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LABORATORIO DI DIDATTICA DELL'ITALIANO

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LABORATORIO DI DIDATTICA DELL'ITALIANO

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e-campus master italiano L2

Creation Date: 2023/04/16

Category: Others

Number of questions: 48

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La conoscenza dichiarativa. constata una realtà. usa procedimenti logici complessi. non propone definizioni. usa il meccanismo "se...allora".

La conoscenza procedurale. constata una realtà. usa procedimenti logici complessi. usa il meccanismo "se...allora". non propone definizioni.

L'approccio. fa riferimento a concetti interni all'universo epistemologico della glottodidattica. fa riferimento alle conoscenze dichiarative. fa riferimento alle conoscenze procedurali. non viene elaborata dalle scienze del linguaggio.

Una lingua materna. può essere solo una. viene normalmente indicata con la sigla LS. non ha a che fare con l'ambiente familiare. è una nozione intuitivamente molto chiara, ma in realtà molto complessa.

Il modello. include solo una parte delle lingue presenti in un curricolo. porta a padroneggiare una lingua. è una nozione del XIX secolo. ha a che fare con l'istruzione e non con l'educazione.

Un modello. non può fare riferimento a modelli universali. è una struttura che include tutte le possibili realizzazioni del fenomeno studiato. deve essere complesso. sono forme di conoscenza procedurale che devono generare conoscenza dichiarativa.

La didattica di una L1. sistematizza e migliora la qualità della lingua. non costituisce modelli di riflessione metalinguistica. si occupa dell'acquisizione della lingua. non costituisce modelli di affinamento dell'uso.

La lingua franca. non consente una comunicazione a livello internazionale. è generalmente usata in maniera semplificata. è usata con pronuncia e intonazione vicine a quelle della madrelingua. possiede un lessico ampio.

Oggi si definisce lingua franca. il latino. l'inglese. il greco. l'olandese.

Una lingua etnica. è una forma particolare di lingua seconda. quasi sempre è la lingua standard del paese di origine. non è parlata dalla comunità d'origine di una persona che non l'ha acquisita come L1. non può essere una varietà locale.

Una lingua seconda. viene insegnata in modo che il docente abbia il controllo dell'input linguistico. viene insegnata in modo che il discente sia immerso nella lingua stessa. non è presente nell'ambiente in cui viene studiata. viene insegnata tramite attività didattiche che sono in molti casi dei falsi pragmatici.

Una lingua straniera. è sinonimo di lingua seconda. non è presente nell'ambiente in cui viene studiata. viene insegnata in modo che il discente sia immerso nella lingua stessa. prescinde dal docente.

La competenza extralinguistica. porta a interpretazioni errate che portano a trasformare la comunicazione in conflitto. necessita di tecniche mirate. è un meccanismo naturale. non evita un uso inconsapevole degli aspetti a cui fa riferimento.

La competenza comunicativa. non ha a che fare con la conoscenza di una lingua. non corrisponde al costrutto mentale che riunisce le regole che governano la lingua e gli altri codici. è l'obiettivo dell'educazione linguistica. non trasforma il <<sapere la lingua>> nel <<saper fare lingua>>.

Lo spazio didattico nell'educazione linguistica. si basa su tre poli. non trova coincidenza fra oggetto da apprendere e strumento dell'apprendimento. traspone meccanicamente alla glottodidattica il patrimonio di tecniche della didattica in genere. si basa su più di tre poli.

Il sistema-insegnante. non è investito dalla negoziazione degli obiettivi da raggiungere. include solo la persona che fisicamente tiene il corso. non può interessare il mondo del lavoro. non include solo la persona che fisicamente tiene il corso.

Una unità didattica. serve allo studente. non corrisponde all'Unità di apprendimento. è composta da una lezione. serve al docente.

L'unità didattica. si sviluppa a partire da una serie ampia di componenti. si sviluppa a partire dalla sola componente linguistica. si sviluppa a partire dalla sola componente psicologica. si sviluppa a partire dall'interazione di due componenti, linguistica e psicologica.

Durante la fase di introduzione a una Unità didattica. non si può negoziare con gli studenti. si presentano i contenuti del corso. non si fa riferimento al libro di testo. si programmano solo le attività di breve durata.

Durante la fase di interludio fra un'unità e un'altra. si interviene con attività più libere. si insegna solo la grammatica. è fondamentale lavorare in maniera fissa e schematica. si procede alle sole verifiche.

Durante la fase conclusiva dell'Unità didattica. non sono previste attività di recupero. non si può mirare ad approfondimenti. si deve lavorare in un unico gruppo compatto. si procede alla verifica degli obiettivi stabiliti in partenza.

Una Unità didattica. ha una struttura flessibile. ha una struttura fissa. non è soggetta a variazioni. non può avere espansioni verso materiali non didattici.

Gli studenti analitici. hanno un'attitudine verso l'uso della lingua, pure segnata da imperfezioni grammaticali. prediligono la pratica alla teoria. hanno un'attitudine verso la riflessione sulla lingua. lavorano in maniera intuitiva.

Gli strumenti tecnologici. sono utili per alcune attività. sono sempre fuorvianti. non sono utili per l'autocorrezione. vanno sfruttate per tutte le possibili attività.

