Laboratorio di Scrittura
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Title of test:![]() Laboratorio di Scrittura Description: prof Cupelloni |




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In fase di pianificazione della scrittura di un testo è importante stabilire lo stile e il linguaggio. ma non il materiale documentario a cui si intende fare riferimento. anche in funzione del destinatario o dell'occasione in cui il testo viene presentato. più che la struttura, l'ampiezza e la ricchezza informativa. L'affermazione è falsa. Un registro linguistico aulico è caratterizzato da. informalità. trascuratezza. assenza di scelte lessicali. formalità. Uno schema argomentativo può essere rappresentato: come un file excel o di testo. come una mappa concettuale, un diagramma, uno schema a blocchi. come una mappa concettuale, un indice, uno schema a blocchi. come una mappa concettuale, una tabella, uno schema a blocchi. La tesi triennale è. un esempio di trattazione lunga. sempre coincidente con la lunghezza di una tesina. un esempio di trattazione di lunghezza pari a 200 cartelle. un esempio di trattazione di media lunghezza (in genere dalle 30 alle 100 cartelle). Un testo argomentativo. ha lo scopo di comunicare sentimenti, sensazioni, stati d'animo dell’autore. può essere una guida turistica. ha lo scopo di presentare una tesi in modo da convincere il lettore della bontà dei propri argomenti. può essere un racconto di viaggio. Un testo descrittivo. è destinato alla descrizione degli eventi. narra storie o racconti. ha lo scopo di presentare una tesi in maniera convincente. comunica sentimenti, sensazioni, stati d'animo dell’autore. Nel processo di costruzione di un testo, quale fase di norma segue la documentazione?. la stesura. la revisione. l'ideazione. la progettazione. Tra le fasi della scrittura non troviamo. stesura di una scaletta. scansione in unità metriche. scelta di un modello. raccolta del materiale documentario. Tra gli esempi di testo informativo o regolativo non troviamo. le istruzioni per l'uso di un prodotto. una biografia. uno statuto. un orario dei treni. Tra gli esempi di testo argomentativo possiamo trovare. un sommario. una novella. una guida turistica. un discorso politico. Tra gli esempi di testo descrittivo possiamo trovare. l'orario dei treni. un articolo di fondo. una guida turistica. un romanzo. Non è tra le caratteristiche del testo: determinazione. situazionalità. coesione. informatività. L'italiano standard è da preferire nella scrittura. di carattere informale. scientifica. di qualsiasi tipo. non scientifica. La scelta del tema corrisponde alla fase di. ideazione. documentazione. progettazione. stesura. Frasi come senza alcuna pretesa di esaustività, senza pretesa di completezza e simili. sono segnale della consapevolezza che il proprio elaborato toccherà tutti gli aspetti dell’argomento. sono generalmente da evitare. sono segnale di pressappochismo e sciatteria. sono segnale della consapevolezza che il proprio elaborato toccherà soltanto alcuni aspetti dell’argomento, senza avere la presunzione di risolvere in qualche pagina tutte le difficoltà che solleva un tema complesso. La schedatura delle fonti. segue di norma la stesura dell'indice. implica la consultazione di biblioteche, archivi, cataloghi online. precede la fase di ideazione dell'elaborato. richiede sempre il confronto attivo col docente. In cosa deve consistere la didascalia di un'immagine inclusa nella propria tesi?. deve specificare sempre l’autore e la fonte. può anche non specificare autore e fonte. deve specificare solo la fonte. deve specificare solo l'autore. La fase di documentazione. segue quella di stesura. segue quella di ideazione. precede immediatamente quella di revisione. segue immediatamente quella di stesura. Quale tra queste fonti non è considerata una fonte primaria. un'intervista. una fonte diretta. un manuale istituzionale sull'argomento. un manoscritto di un'opera. La scaletta non può mai essere modificata. L'affermazione è vera solo in casi determinati. L'affermazione è vera. L'affermazione è irrilevante. L'affermazione è falsa. La scaletta è. piano di lavoro che si stende alla fine del percorso di scrittura, in enunciati nidificanti. un piano di