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lingua e letteratura latina columbus

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lingua e letteratura latina columbus

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Creation Date: 2025/11/06

Category: Others

Number of questions: 51

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Il tema fondamentale del De tranquillitate animi è: l'ozio. la partecipazione del saggio alla vita politica. la malattia. gli studi letterari.

Il participio nella lingua di Seneca: compare solo come grecismo. È spesso usato per la sua capacità sintetica. Non compare qualsi mai, a favore della subordinazione esplicita. Viene utilizzato in costrutti ormai anticlassici.

Per Seneca la virtù: Trova sempre modo di esprimersi, anche in condizioni di assenza di libertà. Ha spazio solo sotto il governo di un principe illuminato. Può esprimersi solo in circostanze politiche favorevoli. Non è un concetto attinente con il saggio.

Nella lingua di Seneca i pronomi e aggettivi riflessivi: non compiano se non rarissimamente. sono indizio di sciatteria stilistica. sono indizio di volgarismi. sono una costante, spesso in gruppo.

Nell’ottica di Seneca la patria del sapiens è: il mondo. Roma. La dimensione di esclusione dal mondo. l'Impero romano.

Per linguaggio dell’interiorità si intende: La perdita di equilibrio e armonia che caratterizza lo stile di Sallustio. La perdita di equilibrio e armonia che caratterizza lo stile di Seneca. Un artificio retorico dell'asianesimo. Un linguaggio in cui il focus del discorso è puntato silla riflessione intima e sull'autoanalisi.

Per Seneca il denaro: E' l'unica fonte di felicità. Non è l'unica fonte di felicità, ma è un elemento importante. Ci protegge contro la sorte avversa. Non garantisce né felicità né serenità.

Sapientes e stulti: sono posti da Seneca sullo stesso piano. I primi sono da Seneca esaltati, i secondi disprezzati. I primi sono da Seneca disprezzati, i secondi esaltati. Sono i due poli della filosofia stoica.

Il divino per Seneca: E' irraggiungibile dall'uomo. E' oltre l'uomo. Non esiste. È dentro l’uomo, l’uomo stesso.

L’elaborazione retorica in Seneca: è del tutto assente. caratterizza solo alcune sezioni dell'opera. E' presente e considerevole, anche se rimane quasi innavertita. Si trasforma in poetismo lirico.

possiamo definire la lingua di Seneca: dinamica. ripiegata in una pacata riflessione intima. statica. sussurata.

Possiamo definire lo stile di Seneca: originale e fantasioso. spezzato e condensato. pacato ed equilibrato. arcaizzante.

Il dialogo filosofico in Seneca: coinvolge più attori che intervengono con i loro diversi punti di vista. è una forma letteraria che non utilizza mai. è la cornice astratta di una trattazione filosofica. presuppone una dinamica dialogica e parenetica.

I protagonisti delle Confessiones sono: Agostino e il suo amico Sereno. solo Agostino. Agostino e Dio. Agostino e Ambrogio.

Le Confessiones sono attraversate: dall'ortodossia di Agostino. dal dubbio di Agostino. dall'orgoglio di Agostino. dall’inquietudine di Agostino.

La struttura delle Confessioni denuncia: una revisione pesante nella seconda parte. Una giustapposizione di corpi indipendenti. un progetto unitario. una non riuscita fusione.

A quale genere letterario appartengono le Confessiones di Agostino?: Filosofia. Autobiografia. Storiografia. Poesia.

Nella lingua di Agostino gli astratti: sono del tutto assenti. sono presenti solo se relativi a termini greci. sono usati frequentemente. sono usati secondo la tradizione classica.

Nelle Confessiones il tema della lode. attraversa tutta l'opera. è marginale. è presente solo nella sezione finale. è l’argomento principale della seconda parte.

Agostino racconta la sua vita: come esempio di virtù. in modo assolutamente sincero. in forma edificante. rinnegando tuaa la prima parte della sua esistenza.

Nella filosofia neoplatonica Agostino non trova: La grazia di Dio. La figura di Gesù. Modelli di santità. La raffinatezza stilistica.

Il libro VIII delle Confessioni narra: la conversione. L'incontro con Ambrogio. la lettura dell'Hortensio. la fanciullezza.

Agostino mira di raggiungere Dio: con tutti i sensi. solo dopo la morte. solo con lo spirito. attraverso le opere buone.

Lo stile di Agostino si caratterizza: per gli ebraismi e le citazioni strutturali. per il classicismi. per i volgarismi. per i grecismi.

