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[LIN-GEN] LINGUISTICA GENERALE 10 DI 13

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[LIN-GEN] LINGUISTICA GENERALE 10 DI 13

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[LIN-GEN] LINGUISTICA GENERALE

Creation Date: 2023/07/24

Category: Others

Number of questions: 50

Rating:(2)
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La nasale velare ŋ : in italiano è un fonema. in italiano è una variante combinatoria, in inglese un fonema. in italiano è un fonema, in inglese una variante combinatoria. non è mai un fonema nelle lingue indoeuropee.

Il colpo di glottide viene identificato dal simbolo: Ɂ. ʖ. ʊ. Ɵ.

Il simbolo (Ɂ) : non ha valore fonico. non ha valore fonetico. ha valore fonetico. non ha valore fonematico.

Le vocali tese e rilassate sono tipiche della fonologia: italiana. inglese. generale. indoeuropea.

Le lingue differiscono fra loro: solo per le regole fonologiche. per i fonemi ma non per gli allofoni. per allofoni, fonemi e regole fonologiche. per allofoni ma non per fonemi.

Le regole fonologiche: sono sempre diverse da lingua a lingua. sono sempre uguali in tutte le lingue. possono differire tra le lingue e esistere o meno a seconda della lingua di riferimento. possono differire solo tra lingue appartenenti a famiglie linguistiche diverse.

Le vocali nasali sono tipiche della lingua: inglese. italiana. francese. tutte quelle del ceppo indoeuropeo.

Nell'antichità si occuparono di studi fonologici i linguisti: cinesi. europei. americani. indiani.

La fonologia viene studiata in Occidente: da metà Settecento. da metà Ottocento. dal primo Novecento. fin dal Medioevo.

L'IPA nasce: nel 1982. nel 1880. nel 1888. nel 1789.

Le unità del linguaggio umano istintivamente presenti alla consapevolezza dei parlanti, sono: parole. frasi. radici. foni.

Ex-amico è una parola: complessa, composta, prefissata. semplice. complessa, derivata, prefissata. complessa, derivata, suffissata.

Amichetto è una parola: complessa, composta, prefissata. semplice. complessa, derivata, prefissata. complessa, derivata, suffissata.

Il lemma è: la radice. la desinenza. la forma di citazione. la forma fonologica.

Le interiezioni sono parti del discorso. invariabili. variabili. miste. declinate.

Le categorie lessicali sono: le preposizioni semplici e articolate. le parti del discorso. i lemmi del dizionario. le forme declinate.

I pronomi appartengono alle classi di parole: aperte. chiuse. medie. declinate.

Gli avverbi appartengono alle classi di parole: aperte. chiuse. medie. declinate.

La sottocategoria [+numerabile] si può attribuire al nome: sangue. libro. acqua. zolfo.

La sottocategoria [+transitivo] si può attribuire al verbo: dormire. sognare. cadere. lavare.

Un morfema è: un significato. un significante. un segno linguistico. un atto della lingua italiana.

Le forme grammaticali dei morfemi: dipendono parzialmente dal contesto. non dipendono dal contesto. dipendono totalmente dal contesto. non dipendono dal contesto., salvo rari casi.

I suffissi in italiano sono: fonemi legati B. morfemi liberi. morfemi legati. fonemi liberi.

Le parole in italiano sono: fonemi legati. morfemi liberi. morfemi legati. fonemi liberi.

Le parole composte da due morfemi si chiamano: bimorfemiche. polimorfe. dimorfemiche. bimorfe.

Le parole composte da un solo morfema si chiamano: bimorfemiche. monomnorfe. monomorfiche. monomorfemiche.

I verbi regolari in italiano, di norma sono: bimorfemici. trimorfemici. monomorfemici. monomorfici.

Il morfema è un'unità: concreta. astratta, il suo equivalente concreto è il Fonema. astratta, il cui equivalente concreto è l'Allomorfo. concreta, il cui equivalente astratto è l'Allomorfo.

Di norma un morfema: È rappresentato da due allomorfi. È rappresentato da un solo allomorfo. non viene rappresentato da allomorfi in astratto. viene rappresentato da allomorfi in serie di tre.

Si definisce distribuzione complementare degli allomorfi: quando appartengono a due diversi morfemi. quando ognuno appare in un contesto specifico in cui gli altri non possono comparire. quando il morfema di riferimento è Trimorfemico. quando appartengono allo stesso morfema e compaiono nello stesso contesto.

In morfologia, l'insieme di tre processi di modifica differenti è la: derivazione. flessione. composizione. morfizzazione.

In morfologia l'aggiunta di una forma legata ad una forma libera è la: derivazione. flessione. composizione. morfizzazione.

Quando l'affisso è a destra di una parola, il processo di derivazione è detto. infissazione. flessione. suffissazione. prefissazione.

In italiano non esiste il processo di: infissazione. flessione. suffissazione. prefissazione.

Capotreno è una parola che ha subito morfologicamente un processo di: infissazione. flessione. composizione. prefissazione.

La formazione di una parola nuova da due parola già esistenti è detta in morfologia. composizione. flessione. suffissazione. morfizzazione.

Dolceamaro, a livello morfologico è un processo di: composizione. flessione. suffissazione. prefissazione.

L'aggiunta di informazioni su genere, numero, ecc ad una parola base in morfologia è detta: composizione. flessione. suffissazione. morfizzazione.

Il cambio di genere bello/bella, in morfologia è detto: composizione. flessione. suffissazione. prefissazione.

Il cambio di diatesi in morfologia è detto: composizione. flessione. suffissazione. prefissazione.

Le parole formate tramite regole morfologiche si definiscono: Semplici. Minime. Complesse. Analitiche.

Le parole non derivate e non composte si definiscono: Semplici. Minime. Complesse. Analitiche.

Le parole composte più volte sono: Semplici. Minime. Complesse. Analitiche.

Quale delle seguenti è una parola semplice: Inevitabile. Ognora. Ogni. Antipatia.

Il prefisso "auto", in italiano, può stare: Solo davanti ai nomi. Davanti a nomi e aggettivi ma non verbi. Davanti a verbi e nomi ma non aggettivi. Davanti a nomi, verbi e aggettivi.

Il prefisso "sub", in italiano, può stare: Solo davanti ai nomi. Davanti a nomi e aggettivi ma non verbi. Davanti a verbi e nomi ma non aggettivi. Davanti a nomi, verbi e aggettivi.

I nomi risultato: Sono astratti. Non possono essere nomi d'azione. Sono nomi d'azione. Sono nomi concreti.

I suffissi come - ino e - accio sono detti: Valutativi. Astrattivi. Deverbali. Agentivi.

La parte fissa di una parola suffissata è: Variabile. Il nome di base. Il significato. Il prefisso.

La semantica composizionale indica che: Il significato di una parola semplice si deduce dal contesto. Il significato non si può dedurre dalla parola. Il significato di una parola complessa si può dedurre dagli elementi che la compongono. Il significato di una parola complessa non si può dedurre dagli elementi che la compongono.

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