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Lingua e traduzione francese 4 pt.2 Description: Domande paniere da lezione 49 fino alla fine Author: FS Other tests from this author Creation Date: 03/09/2024 Category: Languages Number of questions: 84 |
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Il "secondo stadio" della storia della traduzione è per Georges Steiner ... L'epoca della teoria e della ricerca ermeneutica L'epoca della moderna traduttologia, caratterizzata dallo sviluppo della logica formale, della teoria dell'informazione e della linguistica contrastiva L'epoca delle traduzione come disciplina ormai aperta alle influenze dell'etnolinguistica, dellla sociolinguistica, dell'antropologia L'epoca in cui i problemi sulla traduzione vengono affrontati con taglio prevalentemente empirico, rimanendo allo stato embrionale. Secondo Georges Steiner, eminente teorico della traduzione, in quante fasi sarebbe possibile suddividere un'ideale storia della traduzione stessa? Tre Quattro Due Sei. Secondo Berman, perché è necessario fare "storia della traduzione"? Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata Per poter utilizzare i grandi modelli del passato, applicandoli per come si presentano alla nostra pratica traduttiva Per poter cogliere la natura implicitamente densa, problematica, dell'operazione traduttiva, e per poter meglio situarla nel nostro presente Per poter confrontarci ai grandi del passato in maniera assolutamente critica, distruttiva, prendendo le distanze dalle cattive pratiche che questi hanno rappresentato. "Je n'ai pas cru nécessaire de rendre mot pour mot ; c'est le ton et la valeurs des expressions dans leur ensemble que j'ai gardés" : è un passo, tradotto in francese, di un celebre trattato ciceroniano sulla traduzione. Cosa se ne ricava? Che la traduzione debba esser condotta con una certa libertà, badando più allo "spirito" del testo che non propriamente alla sua lettera Che la traduzione debba esser condotta con attenzione soprattutto alla lettera del testo Che la traduzione debba essere completa riscrittura, libero riadattamento, senza preoccupazioni per il singolo termine o la singola parola Che la lettera del testo debba essere mantenuta quando si tratta di testi "religiosi", ma che invece l'operazione traduttiva debba essere volta al "senso" complessivo in altri ambiti. La traduzione latina dei modelli greci è un esempio di traduzione-adattamento e traduzione addomesticante: si trattava di approssimarsi alle fonti originali, di riutilizzarle, riadattandole però ai gusti del pubblico latino traduzione estraniante: si trattava di mantenere il più possibile inalterati i valori e i requisiti letterali e stilistici provenienti da fonte greca traduzione-interpretazione: era una traduzione pressoché letterale, come nel caso dell'Odusia o dei comici latini, a scopo ermeneutico letteralismo a scopo teologico: come appunto suggerisce già San Girolamo nella sua Epistola a Pammachio. "Pour les réalistes, issus de Platon et saint Augustin, les mots sont des manifestations concrètes des Idées": è questa una frase di Georges Mounin riferita alla celebre diatriba medievale che opponeva realisti e nominalisti. Che conseguenze ebbe una simile idea sulle dottrine e le idee della traduzione? Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata La traduzione viene a proporsi nelle forme di un libero adattamento, che non cerchi di replicare l'inattingibile nesso primo tra parole e cose, ma appunto lo reinventi La traduzione viene a esser considerata come un'operazione "infida", spesso "impossibile" o blasfema - che rompe quel nesso ritenuto neccessario e insostituibile tra forma e senso La traduzione viene a esser considerata come operazione necessaria per cogliere il reale "senso" che si cela dietro alle parole. "Il a plu à votre royale majesté de comander à moy [...] que je translate ce livre devant dir de latin en françoys le plus clerement que je pourray" (Jean Corbechon, XIII secolo). In termini moderni, cosa di dice questa citazione riferibile a una "pratica" e concezione medievale della traduzione? Indica una modalità del tradurre assimilabile a quella che modernamente definiamo traduzione-adattamento: in questo caso, si trattava di rendere fruibile il sapere enciclopedico dei secoli precedenti a un nuovo pubblico, di estrazione aristocratica e borghese Indica una modalità del tradurre che definiremmo "estraniante": si trattava di conservare quanto più possibile inalterato il testo della fonte originale, soprattutto per questioni d'ordine teologico Si tratta di quella