lavoro in forma orale esplicitato in enunciati esemplificativi e con tabelle. un piano di lavoro in forma di catena di parole chiave o in enunciati nidificanti. nessuna delle risposte indicate. In una tesi di laurea la premessa e l’introduzione. possono comparire entrambe oppure soltanto una delle due. compaiono solitamente alla fine del lavoro. devono sempre comparire entrambe. sono alternative ai ringraziamenti. L'indice. contiene soltanto i titoli dei capitoli. contiene soltanto i titoli di paragrafi e sottoparagrafi. contiene i titoli di capitoli, paragrafi e sottoparagrafi. prevede una numerazione decrescente delle varie sezioni. I titoli di capitoli e paragrafi. non devono contenere citazioni. è preferibile siano brevi e chiari, così da rendere più agevole la consultazione. non compaiono nell'indice. devono essere necessariamente lunghi e articolati. Per elaborare un riassunto efficace occorre. una lettura cursoria del testo da riassumere. inserire elementi accessori e dettagliati. una lettura accurata e meditata del testo da riassumere. aggiungere commenti personali e originali. Per 'effetto collage' in un riassunto si intende. quell’effetto che si determina quando si hanno chiari sia la tesi centrale del testo, sia i vari passaggi logici su cui si fonda il ragionamento. quell’effetto che si determina in conseguenza sia della mancanza di gerarchizzazione delle informazioni del testo di partenza, sia di una opportuna messa in rilievo della sua tesi principale. quell'effetto che si determina riformulando i concetti del testo originario attraverso l’impiego di un linguaggio e di uno stile il più possibile personali. quell'effetto che si determina evitando frasi tratte verbatim dall’originale. Nel modello di R. Jakobson a mittente e destinatario. non corrispondono la funzione emotiva e la funzione conativa. corrispondono la funzione poetica e la funzione emotiva. corrispondono la funzione fatica e la funzione referenziale. corrispondono la funzione emotiva e la funzione conativa. La critica di tipo biografistico. è rivolta al destinatario del messaggio. è rivolta al codice. è rivolta al canale della comunicazione. è rivolta al mittente del messaggio. Un approccio ricezionista. è tipico di un'analisi critica rivolta al destinatario. è tipico di un'analisi critica rivolta al codice. è tipico di un'analisi critica rivolta al mittente. è tipico di un'analisi critica rivolta al messaggio. Un approccio filologico. è tipico di un'analisi critica rivolta al mittente. è tipico di un'analisi critica rivolta al messaggio. è tipico di un'analisi critica rivolta al destinatario. è tipico di un'analisi critica rivolta al canale della comunicazione. Nelle Lezioni americane Italo Calvino prescrive. Lunghezza; analiticità; parole ornamentali; originalità. Incoerenza; originalità; profondità d'analisi; univocità. Parole ornamentali; originalità; stile; linearità. Linearità; concretezza; rapidità; esattezza. Un approccio intertestuale. è tipico di un'analisi critica che si concentra sul mittente. è tipico di un'analisi critica che si concentra sul canale della comunicazione. è tipico di un'analisi critica che si concentra sul codice. è tipico di un'analisi critica che si concentra sul destinatario. Se ci si occupa del contesto del messaggio, si avrà. un approccio storico-sociologico. un approccio ricezionista. un approccio intertestuale. un approccio filologico. La funzione espressiva o emotiva ha lo scopo di. Instaurare o tenere vivo il contatto. Convincere il destinatario. Dare informazioni sull’oggetto della comunicazione. Esprimere la soggettività dell’emittente. La funzione conativa. ha la funzione di persuadere il destinatario. si fonda sul contesto. ha la funzione di esprimere la propria soggettività. si fonda sul mittente. La funzione referenziale. si fonda sul canale della comunicazione. consiste nel fornire informazioni sull’oggetto della comunicazione. consiste nell'esprimere la soggettività del mittente. è anche detta conativa. La funzione fàtica. si fonda sul codice della comunicazione. è anche detta conativa. si fonda sul messaggio. si fonda sul canale della comunicazione. La funzione metalinguistica consiste. nel fornire informazioni sull'oggetto della comunicazione. nel mettere