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[LIN-GEN] LINGUISTICA GENERALE 02 DI 13

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[LIN-GEN] LINGUISTICA GENERALE 02 DI 13

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[LIN-GEN] LINGUISTICA GENERALE

Creation Date: 2023/07/20

Category: Others

Number of questions: 50

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La punteggiatura è: Una serie di norme rigidissime e infallibili sul corretto utilizzo dei segni di interpunzione. Un sistema di segni convenzionali volto a dare allo scritto la corretta intonazione. Un insieme di segni di interpunzione regolato da norme esatte. Un insieme di segni grafici e interpuntivi che serve a regolare lo scritto senza affinità con il parlato.

L'intonazione: Si può avere nello scritto grazie alle virgole. Viene data allo scritto solo dai segni grafici. Si può avere solo nella lingua parlata. Viene data allo scritto dalla punteggiatura.

La punteggiatura : Non ha regole fisse. Segue le regole dettate dalla poesia. Ha regole rigide. Segue le regole dettate dalla prosa letteraria.

Prima delle congiunzioni avversative: La virgola non si usa mai. La virgola si deve usare per forza ogni volta. Si può usare la virgola. La virgola si usa solo se la congiunzione non è avversativa ma coordinante.

Tra soggetto e verbo: La virgola non si usa. La virgola si deve usare per forza. Si usa la virgola. La virgola si usa solo se il soggetto è un nome comune.

Per introdurre un discorso diretto si usa: Le virgolette alte. Il punto fermo. I due punti. Le virgolette basse.

Il punto e virgola: Si può usare al posto del punto fermo. Si può usare al posto della virgola. Indica una sospensione più forte della virgola ma meno del punto fermo. Indica una sospensione più forte del punto fermo ma meno della virgola.

La parte omessa di una citazione si indica: Tra parentesi quadre. Tra due trattini. Tra due asterischi. Tra virgolette alte.

I titoli di giornale si segnalano attraverso: I trattini. Le virgolette alte. Gli asterischi. Le parentesi tonde.

La barretta: Indica alternanza tra due parole. Indica separazione tra due parole. Indica una sospensione tra due parole. Indica una citazione letteraria.

L'uso delle maiuscole è: Una convenzione di scrittura. Un obbligo morfologico insito nelle parole. Obbligatorio dopo il punto e virgola. Obbligatorio per i nomi comuni femminili.

L'uso delle maiuscole : Segue regole fisse. Non segue alcuna regola. Segue rigidi schemi grafici. Segue delle norme convenzionali, non fisse.

Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Rivoluzione francese. Rivoluzione Francese. rivoluzione Francese. rivoluzione francese.

Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Monte Everest. monte Everest. monte everest. Monte everest.

Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: il Fiume Giallo. il fiume Giallo. il fiume giallo. Il Fiume giallo.

Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Porta genova. porta Genova. Porta Genova. porta genova.

Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Orsa Maggiore. orsa Maggiore. orsa maggiore. Orsa maggiore.

Per le sigle: Si usano solo ed esclusivamente le maiuscole. Si usano solo ed esclusivamente le minuscole. Si può utilizzare sempre la maiuscola alla prima lettera. Si può utilizzare la maiuscola solo alla prima lettera se la sigla è famosa.

Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Lorenzo il Magnifico. Lorenzo Il Magnifico. Lorenzo il magnifico. lorenzo il Magnifico.

Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Papa Francesco. Papa francesco. papa Francesco. papa francesco.

Finire, smettere, terminare sono: Verbi difettivi. Verbi irregolari. Verbi aspettuali. Verbi indefiniti.

Radice e desinenza indicano: La struttura del verbo. La modalità del verbo. La definizione del verbo. L'essenza del verbo.

Le persone del verbo sono: 3. 2. 6. 7.

I modi indefiniti sono: 3. 2. 4. 5.

Il condizionale ha il tempo: Futuro. Passato. Trapassato. Imperfetto.

I verbi deboli: Sono atoni. Sono accentati alla radice. Sono accentati alla desinenza. Sono accentati indifferentemente alla radice o alla desinenza.

La coniugazione è irregolare: Quando cambia la forma del verbo. Quando cambia solo la radice del verbo. Quando non cambia né la radice né la desinenza del verbo. Quando cambia solo la desinenza del verbo.

Potere, volere e dovere sono verbi: Servili. Irregolari. Sovrabbondanti. Fraseologici.

Delinquere, Indulgere, Ostare sono verbi: Fraseologici. Irregolari. Sovrabbondanti. Difettivi.

Essere e Avere sono verbi: Ausiliari. Difettivi. Sovrabbondanti. Frasali.

Nei tempi composti della forma riflessiva: Si usa avere. Non si usano gli ausiliari. Si usa essere. Non si usa essere.

Il verbo essere: Si può sostituire solo con Stare. Si può sostituire solo con Avere. Non si può sostituire in alcun caso. Si può sostituire con verbi che hanno la stessa funzione.

Egli sarebbe stato è: Condizionale passato. Condizionale trapassato. Indicativo trapassato remoto. Indicativo trapassato prossimo.

Noi fossimo stati è: Condizionale imperfetto. Condizionale passato. Congiuntivo passato. Congiuntivo trapassato.

Voi eravate stati è: Indicativo trapassato prossimo. Indicativo futuro anteriore. Indicativo trapassato remoto. Congiuntivo trapassato.

Essi saranno stati è: Indicativo futuro semplice. Indicativo futuro anteriore. Indicativo trapassato remoto. Congiuntivo trapassato.

Sii, imperativo presente è: Una forma arcaica di congiuntivo. Una forma arcaica di condizionale. Una forma inventata nel Quattrocento per sopperire al vuoto. Una forma inutilizzata.

Ente: Si usa solo al posto di Essente. Si usa solo in ambito letterario e giuridico. Si usa come sostantivo. Non si usa.

Suto: Viene sostituito da Stato per il participio. Non esiste. Si usa in linguaggio giuridico. Riguarda l'imperativo presente del verbo essere.

Essere e Avere sono verbi: Ausiliari. Difettivi. Sovrabbondanti. Frasali.

Nei tempi composti dei verbi transitivi attivi: Si usa essere. Si usa avere. Si usa quasi sempre essere. Non si usano gli ausiliari.

Essere e Avere si usano: Per la formazione dei tempi semplici. Per la formazione dei modi indefiniti. Solo nella forma passiva dei verbi transitivi. Per la formazione dei tempi composti.

Tu avevi avuto è: Congiuntivo passato. Indicativo trapassato prossimo. Indicativo imperfetto. Condizionale passato.

Egli abbia avuto è: Imperativo passato. Indicativo trapassato prossimo. Condizionale passato. Congiuntivo passato.

Essi avessero avuto è: Congiuntivo trapassato. Indicativo trapassato prossimo. Condizionale passato. Congiuntivo passato.

Noi avremmo avuto è: Imperativo passato. Indicativo trapassato prossimo. Condizionale passato. Congiuntivo passato.

Abbi è: Una forma arcaica di congiuntivo. Il gerundio presente. Una forma arcaica di condizionale. Un congiuntivo passato.

Abbiente si usa: Sia in funzione verbale che aggettivale. Come un gerundio. Solo in funzione di aggettivo o sostantivo. Solo in funzione verbale.

Avente si usa: Regolarmente nell'italiano standard scritto e parlato. Mai in italiano. In forma arcaica. Nel linguaggio giuridico.

Arrossare e Arrossire sono verbi: Sovrabbondanti. Irregolari. Difettivi. Fraseologici.

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