che modernamente definiremmo una traduzione endolinguistica o riformulazione Si trattava di produrre quella che definiremmo oggi un "adattamento": sorta di riscrittura completa della fonte originale, con tagli e distorsioni dovute soprattutto al passaggio di "codice". Montaigne, ammiratore di Amyot : quale concezione della traduzione sembra emergere in quest'epoca, a partire dalle pratiche e idee di questi due autori? La traduzione come imitazione - versione volta a restaurare il "letteralismo" dell'opera originale La traduzione come procedura estraniante, volta a far risuonare innanzitutto la radicale "differenza" esistente tra lingua/cultura source e lingua / cultura cible La traduzione come pratica volta soprattutto alla tutela del "senso globale" e del bello stile, secondo un orientamento che anticipa in parte quello delle belles infidèles dei secoli successivi La traduzione come riscrittura ai limiti dell'adattamento, in continuità rispetto alle pratiche medievali. Quale di questi non rientra nei "principi" esposti da Dolet ne La manière de bien traduire d'une langue en autre (1540) : La conoscenza e la comprensione della "materia" autoriale (il senso del testo da tradurre) Il senso del periodo, l'arte del ritmo La necessaria assenza di "creatività" della pratica traduttiva La conoscenza delle lingue di départ e d'arrivée. A quali di questi autori si dovrebbe l'invenzione del termine belle infidèle e a proposito di chi? A Malherbe in riferimento alle traduzioni tacitiane di Nicolas P. d'Ablancourt A Nicolas Perrot d'Ablancourt in riferimento alle sue traduzioni di Luciano e Tacito A Jean Lemaire de Belge, in riferimento alle traduzioni in francese di poesie rinascimentali italiane Gilles Ménage a proposito della traduzione di Luciano eseguita da Perrot d'Ablancourt. Chi è l'autore del seicento Les Règles de la traduction e perché questo trattato è degno di nota? Gaspard de Tende ; è trattato militante, rappresentativo dello spirito del secolo e tutto volto a sostenere la posizione "perrotine" di una tradizione bella ma infedele Denis Diderot ; fa parte delle opere giovanili dell'autore e manfiesta già gli orientamenti che animeranno l'Epoca dei Lumi Pierre Daniel Huet; è trattato che dimostra l'orientamento e le preoccupazioni soprattutto in ambito didattico, e manifesta il desiderio di produrre una traduzione quanto più fedele all'originale Gaspard de Tende ; può considerarsi, nonostante i vizi che gli vengono da un residuo tradizionalismo, il primo "trattato scientifico" sulla traduzione. Nel tradurre Shakespeare, Voltaire dimostra quale orientamento in ambito traduttivo: riprende la lezione "classica", attendendosi più all'esprit che alla lettre un ferreo letteralismo, ispirato soprattutto a esigenze di natura didattica Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata si allinea pienamente alla tradizione di d'Ablancourt, senza curarsi "ni du fond ni de la forme". In quale grande autore ottocentesco francese appare evidente l'influenza del littéralisme di ascendenza tedesca? Joseph de Maistre Emile Littré Chateaubriand Amédée Pichot. Nei teorici tedeschi dell'Ottocento, tra cui Goethe, si delinea una precisa opzione verso che tipo di traduzione ? Traduzione letterale - interlineare Traduzione-attualizzante: che badi soprattutto al "senso" e alla comprensione del testo originale Traduzione-riscrittura, con una decisa preferenza verso il bello stile, anche a rischio di modificare in profondità il testo originale Traduzione "adattamento", che tenda a assimilare il testo d'origine alla cultura d'arrivo. "Les traductions des poètes étrangers peuvent, plus efficacement que tout autre moyen, préserver la littérature d'un pays de ces tournures banales qui sont les signes les plus certains de sa décadence": che cosa implica questa frase, tratta da una nota opera ottocentesca? Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata Una nuova concezione della traduzione, potentemente influenzata dalle teorie ottocentesche di stampo tedesco: è nell'incontro con l'altra lingua e con l'altra cultura che si compie a pieno il processo di affinamento della propria (lingua e cultura) Una concezione del tradurre fondamentalmente vicina ai canoni classicisti e rinascimentali, ancorati al principio dell'aemulatio - imitatio Una concezione del tradurre seicentesca, legata soprattutto a un tipo di politica culturale "nazionalista", volta all'esaltazione della superiorità della propria lingua (in questo caso il francese). Che tipo di impostazione caratterizza il celebre trattato Stylistique comparée du français et de