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Legislazione_San_Eu

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Legislazione_San_Eu

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Legislazione Sanitaria EU

Creation Date: 2025/07/11

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Le prime norme organiche in materia sanitaria furono quelle emanate con la L.20-3-1865, n.2248, la quale, identificando la tutela della salute pubblica quale materia di ordine pubblico, ne affidava le relative competenze in sede centrale: ai prefetti. ai sindaci. al Ministero dell'Interno. al Ministero della salute.

All'Alto commissariato furono affidati compiti: solo di tutela della salute pubblica. di non tutela della salute pubblica. di coordinamento ma non di vigilanza tecnica sulle organizzazioni sanitarie come la Croce Rossa. di coordinamento e vigilanza tecnica sulle organizzazioni sanitarie come la Croce Rossa.

La Costituzione italiana configura il diritto alla salute all'articolo: 2. 3. 34. 32.

Con la legge n.296/58 venne istituito: il Ministero della Sanità. il Ministero dell'Interno. il SSN. il Veterinario Provinciale.

Tra i principi posti alla base del SSN vi è: la non universalità dei destinatari. la disuguaglianza dei trattamenti. la globalità delle prestazioni. la non globalità delle prestazioni.

Ogni Stato membro deve designare uno o più punti di contatto nazionali per l'assistenza sanitaria transfrontaliera. Tali punti di contatto consultano: le sole organizzazioni dei pazienti. i soli prestatori di assistenza sanitaria. le assicurazioni sanitarie. le organizzazioni dei pazienti, i prestatori di assistenza sanitaria e le assicurazioni sanitarie.

Il sistema mutualistico recava essenzialmente: l'unitarietà di enti mutualistici e previdenziali come erogatori diretti di assistenza, con rilevanti differenze di ordinamenti e di prestazioni. la pluralità di enti mutualistici e previdenziali come erogatori diretti e indiretti di assistenza, con rilevanti differenze di ordinamenti e di prestazioni. la pluralità di enti mutualistici e previdenziali come erogatori solo indiretti di assistenza, con rilevanti differenze di ordinamenti e di prestazioni. la pluralità di enti mutualistici e previdenziali come erogatori solo diretti di assistenza, con rilevanti differenze di ordinamenti e di prestazioni.

Le Carte dei servizi sanitari, diversificate a livello di ogni singola struttura erogatrice di servizi, sono vincolate nei contenuti che si articolano in: 2 sezioni. 5 sezioni. 4 sezioni. 3 sezioni.

La Direttiva 2011/24/EU è incentrata principalmente: sul diritto di libera prestazione dei beni e servizi. sul diritto di libera circolazione delle persone. sul diritto all'accesso alle cure mediche. sul diritto alla parità di trattamento.

I punti di contatto nazionali per l'assistenza sanitaria: possono essere facoltativamente designati dagli Stati Membri. svolgono funzioni relative all'assistenza medica dei cittadini dello Stato Membro in cui sono istitutiti. hanno il compito di fornire ai pazienti informazioni sui loro diritti, quando questi decidono di beneficiare dell'assistenza sanitaria transfrontaliera, nonché le coordinate dei punti di contatto nazionali di altri Stati membri. hanno il compito di fornire ai pazienti informazioni sui loro diritti nonché le coordinate dei punti di contatto nazionali di altri Stati membri.

Gli organi dell'Asl sono: il direttore generale e il coordinatore dei servizi sociali. il direttore amministrativo e il Consiglio dei sanitari. il direttore generale, il Consiglio dei sanitari e il coordinatore dei servizi sociali. il direttore generale coadiuvato dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario e dal Consiglio dei sanitari e il Collegio sindacale.

Ai sensi dell'art. 1 del D.lgs. 266/1993 il Ministero della Sanità esercita le funzioni amministrative riservate allo Stato in materia sanitaria per effetto delle previsioni della L. 833/1978 e non delegate: alle Regioni. ai Comuni. alle Province. alle Città Metropolitane.

Il Ministero della Salute con l'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n.59 "Regolamento di organizzazione del ministero della Salute" è passato da un'organizzazione con dipartimenti a una con un Segretario generale e: 8 Direzioni generali. 10 Direzioni generali. 12 Direzioni generali. 5 Direzioni generali.

E' Organo dell'Istituto Superiore di Sanità: l'area operativa amministrativa. l'area operativa tecnico scientifica. il Comitato etico nazionale per le sperimentazioni degli enti pubblici. il Consiglio di Amministrazione.

L'AIFA svolge un ruolo di alta consulenza tecnica in materia di politiche per il farmaco nei confronti: del Governo. del Ministero della Salute. delle Regioni. della Commissione Europea.

Gli IRCCS sono sottoposti alla vigilanza: del Direttore generale. del Governo. delle Regioni. del Ministero della Salute.

L'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (INMP) è nato nel: 2006. 2005. 2007. 2001.

L'obiettivo dell'OMS è: il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute, definita come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o infermità. il raggiungimento, da parte di alcune popolazioni, del più basso livello possibile di salute, definita come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o infermità. il raggiungimento, da parte di alcune popolazioni, del più alto livello possibile di salute, definita come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o infermità. il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più basso livello possibile di salute, definita come uno stato di malessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente presenza di malattie o infermità.

La FAO svolge un ruolo fondamentale di coordinamento internazionale, supporto tecnico e rete di ricerca in materia di: promozione della salute delle popolazioni migranti. sanità. sicurezza alimentare e nutrizione, mezzi di sussistenza delle popolazioni rurali e gestione e utilizzo sostenibile delle risorse naturali. sicurezza alimentare e nutrizione e mezzi di sussistenza delle popolazioni rurali.