in evidenza il messaggio e il modo in cui esso è costruito. nella spiegazione di elementi linguistici che riguardano il codice. nell'espressione della soggettività del mittente. La funzione poetica. si fonda sul messaggio. si fonda sul codice. si fonda sul canale. si fonda sul destinatario. Alcuni consigli utili e divertenti di Umberto Eco per la stesura del testo si possono leggere nell'opera. Il nome della rosa. La bustina di Minerva. Numero Zero. Il pendolo di Foucault. Se si appunta l’attenzione sul messaggio vero e proprio, si avrà una critica di tipo. filologico. ricezionista. stilistico. biografistico. La frase «vengo domani; perché avrò più tempo» contiene un errore. contenutistico. semantico. sintattico. interpuntuario. La frase «le montagnie vengono scalate da alpinisti provvettti» contiene due errori. di ortografia. di digressione. di interpunzione. di sintassi. Per segnala infine le incidentali o appositive che interrompono il flusso della proposizione. si usano una virgola e un trattino. si usano i due punti. si usano una virgola e un punto e virgola. si usano due virgole oppure i trattini. Quale tra le seguenti affermazioni è vera?. I due punti non vanno mai usati per separare un verbo dal complemento oggetto. Non vanno mai separati un verbo e un complemento oggetto. I due punti possono essere usati per separare un verbo dal complemento oggetto. La virgola può essere usata per annunciare un elenco di nomi. Quando usare i due punti?. per unire parole composte. per introdurre un discorso diretto, subito prima delle virgolette, oppure per inserire spiegazioni, descrizioni, elenchi, ecc. per segnalare un’omissione all’interno di una citazione. per circoscrivere un discorso diretto. La frase «piove perché hai mangiato il gelato» contiene un errore. sintattico. interpuntario. ortografico. logico. Le parole straniere entrate nell'uso comune. sono da evidenziare col corsivo. si scrivono con la iniziale maiuscola. assumono la 's' del plurale. in genere sono indeclinabili. Il carattere maiuscolo va sempre utilizzato. dopo il punto fermo. dopo i due punti. dopo il punto e virgola. negli aggettivi derivanti da nomi propri. Il corsivo va sempre utilizzato. per i nomi di città, regione, stato. per parole o frasi straniere di uso comune. per le correnti di pensiero. per parole o frasi straniere non di uso comune. Si può usare la maiuscola di rispetto: soltanto per gli appellativi. sia per gli appellativi e i titoli, sia per i pronomi personali e gli aggettivi possessivi relativi al mittente. sia per gli appellativi e i titoli, sia per i pronomi personali e gli aggettivi possessivi relativi al destinatario. soltanto per i titoli. Una e-mail è una tipologia riconducibile diafasicamente a: l’italiano scritto informale. l'italiano parlato. l'italiano colloquiale. l'italiano scritto formale. L’uso delle maiuscole è obbligatorio. con i nomi di secoli ma non di avvenimenti storici di rilievo. con i nomi di secoli e di decenni, ma anche di avvenimenti storici di rilievo. con i nomi di secoli ma non di decenni. con i nomi di decenni ma non di avvenimenti storici di rilievo. Per acronimi e sigle è preferibile. il maiuscolo. il grassetto. il corsivo. il minuscolo. Per un elaborato universitario a livello sintattico è consigliabile. struttura sintattica frammentata; frasi passive; uso della prima persona singolare. periodi brevi; mantenimento tendenziale dello stesso tempo verbale; uso della terza persona singolare. frasi passive; ripetizioni della stessa parola; periodi lunghi. struttura sintattica complessa e articolata; ricchezza di sinonimi; periodi involuti. sicché è un connettivo. causale. d'ordine. temporale. finale. Da ultimo è un connettivo. causale. di simmetria o opposizione. d'ordine. finale. Tra gli elementi che devono legare, nei passaggi da una componente all'altra, tutto l'elaborato ci sono. determinativi e congiuntivi. deittici e diagrammi. deittici e connettivi. coesivi e coercitivi. Quali dei seguenti elementi non appartengono alla suddivisione del testo: capoversi. capitoli. deittici. paragrafi. Tra una sezione e l'altra di un testo è importante collocare. elementi linguistici di raccordo. esempi e tabelle. tabelle e grafici. elementi linguistici di approfondimento. L'uso