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LEGISLAZIONE SCOLASTICA

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LEGISLAZIONE SCOLASTICA

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Ambito secondo

Creation Date: 2022/01/21

Category: Others

Number of questions: 42

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01. Quando furono resi obbligatori cinque anni della scuola elementare e con quale legge?. Legge Orlando, 1904. Legge Coppino, 1877. Riforma Gentile 1923. Legge Casati, 1859.

02. «nel parallelismo tra iniziativa pubblica e iniziativa privata, allo Stato va riconosciuta una preminenza, che si concentra nel suo potere di ordinare con norme generali la materia dell'istruzione». Questa frase è di: Alcide De Gasperi. Aldo Moro. Matteo Renzi. Amintore Fanfani.

01. L'attuazione dell'autonomia finanziaria, organizzativa e didattica costituisce, nella dichiarazione d'intenti posta in apertura dell'art. 21 L. 59/1997: Il percorso obbligato per modificare i programmi. il percorso obbligato per effettuare economie di scala. Il percorso obbligato che il legislatore intende seguire verso una riforma della scuola in termini di modernità ed efficienza. Il percorso obbligato per una riforma finanziaria della scuola.

02. Con l'introduzione dell'Autonomia si opta per un sistema organizzativo. non piramidale ma di tipo orizzontale. non piramidale e verticale. piramidale e verticale. piramidale e orizzontale.

03. L'impianto normativo dell'art. 21 L. 59/1997 dispone che l'autonomia scolastica debba attuarsi innanzitutto attraverso. Il riconoscimento della personalità giuridica alle scuole superiori. Il riconoscimento della personalità giuridica a tutte le scuole. Il riconoscimento della personalità giuridica alle scuole medie. L'esclusione della personalità giuridica.

04. Elemento centrale e qualificante dell 'art. 21, però, è rappresentato dalla codificazione dei principi, in passato oggetto di aspre discussioni. Di autonomia comunale. Di autonomia di sperimentazione. Di autonomia regionale. Di autonomia organizzativa e didattica.

05. La possibilità di distribuire l'attività didattica in cinque giorni settimanali è espressione di: Autonomia finanziaria. Autonomia organizzativa. Autonomia didattica. Autonomia di sperimentazione.

01. Il D.P.R. 8-3-1999, n. 275 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche) definisce l'autonomia organizzativa e didattica delle scuole come: Garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e la concretizza nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo delle istituzioni scolastiche. Garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e la concretizza nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati alla tutela della famiglia. Garanzia di libertà di insegnamento e di differenziazione culturale e la concretizza nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana. Garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e la concretizza nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana.

02. La riforma costituzionale recata dalla Legge Cost. 18-10-2001, n. 3 di riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione disegna un quadro di poteri locali in prospettiva: Regionale. Nazionale. Europea. Federalista.

01. La gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche si esprime in termini: Di competenza. Di soli versamenti bancari. Di cassa. Di gestione del Conto Corrente.

02. Chi assegna le risorse finanziarie alle scuole? ( Esclusi i finanziamenti esterni di privati o Enti per specifici progetti). La Regione. Il Ministero dell'Istruzione. L'Ufficio Scolastico Regionale. I Comuni.

01. Nell'ambito della autonomia negoziale, le istituzioni scolastiche possono stipulare convenzioni e contratti, con esclusione di quelli a carattere: Turistico. Commerciale. Aleatorio. Edilizio.

02. I poteri di gestione negoziale spettano: Al Vicario. Al DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi). Al Dirigente Scolastico. Al Consiglio d'Istituto.

03. Le istituzioni scolastiche: Non possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. Possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. Possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali solo con l'autorizzazione del MIUR. Possono promuovere accordi di rete, ma non possono aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.

04. L'accordo può avere a oggetto: Attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità. Solo attività didattiche. Attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di amministrazione e contabilità. Attività di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità.

05. La creazione di una rete: Determina la nascita di una nuova persona giuridica. Non può in alcun modo determinare la nascita di una nuova persona giuridica, salvo autorizzazione del MIUR. Non può in alcun modo determinare la nascita di una nuova persona giuridica, stante la riserva di legge esistente in materia. Non può in alcun modo determinare la nascita di una nuova persona giuridica,salvo autorizzazione della Regione.

01. L'autonomia didattica è finalizzata: A seguire le indicazioni delle Regioni. A concertare i programmi di insegnamento con famiglie e studenti. Al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere. A scegliere autonomamente i programmi di insegnamento.

