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Imprese e mercati 3 Description: test per me Author:
Creation Date: 15/11/2024 Category: Personal Number of questions: 104 |
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La collusione E' un modello che viene utilizzato per il superamento di incertezze e instabilità E' un modello di concorrenza perfetta E' un modello caratterizzato dalla reciproca interdipendenza Nessuna delle risposte. il cartello è una delle forme più comuni di collusione attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano per decidere la quantità? da produrre. attraverso cui le imprese appartenetti a settori diversi si accordano per decidere la quantità? da produrre. attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano per decidere o la quantità? da produrre o il livello di prezzi massimo da praticare attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano sui prezzi da praticare. in materia di cartello: nessuna delle precedenti alternative è corretta non si deriva nulla a livello normativo si confronta un atteggiamento diverso di contrasto normativo in quasi tutti i paesi del mondo si confronta un atteggiamento comune di contrasto normativo in quasi tutti i paesi del mondo. Il cartello e?: tutte vere una forma di collusione esplicita tutte false mirato ad eliminare o mitigare l'incertezza della concorrenza oligopolistica. Il cartello e? una forma di collusione esplicita mirata ad eliminare o mitigare l'incertezza della concorrenza monopolistica della concorrenza perfetta della concorrenza oligopolistica di qualsiasi tipo di concorrenza. Il cartello e? una forma di collusione: implicita nessuna delle precedenti risposte esplicita o implicita esplicita. Il cartello è un'importante forma di collusione attraverso cui le imprese di uno stesso settore si accordano sul prezzo da fissare si accordano sui costi da sopportare si accordano sulla tipologia di beni da produrre si accordano sulla quantità da produrre. Il cartello è: un accordo informale in qualsiasi forma di mercato un accordo formale con cui gli oligopolisti specificano la quantità di prodotto da realizzare un accordo informale con cui all'interno del mercato di concorrenza perfetta si decide il prezzo del prodotto un accordo con cui gli oligopolisti possono coordinare i prezzi. la collusione è più semplice: dove e? più? semplice stabilire legami e decidere di colludere nelle industrie dove sono presenti poche imprese tutte vere tutte vere. il cartello si forma: tutte vere quando nell'industria le imprese sono molto concentrate quando nell'industria le imprese hanno produzioni omogenee quando nell'industria le imprese hanno strutture di costo simili. la collusione è più semplice: nelle industrie dove sono presenti poche imprese nelle industrie dove sono presenti molte imprese di grandi dimensioni nessuna delle precedenti alternative è corretta il grado di semplicità della collusione non dipende dal numero delle imprese. nella collusione: dato il numero ampio di soggetti presenti, gli accordi hanno effetti rilevanti sull'equilibrio è impossibile andare a calcolare il numero di soggetti presenti e gli accordi non hanno effetti rilevanti sull'equilibrio dato il numero ristretto di soggetti presenti, gli accordi hanno effetti rilevanti sull'equilibrio dato il numero ristretto di soggetti presenti, gli accordi non hanno effetti rilevanti sull'equilibrio. elemento che spinge verso la collusione: e? la relativa omogeneità? del prodotto, che provoca assoluta indifferenza , per il consumatore, nella scelta del soggetto da cui acquistare. e? la relativa omogeneità? del prodotto, che non provoca assoluta indifferenza , per il consumatore, nella scelta del soggetto da cui acquistare. nessuna delle precedenti risposte e? la differenziazione del prodotto, che provoca nel consumatore differenti livelli di scelta. secondo Williamson la possibilità di colludere dipenda da: tutte vere incertezza e variabilità? ambientale controllo sul cartello capacita? di predisporre contratti chiari e completi. secondo Williamson la possibilità di colludere dipenda da: incertezza e variabilità? ambientale sanzioni capacita? di predisporre contratti chiari e completi tutte vere. L'osservazione della realtà? ci mostra: una forte instabilità? dei cartelli e pochi casi di successo di questo tipo di accordo. una forte stabilita? dei cartelli e molti casi di successo di questo tipo di accordo. una bassa instabilità? dei cartelli e pochi casi di successo di questo tipo di accordo. una forte instabilità? dei cartelli ma molti casi di successo di questo tipo di accordo. secondo Williamson la possibilità di colludere dipenda da: tutte vere certezza e variabilità ambientale tutte false la mancanza di sanzioni. L'osservazione della realtà? ci mostra: tutte false una forte instabilità? dei cartelli tutte vere pochi casi di successo in materia di cartelli. in una configurazione collusiva: la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino la massimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi medi di ogni impresa si eguaglino la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione minima tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino. in una configurazione collusiva: la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello viene suddivisa in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino tutte vere tutte false la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale. in una configurazione collusiva all'impresa più efficiente sarà assegnata una quota maggiore rispetto alle altre solo nel mercato di concorrenza perfetta falso vero solo in monopolio. nel caso in cui aderiscono al cartello solo alcune imprese: possono emergere economie di scala possono emergere economie di scopo possono emergere economie di apprendimento può emergere free riding. ipotizzando che tutte le imprese di un'industria appartengano ad un cartello: il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello del monopolista il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello della concorrenza monopolista il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello della concorrenza perfetta il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello del duopolio di Cournot. Un settore produttivo si definisce sulla base: tutte vere sulle barriere all'entrata esistenti del numero di imprese presenti, sulle dimensioni di queste sul grado di differenziazione del prodotto. Appartengono ad un medesimo settore produttivo tutti i prodotti che soddisfano uno stesso bisogno. tutti i beni, prodotti con le medesime materie prime che soddisfano uno stesso bisogno. prodotti altamente differenziati prodotti solo omogenei. La sostituibilità? e? misurata: attraverso l'elasticità? incrociata del reddito attraverso l'elasticità del prezzo attraverso l'elasticità? della domanda. attraverso l'elasticità? incrociata della domanda. Ad elevati valori di elasticità? incrociata: corrispondono beni omogenei corrispondono beni complementari corrispondono beni strettamente sostituti. corrispondono tutte le tipologie di beni. per misurare il grado di concentrazione di mercato è spesso misurato il test: SUI SISTEMI ECONOMICI nessuna delle precedenti risposte SSNIP INDIPENDENZA. In quale fase è probabile che la concentrazione sia bassa ? nella fase di crescita nella fase di declino nella fase di maturità nella fase di avvio. la curva di Lorenz mostra graficamente la dimensione delle imprese presenti nell'industria mostra graficamente il numero delle imprese presenti nell'industria mostra graficamente i vari livelli di prezzo delle imprese mostra graficamente le quantità prodotte da un'impresa. il coefficiente di entropia: è una ponderazione sulla base delle quote di mercato dell'impresa è la ponderazione dei quadrati delle somme delle quote di mercato di un'impresa è una ponderazione sulla base del rapporto tra quote di mercato e quantità prodotte dall'impresa è una ponderazione sulla base delle quantità prodotte dalle imprese. l'indice HH si basa sulla differenza dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sulla somma dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sul prodotto dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sul rapporto dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore. il rapporto di concentrazione presenta il limite di non tener conto della distribuzione dimensionale delle imprese considerate ma solo della numerosità degli operatori presenta il limite di non tener conto della numerosità degli operatori ma solo della distribuzione dimensionale delle imprese considerate non presenta limiti presenta il limite di non tener conto della numerosità degli operatori e della distribuzione dimensionale delle imprese considerate. quando si parla di concentrazione settoriale si fa riferimento: alla popolosità di una determinata industria tutte vere ad un'industria situata in un'area geografica definita tutte false. In quale fase è probabile che la concentrazione sia alta ? nella fase di maturità nella fase di declino nella fase di crescita nella fase di avvio. In quale fase è probabile che si realizzino fusioni e acquisizioni ? nella fase di crescita nella fase di avvio nella fase di maturità nella fase di declino. nella fase di maturità: il livello di concentrazione si stabilizza il livello di concentrazione è più elevato il livello di concentrazione è pari zero il livello di concentrazione diminuisce. le economie di scala possono essere: tutte le alternative sono corrette reali pecuniarie interne o esterne. Le barriere all'entrata e/o all'uscita di un settore sono fondamentali nel raggiungimento di un elevato livello di concentrazione dell'industria. 