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Imprese e mercati 1 Description: test per me Author:
Creation Date: 14/11/2024 Category: Personal Number of questions: 112 |
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In un mercato di concorrenza perfetta sono molto numerosi solo i venditori sono numerosi solo i compratori la numerosità dei compratori dipende dal numero di prodotti perfetti sostituti disponibili sul mercato sono molto numerosi sia i compratori che i venditori. la teoria neoclassica dell'impresa si fonda: su una concezione statica o dinamica della concorrenza su una concezione statica della concorrenza nessuna delle precedenti alternative è corretta su una concezione dinamica della concorrenza. nel breve periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare solo un extraprofitto un extra profitto o una perdita un perdita un profitto normale. nel lungo periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare un extraprofitto solo un profitto normale un extraprofitto o una perdita una perdita. l'imprenditore shumpeteriano: si limita a rispondere agli stimoli esogeni risponde agli stimoli esogeni e da vita al processi di cambiamento non presenta differenza dell'imprenditore concepito dalla scuola austriaca è dinamico e innesca il processo di cambiamento. l'imprenditore descritto dagli economisti della scuola austriaca è dinamico e innesca il processo di cambiamento non presenta differenza dell'imprenditore shumpeteriano risponde agli stimoli esogeni e da vita al processi di cambiamento si limita a rispondere agli stimoli esogeni. in un mercato di concorrenza perfetta: esiste asimmetria informativa non esiste asimmetria informativa l'asimmetria informativa è funzione del prodotto venduto l'asimmetria informativa a diversi gradi di configurazione. in un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita: non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri differenza il prodotto minaccia i competitor si ritira dal mercato. nel lungo periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare solo un profitto normale un extraprofitto o una perdita un extraprofitto una perdita. In un mercato di concorrenza perfetta le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta le imprese hanno come fine ultimo quello minimizzazione del profitto. In un mercato di concorrenza perfetta non viene commercializzato un tipo specifico di prodotto i prodotti venduti sono perfetti complementi i prodotti venduti sono differenziati i prodotti venduti sono standardizzati. nel breve periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare un extra profitto o una perdita un profitto normale un perdita solo un extraprofitto. nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta: gli investimento in impianti il pieno impego la politica dei prezzi la struttura dei costi. rientra all'interno della struttura del mercato gli investimenti in impianti la struttura dei costi la ricerca e l'innovazione il progresso tecnologico. rientra all'interno della struttura del mercato la strategia del prodotto la ricerca e l'innovazione la diversificazione produttiva la politica dei prezzi. nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta: la politica dei prezzi efficienza economica la struttura dei costi le barriere all'entrata. nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta: il pieno impiego la diversificazione produttiva la strategia di prodotto le barriere all'entrata. nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta: il progresso tecnologico l'equità l'integrazione verticale la ricerca e l'innovazione. secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance: la struttura dei costi la ricerca e l'innovazione il progresso tecnologico la strategia del prodotto. secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance: la ricerca e l'innovazione l'efficienza economica la politica dei prezzi la strategia del prodotto. rientra all'interno della struttura del mercato la politica dei prezzi equità la differenziazione del prodotto efficienza economica. secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance: gli investimenti in impianti il pieno impego le barriere all'entrata la strategia del prodotto. secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance: la strategia del prodotto la politica dei prezzi l'equità la diversificazione produttiva. la scuola di Chicago sostiene che: nessuna