Lez. 20-23
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Title of test:![]() Lez. 20-23 Description: daypo psicometria |



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La deviazione standard o scarto quadratico medio è: La media aritmetica dei valori assoluti degli scarti dei dati dalla media della distribuzione. Un limite esatto (o reale) superiore. Il rapporto tra la somma di tutte le misure ottenute e il numero delle misure effettuate. La radice quadrata della varianza. Come indice di variabilità, a livello di scala ordinale, possiamo usare: il range. nessuna delle precedenti. la deviazione standard. la varianza. L'indice di variabilità più usato con variabili qualitative è: tutte le precedenti. la moda. la deviazione standard. nessuna delle precedenti. La deviazione standard indica: di quanto, mediamente, i dati si discostano dalla mediana. di quanto, mediamente, i dati si discostano dalla media. di quanto, mediamente, i dati si discostano dalla varianza. di quanto, mediamente, i dati si discostano dalla moda. La deviazione standard o scarto quadratico medio rappresenta: la variabilità assoluta. la variabilità relativa. la variabilità modulare. la variabilità modulabile. Lo scostamento semplice medio: è la variazione aritmetica dei valori assoluti degli scarti delle x da un valore medio. è la media aritmetica dei valori assoluti degli scarti delle x da un valore medio. è la moda dei valori assoluti degli scarti delle x da un valore medio. è la mediana dei valori assoluti degli scarti delle x da un valore medio. Lo scostamento semplice medio può essere calcolato usando: media aritmetica e deviazione standard. moda o mediana. media aritmetica o moda. media aritmetica o mediana. La differenza media può essere: nessuna delle alternative. con ripetizione. entrambe le alternative. semplice. La differenza media permette: di calcolare la media delle differenze in valore assoluto fra tutte le possibili coppie di valori. di calcolare la media dei prodotti in valore assoluto fra tutte le possibili coppie di valori. di calcolare la deviazione standard delle differenze in valore assoluto fra tutte le possibili coppie di valori. di calcolare la somma dei prodotti in valore assoluto fra tutte le possibili coppie di valori. Lo studio della concentrazione e utile per: calcolare la media dei prodotti in valore assoluto fra tutte le possibili coppie di valori. prendere decisioni rispetto alla relazione causale tra le variabili. calcolare la deviazione standard delle differenze in valore assoluto fra tutte le possibili coppie di valori. vedere se il fenomeno è equamente distribuito fra tutte le unità statistiche. La concentrazione si calcola usando: la deviazione standard. il metodo grafico di Lorenz. la probabilità congiunta. l'anova. Basandosi sulla probabilità è possibile: generalizzare i risultati ottenuti dal campione alla popolazione. generalizzare i risultati ottenuti dalla popolazione al campione. generalizzare i risultati ottenuti dal laboratorio alla vita reale. modificare i risultati ottenuti per adeguarli alla popolazione. Per la concezione classica della probabilità possono esistere degli eventi: nessuna delle due alternative. totalmente certi. entrambe le alternative proposte. totalmente improbabili. La concezione logicistica di probabilità: considera la probabilità di un evento una relazione logica fra l'evento stesso ed un insieme di conoscenze di cui si dispone. viene denominata anche concezione classica. valuta la probabilità di un evento in base al grado di fiducia che un individuo attribuisce, secondo le sue informazioni, al veri?carsi di un evento. parte da due concetti primitivi (evento e probabilità) e da alcuni assiomi. Per la concezione classica della probabilità questa può assumere valori che vanno da: -1 e 0. 0 e 1. -1 e 1. 0 e 100. Per la concezione classica della probabilità questa: è il rapporto fra il numero dei casi osservati ed il numero n dei casi impossibili. è il rapporto fra il numero m dei casi favorevoli (al verificarsi di E) ed il numero n dei casi possibili. è il rapporto fra il numero totale dei casi ed il numero n dei casi osservati. è il rapporto fra il numero m dei casi sfavorevoli (al verificarsi di E) ed il numero n dei casi impossibili. La concezione assiomatica di probabilità: valuta la probabilità di un evento in base al grado di fiducia che un individuo attribuisce, secondo le sue informazioni, al veri?carsi di un evento. considera la probabilità di un evento è una relazione logica fra l'evento stesso ed un insieme di conoscenze di cui si dispone. parte da due concetti primitivi (evento e probabilità) e da alcuni assiomi. viene denominata anche concezione classica. La concezione soggettiva di probabilità: viene denominata anche concezione classica. parte da due concetti primitivi (evento e probabilità) e da alcuni assiomi. è il rapporto fra il numero m dei casi favorevoli (al verificarsi di E) ed il numero n dei casi possibili. valuta la probabilità di un evento in base al grado di fiducia che un individuo attribuisce, secondo le sue informazioni, al verificarsi di un evento. La concezione frequentista della probabilità si basa: su entrambe le alternative proposte. sull'esperimento. sull'osservazione di prove ripetute del fenomeno. sull'esperimento. Il calcolo delle probabilità è: uno strumento irrazionale che permette di prendere decisioni in condizioni di incertezza. uno strumento razionale che permette di prendere decisioni in condizioni di incertezza. uno strumento irrazionale che permette di prendere decisioni in condizioni di certezza. uno strumento razionale che permette di prendere decisioni in condizioni di certezza. |