Al sindaco: competono le attribuzioni esercitate in qualità di autorità sanitaria locale e dunque di strumento operativo del Servizio sanitario nazionale a livello locale. non competono le attribuzioni esercitate in qualità di autorità sanitaria locale e dunque di strumento operativo del Servizio sanitario nazionale a livello locale. non compete il potere di ordinanza in materia igienico-sanitaria. compete solo il potere di ordinanza in materia di igiene.

I bilanci delle Aziende Ospedaliere e dell'Azienda Sanitaria Locale: sono approvati dal Direttore Generale. sono approvati dal Ministero della Sanità. sono approvati dal MEF. sono approvati dalle singole Regioni.

Nel Modello di governance "Burocratico": la Regione assume il ruolo di ente superiore ed esercita il controllo su ASL e Aziende Ospedaliere attraverso leggi, regolamenti e sanzioni. la Regione assume il ruolo di holding e adotta una logica di sistema, favorendo la cooperazione di tutte le componenti, perseguendo una crescita controllata con la programmazione strategica e attuativa, una politica di budget e il controllo dei risultati. la Regione si pone come perno della rete e arbitro per la risoluzione dei contrasti. si caratterizza per un elevato ricorso allo strumento collegiale in ambito decisionale.

Gli IRCCS sono: strutture ospedaliere dove avviene la formazione del personale medico e paramedico. istituti integrati con il SSN senza scopo di lucro. ospedali di eccellenza che perseguono finalità nel campo biomedico ed in quella della organizzazione e gestione dei servizi sanitari. ospedali privati che svolgono la sola attività di cura.

Il Distretto Sanitario: ha il compito di assicurare i servizi di assistenza primaria sul territorio integrando le attività dei Dipartimenti. è un'aggregazione di discipline omogenee o complementari composto da Unità operative che conservano la propria autonomia. ha il compito di erogare prestazioni medico-infermieristiche di I livello e di coordinare l'accesso dei pazienti ai servizi di livello superiore. può essere costituito da più unità operative semplici.

Il PSR costituisce: il documento di pianificazione strategica con cui le Regioni stabiliscono il quadro degli interventi per gli obiettivi di salute ed il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione residente sul territorio, alla luce degli indirizzi di carattere generale emanati dal PSN. il documento di pianificazione strategica con cui le Regioni non stabiliscono il quadro degli interventi per gli obiettivi di salute ma il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione residente sul territorio, alla luce degli indirizzi di carattere generale emanati dal PSN. intra-gruppo. il documento di pianificazione strategica con cui le Regioni stabiliscono come non soddisfare le esigenze specifiche della popolazione residente sul territorio.

Ai sensi della Legge n.251 del 10 agosto 2000: gli operatori delle professioni sanitarie non svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, non espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali. gli operatori delle professioni sanitarie svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza. gli operatori delle professioni sanitarie svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, ma non espletano le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali. gli operatori delle professioni sanitarie svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, non espletano le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali e non utilizzano metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza.

Il termine clinical governance compare per la prima volta negli anni '90 in Gran Bretagna, esso stava ad indicare: la gestione congiunta e integrata dell' attivita' clinica e del governo economico nelle aziende sanitarie. la gestione disgiunta e integrata dell' attivita' clinica e del governo economico nelle aziende sanitarie. la gestione congiunta e integrata dell' attività clinica ma non del governo economico nelle aziende sanitarie. la gestione disgiunta e non integrata dell' attività clinica.

L'accountability è una componente intrinseca alle relazioni che si instaurano: nelle organizzazioni sanitarie e tra queste ultime e il solo contesto politico delle comunità in cui operano. nelle organizzazioni sanitarie e tra queste ultime e il solo contesto sociale delle comunità in cui operano. nelle organizzazioni diverse da quelle sanitarie e tra queste ultime, e il contesto politico e sociale delle comunità in cui operano. nelle organizzazioni sanitarie e tra queste ultime, e il contesto politico e sociale delle comunità in cui operano.

Le finalità che ciascuna Regione deve raggiungere in materia sanitaria: sono incluse nei piani regionali sanitari. non sono incluse nei piani regionali sanitari. sono incluse nei piani comunali sanitari. sono incluse nel piano nazionale sanitario.

Nel rapporto che intercorre fra Stato e regioni nell'attuale conformazione del SSN, le Regioni: hanno la principale responsabilità legislativa. partecipano all'individuazione dei L.E.A. intervengono in caso di eccessivi deficit nella ripartizizione statale dei finanziamenti. sono responsabili della redazione del PSN.

Per ottenere l'erogazione delle prestazioni sanitarie erogabili dal SSN occorre essere iscritti al Servizio sanitario nazionale. L'iscrizione avviene presso: qualsiasi azienda sanitaria. l'azienda sanitaria locale non territorialmente competente. l'azienda sanitaria locale territorialmente competente, ovvero quella di domicilio dell'assistito, presso la quale quest'ultimo deve presentare domanda. l'azienda sanitaria locale territorialmente competente, ovvero quella di residenza dell'assistito, presso la quale quest'ultimo deve presentare domanda.