1 0 VERO MA SOLO QUELLE ALL'USCITA VERO MA SOLO QUELLE ALL'ENTRATA. Le economie di scala emergono quando : all'aumento della produzione corrisponde un' aumento dei costi medi di lungo periodo. all'aumento della produzione corrisponde una riduzione dei costi medi di lungo periodo. all'aumento della produzione corrisponde una riduzione dei costi totali di lungo periodo. al diminuire della produzione corrisponde una riduzione dei costi medi di lungo periodo. Le determinanti della concentrazione sono: ciclo di vita dell'impresa economie di scala barriere all'entrata tutte vere. L'elemento che determina il vantaggio competitivo in termini di sviluppo di un distretto industriale sono: il prezzo fisso il prodotto differenziato le economie esterne le barriere all'entrata. il distretto si presenta caratterizzato da: capacità diffusa tutte vere un mercato del lavoro con elevate professionalità specifiche cultura del fare e attenzione all'innovazione e alla qualità della produzione. all'interno del distretto industriale: nessuna delle precedenti alternative è corretta le imprese non si specializzano ognuna delle imprese occupa una o più fasi della filiera produttiva ognuna delle imprese occupa solo una fase della filiera produttiva. il termine di stretto industriale è sta introdotto da: Vickers Bain Blaug Marshall. la maggior parte dei distretti italiani è nata durante: gli anni 30 gli anni 50/60 a fronte della crisi tra gli anni 30 e 40. il decreto legislativo 228 del 2001 ha identificato: ha eliminato le tipologie di distretto industriale facendoli confluire tutti all'intenro di una medesima area 2 nuove tipologie di distretto industriale ha sottolineato l'importanza del distretto tessile 3 nuove tipologie di idstretto industriale. il decreto legislativo 228 del 2001 ha identificato: il distretto agroalimentare tutte vere il distretto rurale tutte false. il decreto legislativo 228 del 2001 ha identificato: il distretto rurale e quello agroalimentare il distretto agroalimentare e quello tessile il distretto ruale e tessile il distretto rurale, il distretto agroalimentare e il distretto tessile. gli elementi che caratterizzano un distretto sono: presenza di economie esterne locali, rendimenti di scala decrescenti, costi di transazione, riduzione dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie presenza di economie esterne locali, rendimenti di scala crescenti, costi di transazione, riduzione dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie assenza di economie esterne locali, rendimenti di scala crescenti, costi di transazione, riduzione dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie assenza di economie esterne locali, rendimenti di scala crescenti, costi di transazione, aumento dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie. gli elementi che caratterizzano un distretto sono: tutte vere rendimenti di scala crescenti e costi di transazione presenza di economie esterne locali riduzione dei costi di apprendimento e sviluppo delle tecnologie. in base al livello di evoluzione i distretti possono essere distinti in: distretti dinamici, maturi, vulnerabili e virtuali distretti dinamici e trainati distretti vulnerabili e guidati distretti trainati, guidati, specializzati e bloccati. in funzione dell'autonomi strategica che possiedono è possibile distinguere le imprese del distretto in: impresa guida tutte vere impresa specializzata e impresa bloccata impresa trainata. Cos'è un distretto? è una forma di sviluppo locale con elevata specializzazione delle imprese è una forma giuridica di impresa è un gruppo di imprese che si accordano sulla produzione è un sistema dove le imprese sono radicate sul territorio. Quando il mercato si manifesta come concorrenza se l'indice HH=1/N nessuna delle risposte se l'indice HH=N se l'indice HH=0. L'elasticità incrociata della domanda misura la variazione del prezzo al variare della domanda la sensibilità di un bene A al variare del prezzo di un bene B nessuna delle risposte la sensibilità di un bene al variare del prezzo. Nel caso di beni a domanda elastica: Ed=1 nessuna delle risposte Ed>1 Ed<1. Se l'elasticità incrociata è elevata e positiva i beni sono stretti complementari i beni sono normali nessuna delle risposte i beni sono stretti sostituti. Se l'elasticità incrociata è elevata e negativa i beni sono normali i beni sono stretti complementari nessuna delle risposte i beni sono stretti sostituti. Quali sono le caratteristiche dell'impresa guida ridotta autonomia strategica elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze concentrato sviluppo delle competenze autonomia strategia. Quali sono le caratteristiche dell'impresa trainata ridotta autonomia strategica elevata autonomia strategica e concentrato sviluppo delle competenze diffuso sviluppo strategico elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze. Quali sono le caratteristiche dell'impresa specializzata ridotta autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze ridotto sviluppo strategico elevata autonomia strategica. Quali sono le caratteristiche dell'impresa bloccata elevata autonomia strategica elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze ridotta autonomia strategica e concentrato sviluppo delle competenze elevata autonomia strategica. n genere se un bene ha pochi sostituti: l'elasticità è > 1 l'elasticità è molto alta l'elasticità è uguale a 1 l'elasticità è molto bassa. Cosa misura l'elasticità incrociata della domanda? il punto di equilibrio tra prezzo e quantità la sostituibilità tra diversi prodotti la complementarietà tra due prodotti la sostituibilità tra due prodotti. L'indice HH si basa Nessuna delle risposte sulla somma delle quote di mercato delle imprese più