delle precedenti alternative è corretta il potere di mercato derivante dallo sfruttamento di posizioni monopolistiche è prima temporaneo e poi duraturo il potere di mercato derivante dallo sfruttamento di posizioni monopolistiche è duraturo il potere di mercato derivante dallo sfruttamento di posizioni monopolistiche è solo temporaneo. il modello Dasgupta-Stiglitz critica l'esistenza dei nessi unidirezionali mostrati dal paradigma SCR. 1 0 VERO SOLO SU ALCUNE FORME DI MERCATO SEMPRE FALSO. La scuola di Chicago ritiene che il mercato sia un contesto dinamico dove gli extra-profitti realizzati sono dovuti ad efficienza e/o innovazione e creatività?, e non a posizioni di rendita. Proprio per questo motivo un eventuale intervento dello Stato nel mercato determina solo inefficienze. 0 VERO SOLO SU ALCUNE FORME DI MERCATO 1 SEMPRE FALSO. rientra all'interno della struttura del mercato la politica dei prezzi la strategia del prodotto efficienza economica le barriere all'entrata. rientra all'interno della struttura del mercato l'integrazione verticale efficienza economica gli investimenti in impianti la politica dei prezzi. l'approccio SCR nasce per comprendere solamente le condizioni del mercato nasce per comprendere solo le prestazioni delle imprese nasce per comprendere la relazione che esiste tra condizioni del mercato e prestazioni realizzate dall'impresa nessuna delle precedenti alternative è corretta. Secondo il paradigma SCR, le barriere all'entrata rientrano nella struttura del mercato performance nessuna delle risposte condotta. Il paradigma attribuito alla scuola di Harvard è noto come SCR, cosa significa ? Nessuna delle risposte Struttura, comportamenti, ricchezza Struttura, comportamenti, reddito struttura, comportamenti, risultati. Secondo il paradigma SCR, le politiche dei prezzi rientrano nella struttura del mercato nessuna delle risposte performance condotta. secondo l'approccio SCR: i comportamenti delle imprese prescindono dalle dimensioni del mercato i comportamenti delle imprese si modellano sulla struttura di mercato in cui operano i comportamenti delle imprese si modellano solo in funzione dei risultati economici conseguiti i comportamenti delle imprese prescindono dalla struttura del mercato. Secondo il paradigma SCR, la differenziazione del prodotto rientra nella condotta performance nessuna delle risposte struttura del mercato. Secondo il paradigma SCR, gli investimenti in impianti rientrano nella performance nessuna delle risposte struttura del mercato condotta. Secondo il paradigma SCR, il progresso tecnologico rientra nella performance nessuna delle risposte struttura del mercato condotta. Secondo il paradigma SCR, l'efficienza economica rientra nella condotta performance nessuna delle risposte struttura del mercato. Secondo il paradigma SCR, la ricerca e innovazione rientra nella struttura del mercato condotta performance nessuna delle risposte. Secondo il paradigma SCR, la diversificazione produttiva rientra nella performance condotta struttura del mercato nessuna delle risposte. Secondo il paradigma SCR, l'integrazione verticale rientra nella nessuna delle risposte struttura del mercato condotta performance. Secondo il paradigma SCR, la struttura dei costi rientra nella condotta struttura del mercato performance nessuna delle risposte. il paradigma SCR è attributo: ai classici al pensiero keynesiano ai neoclassici alla scuola di Harwad. rientra all'interno della struttura del mercato la numerosità dei venditori e degli acquirenti la politica dei prezzi equità efficienza economica. Secondo il paradigma SCR, le strategie del prodotto rientrano nella struttura del mercato performance nessuna delle risposte condotta. In un mercato di concorrenza perfetta le imprese hanno come fine ultimo quello minimizzazione del profitto le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta. l'imprenditore descritto dagli economisti della scuola austriaca non presenta differenza dell'imprenditore shumpeteriano è dinamico e innesca il processo di cambiamento risponde agli stimoli esogeni e da vita al processi di cambiamento si limita a rispondere agli stimoli esogeni. la teoria neoclassica dell'impresa si fonda: su una concezione statica della concorrenza su una concezione dinamica della concorrenza su una concezione statica o dinamica della concorrenza nessuna delle precedenti alternative è corretta. in un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita: si ritira dal mercato non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri differenza il prodotto minaccia i competitor. In un mercato di concorrenza perfetta sono molto numerosi sia i compratori che i venditori sono molto numerosi solo i venditori la numerosità dei compratori dipende dal numero di prodotti perfetti sostituti disponibili sul mercato sono numerosi solo i compratori. In un mercato di concorrenza perfetta i prodotti venduti sono differenziati i prodotti venduti sono standardizzati non viene commercializzato un tipo specifico di prodotto i prodotti venduti sono perfetti complementi. in un mercato di concorrenza perfetta: l'asimmetria informativa è funzione del prodotto venduto l'asimmetria informativa a diversi gradi di configurazione non esiste asimmetria informativa esiste asimmetria informativa. La distinzione tra i modelli di mercati è effettuata sulla base: dalla frammentazione del mercato dall'esistenza di barriere all'uscita e dal grado si differenziazione del prodotto della numerosità delle imprese, dall'esistenza di barriere all'entrata e all'uscita dal mercato e sul grado di differenziazione del prodotto dalla numerosità delle imprese e sul grado di sostituzione del prodotto. La teoria neoclassica dell'impresa comprende: solo la concorrenza perfetta concorrenza perfetta, monopolio e concorrenza monopolistica solo il monopolio e la concorrenza monopolistica solo il duopolio. In concorrenza perfetta l'impresa espande la sua produzione fino a quando: MR>AVC MR>MC MR=MC nessuna delle risposte. In quale mercato la curva di domanda si presenta elastica concorrenza monopolistica oligopolio nessuna delle risposte monopolio. Per l'impresa concorrenziale, la curva del ricavo totale assume un andamento prima crescente poi decrescente all'aumentare della quantità prodotta nessuna delle risposte decrescente all'aumentare della quantità prodotta lineare crescente all'aumentare della quantità prodotta. La curva di domanda della singola impresa che opera in un mercato concorrenziale presenta E = ∞ nessuna delle risposte Ed=0 Ed=1. in un mercato di concorrenza perfetta nel breve periodo la curva di domanda individuale dell'impresa è: uguale alla curva di ricavo marginale uguale alla curva di costo medio totale uguale alla curva di costo medio variabile uguale alla curva di costo marginale. le imprese che operano in un mercato concorrenziale nel breve periodo possono: nessuna delle precedenti alternative è corretta realizzare una perdita realizzare un profitto o una perdita realizzare un profitto. l'impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta si confronta con: una domanda analestica una domanda perfettamente elastica una domanda a tratti analestica nessuna delle precedenti alternative è corretta. nel mercato di concorrenza perfetta, al prezzo determinato dal mercato: non esiste eccessi di offerta ma esiste eccesso di domanda non esiste eccesso di domanda ma esiste eccesso di offerta è impossibile raggiungere l'equilibrio tra domanda e offerta non esiste eccesso di offerta e di domanda. nel mercato di concorrenza perfetta gli operatori sono: price maker o price taker in funzione del prodotto venduto price maker se il bene prodotto è perfetto sostituto price maker price teker. Quando si realizza efficienza allocativa? Quando P > MC Quando P < MC Quando MC = MR Quando P = MC. Se parliamo di equilibrio di breve periodo in concorrenza perfetta, la parte della curva al di sopra del livello in cui MC = ATC si chiama Funzione di domanda dell'impresa Funzione di offerta dell'impresa Funzione di costo medio Funzione di Ricavo Marginale. Per l'impresa concorrenziale, la curva del ricavo totale assume un andamento lineare crescente all'aumentare della quantità prodotta decrescente all'aumentare della quantità prodotta prima decrescente e poi crescente all'aumentare della quantità prodotta prima crescente e poi decrescente all'aumentare della quantità prodotta. Il mercato di concorrenza perfetta è un mercato in cui esistono molte imprese , che offrono un prodotto differenziato e che hanno difficoltà di accesso al mercato esistono molte imprese , che offrono un prodotto standard e che hanno facilità di accesso al mercato esistono poche imprese ed il prodotto è standard esistono molte imprese , che offrono un prodotto differenziato e che hanno difficoltà di accesso al mercato. Quando si realizza la