02. Con il riconoscimento dell' autonomia delle istituzioni scolastiche vengono meno i «Programmi Nazionali», sostituiti da: Solo da indicazioni elaborate dalle singole Regioni. Solo dal curricolo didattico elaborato dalle scuole all'interno del Piano dell'offerta formativa. Da un lato, da Indirizzi o Indicazioni nazionali e orientamenti pensati per i vari ordini e gradi di scuola, che devono essere molto essenziali nella loro parte prescrittiva e, dall'altro, dal curricolo didattico elaborato dalle scuole all'interno del Piano dell'offerta formativa. Solo da Indirizzi o Indicazioni nazionali e orientamenti pensati per i vari ordini e gradi di scuola.

03. Spetta alle singole istituzioni scolastiche autonome definire ed attuare un curricolo di scuola, da intendersi quale: Elenco delle competenze dello studente. Scheda tecnica dello studente. Scheda di valutazione dello studente. Sintesi progettuale ed operativa delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare un insegnamento efficace adeguato agli alunni.

01. IL POF NELLA «BUONA SCUOLA» . Con la L. 107/2015 il POF diventa: Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF): le scuole, entro il mese di ottobre precedente al triennio di riferimento, effettuano le proprie scelte in merito agli insegnamenti e attività curricolari, extracurriculari, educative e individuano il proprio fabbisogno di attrezzature e di infrastrutture materiali. Piano biennale dell'offerta formativa (PTOF): le scuole, entro il mese di ottobre precedente al triennio di riferimento, effettuano le proprie scelte in merito agli insegnamenti e attività curricolari, extracurriculari, educative e individuano il proprio fabbisogno di attrezzature e di infrastrutture materiali, nonché di posti dell'organico dell'autonomia. Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF): le scuole, entro il mese di ottobre precedente al triennio di riferimento, effettuano le proprie scelte in merito agli insegnamenti e attività curricolari, extracurriculari, educative e individuano il proprio fabbisogno di attrezzature e di infrastrutture materiali, nonché di posti dell'organico dell'autonomia. Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF): le scuole, entro il mese di gennaio precedente al triennio di riferimento, effettuano le proprie scelte in merito agli insegnamenti e attività curricolari, extracurriculari, educative e individuano il proprio fabbisogno di attrezzature e di infrastrutture materiali, nonché di posti dell'organico dell'autonomia.

02. L'organico dell'autonomia: Comprende non più solo i posti comuni (in relazione al numero delle classi) e di sostegno (in relazione al numero degli allievi disabili), ma anche i posti per il potenziamento dell'offerta formativa (in relazione al numero degli alunni per il 90% e in base ad altri indicatori per il 10%), utilizzabili in attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione, coordinamento. comprende non più solo i posti comuni (in relazione al numero delle classi) e di sostegno (in relazione al numero degli allievi disabili), ma anche i posti per il potenziamento dell'offerta formativa (in relazione al numero degli alunni per il 50% e in base ad altri indicatori per il 50%). Comprende solo i posti per il potenziamento dell'offerta formativa (in relazione al numero degli alunni per il 90% e in base ad altri indicatori per il 10%), utilizzabili in attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione, coordinamento. comprende solo i posti comuni (in relazione al numero delle classi) e di sostegno (in relazione al numero degli allievi disabili).

01. L'autonomia organizzativa è finalizzata: Alla sola realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico. Alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture. Alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. All'introduzione di tecnologie innovative.

02. Nel regime di autonomia definito dal D.P.R. 275/1999 le norme contenute nel testo unico sull'istruzione (artt. 276-281) in tema di sperimentazione metodologico-didattica e organizzativo-strutturale: Cessano di trovare applicazione in quanto le istituzioni scolastiche godono di una ampia libertà organizzativa e di possibilità di scelte didattiche sufficientemente discrezionali. Vengono prorogate. Vengono modificate in quanto le istituzioni scolastiche godono di una ampia libertà organizzativa e di possibilità di scelte didattiche sufficientemente discrezionali. Vengono confermate.

01. L'Istruzione Tecnica è divisa in due settori: Giuridico e tessile. Industriale e logistico. Economico e tecnologico. Agricolo e tecnico.

01. L'offerta formativa integrativa degli Istituti Professionali statali prevede che gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali possano contemporaneamente conseguire anche il titolo di qualifica professionale: Al termine del terzo anno. Al termine del secondo anno. Al termine primo anno. Al termine del quarto anno.

