LETTERATURA LATINA (1di5)
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Title of test: LETTERATURA LATINA (1di5) Description: Capitoli 1-6 Creation Date: 2025/04/07 Category: Others Number of questions: 60
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Content:
Lo studio della storia della lingua latina concerne: soltanto la lingua scritta
soltanto la lingua parlata
sia la lingua scritta che la lingua parlata
soltanto le manifestazioni epigrafiche di una lingua
. Tra i documenti di prima mano rientra: un'opera letteraria un'epigrafe una legge romanobarbarica un trattato di medicina . L'approccio diatopico: si applica soltanto alle epigrafi considera le variazioni di una lingua in base alla classe sociale di parlanti e scriventi studia una lingua nel suo sviluppo storico considera le variazioni di una lingua a seconda del luogo . Tra i seguenti, non è un strumento della storia della lingua latina: le edizioni critiche le registrazioni vocali i lessici gli indici . Il memento di sistematizzazione della lingua latina coincide con: l'età arcaica l'età argentea l'età ciceroniana l'età umanistica . Le differenziazioni linguistiche operate da gruppi professionali sono dette: lingue tecniche lingue speciali lingue di professione lingue dotte . Le epigrafi sono raccolte: nel CLIL nel CLEL nel CEL nel CIL . Il materiale scrittorio più usato nell'antichità fu: il legno il bronzo il papiro la pietra. L'approccio diacronico studia una lingua: in una determinata epoca storica nel suo divenire storico nelle sue differenze a seconda degli strati sociali nelle sue differenze a seconda del luogo . Il cristianesimo: sancì una grande trasformazione della lingua latina non comportò alcuna modifica della lingua agì soltanto nel latino dei cristiani assimilò il latino al greco . Un'espressione che definisca l'apofonia può essere: mutamento di consonante mutamento di una vocale in consonante mutamento di una lingua per influssi dialettali alternanza vocalica . Esempio del latino di Roma è: la cista Ficoroni la fibula Praenestina il cippo del Foro Romano l'iscrizione di Faleri . Il latino e l'italico: sono la stessa lingua sono due realtà linguistiche contrapposte sono la medesima realtà linguistica sono in continuo scambio reciproco . Le Dodici Tavole: le conosciamo grazie alle citazione degli autori classici le conosciamo per via diretta ci sono pervenute nella loro versione integrale furono redatte nell'età di Cesare . Tra i dialetti latini rientra: l'etrusco l'osco-umbro il messapico il greco . Riusciamo a ricostruire l'indoeuropeo: mediante documenti scritti mediante le citazioni degli autori antichi grazie al metodo comparativo grazie alle epigrafi . I Protolatini penetrarono nella penisola italica: nel II millennio a. C. nel I millennio a. C. nel II millennio d. C. nel VIII millennio a. C. . Il falisco era parlato a: Preneste Roma Civita Castellana Firenze. Tra i dialetti latini e quello di Roma: prevalsero quelli latini prevalse quello di Roma prevalse una lingua ibrida non prevalse nessuno . Dell'indoeuropeo: si può ricostruire tutto mediante il metodo comparativo si possono ricostruire le radici conservatesi nelle lingue che da esso derivano si possono ricostruire solo la morfologia e la sintassi si può ricostruire solo il lessico . La lingua parlata: è fedelmente riprodotta dai testi scritti rimase immutata nel tempo è riprodotta solo nelle commedie ha l'unica base documentaria in alcuni tipi di scritto . Nel linguaggio colloquiale: l'uso dei pronomi è meno vincolato alle regole che nello scritto nomi e verbi non rispettano i modelli flessionali gli anacoluti sono meno frequenti che nello scritto le espressioni negative devono essere sempre rafforzate . Può essere tradotta con "parli troppo" l'espressione: effuttiretis fabulae facessat oganniat . Un aspetto del parlato è: l'accusativo dell'oggetto l'accusativo di relazione l'accusativo esclamativo il genitivo di pertinenza . Nei brani dialogici Terenzio: tenta soluzioni stilistiche ricercate mira a sorprendere l'ascoltatore imita Plauto cerca di avvicinarsi al linguaggio naturale . Terenzio: è più incisivo dal punto di vista stilistico è meno potente di Plauto nel linguaggio è tanto incisivo di Plauto nel linguaggio adopera uno stile aulico rispetto a Plauto . Nella lingua corrente: ai composti furono preferiti i verbi semplici alle forme complesse furono preferite quelle semplici ai verbi semplici furono preferiti i composti si preferì il dativo all'accusativo preposizionale . Si ha un anacoluto: quando un soggetto concorda con più predicati quando il soggetto non concorda col predicato quando il predicato non è espresso quando è presente un predicativo del soggetto . Nella lingua di Plauto: domina il parlato la lingua volgare si presenta nella sua forma genuina colloquiale e stilizzato si