massimizzazione del profitto quando MR>MC quando MC<MR nessuna delle risposte quando MC=MR. In un mercato perfettamente concorrenziale, la curva di domanda è rigida rispetto al prezzo Nessuna delle risposte anelastica perfettamente elastica rispetto al prezzo. Nel mercato in concorrenza perfetta, in corrispondenza del prezzo determinato dal mercato Nessuna delle risposte esiste un eccesso di offerta rispetto alla domanda non esiste eccesso di offerta e di domanda esiste un eccesso di domanda rispetto all'offerta. Quando si realizza efficienza allocativa se P>MC se P=MC nessuna delle risposte se P=ATC. Se il costo marginale è maggiore del ricavo marginale, l'impresa per aumentare il profitto dovrebbe diminuire la produzione aumentare il prezzo aumentare la produzione lasciare invariata la produzione. In concorrenza perfetta se P>min AVC: l'impresa cessa l'attività l'impresa continua a produrre per l'impresa è indifferente cessare l'attività o continuare a produrre nessuna delle risposte. In concorrenza perfetta, nel breve periodo, se il prezzo è maggiore del costo medio totale, si ha un extraprofitto un profitto normale una perdita Nessuna delle risposte. Nel lungo periodo in un mercato di concorrenza perfetta: P=Mcmin P=AVC min nessuna delle risposte P=ATCmin. In concorrenza perfetta le imprese sono: nessuna delle risposte follower price taker price maker. Nel breve periodo in un mercato concorrenziale le imprese: possono realizzare un profitto possono realizzare o un profitto o una perdita realizzano una perdita possono realizzare una perdita. Quando si realizza efficienza tecnica quando si produce la quantità massima di output possibile quando si produce la quantità desiderata con il minor costo possibile nessuna delle risposte quando si riducono i costi nel lungo periodo. Quale mercato risulta effiente sia dal punto di vista produttivo che allocativo la concorrenza monopolistica il monopolio la concorrenza perfetta nessuna delle risposte. L'esistenza di extraprofitti nel breve periodo in concorrenza perfetta comporta la creazione di barriere legali l'ingresso di nuove imprese nessuna delle risposte l'uscita dal mercato di alcune imprese. In concorrenza perfetta, nel lungo periodo si ottiene un profitto normale un extraprofitto nessuna delle risposte sicuramente una perdita. In quale mercato la curva di domanda del mercato e dell'impresa coincidono nessuna delle risposte monopolio concorrenza perfetta oligopolio. Caratteristiche del mercato di concorrenza perfetta. Quale, tra le risposte, non è esatta? Non ha barriere all'entrata e all'uscita Standardizzazione del prodotto E' caratterizzato da un numero elevato di compratori e di venditori Esistenza di informazioni imperfetta. L'impresa realizza una perdita se: P<ATC P=ATC nessuna delle risposte P>ATC. Il surplus del consumatore E' la differenza tra il prezzo che un compratore è disposto a pagare ed il prezzo effettivamente pagato E' la differenza tra il costo sostenuto ed il prezzo effettivamente pagato Nessuna delle risposte E' la differenza tra il prezzo pagato al venditore ed il costo da lui sostenuto. l'indice di lerner assume valori: compresi tra zero e uno infinitesimali inferiori di zero solo maggiori di uno. Si ha equilibrio dell'impresa monopolistica quando nessuna delle risposte il ricavo marginale supera il costo marginale il costo marginale è uguale al ricavo marginale il prezzo è uguale al ricavo medio. Il monopolista si collocherà nel punto in cui: nessuna delle risposte MR>MC MR<MC MR=MC. Il monopolista realizza una perdita ogni volta che: P<ATC nessuna delle risposte P=ATC P>ATC. Il monopolista ritiene profittevole: vendere una minore quantità ad un prezzo più alto rispetto alla concorrenza vendere maggiori quantità dei concorrenti vendere una maggiore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza vendere una minore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza. In monopolio l'impresa realizza sempre profitti economici positivi nessuna delle risposte nel lungo periodo la curva del ricavo marginale si posiziona sempre al di sopra della curva del ricavo medio la curva di domanda dell'impresa coincide con la curva di domanda di mercato. Il monopolio è un mercato in cui esistono molti compratori ed un solo venditore. Qual è la relazione che esiste tra domanda di mercato e quella di impresa? coincidono quando la domanda di mercato cresce, quella dell'impresa decresce