Il D.L. 179/2012, cd. Decreto Crescita bis, conv. in L.221/2012, ha ribadito, all'art. 13, che: le Regioni ma non le Province autonome provvedano alla graduale sostituzione delle prescrizioni cartacee con le equivalenti in formato elettronico. le Regioni e le Province autonome provvedano alla graduale sostituzione delle prescrizioni cartacee con le equivalenti in formato elettronico. le Province autonome ma non le Regioni provvedano alla graduale sostituzione delle prescrizioni cartacee con le equivalenti in formato elettronico. le Regioni e le Province autonome non provvedano alla graduale sostituzione delle prescrizioni cartacee con le equivalenti in formato elettronico.

Il consenso per essere valido deve essere: non personale. libero ma non esplicito. esplicito e non consapevole. libero ed attuale.

L'art.3 della Legge 219/2017 prevede che: la persona minore di età o incapace ha diritto alla valorizzazione delle proprie capacità di comprensione e di decisione deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute in modo consono alle sue capacità per essere messa nelle condizioni di esprimere la sua volontà. la persona minore di età o incapace ha diritto alla valorizzazione delle proprie capacità di comprensione e di decisione non deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute in modo consono alle sue capacità per essere messa nelle condizioni di esprimere la sua volontà. la persona minore di età o incapace ha diritto alla valorizzazione delle proprie capacità di comprensione e di decisione deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute non tenendo conto delle sue capacità per non essere messa nelle condizioni di esprimere la sua volontà. la persona minore di età o incapace non ha diritto di esprimere la sua volontà.

Il "consenso" (in forma scritta) dovrà contenere, tra gli altri, anche i seguenti requisiti: non informato e non personalizzato. non comprensibile, veritiero, obiettivo. non esaustivo, imposto, non consapevole. personale, manifesto, specifico, preventivo, revocabile, libero, continuato.

Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sono le disposizioni che permettono: ad ogni persona, maggiorenne e capace di intendere e volere, di esprimere il proprio consenso o rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari, in previsione di una eventuale futura incapacità di comunicare la propria volontà. ad ogni persona maggiorenne di esprimere il proprio consenso o rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari, in previsione di una eventuale futura incapacità di comunicare la propria volontà. ad ogni persona incapace di intendere e volere, di esprimere il proprio consenso o rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari, in previsione di una eventuale futura incapacità di comunicare la propria volontà. ad ogni persona, maggiorenne e capace di intendere e volere, di non esprimere il proprio consenso o di esprimere il proprio rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari, in previsione di una eventuale futura incapacità di comunicare la propria volontà.

Per essere valide le disposizioni anticipate di trattamento: possono essere redatte anche dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle scelte prese con tali disposizioni. non devono essere redatte dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle scelte prese con tali disposizioni. devono essere redatte prima di aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle scelte prese con tali disposizioni. devono essere redatte solo dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle scelte prese con tali disposizioni.

Rientrano nella Fascia C dei farmaci: i farmaci essenziali e per malattie croniche, rimborsati per intero dal SSN. i farmaci di uso ospedaliero esclusivo o distribuiti dalle strutture sanitarie. i farmaci per i quali è necessaria la prescrizione, completamente a carico del cittadino. farmaci per i quali è necessaria la prescrizione, rimborsati per intero dal SSN.

Al fine di scoraggiare la produzione e l'uso di medicinali, il comma 26 dell'art.85, L.388/2000: introduce il principio della bioequivalenza. introduce l'obbligo di prescrizione. impone l'obbligo di riduzione del prezzo in base alla tipologia di medicinale offerto. introduce il principio di compartecipazione alla spesa farmaceutica.

Nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza efficaci, appropriati ed uniformi posti a carico del Servizio sanitario nazionale, sono individuate le prestazioni la cui fruizione: è subordinata al pagamento diretto da parte dell'assistito di una quota limitata di spesa (cd. ticket sanitario), finalizzata a promuovere la consapevolezza del costo delle prestazioni stesse e a favorirne la richiesta appropriata e una misura finalizzata ad ottenere un gettito finanziario per le Regioni. non è subordinata al pagamento diretto da parte dell'assistito di una quota limitata di spesa (cd. ticket sanitario), finalizzata a promuovere la consapevolezza del costo delle prestazioni stesse e a favorirne la richiesta appropriata e una misura finalizzata ad ottenere un gettito finanziario per le Regioni. è subordinata al pagamento diretto da parte del SSN di una quota limitata di spesa (cd. ticket sanitario), finalizzata a promuovere la consapevolezza del costo delle prestazioni stesse e a favorirne la richiesta appropriata e una misura finalizzata ad ottenere un gettito finanziario per le Regioni. è subordinata al pagamento diretto da parte dei familiari dell'assistito di una quota limitata di spesa (cd. ticket sanitario), finalizzata a promuovere la consapevolezza del costo delle prestazioni stesse e a favorirne la richiesta appropriata e una misura finalizzata ad ottenere un gettito finanziario per le Regioni.

La funzione di controllo è quella che: tende ad assicurare che gli organi di amministrazione attiva non agiscano in modo conforme alle leggi e secondo l'effettiva opportunità in relazione al concreto interesse pubblico. non tende ad assicurare che gli organi di amministrazione attiva agiscano in modo conforme alle leggi e secondo l'effettiva opportunità in relazione al concreto interesse pubblico. tende ad assicurare che gli organi di amministrazione attiva agiscano in modo conforme alle leggi e secondo l'effettiva opportunità in relazione al concreto interesse pubblico. tende ad assicurare che gli organi di amministrazione attiva agiscano in modo conforme alle leggi e secondo l'effettiva opportunità in relazione al concreto interesse privato.