l'anglais dei canadesi Vinay e Darbelnet? Un'impostazione puramente descrittiva Un'impostazione di matrice filosofica, sviluppata nel solco delle riflessioni benjaminiane sul tradurre Un'impostazione "contrastiva" e pedagogica, ispirata alla retorica classica e ai principi di stilistica di Bally Un'impostazione "letteraria", attenta soprattutto alle problematiche sottese alla traduzione poetica. Selon Jakobson, elle "consiste en l'interprétation des signes linguistiques au moyen d'une autre langue". De quel type de traduction s'agit-il ? Transposition créatrice Traduction intersémiotique Traduction intralinguale Traduction interlinguale. Nelle teorizzazioni di Nida, l'equivalenza formale è un tipo di traduzione orientata al texte-source è un tipo di traduzione sovrapponibile alla cosiddetta "traduzione addomesticante" è un tipo di traduzione orientata al texte e alla culture-cible è un tipo di traduzione atta a mantenere le strutture formali della lingua d'arrivo. Il saggio sulle belles infidèles di Mounin si concentra tra l'altro su quale grande problematica relativa al tradurre e allo statuto della traduzione? Il carattere "culturale" del tradurre: la traduzione come passaggio denso tra culture "materiali", orizzonti di "senso" e "visioni del mondo" differenti La sua "secondarietà", il suo statuto "ancillare" in rapporto all'originale : vi viene discussa una volta di più la nota nozione di intraducibilità La traduzione come operazione essenzialmente letteraria La traduzione come procedura "pragmatica", di cui vengono analizzati da un punto di vista soprattutto semiotico tecniche e procedure. "En fait, la traduction est une discipline exacte, possédant ses techniques et ses problèmes particuliers": a chi è attribuibile quest'affermazione ? John Catford Georges Mounin Edmond Cary Vinay e Darbelnet. Da che orizzonte critico procede la teoria traduttologica di Meschonnic? Da un orizzonte normativo-prescrittivo, attento alle finalità della didattica della traduzione Da un orizzonte di linguistica-teorica, che molto deve alla grammatica generativa chomskyana Da un orizzonte per lo più pragmatico-semiotico Da un orizzonte che si vuole "pratico", seppure consapevole dei suoi solidi fondamenti teorici (legati in questo caso all'importanza della poetica, dell'analisi valoriale dei significanti e del discorso). Cosa si intende, nella teoria traduttologica di Meschonnic, per "annessione"? Un procedimento di addomesticamento della diversità, che tende a appiattire le differenze linguistico-culturali pure esistenti tra LS e LC L'unico procedimento lecito con cui, secondo Meschonnic, si arriverebbe a produrre una traduzione-testo Uno dei procedimenti leciti, propri alla ré-énonciation, che permette al testo d'arrivo di pervenire a una maggiore chiarezza, senza compromettere le strutture linguistico-culturali di partenza Un procedimento dinamico che permette al testo d'arrivo di introiettare la "diversità" linguistico-culturale inevitabilmente in gioco in un passaggio interlinguistico. Quali di questi concetti, elementi, non rientra nella "teoria pragmatica" della traduzione di J.-R. Ladmiral ? Un orientamento pragmatico-semiotico, ispirato alla retorica di Vinay e Darbelnet e alla rilettura hjelmsleviana delle categorie di de Saussure La traduzione come ricreazione parzialmente soggettiva e inevitabilmente connessa ai rischi di una perdita di informazione Una concezione stilistica della connotazione, che consideri appunto questo elemento come afferente all'idioletto del singolo, e dunque inevitabilmente difficile da rendere in traduzione La volontà di superamento delle opposizioni dicotomiche (poesia vs scienza, mot à mot vs belle infidèle) che hanno fino a quel momento animato la teoria e la pratica della traduzione. Quale sarebbe il "modo linguistico" di approcciarsi al mondo che animerebbe, per Ladmiral, la "traduction philosophique"? Il Metalinguaggio La denotazione La connotazione La connotazione semiotica. Quale di queste caratteristiche non dovrebbe appartenere alla "traduzione", secondo il progetto teorico allestito da Berman? la consapevolezza meta-riflessiva l'eticità l'etnocentrismo L'elemento creativo, costruttivo. La "critica delle traduzioni" per Berman è uno degli elementi fondamentali che ci aiutano a cogliere la traduzione nella sua natura di entità "oggettiva" si esplica soprattutto in una modalità fermamente "dimostrativa" e "distruttiva", con l'obiettivo cioè di dimostrare la validità delle proprie tesi e l'errore soggiacente a buona parte delle traduzioni altre è strettamente legata all'idea della traduzione