Nelle Confessioni trova spazio anche l'esperienza mistica del contatto con Dio. Vero, ma riguarda solo la madre Monica. Vero, riguarda sia Agostino che la madre Monica. nessuna delle risposte è corretta. No: le esperienze deli mistici sono cronologicamente successive.

L’elaborazione e rifinitura stilistica per Agostino: mantengono il valore di requisito primo per un'opera scritta. vengono completamente trascurate dopo la conversione. non sono importanti. fanno parte della sua formazione e impregnano sempre e comunque il suo stile.

Possiamo definire la scrittura di Agostino: fredda e distaccata. moraleggiante e parenetica. mistica e poetica. drammatica ed espressiva.

Il commento della Genesi caratterizza: i primi libri delle Confessioni. non compare nelle Confessioni. gli ultimi libri delle Confessioni. la sezione centrale delle Confessioni.

Il termine confessio in Agostino indica: confessione di lode, di peccato, di fede. Confessione dei propri peccati. racconto autobiografico. Autoanalisi intima e psicologica.

Il libro XIII delle Confessioni: tratta il tema della memoria e del tempo. è interamente dedicato alla lode di Dio. ripercorre la prima infanzia di Agostino. tratta il tema della Trinità.

Le prime testimonianze in lingua latina sono: tramandateci per via indiretta. tutte in versi saturni. tutte in prosa. di natura epigrafica.

Le testimonianze preletterarie latine: Derivano tutte da attestazioni indirette. Sono in lingua greca o etrusca. Derivano tutte da attestazioni dirette. Derivano da attestazioni dirette e indirette.

Quali generi caratterizzano le prime testimonianze in latino: Teatro, epica e lirica. Teatro e prosa giuridica. Poesia, teatro, storia. Oratoria e poesia.

Il termine carmen indica: Una composizione in prosa ritmica, in cui il confine tra prosa e poesia è fluido. Una composizione poetica in esametri. Qualsiasi attestazione del periodo preletteario. Una composizione in prosa.

La satira è: Una forma teatrale. Un trattato in prosa. Una forma di commedia. Una composizione poetica di metro e argomento vario.

Carmen significa campo coltivato: solo nella lingua poetica. solo in latino tardo. vero. falso.

Cosa sono gli Annales?: Elenchi di fatti ritenuti rilevanti disposti cronologicamente narrazioni cronologiche degli eventi principali. Opere poetiche di età repubblicana. Opere storiche di età imperiale. Le più antiche testimonianze epigrafiche latine.

Gli elogi degli Scipioni sono un componimento trasmessoci da Cesare: No, ci sono stati trasmessi da Catone. falso. No, ci sono stati trasmessi da Cicerone. vero.

Qual è il primo componimento latino scritto in esametri?: L'Odusia di Livio Andronico. Il miles gloriosus di Plauto. Gli Annales di Ennio. L'Eneide.

Perché il 240 a.C può essere definito l’anno di nascita della letteratura latina?: Livio Andronico tradusse l'Odissea. Fu rappresentata la prima commedia di Nevio. Fu messa in scena la prima rappresentazione teatrale in lingua latina. Fu costruito il teatro di Marcello.

Plauto scrisse: solo palliate. palliate e togate. solo togate. commedie e tragedie.

Per palliata si intende: Una commedia di ambientazione romana. Una commedia di ambientazione greca. Una tipica veste adoperata dagli attori. Una tragediaa di ambientazione greca.

Quante commedie scrisse Plauto?: 21. 50. 130. 121.

Quale metro si usava prima di Ennio: il trimetro giambico. il Saturnio. L'esametro. Una prosa ritmica.

Il Bellum Poenicum è: Un'opera di storia. Una commedia. Un'opera di storia. Un poema epico.

Scrisse il Bellum Poenicum: Ennio. Nevio. Catone. Livio Andronico.

l modello di Cecilio Stazio è: Omero. Plauto. Terenzio. il commediografo greco Menandro.

La commedia stataria: Caratterizza Plauto. E' tipica degli autori latini tardi. caratterizza Terenzio. Si trova solo nel teatro greco.

La lingua di Terenzio si caratterizza per: Il lirismo e i grecismi. La volgarità e l'eccesso. Una forma misurata che evita ogni eccesso. Le espressioni della lingua bassa e volgare.

Quali caratteri formali contraddistinguono le commedie di Terenzio?: Varietà di toni, originalità, semplicità. Volgarità, grande spazio alle parti liriche, esuberanza. Lo stile piano, raffinatezza, pochi cantica. Varietà di toni, ricercatezza, preziosismo.

Di Terenzio ci resta: Solo le opere ritenute da Varrone autentiche. l’intera produzione. solo una minima parte delle opere. solo le commedie: le tragedie sono perdute.

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