Il controllo sostitutivo semplice: consiste nella contemporanea sostituzione dell'organo "controllato" e nella applicazione al titolare di esso di sanzioni (sospensione, revoca, sanzione disciplinare etc.);. consiste nell'applicazione di particolari sanzioni amministrative o disciplinari al titolare dell'organo controllato. consiste nel potere dello Stato di sostituirsi alle Regioni. consiste nella sostituzione di un organo superiore ad uno inferiore in caso di inerzia o ritardo nel compimento di certi atti da parte di quest'ultimo.

In relazione ai controlli sugli atti, i controlli o. sono quelli che l'amministrazione esercita nel proprio ambito in forza del potere di supremazia gerarchica che le consente di vigilare sui propri atti e di disporne. sono previsti dalla legge come eventuali e disposti, a discrezione dell'autorità amministrativa. sono diretti a valutare l'atto o l'attività dell'organo sotto il profilo della utilità e dell'opportunità. sono previsti dalla legge come necessari ed abituali, in ordine a particolari atti o attività.

L'articolo 97 Costituzione introduce: il principio di proporzionalità. il principio del buon andamento e dell'imparzialità dell'amministrazione. il principio di legittimità. il principio di trasparenza.

Il sistema dei controlli come delineato dal D.lgs. 502/1992 è articolato in: controlli esercitati dal Collegio sindacale e controlli esercitati dal Direttore generale. controlli esercitati solo dal Collegio sindacale. controlli esercitati solo dal Direttore generale. controlli esercitati dal Ministero della Salute.

Nel settore sanitario, le amministrazioni aggiudicatrici, ovverosia, stazioni appaltanti che hanno il compito di selezionare un operatore economico per designare un contratto per l'Organo Committente, possono rinvenirsi nel: Ministero dell'Interno. Ministero della Salute. nei comuni. solo nelle Aziende Sanitarie Locali.

I contratti delle P.A. possono così distinguersi: contratti speciali di diritto pubblico. solo contratti ordinari. solo contratti speciali di diritto privato. contratti ordinari, contratti speciali di diritto privato e contratti ad oggetto pubblico.

La progettazione in materia di lavori pubblici si articola secondo: tre livelli successivi. due livelli successivi. quattro livelli successivi. cinque livelli successivi.

La qualificazione delle stazioni appaltanti è conseguita in relazione a quali fattori: solo ai bacini territoriali. solo alla tipologia e complessità del contratto. solo a fasce d'importo. ai bacini territoriali, alla tipologia e complessità del contratto ed a fasce d'importo.

Nel rispetto degli atti di programmazione delle stazioni appaltanti, la procedura di gara si snoda attraverso le seguenti fasi: la cd. deliberazione a contrarre. la cd. deliberazione a contrarre, la fase di scelta del contraente, che termina con l'aggiudicazione del contratto, la conclusione del contratto e l'approvazione del contratto. direttamente approvazione del contratto. solo la fase di scelta del contraente, che termina con l'aggiudicazione del contratto e la conclusione del contratto.

Di regola, deve essere posto a base di gara: il progetto definitivo. il progetto di fattibilità ed economicità. il progetto esecutivo. il programma triennale dei lavori pubblici.

Il progetto definitivo: individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti dalla stazione appaltante. determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare, il relativo costo previsto, il cronoprogramma coerente con quello del progetto di fattibilità ed economicità. individua, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapport tra costi e benefici per la collettività. deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale che ogni elemento sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo.

Nella procedura di dialogo competitivo: qualsiasi operatore economico può chiedere di partecipare in risposta a un bando di gara o a un avviso di indizione di gara, ma le stazioni appaltanti avviano un dialogo solo con gli operatori che, sulla base delle informazioni fornite, vengono invitati. l'esigenza di sviluppare prodotti, servizi o lavori innovativi e di acquistare successivamente le forniture, i servizi o i lavori che ne risultano non può essere soddisfatta ricorrendo a soluzioni già disponibili sul mercato. le stazioni appaltanti individuano gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economica e finanziaria e tecniche e professionali desunte dal mercato. non vi è una preventiva selezione delle imprese che possono partecipare, ma vi è direttamente la valutazione di tutte le offerte regolarmente presentate dagli operatori interessati alla gara.

Il contratto di appalto o di concessione: deve essere stipulato entro 60 gg. da quando è divenuta efficace l'aggiudicazione. deve essere stipulato entro 90 gg. da quando è divenuta efficace l'aggiudicazione. deve essere stipulato entro 180 gg. da quando è divenuta efficace l'aggiudicazione. deve essere stipulato entro 60 gg. da quando è divenuta efficace l'aggiudicazione, se non è previsto un diverso termine nel bando o nell'invito ad offrire e salva l'ipotesi di differimento concordata tra stazione appaltante e aggiudicatario.

L'art. 32, comma 4 del Codice dei Contratti pubblici prevede che: ciascun concorrente non può presentare più di un'offerta. ciascun concorrente può presentare più di un'offerta. ciascun concorrente non può presentare più di due offerte. ciascun concorrente deve presentare più di un'offerta.

Di tutela del diritto alla salute parla espressamente: l'art. 3 della Carta sociale europea. l'art.12 della Carta sociale europea. l'art. 32 della Carta sociale europea. l'art. 11 della Carta sociale europea.