forti del mercato sulla somma delle quote di mercato di tutte le imprese sulla somma dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese del settore. Quali di queste caratteristiche possono determinare la concentrazione economia d scala e produzione barriere all'entrata e all'uscita economie di scala e regolazione produzione e barriera all'entrata. Nel 2001 il Decreto Legislativo 228 ha identificato due nuove tipologie di distretto. Quali? Industriale e agroalimentare industriale e commerciale Rurale e agroalimentare Commerciale e di servizi. nei distretti è determinante: l'elemento sociale e culturale solo l'elemento sociale solo l'elemento sociale, ma solo in alcuni tipi di distretti solo l'elemento culturale. Ed= Δp/Δq Δp d%q/Δp Δq. Quando un settore è composto da imprese di uguali dimensioni? Quando le imprese operano in un mercato di concorrenza perfetta Quando il valore dell'indice di Gini è pari a 0 Quando il valore dell'indice di Gini è pari a 1 Quando il valore dell'elasticità della domanda è nullo. Cosa rappresenta l'elasticità incrociata della domanda? La complementarietà tra due prodotti Nessuna delle risposte La sostituibilità tra due prodotti Entrambe le risposte. Quando parliamo di concentrazione di mercato (o settoriale)? Nessuna delle risposte Quando calcoliamo la concentrazione a livello di tutte le imprese che hanno realizzato un'operazione straordinaria di fusione all'interno di un'area geografica definita Quando calcoliamo la concentrazione a livello di tutte le imprese che fanno parte di una determinata industria, localizzate all'interno di un'area geografica definita Quando calcoliamo la concentrazione a livello di tutte le imprese che producono lo stesso prodotto all'interno di un Paese. Quando l'indice di concentrazione HH è uguale a 1, significa che Ci troviamo di fronte ad un mercato di oligopolio Ci troviamo di fronte ad un mercato di concorrenza perfetta Ci troviamo di fronte ad un mercato di concorrenza monopolistica Ci troviamo di fronte ad un mercato di monopolio. La curva di Lorenz Nessuna delle risposte Mostra la variazione dimensionale della dimensione cumulata delle "n" maggiori imprese di un'industria E' una curva inclinata negativamente, che mette in relazione le "n" maggiori imprese di un'industria E' una curva che mette in relazione le imprese di un'industria che hanno tutte le stesse dimensioni. Il coefficiente di Gini è Un indice che misura l'area di equidistribuzione Un indice che misura l'area di surplus del produttore Un indice che misura l'area di concentrazione Un indice che misura l'area di profitto. Quando si parla di economie di scala reali? Entrambe le risposte Nessuna delle risposte Quando la riduzione del costo medio è dovuta a variazioni dei prezzi Quando la riduzione del costo medio è dovuta ad una riduzione degli input fisici. Durante quale fase la domanda si avvicina al livello di saturazione e le vendite si stabilizzano? Maturità Declino Cresita Avvio. il distretto industriale può essere visto come: una forma intermedia tra mercato e gerarchia una vera e propria forma di mercato un'impresa nessuna delle precedenti risposte. Durante la fase di maturità del ciclo di vita dell'industria Le imprese operanti nel settore realizzano economie di scala Le imprese operanti nel settore investono in ricerca e sviluppo Le imprese operanti nel settore adottano strategie di difesa delle posizioni, come ad esempio le fusioni Le imprese operanti nel settore giungono alla collusione. Cosa sono i cluster? Un insieme di elementi simili tra loro che crescono in maniera disgiunta Un sistema produttivo caratterizzato dalla presenza di molte imprese specializzate nella realizzazione di un bene omogeneo Una forma di sviluppo locale con un'elevata specializzazione settoriale Sono gruppi di imprese legate da strette relazioni e localizzate in un'area geografica definita. Il distretto industriale E' un sistema produttivo caratterizzato dalla presenza di molte imprese specializzate nella realizzazione di beni differenziati Nessuna delle risposte E' un sistema produttivo caratterizzato dalla presenza di molte imprese specializzate nella realizzazione di un bene omogeneo E' un insieme produttivo caratterizzato da elementi simili tra loro che crescono in manuera congiunta. all'interno di un distretto la divisione del lavoro: non opera a livello di impresa, ma a livello di singola unità aziendale non opera a livello di singola unità aziendale, ma a livello di impresa opera solo a livelli di unità aziendale opera solo a livello di impresa. le unità produttive che operano all'interno del distretto sono: solo piccole solo medie medio-grandi piccole-medie. le unità produttive che operano all'interno del distretto a fronte delle loro dimensioni sono: non presentano flessibilità molto flessibili nessuna delle precedenti alternative è corretta poco flessibili. Quando il mercato si manifesta come monopolio nessuna delle risposte se l'indice HH= -1 se l'indice HH=1 se l'indice HH=0. Come si calcola l'elasticità incrociata della domanda? ?% QA / ?% PA ?% QA / ?% (PA + PB) Nessuna delle risposte ?% QA / ?