come "testo" proviente da un preciso posizionamento storico-ideologico e interpretativo permette al lettore di individuare innanzitutto i "difetti" di una traduzione, con l'obiettivo invece di rivendicare - per il processo traduttivo - innanzittutto il rispetto della "fidélité à la lettre". L'etimologia latina del termine tradurre, quale idea comporta? L'idea del tradurre come processo riportabile a elementi e fasi sempre uguali, ben analizzabili e riconducibili a formula L'idea della traduzione come passaggio innanzitutto culturale Quello di un movimento interno alla lingua d'origine, da trasmettere poi alla lingua d'arrivo Quella di passaggio, di attraversamento, del "portare al di là". Cosa si intende, in alcune teorie della traduzione, per "prototesto"? Una versione "primitiva", filologicamente imprecisa, del testo originario di partenza da cui poi verrà effettivamente tratta la traduzione Una versione abbozzata della traduzione Un testo di partenza che viene sottoposto a processo di trasformazione in metatesto Un testo ideale, scritto in una lingua teoricamente pura, come essa appare ad esempio nelle teorie benjaminiane sul tradurre. A cosa si riferisce l'idea della traduzione come "concetto doppio"? Al fatto che la traduzione implichi necessariamente un mittente e un destinatario Al fatto che essa - e il termine che la designa sia riportabile tanto a un processo che a un prodotto Al fatto che la traduzione possa essere intralinguistica, interlinguistica e intersemiotica Al fatto che la traduzione lavori essenzialmente sue due polarità: quelle di LD e di LA. Già con Nida e Cary si fa strada una precisa idea sul tradurre, poi rafforzata a partire dagli Ottanta del secolo scorso. Di che si tratta? Che la traduzione sia innanzitutto un'operazione linguistica, relativa a forme, strutture e elementi morfologici, sintattici e lessicali Che la traduzione debba tener in conto innanzitutto l'elemento "pratico" e lo "scopo" verso cui è orientato il target-text Che la traduzione sia innanzitutto un atto comunicativo, di cui andrebbe innanzitutto studiata dunque la valenza pragmatica Che la traduzione debba esser pensata non solo come rispecchiamento di strutture linguistiche, ma anche e soprattutto di elementi lessicali. La Skopostheorie è stata elaborata da Umberto Eco Jean-René Ladmiral Eugene Nida Katharine Ressi e Hans Vermeer. Cosa si intende, nella teoria di Toury, per principio di adeguatezza? è una strategia traduttiva volta sostanzialmente a bilanciare le due polarità in gioco nello scambio traduttivo, tenendo fede anche al principio bermaniano secondo cui, nella traduzione, l'identità "trascolora" nell'alterità e viceversa è una strategia traduttiva orientata al metatesto, dunque target-oriented è una strategia di traduzione genericamente più attenta a mantenere intatte le strutture linguistiche del prototesto e gli elementi derivanti dalla cultura emittente è una strategia traduttiva genericamente volta a rendere il testo più immediatamente "fruibile", che sposta dunque il prototesto verso il lettore e la cultura ricevente. Cosa si intende quando si afferma che non esiste possibilità di "equivalenza assoluta" tra segni linguistici afferenti a codici differenti? Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata Che non può esistere una traduzione pienamente corretta, ma esisteranno sempre versioni multiple di un unico testo, in virtù della natura intrinsecamente opaca e polisemica del linguaggio letterario Che non è possibile procedere in un'unica fase alla realizzazione di un testo tradotto: è questa operazione necessariamente graduale, in sé diversificata, che conosce fasi e sottofasi Che non può esistere una traduzione neutra o pienamente trasparente, e che ogni traduzione implica al contrario una certa porzione di "trasformazione" e "deformazione" del prototesto. Quanti sono i procedimenti di traduzione "diretta" individuati dagli studiosi canadesi Vinay e Darbelnet? Sette Quattro Tre Cinque. Secondo Mounin, gli elementi afferenti alla "cultura gastronomica" di una lingua sono per lo più da considerarsi come strumenti di elaborazione di una traduzione-transcodage permettono al traduttore di riscrivere in completa libertà il testo originale impongono spesso al traduttore di distanziarsi dal procedimento corrente di traduzione letterale, a questo resistono, dimostrando la specificità culturale che ogni lingua enuclea e porta con sé rendono spesso il procedimento di traduzione letterale corrente e adeguato. Secondo M. Gross, quale sarebbe la percentuale di "espressioni idiomatiche" traducibile