entrambe sono crescenti nessuna relazione. Cosa misura l'indice di Lerner? il potere di mercato esercitato da un venditore Nessuna delle risposte il potere di mercato esercitato da un gruppo di venditori il potere di mercato esercitato dai consumatori. In concorrenza perfetta l'indice di Lerner è compreso tra 0 e 1 -1 0 1. Come si calcola l'indice di Lerner? Nessuna delle risposte L = MC - P/MC L = P - P/MC L= P - MC/P. I monopoli naturali si creano quando per legge è riservata ad un soggetto una posizione di esclusività si creano per la forte presenza di barriere all'entrata, che si concretizzano nell'esistenza di economia di scala si creano per l'assenza di beni sostituti si creano quando le altre imprese non riescono a produrre a bassi costi. Il surplus del consumatore rispecchia Nessuna delle risposte La razionalità del consumatore Le preferenze del consumatore Il benessere economico. il monopolio: non è efficiente dal punto di vista produttivo ma lo è dal punto di vista allocativo non è efficiente dal punto di vista allocativo ma lo è dal punto di vista produttivo è efficiente sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista allocativo non è efficiente ne dal punto di vista produttivo ne dal punto di vista allocativo. l'indice di Lerner è misurato come P-ATC/P P-MC/P P-MR/P P-AVC/P. In Monopolio, l'indice di Lerner assume un valore Pari a -1 Pari a 0 Maggiore di 0 Compreso tra 0 e 1. in un mercato di monopolio esistono notevoli barriere all'entrata le barriere all'entrata possono essere superate non sono presenti barriere all'entrata nessuna delle precedenti alternative è corretta. il potere di mercato esercitato da un venditore può essere misurato attraverso: come media geometrica delle quote di mercato del singolo in funzione della totalità l'indice di Lerner indice di intensità del mercato l'indice di Gini. l'extraprofitto del monopolista rappresenta: un profitto superiore a quello normale proprio del mercato di concorrenza perfetta nessuna delle precedenti alternative è corretta non è un vero e proprio profitto un profitto solo nel caso in cui il monopolista riesca a vendere una maggiore quantità rispetto ai competitor. il monopolista: piò realizzare un extraprofitto può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito tutte le alternative sono corrette può decidere la quantità da produrre. il monopolista: entrambe le risposte può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito nessuna delle precedenti alternative è corretta è price maker. in un mercato di monopolio il bene fornito è omogeneo il bene fornito è complementare il bene fornito è sostituibile il bene fornito è unico e senza sostituti. il monopolista: solo in alcuni casi può decidere la quantità da produrre può decidere la quantità da produrre può decidere la quantità da produrre solo nel caso di beni complementari nessuna delle precedenti alternative è corretta. in un mercato di monopolio la funzione di domanda dell'impresa non coincide con quella di mercato nessuna delle precedenti alternative è corretta la funzione di domanda del mercato non coincide con quella dell'impresa funzione di domanda dell'impresa e del mercato coincidono. Il surplus del produttore Entrambe le risposte sono esatte Nessuna delle risposte E' il prezzo pagato dal compratore E' la differenza tra il prezzo pagato al venditore ed il costo da lui sostenuto. Il livello di produzione che massimizza il profitto del monopolista Nessuna delle risposte E' individuato nel punto in cui P = MR E' individuato nel punto in cui P=MC E' individuato nel punto in cui MC = MR. in un mercato di monopolio la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il consumatore rispetto al mercato di concorrenza perfetta nessuna delle precedenti alternative è corretta rappresenta il giusto compromesso tra prodotte e non produrre la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il produttore. Il surplus del produttore è misurato Dall'area al di sopra del CM Dall'area compresa tra la curva di offerta ed il livello del prezzo Dall'area compresa tra la curva di domanda ed il livello di prezzo Dall'area al di sopra del ATC. in un mercato di monopolio è presente un unico venditore e molti compratori sono presenti molti venditori e molti compratori nessuna delle precedenti alternative è corretta sono presenti molti venditori e un unico compratore. |
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