Lo studente. non può correggere eventuali errori in fase di valutazione. dipende dal docente in merito alla gestione delle attività. è autonomo. non può essere autonomo.

Uno dei parametri della valutazione è la flessibilità operativa, che ha a che fare con. modalità fisse e definite. non prevede varianti operative. una costante nella tipologia di esercizi proposti. varianti operative.

L'intelligenza logico-matematica. esprime emozioni e pensieri. è la capacità di cogliere sfumature di significato. elabora il pensiero analitico e complesso. tollera facilmente le ambiguità.

L'intelligenza linguistica. è la capacità di cogliere l'aspetto logico. non esprime emozioni e pensieri. è la capacità di cogliere sfumature di significato. è la capacità di cogliere l'aspetto grammaticale.

Le attività collaborative. sono quelle in cui ogni studente ha un compito e l'integrazione tra i compiti individuali porta a raggiungere l'obiettivo. sono quelle in cui lo studente collabora al lavoro specifico di un altro studente. sono quelle in cui l'obiettivo va raggiunto lavorando insieme. sono quelle in cui ogni studente lavora con il docente per raggiungere il proprio obiettivo.

Gli esercizi strutturali e manipolativi. sono i pattern drill e gli esercizi di trasformazione. sono fortemente motivanti. non sono percepiti come "scolastici". non sono utili per la fissazione.

Nell'apprendimento di una lingua non nativa il lessico. non dà senso all'acquisizione morfo-sintattica. non veicola significati. deve essere conosciuto in maniera abbondante. è secondario rispetto alla conoscenza delle strutture.

La lettura di testi corposi. porta alla constatazione di ciò che si sta imparando. non investe necessariamente la comprensione del lessico. è un'attività poco proficua e tendenzialmente sconsigliata. non aiuta la memorizzazione di parole nuove.

Lavorare sulle co-occorrenze. è possibile in positivo e in negativo. è possibile solo in coppia. è possibile solo individualmente. non ha a che fare con le locuzioni fisse.

Le "grammatiche". non hanno a che fare con la morfo-sintassi. sono i meccanismi che governano i vari assi di strutturazione della lingua. non hanno a che fare con l'ortografia. non hanno a che fare con la fonetica.

La riflessione sulla lingua. è stata una rivoluzione improvvisa. nasce nel periodo subito successivo al 1968. viene dalla riflessione sull'insegnamento della grammatica. è una evoluzione degli ultimi dieci anni.

Gli esercizi di seriazione. non richiedono un ordinamento. non necessitano di parametri. partono da un insieme caotico. partono da un insieme già strutturato.

Gli esercizi sui pronomi. consentono di concentrarsi su questioni lessicali. sono molto motivanti. fanno emergere i meccanismi di coesione testuale. non hanno a che fare con il referente.

La riflessione grammaticale può essere condotta secondo varie metodologie; fra queste rientra. lo studio in prospettiva solo linguistica. lo studio solo ludico. lo studio di frasi decontestualizzate o di testi significativi. lo studio solo individuale.

L'analisi testuale ha a che fare. con i meccanismi di coesione a quelli che evidenziano la coerenza logica. in particolare con lo studio del lessico. in particolare con la sintassi. con alcuni tipi di testo.

I linguaggi non verbali. sono linguaggi "naturali". hanno a che fare con elementi extralinguistici. sono linguaggi "naturali" e "culturali". non sono governati da grammatiche.

Il concetto di ability. è sovrapponibile a quello di skills. è meno rilevante della padronanza delle skills. investe il processo di comprensione. non ha a che fare con il saper comprendere un testo in una specifica lingua.

Studiare il paratesto. consente di affinare le capacità cognitive e di sviluppare la capacità di intuire. è un'attività poco stimolante. è un'attività solo individuale. è un'attività possibile solo per un numero limitato di testi.

Gli esercizi sul rapporto fra testo e immagine. mettono in secondo piano la sintassi. mettono in secondo piano il lessico. sono esercizi facili ma poco motivanti. obbligano alla comprensione di coerenza e coesione.

Usare le canzoni moderne nella pratica didattica. agevola la comprensione della lingua viva. non deve portare a analisi di tipo culturale. consente un'analisi morfosintattica di tipo standard. non consente di lavorare sul paratesto.

Le produzioni orali (monologhi/dialoghi) e scritte (temi/relazioni). investono capacità secondarie nella didattica delle lingue straniere. prevedono un percorso lineare. non hanno a che fare con le abilità produttive. vanno sviluppate singolarmente e non collettivamente.

Le attività sul cambio di registro. si possono svolgere solo dai registri formali a quelli informali. si concentra su argomenti limitati. sono attività adatte a studenti dei livelli avanzati. si possono svolgere solo dai registri informali a quelli formali.

L'esercizio incentrato sul dialogo. non può realizzarsi su fatti reali. si può concentrare poco sugli aspetti della grammatica. migliora la padronanza e la sicurezza delle capacità orali e della capacità di convincere in un dibattito. non può realizzarsi su simulazioni.

Il riassunto in L2. è importante perché, dopo la comprensione del testo, si passa a individuare e ristrutturare le informazioni principali del testo di partenza. non prevede una correzione collettiva. è un esercizio di contrazione del testo di partenza. è un esercizio di ricopiatura selettiva.

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