02. L'offerta formativa complementare prevede che negli istituti professionali statali: Siano attivati percorsi liceali. Siano attivati corsi di recupero. Siano attivati percorsi direttamente finalizzati al rilascio delle qualifiche triennali e dei diplomi professionali quadriennali, come avviene nei Centri di Formazione Professionale. Siano attivati percorsi universitari.

01. Il Sistema Nazionale di Valutazione è costituito da: Contingente Ispettivo. INVALSI, INDIRE. INVALSI, INDIRE e Contingente Ispettivo. INDIRE e contingente ispettivo.

01. l'INVALSI sosterrà i processi di autovalutazione delle scuole: fornendo strumenti di comparazione dei dati. fornendo formazione specifica. fornendo strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti. fornendo metodologie e supporti didattici.

01. Il Rapporto di autovalutazione: esprime la capacità della scuola di negoziare la situazione generale della scuola con le OO.SS. esprime la capacità della scuola di rappresentarsi e compararsi. esprime la capacità della scuola di relazionarsi con tutte le componenti scolastiche. esprime la capacità della scuola di compiere un'autentica autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità, alla luce di dati comparabili. Inoltre, consente di porre in relazione esiti di apprendimento con i processi organizzativi-didattici all'interno del contesto socio-culturale, di individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento.

01. l'organico dell'autonomia è: funzionale alle indicazioni dell'USR. funzionale alle indicazioni dell'UST. funzionale alle indicazioni del MIUR. funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell'offerta formativa.

01. Il piano indica altresì: il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali. il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, che è il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e Formazione. il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, che è il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e Formazione. il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, che è il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e Formazione.

02. Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. il fabbisogno dei posti comuni escluso il sostegno, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) i posti comunicati dal MIUR. il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.

03. Il piano triennale dell'offerta formativa va predisposto: entro il mese di novembre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento,. entro il mese di dicembre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento,. entro il mese di agosto dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento,. entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento,.

01. La Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado è dell'importo di: 500 euro. 350 euro. 1500 euro. 1000 euro.

02. La Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado può essere utilizzata: solo per l'acquisto di libri. solo per strumentazione elettronica. per qualsiasi acquisto. per l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale, per l'acquisto di hardware e software.

01. Il ruolo del personale ispettivo: è territoriale. è interregionale. è regionale. è unico per tutto il territorio nazionale.

01. L'Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione: è un ente di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, contabile, patrimoniale, regolamentare e finanziaria. è un ente di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico. è un ente di ricerca senza personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, contabile, patrimoniale, regolamentare e finanziaria. è un ente strumentale del MIUR.

01. L'INDIRE ha il compito: di curare la formazione sulla sicurezza del personale della scuola, in stretto raccordo con i processi di innovazione tecnologica, attraverso attività di accompagnamento e riqualificazione professionale sia in presenza che in modalità e-learning. di curare la formazione in servizio del personale della scuola, in stretto raccordo con i processi di innovazione tecnologica, attraverso attività di accompagnamento e riqualificazione professionale sia in presenza che in modalità e-learning. di curare la formazione dei Dirigenti Scolastici, in stretto raccordo con i processi di innovazione tecnologica, attraverso attività di accompagnamento e riqualificazione professionale sia in presenza che in modalità e-learning. di curare l'organizzazione amministrativa personale della scuola, in stretto raccordo con i processi di innovazione tecnologica, attraverso attività di accompagnamento e riqualificazione professionale sia in presenza che in modalità e-learning.

01. La sicurezza rientra nei curricoli scolastici delle scuole di ogni ordine e grado: all'interno dell'insegnamento di Storia. all'interno dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione. all'interno dell'insegnamento di Italiano. all'interno dell'insegnamento di Matematica.

02. I dirigenti scolastici, nell'ambito della sicurezza nelle scuole, sono: responsabili per la sicurezza. datori di lavoro. responsabili delle procedure. responsabili dei lavori di manutenzione.

01. Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed educative: restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione (ai sensi dell'art. 3 della L.n. 23/96, i Comuni per l'intera fascia secondaria superiore e le Province per le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Restano a carico della Regione. restano a carico dello Stato. restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione (ai sensi dell'art. 3 della L.n. 23/96, i Comuni per le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado e le Province per l'intera fascia secondaria superiore).

01. la competenza per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari al personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario è: La competenza è dell'Ufficio procedimenti disciplinari dell'USR. La competenza è del dirigente Scolastico. La competenza è del dirigente Scolastico, tranne che per il licenziamento, di competenza del MIUR. La competenza è del dirigente Scolastico, tranne che per il licenziamento, di competenza dell'Ufficio procedimenti disciplinari dell'USR.

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