del passivo o dell'impersonale è tra le caratteristiche formali dei testi. mediamente e poco vincolanti. giuridici, ma non tecnici. molto vincolanti. in poesia. Cosa si intende con il termine 'incapsulatori anaforici'?. termini in grado di includere il senso dell'intero testo. termini in grado di includere il senso della frase successiva. è un sinonimo di perifrasi. termini in grado di includere il senso della frase precedente. Non è tra le caratteristiche del testo: coesione. compattezza. coerenza. determinazione. L'anafora. può implicare il rinvio a un elemento precedente o seguente. implica il rinvio a un elemento che segue. non implica continuità tematica. implica il rinvio a un elemento che precede. Che cosa si intende per 'sostituenti'?. elementi che consentono di variare la tastiera lessicale, come i sinonimi. elementi che legano i vari snodi testuali collaborando alla coesione del testo, come i deittici. elementi che dividono le varie parti del testo, come i segni di paragrafo. elementi che sostituiscono i concetti principali. Per rendere il testo più coeso, si potrà ricorrere, ad esempio, a: a capo, ripetizioni della stessa parola, sinonimi. sinonimi, ripetizioni della stessa parola, incapsulatori anaforici. ripetizioni della stessa parola, incapsulatori anaforici, connettivi testuali. a capo, frasi nominali, sinonimi. Piuttosto è un connettivo di tipo: temporale. finale. simmetria o opposizione. causale. Il cotesto è. il contesto extralinguistico. il contesto referenziale. il contesto situazionale. il contesto linguistico. Pertanto è un connettivo: simmetria o opposizione. temporale. causale. finale. Per i nomi di riviste scientifiche nelle citazioni si deve di norma ricorrere in una tesi. al corsivo. agli apici. alle virgolette basse o caporali. alle virgolette alte. Per gli etnici si usa. la minuscola ma si può usare la maiuscola con i nomi di popolazioni antiche e con l’etnico singolare usato con valore antonomastico. la maiuscola o la minuscola. sempre la minuscola. sempre la maiuscola. La collocazione delle note. può essere a piè di pagina. non è rilevante. non può essere a piè di pagina. può variare nei vari capitoli. Di un articolo contenuto in un periodico. si specifica la lingua in cui è stato scritto. non si cita l'autore. si specifica l'anno di pubblicazione. non servono i numeri delle pagine. L'abbreviazione s.v. significa. sine verbo. sub verbo. supra voce. sub voce. Le note bibliografiche a piè di pagina. possono essere apposte indifferentemente prima o dopo i segni di interpunzione. devono sempre essere apposte dopo i segni di interpunzione. possono essere apposte prima o dopo i segni di interpunzione, purché una volta scelta la regola questa venga applicata in tutto il testo. devono sempre essere apposte prima dei segni di interpunzione. per fonti dalla rete. si indica url del sito, data di ultima consultazione e, eventualmente, nome del webmaster. si indica url del sito, data di ultima consultazione e, necessariamente, nome del webmaster. è sufficiente indicare il nome del sito. è sufficiente indicare l'url del sito. La costruzione grammaticale delle citazione. non va modificata solo se non è necessario. va sempre adattata al testo in cui viene inserita. va adattata solo se è necessario. non va in nessun caso modificata. La bibliografia generale. contempla soltanto i testi recenti. contempla soltanto i testi citati. racchiude tutti i testi consultati (il cosiddetto sistema rinascimentale). racchiude tutti i testi consultati (il cosiddetto sistema umanistico). La bibliografia generale e dei testi citati. coincide con l'indice argomentativo. è la lista dei riferimenti bibliografici soltanto dei testi citati. è la lista dei riferimenti bibliografici soltanto dei testi consultati. è la lista dei riferimenti bibliografici non soltanto dei testi consultati, ma anche dei testi citati. I saggi contenuti in opere miscellanee vengono citati in bibliografia. solo con il titolo dell'opera che lo contiene. sia con il titolo del saggio, sia con il titolo dell'opera in cui è contenuto. attraverso i titoli di tutti i saggi contenuti. solo con il titolo del saggio, senza il titolo dell'opera che lo contiene. Le note sono generalmente scritte in caratteri ridotti