Il Trattato di Amsterdam del 1997, con l'art. 3, lettera p), ha imposto alla Comunità: il perseguimento di un elevato livello di protezione della salute. la necessità di coordinamento delle politiche nazionali in materia di salute. lo scambio di informazioni tra gli Stati, volto a migliorare le pratiche nei singoli settori della sanità pubblica, senza però fissare degli obblighi minimi per gli Stati. rafforzamento del fondamento giuridico delle misure legate alla protezione della salute.

La Direttiva UE n. 24 del 9 marzo 2011 che sancisce il diritto dei pazienti di scegliere liberamente il prestatore di assistenza sanitaria introduce norme volte a: a costituire un sistema poco efficiente di cooperazione tra i differenti sistemi sanitari degli Stati membri. non tutelare i diritti dei pazienti in qualunque Stato membro si rechino. non assicurare che i pazienti ricevano tutte le informazioni necessarie per esercitare i propri diritti. garantire che i pazienti usufruiscano di un'assistenza sanitaria sicura e di qualità.

I caratteri del diritto alla tutela della salute, in ambito europeo: sono stati introdotti dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo del 1950. sono stati definiti dalla Corte di Strasburgo che ne ha ancorato la tutela agli artt. 2,3 e 15 della CEDU. sono stati definiti dalla Corte di Strasburgo che ne ha ancorato la tutela agli artt. 2,3 e 8 della CEDU. sono stati pedissequamente riproposti sulla base di quelli delineati dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo dell'ONU.

In seguito all'approvazione della Carta di Nizza era stata lamentata: una posizione di sostanziale neutralità eurounitaria nei confronti dei diritti sociali. una posizione di interventismo eurounitario nei confronti dei diritti sociali. una posizione di supremazia del diritto eurounitario nei confronti dei diritti sociali. una posizione di abdicazione da parte della comunità europea nei confronti dei diritti sociali.

L'art. 3 del regolamento (CE) 1338/2008 ricomprende nella nozione di "sanità pubblica" tutti gli elementi relativi alla salute, ossia: solo lo stato di salute e la morbilità e disabilità incluse. solo i determinanti aventi un effetto sullo stato di salute. le necessità in materia di assistenza sanitaria ma non le risorse destinate all'assistenza sanitaria. lo stato di salute, morbilità e disabilità incluse, i determinanti aventi un effetto su tale stato di salute, le necessità in materia di assistenza sanitaria, le risorse destinate all'assistenza sanitaria, la prestazione di assistenza sanitaria e l'accesso universale ad essa, la spesa sanitaria e il relativo finanziamento e le cause di mortalità.

Per perseguire lo sviluppo sostenibile e la sopravvivenza stessa del nostro pianeta è necessario: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. assicurare la salute ma non il benessere per tutti e per tutte le età. assicurare il benessere ma non la salute per tutti e per tutte le età. non assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.

Il diritto alla vita è sancito: nell'art. 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. nell'art. 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. nell'art. 2 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. nell'art. 12 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

Gli schemi FOPL informativi sono pacificamente qualificati ai sensi dell'articolo 35 del Regolamento 1169/2011 come: informazioni supplementari. informazioni principali. health claim. indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sull'etichettatura dei prodotti.

Gli schemi FOPL valutativi sono da qualificarsi come: informazioni supplementari. indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sull'etichettatura dei prodotti. indicazioni solo nutrizionali fornite sull'etichettatura dei prodotti. indicazioni solo sulla salute fornite sull'etichettatura dei prodotti.

Al fine di facilitare l'esercizio del diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, il regolamento (UE) 2021/953: ha introdotto un quadro comune per il rilascio, la verifica e l'accettazione dei certificati Covid digitali dell'UE al fine di agevolare la graduale revoca delle restrizioni da parte degli Stati membri in modo coordinato. ha introdotto un quadro comune per il rilascio dei certificati Covid digitali dell'UE per non agevolare la graduale revoca delle restrizioni da parte degli Stati membri in modo coordinato. ha introdotto un quadro comune per la sola accettazione dei certificati Covid digitali dell'UE al fine di agevolare la graduale revoca delle restrizioni da parte degli Stati membri in modo coordinato. non ha introdotto alcun quadro comune per il rilascio, la verifica e l'accettazione dei certificati Covid digitali dell'UE al fine di agevolare la graduale revoca delle restrizioni da parte degli Stati membri in modo coordinato.

Le argomentazioni svolte dalla Corte nell'ordinanza emessa il 17 luglio 2014 traggono origine: dal rifiuto della signora Široká di sottoporre a vaccinazione facoltativa il proprio figlio minore, violando gli obblighi imposti dalla legge nazionale slovacca. dal consenso della signora Široká di sottoporre a vaccinazione facoltativa il proprio figlio minore, in ossequio agli obblighi imposti dalla legge nazionale slovacca. dal rifiuto della signora Široká di sottoporre a vaccinazione obbligatoria il proprio figlio minore, in ossequio agli obblighi imposti dalla legge nazionale slovacca. dal rifiuto della signora Široká di sottoporre a vaccinazione obbligatoria il proprio figlio minore, violando gli obblighi imposti dalla legge nazionale slovacca.

