[LIN-LET-LAT] (8di9) LM-39 LINGUA E LETTERATURA LATINA
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Virgilio fu influenzato dalla: filosofia storica. filosofia platonica. filosofia neopitagorica. filosofia epicurea. Le Bucoliche furono composte durante: la guerra civile tra Cesare e Pompeo. il principato di Augusto. gli scontri tra Antonio e Ottaviano. dopo la morte di Augusto. L'avvento di una nuova 'eta dell'oro', annunciata dalla nascita di un puer, e nella Ecloga: I. II. III. IV. Il modello dell'Ecloga X e: l'Idillio I di Teocrito. la Teogonia di Esiodo. l'Iliade di Omero. il De re rustica di Varrone. Nel secondo libro delle Georgiche c'e l'invocatio a: Bacco. Mecenate. Augusto. Asinio Pollione. Il modello delle Georgiche e: Esiodo. Varrone. Catone il Censore. Ennio. La storia d'amore di Enea e Didone e raccontata nel libro: I. IV. VI. X. Non e un punto di contatto tra l'Eneide e i poemi omerici: la descrizione delle armi dell'eroe. il lamento per la morte di un individuo in guerra. il racconto delle vicende passate durante il banchetto. la pietas dell'eroe protagonista. Probabilmente, a suggerire a Virgilio l'uso di aliquid antiquitatis fu: Catone il Censore. Omero. Ennio. Livio Andronico. Il Centone nuziale e opera di: Ausonio. Servio. Macrobio. Calpurnio Siculo. Tibullo fu all'interno del circolo di: Messalla. Scipione. Mecenate. Ligdamo. Nel primo libro del Corpus Tibullianum, le elegie 5-6 sono dedicate a: Nemesi. Messalla. Marato. Delia. Gli altri elegiaci usano nequitia per indicare: "il tradimento". "l'invidia". "il non valere nulla". "la rabbia". A definire tersus atque elegans lo stile di Tibullo fu: Properzio. Orazio. Quintiliano. Ovidio. La lirica Tibullus fu composta da: D'Annunzio. Goethe. Aulo Giano Parrasio. Eduard Morike. Il primo libro delle Elegie, dal titolo Monobiblos, risale al: 29 a.C. 28 a.C. 28-25 a.C. 25-22 a.C. Non appartiene al linguaggio medico il sostantivo: remedia. ferrum. duritia. ignis. Il discidium con Cinzia chiude il libro: I. II. III. IV. La lingua di Properzio e ricca di: neologismi. volgarismi. arcaismi. grecismi. A imitare i versi di Properzio fu: Passenno Paolo. Plinio il Giovane. Petrarca. Erza Pound. Ovidio colloca all'inizio della tradizione dell'elegia romana: Tibullo. Cornelio Gallo. Properzio. Se stesso. Gli Amori sono una raccolta di: satire. giambi. elegie. epigrammi. Nell'Arte di amare, Ovidio si presenta nelle vesti di: precettore. medico. amante elegiaco. lena. L'Epistola XIIi e scritta da: Fedra a Ippolito. Fillide a Demofoonte. Laodamia a Prostesialo. Elena a Paride. Il modello dell'epistola fittizia ovidiana e: Catullo. Tibullo. Cornelio Gallo. Properzio. Sottesa alle Metamorfosi e la dottrina della metempsicosi di: Epicuro. Pitagora. Platone. Empedocle. Nei Fasti, Ovidio affronta: la poesia d'amore. la poesia satirica. la poesia didascalica. la poesia civile. Nelle Tristezze, Ovidio cita come esempio di donna fedele e dedita al consorte: Penelope. Fedra. Elena. Arianna. L'Ibis e: una raccolta di elegia. un trattato ornitologico. una invettiva. una satira. L'Ovidius moralizatus e un'opera di: Pierre Bersuire. Andrea Cappellano. Boccaccio. Andrea Marino. Tra le prime prove poetiche di Persio, c'e: una palliata. una praetexta. una cothurnata. una togata. Il tema del "conoscere se stessi" e affrontato nella Satira: I. II. III. IV. Non e vero che Persio: mutua la 'censura' sorridente di Orazio. mutua talvolta la forma epistolare oraziana. allude a versi oraziani. evita questioni politiche, al pari di Orazio. Persio si definisce: un poeta semipaganus. un poeta 'vate'. un educatore. l'inventor del genere letterario. Una caratteristica dello stile di Persio e: la inconcinnitas. l'elegantia. la callida iunctura. l'oscurita. Le due raccolte Xenia e Apophoreta furono composte: nell'80 d.C. tra 84 e 85 d.C. nel 95 d.C. tra 95 e 97 d.C. Tra i poeti che si dedicarono a Roma all'epigramma 'amoroso' non c'e: Lutazio Catulo. Porcio Licino. Valerio Edituo. Lucullo. La festa dei Saturnali prevedeva: l'annullamento della distanza tra schiavi e padroni. l'organizzazione di culti per purificare la terra. l'offerta di doni a Giove. l'organizzazione di spettacoli nell'anfiteatro flavio. L'aprosdoketon e: qualcosa che va contro le aspettative. il bisticcio di parole. il termine greco per indicare l'oscenita. la vivacita espressiva. Reminiscenze dell'opera di Marziale si colgono in: Persio. Parini. Ausonio. Leonida di Taranto. |