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Title of test:
IL PDF E IL PEI

Description:
esame tfa

Author:
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Paola
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Creation Date: 05/11/2024

Category: Personal

Number of questions: 30
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Content:
Secondo Giuseppe Bertagna A. la personalizzazione e l'individualizzazione sono azioni riservate agli allievi con BES; B. individualizzazione e personalizzazione sono processi complementari, entrambi necessari; C. l'individualizzazione riguarda gli allievi con disabilità e la personalizzazione riguarda gli allievi con altri bisogni educativi speciali.
2. Nella prospettiva biopsicosociale: A. Le barriere sono costituite da fattori ambientali e/o personali, ma non sono fattori che concorrono alla condizione di disabilità; B le barriere sono costituite da fattori ambientali e/o personali che possono contribuire alla condizione di disabilità; C. Le barriere sono costituite esclusivamente da fattori personali, che non sono codificati nell'ICF. .
3. Nel modello ICF, il concetto di funzionamento: A. Si riferisce ai deficit e alle patologie della persona; B. Indica un problema della persona nell'apprendimento; C. Indica una relazione positiva tra le caratteristiche della persona e le caratteristiche del contesto. .
4. Quali problemi descrive l'ICF? A. problemi personali degli studenti; B. gli esiti dell'interazione tra persona e ambiente; C. gli aspetti negativi nell'interazione tra persona e ambiente.
5. Nella dinamica tra capacità e performance: A se il qualificatore della capacità è 4 e il qualificatore della performance è 2, significa che il contesto pone barriere al funzionamento della persona; B. i qualificatori di capacità e performance non forniscono informazioni sul contesto; C. se il qualificatore della capacità è 4 e il qualificatore della performance è 2, significa che il contesto facilita il funzionamento della persona.
11. Il profilo descrittivo di funzionamento (su base ICF): A. previsto dalla Legge 104, è entrato in vigore dal 1992; 返. previsto dal Decreto n. 66, è vigente dal 1 settembre 2019; C. previsto dal Decreto 66, è stato abolito dal TAR nel 2020.
12. Il profilo descrittivo di funzionamento A. Richiede una valutazione multidisciplinare; B. Richiede la sola valutazione dei sanitari; C. Non richiede la partecipazione dei docenti.
13. Nell'ICF, i fattori personali: A. non sono codificati in quanto non necessari alla descrizione del funzionamento globale della persona; B. non sono codificati in quanto estremamente variabili e, per questa ragione, non possono essere descritti nei Profili di funzionamento e valutati nei PEI; & non sono codificati, ma devono essere comunque descritti nel Profilo di Funzionamento e nei PEI. .
14. Nel Decreto 96/2019, viene chiarito che: A il progetto individuale è un documento che comprende il profilo di funzionamento, le prestazioni di cura e di riabilitazione, i PEI e i servizi alla persona, finalizzato alla progettazione inclusiva; B. è un documento che viene prodotto dalla sanità e non riguarda l'ambito scolastico; C. il progetto individuale è un documento che comprende il profilo di funzionamento, le prestazioni di cura e di riabilitazione, i PEl e i servizi alla persona, finalizzato alla ridefinizione della gravità della disabilità. .
15. Il progetto di vita A. È un documento che viene redatto dagli Enti Locali e trasmesso alla scuola; *. È un orientamento per la coprogettazione nella direzione della qualità di vita della persona con disabilità; C. È un documento che fa parte dei PEI.
6. L'ICF è: A. una classificazione dell'OMS che introduce un vocabolario universale per descrivere una condizione ecologica ai fini della sua modifica B. Una classificazione dell'OMS che utilizza i codici nosografici dell'ICD C. una classificazione dell'OMS che introduce un vocabolario universale per descrivere i deficit e le patologie delle presone ai fini della diagnosi .
7. Nel modello ICF, il concetto di disabilità: A. Indica un problema della persona nell'apprendimento; Si riferisce ai deficit e alle patologie della persona: Indica una relazione negativa re delle caratteristiche della persona e le caratteristiche del contesto.
8. IL modello antropologico dell'ICF A. propone una concezione della salute per le persone con disabilità, per la quale la disabilità viene vista come esito negativo dell'interazione tra persona e contesto; *identifica la disabilità come una condizione che ognuno può sperimentare durante la propria vita; C. propone una concezione della salute universale ed egualitaria, nella quale viene eliminata ogni forma di disabilità.
9. Nei PEI su base ICF: A. si cerca di comprendere in modo approfondito le tipologie di deficit/disturbi che causano la disabilità; B. non è importante completare le informazioni con il quadro fornito dalla famiglia e con la sintesi del progetto individuale; X si cerca di comprendere il modo in cui l'ambiente interagisce con le caratteristiche individuali dell'allievo. .
10:- Un PEI orientato al progetto di vita: A. deve focalizzarsi sugli obiettivi di apprendimento per garantire il successo scolastico dell'allievo; B. deve presidiare la dimensione del presente (per tutti gli ambiti di vita dell'allievo), mentre la dimensione del futuro deve essere contemplata nel progetto individuale; A deve presidiare la dimensione del presente (per tutti gli ambiti di vita) e del futuro.