rispetto a quelli del testo. L'affermazione è vera. L'affermazione è irrilevante. L'affermazione è falsa. L'affermazione è vera solo in testi letterari. Quale delle seguenti espressioni non si troverà nel titolo di un manuale di base?. Fondamenti di ... Istruzioni di ... Istituzioni di ... Lineamenti di ... Le citazioni dirette vanno trascritte. tra caporali (« ») e vanno sempre esplicitamente indicate come tali, con il rinvio all'opera e alla pagina da cui sono tratte. tra caporali o virgolette alte (" ") e vanno sempre esplicitamente indicate come tali, con il rinvio all'opera e alla pagina da cui sono tratte. tra caporali (« ») ma non vanno sempre esplicitamente indicate come tali, con il rinvio all'opera e alla pagina da cui sono tratte. tra caporali (« ») e vanno sempre esplicitamente indicate come tali, senza il rinvio all'opera e alla pagina da cui sono tratte. Nel caso in cui un testo citato contenga già una citazione. questa non deve essere necessariamente evidenziata come tale. si ricorre alle virgolette alte all'interno delle virgolette caporali. si ricorre all'elenco puntato. si ricorre alle virgolette caporali all'interno delle virgolette alte. Le citazioni possono essere inserite in un testo. solo da autori verificati. in un solo modo. in tre modi diversi: in corpo, fuori corpo, senza corpo. in due diversi modi: in corpo e fuori corpo. Tabelle, grafici, figure devono essere, tra le altre cose: debitamente numerati e collocati casualmente rispetto al punto in cui sono citati. debitamente numerati e descritti approfonditamente in didascalie. debitamente numerati e collocati in prossimità del punto in cui sono citati. numerati in ordine decrescente e collocati in prossimità del punto in cui sono citati. Un curriculum vitae di norma. si apre con le informazioni personali e si chiude con eventuali certificati di lingua posseduti. si apre con le esperienze lavorative prima delle informazioni personali. si apre con i titoli di studio ottenuti prima delle informazioni personali. si apre con le informazioni personali e si chiude con la descrizione di tipi di competenze ulteriori rispetto a quelle già descritte. Per la chiusa di una e-mail è consigliabile. impiegare la formula in fede premessa al nome. impiegare la formula in fede premessa al cognome. firmare in forma indiretta. firmare in forma diretta. Per la redazione di un elaborato universitario è preferibile. fare un uso parsimonioso delle virgolette basse per enfatizzare termini usati con una particolare accezione. fare un uso largo delle virgolette alte per enfatizzare termini usati con una particolare accezione. fare un uso largo delle virgolette basse per enfatizzare termini usati con una particolare accezione. fare un uso parsimonioso delle virgolette alte per enfatizzare termini usati con una particolare accezione. Nella stesura della prima bozza è bene porre attenzione. Nessuna delle risposte indicate. all'unità, alla completezza, alla non contraddittorietà, all'organicità del contenuto e alla sua organizzazione in sezioni. alla solidità, all'unità e a una organizzazione in sezioni non distinte tra loro. oltre a solidità, unità, completezza, anche alla contraddittorietà, benché la sua organizzazione in sezioni non sia ben delineata. In un testo possiamo trovare errori ortografici e interpuntori. L'affermazione è vera. L'affermazione è vera solo per la redazione di una tesi. L'affermazione è irrilevante. L'affermazione è falsa. Nella correzione di una bozza è importante verificare che il lessico sia. tarato sulle fonti primarie e comprensibile ai destinatari primari. adeguato ai manuali istituzionali e comprensibile ai destinatari primari. adeguato alla tipologia di testo e comprensibile ai docenti della disciplina. adeguato alla tipologia di testo e comprensibile ai destinatari primari. Tra gli errori da individuare in fase di revisione: la suddivisione in metrica, l'uso corretto dell'interpunzione e la credibilità delle fonti. la suddivisione in capitoli, l'uso corretto dell'interpunzione e la credibilità delle fonti. la suddivisione in capitoli, l'uso corretto dell'interpunzione ma non la credibilità delle fonti. la suddivisione in capitoli, l'uso saltuario dell'interpunzione e la credibilità delle fonti. |