in maniera letterale dal francese all'italiano e viceversa? Dal 10 al 15 % Circa il 50% Dall'80 al 90% Dal 5 al 10%. La traduzione letterale o mot à mot è meno frequente di quanto si pensi nel passaggio interlinguale fr>it e it>fr è sempre adeguata e possibile nel passaggio fr>it e it>fr, a eccezione dei casi in cui si presentano faux-amis lessicali è sempre adeguata e possibile nel passaggio italiano-francese e francese-italiano in virtù della comune origine romanza delle due lingue è sempre adeguata e possibile nel passaggio fr>it; it>fr, a eccezione del caso in cui siano presenti faux amis "culturali", elementi afferenti alla cultura materiale che la lingua enuclea. "Aucun rapport!" --> "Non c'entra!". Che tipo di procedimento è in atto in questa traduzione? trasposizione verbo/nome trasposizione nome/avverbio trasposizione nome/aggettivo trasposizione nome/verbo. La trasposizione, come procedimento traduttiva, opera: sul significante al solo livello morfologico sul significante, a livello morfosintattico sul significante al solo livello sintattico sul significato. " Con la stessa semplicità [...] gli disse che facesse pure il bagno da solo" (Moravia, Agostino) -> "Tout aussi simplement [...] elle lui dit de prendre son bain". Che tipo di procedimento è in atto in questa traduzione? Una trasposizione a catena: 1) nome/avverbio + 2) aggettivo/avverbio Una trasposizione locale nome/avverbio Un adattamento Una modulazione. "La paura tramutava in un atteggiamento dubbioso e spesso apertamente derisorio" (Calvino, Il Barone rampante) -> "La peur faisait place au scepticisme et même à une franche ironie". Che tipo di procedimento viene attuato in questa traduzione? Trasposizione avverbio/aggettivo Trasposizione aggettivo/avverbio Trasposizione avverbio/preposizione Trasposizione avverbio/verbo. Il francese, rispetto all'italiano ha una costruzione nominale, con ampio ricorso ad avverbi in -ment predilige le forme verbali deittiche e le costruzioni avverbiali in -ment predilige le costruzioni nominali e sostiene poco gli avverbi lunghi con desinenza in -ment ha una costruzione per lo più verbale, con ampio ricorso ad avverbi di tipo deittico. "Prière de frapper avant d'entrer": come tradurreste questa frase, e che tipo di procedimento traduttivo è utile applicare? "Preghiera di colpire prima di entrare". Possiamo operare in tutta tranquillità una traduzione di tipo diretto. "Preghiera di bussare prima di entrare". Si tratta di una traduzione semi-letterale, in cui l'attenzione del traduttore deve andare all'aspetto polisemantico del verbo frapper "Si prega di bussare prima di entrare". Opereremo in questo caso una trasposizione nome/verbo "Colpire prima di entrare, per favore". Si tratta di una traposizione con rivolgimento sintattico generale, obbligatorio qui da rendersi per rispettare a pieno le regole della lingua d'arrivo. Il francese, rispetto all'italiano utilizza ancora ampiamente le participiali su influsso diretto della costruzione latina classica fa un uso nettamente inferiore delle proposizioni infinitive fa un uso nettamente minore delle proposizioni congiuntive fa un uso nettamente inferiore delle proposizioni relative. Qual è l'ordine sintattico preferenziale del francese? Ordine regressivo come in italiano, per influenza del comune antenato latino Ordine regressivo: per cui il determinante tende a seguire il determinato (Sostantivo + Aggettivo) Ordine progressivo: il determinante è posto genericamente prima del determinato come in inglese (per cui ad esempio Aggettivo + Sostantivo) Ordine progressivo: il determinante tende a seguire il determinato (ad esempio Sostantivo + Aggettivo). La locuzione "c'est que" segnala una generalizzazione è usata in costruzioni "oppositive" introduce una spiegazione o un esempio viene utilizzata in senso "restrittivo". Quali sono i due tropi tradizionali a cui è possibile riportare i meccanismi del procedimento di modulazione? Metafora e metonimia Catacresi e antonomasia Ironia e perifrasi Metonimia e sineddoche. Com'è possibile tradurre la "metafora lessicalizzata" francese entre chien et loup? Il can che dorme Tra moglie e marito Tra cane e lupo All'imbrunire; al tramonto. Il procedimento traduttivo della modulazione agisce sulle categorie discorsive e di pensiero soltanto sulle espressioni metaforiche e metonimiche sul puro livello formale e morfosintattico sul livello del significante. Che cosa si intende per metafore culturali? Metafora portatrice di una certa "erudizione", di una certa densità di senso, e che come tale è suscettibile di arricchire di sensi altri, e