Nel caso Sirkà, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea è stata chiamata ad esprimere la propria interpretazione pregiudiziale sui seguenti articoli: l'articolo 168 del TFUE, con particolare riguardo ai commi 1 e 4, lettera a),. l'articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. l'articolo 168 del TFUE, con particolare riguardo ai commi 1 e 4, lettera c), e gli artt. 33 e 35 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. l'articolo 168 del TFUE, con particolare riguardo ai commi 1 e 4, lettera b), e gli artt. 33 e 35 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

Nel caso Sirkà, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea: la Corte ha dichiarato la propria competenza. la Corte ha dichiarato la propria manifesta incompetenza. la Corte ha dichiarato l'illegittimità del ricorso. la Corte ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso.

Fra le motivazioni addotte dalla signora Široká a sostegno della propria opposizione a far vaccinare il proprio figlio minore, le disposizioni contenute nella: Convenzione sui diritti dell'infanzia. Convenzione sui diritti dell'uomo e la biomedicina. Convenzione di Bruxelles. Convenzione di Ginevra.

Il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) ha rafforzato l'importanza della politica sanitaria statuendo che: nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche e attività dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. nella definizione e nell'attuazione di alcune politiche e attività dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche e attività dell'Unione non è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche e attività dell'Unione è garantito un basso livello di protezione della salute umana.

La politica dell'UE in materia di sanità pubblica mira a: non proteggere e migliorare la salute dei cittadini dell'UE. non sostenere la modernizzazione e la digitalizzazione dei sistemi e delle infrastrutture sanitari. migliorare la resilienza dei sistemi sanitari europei. non attrezzare i paesi dell'UE per prevenire e affrontare meglio le pandemie future.

Il ruolo del Parlamento in qualità di legislatore (attraverso la codecisione con il Consiglio) è stato rafforzato per quanto concerne gli ambiti: della sanità ma non dell'ambiente. della sicurezza alimentare ma non della protezione dei consumatori. solo della protezione dei consumatori. della sanità, dell'ambiente, della sicurezza alimentare e della protezione dei consumatori.

Nel settembre 2021 la Commissione ha istituito una nuova Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie: HERA. SEAE. ESA. CERS.

In materia di sanità pubblica è stata introdotta: la direttiva sul consumo dell'alcool. la direttiva sul consumo delle droghe. la direttiva sull'imposta sul tabacco. alcuna direttiva.

nel dicembre 2020 il Consiglio ha approvato la nuova strategia dell'UE in materia di droghe per il periodo 2021-2025. Il documento stabilisce un quadro politico generale e definisce le priorità strategiche della politica dell'UE in materia di droghe illecite, articolate intorno a: tre assi principali. due assi principali. quattro assi principali. cinque assi principali.

la nuova strategia dell'UE in materia di droghe per il periodo 2021-2025 prevede: riduzione dell'offerta di droga. aumento della domanda di droga. affrontare i danni non connessi alla droga. aumento dell'offerta di droga.

nel giugno 2021 il Consiglio ha adottato la proposta della Commissione relativa all'istituzione di una garanzia europea per: l'adolescenza. l'infanzia. la salute. la riduzione della domanda di droga.

la comunicazione della Commissione del 2018 relativa alla trasformazione digitale della sanità e dell'assistenza nel mercato unico digitale individua tra le sue priorità: (a) l'accesso sicuro da parte dei cittadini ai loro dati sanitari, anche a livello transfrontaliero;(b) la medicina personalizzata attraverso un'infrastruttura dei dati dell'UE condivisa; (c) il conferimento di maggiore autonomia ai cittadini (soluzioni sanitarie mobili e medicina personalizzata). (a) l'accesso sicuro da parte dei cittadini ai loro dati sanitari, anche a livello transfrontaliero;(b) la medicina personalizzata attraverso un'infrastruttura dei dati dell'UE condivisa. (a) l'accesso sicuro da parte dei cittadini ai loro dati sanitari, anche a livello transfrontaliero;(b) il conferimento di maggiore autonomia ai cittadini (soluzioni sanitarie mobili e medicina personalizzata). (a) la medicina personalizzata attraverso un'infrastruttura dei dati dell'UE condivisa; (b) il conferimento di maggiore autonomia ai cittadini (soluzioni sanitarie mobili e medicina personalizzata).

il nuovo regolamento sulla sperimentazione clinica del 2014 è diventato applicabile: all'inizio del 2022. alla fine del 2022. all'inizio del 2019. alla fine del 2019.

La Direttiva 2011/24/UE ha fissato le regole: per prevenire le malattie. per informare l'azione politica dell'Unione al principio health in all policies. per migliorare la sanità pubblica. della mobilità sanitaria nello spazio europeo.

La Direttiva 24/2011/UE sull'assistenza sanitaria transfrontaliera non si applica: ai servizi nel settore dell'assistenza di breve durata. ai servizi nel settore dell'assistenza di lunga durata. all'assegnazione e all'accesso agli organi non ai fini dei trapianti. ai programmi pubblici di vaccinazione per le malattie contagiose.

I Punti di Contatto Nazionale informano i pazienti e i professionisti su: relativi standard e orientamenti definiti dallo Stato membro di cura. soggetti ai quali tali standard e orientamenti non sono applicati. disposizioni in materia di sanità. non accessibilità degli ospedali per le persone con disabilità.

Gli Stati membri sono tenuti a garantire che: i Punti di Contatto Nazionali non consultino le assicurazioni sanitarie. i Punti di Contatto Nazionali consultino solo i prestatori e le assicurazioni sanitarie. i Punti di Contatto Nazionali consultino solo le organizzazioni dei pazienti. i Punti di Contatto Nazionali consultino non solo i prestatori e le assicurazioni sanitarie, ma anchele organizzazioni dei pazienti.

