Lez. 14
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() Lez. 14 Description: daypo vdg |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
I bambini esposti a violenza domestica corrono il rischio di divenire oggetti diretti della violenza nel. 20%. 40%. 50%. 70%. Il disturbo post-traumatico complesso è stato teorizzato per. rilevare e diagnosticare con appropriatezza gli effetti derivanti dalla esposizione a eventi traumatici multipli e cronici. rilevare e diagnosticare con appropriatezza gli effetti derivanti dalla esposizione a eventi traumatici singoli che implicano lesioni fisiche particolarmente gravi. rilevare e diagnosticare con appropriatezza gli effetti derivanti dalla esposizione a eventi traumatici bellici che poi sono stati rivisti nelle vittime di violenza. rilevare e diagnosticare con appropriatezza gli effetti derivanti dalla esposizione a eventi traumatici che implicano minaccia all'integrità fisica. Nel disturbo post-traumatico complesso quante aree dello sviluppo vengono considetate?. 3. 4. 5. 7. Nel disturbo post-traumatico complesso quali aree dello sviluppo vengono considetate?. funzioni cognitive ed immagini di sé. tutte le opzioni sono corrette. sviluppo neurobiologico e dissociazione. attaccamento, regolazione delle emozioni, del comportamento e degli impulsi. Tra le conseguenze della violenza assistita sui bambini troviamo: tutte le opzioni sono corrette. condotte aggressive. PTSD. trasmissione di valori distorti. Nelle situazioni di violenza assistita quali sono i principali fattori di rischio?. coinvolgimento diretto. tutte le opzioni sono corrette. competenze genitoriali deteriorate. esperienze traumatiche precedenti. Nelle situazioni di violenza assistita quali sono i principali fattori di protezione?. supporto emotivo da parte della madre. tutte le opzioni sono corrette. supporto emotivo da parte di un adulto della rete allagrgata della famiglia. supporto emotivo da parte di un insegnante. Chi assume il ruolo di coordinamento della Rete di intervento, in caso di violenza domestica?. Trubunale. Forze di Polizia. Centro Antiviolenza o Servizio Sociale. Asl e Ospedali. Quali sono le situazioni comprese nella tassonomia di violenza assistita?. acolto fortuito. violenza perinatale. testimone oculare. tutte le opzioni sono corrette. Ghezzi (2017) parla di: violenza aggressiva e punitiva. violenza reattiva e proattiva. violenza intenzionale. violenza antisociale. La tassonomia della violenza assistita quante categorie comprende?. 6. 10. 8. 4. Holtzworth-Munroe e Stuart (1994) quante tipologie di uomini maltrattanti hanno individuato?. 5. 3. 2. 4. I Maltrattanti Borderline-Disforici (BD): agiscono violenza a seguito di una combinazione tra stress di varia natura (personale o coniugale). agiscono violenza all'interno delle loro modalità aggressive e dei loro comportamenti antisociali. provengono da un background familiare caratterizzato da abusi ed esperienze di rifiuto da parte dei genitori. tutte le opzioni sono corrette. Isabella Betsos distingue alcune tipologie quali?. psicopatici antisociali e borderline. nessuna delle precedenti. narcisiti, borderline e paranoidi. narcisiti, antisociali e dipendenti. La teoria della disperazione appresa è stata proposta da: Fonagy. Ghezzi. Walker. Baldry. Come sono le relazioni dei soggetti con disturbo borderline di personalità?. guidati dall'invidia. sospettosità e diffidenza. intense, tumultuose e caotiche. fredde e distaccate. La violenza aggressiva è: basata sul controllo e plagio. particolarmente coercitiva. reciproca. connotata da sole azioni fisiche. Quanti sono gli obiettivi di intervento delle linee Guida per la protezione dei bambini orfani speciali?. 4. 6. 5. 3. Nella violenza punitiva : non esiste. prevede violenza fisica e psicologica da parte di entrambi. la relazione è complementare in modo rigido. la relazione è simmetrica. Chi parla di narcisista perverso?. Filippini. Baldry et al. Fonagy. Ghezzi. Il narcisista perverso affascina l'altro?. solo in alcuni casi. no. solo se in presenza di intelligenza brillante. si. Il narcisista perverso presenta una forma di dipendenza patologica?. si. no. solo in caso in cui la vittima sia particolarmente brillante e affascinante. solo in caso di personalità dipendente. Perché le donne subiscono?. perché sono incastrate in un legame relazionale perverso. perché sono donne sole e precedentemente abbandonate. perché colludono. perché sono dipendenti. chi per primo ha parlato di ciclo della violenza?. Baldry. Filippini. Fonagy. Walker. Quali sono gli obiettivi di intervento delle linee Guida per la protezione dei bambini orfani speciali?. sviluppare un apposito sito web. ridurre il più possibile l'impatto traumatico del femminicidio sui minori. tutte le opzioni sono corrette. preparare raccomandazioni a livello Europeo. Quali tra queste sono caratteristiche «tipiche» degli uomini maltrattanti?. nessuna delle precedenti. distorsioni cognitive e dipendenza inappropriata. tutte le opzioni sono corrette. personalità antisociale e bassa assertività. Quale è la seconda fase del ciclo della violenza?. accumulo della tensione. esplosione della aggressività. riappacificazione. idillio. Il disturbo PTSD nel DSM-5 comprende anche: dissociazione. rabbia. appiattimento affettivo. tutte le opzioni sono corrette. Chi è la vittima di violenza assistita?. tutte le opzioni sono corrette. il minore che assiste agli episodi di violenza. il minore che assiste agli episodi di violenza domestica e/o che percepisce quanto sta accadendo. qualsiasi persona che assiste agli episodi di violenza. I padri maltrattanti: nessuna opzione è corretta. desderano trasmettere ai sono molto affettuosi e attenti ai figli. considerando la donna incapace si occupano della gestione dei figli. hanno al centro loro stessi ed i figli. Le donne maltrattate. sono molto preoccupate e attente al benessere dei figli. vedono compromesse anche le loro competenze genitoriali. grazie alla loro aumentata sensibilità riescono a leggere maggiormente lo stato della mente dei figli. considerano i figli solo in termini positivi di conforto e possibile aiuto. La vittimizzazione traumatica comporta: rischio di future vittimizzazioni o di vittimizzare gli altri. alterazioni nella regolazione emotiva e degli impulsi. tutte le opzioni sono corrette. una alterazione di schemi cognitivi relativi alla vittima e al mondo. Il disturbo PTSD si manifesta generalmente. entro 4 mesi dall'episodio traumatico. entro 3 mesi dall'episodio traumatico. entro 6 mesi dall'episodio traumatico. entro 8 mesi dall'episodio traumatico. |