviante. Del genitore. I ragazzi criminali non tradiscono: Le norme raccomandate. Le regole dei genitori. Le norme del gruppo a cui appartengono. Nessuna delle altre risposte è corretta. Di solito i genitori, e principalmente la madre, mancano: Nella rassicurazione del bambino. Nella serenità del bambino. Nella soddisfazione e frustrazione del bambino. Nell'autostima del bambino. I meccanismi educativi attraverso i quali si trasmettono le deviazioni sono principalmente di: Sette tipi. Tre tipi. Due tipi. Cinque tipi. La criminologia ha anche utilizzato: Teorizzazioni psicologiche. Le teorizzazioni pedagogiche. Le teorizzazioni caratteriali. Le teorizzazioni della mente. FREUD si occupò dell'argomento in uno dei suoi brevi scritti del 1916 intitolato: I criminali per senso di colpa. Il senso di colpa. I criminali. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'origine del senso di colpa del Reo per Freud è da ricercarsi: Nel Super-Io. Nell'inconscio. Nel complesso edipico. Nella psicoanalisi. I comportamenti permissivi dei genitori sono molto dannosi per una: Sana coscienza morale. Forte coscienza morale. Imponente coscienza. Per la psiche del bambino. La JOHNSON, per spiegare il comportamento della madre: Non deviante. Destabilizzante. Nessuna delle altre risposte è corretta. Deviante. Si può parlare di soddisfazione indiretta quando un genitore non è in grado: Di soddisfare i propri istinti antisociali. Di soddisfare i propri istinti personali. Di soddisfare i propri istinti psicologici. Di soddisfare i propri istinti caratteriali. La JOHNSON distingue due casi: il primo è quello del genitore che in passato ha: Avuto lo stesso comportamento del figlio. Non ha ricevuto amore. Ha subito atti di bullismo. Ha subito un trauma. Rabbia e permissività si diffonderanno: Nella società. Nei figli. Tra i coniugi. In casa. La seconda forma del piacere, sempre secondo la JOHNSON riguarda: La soddisfazione degli impulsi. La poca soddisfazione degli impulsi. La sola impulsività. Nessuna delle altre risposte è corretta. La soddisfazione degli impulsi è: Appagante attraverso i figli. Nessuna delle altre risposte è corretta. Riduttiva attraverso i figli. Distruttiva attraverso i figli. La JOHNSON sembra invertire: Nell'approccio. Nel rapporto di causa effetto. Nessuna delle altre risposte è corretta. Nel rapporto con i genitori. Il comportamento deviante deriva da sentimenti di: Colpa accumulati. Rabbia. Aggressività. Vittimismo. La JOHNSON sostiene che la colpa in sé: Assume un comportamento deviante. Genera un comportamento deviante. Nessuna delle altre risposte è corretta. Non genera un comportamento deviante. La colpa in sé è un comportamento: Genitoriale volontario. Genitoriale associato. Genitoriale involontario. Genitoriale acquisito. Tra i comportamenti involontari che spingono il bambino a deviare, c'è proprio: Il timore di sbagliare. Il timore di sentirsi in colpa. Il timore di incolpare. Il timore di arrabbiarsi. Il bullismo, non può essere considerato solo alla stregua: Delle forze dell'ordine. Delle istituzioni scolastiche. Della società. Della famiglia. I bambini e gli adolescenti bulli sono lo specchio: Di una gioventù a sé. Della società. Della famiglia. Delle istituzioni. |