Gli orientamenti sul funzionamento dei PCN hanno l'obiettivo di: definire procedure, moduli o manuali armonizzati, semplificati e agevoli per il paziente. non stabilire un collegamento tra i Punti di Contatto, le fonti di informazione e le competenze disponibili negli Stati membri. stabilire un collegamento tra le fonti di informazione e le competenze disponibili negli Stati membri. non definire procedure, moduli o manuali armonizzati, semplificati e agevoli per il paziente.

Ai sensi dell'articolo 12 della Direttiva 24/2011/UE, la Commissione: non sostiene gli Stati membri nello sviluppo delle Reti di Riferimento Europee tra prestatori di assistenza sanitaria e centri di eccellenza presenti negli Stati membri. sostiene gli Stati membri nello sviluppo delle Reti di Riferimento Europee tra prestatori di assistenza sanitaria e centri di eccellenza presenti negli Stati membri, soprattutto nel settore delle malattie rare, complesse o a bassa prevalenza. sostiene le Regioni nello sviluppo delle Reti di Riferimento Europee tra prestatori di assistenza sanitaria e centri di eccellenza presenti nelle Regioni. sostiene gli Stati membri affinchè non sviluppino delle Reti di Riferimento Europee tra prestatori di assistenza sanitaria e centri di eccellenza presenti negli Stati membri.

La Decisione di esecuzione 2014/287/UE della Commissione ha stabilito: i criteri per l'istituzione e la valutazione delle Reti di Riferimento Europee e dei loro membri e per agevolare lo scambio di informazioni e competenze in relazione all'istituzione e alla valutazione di tali Reti. i criteri per non istituire Reti di Riferimento Europee. i criteri per la sola valutazione delle Reti di Riferimento Europee e dei loro membri e per agevolare lo scambio di informazioni e competenze in relazione all'istituzione e alla valutazione di tali Reti. i criteri per non agevolare lo scambio di informazioni e competenze in relazione all'istituzione e alla valutazione delle Reti di Riferimento Europee.

La Decisione Delegata della Commissione del 10 marzo 2014 n. 286. ha fornito le regole per informare l'azione politica dell'Unione al principio health in all policies. ha fissato le regole della mobilità sanitaria nello spazio europeo. ha fissato i requisiti che devono avere i prestatori di servizi che intendono partecipare alle Reti di riferimento Europee. ha fissato le regole per i servizi nel settore dell'assistenza di breve durata.

Il D.lgs. 4 marzo 2014, n. 38, stabilendo che le spese sostenute da un paziente iscritto al Servizio sanitario nazionale per l'assistenza ricevuta all'estero: non sono rimborsabili. sono rimborsate se e nella misura in cui la prestazione erogata sia compresa nei Livelli Essenziali di Assistenza. sono interamente rimborsabili. sono rimborsate anche se la prestazione erogata non sia compresa nei Livelli Essenziali di Assistenza.

Il Punto di Contatto Nazionale: può essere unico ed istituito a livello statale. può essere istituito solo a livello regionale. può essere istituito solo a livello provinciale. non può essere istituito da Regioni e Province autonome.

Gli orientamenti sul funzionamento dei PCN sono elaborati: dal Parlamento Europeo. dalla Commissione Europea. dalla Commissione Europea in collaborazione con gli Stati Membri. dalla Commissione Europea in collaborazione con le organizzazioni dei pazienti.

Nella Relazione speciale 7/2019 la Corte dei Conti Europea ha individuato quale ragione dell'impatto limitato della Direttiva sulla salute dei pazienti: in insufficienti finanziamenti ai PCN. nel deficit informativo. nel deficit gestionale dei PCN. nella complessità di accesso alle informazioni da parte dei cittadini.

L'art. 7 della Direttiva 24/2011/UE stabilisce che: lo Stato membro di residenza garantisce che i costi sostenuti da una persona assicurata che si sia avvalsa di cure transfrontaliere, siano rimborsati, a condizione che le prestazioni erogate risultino comprese tra quelle a cui il paziente ha diritto nello Stato membro di affiliazione. lo Stato membro di residenza garantisce che i costi sostenuti da una persona assicurata che si sia avvalsa di cure transfrontaliere, siano rimborsati in ogni caso. lo Stato membro di residenza garantisce che i costi sostenuti da una persona assicurata che si sia avvalsa di cure transfrontaliere, siano rimborsati solo ove superino determinate soglie. lo Stato membro di residenza non garantisce che i costi sostenuti da una persona assicurata che si sia avvalsa di cure transfrontaliere, siano rimborsati.

L'art. 8 della Direttiva 24/2011/UE stabilisce che: gli Stati devono prevedere un sistema di autorizzazione preventiva per il rimborso dei costi dell'assistenza transfrontaliera. gli Stati devono prevedere un sistema di autorizzazione preventiva per il rimborso dei costi dell'assistenza transfrontaliera solo per determinate tipologie di assistenza sanitaria. gli Stati devono prevedere un sistema di autorizzazione preventiva per il rimborso dei costi dell'assistenza transfrontaliera per i cittadini meno abbienti. gli Stati possono prevedere un sistema di autorizzazione preventiva per il rimborso dei costi dell'assistenza transfrontaliera.