% PB. l'esistenza di barriere all'entrata in un mercato permette all'incumbement di: nessuna delle precedenti risposte non ottenere un vantaggio competitivo rispetto a qualunque soggetto che volesse accedere al mercato ottenere un vantaggio competitivo rispetto a qualunque soggetto che volesse accedere al mercato ottenere un vantaggio competitivo solo rispetto alcuni soggetti che vogliono accedere al mercato. In quale fase è probabile che si realizzino economie di scala ? nella fase di declino nella fase di avvio nella fase di maturità nella fase di crescita. La differenziazione del prodotto si trasforma in una barriera se Rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da una determinata impresa Rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da un'impresa che fa parte dello stesso distretto Nessuna delle risposte Entrambe le risposte. sono barriere all'entrata: esternalità di rete economie di scala barriere legali tutte vere. le economie di scala possono scoraggiare l'ingresso soltanto se imprese con dimensioni elevate possono sostenere costi dovuti alla presenza nel settore sempre soltanto se imprese con dimensioni elevate non possono sostenere costi dovuti alla presenza nel settore soltanto se imprese di piccole dimensioni possono sostenere costi dovuti alla presenza nel settore. sono barriere all'entrata: economie di scala tutte vere vantaggio assoluto di costo differenziazione di prodotto. sono barriere all'entrata: tutte vere esternalità di rete costi di cambiamento vantaggio assoluto di costo. si parla di esternalità di rete con riferimento: ai benefici che derivano dall'utilizzo di un medesimo bene tutte false tutte vere ai benedici di un medesimo standard ad opera di un solo soggetti. se i consumatori si trovano a sostenere dei costi per modificare l'impresa che fornisce loro un bene ci si trova di fronte a: ad una barriera all'ingresso o in uscita in un determinato settore ad una barriera all'uscita nessuna delle precedenti risposte ad una barriera all'ingresso di un determinato settore. la differenziazione di prodotto si trasforma in un barriera all'entrata quando: l'effetto fidelizzazione alla marca, rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da una determinata impresa l'effetto fidelizzazione alla marca, rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più basso per un bene che provenga da una determinata impresa l'effetto fidelizzazione alla marca, rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da una qualsiasi impresa nessuna delle precedenti alternative è corretta. rientrano all'interno delle barriere normative: tutte vere certificazione autorizzazioni che possono impedire di accedere ad un particolare settore registrazione. Quando si parla di prezzo limite? Con riferimento alla pratica di fissare un prezzo che incoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore Con riferimento alla pratica di fissare un prezzo che, a seconda dei casi, può incoraggiare o scoraggiare l'ingresso di nuove imprese nel settore Con riferimento alla pratica di fissare un prezzo che scoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore Nessuna delle risposte. si parla di prezzo limite con riferimento: alla pratica da parte del monopolista di fissare un prezzo che incoraggi o scoraggi a seconda della tipologia di bene l'ingresso di nuove imprese nel settore alla pratica da parte del monopolista di fissare un prezzo che scoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore alla pratica da parte di un qualsiasi imprenditori di fissare un prezzo che scoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore alla pratica da parte del monopolista di fissare un prezzo compreso tra un range che va da 0 a 1. il prezzo limite può essere praticato: solo a condizione di possedere dei vantaggi di costo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto basso mai solo a condizione di possedere dei vantaggi di costo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto alto solo a condizione di possedere dei vantaggi di ricavo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto basso. nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala: il potenziale entrante si trova costretto a credere riuscirà ad entrare nel mercato almeno che non sopporti ingenti perdite il potenziale entrante non si cura della fissazione del prezzo nessuna delle precedenti alternative è corretta il potenziale entrante è convinto che entrando sul mercato andrà subito incontro a profitti. nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala: tutte false il potenziale entrante dovrebbe praticare un prezzo tale da permettergli un profitto considerevole il potenziale entrate di trova di pronte ad un prezzo dato come in concorrenza perfetta tutte vere. nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala: nessuna delle precedenti alternative è corretta il potenziale entrate di trova di pronte ad un prezzo dato come in concorrenza perfetta il potenziale entrante dovrebbe praticare un prezzo tale da permettergli un profitto considerevole il potenziale entrate dovrebbe praticare un prezzo non più profittevole. |
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