inferenze, un testo che ne fa uso Metafore il cui elemento x (comparant) può essere interpretato solo da una comunità linguistico-culturale determinata: l'unità semica comune a X (comparant) e C (comparé) sarà difficilmente interpretabile e disponibile a un locutore di lingua diversa Metafora diffusa universalmente, e universalmente interpretabile e disponibile, essendo X (comparant) elemento leggibile e conosciuto a tutte le culture Metafora appartenente all'idioletto di un determinato autore, creazione a lui originale. Quali possibilità abbiamo, a grandi linee, a disposizione, per tradurre una metafora culturale? è sempre possibile e adeguata una traduzione di tipo diretto letterale Non è mai possibile una traduzione di tipo diretto o letterale; occorrerà quindi in ogni caso ricorrere a dei procedimenti di modulazione; in alcuni casi, sarà lecito persino operare il processo inverso, con la creazione di metafore ad hoc lì dove il testo originale non ne presenta Possiamo produrre equivalenza da massima a minima o inesistente: operare dunque una traduzione letterale o trasposta; o metter in atto strategie di modulazioni via via più "pressanti" (dalla sostituzione della metafora originaria con un'altra metafora culturale o universale, alla demaforizzazione) Abbiamo sostanzialmente tre strategie: modulazione metafora/metafora; modulazine metafora/similitudine; modulazione metafora/assenza di metafora. Come tradurremmo l'espressione francese "avoir de l'estomac" e qual è il referente analogico implicito che in essa è contenuto? Avere fegato ; si intende cioè "avere coraggio" Avere gli occhi più grandi dello stomaco; valutare o prevedere in eccesso Avere stomaco ; avere peli sullo stomaco ; si intende cioè essere completamente privi di scrupoli Stare sullo stomaco ; suscitare forte avversione. "J'ai été ridicule" (Bernanos, Sous le soleil de Satan) --> "Ho fatto una sciocchezza". Che tipo di procedimento possiamo osservare in questa traduzione? Sineddoche generalizzante Metonimia-simbolo Metonimia sensoriale Metonimia "effetto-causa". "Tout l'atelier bûchait ferme, tapait dur" (E. Zola, L'Assommoir) --> Tutte le operaie lavoravano forte, battevano sodo. (traduzione Venzi). Che tipo di procedimento possiamo osservare in questa traduzione? Metonomia sensoriale Metonomia-simbolo Sineddoche particolarizzante Metonomia "contenente-contenuto". "Il avait fait le portrait d'Odette de Crécy" (M. Proust, A l'ombre des jeunes filles en fleur) --> Aveva dipinto il ritratto di Odette de Crécy. (traduzione Raboni). Che tipo di procedimento possiamo osservare in questa traduzione di Raboni? Metonomia causa-effetto Metonomia-simbolo Sineddoche generalizzante: si passa da un iponimo a un iperonimo Sineddoche particolarizzante: si passa da un iperonimo a un iponimo. Quanti sono gli ambiti del metalinguistico secondo il traduttologo E. Nida (1945)? Sei Quattro Cinque Tre. Che cosa Nida e Mounin intendono per "metalinguistico" - in riferimento al noto articolo di Nida del 45 pubblicato su Word? Quell'insieme di rapporti che uniscono le strutture linguistiche di una lingua a elementi di matrice culturale, psicologica e sociale Quel dominio di studi umanistici che si occupa appunto dello studio e della descrizione del linguaggio naturale Quell'insieme di fattori che portano lo studioso di traduzione a interrogarsi sulla consistenza e fattibilità stessa di una traduzione, in rapporto a elementi morfosintattici non immediatamente riproducibili da LD a LA Quell'insieme di fattori che uniscono strutture di matrice ampiamente "culturale" alle determinazioni socio-politiche di una determinata civilizzazione. "Si udivano le parole russella, primintìo, marzolino: paragonavano i pregi dei grani da semina" (Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo) --> "On entendait les mots russella, primintio, marzolino ; il comparaient les mérites des graines et des sémences" (trad. Pézard). Che tipo di procedimento è in atto in questa traduzione? Una trasposizione Una trascrizione ; una non-traduzione Un adattamento (con riferimento a elementi della vita materiale) Una modulazione (con sineddoche generalizzante). "Pareva di essere a Pasquetta, con tutti che strillavano e si divertivano" (Pasolini, Una vita violenta) --> "C'aurait bien pu être le dimanche des Rameaux, tant tout le monde s'amusait" (traduzione Henry). Che tipo di procedimento è in atto in questa traduzione? Un adattamento (su dati relativi alla vita religiosa) Una trascrizione, un calco Un adattamento (su dati relativi alla cultura linguistica) Un adattamento (su dati relativi