In caso di rigetto della domanda di autorizzazione per poter ricevere una prestazione sanitaria in un diverso Stato Membro, l'utente può: fare ricorso al Direttore generale dell'Azienda sanitaria locale. fare ricorso al TAR e in appello al Consiglio di Stato. fare ricorso al Direttore generale dell'Azienda sanitaria locale, fare ricorso al TAR ovvero fare ricorso al Presidente della Repubblica. fare ricorso al Direttore generale dell'Azienda sanitaria locale, fare ricorso al TAR e in appello al Consiglio di Stato ovvero fare ricorso al Presidente della Repubblica.

Principali caratteristiche del sistema di assistenza sanitaria in Austria: sistema accentrato, senza delega di competenze alle autorità provinciali e locali. non fornisce una copertura quasi universale attraverso l'assistenza sanitaria pubblica. la spesa sanitaria è finanziata prevalentemente attraverso fondi pubblici, provenienti da contributi e imposte per la sicurezza sociale, e integrati da contributi privati. non eroga servizi misti, pubblici e privati.

Nel sistema sanitario belga: i comuni godono di una responsabilità esclusiva in materia di assistenza sanitaria. i comuni sono responsabili dell'organizzazione dell'assistenza sociale per le categorie a basso reddito, e anche delle prestazioni di pronto soccorso e degli ospedali pubblici. i comuni sono responsabili dell'organizzazione dell'assistenza sociale per tutte le categorie di reddito. i comuni intervengono nei casi di epidemie e per assicurare il controllo delle qualifiche professionali e la supervisione dell'esercizio della professione medica, infermieristica e paramedica.

Nel sistema sanitario belga: il regime di assicurazione sanitaria è obbligatorio. il regime di assicurazione sanitaria è facoltativo. il regime di assicurazione sanitaria è obbligatorio per determinate categorie di soggetti. il regime di assicurazione sanitaria è facoltativo per determinate categorie di soggetti.

Nel sistema sanitario francese: l'assicurazione sanitaria pubblica copre in media il 65 % del pacchetto di prestazioni di base. l'assicurazione sanitaria pubblica copre in media il 65 % del pacchetto di prestazioni di base, e la differenza è coperta dall'assicurazione privata o dai pagamenti diretti. l'assicurazione sanitaria pubblica copre in media il 75 % di ogni prestazione sanitaria, e la differenza è coperta dall'assicurazione privata o dai pagamenti diretti. l'assicurazione sanitaria pubblica copre in media il 75 % del pacchetto di prestazioni di base, e la differenza è coperta dall'assicurazione privata o dai pagamenti diretti.

Principali caratteristiche del sistema di assistenza sanitaria in Francia: sistema decentrato, non strutturato a livello territoriale, nel quale alcune funzioni non sono affidate alle autorità locali. non fornisce una copertura universale basata sulla residenza attraverso l'assicurazione sanitaria pubblica e, per gli indigenti, una copertura medica universale. non eroga servizi misti, pubblici e privati. la spesa sanitaria è finanziata prevalentemente da finanziamenti pubblici, provenienti dai contributi basati sul reddito e dal gettito fiscale.

In Europa sono stati individuati i seguenti tipi di sistemi sanitari: 1) sistemi decentrati; 2) sistemi parzialmente decentrati; 3) sistemi operativamente decentrati; 4) sistemi sanitari centralizzati, ma strutturati a livello territoriale; 5) sistemi centralizzati. 1) sistemi decentrati; 2) sistemi parzialmente decentrati; 3) sistemi operativamente decentrati; 4) sistemi centralizzati. 1) sistemi decentrati; 2) sistemi operativamente decentrati; 3) sistemi sanitari centralizzati, ma strutturati a livello territoriale; 4) sistemi centralizzati. 1) sistemi decentrati; 2) sistemi parzialmente decentrati; 3) sistemi sanitari centralizzati, ma strutturati a livello territoriale; 4) sistemi centralizzati.

Nei sistemi centralizzati: la maggior parte delle competenze è attribuita al governo centrale sebbene le funzioni attuative e la gestione delle strutture siano affidate a livello territoriale a organismi o agenzie che rappresentano l'amministrazione centrale. non esistono significative forme di strutturazione a livello territoriale. agli enti locali e regionali sono affidate solo una parte delle competenze e funzioni esecutive e di programmazione. le funzioni operative (esecutive) sono svolte dagli enti locali e regionali.

I fattori endogeni comuni alle varie riforme dei sistemi sanitari comprendono: l'aumento demografico. la maggiore consapevolezza del diritto alla salute. la crescita dei costi. l'invecchiamento della popolazione.

Riforme che prevedono la centralizzazione degli appalti, la diffusione dei farmaci generici con l'obiettivo ultimo di accrescere l'accesso ai farmaci e garantirne un uso efficace in termini di costi sono state adottate in: Malta, Portogallo e Slovenia. Ungheria e Romania. Lettonia, Polonia, Portogallo e Romania. Spagna, Portogallo e Slovacchia.

Nell'ultimo decennio i sistemi sanitari europei, pur diversi tra loro, hanno affrontato sfide assistenziali ed organizzative comuni, con riferimento ai seguenti aspetti: la popolazione europea sta invecchiando ed è più esposta a patologie multiple croniche, il che comporta un aumento della domanda di servizi sanitari e maggiori pressioni di bilancio. l'incremento dei costi delle tecnologie e medicine innovative non grava sulle finanze pubbliche. il personale medico e sanitario è distribuito in modo uniforme, senza carenze in taluni ambiti dell'assistenza. l'accesso al sistema sanitario è omogeneo, garantito e ciò non comporta disuguaglianze nella popolazione in riferimento alla possibilità di avvalersi di prestazioni sanitarie efficaci.

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