1. La legge 53 del 2003 fa riferimento; a: l'assunzione dell'IC nel profilo di funzionamento il principio della personalizzazione per tutti gli allievi; C. il principio della personalizzazione per gli allievi con BES. .
2. Il Decreto n.66 del 2017: A. conferma l'iter della certificazione della disabilità definito dalla Legge n. 104/1992; E modifica l'iter della certificazione della disabilità definito dalla Legge n. 104/1992, introducendo il profilo di funzionamento secondo i criteri del modello bio-psico-sociale» dell'ICF; C. presenta un modello comune di profilo di funzionamento su base ICF. .
3. L'ICF A. assume il modello sociale della disabilità per superare il modello medico tradizionale; B. si fonda sulla prospettiva medica descrivendo le componenti biologiche e fisiologiche del funzionamento umano; A si fonda sulla prospettiva ecologica-relazionale, assumendo una visione complessa e globale del funzionamento umano-.
4. Quali problemi descrive 'ICF? A. deficit e disturbi individuali di tipo neurobiologico; E i problemi derivanti dall'interazione tra persona e ambiente; C. i problemi sociali e organizzativi dei contesti.
5. Secondo il modello di salute dell'ICF: A la condizione di salute è la risultante dell'interazione tra aspetti biomedici e psicologici della persona (funzioni e strutture corporee); aspetti sociali (attività e tipo di partecipazione svolte nella quotidianità); fattori di contesto (fattori ambientali e personali); B. la condizione di salute è la risultante dell'interazione tra aspetti biomedici e psicologici della persona (funzioni e strutture corporee) e aspetti sociali (attività e tipo di partecipazione svolte nella quotidianità); C. la condizione di salute della persona è data dall'assenza di deficit psicofisici diagnosticati.
6. Nella prospettiva biopsicosociale, i facilitatori: A. sono costituiti esclusivamente da fattori personali, che non sono codificati nell'ICF: sono costituiti da fattori ambientali e fattori personali che possono mitigare o eliminare la disabilità; C. sono costituiti da fattori ambientali e fattori personali che non possono mitigare o eliminare la disabilità. .
7. Nei PEI su base ICF: A. si cerca di comprendere in modo approfondito il tipo di deficit/ disturbi alla base della certificazione di disabilità; B. le famiglie non entrano nella fase di compilazione, ma possono prendere visione del PEl prima della firma; C. è importante completare le informazioni con il quadro fornito dalla famiglia e con la sintesi del progetto individuale. .
8. Il modello antropologico dell'ICF: A propone una concezione della salute universale ed egualitaria, individuando la disabilità come una situazione particolare di questa; B. propone una concezione della salute universale ed egualitaria, nella quale viene eliminata ogni forma di disabilità; C. propone una concezione della salute per le persone con disabilità, per la quale la disabilità viene vista come esito negativo dell'interazione tra persona e contesto.
9. Nel modello ICF, il concetto di funzionamento: è riferito agli aspetti positivi dell'interazione tra la persona e il contesto; B. è riferito ai fattori personali e biopsichici; C. coincide con il concetto di disabilità.
10. Nel modello ICF, la capacità A. descrive l'abilità di una persona nell'eseguire un compito e/o un'attività in un contesto ecologico reale; descrive l'abilità di una persona nell'eseguire un compito e/o un attrita senza alcun fattore di contesto; C. descrive l'esito di un intervento sul contesto.
Nella dialettica tra capacità e performance se il qualificatore delle capacità è 1 e il qualificatore della perfomance è 2 significa che il contesto facilita il funzionamento della persona se il qualificatore delle capacità è 1 e il qualificatore della perfomance è 2 significa che il contesto pone barriere al funzionamento della persona i qualificatori di capacità e performance non forniscono informazioni sul contesto.
Il profilo descrittivo di funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del progetto individuale e del PEI introdotto con la legge 104 è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del progetto individuale e del PEI introdotto con i decreti attuativi n 66 e n 96 della 107/2017 è il documento che sostituisce il PEI.
La finalità del profilo descrittivo di funzionamento è quella di valutare il funzionamento al fine di produrre una diagnosi è quella di descrivere il funzionamento globale della persona secondo la prospettiva biopsicosociale è quella di avviare l'iter di certificazione della disabilità.
Il progetto individuale E' un documento rilasciato a partire dalla conclusione del percorso scolastico, per l'inserimento nel mondo lavorativo E' un documento prodotto dagli enti locali ai sensi della l. 328/2000 E' un documento prodotto dalla scuiola ai sensi della . 328/2000.
Il progetto di vita E' un documento che fa parte del PEI E' un documento che viene redatto dagli enti locali e trasmesso alla scuola E' un orientamento per la coprogettazione nella direzione della qualità di vita della persona con disabilità.
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