alla vita materiale). "Guarda che te sbaj! Guarda che hai capito male!" (Pasolini) --> "Mais tu te goures! Tu n'as rien pigé!". Che tipo di procedimento è in atto in questa traduzione? Un adattamento (su dati relativi alla cultura linguistica: si tratta di gioco di parole) Un adattamento (su dati relativi alla cultura linguistica: passiamo dal dialetto italiano all'argot francese) Un adattamento (su dati relativi alla vita materiale) Una trascrizione, un calco. Chi tra questi non è stato traduttore italiano di Queneau ? Franco Fortini Italo Calvino Gianni Celati Umberto Eco. "Ma andiamo, sarà la réclame del panettone!" (Rodari) --> "Je suis sûr que c'est une publicité pour des biscuits!" (trad. Temperini). Che tipo di procedimento è in atto in questa traduzione? Una non-traduzione, un calco Una non-traduzione, una trascrizione Una sineddoche generalizzante: si passa da un termine culturalmente marcato a un termine non culturalmente marcato Una trasposizione. "Ils résistent nos p'tits poilus!" (L.F. Céline, Voyage au bout de la nuit) --> "Resisteranno, i nostri p'tits poilus!" Quale procedimento è in atto in questa traduzione? La trascrizione L'adattamento La trasposizione La modulazione. Nel racconto di Maupassant, Boule de Suif, si parla di "Régence": a che cosa si riferisce questo termine? E' un modo di dire, dunque un elemento afferente alla "cultura linguistica" regionale della Bretagna A un elemento della cultura materiale e gastronomica normanna A un elemento della vita sociale, un'istituzione tipica del nord della Francia A un'usanza religiosa diffusa nelle regioni nel nord della Francia. "Le panier contenait encore [...] des poires de Crassane" --> "Nel paniere c'erano rimaste ancora delle pere spadone". Che procedimento traduttivo vediamo qui in atto? La trasposizione L'adattamento Il calco La trascrizione. Quale altro procedimento traduttivo, oltre all'adattamento, svela immediatamente la presenza di divergenze culturali tra due lingue? La trasposizione La modulazione La trascrizione Non esistono altri procedimenti traduttivi, oltre all'adattamento, che rendon conto dei cosiddetti "luoghi del metalinguistico". Quante sono le macro-strategie traduttive ipotizzate da Delabastita per il gioco di parola? Nove, comprese le note peritestuali a scopo esplicativo Sette Nove a cui vanno aggiunte le eventuali note peritestuali da apporre a scopo esplicativo Sei. Da chi deriva Jacqueline Henry il quadro teorico del suo saggio sulla Traduction des jeux de mots (2003)? Da Delabastita, a cui però aggiunte note importanti sulla tipologia testuale Dalla Skopostheorie di Reiss e Vermeer Da Todorov, teorico del gioco di parola "estensivo", come testo Dalla teoria interpretativa del tradurre di Seleskovitch e Lederer. Quante sono le "tipologie" testuali del gioco di parola ipotizzate da J.Henry nel saggio del 2003? Tre Quattro Sette Nove. A quale strategia traduttiva generale sembra rispondere Calvino nel lavoro condotto su Les fleurs bleues di Queneau ? Si tende a rispettare l'andamento sintattico "analitico" e ipotattico proprio alla sintassi italiana (secondo un modello che proviene direttamente dal classicismo latino) è un esempio tipico di traduzione littéraliste, con un'importante adesione al testo originale soprattutto nelle sue strutture sintattico-ritmiche Si privilegia un intento chiarificatore e la ricostruzione di un andamento ritmico "agevole", sciolto, leggero, tramite un importante lavoro sulla sintassi (genericamente volto a privilegiare l'andamento paratattico) Si tende a arricchire il testo originario, anche attraverso un importante lavoro su sintassi e interpunzione (e si piega così la frase francesi all'ipotassi italiana, tentando il più delle volte di allungare il fraseggio, di ammorbidire il ritmo, rendendolo meno percutant). Chi è l'autore della traduzione einaudiana, edita nel 46, del primo volume della Recherche proustiana? Natalia Ginzburg Eugenio Giovannetti Giovanni Raboni Bruno Schacherl. Che tipo di atteggiamento è genericamente ravvisabile nella traduzione Casa Swann compiuta nel '46 da B. Schacherl? Un atteggiamento di "normalizzazione", con massicci interventi sul piano sintattico e interpuntivo tesi a rendere più "scorrevole" la lettura Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata Un atteggiamento "addittivo", teso a render ancora più complesso, voluminoso, arborescente l'originario dettato proustiano Una traduzione littéraliste, preoccupata al massimo di rendersi aderente al testo originale. "Madame Vauquer [...] tient à Paris une pension bourgeoise établie rue Neuve-Sainte-Genevière" -->"La signora Vauquer [...] tiene a Parigi una pensione in via Nuova Santa Genoveffa". Che tipo di atteggiamento vediamo applicato in questa traduzione? E' un chiaro esempio di abbandono della tendenza etnocentrica propria a qualsiasi traduzione Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata Un atteggiamento di normalizzazione, teso a evitare forestierismi E' un chiaro esempio di "decentramento". "Vous avez l'air comme un bonnet de nuit" --> "Avete un'aria da berretta da notte". Che cosa non va in questa traduzione? Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata L'arcaismo nella scelta del lessico La traduzione dell'allocutivo vous con un "voi" italiano Il traduttore non ha saputo riconoscere l'espressione figurata, e si attiene al semplice metodo diretto. Da chi fu revisionata la traduzione ginzburgiana di Du côté de chez Swann, originariamente edita per Einaudi nel '46? Da Paolo Serini nel '61 e Mariolina Bertini nel '78 Dal figlio Carlo Ginzburg, storico, nel 1990 Da Giovanni Raboni nel 1987 Da Bruno Schacherl, immediatamente dopo la pubblicazione. Cosa non va in questa traduzione?Un sacrestano si rivolge a un conte: "[...] ça ne les amuse pas, la guerre, allez ![...] Voyez-vous, monsieur, entre pauvres gens, faut bien qu'on s'aide" (Boule de suif) --> "la guerra non li diverte, stia certo! [...] Vedete, signore, fra povera gente bisogna pur darsi una mano!". Resa attualizzante dell'allocutivo vous con "lei" per un racconto di ambientazione ottocentesca Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata Traduzione incoerente dei pronomi allocutivi Resa anacronistica dell'allocutivo vous con "voi". Quali sono le tre categorie ermeneutiche attorno a cui si articola la prima fase della "Critica della Traduzione" nel saggio Pour une critique des traductions (1995)? Posizione traduttiva, progetto traduttivo e orizzonte interpretativo del traduttore come soggetto empirico Posizione traduttiva, progetto di traduzione e orizzonte traduttivo del sujet traduisant Chiarezza, riflessività e "commentativité" Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata. A quale grande traduttologo si deve la messa a punto delle line teorice di una "Critica della traduzione"? Eugene Nida Jean-René Ladmiral Antoine Berman Henri Meschonnic. Che cosa si può dire da un punto di vista contrastivo dei pronomi allocutivi tu/tu (it-fr) ? Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata Che c'è corrispondenza pragmatica ma non grammaticale Che c'è corrispondenza grammaticale e pragmatica Che c'è corrispondenza grammaticale ma non pragmatica. Che caratteristiche presentava il sistema dei pronomi allocutivi in Italia dall'epoca Rinascimentale fino all'epoca moderna avanzata? Era sistema tripartito, con il tu come pronome non marcato Era sistema genericamente tripartito, con il "voi" a esser pronome neutro Era sistema bipartito, come quello attuale, costruito sull'alternanza tu/lei Era sistema bipartito costruito sull'alternanza del tu/voi. Compléter la phrase : "Peu de mots suffisent à M. Beyle, qui peint ses personnages et par l'action et par ..." (Balzac, Etudes sur M. Beyle, 1840) le dialogue la description le drame la réflexion. "Il revit sa première femme, cette bonne âme, avec qui il prenait le frais dans son jardin de Flessingue" (Yourcenar, L'oeuvre au noir, 1968). Si osservi il sostantivo "âme": sotto che accezione ricade e come è possibile tradurlo ? Indica più genericamente le facoltà itnellettive umane: è preferibile una traduzione con "animo" Ha valore metonimico: indica la persona, ed è dunque possibile una resa pressoché letterale (ad es. "quell'anima buona") Indica il principio trascendente opposto alla materialità, alla corporeità, ed è possibile tradurlo tanto con "anima" che con "spirito" Nessuna delle risposta proposte è corretta e adeguata. "L'italien est parfaitement phonétique, cependant que le français, qui est riche, possède deux manières d'écrire f, quatre manières d'écrire k, deux d'écrire z, etc". (Valéry, Variété III, 1936). Che valore ha la locuzione congiuntiva qui presente? Segnala una rottura, il passaggio a una sorta di "fase nuova" Ha valore concessivo Ha valore temporale Ha valore oppositivo. "La voix de Bernard, cependant qu'il parlait, reprenait un peu d'assurance". (Gide, Les Faux-monnayeurs, 1925). Che valore sembra avere la locuzione congiuntiva qui presente? Ha valore temporale; esprime concomitanza Ha valore causale Segnala una rottura, il passaggio a una sorta di "fase nuova" Ha valore oppositivo. |
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