intersecano l'artificio e la stilizzazione dominano . Lo scritto e il parlato si differenziano: per il diverso rapporto tra gli interlocutori per la scelta dei vocaboli per gli effetti della comunicazione per le diverse regole sintattiche . Poeta doctus significa: poeta ispirato poeta impetuoso poeta d'amore poeta erudito . La glossa è: un termine raro ed esotico una poesia difficile da capire un termine greco traslitterato in latino un forma di calco semantico . L'esametro è il metro originario della poesia romana è un metro mutuato dai Romani dall'epica greca è il metro del Bellum Poenicum di Nevio fu introdotto da Livio Andronico . Modello linguistico di Lucrezio fu: Virgilio la poesia arcaica in generale Ennio Omero. Tratto arcaico è: l'accusativo singolare in -im dei nomi di terza declinazione con tema in -i- il genitivo singolare femminile di prima declinazione in -as l'uscita della terza persona plurale in -unt la desinenza della seconda persona singolare in -re . Il genitivo in -ai: è un arcaismo fonetico non è un arcaismo, perché si trova in Lucrezio è un arcaismo sintattico è un arcaismo morfologico . Modello di stile di Lucrezio fu: Virgilio Nevio Ennio Epicuro. Il circolo poetico di Catullo fu da Cicerone definito: poetae novi alessandrino ellenistico amoroso. Virgilio: adopera massicciamente gli arcaismi limita l'uso di arcaismi usa uno stile eccessivamente ricercato forma periodi contenuti in molti esametri . Alle sue origini la letteratura latina: fu originale fu letteratura di traduzione nacque senza influssi esterni nacque da quella etrusca . A influire sul primo sviluppo della prosa latina furono: l'immigrazione a Roma di gente proveniente dal contado religione e diritto le teorie di Cicerone la poesia enniana . Concinnitas equivale a: rapidità sintattica simmetria tra i diversi elementi di un periodo espulsione di elementi non puramente romani uso di clausole ritmiche . Esempio di lingua prosaica arcaica fu: Ennio nei suoi Annales Cicerone Catone Uticense Catone Il Censore . Nel I secolo a. C.: la lingua era ancora incerta dal punto di vista grammaticale la lingua fu affinata fu normata ad opera dei grammatici rimase identica a quella dell'età arcaica . Gli elementi rustici in età classica: furono valorizzati furono progressivamente isolati furono ripresi con cautela furono introdotti in poesia . Nel lessico ci si attenne al criterio: della concinnitas della rapidità dell'elegantia della convenienza . Cesare e Cicerone: accordarono preferenza a donec rispetto a dum preferivano soluzioni inattese introdussero parole sorprendenti e inusitate preferirono dum a donec . Per clausola si intende: una determinata alternanza fra sillabe lunghe e brevi alla fine della frase la chiusura di un periodo che deve essere sempre costituita da un verbo la conclusione di un'opera letteraria un articolo di un contratto . Rispetto a Cicerone, Tito Livio: preferì le congiunzioni preferì esplicitare i rapporti logico-sintattici tra le frasi preferì i costrutti participiali rifiutò la concinnitas . La formalizzazione del linguaggio: avviene nella poesia avviene nella religione e nel diritto avviene nel parlato avviene nelle comunicazioni statali . Per semnòtes s'intende: austerità eleganza storiografia esuberanza. Il movimento arcaizzante: nasce all'interno della Seconda Sofistica propugnava un ritorno ad Ennio preferisce le parole nuove a quelle vecchie trova il suo massimo esponente in Tacito . Plinio il Giovane: preferiva la ricerca di parole rare cercò di conciliare tradizione e innovazione linguistica preferiva decisamente il periodare ciceroniano, senza nessuna concessione al nuovo gusto propende per lo stile solenne di Tacito . Lo stile di Lucano si caratterizza: per la ricerca della chiarezza per i toni solenni per una forte espressività per la concinnitas . Per Seneca l'evoluzione stilistica: è legata al mutamento del gusto è dettata da fattori esterni alla letteratura rappresenta un rifiuto anche ideologico di Cicerone è legata all'inquietudine del periodo storico . Lo stile di Tacito nelle opere storiografiche: presenta un'impronta ciceroniana rifiuta la concinnitas si caratterizza per la ricerca della limpidezza rispetta accuratamente i canoni del classicismo augusteo . Apuleio: è un esponente del classicismo augusteo è un esponente della Seconda sofistica è un esponente della reazione antisenecana adotta uno stile piano e terso . Lo stile di Apuleio: abbonda di figure retoriche rifiuta l'uso eccessivo della retorica è molto semplice e lineare si compone di frasi spezzate . Tra i massimi esponenti del movimento arcaizzante fu: Nevio Ennio Frontone Tacito. Ad essere adottate come testo di scuola furono: le opere di Sallustio le opere di Virgilio le opere di Lucano le opere di Ennio . |
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